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Cosa farò da grande?
lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 8 novembre 2012 - Anno LXXXVII - N.18 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagine 2-3 Prossimo numero: 22 novembre 2012 AITI Rilanciare il dialogo con il padronato pagina 4 Cliniche Uniti per un Ccl attrattivo pagina 5 Lavoro Previsioni poco incoraggianti sul fronte dell’occupazione pagina 7 Iniziative All’Hotel Ceresio corsi di cucina per ragazzi pagina 11 Cosa farò da grande? L’Operatore turistico di montagna © AlpTransit San Gottardo SA Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro Relazioni padronato – sindacati Rilanciare il dialogo, diffondere i contratti collettivi di lavoro MEINRADO ROBBIANI Una tensione accresciuta Sul tema delle relazioni tra padronato e sindacati si sono succedute negli ultimi mesi ripetute prese di posizione. A fare da detonatore è stata la richiesta, inoltrata dalla Commissione tripartita sulla libera circolazione al Consiglio di Stato, di introdurre un salario minimo obbligatorio di 3.000 franchi mensili in alcune categorie dove sono stati riscontrati casi di abuso. Le principali associazioni imprenditoriali, Camera di Commercio e AITI, sono subito insorte deplorando l’intervento dello Stato in un campo che a loro avviso non gli compete. L’accusa allo Stato di indebita interferenza è stata affiancata da un concomitante addebito verso i sindacati, rei di cedere ad una crescente ostilità verso le imprese. Non sono comprensibilmente mancate le risposte dei sindacati. Alcuni si sono soprattutto soffermati sul tema salariale. L’OCST ha anche evidenziato la necessità che il padronato sia finalmente disposto a rilanciare il dialogo e la collaborazione con i sindacati allo scopo di meglio regolare il mercato del lavoro. Una contraddizione evidente Benché roboante, la reazione delle associazioni padronali non riesce a mascherare la contraddizione lampante sulla quale si regge. Decretando un salario minimo, lo Stato interviene non in contrapposizione ma in supplenza di un padronato che viene meno al compito di negoziare con la controparte sindacale le condizioni lavorative e salariali valide nelle imprese e nelle categorie professionali. In modo ben più coerente, l’OCST ha da parte sua evidenziato con forza in seno alla Commissione tripartita che ogni salario minimo decretato dallo Stato, pur nella sua appurata giustificazione, equivale ad una sconfitta delle parti sociali. Significa cioè che queste ultime non hanno saputo discutere e adottare esse stesse una soluzione retributiva confacente. Invece di lagnarsi, le associazioni padronali avrebbero dovuto -o dovrebbero- attivarsi per fare esse stesse quanto lo Stato si vede costretto in loro vece a mettere in atto. Una sfasatura più profonda La contraddizione del padronato non è contingente o fortuita. Cela una sfasatura più profonda rispetto agli indirizzi più recenti del mercato del lavoro. Le associazioni padronali non hanno ancora saputo cogliere la nuova responsabilità che il regime di libera circolazione, venuto peraltro a dilatare trasformazioni già in atto del contesto lavorativo, riversa sulle spalle degli interlocutori sociali. In passato, la regolazione del mercato del lavoro era in buona parte svolta dall’autorità preposta al controllo della manodopera estera. Ne regolava l’entrata, autorizzandola se non sussistevano disoccupati per la mansione richiesta e se venivano rispettati i salari d’uso. Venuto meno il ruolo svolto dall’autorità, lo spazio da essa lasciato vuoto deve potere essere colmato, seppur in altra forma, dalle parti sociali stesse. Tutela dell’occupazione e salvaguardia di salari in linea con il costo della vita sono campi di impegno, dei quali le parti sociali devono sapersi fare carico, pena la proliferazione di distorsioni e squilibri. La parte padronale fatica tuttavia visibilmente a immettersi su questa traiettoria. Uscire dal vicolo cieco Occorre perciò che le parti sociali incrementino la loro funzione di regolatrici del mercato del lavoro. Per farlo è indispensabile che ravvivino il dialogo e la collaborazione reciproca. Nel contesto odierno, questo rilancio appare tuttavia possibile solo alla condizione di uscire dalle sacche della polemica attorno al salario minimo, che il governo cantonale potrebbe decretare per tre categorie di imprese. Per la sua implicazione ideologica (intervento dello Stato sul terreno dei salari) e per la contestazione padronale dell’importo richiesto (salario di 3.000 franchi mensili) si corre il rischio di andare dritti verso un irrigidito blocco delle posizioni, che non solo avvelena le relazioni tra padronato e sindacati ma ostacola pure la costruzione di nuove formule di collaborazione. Per ovviare a questo pericolo occorre al contrario relativizzare la portata della diatriba odierna sui salari minimi, considerando l’intervento del Cantone come un passaggio transitorio - ciò che del resto è effettivamente - in attesa che siano le parti sociali stesse a definire i salari minimi attraverso il tradizionale strumento della contrattazione e l’adozione di contratti collettivi di lavoro. Il perno del contratto collettivo di lavoro Il rilancio del dialogo e della collaborazione tra le parti sociali passa inevitabilmente attraverso la valorizzazione e la diffusione del contratto collettivo di lavoro (CCL) quale strumento che mira, da un lato, a regolare le condizioni di lavoro e, dall’altro, a fondare una positiva collaborazione tra le parti sociali. Sono tuttavia rilevabili freni consistenti che ostacolano la diffusione dei contratti collettivi di lavoro. Il settore terziario è in parte privo di una cultura e di una tradizione del dialogo tra le parti sociali. In alcune sue categorie manca persino un interlocutore che possa rappresentare le aziende nel confronto con il sindacato. Sono poi presenti nel tessuto economico imprese i cui dirigenti intravvedono nella maggiore flessibilità del mercato del lavoro svizzero un fattore di unilaterale libertà di movimento e non già una fonte di più netta responsabilità sociale. La nuova configurazione del mercato del lavoro, innestato sulla libera circolazione, avvalora al contrario la validità del contratto collettivo di lavoro. È con evidenza lo strumento più adatto a regolare le condizioni salariali e lavorative, disinnescando le pressioni che mettono a repentaglio i livelli retributivi. Consente pure alle parti sociali di affrontare in maniera congiunta i problemi e gli obiettivi più cruciali delle singole categorie professionali. Posizioni differenziate nel padronato In virtù di una linea che affonda le radici nel passato, la Camera di commercio appare maggiormente predisposta a valorizzare lo strumento prezioso e decisivo del contratto collettivo di lavoro. Questa associazione è tuttavia di fronte ad un banco di prova emblematico. Dovrà cioè riuscire a promuovere anche all’interno del settore terziario, tradizionalmente reticente o persino refrattario al contratto collettivo, quanto ha invece contribuito a mettere in atto nel settore industriale e dell’artigianato. L’AITI, da sempre ancorata a posizioni di neutralità rispetto alla scelta dei singoli aderenti di allacciare o meno relazioni di collaborazione con il sindacato, è invece priva di una cultura innestata in modo convinto sul dialogo tra le parti sociali. Anche questa associazione percepisce tuttavia che, se non opta per questa via, altri (il Cantone) subentreranno ad occupare il suo terreno perlomeno in materia salariale. Ha perciò interesse ad uscire dal guscio di passività verso lo strumento del contratto collettivo nel quale si è sin qui rintanata. Ulteriori aree di collaborazione Quale perno decisivo di contatto tra le parti sociali, il contratto collettivo di lavoro, grazie anche agli strumenti ed organismi che consente di varare, può concorrere ad ulteriori aree di collaborazione in risposta ai bisogni del mer- Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro 3 cato del lavoro. L’inserimento prioritario delle persone disoccupate rispetto all’eventuale assunzione di manodopera estera, il sostegno all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, la promozione della formazione professionale, la conciliabilità tra lavoro e famiglia sono solo alcuni dei campi dove le parti sociali possono contribuire a realizzare un mercato del lavoro più equilibrato. Ampliare gli spazi di dialogo, diffondere i CCL Tanto il presidente della Camera di commercio Franco Ambrosetti quanto il direttore dell’AITI Stefano Modenini hanno recentemente ribadito l’importanza del cosiddetto partenariato sociale (il primo) o auspicato un confronto costruttivo (il secondo) con dichiarazioni che, benché in parte affiancate da considerazioni manifestamente contestabili, meritano di essere colte. Prossimamente si terranno alcuni incontri tra le parti sociali, dove la discussione porterà proprio sulle prospettive delle relazioni reciproche. Anche in riferimento a questi appuntamenti, l’OCST ribadisce la necessità di rigenerare la collaborazione tra padronato e sindacati, orientandola in particolare alla presa a carico della regolazione del mercato del lavoro che il nuovo contesto di libera circolazione delle persone impone. In questo ambito, le due organizzazioni padronali vengono segnatamente sollecitate: - a programmare e mettere in atto un piano concordato di diffusione dei contratti collettivi; - a delineare spazi comuni di confronto sul- la realtà odierna del mercato del lavoro con l’intento di rafforzare le iniziative condotte da ogni singola organizzazione o quelle che dovessero essere promosse congiuntamente al fine di migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, di tutelare la posizione dei lavoratori e di rafforzare la competitività delle imprese. Inserzioni Casa della Sposa Via Franco Zorzi 38 6500 Bellinzona Tel. 091 826 38 78 [email protected] www.casadellasposabellinzona.com UNA DIA A AI CAS INI IN B BAM ICOLTÀ DIFF Vuoi davvero RISPARMIARE? Scegli la QUALITÀ! Da 30 anni a tutte le spose sosvillaggidibambini.ch CP 30-31935-2 offriamo la nostra esperienza, aiutandole a trovare qualità, classe e originalità. 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Prof. Alberto Gandolla OCST Via Balestra 19 6900 Lugano In questo modo sarà possibile ampliare la documentazione esistente sulla vita del sindacato. 4 Sindacato Sanità 8 novembre 2012 il Lavoro Cliniche private Uniti per un contratto di lavoro attrattivo RENATO RICCIARDI A bbiamo avuto un primo incontro con l’Associazione delle cliniche private (ACPT) durante il quale le cliniche hanno presentato le loro proposte di modifica del Ccl, alcune delle quali peggiorative, che si giustificano, secondo l’ACPT, con la difficile situazione legata al finanziamento pubblico in vigore dall’inizio dell’anno. È stato quindi concordato un calendario di incontri nel mese di novembre. Le proposte di peggioramento toccano gli stipendi per i quali si chiede di introdurre il salario al merito, si diminuisce il premio di fedeltà e si prevede di abolire l’indennità al sabato. