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Le vie dell`olio 2010_2014 - Patto per la Scuola del Comune di

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Le vie dell`olio 2010_2014 - Patto per la Scuola del Comune di
L’ISOLA DELLE COLTIVAZIONI
TRADIZIONALI DELLA PIANA
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Nella Scuola Media “C. Piaggia“ di Capannori è stato sviluppato, dal 1998, un progetto di
Educazione Ambientale denominato “Isola delle coltivazioni tradizionali della piana”.
E’ stato un progetto fortemente integrato con il territorio che ha coinvolto Associazioni,
Enti, agricoltori ed artigiani e che ha portato tanti alunni e i loro genitori alla riscoperta
delle tradizioni locali ed alla formazione di piccoli artigiani.
Tutto ciò ha portato la scuola a pensare di essere un centro di Educazione Ambientale e si
sta attivando per avere le strutture idonee ad accogliere tutto ciò che è stato prodotto in
questi anni.
Modalità:
I percorsi sono riservati ad alunni delle classi 5° delle scuole primarie e classi 1° delle
scuole secondarie di primo grado.
Il progetto sarà sviluppato in 2 classi per ogni Istituto Comprensivo.
Il periodo di svolgimento verrà concordato con Giancarlo Caselli, ma comunque terrà
conto del periodo più significativo per la coltura scelta.
Si terranno 3 incontri di due ore ciascuno per ogni tipo di argomento, di cui 2 nella scuola
di appartenenza della classe ed 1 presso il Centro di Educazione Ambientale della scuola
Secondaria di Primo Grado di Capannori “C. Piaggia”. Il trasporto è a carico organizzativo
ed economico del Comune di Capannori. Per le classi che hanno già aderito al progetto
negli anni passati, non è prevista l’uscita.
Le classi che aderiranno non dovranno soltanto accettare passivamente gli argomenti
trattati, ma anzi dovranno svilupparli ed ampliarli interdisciplinarmente, cercando di
collegare le tradizioni del territorio con il presente e con i programmi ministeriali
disciplinari.
…dal giardino di “Giuseppe”…
ad un percorso didattico sull’olio
Cenni storici
• La coltivazione dell’olio viene fatta risalire addirittura alle
tribù semitiche dell’Asia Minore da dove si diffuse in tutto
il bacino del Mediterraneo dove sono stati rinvenuti
anche resti di rudimentali frantoi risalenti al 5000 A.C..
• L’olio era ben conosciuto sia dai Fenici che dagli Egiziani
e come abbiamo visto anche dai Greci e quindi dai
Romani.
• Dai cristiani, dagli Arabi e dagli Ebrei è ritenuta pianta
sacra segno di pace (ricorda la colomba che portò a
Noè il segno della terra dopo il diluvio Universale e altri
episodi)
• L’olio diventò preziosa merce di scambio con oro e
avorio.
L’ULIVO NEL MITO: ATENE E I
DONI DEGLI DEI
Cari amici, sapete perchè Atene, Capitale della Grecia, si chiama proprio così?
Leggete il seguente Mito e capirete…!
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Gli dei Atena e Poseidone volevano entrambi diventare i protettori della città di
Atene.
Per risolvere il contrasto si riunirono nell’Acropoli, per presentare i loro due
doni agli ateniesi.
Poseidone battè un colpo al suolo con il suo tridente, e comparve un cavallo,
simbolo della forza e del coraggio.
Atena, invece, presentò un albero col tronco ricurvo, con
bacche nere e lucide: un ulivo, spiegando agli abitanti che esso serviva ad
assaporare i cibi e ad illuminare le case di notte.
Un signore prese la parola e disse ai cittadini di scegliere il dono più bello e,
quindi, il dio protettore. I cittadini scelsero Atena.
La dea, felice, disse ai cittadini che da quel giorno quella città si sarebbe
chiamata Atene e che sarebbe stata la più bella e pacifica città di tutta la
Grecia.
Ora “gustatevi” questa simpatica filastrocca, che decanta le virtù dell’oro
verde: l’olio!
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FILASTROCCA DELL’OLIO
Filastrocca dell’olio,
il figlio giulivo
dell’ulivo semprevivo,
con le foglie verde argento,
che in collina sta contento.
Delle olive la raccolta
con fatica viene svolta,
perchè tanti sono i frutti
e si devon coglier tutti.
Poi le olive radunate
sono messe nel frantoio,
dove sono ben pestate,
e così vien fuori l’olio!
Condimento necessario
per verdure ed insalate,
dà un sapore straordinario
alle cose cucinate.
Alla luce, sembra d’oro:
mamma versa dall’oliera
goccia a goccia il suo tesoro.
