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il mercato - Finanza e Comunicazione

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il mercato - Finanza e Comunicazione
Economia e Innovazione
Le innovazioni che hanno reso possibile
l’ascesa e la sostenibilità
dell’economia monetaria di produzione
Suor Orsola Benincasa
Napoli, marzo 2012
Massimo Lo Cicero
1. Le innovazioni che hanno reso possibile l’ascesa e la
sostenibilità dell’economia monetaria di produzione
 La moneta
 La proprietà
 I titoli e la finanza
 La società a responsabilità limitata
 La partita doppia
 Le istituzioni (organizzazioni che tutelano un valore)
 L’economia monetaria di produzione
 Tecnologia ed Impresa (Artigiani e Mercanti)
La formazione e la distribuzione del reddito in
una economia monetaria di produzione
Lo scambio e la gerarchia
linguaggio ed organizzazione
azione individuale ed azione collettiva
Se le risorse sono
o
o
o
o
Utili e scarse
Appropriabili
Scambiabili
Riproducibili per essere
scambiate contro denaro
I mercati competitivi sono le
“macchine” sociali per riprodurle
Se esistono valori
o
o
Che si devono condividere per
essere utili
Che si riproducono più
lentamente di come vengono
consumati
Lo Stato potrebbe gestirli ma non è
detto che lo sappia fare (nessuna
organizzazione umana è
perfetta)
Si può provare aggregando tra loro
coloro che ne diventano i
destinatari
Vivere in un mondo imperfetto
Perche’ alcuni beni sono pubblici?
beni pubblici, risorse comuni e beni privati (“merci”)
Rivalita’ nel consumo
Esiste
Non esiste
Beni privati
Monopoli “naturali”
Coni gelato
Automobili
Autostrade congestionate
La rete elettrica
Autostrade scorrevoli
Le reti per la ICT
Risorse naturali
Beni pubblici
I beni culturali
L’ambiente
Strade congestionate
La moneta
La conoscenza
Strade scorrevoli
Esclusione
dall’accesso
Esiste
Non esiste
riferimenti bibliografici di base
 Arrow Kenneth J., I limiti dell’organizzazione, Il
Saggiatore, Milano 1986
 Ciocca Pierluigi, a cura di, L’economia mondiale nel
Novecento, il Mulino, Bologna 1998
 Coase Ronald H., Impresa, mercato e diritto, il Mulino,
Bologna 1995
 Mankiw Gregory N., Principles of Economics, The Dryden
Press, 1998
 Normann Richard, Ridisegnare l’impresa, Etas, Milano
2002
 Shapiro Carl e Varian Hal, Information Rules, Etas,
Milano1999
5
economia ed istituzioni
le radici logiche della politica economica
questioni di fondo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
che cosa significa scegliere?
costo reale e costo opportunita’
pensare sul “confine”
reagire agli stimoli
i vantaggi del libero scambio
spesso i mercati sono una buona
soluzione per organizzare le
attivita’ economiche
qualche volta i Governi possono
“battere” i mercati
il tenore di vita di una nazione
dipende dalla sua abilita’ nel
produrre ricchezza
i prezzi aumentano quando si
stampa troppa moneta
bisogna scegliere tra inflazione e
disoccupazione, nel breve periodo
•
le basi elementari
dell’economia istituzionale
individui e gruppi: la somma e’ diversa
dall’insieme
•
il gruppo come esternalita’ positiva:
efficacia e coesione del gruppo
•
efficienza ed equita’: produrre e
distribuire
•
Informazione ed incertezza: la lotta contro
le forze oscure del tempo e dell’ignoranza
•
le istituzioni: valori ed organizzazioni,
comunque un’altra forma di esternalita’
positiva per bilanciare gli effetti negativi
dell’incertezza e dell’ignoranza
•
le “merci”: scarse, utili, appropriabili,
scambiali, riproducibili
lo Stato, il Mercato e l’Impresa
come nascono le Istituzioni?
