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Slide 5 lezione - Dott. Uglietti
Collegio Universitario Plinio Fraccaro 25 Novembre 2008 LA DIAGNOSI DI AIDS: DALL’ESPOSIZIONE, ALLA SINTOMATOLOGIA CLINICA, AI TEST DI LABORATORIO Alessia UGLIETTI Ambulatorio HIV/AIDS Clinica Malattie Infettive Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia SITUAZIONE COMUNE 0382-502407 Un collega chiama per riscontro di positività a un test HIV in un paziente COME PROCEDIAMO? VISITA AMBULATORIALE Paziente uomo, 44 anni caucasico Counselling sul test HIV e sulla malattia Fattore di rischio Situazione familiare Occupazione MODALITA’ DI TRASMISSIONE Distribuzione percentuale dei casi di AIDS per modalità di trasmissione TD OS ES Trasf ND 100% 13,9 20,7 75% 28,9 16 36,5 39,8 41,8 43,9 15 17 50% 18 67 18,5 19,7 21,8 58 25% 46 38,5 35,2 31,4 27,4 0% < 1996 '96-'97 '98-'99 '00-'01 '02-'03 '04-'05 '06-'07 Età mediana alla diagnosi di infezione da HIV Età 40 38 36 34 32 30 28 Maschi 26 24 Femmine 22 20 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 Anno di diagnosi 1999 2001 2003 2005 2007 Impatto sulla Sanità Pubblica dei soggetti inconsapevoli del proprio sierostato HIV Non assumono la terapia (viremia persistente e maggior contagiosità) Non adottano misure per non trasmettere l’infezione • L’efficienza di trasmissione è 3.5 volte maggiore tra i non consapevoli (tasso annuo stimato di trasmissione 6.9% versus 2.0%) • La trasmissione sessuale potrebbe essere ridotta del 31% se tutti i soggetti fossero consapevoli del loro sierostato G. Marks et al., AIDS, 2006 RISCHIO DI TRASMISSIONE DI HIV PER RAPPORTI SESSUALI NON PROTETTI TIPI DI RAPPORTO RISCHIO PER CONTATTO • anale recettivo con persone HIV-positive • anale recettivo con persone con stato HIV sconosciuto • anale insertivo con persona con stato HIV sconosciuto • vaginale recettivo • vaginale insertivo • Sesso orale 0.82% (0.24-2.76) 0.27% (0.06-0.49) 0.06% (0.02-0.19) 0.05-015 % 0.03-5.6 % ? MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE (MST) HIV • epatiti HAV-HBV-HCV • sifilide • gonorrea • Chlamydia trachomatis • linfogranuloma venereo • Trichomonas • cancroide (ulcera molle) • condilomi acuminati Human Immunodeficiency Virus (HIV) HIV Structure HIV is composed of the following major structural elements: – Envelope • gp120 • gp41 – HIV Core • Structural proteins – p24 • 2 strands of single stranded RNA • Enzymes – Reverse transcriptase – Integrase – Protease HIV Lifecycle Il ciclo vitale di HIV lè completato in circa 2 giorni e comprende 6 step chiave 1. 2. 3. 4. 5. 6. Attacco Ingresso Trascrizione Inversa Integrazione Trascrizione e traslazione Assemblamento e gemmazione Ognuno di questi step è essesnziale nel produrre virioni potenzialmente infettanti HIV Reservoirs STORIA DEL PAZIENTE • Coniugato • Rappresentante di materiale tessile • Fumatore 1 pack/die • Fattore di rischio: rapporti eterosessuali non protetti con partner sconosciuta SINTOMATOLOGIA In anamnesi: • appendicetomia • negli ultimi 6 mesi calo ponderale di 6 Kg • astenia • riscontro di ernia inguinale da ridurre chirurgicamente All’esame obiettivo: • Lingua impaniata • Cuore-polmoni: NDS • Addome: fegato a 1cm dall’arco costale • Microlinfoadenopatia generalizzata INFEZIONE DA HIV • INFEZIONE ACUTA • INFEZIONE PRECOCE • INFEZIONE CRONICA • INFEZIONE CRONICA AVANZATA STORIA NATURALE Viral load and CD4 T-Cells over time DELL’INFEZIONE DA HIV Primary HIV Infection: Signs e Symptoms • 40-90% of patients will be symptomatic • A mononucleosis-like illness of nonspecific signs and symptoms • Signs and symptoms typically begin 1-4 weeks post-exposure • High index of suspicion is critical Kahn JO, Walker BD. N Engl J Med. 1998;339:33-39. Schacker T, et al. Ann Intern Med. 1996;125:257-264. SINTOMI