Trova sempre il proprio posto
nel tegame, sull’arrosto,
ed inoltre ci assicura
ogni tipo di frittura.
Fritto misto, le frittelle,
cotolette, le ciambelle
specialmente a Carnevale.
Ma le troppe patatine
ti potrebbero far male.
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-Per l’Assunta l’oliva è unta
-A spander l’olio toscano disgrazie
-Chi vuol vedere il bel cogliere l’oliva prima i rami bassi e poi la cima
-Se piove d’Agosto,piove olio miele e mosto
-La polenta più è unta più va giù contenta
-Con l’olio e con il sale è buono anche il mio grembiale
-Vedine una e contane cento
-Trama d’Aprile,riempi il barile;trama di Maggio,giusto un assaggio;trama di Giugno,ungi
solo il grugno
-Se piove d’Agosto,piove olio,miele e mosto
-Pè S.Silvestro ogni oliva nel canestro
-Olio,aceto,pepe e sale,sarebbe buono uno stivale
-Mercante di vino, mercante poverino; mercante d’olio, mercante d’oro
-Acqua d’Agosto matura l’olio e il mosto
-Agli ulivi un pazzo sopra e un savio sotto
-Fammi povero di legno che io ti farò ricco d’olio
-La gemma dell’ulivo d’aprile vale un barile
-L’ulivo se fiorisce di Maggio raccogli col sacco
-A S.Reparata ogni oliva inoliata;a chicco a chicco si raccoglie l’oliva
-Insalata ben oliata poco aceto e ben oliata
-Quando condisci l’insalata col sale vola, coll’olio canta e coll’aceto vai pianino
-Nell’insalata:il sale del sapiente,l’aceto di un avaro e l’olio di uno sciupone
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Le Colline Lucchesi rappresentano una delle aree più a nord per la
coltivazione dell’olivo, pianta tipicamente mediterranea, adatta ai climi
temperato-caldi. Paradossalmente però, pur non trovando in questo
ambiente il suo habitat più favorevole, le condizioni avverse
consentono di ottenere un prodotto con caratteristiche eccezionali.
Infatti il clima più fresco determina una maturazione lenta e graduale
del frutto, i minori attacchi parassitari consentono un azzeramento dei
fenomeni ossidativi e, più in generale, tutte quelle condizioni che
influiscono negativamente sulla produzione quantitativa
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Con il Prof. Caselli la classe V
è andata a raccogliere le olive!!!
La raccolta delle olive
La raccolta delle olive si può fare con diversi sistemi:
• BRUCATURA che non rovina l’albero e ottiene olive perfette e
pulite, perché vengono raccolte una ad una.
• STRISCIATURA dei rami con un rastrellino chiamato PETTINE. Le
olive cadono insieme a qualche fogliolina e rametto nei teli posti ai
piedi dell’albero.
• BACCHIATURA
• Una volta le olive venivano messe in sacchi, mentre oggi si
sistemano in cassette che non sciupa le olive.
• ANCHE NOI ABBIAMO RACCOLTO LE OLIVE!!!
Nel 1994 è stato inaugurato il nuovo frantoio della Cooperativa, una costruzione in grado
di rispondere alle mutate esigenze della base sociale e soprattutto in grado di offrire ad un
consumatore, sempre più attento e consapevole, un prodotto all’altezza della fama che da
anni accompagna l’olio di Lucca.
I macchinari sono stati scelti in modo che garantissero un’ottima
capacità lavorativa, in modo da consentire ai produttori la tempestiva
frangitura delle olive appena raccolte, nel rispetto e nella esaltazione
della qualità dell’olio, mentre la struttura architettonica, di taglio
decisamente moderno, conserva importanti elementi tradizionali quali
il tetto in travi di legno con copertura in cotto toscano ed i muri esterni
in mattoni a faccia vista.
L’impianto è composto da due linee di frangitura continue in grado di
lavorare oltre 20 quintali di olive ogni ora.
LA GITA AL FRANTOIO
Venerdì 4 dicembre 2009 era stata organizzata una gita con la mia
classe:siamo andati in città con la circolare e le maestre si sono
informate se c’era qualche luogo interessante da visitare e l hanno
consigliato di portarci alla Zecca di Lucca.
Qui c’era un signore che ci ha spiegato la storia di Lucca,ci ha fatto vedere
come coniare le monete e come ricordo ha regalato una moneta per
tutti noi della classe V°.