• organismi ed organizzazioni
• l’ancora dell’individualismo metodologico contro i rischi dell’olismo e
dell’estremismo storicista
• la ripartizione dei costi per fare rispettare le leggi ed i contratti: banditi di
passo e banditi stanziali; law and order; law and legislation
• la ripartizione dei costi del management: la nascita delle organizzazioni
strutturate; costi di gerarchia e costi di transazione
• la ripartizione dei costi dello scambio: la nascita del mercato
• le istituzioni preterintenzionali: il linguaggio
• la lingua comune, la moneta e gli scambi
• libero scambio e libero mercato: non sono la medesima cosa
il mercato
• la croce dell’economista: le
forze della domanda e
quelle dell’offerta come le
lame di una forbice
• competizione e collusione:
concorrenza, oligopolio e
monopolio
• competizione o
cooperazione : il “dilemma”
del prigioniero
• le condizioni dell’equilibrio: la
soddisfazione delle parti e la
unicita’ del prezzo
• dealers e brokers: perche’ la
“speculazione” puo’ chiudere le
finestre di arbitraggio e spingere
verso l’equilibrio
• il lato “corto” determina le
dimensioni del mercato
• gli effetti di un “tetto” e/o di un
“pavimento” imposti al livello
“normale” dei prezzi
rischio ed incertezza
una definizione “classica”: Knight & Hicks
Probabilita’
computabile
Esiste
Non esiste
Credito
Mercati mobiliari
Assicurazioni
Incertezza
effettiva
Le lotterie
La vita
Esito catastrofico
Esiste
Non esiste
Acquisti di beni e servizi
Le imprese
Mercati mobiliari
L’economia reale
Le famiglie
Redditi da lavoro
Crediti e depositi
Fiscalità e debito pubblico
L’economia finanziaria
Le banche
Lo Stato
La Banca Centrale
Mercato aperto
e Risconto
Finanziamento
del deficit pubblico
lo stato
G-T
tes
bot
cct
la banca
centrale
est
tes
fib
circ
rob
le banche
cred
rob
bot
pnbes
t
dep
fib
pil + M = C + I + G - T + E
pil = c x (pil) + I + G - T + E - M
( 1 - c ) x ( pil) = I + G - T + E - M
S-I=G-T+E-M
est+tes+fib+cred+rob+bot+pnbest = circ+rob+dep+fib
est + tes + cred + bot + pnbest + cct - cct = circ + dep
est + pnbest + (tes+bot+cct) + cred = circ +dep + cct
BP = M3 - (FSP + cred) = M3 - CTI
bpc + bpk = M3 - CTI
E - M = bpc = M3 + afe - ( CTI + pfe )
per memoria bpk = afe - pfe bpk e’ un inflow se pfe > afe
l’economia
circ
dep
cct
cred
bpk
S-I
la bdp
E-M
est
pnbest
bpk
la IS di Keynes in una economia
aperta agli scambi con l’estero;
i saldi reali e la loro derivazione
dal conto del reddito nazionale
se i “mastri” vengono letti per
variazioni patrimoniali
l’interpretazione degli effetti sui
mercati mobiliari generati dal
processo di formazione ed impiego
delle risorse: una “versione
finanziaria” della curva IS;
la ricerca di un equilibrio stabile si
realizza attraverso il confronto con
una LM che fornisca i livelli ( Y ; i )
che uguagliano la domanda e la
offerta di attività finanziarie
il novecento a Cambridge UK
Marshall Pigou Keynes e Kaldor
1 P=[V*M]/Q
2 P = ( 1 + prf ) * ( N / Q ) * w
1930)
3 Y = PQ = ( 1/s ) * I
4 M = L ( Y ; r ) = ( 1 / V(r) ) * Y
5 rfbc = r
Marshall
Pigou / Keynes ( TM ,
Keynes ( TG , 1936 )
Kaldor ( 1980 )
nel caso keynesiano della TG (equazioni 1/4)
le variabili determinate dal mercato sono: P; Q; L; r
i parametri determinati esogenamente rispetto al mercato sono: prf; w; s; M
tecnologia e psicologia determinano la forma delle funzioni Q( N ) e V( r )
con la introduzione di rfbc Kaldor “cancella” la M
rendendola endogena e sempre uguale ad L
P e’ il livello dei prezzi; Q la dimensione reale del reddito; L la domanda di
moneta ed r il tasso di interesse; prf e’ il mark up applicato dalle imprese;
w e’ il salario unitario; s la propensione al risparmio ed M la offerta,
esogena, di moneta mentre rfbc e’ il tasso determinato dalla banca
centrale agendo sui mercati finanziari;
N rappresenta il livello realizzato di occupazione
P = ( 1 + prf ) * ( N/Q ) * w
P
con dN/dQ > 0
P=(V*M)/Q
Q
r
M = ( 1/V [r] ) * Y
con delta r => delta Y
Y = PQ = (1/s) * I[r]
con delta r => - delta I
domanda ed
offerta
aggregate
is/lm
equilibrio sul mercato
dei beni e su quello
della moneta
Nota bene
Q = Q (N)
V = V (r)
Y = PQ
la rappresentazione grafica del sistema di Cambridge, UK
La domanda
non compro a piu’ di ..
