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Lezione Economia Modenese_2014

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Lezione Economia Modenese_2014
Stage studenti ITIS Corni –
Lezione 13-2-2014
L’economia modenese:
1945-2000
Alberto Rinaldi
(http://morgana.unimore.it/rinaldi_alberto)
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1
La “grande mutazione”
• 1950-2000:
– Il reddito pro-capite dell’Italia aumenta di 6 volte;
– Il reddito pro-capite della provincia di Modena
aumenta di 10 volte;
– Dal 1950 al 1980 Modena passa dal 40° al 1° posto
nella graduatoria delle province italiane per reddito
pro-capite;
– Dal 1981 a oggi resta stabilmente tra le prime dieci;
– Nel 2007 Modena è in 5a posizione con un reddito pro
capite di 34.110 euro;
– Nel 2007 il reddito pro-capite dell’Italia è pari a 25.921
euro.
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Popolazione attiva in provincia di Modena per settori produttivi (%)
Settore
1951 1961 1971 1981 1991 2001
Agricoltura 56
34
19
10
6
4
Industria
25
41
50
53
48
45
Terziario
19
25
30
37
46
51
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3
Industria manifatturiera in provincia di Modena (2005)
Addetti
Imprese
%
N.
%
N.
Settore
7,3
8.396
5,8
441
Alimentare
12,7
14.571
Tessile-abbigliamento 1.941 25,6
43,8
50.139
3.180 41,9
Metalmeccanica
16,2
18.561
3,8
285
Ceramica
4,2
4.795
1,3
98
Biomedicale
15,7
18.018
1.637 21,6
Altro
7.582 100,0 114.480 100,0
Totale
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4
L’industria manifatturiera
• Cinque settori trainanti:
–
–
–
–
–
Alimentare
Tessile-abbigliamento
Metalmeccanica
Ceramica
Biomedicale
• Uno sviluppo basato sulle piccole e medie
imprese
• Una struttura produttiva basata sui distretti
industriali
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Il ruolo centrale della meccanica
• La meccanica è il principale settore della provincia per
numero di imprese e di addetti e per valore della
produzione e delle esportazioni;
• La meccanica è il “settore strutturante” l’intera economia
modenese;
• Tutte le altre industrie hanno una fitta rete di relazioni
con la meccanica:
– La meccanica fornisce alle altre industrie molti dei macchinari e
delle attrezzature produttive che esse utilizzano;
– L’Innovazione nelle altre industrie dipende in buona misura dalle
loro relazioni con la meccanica;
– L’innovazione spesso non è il prodotto dei laboratori di ricerca
privati delle imprese, ma degli scambi di informazioni tra imprese
di settori diversi
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6
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7
I distretti industriali
• Un distretto industriale è “un’entità socioeconomica caratterizzata dalla
compresenza attiva, in un’area
territorialmente circoscritta,
naturalisticamente e storicamente
determinata, di una comunità di persone e
di una popolazione di imprese industriali.
Comunità ed imprese tendono […] ad
interpenetrarsi a vicenda” (G. Becattini).
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Le piccole imprese dei distretti
industriali
• Imprese finali e imprese di fase
• Mercato delle lavorazioni di fase
fondamentalmente concorrenziale
• Mix di concorrenza e cooperazione
• L’innovazione nei distretti industriali
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Una possibile spiegazione della
formazione dei distretti industriali
• Il ruolo della mezzadria
• La città e i legami con i mercati lontani
• Le scuole e le conoscenze tecniche
diffuse
• Le politiche degli enti locali:
– I villaggi artigiani
– I centri di servizi reali alle imprese
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La crisi attuale (2008-12)
• 2009: Crollo della produzione (-21,1%) nell’industria;
–
–
–
–
–
–
Alimentare
Maglieria
Abbigliamento
Ceramica
Meccanica
Biomedicale
- 3%
- 6%
- 14%
- 32%
- 25%
+ 6%
• Crollo delle esportazioni (-25,8%);
• Calo dell’occupazione:
– Dipendenti
– Interinali
– Parasubordinati
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- 3,6%
- 54,2%
- 9,8%
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Bibliografia essenziale
• S. Brusco, Piccole imprese e distretti
industriali, Rosenberg & Sellier, Torino,
1989.
• G. Muzzioli, Modena, Laterza, Roma-Bari,
1993 (parte III).
• A. Rinaldi, Distretti ma non solo.
L’industrializzazione della provincia di
Modena (1945-1995), Franco Angeli,
Milano, 2000.
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