Dopo siamo andati in Piazzale Verde per prendere il pullman ma purtroppo
ero già partito e così abbiamo aspettato il successivo e abbiamo
mangiato nella sala d’attesa,
Appena è giunto il pullman siamo saliti e dopo un po’ siamo arrivati al
Frantoio Sociale di Pieve di C.to.
Arrivati, il Prof.Caselli ci ha spiegato diverse cose sulle olive e sul loro
utilizzo per ottenere l’olio:Per prima cosa vengono lavate e poi gettate
dentro a grossi contenitori;da qui passavano attraverso un tubo e
venivano portate sotto le macine. Finita la visita il mio babbo,il babbo
di Sara e la mamma di Luca ci sono venuti a prendere e ci hanno
portati a scuola
Questa per noi è stata una giornata indimenticabile e diverso dal solito,
soprattutto interessante per il progetto sull’olio che stiamo portando
avanti nella nostra scuola di Guamo.
Matilde e Sara
Le fasi della lavorazione
•Le olive, dopo una prima fase di defogliazione e lavaggio, vengono molite in
speciali frangitori che non producono riscaldamento della pasta.
•Terminata la frangitura il mosto passa nelle gramole dove, con la sola azione
meccanica, le molecole di olio si uniscono ed iniziano a separarsi dalle sanse;
questa operazione viene effettuata tenendo la temperatura della pasta
costantemente sotto controllo e, comunque, sempre al di sotto dei 20 °C.
•Per la successiva separazione dell’olio dalle sanse e, quindi, dalle acque di
vegetazione, viene utilizzato un particolare sistema denominato ARA (a
risparmio di acqua) con il quale, recuperando le acque di vegetazione, si
ottiene un recupero di alcune componenti essenziali dell’olio quali, in
particolare, i polifenoli, molto importanti per la conservazione del prodotto, ed
altre ed altre sostanze che contribuiscono a migliorarne il gusto.
FUORI PIOVE… DENTRO SI
LAVORA!!!
…E poi a scuola si ascolta
il Prof.Caselli!.
• Come si piantano gli olivi?
DISPOSIZIONE A QUADRATO
.
la distanza è giusta perché non si
facciano ombra, ma c’è dello spazio
non utilizzato
DISPOSIZIONE A QUICONCE
Lo spazio non utilizzato è minore
Parassiti dell'olivo
L'olivo è soggetto a parassiti sia vegetali che animali, che minacciano
l'integrità della pianta e le sue capacità produttive: tra i parassiti
vegetali, da cui alcune varietà sono esenti, i più diffusi sono: la rogna, il
cicloconio e la fumaggine.
La rogna è causata da un batterio (Pseudomonas savastanoi), che penetra
nei rami giovani danneggiati dalla grandine,
Il cicloconio, detto anche occhio di pavone, è un fungo che attacca le foglie
formando macchie concentriche di tonalità giallo-bruna .
La fumaggine è, sovente, una conseguenza della presenza di cocciniglie.
I parassiti animali in grado di danneggiare l'olivo sono oltre 20, e tra
questi i più dannosi sono la cocciniglia, la tignola e la mosca delle olive.
Le alte e le basse temperature (oltre 35°C e -5°C) uccidono le larve e le
pupe della mosca, così come buoni risultati ha dato la lotta biologica, con
la
diffusione
di
imenotteri
parassiti,
appositamente
allevati.
Buoni risultati si ottengono anche con metodi preventivi: abbattimento
degli oleastri presenti e raccolta completa delle olive entro la fine di
dicembre.
• L’OLIVO HA BISOGNO DELLE 4 S
• SOLO
• SOLE
• SCURE
(la potatura)
Qui da noi si usa quella
a VASO POLICONICO
• SASSO
(teme il ristagno
delle acque )
• L’INVITO CON IL PROGRAMMA
IL NONNO DI GIACOMO CI AIUTA A PIANTARE
UN OLIVO NEL GIARDINO DELLA SCUOLA
LA PRESENTAZIONE DEL PERCORSO AI
NOSTRI GENITORI
FACCIAMO FESTA CON CIBI A BASE
DI OLIO DI OLIVA
LA CLASSE QUINTA DI GUAMO
A.S. 2009/2010
• LORENZO, LUCA, MATILDE, SARA,
VALENTINA. GABRIELE, ALBERTO,
ALESSANDRO, GIACOMO, ELISA,
RACHELE, CATERINA, SIMONE,
ANDREA.
…E LE MAESTRE LINDA, VIVIANE,
ELENA , MONICA , DANIELA E MARTA
SALUTANO… “i migliori anni della nostra
vita…” questi cinque e ogni altro ancora…
Un abbraccio forte dalla maestra Viviane che ha messo insieme ciò che
VOI avete realizzato.
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