L’offerta
non vendo a meno di..
P
Il prezzo di equilibrio
Q
La forbice di Marshall e la croce dell’economista
prezzo atteso, prezzo effettivo e prezzo di equilibrio
se esistono incertezza ed imperfetta informazione i soggetti decidono in
condizioni di razionalita’ limitata ed i loro comportamenti sono considerati
come segnali reciprocamente
gli attori non comunicano piu’ solo attraverso i prezzi ma anche sulla base delle
repliche dei fatti alle proprie aspettative
offerta
prezzo atteso
preft
prat
domanda
45°
prezzo effettivo
Lo spazio, ancora
vuoto, delle aspirazioni
burro
A
le soluzioni
inefficienti
B
La frontiera delle tecniche
cannoni
Costo reale e costo opportunita’
quando il costo e’ rappresentato dal valore al quale rinuncio
Rinuncio ad AC oggi
per avere domani BC
(BC - AC)/AC
e’ il rendimento atteso
dell’investimento:
il tasso di interesse attivo ma
se mi offrono di meno
preferisco aumentare i
consumi di oggi
La frontiera tra oggi e domani
Consumi
presenti
A
Le soluzioni
inefficienti
C
B
Consumi
futuri
Costo reale e costo opportunita’: restare liquidi o comprare obbligazioni?
il costo opportunita’ e’ rappresentato dal valore futuro al quale rinuncio
l’interesse sui titoli misura il costo opportunita’ di tenere moneta
verso una teoria generale del valore e della rendicontazione
La competenza del
Prezzi di mercato
ma non di equilibrio
conto si esprime
nel rapporto
tra costi e ricavi
La consistenza finanziaria
dei flussi si legge
nel rapporto tra
entrate ed uscite
Gli strumenti intermedi
Costo opportunita’
Disponibilita’ a pagare
Imposte e tasse
Prezzi “ombra”
di “equilibrio”
analisi costi e benefici
I mercati finanziari
vendere e comprare i diritti e non le merci
il segreto della proprieta’
disporre degli usi e degli accessi
all’uso delle risorse
a che servono i mercati finanziari?
• riflettono nei prezzi, cioe’ nel
corso dei titoli e nel loro
rendimento, le informazioni
disponibili
• calcolano, in relazione alle
informazioni disponibili in una
situazione data, il valore
“fondamentale” degli assets
negoziati
• aiutano a convivere con
l’incertezza, consentendoci di
espandere il numero dei progetti
da tentare; dunque, ceteris
paribus, aumentano il ritmo della
crescita macroeconomica
• offrono servizi all’industria dei
pagamenti ed aumentano, in tal
modo, le opportunita’ perche’ si
realizzino le transazioni
le merci, i diritti sulle merci,
i diritti sui diritti ...
• merci e mercati
• utilita’ e limitatezza
• scarsita’
• merci e diritti per il
mercato finanziario
• Autorita’ e Forza
• Legislation
• Law and Order
• scambiabilita’
• La Fiducia
• riproducibilita’
• The rule of Law
Il mercato finanziario oggi
Le non-banche
Le banche
Le imprese
Le famiglie
Formazione e circolazione del reddito
Merci e servizi
Le imprese
La spesa per consumi
Salari e stipendi
Il mercato del lavoro
Le famiglie
L’economia reale
Il risparmio
Titoli o liquidità ?
Beni rifugio
Investimenti, formazione del capitale e crescita
Harrod & Domar: le politiche di sviluppo
Delta Y
Delta Y = (1/s) * Delta I
Delta X = Delta Y
Delta Y / Y = s/v
Psicologia e tecnologia
guidano la crescita
(1/s)
Delta I
Delta X
Delta X = (1/v) * Delta K
(1/v)
Delta K = I
La politica economica
interviene
sulla struttura dei mercati
e sulle attese degli attori
Nei mercati finanziari
il risparmio viene
canalizzato verso
l’investimento
Risparmio ed Investimento
il grande libro delle tecnologie
delta X = 1/v * delta K
delta X = 1/v * I = 1/v * S = 1/v * sY
X = Y in equilibrio
delta X / X = delta Y / Y = s/v
s è la dimensione psicologica della propensione
al consumo ed, indirettamente, al risparmio
v è la misura della forza che spinge gli effetti
espansivi delle tecnologie
Specificita’ degli investimenti e struttura finanziaria
debito, quasi equity (dequity) ed equity
Costo del debito, del dequity e dell’equity
D(k)
DE(k)
Specificita’ degli investimenti
Kdde
K*
Kdee
E(k)
La frontiera efficiente
della struttura finanziaria
viene disegnata dalla
specificita’ degli investimenti
e dal costo degli stessi
Il costo include sia il prezzo
del capitale finanziario
che il costo della relativa
struttura di governo
Conoscenza e Capacità
Se è vero che il problema più difficile resta la
produzione di conoscenza, e la individuazione del
suo valore intrinseco, è altrettanto vero, tuttavia,
che non basta produrre conoscenza.