DA INFEZIONE ACUTA DA HIV Rash e/o febbre, solitamente in combinazione con: • malessere generale • inappetenza • perdita di peso • faringodinia • ulcere orali • dolori articolari e/o muscolari • linfoadenopatia • diarrea • nausea/vomito • sudorazioni notturne • cefalea CLASSIFICAZIONE CDC’ 93 STADIO A e B Stadio A • Infezione HIV asintomatica • Infezione HIV acuta (primaria) • Linfoadenopatia persistente generalizzata Stadio B Condizioni sintomatiche che non sono incluse nell’elenco di condizioni dello stadio C: • Angiomatosi bacillare • Candidiasi, orofaringea (mughetto) • Candidiasi, vulvovaginale; persistente, frequente, o scarsamente responsiva alla terapia • Displasia cervicale (moderata o grave) / carcinoma cervicale in situ • Sintomi costituzionali, come febbre (38.5° C) o diarreamaggiore di un mese • • • • • • Hairy leukoplakia, orale Herpes zoster (shingles), coinvolgendo almeno 2 o più dermatomeri Porpora trombocitopenica idiopatica Listeriosi Malattia infiammatoria pelvica, se complicata da ascesso tuboovarico Neuropatia periferica CONDIZIONI CLINICHE AIDS-DEFINENTI CDC’ 93 STADIO C • • • • • • • • • • Candidosi bronchi, trachea o polmoni Candidosi esofagea Carcinoma della cervice invasivo Coccidiomicosi, disseminata o extrapolmonare Criptococcosi extrapolmonare Criptosporidiosi, cronica intestinale (>1mese) Malattia da citomegalovirus (oltre a fegato, milza o linfonodi) Retinite da citomegalovirus (con perdita del visus) Istoplasmosi disseminata o extrapolmonare Isosporiasi cronica intestinale (>1mese) • • • • • • • • • • • Sarcoma di Kaposi Linfoma di Burkitt Linfoma primario encefalico Mycobacterium avium complex o Mycobacterium Kansasii a localizzazione disseminata o extrapolmonare Mycobacterium tubercolosis qualsiasi localizzazione Polmonite da Pneumocystis carinii Polmonite ricorrente Leucoencefalopatia multifocale progressiva Setticemia da salmonella, ricorrente Toxoplasmosi encefalica Wasting syndrome HIV correlata LINFOCITI T CD4+ CD4+ > 500 cell/ul 1 CD4+ 200-500 cell/ul 2 CD4+ <200 cell/ul 3 QUADRI PATOLOGICI Sarcoma di Kaposi Tubercolosi polmonare Polmonite da Pneumocystis carinii Toxoplasmosi cerebrale Candidosi esofagea Retinite da citomegalovirus COSA FACCIAMO? TEST HIV Test immunoenzimatico ricombinante (recombinant enzyme linked immunoassay - ELISA) • Test di laboratorio standard per screening di HIV, entro 2 ore il risultato. • Non distingue fra HIV-1 e HIV-2. • Valuta la presrenza degli anticorpi anti-HIV nel siero del paziente • Falsi positivi, -negativi e risultati indeterminati sono possibili (ma rari). Alta sensibilità (quasi 100%) e alta specificità 99,5 TEST HIV Antigene p24 • Antigene p24 compare 14-16 giorni dopo l’esposizione: prima dello sviluppo degli anticorpi anti-HIV • Licenziato per la diagnosi di soindrome acuta da HIV – durante il periodo finestra UTILE NELLO SCREENING TRASFUSIONI • Oggi combinato in test di IV generazione con Elisa Ab-Ag TEST DI CONFERMA Western Blot • Usato per confermare un test ELISA positivo, eseguito in circa 3 ore. • Reazione Ag-Ab • Bassa sensibilità, soprattutto in fasi iniziali di infezione • maggior tempo • Costi maggiori • Maggiori falsi-positivi, negativi, e indeterminati rispetto a ELISA Western Blot indeterminato • 4-20% of reactive ELISAs; usually due to single p24 band • Subsequent pregnancy, blood transfusion, HIV vaccine, organ transplantation, autoantibodies from collagen vascular ds., influenzae vaccine, HIV-2 • HIV viral load negative confirms false positive TEST RAPIDI OraQuick Advance HIV-1/2 • Conservato a temperatura ambiente • Screening per HIV-1 e 2 • Resultati in 20 minuti Obtain finger stick specimen… Collect oral fluid specimens by swabbing gums with test device. Gloves optional; waste not biohazardous