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si chiede un’ancor maggiore flessibilizzazione della durata del lavoro. I direttori propongono di calcolare la media delle quarant’ore su un anno con un massimo di 50 ore settimanali. Ci si chiede come, a queste condizioni, si possa mantenere un servizio di qualità per i pazienti. Due cliniche, che fanno parte di un gruppo ospedaliero nazionale, minacciano di esternalizzare alcuni servizi anche relativi a funzioni centrali dell’attività ospedaliera. La volontà che intravvediamo in questa e in altre proposte è quella di aggirare il Ccl. Abbiamo invitato il personale a mobilitarsi per opporsi ai peggioramenti e per sostenere il sindacato in questa delicata trattativa. Abbiamo allestito con i rappresentanti delle commissioni interne un pacchetto di rivendicazioni che è stato approvato dall’assemblea in vista dell’incontro di trattativa con le direzioni delle cliniche previsto per il 14. Tra i dipendenti c’è molta preoccupazione e registriamo una notevole volontà di partecipare alle azioni sindacali. A mio parere, diversamente da quanto sostengono i direttori dell’ACPT, il contesto generale legato al finanziamento delle cliniche non è per nulla sfavorevole. Dall’inizio di quest’anno infatti le cliniche percepiscono un finanziamento dallo Stato. Per questo motivo l’obiettivo del rinnovo contrattuale rimane un avvicinamento delle condizioni di lavoro a quelle del settore ospedaliero cantonale. È evidente che non si può applicare in un ambito sociosanitario e a finanziamento statale, una logica puramente orientata al profitto. In questo contesto il ruolo di garante dell’ente pubblico rimane determinante. Noi affrontiamo la trattativa con realismo, ma anche con determinazione. Vogliamo infatti mantenere per il settore delle cliniche private un contratto di lavoro attrattivo e che preveda condizioni almeno vicine a quelle applicate dall’Ente ospedaliero cantonale. Certamente non accetteremo di svuotare di contenuti il contratto e di privare questo importante settore di una piattaforma contrattuale forte e adeguata all’entità dell’impegno richiesto ai dipendenti. Quello delle cliniche private è un Ccl storico, importante e siamo pronti a batterci per salvaguardarlo. L’e-mail: un’opportunità La conoscenza del vostro indirizzo e-mail consente al sindacato di comunicare con voi in maniera più efficace. Tramite il nuovo servizio di newsletter offerto dall’OCST potrete ricevere le informazioni in maniera mirata ed ecologica, dovunque ed in tempo reale. Comunicazione dell’indirizzo e-mail L’e-mail vi consente di accedere in maniera più semplice all’area riservata del sito www.ocst.com e, in un prossimo futuro, di usufruire di servizi come la consultazione online del giornale «il Lavoro» e la consulenza online. Nome Il/La sottoscritto/a Cognome Indirizzo Nap Città Numero di associato I vostri dati restano protetti ed in ogni momento potrete decidere di modificarli o di revocare questo servizio di comunicazione, se non foste più interessati. desidera comunicare all’Organizzazione cristiano-sociale ticinese i seguenti dati: Telefono e-mail Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano 8 novembre 2012 il Lavoro Sindacato Attualità 5 Disoccupazione Tra cambiamenti stagionali e previsioni poco incoraggianti GIORGIO DONINI Vista l’attuale situazione del mercato del lavoro e le continue notizie di licenziamenti abbiamo posto delle domande al nostro esperto, il Responsabile della Cassa disoccupazione OCST, Luca Camponovo. Il tasso di disoccupazione svizzero a settembre 2012 è rimasto stabile al 2,8 per cento (120’347 persone, +524 rispetto al mese precedente). Un anno fa si registravano circa 9’000 disoccupati in meno (111’344). Rispetto a gennaio 2012 abbiamo comunque una diminuzione di circa 14’000 unità. Come interpretare questi dati? Siamo di fronte ad un reale calo dei disoccupati registrati? Dopo un primo trimestre decisamente incoraggiante, abbiamo assistito da maggio 2012 ad un inasprimento del numero dei disoccupati abbastanza inatteso in quanto si prevedeva avvenisse solo verso la fine del corrente anno. Vi sono quindi segnali di previsione poco incoraggianti in quanto oltre all’effetto stagionale, che subiremo nel prossimo trimestre, in queste ultime settimane abbiamo avuto indicazioni di licenziamenti importanti nel settore bancario ma anche in quello chimico e delle comunicazioni, settori per antonomasia portatori, fino a qualche tempo fa, di importanti offerte di lavoro e non certo di licenziamenti collettivi. La LADI entrata in vigore ad aprile 2011 sta certamente influenzando questi dati. Le persone in cerca di impiego registrate a settembre erano circa 170’000. È azzardato affermare che si tratta del reale numero di disoccupati presenti in Svizzera? Domanda assolutamente legittima e condivisibile pienamente. Purtroppo, malgrado l’entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge, che ahimè hanno creato una riduzione «artificiale» del tasso di disoccupazione, si constata un aumento costante del numero dei disoccupati e soprattutto del numero delle persone in cerca di impiego che a mio avviso dovrebbe rispecchiare l’effettivo tasso di disoccupazione presente in Svizzera. Ricordo che il numero dei cercatori di impiego comprende anche le persone disoccupate che effettuano un guadagno intermedio, una misura di formazione o un programma occupazionale che purtroppo non vengono inseriti nel tasso ufficiale di disoccupazione riportato dagli organi di stampa. Vista l’attuale situazione economica e la restrittiva legge sulla disoccupazione, esiste ancora la cosiddetta «disoccupazione volontaria» che magari ci si poteva permettere anni fa? A mio avviso la situazione di qualche decennio fa si è sostanzialmente modificata. Non ci possiamo permettere più di parlare di «disoccupazione volontaria» in quanto quotidianamente vediamo nel volto delle persone senza attività lavorativa, un segno di forte preoccupazione per aver perso l’impiego e soprattutto per la difficoltà a reperire una nuova occupazione È veramente emblematico assistere a questo sostanziale e legittimo cambiamento del pensiero sulle persone disoccupate in quanto ora non sono più viste come «disoccupati volontari» ma persone sensibilmente preoccupate e talvolta disperate per le evidenti difficoltà che si riscontrano nel reperire una nuova occupazione duratura e stabile. Nel 2012 ogni mese circa 2’700 persone esauriscono il diritto all’indennità di disoccupazione. Quale il loro destino? Purtroppo il loro destino è quello di presentarsi presso gli sportelli LAPS per chiedere un aiuto assistenziale. Fino a 10 anni fa avevamo, soprattutto nel nostro Cantone, una disposizione che permetteva alle persone disoccupate, arrivate a fine diritto, di poter percepire le indennità straordinarie concesse a livello cantonale. Purtroppo questa disposizione è stata annullata dai tagli del nostro governo decisi in un periodo di cifre rosse del nostro Cantone dove si è andati ad indebolire maggiormente le persone già disagiate per un’ottica di risparmio miope delle problematiche sociali esistenti nel nostro territorio. Stando ai dati pubblicati dal SECO il gruppo professionale di disoccupati più numeroso è quello delle professioni alberghiere e dell’economia domestica (15’694), seguito dalle professioni commerciali e della vendita (14’807). Possiamo ricondurre questi dati alla forza del Franco svizzero? I settori alberghiero e dell’economia domestica sono legati alla natura contrattuale delle assunzioni dei collaboratori che lavorano in un regime di attività stagionale. Alla conclusione della stagione, gli occupanti di questo settore si riversano correttamente sulla disoccupazione in quanto si trovano per alcuni mesi senza attività lavorativa (stagione «morta» del loro settore). Per quanto riguarda il settore commerciale e della vendita parecchi fattori portano all’aumento del numero dei disoccupati. Oltre alla forza del franco svizzero che compromette o riduce le possibilità di esportazio- ne dei nostri prodotti, assistiamo ad un periodo statico di congiuntura economica europea e soprattutto, nei Cantoni vicino alla frontiera, subiamo una forte concorrenza dei lavoratori provenienti dai paesi confinanti. Notevole è pure il tasso di disoccupati di lunga durata, ossia oltre un anno (15,4 per cento, 18’556 persone). A cosa è dovuta questa difficoltà di entrare/rientrare nel mercato del lavoro? Proprio all’aspetto sopra indicato ossia una difficoltà evidente a reperire, con una certa facilità, un nuovo posto di lavoro ed alle mutate condizioni contrattuali di questi anni dove purtroppo si assiste ad una politica salariale al ribasso di parecchie aziende che non permette ai lavoratori indigeni di poter accettare occupazioni interessanti in quanto proposte con paghe particolarmente ridotte. Otto cantoni (5 in modo netto, tra cui il Ticino) registrano un tasso superiore a quello svizzero. Solo colpa dell’effetto sostituzione messo in atto dai datori di lavoro o vi sono carenze a livello di formazione/profili ricercati? A mio avviso è difficile parlare di forti carenze a livello formativo proprio perché siamo a conoscenza che la concorrenza possiamo combatterla, nel nostro territorio, con una formazione importante e capillare. A tale proposito vedo di buon grado le misure attive proposte alle persone disoccupate dagli Uffici regionali di Collocamento in quanto si permette agli assicurati, in un periodo di disagio dovuto alla loro disoccupazione, di potersi ulteriormente formare per essere maggiormente propositivi sul mercato del lavoro. I cantoni dove purtroppo si registra un tasso di disoccupazione superiore alla media sono quelli vicini alla frontiera dove l’accesso di manodopera straniera produce sicuramente una importante concorrenza. Ciò possiamo assolutamente contrastarla con processi formativi mirati che permettono ai nostri disoccupati di giocare maggiori carte nell’ottica di reperire una nuova occupazione. 6 Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro Melisa Trattative salariali Coop Si volta un’altra pagina storica Un passo nella giusta direzione ALBERTO TREVISAN L a Melisa chiude i battenti e dichiara fallimento. Questa la brutta notizia della scorsa settimana che ha senz'altro colpito tutto il cantone Si tratta di un’impresa storica in Ticino fondata nel 1939 eche fa parte della storia del nostro cantone. Dopo essere stata acquistata nel 1999 dal gruppo Valora, venne ceduta alla cooperativa «La Pergamena» nel 2010 sostenuta da investitori ticinesi che, almeno nelle intenzioni, volevano rilanciarla e rivitalizzarla. Mercoledi 31 ottobre i 25 dipendenti, quasi tutti attivi nelle librerie da molti anni, hanno ricevuto la lettera di disdetta e la comunicazione che a partire dal 1 novembre le 3 librerie (Grancia, Lugano, Locarno) e il magazzino di Bedano rimarranno chiusi. Causa di questo triste epilogo, secondo la direzione, la mancanza di liquidità generata dalla generale crisi del libro e acquita dalla forza del franco, che ha reso impossibile il versamento degli stipendi già dal mese di ottobre, e l'acquisizione di nuovi libri. Ma le difficoltà non sono certo nuove: già nel passaggio da Valora l'OCST era dovuta intervenire per allestire un piano sociale che andasse a tutelare 22 dipendenti rimasti senza occupazione a causa della ristrutturazione. Negli ultimi mesi, poi, i segnali di una situazione difficile erano lampanti e l'OCST si era più volte avvicinata ai dipendenti e alla direzione, senza ricevere però indicazioni di particolare allarmismo. Appresa la notizia mercoledì, venerdì scorso abbiamo subito incontrato il personale in assemblea, durante la quale è stato deciso di accelerare la procedura nell’interesse dei lavoratori e di presentare istanza di fallimento. In questo modo i dipendenti riceveranno in tempi brevi da parte dell’insolvenza le prestazioni per il mese di ottobre e le quote di tredicesima e vacanze arretrate. Annucniandosi subito in disoccupazione, inoltre, i dipendenti potranno rivevere subito dalla nostra cassa disoccupazione l'anticipo delle prestazioni per il periodo di disdetta. Cosa succederà in futuro? La speranza (rilanciata da Nizzola in conferenza stampa) è che si palesino degli investitori interessati ad acquistare la società e a riassumere i dipendenti che, preparati e forti di numerosi anni di esperienza nel settore, sono il vero valore aggiunto delle librerie Melisa. L'OCST è al loro fianco in questo momento di difficoltà, e non mancherà di rappresentare i loro interessi qualora si concretizzasse realmente una nuova possibilità di rilancio delle librerie. PAOLO LOCATELLI U n aumento della massa salariale pari all’1,1 per cento. Un adattamento salariale generale a tutti i collaboratori Coop nell’ordine dello 0,6 per cento. Un adeguamento salariale dello 0,4 per cento da attribuire principalmente alle lavoratrici e ai lavoratori con diversi anni di servizio e per livellare eventuali differenze salariali tra collaboratori con le stesse funzioni. Salario minimo contrattuale per le collaboratrici e i collaboratori portato a fr. 3’800.-- al mese e salario minimo contrattuale dopo la formazione biennale di base a fr. 3’900.--. La direzione nazionale Coop, nell’ambito delle trattative salariali per l’anno 2013, ha saputo quindi dare una risposta concreta a favore dei propri collaboratori da più punti di vista. Una trattativa, molto aperta e all’insegna della reciproca trasparenza, che merita di essere sottolineata. La direzione nazionale Coop, ancora una volta, ha saputo concretizzare in questo modo una politica commerciale seria nella quale gli aspetti sociali (in questo caso, i salari) sono sempre considerati a chiaro beneficio dei propri collaboratori. Marco Vassalli, gerente Tel. 091 648 17 89 Via Indipendenza 7 6826 Riva S. Vitale Aperto tutti i giorni! Visitate il sito: www.ristorantesociale.ch Ideale per: matrimoni, cene aziendali, banchetti e aperitivi Riservazione gradita DOPO DI NOI LA SICCITÀ. Aiutateci a distribuire l’acqua in modo equo nei paesi in sviluppo. www.helvetas.ch Donate 30 franchi con un SMS: acqua 30 al 488. Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro Concrete SA Una brutta vicenda giudiziaria PAOLO LOCATELLI I l titolare della Concrete SA ed il reclutatore del personale dell’impresa, che operava in subappalto presso il cantiere NCCL di Lugano, il 31 ottobre scorso sono stati oggi condannati per ripetuta usura: reati contestati dalla Magistratura per avere indebitamente trattenuto fino ad un terzo dello stipendio di alcuni lavoratori. Dopo lo sdegno pressoché unanime degli addetti ai lavori e del comune cittadino, arriva ora la sentenza delle Assise Correzionali di Lugano. Le parole «caporalato» e «taglieggiamento dei salari» non devono quindi entrare nel vocabolario dell’arte dell’edilizia ticinese. In un contesto di becera speculazione alle spalle di lavoratori, il dibattimento penale ha saputo fare emergere fatti di estrema gravità in rapporto ad una piaga che - se non drasticamente curata alla radice – disponeva di tutto il potenziale per insinuare nel nostro tessuto economico un modo di fare impresa che non ci appartiene. La sentenza non rappresenta però un punto di arrivo. Abusi sui cantieri da parte di imprese e artigiani si verificano a raffica: il giudizio delle Assise Correzionali deve infatti costituire il perno attorno al quale costruire delle contromisure dissuasive efficaci ad ampio raggio (responsabilità solidale, cauzioni professionali, pratica del subappalto corretta, controlli sui posti di lavoro, sanzioni contrattuali, collaborazione tra enti di controllo). CARA MAMMA! QUEST’ANNO IL PRANZO DI NATALE LO PREPARIAMO NOI! L’Hotel Ceresio organizza corsi di cucina per i ragazzi delle elementari e delle medie! Cari bimbi, non perdete l’occasione di bagnare il naso alle vostre mamme in occasione delle prossime festività di Natale! Antipasti e dolcetti non avranno più segreti! Vi aspettiamo all’Hotel Ceresio! Non perdete l’occasione! Iscrivetevi! I corsi si terranno dalle 14.00 alle 16.00 in compagnia degli Chef Enrico e Mattia Tassa di iscrizione Fr. 10.- a incontro 14 novembre 21 novembre 28 novembre 5 dicembre Hotel Ceresio Via Balestra 19 6900 - Lugano Tel. +41 91 923 10 44 Fax +41 91 923 79 30 [email protected] 7 8 Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro transfair Triathlon: domande aperte e lezioni da trarre T aglio di 1500 impieghi! Questo, in breve, il comunicato diramato dalla «Handelszeitung» il 31 ottobre scorso che obbliga Swisscom a fornire spiegazioni sul progetto Triathlon al fine di ristabilire la correttezza delle cifre. Cifre che si stabiliscono indubbiamente al di là delle stime. Il numero dei posti di lavoro soppressi rimane comunque notevole. Le perdite ammontano infatti a circa 400 impieghi. Sembra dunque che per Swisscom questo sia il prezzo da pagare per semplificare i processi decisionali e rendere l’impresa più efficiente e le procedure più rapide. Domande aperte Il sindacato transfair rimane assai critico in merito al rapporto tra obiettivi ed entità della soppressione dei posti di lavoro. Si può fare di più con meno e fino a dove può arrivare un’e- voluzione del genere? In occasione dell’incontro del 1° novembre con i responsabili di Swisscom abbiamo espresso il nostro scetticismo e la nostra riserva in merito al progetto. transfair ha chiesto che sia istituito un bilancio entro un limite di tempo ragionevole al fine di valutare l’impatto finale per quanto riguarda gli impieghi persi, i costi e il guadagno in termini d’efficacia. Qualunque sia l’esito, questo progetto deve rimanere unico nel suo genere. Il sindacato transfair non è disposto ad accettare un Triathlon bis. Carsten Schloter ha dato garanzie in questo senso. Continueremo a tenervi aggiornati sulla vicenda. Comunicazione e processo di partecipazione Nonostante tempi molto stretti, transfair si dice soddisfatto dell’eccellente lavoro svolto dai comitati d’azienda. L’aspetto della comu- nicazione non è stato preso in considerazione a sufficienza e ha destato non poche frustrazioni. Questo punto concerne il diritto di partecipazione e deve essere preso molto sul serio da Swisscom che dovrà trarne le rispettive lezioni. Posizione di transfair Il sindacato transfair, ovviamente, non è coinvolto in una decisione meramente strategica presa dalla direzione del gruppo e dal Consiglio d’amministrazione. Tuttavia, si è impegnato a favore di una messa in atto di misure di attenuazione sulla base del piano sociale. Ci diciamo dispiaciuti del fatto che il nuovo piano sociale 2013, che punta maggiormente su provvedimenti di riconversione professionale, indispensabili per ritrovare un impiego in un settore così dinamico, non sia stato preso in considerazione Parità salariale Swisscom Verifichiamola con Logib Trucchi e astuzie su Tablet e iPad È stata presentata il 24 ottobre 2012 una mozione firmata da Nadia Ghisolfi, Milena Garobbio e Pelin Kandemir Bordoli che chiede di applicare lo strumento Logib all’interno dell’amministrazione cantonale (per misurare la parità salariale all’interno dell’azienda) messo gratuitamente a disposizione dalla Confederazione. L o scorso 8 marzo con interrogazione no. 63.12 della collega Pelin Kandemir Bordoli, si era chiesto al Consiglio di Stato la situazione della disparità salariale tra uomini e donne in Ticino. Con il primo interrogativo in particolare si chiedeva se l’amministrazione cantonale eseguisse dei controlli per verificare il rispetto delle disposizioni inerenti la parità salariale. Il Consiglio di Stato, con risposta datata 8 maggio 2012, ha risposto che attualmente non è previsto alcun controllo specifico in merito, cosa che ci ha profondamente deluse. Come già citato nell’interrogazione 63.12, «le donne guadagnano, nel settore privato, in media il 18,4 per cento in meno rispetto ai loro colleghi uomini. Nel settore pubblico questa differenza è del 12,1% (www.bfs.admin.ch, Kahlen 2010)». Ci sembra quindi fondamentale conoscere esattamente la situazione all’interno dell’amministrazione cantonale ticinese. La cono- scenza costituisce un punto di partenza per sistemare eventuali disparità, dando così il buon esempio anche ad enti parastatali e privati. A questo scopo, la Confederazione mette a disposizione gratuitamente uno strumento denominato Logib (www.logib.ch - Test per controllare autonomamente la parità salariale nell’impresa). Logib è un programma di facile applicazione che permette di esaminare se un’impresa garantisce la parità salariale – ossia un salario uguale per un lavoro di uguale valore – fra donna e uomo. Il calcolo è effettuato mediante un’analisi di regressione statistica: si calcola in che modo fattori rilevanti quali la qualifica richiesta o la funzione si ripercuotono sul salario. Nella funzione di regressione, il sesso è considerato come ulteriore variabile indipendente. Se non sussiste alcuna discriminazione, questa variabile non deve influire in modo significativo sul salario. La base per il calcolo è costituita dai dati delle dipendenti e dei dipendenti relativi al salario, alla qualifica e al posto di lavoro, che possono essere importati o immessi in Logib. Con la presente mozione si chiede quindi l’applicazione dello strumento Logib, che ricordiamo è messo a disposizione gratuitamente dalla Confederazione, e quindi non comporta nuovi oneri a carico del Cantone, fatto salvo il tempo necessario per effettuare questa verifica. Questa potrebbe venire estesa, oltre che all’Amministrazione cantonale, anche negli Istituti cantonali e nelle aziende pubbliche. S i è tenuta con successo la giornata di formazione sindacale organizzata lo scorso 19 ottobre presso il Business Center di Bellinzona. Dopo l’introduzione da parte della segretaria regionale Nadia Ghisolfi, la ventina di partecipanti ha potuto seguire l’interessante relazione di Marzio Medaglia sul mondo del Tablet. Grazie al suo intervento i partecipanti hanno potuto avvicinarsi a questo mondo e scoprire tecniche ed astuzie. Il pomeriggio formativo ha riscosso tanto interesse che il Comitato sta valutando un seguito nel corso dei primi mesi del 2013. Sei interessato ad affrontare altri temi ? Hai proposte o suggerimenti? Non esitare ad inviarceli! Scrivi a: [email protected] 8 novembre 2012 il Lavoro Sindacato Frontalieri 9 Lettere al giornale Frontalieri, accertamenti reddituali, disoccupazione e... S pett. giornale il Lavoro, sono un frontaliere di lunga data. Vi scrivo perché mi sono capitati quasi simultaneamente due fatti che mi hanno lasciato perplesso. Che ci fosse un pò di invidia da parte dei miei compaesani per chi lavora in Svizzera lo sapevo, ma siamo in tanti della mia zona ad andare di là e quindi non ci facevo molto caso. Cosa è successo ultimamente? Il primo fatto è che mi hanno licenziato. Il secondo è che ho ricevuto dall’ufficio delle entrate un accertamento sui miei redditi del 2008. Come è successo anche ad altri frontalieri licenziati, l’INPS mi ha pagato per qualche mese l’indennità dei frontalieri poi me l’hanno diminuita di parecchio. Logico che sono andato all’INPS a chiedere conto di questa modifica. Ad attendere di parlarci non ero solo. La funzionaria INPS, ad un certo punto, alzando la voce ha detto che era giusto che ai frontalieri venisse data la disoccupazione come a tutti gli altri italiani perché avevano già guadagna- to troppo lavorando in Svizzera ed era ora di smetterla con i privilegi. Io sono rimasto di stucco. Pur non avendo molto tempo io non sono mai stato uno di quelli che quando ricevono la copia de «il Lavoro» la mettono lì insieme alla pubblicità, ma, prima la sfoglio, vedo se c’è qualcosa che mi interessa e poi la metto lì. Quindi ricordo bene di aver letto che c’è una legge fatta apposta per pagare la disoccupazione dei frontalieri e che si usano i soldi versati dai frontalieri e mandati per tanti anni dalla Svizzera all’INPS! Quindi mi pareva di non aver rubato nulla ma di pretendere ciò che mi era dovuto. Non sono stato a discutere, ma sono rimasto di sasso a pensare perché abbia fatto un tale ragionamento: ho pensato che avesse un invidia marcia verso i frontalieri. Proprio una funzionaria statale! Suvvia! Dopo questo fatto, come dicevo, ho dovuto andare all’agenzia delle Entrate a pre- sentare i certificati del salario ricevuto in Svizzera per giustificare come avevo fatto a comperare una macchina e a pagare il mutuo della casa visto che non avevo dichiarazione dei redditi in Italia. Bene, ho portato quel che dovevo e poi, anche uno di questi funzionari mi ha detto che i frontalieri sono privilegiati ma che presto anche loro dovranno pagare le tasse in Italia. È stata dura trattenermi perché so benissimo che è da tanti anni che le tasse che io pago in Svizzera arrivano in Italia e che sono una manna per i Comuni e so anche che i ticinesi vorrebbero dargliene di meno. Comunque, che senso ha prendersela con chi comunque le tasse le paga! Vadano a vedere se c’è qualcuno che non le paga o se la Svizzera riversa tutte le tasse pagate dagli italiani. Non voglio insegnare niente a nessuno ma, anche se ho a che fare tutti i giorni con martello, chiodi e malta, so che sulle questioni fiscali, proprio questi funzionari, hanno fatto una confusione tremenda non più di due o tre anni fa! A chi dicevano di pagare lo scudo, a chi di non fare niente, a chi di pagare 25 € a chi 47 … un vero caos sulla pelle dei lavoratori. Ed ora mi ritrovo con questi «funzionari» che mi rinfacciano di essere un frontaliere! Se lo sono da così tanti anni è perché me lo sono meritato, ho lavorato bene, ho difeso il mio posto di lavoro con i denti e, a parte un pò di straordinari regalati, ho comunque sempre preteso, condividendo le rivendicazioni con i miei colleghi, che il nostro lavoro fosse riconosciuto e pagato giustamente. Oggi sono disoccupato non per mia cattiva condotta ma perché la crisi c’è e la mia ditta ha chiuso. Questa invidia marcia non me la sarei mai aspettata da parte di funzionari statali, lavoratori come me, da rispettare, ma che dovrebbero fare un pò meglio il loro lavoro e rispettare anche noi. Non mi sento un privilegiato perché se ci sono trattamenti migliori essi sono dovuti a situazioni che non dipendono per nulla da me, come ad esempio le differenze salariali tra Italia e Svizzera, o da leggi che ci sono perché noi frontalieri abbiamo pagato per ottenere queste migliorie. Sono disgustato di aver a che fare con questi funzionari statali sui cui privilegi forse ci sarebbe da discutere un pò! Buon lavoro. Lettera firmata 10 Sindacato Formazione 8 novembre 2012 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 EDILIZIA Custode di immobili: dal 10 novembre, 392 ore, ma-gio 19.10 - 22.00, sa 8.30 - 12.30 e 13.30-16.30, . Costo: fr. 5.544. Muratore Art. 33: dal 13 gennaio 2013, il sabato. VENDITA Impiegato del commercio al dettaglio Art. 33: dal 19 novembre. INFORMATICA Introduzione all’informatica: inizio imminente, 36 ore, martedì e giovedì, 19.00-22.00. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600 non soci. Word 2010: inizio imminente, 40 ore, lunedì e mercoledì, 19.00 - 22.00, . Costo: fr. 470.soci, fr. 730.- non soci. LINGUE Inglese A1 (1° modulo): dal 19 novembre, 48 ore, lunedì 19.00-22.00. Costo: fr 480.soci, fr. 640.