Occorre anche che essa sia distribuita su larga scala:
per aumentare il numero degli individui capaci, a
loro volta, di allargarne ulteriormente il confine.
Anche gli individui dalle elevate capacità personali
sono un bene, utile e scarso, del quale occorre
supportare l’espansione.
La conoscenza e le informazioni dipendono dalle
credenze e dalle interpretazioni.
Un difficile quartetto
Cultura
Conoscenza
Competizione
Crescita
Insomma: Il diavolo e l’acqua santa?
Sarebbe un giudizio superficiale
 La cultura e la conoscenza sono beni pubblici:
“commons”
 La crescita è l’effetto di una maggiore capacità di
produrre, rendendo più abbondanti e più utili le
risorse disponibili, aumentandone la produttività e,
di conseguenza, il valore: un processo regolato dai
mercati che la competizione rende più efficaci nel
generare questi effetti
Mani che disegnano, di Maurits C. Escher
L’individuo di fronte al mondo:
la mente ed il linguaggio
Il fenomeno della conoscenza genera la domanda di conoscenza
Una situazione circolare che genera disorientamento; ci sembra di non avere
un punto di riferimento fisso ed assoluto (come avviene guardando le
mani di Escher)
Se decidiamo che esiste un mondo fisso ed oggettivo non possiamo
comprendere come funzioniamo noi, il soggetto che osserva il mondo
Se, al contrario, non riconosciamo l’oggettività del mondo è come se
affermassimo che tutto sia pura relatività, che tutto sia possibile
Dobbiamo camminare sul filo del rasoio
Non possiamo saltare fuori dal nostro dominio conoscitivo: sarebbe come se
per un fiat divino, si cambiasse la natura del cervello, si cambiasse la
natura del linguaggio e si cambiasse la natura del divenire, cambiando la
natura della natura!
Il bagaglio di un gruppo sociale costituisce la sua tradizione biologica e
culturale. La tradizione è contemporaneamente un modo di vedere ed
agire ma anche un modo di nascondere
Maturana e Varela, L’albero della conoscenza
L’economia della conoscenza
Dominique Foray
La conoscenza non si distrugge con l’uso
L’utilizzo di una conoscenza da parte di un agente ulteriore non ne presuppone
la produzione di una unità addizionale
Gli agenti economici non sono rivali nell’utilizzo
Per riprodurre l’azione all’infinito si usa sempre la medesima conoscenza
Infiniti agenti possono utilizzare la medesima conoscenza
senza sopportare costi aggiuntivi
Non esistono copie del teorema di Pitagora da usare in successione
si usa sempre il teorema di Pitagora
Il costo marginale della conoscenza è nullo
La conoscenza si cumula su se stessa (siamo nani sulle spalle dei giganti):
l’accumulazione della conoscenza è il progresso collettivo
La conoscenza non è solo un bene di consumo
E’ anche un bene di investimento
un fattore di produzione capace di generare ulteriore valore
Dalla conoscenza ai frutti delle terre irrigue:
Culture Matters
Max Weber was right.
