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Obiettivo strategico 1
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA • negli obiettivi dell’Unione Europea • dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE (7 dicembre 2000) • al Programma “EUROPA PER I CITTADINI” per gli anni dal 2007 al 2013 PROVINCIA DI LODI – A cura di : LICEO SCIENTIFICO “G. Novello” – CODOGNO UNA PROPOSTA PER DIFFONDERE L’INFORMAZIONE NEI COLLEGI DEI DOCENTI Sono anzitutto le massime istituzioni dell’Unione Europea – dopo la proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE (7 dicembre 2000) – a rilevare la necessità di uno specifico impegno nella formazione delle nuove generazioni alla consapevolezza della cittadinanza europea, con un’azione capillare a vasto raggio, in tutte le istituzioni scolastiche dei Paesi membri. Individuano l’obiettivo strategico della formazione per il futuro dell’Europa. Sollecitano iniziative finalizzate esplicitamente all’educazione al senso di appartenenza, di identità, di cittadinanza europea. CONSIGLIO EUROPEO DI LISBONA 23 / 24 marzo 2000 Conclusioni Della Presidenza Istruzione e formazione per vivere e lavorare nella società dei saperi 25. I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione. Dovranno offrire possibilità di apprendimento e formazione adeguate ai gruppi bersaglio nelle diverse fasi della vita: giovani, adulti disoccupati e persone occupate soggette al rischio che le loro competenze siano rese obsolete dai rapidi cambiamenti. Questo nuovo approccio dovrebbe avere tre componenti principali: lo sviluppo di centri locali di apprendimento, la promozione di nuove competenze di base, in particolare nelle tecnologie dell'informazione, e qualifiche più trasparenti. […] 27. Il Consiglio europeo chiede al Consiglio "Istruzione" di avviare una riflessione generale sui futuri obiettivi concreti dei sistemi d'istruzione, incentrata sulle preoccupazioni e priorità comuni nel rispetto delle diversità nazionali, per contribuire ai processi di Lussemburgo e di Cardiff e presentare al Consiglio europeo una relazione di più ampia portata nella primavera del 2001. COMMISSIONE EUROPEA Istruzione e formazione in Europa: sistemi diversi, obiettivi comuni per il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Riconoscimento del settore dell’istruzione e della formazione come sfera prioritaria fondamentale della strategia di Lisbona Oltre ad adottare il programma di lavoro, il Consiglio «Istruzione» e la Commissione hanno lanciato un importante messaggio politico nella relazione congiunta al Consiglio europeo (capi di Stato e di governo) riunitosi qualche settimana più tardi, il 15 e 16 marzo 2002, a Barcellona: Per quanto le politiche in altri settori possano essere efficaci, l’Unione Europea potrà diventare l’economia basata sulla conoscenza più importante del mondo solo grazie al contributo essenziale dell’istruzione e della formazione quali fattori di crescita economica, innovazione, occupabilità sostenibile e coesione sociale. Il riconoscimento dell’importanza dell’istruzione e della formazione è andato gradualmente aumentando a partire dal 2000, ma il Consiglio di Barcellona è stato invitato ad andare oltre e a riconoscere espressamente questo settore come sfera prioritaria fondamentale della strategia di Lisbona. COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Il programma di lavoro è incentrato sui tre obiettivi strategici fissati nella relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e formazione. Nel programma i tre obiettivi strategici comprendono a loro volta 13 obiettivi connessi : Obiettivo strategico 1: migliorare la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione e formazione nell’UE, alla luce delle nuove esigenze della società della conoscenza e dei modelli didattici e di apprendimento in evoluzione. 1. Migliorare l’istruzione e la formazione per insegnanti e formatori 2. Sviluppare le competenze per la società della conoscenza 3. Garantire a tutti l’accesso alle TIC 4. Incoraggiare a intraprendere studi scientifici e tecnici 5. Sfruttare al meglio le risorse COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Obiettivo strategico 2: facilitare a tutti l’accesso ai sistemi di istruzione e formazione, alla luce del principio guida dell’apprendimento permanente, promuovendo l’occupabilità e lo sviluppo professionale, nonché la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale. 6. Creare un ambiente aperto per l’apprendimento 7. Accrescere l’attrattiva dello studio 8. Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale COMMISSIONE EUROPEA I tre obiettivi prioritari e i 13 obiettivi comuni di Lisbona da realizzare entro il 2010 Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee 2002 Obiettivo strategico 3: aprire i sistemi di istruzione e formazione al resto del mondo, alla luce dell’esigenza fondamentale di rafforzare i legami con il mondo del lavoro e la società e di affrontare le sfide derivanti dalla globalizzazione. 9. 10. 11. 12. 