- non soci. Inglese A1 (2° modulo): dal 13 novembre, 48 ore, martedì 19.00-22.00. Costo: fr 480.soci, fr. 640.- non soci. Inglese B1 (1° modulo): dal 15 novembre, 48 ore, giovedì 19.00 - 20.00. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. Inglese conversazione: dal 7 novembre, 24 ore, il mercoledì, 18.30 - 20.00. Costo: fr. 240.- soci, fr. 320.- non soci. Tedesco A2 (1° modulo): dal 13 novembre, 48 ore, martedì 19.00-22.00. Costo: fr 480.- soci, fr. 640.- non soci. EDILIZIA AutoCAD avanzato, dal 19 novembre, 36 ore, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. MECCANICA (A GERRA PIANO) CNC, da gennaio 2013, 36 ore, lunedì, mercoledì e venerdì, 18.00-22.00. Costo: fr. 500.- soci, fr. 700.- non soci. CONTABILITÀ Contabilità preparazione al certificato cantonale, 60 ore, dal 26 novembre, il lunedì, 18.30 - 21.00. Costo: fr. 750.- soci, fr. 950.non soci. VENDITA Tecnica della vendita: dal 7 novembre, 30 ore, mercoledì e venerdì, 19.00 - 22.00. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. Ascolto attivo, aperto all’altro I Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www. cfp-ocst.ch COMMERCIO Corso segretariato, dal 31 gennaio 2013, 192 ore, martedì e giovedì, 9.00 - 12.00 / 13.00-16.00. Costo: fr. 1.920.- soci, fr. 2.300.non soci. Corso segretariato, dal 4 marzo 2013, 192 ore, lunedì e mercoledì, 9.00 - 12.00 / 13.0016.00. Costo: fr. 1.920.- soci, fr. 2.300.- non soci. Corso di preparazione PROGETTO MOSAICO n questo appuntamento segnaliamo il libro della sociologa Marianella Sclavi, «Arte di Ascoltare e mondi possibili», un testo che si legge piacevolmente e che per questo si fa amare: interessante, ricco di esempi concreti e dal linguaggio accessibile, tratta il tema della comunicazione e della gestione dei conflitti, stimolando la riflessione personale e la voglia di «provarsi» su questi territori relazionali così spesso impervi. Nel nostro servizio di accompagnamento esercitiamo un ascolto attivo, aperto all’altro: sappiamo che non è una competenza facile da sviluppare, ma troppo spesso vediamo che in primo luogo le persone hanno difficoltà ad ascoltare se stesse, e dunque l’ascolto dell’altro diventa impossibile. Ecco allora le Le Sette Regole dell’Arte di Ascoltare che M. Sclavi suggerisce, in maniera leggera e umoristica, come solo lei sa fare: 1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista. 3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch eventi dalla sua prospettiva. 4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. 5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze. 6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti. 7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sè. Certificato cantonale di contabilità I l corso si rivolge a tutti coloro che intendono certificare le competenze nel settore terziario con la possibilità di accedere all’esame per l’ottenimento del Certificato cantonale di contabilità. I destinatari del corso sono fiduciari, amministratori, segretarie/i, impiegati d’ufficio in generale, nonché piccoli e medi imprenditori che avendo aperto una ditta si trovano a dover gestire la propria contabilità. Durante il corso verranno affrontati i principi contabili della contabilità delle PMI. Info Info Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò (consulenti del CFP-OCST) tel. 091 9212600, [email protected] [email protected] Corso di 60 ore dal 26 novembre al 15 maggio 2012 Lunedì dalle 18.30 alle 21.00 8 novembre 2012 il Lavoro Sindacato Formazione 11 Serata Evento il 30 novembre «Scollochiamoci» in programma a Lugano I n attesa della nostra serata evento «Scollochiamoci», prevista per venerdì 30 novembre, anticipiamo alcuni contenuti del sito http://scollocamento.ilcambiamento.it. Nasce l’Ufficio di Scollocamento, uno sportello per aiutare le persone a scollocarsi da lavoro eccessivo, stile di vita sbagliato, stress, ansia, consumismo, assenza di senso, e costruire una nuova vita. Un cammino di emancipazione e cambiamento rispetto alla cultura imperante, che non produce autentico benessere ma schiavitù e omologazione. Dire «io voglio scollocarmi, voglio cambiare» porta con sé una serie di stati d’animo che non sempre trovano una sistemazione consapevole. Lo scollocamento da lavoro eccessivo, stile di vita insensato, stressante e basato sul consumismo, si pone dunque come un cammino di emancipazione, un percorso di cambiamento, che ha al centro la Persona e il suo benessere. Pur proponendo una nuova idea di modello sociale ed economico, lo scollocamento è un percorso individuale, un viaggio dentro se stessi, per intercettare motivazioni, passioni e sogni da mettere al centro della nuova vita, che si deve costruire in maniera consapevole, uscendo e non «fuggendo» dal sistema attuale. Nessun progetto di cambiamento, infatti, può fondare le radici nella necessità ma piuttosto nella volontà! L’associazione Paea e il quotidiano online Il Cambiamento hanno progettato e realizzato il primo Ufficio di scollocamento (primo in ordine di tempo di tanti che verranno) facendo propria l’idea di Simone Perotti e Paolo Ermani apparsa per la prima volta su Avanti Tutta (Chiarelettere, 2011) e poi sviluppata in Ufficio di scollocamento (Chiarelettere, 2012). I due autori hanno diffuso la loro idea in questo modo: «È un’idea che non può appartenere a qualcuno, per questo non ha un logo, non è un metodo depositato, non gode di brevetti o licenze, né mai li avrà. Deve costituire, provocatoriamente e fattivamente, un’opportunità diffusa e aperta a tutti. Chiunque voglia interpretare, organizzare o gestire un Ufficio di scollocamento sul proprio territorio può farlo senza bisogno di alcun permesso o alcuna autorizzazione da parte degli ideatori (gli autori di questo libro), che al contrario ne auspicano la personalizzazione, diffusione e realizzazione da parte del maggior numero di persone», [da Ufficio di scollocamento, Chiarelettere, 2012]. Paea e il Cambiamento, in ossequio alle indicazioni degli autori, hanno fatto propria questa impostazione e realizzato il primo Ufficio di scollocamento. L’Ufficio di Scollocamento è rivolto ai workaholic, i moderni drogati dal lavoro, ma anche a chi prova l’impulso di voler cambiare vita, insoddisfatto da quello che fa, e a chi sente di aver messo da parte per troppo tempo le pro- prie passioni e inclinazioni, a chi vuole smettere di partecipare a questo mondo storto. L’Ufficio di Scollocamento nasce da culture ed esperienze vicine al pensiero della decrescita, a quello ambientalista, al neopauperismo, al downshifting, al recupero della manualità e a tutte le numerose correnti di pensiero che animano l’ampio tentativo di costruire una cultura alternativa. Chi si avvicinerà all’Ufficio di Scollocamento non riceverà un numeretto e un modulo da riempire (come nel più noto e triste Ufficio di Collocamento), ma la proposta di un percorso articolato, non semplice, come non è semplice trovare, mettere a fuoco e poi in pratica le proprie motivazioni interiori. Molti e eterogenei gli esperti coinvolti: psicologi (per capire e gestire le numerose paure del cambiamento), esperti di lavoro alternativo, avvocati, ma anche e soprattutto life-coach, scrittori, economisti, esperti di ambiente, oltre alle necessarie testimonianze concrete di chi ha già cambiato vita. Al già alto numero di persone che decide di cambiare vita, la crisi ha aggiunto quelli che della crisi sono le vittime. Tanti, tantissimi ormai. Ma una crisi è anche una grande opportunità. Sempre più persone, in Italia e nel mondo, decidono di cambiare vita e lavoro, operando scelte personali e collettive in direzione di una vita a basso impatto esistenziale, relazionale, psicologico, oltre che ambientale ed economico. Lo sa bene la redazione del Cambiamento, il giornale online/portale che con l’obiettivo di passare dal virtuale al reale sta condividendo esperienze con un numero sempre maggiore di lettori. Lo sa l’associazione PAEA, che da più di 12 anni ha fatto proprio il motto «C’è anche un altro modo» e che lavora sul saper fare, sull’efficienza energetica e sulle tecnologie appropriate. Lo sa per esperienza diretta Simone Perotti, che quattro anni fa ha detto «Adesso basta» e ha cambiato vita, intraprendendo un percorso individuale di downshifting su cui ha scritto tre libri (Adesso Basta, Uomini senza vento, Avanti Tutta) e che ha dato gratuitamente il suo contributo all’ideazione, impostazione e progettazione dell’Ufficio di Scollocamento. Info La serata si terrà venerdì 30 novembre negli spazi della Susinno Design SA - in via Besso 42, a Lugano, di fronte alla Chiesa di San Nicolao. 12 Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro Alptransit Un treno di opportunità da non perdere BENEDETTA RIGOTTI S i è tanto parlato del grande progetto di Alptransit ed ora che ci si avvia alla conclusione dei lavori è lecito domandarsi che cosa succederà. Le domande sono tante: cosa ne è dei lavoratori che si sono dedicati per tanti anni alla costruzione della galleria? Quale sarà l’impatto economico e occupazionale per il Ticino di questo grande progetto? Lo stato dei lavori Come è noto, la realizzazione della linea ferroviaria veloce che dal Ticino attraversa le Alpi comporta nel nostro Cantone la costruzione di due tunnel: la galleria di base del San Gottardo e quella del Monte Ceneri. Dopo il grande evento costituito dal crollo del diaframma del tubo est della galleria di base del San Gottardo, poco abbiamo parlato dello stato dei lavori. Il primo cantiere, certamente il piu impegnativo per i minatori, è ad uno stato molto avanzato. È previsto che i lavori di scavo e di getto vengano conclusi nel 2014. In seguito, entro il 2017, si terminerà la posa della tecnica ferroviaria. Nei cantieri di Bodio e Faido sono al momento occupati circa 350 lavoratori. I lavori per la realizzazione del tunnel del Il centro Periscopio, © AlpTransit San Gottardo SA Monte Ceneri, molto diversi per complessità, sono iniziati nel 2006 e il completamento dell’opera è previsto per il 2019. Attualmente nei tre cantieri di Camorino, Sigirino e Vezia sono occupati 350 lavoratori. Il futuro dei minatori Già molti lavoratori sono partiti dai cantieri di Bodio e Faido perché la loro opera non era piu necessaria. L’incidenza della disoccupazione è tuttavia molto bassa. Non si sono dunque avverati i timori iniziali per i quali erano stati pensati dei piani occupazionali specifici. La maggior parte dei lavoratori che facevano capo al Consorzio Tat è stata reimpiegata in altri progetti, in Svizzera o all’estero. Alcuni sono per esempio stati assunti per la costruzione del tunnel del Ceneri. Solo il 10 per cento circa di questi lavoratori non è immediatamente riuscito a reperire un nuovo impiego e, nella maggior parte dei casi, è tornato in patria. E dopo? Fin qui i cantieri; ma quale sarà il futuro di quest’opera? Che cosa comporterà questa nuova via di comunicazione per il Ticino ed in particolare per la Riviera e la Leventina, che tanto hanno messo in gioco in questi anni? Gli effetti diretti Le prime e più immediate conseguenze sono legate alla costruzione del Periscopio a Pollegio, la Centrale di esercizio ferroviario che gestirà il traffico sulla linea del San Gottardo. Ora esistono 100 punti di questo genere in Svizzera, ma nel 2015 ne resteranno solo quattro e uno di questi sarà localizzato in Ticino. Questo centro occuperà 150 persone, vale a dire 50 nuove assunzioni. Gestirà il traffico tra Chiasso e Arth-Goldau, della futura galleria di base del San Gottardo e del Monte Ceneri, oltre che Bellinzona-Luino e Bellinzona-Locarno. Idee innovative C’è chi ha deciso di sfruttare in maniera creativa le opportunità offerte dal traforo. La galleria di base del San Gottardo produrrà l’uscita di un getto di 120 litri al secondo di acqua alla temperatura di 20 gradi. A Bodio questo fatto è stato subito interpretato come un’opportunità e sono stati studiati due progetti che sembra potranno convivere. Il più importante per gli abitanti del luogo è la costruzione di una rete di teleriscaldamento che consentirebbe loro di risparmiare 500 mila franchi Roberto Cefis, OCST e Natale Mozzi Una vita in galleria Abbiamo intervistato Natale Mozzi, un minatore che, dopo aver concluso l’attività nel tunnel di base, è ora impiegato nella costruzione della galleria della circonvallazione di Roveredo. Qual è stata la sua esperienza nella costruzione del tunnel ferroviario piu lungo al mondo? I cinque anni passati a lavorare come caposquadra sotto il San Gottardo sono stati indubbiamente molto duri: si tratta di un’opera fuori dal comune in particolare per la lunghezza del tracciato. Non si è infatti riusciti a creare un’areazione sufficiente per contrastare il clima tropicale creato