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valutazione degli apprendimenti
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Roma, 4 dicembre 2008 Mario Martini PROBLEMATICITÀ DEL CONCETTO DI APPRENDIMENTO • CONTRIBUTI DA PARTE DELLE NEUROSCIENZE E DEGLI STUDI DI PSICOLOGIA • RISULTATI INDAGINE OCSE-PISA • DIMINUZIONE MOTIVAZIONE E DESIDERIO DI COMPETENZA CON IL PROGREDIRE DEGLI STUDI Mario Martini • SE CAMBIA LA VISIONE DELL’APPRENDIMENTO, CAMBIA ANCHE LA VISIONE SIA DELLA VALUTAZIONE CHE DELL’INSEGNAMENTO Mario Martini COSTRUTTO DI COMPETENZA: BUSSOLA NEL LABIRINTO… IL RICORSO ALL’IMMAGINEDELL’ICEBERG RENDE IN MODO PLASTICO: • IL CARATTERE MULTIFORME, LA COSTELLAZIONE DI DIMENSIONI IMPLICATE • LA PROFONDITÀ DEL COINVOLGIMENTO DEL SOGGETTO Mario Martini SAPERE SAPER FARE GESTIRE SFERE COGNITIVA AFFETTIVA VOLITIVA SOCIALE ESSERE Mario Martini VIAGGIO AL CENTRO DELLA COMPETENZA • METAFORA DEL VIAGGIO: AVVENTURA, RICERCA • VIAGGIO NEL MONDO INTERIORE (MONDO 2-POPPER) • VIAGGIO NEL MONDO ESTERIORE (MONDO 1) E DELLE IDEE (MONDO 3) Mario Martini MOBILITAZIONE RISORSE SOGGETTIVE CONOSCENZE CONCEZIONI E VALORI ABILITÀ/SCHEMI CONTROLLO E GESTIONE PERSONE ATTEGGIAMENTI/ DISPOSIZIONI MEZZI EVENTI AMBIENTI RISORSE OGGETTIVE ORCHESTRAZIONE Mario Martini PRINCIPI GENERALI • CARATTERE COSTRUTTIVISTICO DEI SAPERI • ALCHIMIA-INTEGRAZIONE DI MOLTEPLICI FATTORI: COGNITIVI, AFFETTIVI, RELAZIONALI, VOLITIVI, METACOGNITIVI • PROTAGONISMO DELL’ALUNNO/ STUDENTE • RIDIMENSIONAMENTO CARATTERE TRASMISSIVO DELL’INSEGNAMENTO Mario Martini PARADIGMI VALUTATIVI • • • • TRADIZIONALE DOCIMOLOGICO FENOMENOLOGICO-ERMENEUTICO ECOLOGICO-INTEGRATO Mario Martini VIAGGIO INTORNO ALLA VALUTAZIONE Mario Martini PERCHÉ VALUTARE • ORIZZONTI DI SENSO: ANCHE PER L’ALUNNO/STUDENTE, OLTRE CHE PER L’INSEGNANTE • FORMULAZIONE GIUDIZIO: MISURAZIONE • FUNZIONE PROMOZIONALE: SVILUPPO TALENTI INDIVIDUALI Mario Martini CHE COSA VALUTARE? • PROCESSI COGNITIVI, METACOGNITIVI, EMOTIVO-AFETTIVI, RELAZIONALI, VOLITIVI: DATI SOGGETTIVI , NON MISURABILI • RISULTATI TERMINALI: PERFORMANCE • EFFICACIA PROGETTO EDUCATIVODIDATTICO Mario Martini COME VALUTARE? Mario Martini CRITERI GENERALI • • • • • • • SIGNIFICATIVITÀ EFFICACIA INTEGRAZIONE EFFICIENZA FLESSIBILITÀ TRASPARENZA CONDIVISIONE Mario Martini Mario Martini CONOSCERE • SITUAZIONE DI PARTENZA CLASSE • SITUAZIONE SINGOLI ALUNNI: STILE COGNITIVO, PROFILO INTELLETTUALE, CARATTERE • ESPERIENZE, CONOSCENZE, MODALITÀ APPRENDIMENTO PERSONALI (MAPPE COGNITIVOPROCEDURALI) Mario Martini RISCHI DISTORSIONE: - SCHEMI STEREOTIPATI - EFFETTO ALONE - EFFETTO PIGMALIONE • EPOCHÉ • COMPRENSIONE EMPATICA/ENTROPATICA Mario Martini MODALITÀ RILEVAZIONE • l’osservazione da parte dell’insegnante delle varie attività; • lo scambio linguistico (colloquio, dialogo, discussione); • il pensare ad alta voce/monologo interiore da parte dell’alunno; • la rappresentazione grafica (disegni, mappe, diagrammi) da parte dell’alunno. Mario Martini STRUMENTI • Carta e penna (o file word e computer): diario, descrizione, racconto, elaborazioni grafiche; • griglia semi-strutturata con punti di osservazioni ritenuti significativi preindicati, ma con possibilità di annotazioni libere; • griglia strutturata con punti di osservazione e ventaglio di possibili risposte pre-indicate. Mario Martini PROVE DI VERIFICA • strutturate: test oggettivi con domande e risposte (tipo sì/no o multiple) tra cui scegliere; • semi-strutturate: si tratta di prove basate