13. Rafforzare i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e con la società generale Sviluppare lo spirito imprenditoriale Favorire lo studio delle lingue straniere Aumentare la mobilità e gli scambi Rafforzare la cooperazione europea LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, 21.11.2001 I giovani l’hanno affermato chiaramente: vogliono essere intesi e considerati come interlocutori a pieno titolo, vogliono contribuire a costruire l’Europa, vogliono influenzare il dibattito sul suo divenire. È il momento di considerare la gioventù come una forza nella costruzione europea e non come un problema da gestire. Occorre dare loro i mezzi per esprimere le loro idee, e confrontarle a quelle di altri attori della società civile. LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, 21.11.2001 La promozione di nuove forme di governance europea è una delle quattro priorità strategiche fissate dalla Commissione. Per “governance” si deve intendere l’insieme delle regole, dei meccanismi e delle prassi che influiscono sull’articolazione dei diversi poteri esercitati nonché l’apertura del processo decisionale dell’UE per consentire la partecipazione dei cittadini alle decisioni che li riguardano. Questa modernizzazione dell’azione pubblica europea è retta da cinque principi fondamentali: l’apertura, la partecipazione, la responsabilità, l’efficacia e la coerenza. LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, 21.11.2001 Quello della gioventù è un ambito in cui andrebbero applicati tali principi con maggiore consequenzialità: APERTURA: assicurare un’informazione e una comunicazione attiva nei confronti dei giovani, formulata nel loro linguaggio, per far sì che comprendano il funzionamento dell’Europa e delle politiche che li riguardano. PARTECIPAZIONE: assicurare la consultazione dei giovani e promuovere la loro partecipazione alle decisioni che li riguardano e, in linea generale, alla vita delle loro collettività. LIBRO BIANCO DELLA COMMISSIONE EUROPEA UN NUOVO IMPULSO PER LA GIOVENTÙ EUROPEA Bruxelles, 21.11.2001 RESPONSABILITÀ: sviluppare una cooperazione nuova e strutturata tra gli Stati membri e le istituzioni europee onde attuare, al livello di responsabilità appropriato, soluzioni concrete in risposta alle aspirazioni dei giovani. EFFICACIA: valorizzare la risorsa costituita dalla gioventù perché possa meglio rispondere alle sfide della società, contribuire al successo delle diverse politiche che la riguardano e costruire l’Europa di domani. COERENZA: sviluppare una visione integrata delle diverse politiche che riguardano la gioventù e dei diversi livelli d’intervento pertinenti. La decisione di pubblicare il Libro bianco sulla gioventù e soprattutto il fatto di avere organizzato una vasta consultazione rientrano in questa strategia di “governance”. IL CONSIGLIO D’EUROPA PROCLAMA IL 2005 “Anno europeo della cittadinanza democratica, attraverso l’educazione” «Con l’obiettivo di impegnare le istituzioni scolastiche e formative perché siano luoghi di diffusione della cultura della legalità, della cittadinanza, della convivenza civile, della partecipazione. » [G. Fioroni, Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità, ottobre 2006] La situazione di “stallo” nel processo di costruzione dell’Europa rappresentata dalla bocciatura della Costituzione Europea nei referendum popolari in Francia (29 maggio 2005) e Olanda (1 giugno 2005) – proprio mentre le richieste di adesione di nuovi Paesi si moltiplicano a ritmi accelerati – induce una riflessione seria sullo scarso livello di consapevolezza, nelle popolazioni dei Paesi membri, nei confronti dello straordinario processo storico in atto e sollecita un rilancio ancor più convinto dei progetti di educazione alla cittadinanza “attiva”, soprattutto dei giovani, in Europa. Il Consiglio, la Commissione, il Parlamento, ribadiscono l’obiettivo strategico della formazione per il futuro dell’Europa. Sollecitano iniziative finalizzate a rendere i giovani protagonisti attivi del processo di costruzione dell’Europa perché nasca un’effettiva coscienza della cittadinanza europea Le istituzioni politiche di livello nazionale e regionale dei Paesi membri assumono – in partnership con le istituzioni scolastiche – Il ruolo di soggetti promotori dell’educazione alla cittadinanza “attiva”. IL CONSIGLIO E IL PARLAMENTO ISTITUISCONO PER GLI ANNI DAL 2007 AL 2013 IL PROGRAMMA “Europa per i cittadini” «…finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva e quindi allo sviluppo del senso di appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell’uomo, diversità culturale, tolleranza e solidarietà, principi dichiarati nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, proclamata il 7 dicembre del 2000 » [G. Fioroni, Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità, ottobre 2006] LICEO SCIENTIFICO “G. NOVELLO” - CODOGNO: e-mail: [email protected] Dirigente Scolastica: prof.a Cassè Ornella: [email protected] E-tutor: prof.a Savoca Valeria: [email protected] Co-tutor e Multimedialità: prof. Pastori Vitaliano [email protected] PROVINCIA DI LODI LICEO SCIENTIFICO “G. Novello” – CODOGNO A cura di Vitaliano Pastori