dalla pressione della roccia e dall’altissimo tasso di umidità dell’aria. Questi fattori uniti alla presenza di polvere, hanno notevolmente messo alla prova il nostro fisico. A questo bisogna aggiungere i ritmi serrati di lavoro a turni, anche notturni, e il lungo viaggio per raggiungere il fronte di scavo che, tra l’altro, non ci permetteva di mettere il naso fuori per tutta la durata del turno. Già dopo sei mesi di questi ritmi non riuscivo a recuperare la stanchezza e a riposarmi a sufficienza. Il lavoro in galleria non ha normalmente queste caratteristiche: è certo impegnativo, ma non cosi pressante. La galleria dove sono attualmente impiegato è lunga solo due chilometri. Le condizioni sono quindi evidentemente diverse. La temperatura è costante in tutte le stagioni e per alcuni aspetti ci sentiamo privilegiati rispetto a chi, come i pavimentatori stradali, deve sopportare la canicola estiva e il gelo invernale. Sindacato Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro di riscaldamento all’anno con un investimento iniziale di 15 milioni di franchi complessivamente. A questo vanno aggiunti i 6 milioni per la costruzione delle condotte. Il secondo progetto riguarda invece lo sfruttamento del calore dell’acqua per l’allevamento di storioni siberiani da caviale. Le vasche copriranno una superficie di 6000 metri quadri e produrranno 225 tonnellate di pesce. L’indotto del tunnel Uno studio recentemente pubblicato dal Consorzio Metron SA – RappTrans SA – Consavis («Effetti economici della messa in esercizio di Alptransit in Ticino: opportunità e rischi») cerca di individuare le conseguenze dell’apertura del tunnel ferroviario per lo sviluppo economico del nostro Cantone e delle sue diverse regioni. Come quantificare il valore di Alptransit? Quanti posti di lavoro verranno creati nei diversi settori? Quali settori beneficeranno maggiormente delle opportunità del miglioramento dei collegamenti con il resto della Svizzera? È difficile dirlo. Perché questo è in fondo il senso dello studio: le opportunità bisogna saperle cogliere. È per esempio abbastanza certo che l’accorciarsi delle distanze produrrà effetti benefici per il turismo. Certo, ricordano i ricercatori, purché l’offerta turistica e alberghiera venga ampliata e potenziata, insomma arricchita. Le aziende saranno spinte a spostare la propria sede in Ticino? Forse, ma quali? Che settori favorire? Quali sono i punti di forza del nostro Cantone? Il carico fiscale contenuto, la stabilità politica, i servizi pubblici efficienti, la bellezza del paesaggio e il clima mite. I ricercatori suggeriscono come positivo anche i salari piu bassi che nel resto della Svizzera. Questa forse, più che un’opportunità è un punto di debolezza del nostro mercato del lavoro. E chissà che il tunnel non abbia qualche effetto in questo senso. Ricorda Meinrado Robbiani: «È certo che questa grande opera avvicinerà un po’ il Ticino al resto della Svizzera. Tuttavia questo ridurrà solo la distanza, ma non l’annullerà; bisogna infatti considerare che il nostro Cantone rimane pur sempre una regione periferica». Il succo, per tutti, ma specialmente per i 13 nostri giovani, è che dobbiamo aprirci anche mentalmente al resto della Svizzera, e questo significa, per esempio, imparare le lingue nazionali, specialmente il tedesco. Dal 2017 quando sceglieremo dove lavorare, studiare, andare a teatro, potremo ampliare il territorio di ricerca senza dover necessariamente abbandonare la nostra casa e la nostra famiglia o imbarcarci in trasferte impegnative. Qualsiasi iniziativa, se ben pensata e progettata avrà piu mercato e quindi più possibilità di sviluppo. Abbiamo ancora cinque anni per ragionarci su e non perdere occasioni preziose. Il tunnel del Monte Ceneri. © AlpTransit San Gottardo SA Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre o per sedi e il nostro personale qualificato antirvi ottimi servizi in diversi cam mpi: garantirvi campi: Tutela dei llavoratori Formazione F ormaz L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliat liati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del la lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di llocazione. Diversi tipi di form formazione disponibili bili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionam ento professionale. perfezionamento - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (C (CAST), AS forte di una decennale esperienza nella gesti gestione one dell'assicurazione curazione malattia offre altre alla con consulenza nsulenza nella scelta a della soluzione assicurativa più p adeguata anche la mediazione nei confro confronti delle elle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno Soste gno alla terza età e agli agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici. L'Associazione GenerazionePiù dell'OCST of L'Associazione offre assistenza ass stenza gratuita nei diversi a ambiti mbiti delle pra pratiche am mministrative e legali ineren amministrative inerenti la condizione d delle persone ersone anziane, combat combatte contro la a loro em emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. 14 Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic 8 novembre 2012 il Lavoro Autores kosovare Ëndrra Zvicerane e një vajzeje Kosovare DIAMANT ABRASHI K ëto ditë doli nga shtypi libri i autores kosovare, Halime Suli“Banana Split” i shkruar në bashkëpunim me Rolando Schärer dhe Claudio Origoni. «Banana Split» është një rrëfim autobiografik i rrëfyer në veten e parë pa patetizma. Është një rifreskim besnik i kujtesës personale ku pasqyrohen fakte e persona, një ndjenjë padrejtësie latente e jetës por pa një akuzë të drejtpërdrejtë. Rrëfehen fakte e persona me një çiltërsi rrezatuese dhe do të kisha thënë edhe madhështi. Plotëninë e kësaj vepre e përmbyllin disa foto gati atavike për kohën tonë që kompletojnë pafajësinë e shkrimtares dhe të jetës së saj në një interval të caktuar kohor. Zonja Suli bën mirë që që në fillim të librit e rindërton në mënyrë gjenealogjike historinë e familjes së saj duke i nderuar me dinjitet të parët e saj bashkë me sakrificat e tyre të asokohe dhe duke i përshkruar në dy kapitujt e parë rrethanat socio-ekonomike të shoqërisë nga e cila vjen, por shumë shpejtë ajo futet pastaj në përshkrimin e jetës familjare ku rrëfehen vështirësitë dhe angazhimet e babait të saj që edhe në vazhdim mbetet heshturazi figura kyqe e jetës së saj. E gjitha kjo rrëfehet me një syrin virxhin të një vajzeje që problemet ekzistenciale jetësore i tregon nga një optikë fëmijërore. «Banana Split» është një parabollë e një ndryshimi radikal i dëshiruar nga një vajzë e cila parakohshëm bëhet grua, fatkeqësisht në rrethana të dhunshme dhe të mjerueshme, kundër Inserzioni vullnetit të saj por kjo është edhe një parabollë e një femreje që me të gjitha forcat sulet kundër këtyre zinxhirëve që e mbajnë si të burgosurën e traditave, të një mentaliteti tashmë të mykur. Fatkeqësisht i takon të martohet dhunshëm në një martesë e cila fatmirësisht zgjatë pak mu për mentalitetin që cekëm më lartë por autorja i’a del që të ikë nga ata zinxhirë me një dinakëri befasuese duke nxjerrë përfundimisht një biletë për në Cyrih, ku emigrimi fillon t’ia ngjallë shpresën edhe të lirisë personale... Janë vërtetë prekëse skenat e humbjes së babit të saj, largësia nga shtëpia, familja, atdheu, mbërritja me vonesë në dhomen e të vdekurve në spital dhe dëshira për të qëndruar gjithmonë pranë të jatit Përtej lumturisë a palumturisë personale të shkrimtares kam përshtypjen se ky rrëfim i sinqertë i jetës së saj ishte edhe terapia më e mirë e zonjës Suli. Një bilanc jetësor, një hapje ndaj të tjerëve por edhe një dhuratë për njerëzit e zakonshëm duke hapur sytë e atyre që nuk i përceptojnë vështirësitë e një shtreseje të popullatës që duhet të përballet me problemet më banale e që paftyrësisht na përplasen fytyrës duke na i kushtëzuar sjelljet tona dhe zgjedhjet që bëjmë. Kur e them këtë kam parasysh disa vendime jetësore që autorja ka qenë e shtrënguar ti marrë mu nga shkaku i atyre që shkruam më lartë. Duke i’u kthyer konceptit të librit “Banana Split” mund të themi me çiltërsinë më të madhe se ky libër nuk është një akullore që ngacmon fytin tonë në ditët e ngrohta pranverore Halime Suli: «Banana Split» rrëfimet e një kamariereje kosovare, Edizioni ULIVO, Balerna 2012 apo verore por edhe një rifreskim i pejsazhit letrar tiçinez me një histori autobiografike ç’armatosëse të një femreje që pos me mjerimin duhej t’i qëronte hesapet edhe me një mentalitet arkaik, shtypës në esencë por që në fund i’a del t’i japë një kuptim të rëndësishëm jetës së saj duke e vizatuar atë me një këmbëngulje të përditshme dhe duke i’a dalë mbanë për të realizuar pjesën më të madhe të ëndrrave jetësore të saj. Në fund duhet të nënvizoj se kanë qenë të pazëvendësueshme meritat e Rolando Schärer-it dhe Claudio Origoni-t që nga një substancë e papërpunuar rrëfyese, bashkë me autoren nxorrën një libër që lexohet vërtetë me një frymë... 15 8 novembre 2012 il Lavoro Carrozzieri Un ticinese tra i migliori in Svizzera Q cordiale e di poche parole, lavora con impegno presso il Garage Norancar di Pambio-Noranco. La sua passione è lavorare sulle macchine d’epoca anche perché, se è una soddisfazione ripristinare le parti in resina di moderne automobili incidentate, lo è certamente di più ricostruire pezzo per pezzo e riportare a nuova vita a colpi di martello gioielli di cui non sono più in vendita le parti di ricambio. Il suo è certamente un lavoro in cui sono necessarie conoscenze tecniche, ma anche una notevole uando abbiamo saputo del premio ottenuto da Alessandro Palmieri, diciannovenne che ha conquistato il premio speciale Steinschlag Trophy istituito dalla Autoglas Trösch per premiare il miglior riparatore di parabrezza, la nostra redazione ha potuto doppiamente gioire. Dopo aver primeggiato nella sua categoria nelle selezioni ticinesi, è entrato in finale con i migliori carrozzieri svizzeri e ha ottenuto un importante riconoscimento. Alessandro, ragazzo abilità manuale. Spesso le parti della carrozzeria vanno ricostruite ad occhio battendo la lamiera fino a renderla perfettamente conforme all’originale, liscia ed uniforme. Molta pazienza per imparare i segreti del mestiere, ma anche per raggiungere il risultato desiderato. Dalla redazione de «il Lavoro» e dall’OCST vivissimi complimenti per i risultati ottenuti a lui e ai suoi formatorie e i migliori auguri per un brillante futuro professionale. A sinistra: Alessandro al lavoro. Sopra: con i colleghi del Garage Norancar e Gianluca Rossi (OCST) alla sua sinistra. Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino Servizi Le nostre sedi Pagamenti giornalieri agli assicurati 6 sedi in Ticino e 1 nei Grigioni Lugano - Amministrazione centrale Via Serafino Balestra 19, 6900 Lugano Biasca Piazza Centrale, 6710 Biasca Professionalità nell’allestimento delle pratiche Bellinzona Via Magoria 6, 6500 Bellinzona Grono 6537 Grono Locarno Via della Posta 8, 6600 Locarno Massagno Via San Gottardo 50, 6900 Massagno Mendrisio Via G. Lanz 25, 6850 Mendrisio Chiasso Via Bossi 12, 6830 Chiasso Programmi informatici per i datori di lavoro Servizi I nostri recapiti Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Via S.Balestra 19 6900 Lugano Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] www.ocst.com 16 8 novembre 2012 il Lavoro Associazioni GenerazionePiù e Consiglio svizzero degli anziani MARIA LUISA DELCÒ LINDO DEAMBROSI In un precedente numero de «il lavoro» abbiamo parlato della Federazione svizzera dei pensionati, Associazione di cui fa parte anche GenerazionePiù con due rappresentanti. Ora ricordiamo che anche il Consiglio svizzero degli anziani ha due rappresentanti ticinesi nelle persone di Rosemarie Porta-Maricelli e Lindo Deambrosi. o scorso 17 ottobre, promossa dalla FARES (Federazione delle Associazioni dei pensionati e d’autoaiuto in Svizzera), si è tenuta a Berna una conferenza-dibattito sul tema «Insediamenti abitativi conformi alle esigenze e desideri degli anziani». Partendo da una ricerca effettuata da un gruppo di lavoro della FARES in diversi centri urbani della Svizzera tedesca e romanda, risulta come gli anziani manifestino sempre più il desiderio di trascorrere il tempo della loro età in casa propria, in appartamenti adatti alle loro esigenze (assenza di ostacoli, strutture ergonomiche), che siano vicini ai servizi essenziali (negozi, uffici pubblici) e che permettano loro di mantenere, consolidare o sviluppare contatti sociali. Questo desiderio è stato manifestato da oltre l’80% degli intervistati i quali ritengono il soggiorno in casa anziani unicamente un’alternativa ultima all’impossibilità di rimanere in casa propria. A questa analisi sono seguite delle interessanti esposizioni di due profondi conoscitori