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Storia dell`olio di oliva in abruzzo

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Storia dell`olio di oliva in abruzzo
LABORATORIO DIDATTICA APPLICATA
APPLICAZIONE NON LINEARE DI POWER POINT
ANNA DI LORETO
OLIO EXTRAVERGINE D’ABRUZZO
Mappa della storia dell’olivo
La didattica laboratoriale si propone di superare lo
schema d’insegnamento classico fondato sul
docente che spiega e l’alunno che apprende, per un
metodologia che ponga al centro l’alunno quale
protagonista della propria formazione
L’alunno impara:
•a selezionare all’interno dei contenuti della
disciplina,quelli che ritiene più significativi
•a preparare percorsi didattici personalizzati
•a progettare un un itinerario interdisciplinare
Obiettivi:
•Sperimentare l’uso di webquest nella didattica della storia
•Acquisire, tramite la sperimentazione del modello, le
competenze per la progettazione di webquest e/o cacce al
tesoro
•Sperimentare in classe pratiche di cooperative learning
OSA di riferimento:
Conoscenze:
Dimensioni delle attività a distanza
Ordine di scuola: primaria
L’OLIO IN ABRUZZO
PROVENIENZA
ANTICA GRECIA
ANTICA ROMA
MINERVA
ATENA
DIFFUSIONE
MEDITERRANEO
USO
ANTICA
ABRUZZO
ROMA
ANTICA
COSMETICA
ROMA
ENERGIA
ALIMENTARE
PAGINA INIZIALE
INDIETRO
Sarebbe lungo e difficoltoso
raccontare la millenaria storia
dell'olivo in Abruzzo.
Introdotto in un remoto passato dalle
più progredite civiltà dei coloni greci,
l'olivo si è affermato per i suoi
simbolismi e per l'enorme importanza
come nutrimento.
INDIETRO
L’ulivo era l’albero sacro
a Minerva, dea della luce
e della sapienza, con i
suoi rami sempreverdi si
cingeva la fronte dei
più valorosi condottieri e
dei più insigni cittadini.
INDIETRO
Nell’antica
Roma le fronde
di ulivo erano le
corone di trionfo
dei vincitori.
Particolare del Vittoriano
INDIETRO
Nella successiva cultura cristiana
l‘olivo divenne simbolo di pace e
di speranza: basti ricordare,
nelle Sacre Scritture, la colomba
dell' Arca di Noè che ritorna
con un ramoscello di ulivo per
annunciare l' inizio di una nuova
era di pace.
INDIETRO
L' olio fu adottato come simbolo
purificatore in tutti i popoli
mediterranei e, successivamente,
in quelli di religione cristiana.
Più laicamente lo si usava come unguento per
profumare il corpo, fortificare le membra e
lenire le piaghe.
INDIETRO
Più praticamente
era utilizzato come
indispensabile alimento e
fonte di energia per
l'illuminazione domestica.
Lucerna dell’antica Roma in
terracotta
INDIETRO
Di fronte a tanta ricchezza simbolica e
alimentare è evidente che la diffusione
dell'ulivo nel bacino del Mediterraneo sia
avvenuta velocemente, potremmo dire, a
macchia d'olio.
INDIETRO
In Abruzzo le prime testimonianze della
coltura risalgono al V secolo A.C. e, per il
ruolo essenziale che esso ha svolto, e svolge,
nell'economia agricola della regione, è stato
posto a vegetare ovunque le condizioni
climatiche lo consentissero.
INDIETRO
Tutto questo comporta la nascita di
grandi proprietà borghesi e di medie
e piccole proprietà contadine
attraverso un cambiamento che si
completa verso la fine del secolo
quando, grazie all'insediamento
stabile nelle campagne, si ha un
particolare sviluppo delle coltivazioni
arboree tra le quali l'olivo in
particolare.
INDIETRO
Dalle falde del Gran
Sasso al mare e dai colli
Chietini ai piedi della
Maiella, grandi oliveti
coprono il continuo
succedersi di valli e
colline spingendosi fino
a 500 metri di
altitudine.
INDIETRO
Da sempre considerato un settore di
primaria importanza, sull’olivicoltura si
sono concentrate le attenzioni degli
agricoltori per ridurre la fatica , i
tempi di lavoro, i costi di produzione.
La produzione dell'olio, che aveva
mantenuto un carattere familiare nel
passato, anche oggi conserva questa
immagine che si evidenzia negli oltre
600 frantoi disseminati su tutto
l'Abruzzo e nel gran numero di aziende
agricole che praticano l'olivicoltura.
INDIETRO
La quasi totalità dell' olio ottenuto dalla
spremitura delle olive prodotto in Abruzzo
rientra nella categoria degli extravergini.
Questo risultato ottimale è stato reso
possibile da una secolare esperienza che cura il
prodotto fin dalla scelta del momento migliore
della raccolta delle olive, continua nella più
corretta e attenta molitura e termina con una
opportuna conservazione del prodotto.
 Momento primo per l' ottenimento di un buon
olio è la scelta del giusto periodo di raccolta.
INDIETRO
Contrariamente ad altre
regioni italiane, le olive
vengono staccate
direttamente dall' albero
evitando che, cadendo per
eccessiva maturazione, a
contatto con il terreno
prendano odori e sapori
sgradevoli.
Le olive, trasportate al
frantoio vengono molite entro
tre o quattro giorni evitando
che avvenga il processo di
fermentazione.
Moderno frantoio abruzzese
Dopo la decantazione e filtrazione
l'olio è pronto per essere consumato
o conservato. L'olio teme la luce e il
calore, va quindi conservato in luogo
fresco con temperature che non
dovrebbero salire oltre i 15 gradi.
Il migliore materiale di
conservazione è senz'altro il vetro,
ma gli viene preferito l'acciaio
inossidabile perché non è soggetto a
rotture, si lava facilmente e non
lascia passare i raggi della luce.
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