If we learn anything from the history
of economic development,
it is that culture makes almost all the difference
David Landes
A ciascuno il suo. Lo Stato sarà anche necessario ma non è mai sufficiente per
raggiungere l’obiettivo di far funzionare l’acquedotto: anche se avesse più soldi
da spendere e meno debito pubblico da ripagare
Meglio l’azione collettiva e condivisa che la spartizione delle spoglie pubbliche tra
molte organizzazioni selezionate una per una
Meglio la festa di piazza che il tango
nella dinamica dell’azione collettiva che governa la crescita
David J. Gross
The Nobel Prize in Physics 2004
 We are live in a small region of knowledge immersed in a sea of
ignorance into which we are continually pusching. Those of us doing
particle phisics are located at the edge between knowledge and
ignorance
 The more you know, the more question you can formulate, the
more ignorance you are aware of. So we have the paradox that as
knowledge increases, so does ignorance. Yet, we feel wiser. Wisdom
is the radio of knowledge to ignorance and since the volume
increases more rapidly than the surface area, wisdom also increases
 Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Lezioni di Premi Nobel, Nella sede dell’Istituto,
Napoli 2005
David J. Gross
The Nobel Prize in Physics 2004
Wisdom
Knowledge
?
Knowledge
?
La rivoluzione digitale
Better Faster Cheaper
ICT
Knowledge
Finance
The new quest for growth
il salto di intercetta: innovare il sistema
o scalare la montagna della tecnologia
output
output
input
Lo sviluppo tecnologico
nelle produzioni puntuali
input
Gli USA dopo gli anni novanta
La diffusione orizzontale della ICT
cultura, tempo libero e crescita
economica
La diffusione della cultura richiede la dilatazione del tempo libero
dal lavoro ma la sua diffusione nel tempo libero, secondo forme e
modalità intelligenti, dilata anche la produttività del lavoro dando
luogo ad un circolo virtuoso di benessere e di libertà individuale
Il capitale umano che si accumula in queste modalità incrementa la
capacità degli individui di combinare tra loro cultura e tempo libero,
consolidando le basi di quel circolo virtuoso
L’effetto positivo di questa efficace relazione tra tempo libero e cultura
dilata la capacità del sistema sociale di produrre anche valori e beni
diversi dalla cultura, con una esternalità positiva per l’intero complesso
rappresentato dalle condizioni di vita
segue nella slide successiva
La formazione di questo patrimonio culturale della comunità
genera una sorta di dipendenza dei consumi di cultura presenti
da quelli manifestati in passato
La cultura e la conoscenza dipendono anche dalla loro storia:
appartengono ad una classe di fenomeni singolari per i quali il
destino, il traguardo conseguito, risulta essere una funzione del
percorso compiuto: si definisce attraverso il percorso e non in
alternativa allo stesso
Se si passa il paragone, è questa la ragione che induce a studiare
i casi di successo imprenditoriale: perché il successo non e’ un
traguardo indipendente dalla strada percorsa per raggiungerlo
Beyond Markets and States:
Polycentric Governance of Complex Economic Systems
Elinor Ostrom delivered her Prize Lecture
on 8 December 2009 at Aula Magna, Stockholm University
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/2009/ostrom-lecture-slides.pdf
http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/economics/laureates/2009/ostrom_lecture.pdf
La metafora dell’acquedotto
 La conoscenza è un bene pubblico e la cultura rappresenta
l'effetto diffusivo della stessa conoscenza che si realizza
grazie ai canali ed alle reti con cui essa si diffonde.
 Con una metafora si può dire che la conoscenza è l'acqua, le
reti che diffondono la conoscenza sono gli acquedotti e la
terra irrigata, grazie agli acquedotti, è la cultura di un paese
o di una comunità.
 Ecco perché la cultura conta nella crescita economica: perché
le terre irrigate producono meglio e di più, e di conseguenza
valgono di più
 Faster Better and Cheaper: il salto della ICT
 In Campania non osserviamo questo incremento di
produttività perché non esiste ancora una rete adeguata di
irrigazione della comunità mentre le singole centrali di
produzione, per generare conoscenza, rimangono isolate ed
autarchiche
La doppia dimensione
del problema
 La macroeconomia; la logica delle grandezze legate

tra loro: le risorse disponibili e la produzione che ne
deriva, la produttività delle risorse
La microeconomia; la conseguenza delle scelte
concordata: la lente dei contratti e la lente della
scelta individuale
il tango si balla in due!
La crescita è una festa di piazza!
Il cono dell’incertezza
il futuro è quello che siamo in grado di costruire
 Come potrebbe essere
 Come vorremmo che fosse
 Come sarà, anche a
Pompei
oggi
prescindere dalle azioni che
sapremo realizzare
 Come la faranno diventare le
tendenze profonde della nostra
regione e del nostro paese
Vivant Denon 1747 / 1825
Arrivato a Parigi, dove inizia senza terminarli studi in legge, scrive nel 1769
una commedia Julie o il buon padre, ottimo conversatore. Luigi XV lo
nomina Segretario d'ambasciata a San Pietroburgo. Con l'avvento di Luigi
XVI viene inviato in Svezia e poi in Svizzera nel 1775. Nel frattempo scrive un
romanzo libertino, Senza domani, che appare nel 1777. Dal 1782 è a Napoli,
presso la corte di Ferdinando IV di Borbone e Maria Carolina d'Asburgo Lorena, prima come Segretario d'ambasciata e poi come incaricato d'affari.