delle problematiche legate all’abitare degli anziani. L’intervento dell’architetto Felix Bohn, specialista in costruzioni per anziani, si è focalizzato sugli aspetti tecnici degli spazi riservati o prospettati agli utenti della terza o quarta età, con particolare riguardo agli accessi, agli ostaco- I due membri seguono regolarmente le riunioni plenarie a Berna ed ultimamente hanno anche preso parte ad un’importante giornata di studio su un argomento molto attuale, come quello delle residenze abitative per anziani che lasciano la propria casa per vivere in un contesto sempre «familiare», ma con strutture ad hoc. Di questo tema si sta occupando anche il nostro Dipartimento della Socialità e Sanità, con a capo Paolo Beltraminelli, il cui staff sta elaborando delle Direttive legate a queste costruzioni specifiche per la terza e la quarta età. Per il momento riportiamo la sintesi della giornata di studio a carattere svizzero ed in seguito approfondiremo questo attualissimo tema. Giornata di riflessione sugli alloggi per gli anziani Appello rivolto alle autorità comunali e cantonali. Gli anziani desiderano rimanere il più a lungo possibile nella loro abitazione, nel quartiere o villaggio dove hanno stabilito dei contatti duraturi e, possibilmente, concludervi la loro esistenza. Ciò è stato chiaramente espresso in occasione della giornata di riflessione della FARES lo scorso 17 ottobre a Berna. Alla giornata hanno partecipato due ospiti: Felix Bohn, architetto e gerontologo, che in una sua esposizione ha dimostrato quan- L to possa essere facile applicare semplici misure nell’edilizia abitativa per rendere più confortevole il soggiorno a persone con mobilità ridotta. Ciò renderebbe, senza che necessariamente i costi aumentino, più facile la loro permanenza al proprio domicilio. Patrick Beetschen, responsabile della salute pubblica e della prevenzione al dipartimento della sanità del Canton Vaud, ha descritto le diverse offerte che permettono agli anziani di questo cantone di continuare a vivere nelle loro abitazioni. Questo fa sì che Vaud sia uno dei cantoni con il minor numero di ospiti nelle case per anziani. In conclusione, FARES lancia un appello alle autorità locali e cantonali pregandole di: li, all’illuminazione, alla disposizione e all’uso degli elettrodomestici e dei servizi igienici, ecc., senza dimenticare la sostenibilità finanziaria relativa a questa problematica (vengono citati i costi diretti relativi alle fratture del collo del femore che, in Svizzera, ammontavano, nel 1992, a 400 milioni di franchi. Le stime per il 2020 prevedono costi superiori ai 700 milioni). Patrick Beetschen, responsabile della divisione «Programma di salute pubblica e prevenzione» del Canton Vaud, ha illustrato un programma che tende, in questo cantone, a favorire la permanenza degli anziani in casa propria o in gruppi di abitazioni per gli anziani, e questo in alternativa al tradizionale soggiorno in casa di riposo. Durante la sua esposizione, Beetschen si è soffermato sugli aspetti socio-economici del progetto, mettendo in evidenza la necessità di rivedere la politica relativa all’abitare degli anziani. I due documenti, in lingua francese e tedesca, possono essere visionati sul sito di FARES: http:// www.fares.ch/cms/documents/documents-2012/171012-documentsjournee-de-reflexion.html La giornata si è conclusa con un appello alle autorità comunali e cantonali (vedi sotto) che invita le stesse e gli addetti ai lavori a voler pianificare e costruire in funzione delle esigenze e dei bisogni della società, quella degli anziani compresi. 1) prendere tutte quelle misure necessarie affinché gli anziani possano rimanere a casa loro il più a lungo possibile, e questo grazie a cure a domicilio performanti e di qualità, ad abitazioni prive di barriere architettoniche e a costi sopportabili, garantendo comunque un interscambio generazionale. FARES rileva che questo modo di concepire gli alloggi è meno costoso di un soggiorno in una casa per anziani. 2) FARES auspica pure che dei rappresentanti degli anziani siano coinvolti con gli architetti e le autorità preposte alla pianificazione di nuovi quartieri, di costruzioni e nel risanamento di complessi immobiliari. 17 8 novembre 2012 il Lavoro Sezione Luganese Tradizionale festa dei nonni FABRIZIO TAMI G iovedì 27 ottobre al centro Presenza Cristiana di Pregassona, si è tenuto il tradizionale pranzo gratuito per i Nonni. Normalmente questa festa si organizzava a Massagno, quest’anno invece il comitato di Lugano ha deciso di ritornare alla sua sede storica. Dopo la S. Messa celebrata nella chiesa di San Massimiliano Kolbe dall’assistente spirituale don Angelo Moioli, il nutrito gruppo di partecipanti, oltre una cinquantina di persone, è rientrato nell’apposita sala, dove è stato consumato il pranzo, ottimamente cucinato da Carla Ferretti, Yvonne Ercolani e Giampietro Cattaneo, che ringraziamo per la preziosa collaborazione. La manifestazione si è conclusa con i tradizionali tre giri di tombola, gioco piacevole e sempre apprezzato. Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo bel mo- mento ricreativo, in modo particolare Othmar Benz, Quinto Cavicchioli ed Enrico Freschi. Grazie a tutti per la sempre preziosa collaborazione e un arrivederci ai prossimi incontri. Sezione Tre Valli Autunno ricco di appuntamenti: gita col trenino del Furka, Mostra del Bitto e Assemblea sezionale GEROLAMO COCCHI I l sogno è quello di tornare indietro nel tempo??? Bene questo sogno si è avverato per i quaranticinque soci che venerdì 28 settembre hanno partecipato alla gita romantica con il trenino a vapore del Furka. Splendida la giornata, anche se la temperatura non era proprio estiva (Realp ore 09.30 del mattino, gradi 6), la quasi centenaria locomotiva a vapore si arrampica verso il Furka, raggiungendo la ragguardevole pendenza del 118 per mille, attraversando incantevoli scenari che danno la possibilità di godere di una vista magnifica delle alpi e soprattutto della tavolozza di colori già autunnali che trasformano il paesaggio in un quadro d’autore. Rientrando in Ticino attraverso il passo della Nufenen, fermata per il pranzo e occasione per i partecipanti di ammirare le bellezze delle nostre cime. Morbegno e Mostra del Bitto Di altra natura la gita con meta Morbegno e la mostra del Bitto. Ben ses- santa i partecipanti che hanno potuto gustare la prelibatezza di questo tipico formaggio lombardo a Denominazione d’Origine Protetta. Il clima della giornata preannunciava già l’autunno con una temperatura fresca, ma non ha scalfito minimamente la soddisfazione per l’interessante meta proposta. Gustoso ed apprezzato il pranzo servito presso l’agriturismo il Capretto di Talamona. Notevole e interessante la visita al negozio Ciapponi di Morbegno, un negozio come quelli di una volta, con antiche cantine dove invecchiano i grandi vini di Valtellina e dove riposano salumi e formaggi, e caratteristiche vetrine con una varietà incredibile di prodotti e vini locali esposti in bella mostra a stuzzicare gli acquirenti. Assemblea Ben novantacinque soci hanno partecipato all’assemblea tenutasi a Faido presenti il presidente cantonale Giacomo Falconi, Giancarlo Nicoli, segretario regionale Tre Valli e Padre Fratus che ha reso edotta l’assemblea sul 50° del Concilio Vaticano II. Nella sua relazione il presidente sezionale Carlo Franscini ha posto l’accento sulla partenza di Claudio Franscella, segretario cantonale, che ha lasciato un’associazione piena di vita e ben organizzata. La designazione di Gerolamo Cocchi a segretario ad interm è un grande onore per la Sezione Tre Valli. Passando in rassegna le attività svolte dalla nostra sezione, Franscini ha evidenziato l’attaccamento e un notevole sostegno da parte dei nostri soci. In conclusione ha esortato i presenti ad essere attivi e fiduciosi, il mondo ha bisogno di persone i cui valori hanno ancora un senso. Giacomo Falconi, presidente cantonale, nella sua relazione ha ringraziato Carlo Franscini e la Sezione Tre Valli per l’immediata disponibilità a trovare una soluzione transitoria in attesa che avvenisse la nomina del nuovo segretario cantonale dell’associazione (nel frattempo sfociata nell’assunzione del signor Marco Treichler), a conferma dello spirito di corpo molto radicato. 18 8 novembre 2012 il Lavoro Attualità Un compleanno importante anche per la nostra Radio MARIA LUISA DELCÒ L o scorso 22 settembre, con diverse manifestazioni, che hanno voluto sottolineare un importante traguardo che «tocca»… le età di GenerazionePiù, la nostra Radio ha festeggiato i suoi… primi 80 anni. Chi scrive ne parla con particolare affetto perché ha «respirato» in famiglia l’aria di un padre pioniere per l’ Emittente di Radio Monte Ceneri. Al mattino, alle sette, tutti in silenzio per ascoltare se tutto iniziava puntualmente con le campane di Pazzalino che davano il buongiorno e poi i dieci minuti di ginnastica mattutina con le «lezioni» di Ado Rossi. Nel luglio del 1932 si inizia la costruzione del cosiddetto emettitore nazionale del Monte Ceneri che, a Natale, raggiunge la sua altezza definitiva: 125 metri. Il 28-29 ottobre del 1933 l’emettitore viene inaugurato, ma senza avere ancora una frequenza. Le due antenne resteranno uno dei simboli del Monte Ceneri con la Piazza d’armi. Anche sul primo gonfalone del Comune di Rivera (ora diventato Comune di Monte Ceneri) spiccavano le onde Radio in colore bianco su sfondo azzurro. Passano vent’anni di storia anche ai microfoni della Radio (le varie sedi degli Studi, il primo concerto della Radiorchestra il 2 gennaio del 1935, la nascita dell’Orchestra Radiosa nel 1939, la nascita della Domenica popolare il 1. aprile del 1945, tanti nomi illustri ai microfoni ecc.). Il 15 marzo 1950 entra in funzione la nuova frequenza in onde medie 558 Khz. Il primo gennaio 1968 per la prima volta la RSI trasmette ininterrottamente dalle 7 del mattino alle 23.30. Il 24 ottobre del 1979 la nuova antenna a onde medie della Cima di Dentro sostituisce quella del Monte Ceneri in esercizio, appunto, dal 28 ottobre 1933. L’antenna, in ferro, è alta 250 metri. E per finire con un pizzico di tristezza, il primo luglio 2008 viene spento il trasmettitore a onde medie del Monte Ceneri. Chiude la storica frequenza 558 Khz. Si chiude una grande pagina, anche affettiva, si aprono altre finestre sul mondo, ma le due antenne del Ceneri, sullo sfondo delle montagne con la prima neve continuano a vivere in un profondo ricordo. Fonte. Opuscolo «Gli 80 anni della Radio – Per una storia della Radio in pillole», edito dalla RSI in occasione della giornata del 22 settembre 2012 (4 pgg. con cinque interessanti riferimenti bibliografici). Agenda Bellinzona Venerdì 16 novembre, Coro, ore 14.00 Vita Serena di Giubiasco. Lunedì 26 novembre, Palazzo Governo: seduta Gran Consiglio Ticinese, ritrovo ore 14.00, Piazza della Foca a Bellinzona. Iscrizioni a Tatiana tel. 091 829 20 05 o 079 756 55 00. Venerdì 30 novembre, Animazione con coro Casa Anziani Sementina, ritrovo ore 15.00 presso la Casa Anziani. Mercoledì 12 dicembre, Assemblea ordinaria e Panettonata, ore 14.30, Ristorante Aurora di Gorduno. Locarno Martedì 13 novembre, ore 09.00, Chiesa Nuova, Via Cittadella,Locarno, S. Messa in suffragio dei nostri soci defunti. Martedì 27 novembre, ore 14.30, sala Centro Parrocchiale di S.Antonio a Locarno, Assemblea annuale. All’ordine del giorno il rinnovo del Comitato. Segue rinfresco offerto. Martedì 11 dicembre, ore 14.30 incontro di fine anno, sala Centro Parrocchiale di S. Antonio a Locarno, con panettonata e tre giri di tombola. Lugano Giovedì, 8 novembre, ore 14.15, salone OCST- via Balestra 19, Lugano, Conferenza «I sussidi di Cassa malati, un concreto aiuto». Aperta a tutti. Giovedì, 15 novembre, ore 14.15, salone OCST, Lugano, Conferenza: «La vita oltre la vita», relatore: don Sandro Vitalini. Segue merenda e due giri di tombola. Conferenza aperta a tutti. Giovedì 29 novembre, ore 14.15, Assemblea Sezionale, Salone OCST. Segue merenda offerta e due giri di tombola. Iscrizioni: entro il 23 novem- bre, tel. 091 910 20 21. Mendrisio Giovedì 8 novembre, ore 14.30, Assemblea sezionale con Castagnata. Oratorio Ligornetto. Mercoledì 5 dicembre, Visita al Mercatino di Natale di Einsiedeln (tempo per spuntino e visite facoltative). Cena ad Attinghausen (pollo al cestello). Iscrizioni: tel. 091 640 51 11, entro il 25.11. Costo: fr.70.- per persona, compreso viaggio, cena e mance. Tre Valli Giovedì 15 novembre, ore 14.15 Centro Giovani - Bodio, Conferenza: «Aspetti pediatrici ed educativi per chi si occupa dei nipoti» relatore Dott. Giovanni Rossetti, spec. FMH pediatria e medicina interna. Al termine, ore 16.00 circa, rinfresco offerto. 