su stimoli chiusi e risposte aperte (ad es. domande strutturate, saggio breve); • aperte: vi rientrano, ad esempio, le interrogazioni orali, i temi, i problemi. Mario Martini COMPITI SFIDANTI • SITUAZIONI PROBLEMATICHE APERTE • ATTIVAZIONE-ORCHESTRAZIONE DI RISORSE INTERNE ED ESTERNE • ADATTAMENTO-SOLUZIONI PERSONALI, CREATIVE Mario Martini ESEMPIO COMPITO SFIDANTE SITUAZIONE PROBLEMATICA Riflettere sugli aspetti che caratterizzano dal punto di vista comportamentale e caratteriale gli adolescenti in relazione agli ambienti ed ai contesti frequentati: dalla discussione di classe alla produzione scritta individuale a tema. Descrizione dell’attività (seguono indicazioni procedurali): Tappa n° 1: Elaborare una mappa collettiva relativa al tema generale che raccoglie e visualizza elementi (idee, sentimenti, comportamenti) riferiti alla domanda: “Quali sono gli aspetti che caratterizzano me ed i ragazzi della mia età dal punto di vista comportamentale e caratteriale, in relazione agli ambienti ed ai contesti frequentati?”. Tale mappa costituisce la base da cui estrapolare i temi da indagare. Mario Martini Tappa n° 2: Elaborare una mappa monotematica nel piccolo gruppo. • Suddivisione della classe in gruppi casuali ed attribuzione ad ogni gruppo di un tema di indagine partendo dalla mappa disordinata iniziale (temi d’indagine: famiglia, scuola, gruppo dei pari, paure, potenzialità). Individuazione nel piccolo gruppo di associazioni e collegamenti fra elementi emersi e registrati nella mappa predisposta durante la prima fase. • Elaborazione di una mappa monotematica arricchita di ulteriori elementi di riflessione. (Ogni alunno evidenzia con un colore il proprio apporto). Tappa n° 3: Analizzare individualmente testi relativi al tema del proprio gruppo. All’interno di ogni gruppo si procede individualmente alla lettura di brani antologici inerenti al tema di indagine attribuito al gruppo stesso (un brano diverso per ogni alunno) e all’elaborazione di una scheda di analisi predisposta dall’insegnante. Mario Martini Tappa n° 4: Integrare la mappa monotematica nel piccolo gruppo con i nuovi contributi. Confronto all’interno del gruppo sui brani ed ulteriore arricchimento della mappa monotematica con i nuovi contributi-spunti offerti dalle letture. (Accanto ad ogni nuovo elemento inserito viene apposto il titolo del brano da cui è stato estrapolato. Ogni alunno evidenzia con il proprio colore l’apporto personale). Ogni gruppo predispone una copia completa su cartellone della mappa monotematica con i concetti collegati. Tappa n° 5: Scambio di informazioni fra i gruppi. Confronto intrecciato fra i vari gruppi in modo che gli alunni abbiano una visione completa del lavoro di classe. Ogni alunno lascia il gruppo di partenza per presentare gli esiti del lavoro dello stesso ad un nuovo gruppo dove convergono i rappresentanti degli altri gruppi di partenza. Tale confronto permette l’acquisizione allargata dei vari aspetti relativi alla domanda posta ad inizio lavori (tappa n° 1). Mario Martini Tappa n° 6: Presentazione delle mappe monotematiche alla classe. Presentazione da parte di ogni gruppo della mappa monotematica alla classe, attraverso il contributo di tutti i componenti di ogni singolo gruppo. Tappa n° 7: Produzione scritta individuale. Produzione scritta individuale relativa alle tematiche emerse durante l’itinerario di lavoro. Mario Martini CONTROLLARE • CONFRONTO LIVELLI DI PADRONANZA ATTESI CON LIVELLI RAGGIUNTI • UTILIZZO