Assiste ai primi scavi archeologici di Pompei e rileva importanti pezzi
archeologici che trasferisce a Parigi. Attualmente sono conservati nel
Padiglione Denon, del Louvre di cui e stato uno dei curatori dell'allestimento.
Accompagna Bonaparte nella Campagna d'Egitto, scrive il Viaggio nel Basso
e Alto Egitto, pubblicato in due volumi nel 1802. Al suo ritorno il primo
Console lo nomina direttore generale del museo centrale della Repubblica,
che diventa il museo del Louvre. Nel 1805 Denon rilancia il progetto della
colonna Vendôme che era stato sospeso nel 1803. Organizza spedizioni
nell'Europa imperiale per raccogliere opere d'arte da trasportare nel museo
del Louvre. Nel 1814, Luigi XVIII lo conferma alla guida del Louvre. Denon si
ritira nel 1815 per dedicarsi interamente all'incisione e alle sue collezioni
private. Muore a Parigi nel 1825. Nell'opera Voyage en Sicile ha raccontato e
disegnato i monumenti della Sicilia nel corso di un viaggio del Grand Tour.
Il passato ed il futuro
La stima di una media
e l’insidia della varianza
Il cono dell’incertezza
La freccia del tempo
Lo stato dell’arte
 La crisi: Titanic vs Perfect Storm
 Moral hazard e “regole”
 Ict e globalizzazione
 La finanza e l’economia
 L’economia monetaria di produzione
 La questione degli squilibri
 La questione della shadow finance
 New economic thinking (Profumo di Keynes?);
http://ineteconomics.org/about-the-institute
 La lunga parabola della globalizzazione (1944/2011)
 La breve, ed infelice, vita dell’euro
 Perché ritorna l’economia istituzionale?
Alcune fonti di riferimento
o Arrow, I limiti dell’organizzazione, Il Saggiatore, 1986
o Arrow, Social Choise and Individual Values, Yale University
o
o
o
o
o
o
o
o
Press, 1963
Borges, Finzioni, Einaudi, 1995
Foray, L’economia della conoscenza, il Mulino, 2006
Harrison and Huntington, Culture Matters, Basic Books, 2000
Hess and Ostrom, La conoscenza come bene comune, Bruno
Mondadori, 2009
Maturana e Varela, Autopoiesi e cognizione, Marsilio 1985
Maturana e Varela, L’albero della conoscenza, Garzanti 1987
Ostrom, Governare i beni collettivi, Marsilio, 2006
Sen, La ricchezza della ragione, il Mulino, 2000
Le letture consigliate per il corso di economia e innovazione
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Martha Amram and Nalin Kulatilaka, Real Options, Etas, 2000
Peter Bernstein, Più forti degli Dei, Edizioni Il Sole 24 Ore, 2002
Carlo M. Cipolla, Storia economic dell’Europa pre-industriale, il Mulino, 1974
Carlo M. Cipolla, Conquistadores, pirati, mercatanti, il Mulino,1996
Carlo M. Cipolla*, Vele e cannoni, il Mulino, 1999
Ronald H. Coase, Impresa, mercato e diritto, il Mulino 1995
Avinash Dixit and Barry Nalebuff, Io vinco tu perdi, Edizioni Il Sole 24 Ore, 2004
Dominique Foray*, L’economia della conoscenza, il Mulino, 2000
Massimo Lo Cicero, Impresa, Incertezza ed investimenti, Utet, 2003
Douglass C. North, Capire il processo di cambiamento economico, il Mulino, 2006
Joseph A. Schumpeter*, L’imprenditore e la storia dell’impresa, Bollati Boringhieri,
1993
Dani Rodrik, La globalizzazione intelligente, Editori Laterza, 2011
Hal Varian ed altri*, Introduzione all’economia dell’informazione, Etas, 2005
Ignazio Visco*, Investire in Conoscenza, il Mulino, 2009
Grazie
Altre informazioni ed ulteriori fonti relative a
questa presentazione si leggono
At http://www.finanzaecomunicazione.it/
Fly UP