8 novembre 2012 il Lavoro In internet www.ocst.com CERCO collaboratori tecnico di radiologia medica al 100 per cento, Clinica Santa Chiara, Locarno. Inoltrare le candidature direttamente alla clinica. smerigliatore/lucidatore capace con esperienza per azienda specializzata in lucidatura e smerigliatura di protesi medicali. Tel. 091 8641301. tomaista esperto in pelli speciali per calzolaio a Lugano. Tel. 091 9232162. meccanico autoveicoli leggeri o riparatore. Attitudine al lavoro indipendente, esperienza, interesse al perfezionamento, disponibilità turni di picchetto. Patenti: B/BE/C/D1/CE/C1E; preferenza conoscenza lingue Nazionali. 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Gianini tel. 091 6952704, [email protected] un/a agente o appuntato polizia comunale Municipio Caslano. Scadenza: 14 novembre. Info: tel. 091 6118320 o www.caslano.ch un/una funzionario/a amministrativo/a Municipio Cugnasco-Gerra. Attestato federale (AFC) o titolo equivalente, buone conoscenze lingue nazionali e contabilità ente pubblico.Scadenza: 16 novembre. Info: segr. Silvano Bianchi tel. 091 8505032, [email protected] CERCO lavoro cuoca con buona esperienza per rimpiazzi nel Mendrisiotto. Tel 079 7937322. ragazza disegnatrice di arredamento, attestato federale di capacità e maturità, con ottimi voti. Tel. 091 6830763. impiegato di commercio, certificato IELTS lingua inglese, esperienza centralino Inbound/ Lavoro Opportunità 19 Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite Outbound. 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Tel. +39 3311677987. cameriere esperto, zona Sopra/sotto Ceneri. [email protected] 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio Coop negociações salariais Aumento saudável do salário mínimo: ajustamento dos salários reais CARLO MATHIEU* C oop vai aumentar no próximo ano os salários em 1,0 por cento. Os dois salários mínimos, mais baixos, serão aumentados 100 francos. Os trabalhadores irão receber um aumento salarial de 0,6 por cento. Para aumentos individuais está previsto um aumento de 0,4 por cento do total dos salários fornecidos. Para o sindicato Syna como parceiro social, o resultado das negociações é aceitável. A Coop honorou o desempenho dos empregados. Syna observa que os empregados no setor de retalhos contribuem significativamente para a prosperidade econômica da Suíça. Contudo apesar do aumento de produtividade, os seus salários, continuam relativamen- te baixos. O acordo alcançado com a Coop , para o aumento de salários de referência para os empregados sem formação profissional para 3.800 francos e para os empregados com dois anos de experiência para 3900 francos é um sinal importante para fortalecer os salários mais baixos. Também o facto dos empregados recebem um aumento salarial geral de 0,6 por cento, mostra que a Coop está disposta a premiar o desempenho. A Syna espera que a. Coop com o aumento proposto de 0,4 por cento, seja utilizado para o ajuste individual, a fim de proporcionar a igualdade de remuneração entre homens e mulheres. *Secretário Geral Responsável do setor de vendas a retalho Portugal Exame de código único para quem tira carta de condução de motociclos e ligeiros Os novos condutores que pretendam obter carta de condução de motociclos e de veículos ligeiros passam, a partir de desta sexta-feira, a fazer uma única prova teórica, segundo o novo Regulamento da Habilitação Legal para Conduzir. A s novas regras estabelecem que passa a existir uma única prova teórica com 40 questões para os candidatos que pretendam obter a carta de condução de motociclos e de ligeiros. Numa nota enviada à agência Lusa, o Instituto da Mobilidade e dos Transportes Terrestre (IMTT) refere que esta prova tem a duração de 40 minutos e o candidato fica aprovado se responder acertadamente a pelo menos 36 questões. Com as novas regras, a prova teórica para qualquer categoria possa a ter validade de um ano e o exame de código para a obtenção do título de condução para ligeiros mantém as 30 questões. Segundo o IMTT, o número de faltas que levam à reprovação na prova prática é reduzido, passando de 15 para 10. O novo regulamento estabelece também que a troca de títulos de condução estrangeiros para portugueses pode ser condicionada a um exame de condução se “não for possível comprovar” que foi obtido mediante uma prova prática “com grau de exigência idêntico ao previsto na lei portuguesa” e em caso de dúvidas justificadas sobre a autenticidade da carta. Segundo as novas regras, as licenças para condução de motociclos com cilindrada inferior a 50 centímetros cúbicos e veículos agrícolas vão deixar de ser dadas pelas câmaras municipais, passando a ser da competência exclusiva do IMTT. Os exames médicos para os condutores do grupo dois (pesados de mercadorias e de passageiros, condutores de ambulâncias, veículos de bombeiros, transportes de crianças e taxistas) passam a ser feitos, também a partir de sexta-feira, por qualquer médico no exercício da sua profissão, deixando de ser efectuados pela delegação de saúde da área da residência. Também os exames psicológicos para os condutores desta categoria passam a ser realizados por qualquer psicólogo no exercício da sua profissão. O novo Regulamento da Habilitação Legal para Conduzir transpõe para a ordem jurídica interna directivas comunitárias. 8 novembre 2012 il Lavoro Cursos de alemão e Computador para os sócios Para iniciantes e avançados Data: De acordo com o n° de inscritos Localização: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich Número máximo de participantes: 12 pessoas por turma Inscrição: SYNA Secretaria Regional da Zurich / Schaffhausen Organização: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch Coordenador: Rogério Sampaio Custo: Não Sócios, Deve tornar-se sócio Deutschkurs und Computerkurs für Mitglieder Für Anfänger sowie Fortgeschrittene Datum: Je nach Teilnehmerzahl Ort: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zürich Maximale Teilnehmerzahl: Pro Klasse 12 Personen Anmeldungen: Syna Regionalsekretariat ZH/Schaffhausen Organisiert durch: Syna Regionalsek. ZH/Sch Koordinator: Rogério Sampaio Kosten: Für Mitglieder. Für nicht Mitglieder-Muss Mitglied werden 8 novembre 2012 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler 21 Negociaciones salariales Coop Incremento saludable en el salario mínimo: ajuste de los salarios reales CARLO MATHIEU* C oop aumentará los salarios el próximo año en un 1,0 por ciento. Las dos salarios mínimos, inferiores, se incrementarán 100 francos. Los trabajadores recibirán un aumento salarial del 0,6 por ciento. Para aumentos individuales se espera que aumente en un 0,4 por ciento de la masa salarial previstas. Para el Syna sindicato como interlocutor social, el resultado de las negociaciones es aceptable. El desempeño de los honorarios de los empleados de Coop. Syna señala que los empleados en el sector patchwork contribuyen de manera significativa a la prosperidad económica de Suiza. Sin embargo, a pesar del aumento de la productividad, los salarios siguen siendo relativamente bajos. El acuerdo alcanzado con la Cooperativa para el aumento de los salarios de los empleados sin hacer referencia a la formación profesional a 3.800 francos para los empleados con experiencia de dos años de francos para 3900 es una señal importante para fortalecer los salarios más bajos. También el hecho de que los empleados recibirán un aumento salarial general del 0,6 por ciento, muestra que la Cooperativa está dispuesta a recompensar el rendimiento. El Syna espera que la Coop con la propuesta de aumento del 0,4 por ciento, se utiliza para ajustar el individuo con el fin de proporcionar igualdad de remuneración Cursos de alemán para los miembros Para principiantes y avanzados Fecha: Según el n° de inscritos Localización: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich para hombres y mujeres. *Secretario General Jefe de Sector Retail Sales Traducción: Coni Soler Número máximo de participantes: 12 personas por turno Inscripción: SYNA Secretaria Regional de Zurich / Schaffhausen Organización: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch Coordinador: Rogério Sampaio Precio: No Sócios: Deben abonarse como socio Convegno I valori non negoziabili: La Famiglia e la sua crisi nella società contemporanea L a Commissione «Terza età» del COM. IT.ES. di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri in collaborazione con l’associazione Abruzzese, organizza un convegno I valori non negoziabili: La Famiglia e la sua crisi nella società contemporanea Venerdì 23 novembre, ore 18.00 – 21.00 Centro Papa Givoanni- Emmenbrücke Ore 18.00 Saluto da parte del Presidente Franco Aufiero (Responsabile 3° Età) Ore 18.15 Introduzione:On. Luisa Santolini Ore 18.30 - Dr. Markus Krienke Prof. di Etica Sociale Cristiana alla Facoltà di Teologia di Lugano: «La famiglia e i suoi valori non negoziabili alla luce della Dottrina sociale della Chiesa». Ore 18.50 – Avv. Mauro Mini «La famiglia struttura giuridica fondamentale». Ore 19.10 – Don Egidio Todeschini Missionario: «La realtà attuale delle famiglie degli Italiani residenti in Svizzera: problemi e potenzialità». Ore 19.30 – On. Luisa Santolini: «Possibili interventi a sostegno delle politiche familiari degli italiani residenti all’estero in particolare in Svizzera». Ore 20.00 – Dibattito. Moderatrice Dr.ssa Grazia Tredanari. Con la partecipazione di: Consolato Generale d’Italia, Zurigo; Com.It.Es: Comitato degli Italiani all’Estero; Centro «Papa Giovanni» Emmenbrücke (Lucerna). Aperitivo a partire dalle 20.30. Corsi di tedesco e Corsi di Computer per soci, per principianti e avanzati Data: In base al numero degli iscritti Località: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zurigo Numero massimo: 12 persone per classe Iscrizione: Syna Segretariato Regionale Zurigo / Sciaffusa Organizzato da: Segreteria Regionale Syna ZH/ SCH Costo: soci gratuito. Non soci: diventare soci Coordinatore: Rogério Sampaio 22 Attualità 8 novembre 2012 il Lavoro Settimana delle religioni fino all’11 novembre Foto di Chiara Demarta Educazione, parliamone insieme P er favorire l’incontro con la popolazione, durante la Settimana delle Religioni i membri del FODINT – Forum di dialogo interreligioso in Ticino offrono la possibilità di visitare i principali luoghi di culto delle diverse religioni presenti sul nostro territorio. Un invito rivolto a tutti per conoscere e condividere la quotidianità degli altri, un’occasione unica per porre domande ai nostri vicini. Il FODINT – Forum di dialogo interreligioso, primo e unico in Ticino, nasce come organismo apartitico delle comunità, associazioni e istituzioni religiose, per il dialogo nelle e tra le religioni. Un percorso di conoscenza reciproca per affermare che, attraverso le religioni, non passa solo il conflitto, ma anche la pacificazione. Sono membri del FODINT e hanno collaborato a questa edizione della Settimana delle Religioni: Associazione d’amicizia ebraico-cristiana, Comunità Bahà’ì Ticino, Comunità di lavoro delle Chiese Cristiane nel Ticino, Istituto Kalachakra di cultura buddhista tibetana e per la pace, Lega dei musulmani in Ticino. Settimana delle Religioni La Settimana delle Religioni è un momento d’incontro e di dialogo tra persone di diversa appartenenza religiosa. Lo scopo è di rendere attenta l’opinione pubblica della presenza delle diverse realtà religiose in Svizzera e di condividere il dialogo interreligioso con un pubblico più ampio. Le Religioni hanno infatti una rilevan- za sia per il singolo sia per la comunità. Incontrarsi e fare conoscenza gli uni degli altri, pregare insieme, svolgere un’azione concreta in comune, sono tutti elementi che partecipano a una migliore comprensione, a un maggiore rispetto e accettazione reciproci: obiettivi che questo evento su scala nazionale persegue nel lungo termine. Nata nel 2007 su iniziativa della Comunità interreligiosa in Svizzera IRAS COTIS (www. iras-cotis.ch) - fondata nel 1992 con l’obiettivo di promuovere una cultura del rispetto reciproco – la Settimana delle Religioni è arrivata alla sua sesta edizione. In Ticino viene promossa e organizzata dal FODINT con il sostegno della Città di Lugano. Per tutte le iniziative l’entrata è gratuita. Si raccomanda un abbigliamento adeguato per la visita ai luoghi di culto. Programma Giovedì 8 novembre ore 16.00: Sala multiuso della Chiesa Evangelica Riformata, Via Landriani 10, Lugano, i membri del FODINT incontrano il pubblico per discutere in merito al tema della Settimana delle Religioni: l’educazione. Ore 19.00 Fiaccolata per la pace religiosa. Partenza dalla Chiesa Evangelica Riformata, in Viale C. Cattaneo 2, attraverso Corso Pestalozzi e Via Pioda, si giungerà alla Sinagoga di Via Maderno 11. In seguito Via Buffi, Viale Cassarate e Via alla Santa, Moschea di Via Bottogno 12 a Viga- Giornata Nazionale Nuovo