TEST RAPIDI Uni-Gold Recombigen • Conservato a temperatura ambiente • Screening per HIV-1 e 2 • Resultati in 10 minuti PERIODO FINESTRA 10,000,000 HIV RNA (cp/ml) HIV antibody 1,000,000 100,000 10,000 1,000 100 10 {--- 139 Days WINDOW PERIOD ---} NAT (HIV nucleic acid testing) HIV RNA rilevato anche nelle prime 2 settimane PCR (Polymerase Chain Reaction ) qualitativa o quantitativa branched-DNA (b-DNA) nucleic acid sequence-based amplification (NASBA) INQUADRAMENTO DEL PAZIENTE HIV-POSITIVO • Test HIV ELISA e Western Blot POSITIVI ESENZIONE PER PATOLOGIA • emocromo e biochimica completa (fegato, rene, lipidi, elettroliti • profilo linfocitario + HIV RNA branched • test di resistenza e clade • esame urine • sierologie epatiti A, B e C • sierologia sifilide • sierologia toxoplasmosi, citomegalovirus, EBV • Rx torace + ECG • Mantoux Counselling e HIV/AIDS ….E ORA? TEST HIV ALLA MOGLIE POSITIVO NEGATIVO INQUADRAMENTO DEL PAZIENTE COUNSELLING VITA DI COPPIA RIPETERE TEST HIV DOPO 1, 3, 6 MESI E SUCCESSIVAMENTE 1 VOLTA ALL’ANNO PROCEDIAMO… Moglie NEGATIVA Paziente inizia una HAART e dopo 1 mese viene valutato con visita ambulatoriale ed esami ematici MA…. Dottoressa……AIUTO!! mi sono bucata con l’ago del paziente XY!!!!! Profilassi Postesposizione dopo esposizione al virus HIV DHHS raccomandano di iniziare prontamente una PEP con HAART quando la persona sia venuta a contatto con il virus entro le 72 ore, che la fonte di contatto sia certamente HIVpositiva, e che l’esposizione presenti un rischio effettivo di trasmissione MMWR January 21, 2005 / 54(RR02);1-20 Profilassi Postesposizione Esposizione di vagina, retto, occhio, bocca, cute non intatta, o contatto percutaneo con sangue, liquido spermatico, secrezioni vaginali latte materno, o qualunque altro fluido corporeo con presenza di sangue MMWR January 21, 2005 / 54(RR02);1-20 Nel caso della nostra infermiera Algoritmo per eventuale PPE occupazionale e non in esposizione ad HIV Esposizione al rischio effettivo <72 ore dall’esposizione Soggetto fonte HIVpositivo PEP raccomandata Esposizione al rischio irrilevante >72 ore dall’esposizione Soggetto fonte con HIV sconosciuto Determinare caso per caso PEP non raccomandata MMWR January 21, 2005 / 54(RR02);1-20 Regime standard per PPE HIV • 2 NRTI – tenofovir + lamivudina o emtricitabina – zidovudina + lamivuina • PI – lopinavir/ritonavir 4 settimane MMWR September 30, 2005 / 54(RR09);1-17 CONTROLLO PPE FOLLOW UP • ematochimici a 2 settimane e alla fine della PPE • test HIV ELISA a 1, 3, 6 mesi dalla fine della profilassi • se sospetto di infezione acuta eseguire NAT NON DIMENTICARE LE EPATITI DOPO 1 ANNO E MEZZO XY, in terapia antiretrovirale con HIV RNA soppresso malattia controllata Dottoressa, vorremmo avere un figlio sano…come facciamo?? DESIDERIO DI GRAVIDANZA • Tecniche di riproduzione assistita • se maschio infetto lavaggio della sperma con FIVET o inseminazione intra-uterina • se femmina infetta auto-inseminazione/ riproduzione assistita • se entrambi infetti riproduzione assistita • Inseminazione da donatore sano • Adozione Rapporti sessuali non protetti uomo HIV-positivo soppresso virologicamente All Men-Women Women-Men No transmission if VL « undetectable » « Rakai » Study: Transmission risk as a function of viral load Quinn et al. N Engl J Med 2000;342:921-9 Concepimento naturale in coppie discordanti • 62 couples • Infected partners with undetectable viremia • Non-protected sex, in principal only during fertile days • 78 pregnancies at term • No HIV transmission Barreiro P et al. Natural Pregnancies in HIV-Serodiscordant Couples Receiving Successful Antiretroviral Therapy. J Acquir Immune Defic Syndr 2006;43:324–326. QUANDO FINALMENTE VERRA’ SCOPERTO IL VACCINO PER L’HIV? IL VERO VACCINO ESISTE GIA’ !