RUBRICHE VALUTATIVE: MAPPA, DIMENSIONI, INDICATORI, LIVELLI CON DESCRITTORI • TRIANGOLAZIONE Mario Martini TASSONOMIA • livello di ricezione; • livello di applicazione; • livello di produzione secondo percorsi logico-sistematici; • livello di produzione personale, creativa; • livello di progettazione intenzionale e di autogestione responsabile. Mario Martini MAPPA CONSAPEVOLEZZA A U M O ORGANIZZAZIONE E MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL COMPITO INDIVIDUALMENTE ED IN GRUPPO T I V A Z COMPETENZE SOCIALI N E O R E G APPRENDIMENTO COOPERATIVO O L A I O T CONSEGUIMENTO DELL’OBIETTIVO INDIVIDUALE E DI GRUPPO (ARRICCHIMENTO COGNITIVO PERSONALE/RECIPROCO GRAZIE ALL’APPORTO DEL GRUPPO STESSO) Mario Martini Z I O N E Meta educativa: Promuovere l’acquisizione della metodologia dell’apprendimento cooperativo in contesti di studio/lavoro strutturati. Dimensioni Criteri 1 Consapevolezza, Essere consapevoli che lavorando in gruppo motivazione, si raggiungono obiettivi difficilmente autoregolazione conseguibili individualmente. Essere capaci di perseverare negli impegni e di procedere nel lavoro nonostante le difficoltà, automotivandosi. Valutare in itinere la validità e l’adeguatezza del proprio comportamento. Modificare, regolare le proprie azioni per il raggiungimento dell’obiettivo. Esprimere valutazioni sul prodotto del lavoro di gruppo. Esprimere valutazioni sui processi messi in atto dal gruppo. Mario Martini Indicatori Mostra di accettare di buon grado l’attività di gruppo. Controlla le distrazioni interne e che possono nascere nell’ambiente di lavoro. Trova a livello personale le risorse per superare le difficoltà e continuare il lavoro. Porta a termine il compito. Ripensa in itinere (durante le fasi di lavoro) al proprio comportamento e verbalizza le proprie azioni. Esprime giudizi corretti sul proprio comportamento in relazione a come ha realizzato le diverse fasi del lavoro cooperativo ed individua i punti critici. Prova a correggere il proprio comportamento con soluzioni diverse. Ottimizza il proprio comportamento progressivamente, in vista dell’obiettivo. Esprime un giudizio costruttivo/valutativo sul prodotto finale. Valuta i comportamenti, l’organizzazione e la modalità di svolgimento del lavoro, i processi messi in atto dal gruppo per il conseguimento dell’obiettivo. Meta educativa: Promuovere l’acquisizione della metodologia dell’apprendimento cooperativo in contesti di studio/lavoro strutturati. Dimensioni Criteri Indicatori 2 Competenze sociali Essere disponibili al dialogo come strumento Esprime sensazioni, emozioni. di confronto e di arricchimento. Esprime attenzione e partecipazione a quanto un altro manifesta o comunicato, anche con il linguaggio del corpo. Evita di criticare l’intervento altrui. 3 Organizzazione e modalità di realizzazione del compito individualmente ed in relazione al gruppo Orientare responsabilmente le proprie azioni al compito. Coordinare “insieme” le risorse disponibili per risolvere un problema o eseguire un compito comune. 