Futuro: prospettive formative e professionali diverse per ragazze e ragazzi L’economia svizzera lamenta da anni la carenza di specialisti in numerosi settori. Il potenziale ci sarebbe, ma i giovani continuano a limitare le loro scelte a una rosa ristretta di mestieri. «Nuovo futuro» consente alle ragazze e ai ragazzi di allargare il loro orizzonte professionale. L a giornata che ha luogo oggi 8 novembre prevede la visita di enti e aziende che illustreranno le professioni tecniche a 127 ragazze e a 68 ragazzi il lavoro dell’educatore o le diverse professioni in ambito socio-sanitario o socio assitenziale e di cura. Il programma specifico della giornata indirizzato agli studenti di terza media è ideato per promuovere scelte formative professionali libere da stereotipi legati ai ruoli femminili e maschili. Diversi enti, aziende e uffici si sono resi disponibli per far conoscere da vicino le professioni esercitate nei divesi ambiti. Le ragazze avranno la possibilità di visitare cantieri, scoprire le potenzialità dell’informatica o ancora il mondo della tecnica audiovisiva. I ragazzi potranno conoscere i molteplici aspetti della professione di educatore di asilo nido e le professioni presenti in un ospedale o in una casa anziani. L’organizzazione della giornata è a cura del Servizio Gender della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) su mandato dell’Ufficio della legislazione, delle pari opportunità e della trasparenza, in collaborazione con l’Associazione Svizzera Donne Ingegnere (ASDI). www.settimana-delle-religioni.ch nello. La fiaccolata terminerà in direzione della Chiesa di Santa Teresa a Viganello. Ogni luogo di culto offrirà specialità culinarie tradizionali. Venerdì 9 e sabato 10 novembre: Sala multiuso Chiesa Evangelica Riformata, Via Landriani 10, Lugano, possibilità di consultare pubblicazioni sul tema dell’educazione. I membri del FODINT saranno a disposizione per le domande del pubblico venerdì dalle 13.30 alle 17.00 – sabato 10 dalle 13.30 alle 19.00. Venerdì 9 novembre Aula A21, Stabile Rosso dell’Università della Svizzera italiana, Lugano, ore 20.00 Tavola rotonda «L’educazione in una società plurireligiosa!» ospiti: • On. Emanuele Bertoli, Dir. Dip. educazione, cultura e sport del Cantone Ticino • Don Azzolino Chiappini, Rettore della Facoltà di Teologia di Lugano • Prof. Marcello Ostinelli, filosofo dell’educazione, docente SUPSI • Prof. Flavio Pajer, Facoltà di Scienze dell’educazione, Univ. Pontificia Salesiana di Roma. Domenica 11 novembre Sala multiuso della Chiesa Evangelica Riformata, Via Landriani 10, Lugano, ore 16.30 Momento di preghiera interreligiosa, segue cena a offerta libera. Ore 20.00 Spettacolo di musica Klezmer, Coro Col Hakolot di Milano. Porte aperte ai luoghi di culto Chiesa Cattolica del Sacro Cuore, Via Maderno 20, Lugano - venerdì 9 novembre, 10.0011.30 Moschea di Viganello, Via Bottogno 12, Lugano-Viganello - venerdì 9 novembre, 14.1516.15 / 17.00-19.30. Basilea e Colmar tra il Reno e l’Alsazia 5 e 6 dicembre Mercoledì 5 dicembre ore 06.30 partenza da Cornaredo (lato fiume) ore 06.40 stazione FLP Lugano – Colmar: visita della città, situata tra il Reno e il massiccio del Vosgi, è considerata una perla tra le città alsaziane. In serata partenza per Basilea e sistemazione in hotel Giovedì 6 dicembre Mattinata libera per visita musei o mercatini natalizi. Nel pomeriggio partenza da Basilea per il rientro a Lugano. Costo : Fr. 290.00 compreso viaggio in pulmann + pernottamento e colazione + tassa soggiorno. Suppl. singola Fr. 50.00. Hotel Rochat - Basilea Iscrizioni: entro il 10 novembre. Tel. 079 327 93 24 (Claudia) Giornale Aperto 8 novembre 2012 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Lavoro in CH, Legge, tasse, residenza, contratti... Sono cittadino italiano e lavoro attualmente in Italia, provincia di Bergamo. Sono cresciuto in Germania, dove ho studiato e anche lavorato per ca. 9 anni, poi negli ultimi 25 anni ho sempre lavorato in Italia. Ho una proposta di lavoro da una società svizzera, vicino a Lugano e vorrei avere delle delucidazioni in merito all’eventuale contratto che andrò a fare. Cosa dice la legge in merito ad un lavoratore residente in Italia, provincia di Bergamo, che lavora in Svizzera? Come si comporta la tassazione, essendo residente a Bergamo, avrò doppia tassazione (Svizzera e Italia). Cosa succede con il sistema pensionistico svizzero? Per evitare una doppia tassazione devo prendere residenza in zone limitrofe al confine svizzero? Grazie mille per un gentile supporto. Cordiali saluti. Antonio M. Buongiorno, le sue domande meritano un ulteriore approfondimento in quanto, come potrà valutare dalla mia risposta, esistono diverse alternative molto differenti tra loro, la invito di conseguenza a prendere contatto con il nostro ufficio di Mendrisio per i necessari chiarimenti. Ad ogni buon conto, semplificando al massimo il concetto, per lavorare in Svizzera occorre avere un permesso, o di dimora/domicilio, o di lavoro con rientro giornaliero/settimanale (frontaliero) alla propria abitazione nello stato di residenza. A seconda delle diverse condizioni appena indicate possono esistere variabili importanti: se la sua famiglia manterrà la residenza in Italia in provincia di Bergamo durante la sua attività lavorativa in Svizzera, lei sarà soggetto ad una doppia imposizione fiscale: alla fonte in Svizzera e poi dovrà fare la dichiarazione fiscale in Italia, indipendentemente dal permesso di lavoro o domicilio, in quanto l’Italia applica il principio della residenza della propria famiglia quale centro dei propri interessi e conseguentemente delle modalità di tassazione dei redditi prodotti. Se invece la sua famiglia trasferirà con lei la propria residenza, in Italia in zona di confine, o in Svizzera, cambieranno completamente le regole di tassazione, divenendo esclusivamente con trattenuta dell’imposta alla fonte, oppure come tassazione ordinaria in Svizzera, a seconda dei casi Per quanto concerne invece la pensione, lavorando in Svizzera contribuirà naturalmente all’assicurazione previdenziale Svizzera. Per effetto dei regolamenti dell’Unione Europea, con cui la Svizzera ha firmato degli accordi bilaterali, il periodo lavorativo in Svizzera potrà essere utilizzato per perfezionare il requisito contributivo necessario per ottenere una pensione italiana. La vigente normativa Svizzera prevede invece il perfezionamento del requisito contributivo di un anno per ottenere una pensione all’età di 65 anni, con possibilità di anticipo di uno o due anni al massimo, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. Spero di avere risposto alle sue molteplici e complesse domande. Cordiali saluti. Roberto Crugnola Coordinatore Inas Svizzera VITA NOSTRA Felicitazioni • a Matthias Bernet, socio settore Polizia cantonale e a Sara, per la nascita di Francesca, alla quale auguriamo un futuro ricco di tante cose belle. • a Davide Cassarino e a Romina Barone, socia settore Ospedali, per la nascita di Paolo Matteo al quale facciamo tanti auguri di ogni bene tra le coccole del neo nonno Vito Barone, socio settore Giardinieri. • a Bojan Miletic, socio settore Ferrovie secondarie e a Zaklina per la nascita di Matia con tanti auguri di un futuro radioso. • a Osman Smajibasic e a Lisa Campanella, socia segr. del Luganese, per la nascita di Sebastian Angelo Avdo, con l’augurio di ogni bene. • a Damir Ridzal, socio Autorimesse e a Ruzica, per la nascita di Sabina, con gli auguri di un futuro gioioso. • a Ivan Puddu, socio settore Edilizia, e alla moglie Lia, per la nascita del primogenito Lorenzo, al quale facciamo gli auguri più belli per un futuro felice e ricco di ogni bene. Auguri • a Rosa Anzalone, ausiliaria di pulizia al segretariato Cantonale, che raggiunge la meritata quiescenza. Un grazie di cuore per il prezioso servizio svolto in questi dodici anni passati con noi e l’augurio di tanti giorni sereni circondata dall’affetto della famiglia e dei nipoti. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti e Giorgio Donini tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] • a Floriana Porritiello-Bugatti (stimata presidente della commissione del personale) e a Mary NoventaRonchetti (ex membro della commissione del personale), che lo scorso mese di ottobre hanno festeggiato il ragguardevole traguardo di 40 anni di attività presso la ditta Metallux SA di Mendrisio, nonché di appartenenza al sindacato OCST. Condoglianze • alla figlia Mouna e al genero Melki Toprak, soci segretariato Sopraceneri Locarno, per la perdita della cara mamma e suocera Hatun Hanna Malki. • alla moglie Maria, ai figli Giuseppina, Maria, Antonella, Nicolina, Tommaso e Santina, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Carmine Lavigna, socio segretariato del Luganese. • alla sorella Nilde, al nipote Michele ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Iva Pedretti vedova Borga, socia GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • alle sorelle Noemi e Flora, al fratello Aldo, ai parenti tutti, per la scomparsa di don Francesco Dario Palmisano, fedele abbonato. • alla moglie Sandra, socia GenerazionePiù, ai figli Lorenza, Roberto, Flavio, socio segr. Mendrisio, alla cognata Maris Brazzola, già collega segr. Mendrisio e socia GenerazionePiù e ai familiari tutti, per la perdita del loro caro Sergio Lupi. • alla moglie Rosa, ai figli Anna e Domenico, ai familiari e Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 41'339 copie parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Damiano Apollonio; socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • alla moglie Maria Paris, ai figli Annibale e Sergio, (soci settore Edilizia), Natalina e Caterina, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giuseppe Belometti. • al marito Benvenuto, socio GenerazionePiù, alla figlia Michela, alla nuora Lisa, ai fratelli Alda e Piermarco, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Gisella Caldelari. • alla moglie Maddalena e al figlio Patrik, per la morte del loro caro marito e papà Pietro Vedana, socio GenerazionePiù segretariato Locarno. • al marito Giancarlo, ai figli Mauro e Claudio, socio GenerazionePiù, segretariato sopraceneri Locarno, alla cognata Caterina, socia GenerazionePiù, segretariato Locarno, per la morte della loro cara Maria Dolcetti. • a Gianluca Tiraboschi, socio Elettricisti segretariato Sopraceneri Locarno, per la morte del suocero Pierino Falini. • alla moglie Maria Paris, ai figli Sergio, Annibale, socio segr. Mendrisio, Natalina, Caterina e famigliari tutti per la morte del loro caro congiunto Giuseppe Belometti. • alla nipote Aldina, alle sorelle, cugine e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Bruna Rotondi, socia GenerazionePiù, segretariato del Luganese. In memoria • a undici anni dalla scomparsa (12 novembre 2001) ricordiamo con affetto don Dino Ferrando. Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli O T I INV Me tnica Mendrisio Etnica 17 novembre 2012 17:00 - 24:00 MENDRISIO C ENTRO M ANIFESTAZIONI ENTRA T LIBERAA M ERCATO C OPERTO programma 17:00 17:30 19:00 20:00 24:00 NO alco l! Partecipano le comunità AFRICANA ARABA GEORGIANA PORTOGHESE SERBA TAMIL TURCA PARCHEGGI • Piazzale Mercato coperto • Autosilo Liceo (via Agostino Maspoli) • Piazzale Centro giovani (via S. Franscini 1) • Piazzale Roncaa Apertura della manifestazione Inizio spettacoli etnici INFO T. +41 091 640 31 40 [email protected] Breve saluto delle autorità comunali Cena self service con le specialità culinarie preparate dalle comunità Continuazione spettacoli Chiusura FESTA MULTIETNICA all’insegna di INTEGRAZIONE SOCIALE INTRATTENIMENTO E BUONA CUCINA! Le occasioni per incontrarsi non bastano mai. Spesso si vive fianco a fianco senza conoscersi. Magari ci si ignora o si ha qualche strano timore o pregiudizio nei confronti di altre culture. Talvolta basta veramente poco per rompere il ghiaccio e cominciare a salutarsi, scambiare due parole, incontrarsi e, chissà, dare inizio a qualche nuova relazione. Per il secondo anno consecutivo, il Dicastero politiche sociali e la Commissione integrazio- ne sociale della città di Mendrisio organizzano METNICA una manifestazione che vuole svelare il volto etnico di Mendrisio e aprire uno spazio d’incontro tra le numerose comunità che vi risiedono. comunità prepareranno delle pietanze tipiche da degustare a piacimento. Il servizio della buvette sarà assicurato dai ragazzi del Centro giovani cittadino che bandiscono rigorosamente l’alcol. Per un’intera serata fino a mezzanotte, si potrà stare insieme, cercare di conoscersi meglio, assistere a rappresentazioni che affondano le loro radici nella tradizione di diversi paesi e partecipare con allegria a canti e balli. Le varie Che cosa aspettiamo, dunque? Vediamoci a METNICA!