4 Conseguimento dell’obiettivo individuale e di gruppo (arricchimento cognitivo personale/reciproco grazie all’apporto del gruppo stesso) Condividere il lavoro individuale con tutti i membri del gruppo in vista della realizzazione del compito comune. Mario Martini Porta a termine la propria attività di lavoro, nonostante le difficoltà. Facilita il lavoro degli altri membri del gruppo con disponibilità (es. passa materiale, risponde a richieste di aiuto,..) Individua ed indica al gruppo le procedure per eseguire il compito. Collabora con i compagni nel suddividere e organizzare compiti, materiali, risorse individuali. Aggiunge apporti per arricchire il lavoro (contributi, domande,..). Utilizza modi efficaci per organizzare e ricordare i risultati del lavoro, costruisce mappe, fa riferimenti, ecc.. e ne suggerisce l’utilizzo ai compagni Verbalizza i contenuti del lavoro individuale. Verbalizza i contenuti del lavoro di gruppo. Meta educativa: Promuovere l’acquisizione della metodologia dell’apprendimento cooperativo in contesti di studio/lavoro strutturati. Dimensioni Pieno Adeguato Parziale 1 Consapevolezza, Mostra con l’atteggiamento di Accetta di lavorare in gruppo. Accetta di lavorare in gruppo motivazione, accettare volentieri il lavoro di E’ abbastanza consapevole dei mostrando perplessità. autoregolazione gruppo. propri momenti di distrazione, Fatica nel mantenersi E’ consapevole dei propri momenti di ma non sempre ne individa le concentrato nel lavoro e distrazione, ne individua le cause cause, riesce tuttavia a recupera la concentrazione (interne ed esterne) e riesce a recuperare la concentrazione. grazie alla sollecitazione dei recuperare la concentrazione. Riesce, il più delle volte, a compagni o dell’insegnante. Incontrando delle difficoltà, riesce a trovare dentro di sé le risorse Trova le risorse per continuare trovare dentro di sé le risorse per per continuare il lavoro il lavoro solo se continuare il lavoro individuale e per individuale e portarlo a opportunamente guidato e portare a termine il compito. termine. Giudica in modo termina il compito individuale Giudica in modo obiettivo la propria abbastanza realistico la propria solo se aiutato. modalità di lavoro e ne esprime i modalità di lavoro e ne E’ poco consapevole della punti critici. individua i nodi problematici propria modalità di lavoro, Dopo aver riflettuto sul proprio salienti. Dopo aver riflettuto sul dunque fatica ad individuarne comportamento, verbalizza le proprie proprio comportamento, le criticità. Se guidato riflette azioni e le modifica in vista verbalizza le proprie azioni. sul proprio. Con l’aiuto rende dell’obiettivo, ottimizzandole Apporta alcune modifiche alle più funzionale il proprio progressivamente. proprie azioni in vista comportamento in vista Esprime un giudizio costruttivo e dell’obiettivo. dell’obiettivo. valutativo sul prodotto finale. Esprime dunque un giudizio Esprime un giudizio sommario Analizza e valuta in modo propositivo sul prodotto finale. sul prodotto finale. i processi messi in atto dal gruppo per Valuta in modo adeguato i Fatica ad individuare i nodi il conseguimento dell’obiettivo. processi messi in atto dal problematici del percorso di gruppo. gruppo. Mario Martini ESPRIMERE GIUDIZI PER MIGLIORARE • PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA • PROPOSTE (DA PARTE DELL’INSEGNANTE) DI MIGLIORAMENTO/POTENZIAMENTO • IMPEGNI (DA PARTE DELL’ALUNNO) Mario Martini CHI VALUTA? • INSEGNANTE • ALUNNO/STUDENTE: AUTOVALUTAZIONE TRAMITE: - dialogo pedagogico finalizzato a fare emergere i processi mentali, le modalità di apprendimento e di autogestione personali; - il monologo ad alta voce o interiore come strumenti di autoanalisi e di autodirezione; - l’utilizzo di griglie metacognitive relative allo studio, alla scrittura, al comportamento…. . Mario Martini QUANDO E QUANTO VALUTARE? • CARATTERE PERVASIVO VALUTAZIONE • CON BUON SENSO Mario Martini