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I testi - Siamo bravi

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I testi - Siamo bravi
UN GATTO NERO
Un coccodrillo vero
un vero alligatore:
ti ho detto che l'avevo
e l'avrei dato a te.
Ma i patti erano chiari
il coccodrillo a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero nero nero:
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero nero nero...
Siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
CORO:
La la la...
SOLISTA:
Non era una giraffa
di plastica o di stoffa:
ma una in carne ed ossa
e l'avrei data a te.
Ma i patti erano chiari:
una giraffa a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero nero nero:
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero nero nero...
Siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
SOLISTA:
Un elefante indiano
con tutto il baldacchino:
l'avevo nel giardino
e l'avrei dato a te.
Ma i patti erano chiari:
un elefante a te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero nero nero:
mi hai dato un gatto bianco
ed io non ci sto più.
Volevo un gatto nero nero nero...
Siccome sei un bugiardo
con te non gioco più.
1
CORO:
La la la...
SOLISTA:
I patti erano chiari:
l'intero zoo per te
e tu dovevi dare
un gatto nero a me.
Volevo un gatto nero nero nero:
invece è un gatto bianco
quello che hai dato a me.
Volevo un gatto nero
ma insomma nero o bianco
il gatto me lo tengo
e non do niente a te.
LILIO CAGONE
Lilio Cagone aveva sposato
una fanciulla del vicinato
che si chiamava Mariasveva:
lui però non la conosceva.
Siccome lui non le parlava,
Mariasveva non lo ascoltava.
Lui allora s'arrabbiò molto:
lei vide che era uno stolto.
Mariasveva, un bel mattino,
se ne scappò con il postino:
Lilio Cagone pianse un'ora,
anzi mezzora, o meno ancora.
IL FINTO SORDO
Arlecchino - Oh, come sono stanco, non ho voglia di far nulla!
Pantalone - Arlecchino!
A - Uh, è già qui! Mi fingerò sordo!
P - Arlecchino, va subito a prendermi la medicina.
A - Come, devo andare in cucina ?
P - Ma che cucina! Devi andare a prendermi la medicina in farmacia!
A - Quale Lucia ! Non ne conosco io di Lucie !
P - Ma che dici, Lucia! Sei diventato matto ?
A - Il gatto ? Questa è bella!
P - Matto! ! !
A - No, non sono matto! Mi sono venuti gli orecchioni e sono diventato sordo!
P - Che cosa?
A - No, non la rosa! Sordo!
P - Ah, sei diventato sordo, eh? Ora prenderò il bastone e ti farò guarire io!
A - No, aiuto ! Vado subito in farmacia!
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IL CANE BASSOTTO
Un cane bassotto
Fece fagotto
Perché aveva rotto
Un vaso in salotto.
Ma la sua padrona gli disse:
- Stupidotto!
Se tutti quelli che hanno rotto
Un canotto,
o rubato un biscotto,
o rovesciato il risotto,
facessero fagotto,
in questa città non ci sarebbe più nessuno!
Perché a ognuno è capitato
Di sentirsi poco amato,
accusato,
colpevolizzato!
Resta qui,
affronta lì per lì
il vaso rotto,
disfa il fagotto
e soprattutto
NON ENTRARE PIU’ IN SALOTTO!
LA MALATTIA DI ROSAURA
Pulcinella - Che fame che ho! Ehi Colombina ?
Colombina - Ho fretta! Ho fretta!!
Pu - Non potresti darmi una polpetta?
C - Corro dal medico del mio padrone, il dottor Balanzone!
Pu - Chi sta male?
C - Stamattina Rosaura s’è alzata ed è cascata. Deve essere ammalata!
Pu - Voglio andare con lei, forse rimedio qualcosa da mangiare!
C - Dottor Balanzone, venga, Rosaura è malata!
Rosaura - Ohimè dottore, non posso camminare e nemmeno ballare!
B - Niente paura (e ora che invento? Non ci capisco niente!) Presto, a letto ! Un brodino
ristretto, un impiastro sul petto!
R - Ahimè, sono malata davvero!
B - Può guarire in un mese se mi pagate le spese! 30 zecchini!
Pantalone - Quanti quattrini!!
Pu - Son qua! Pulcinella è un gran dottore!! Sissignori, datemi un buon pranzetto e levo
Rosaura dal letto! In quattro e quattr’otto! Di botto! E non solo la faccio alzare, ma potrà
anche ballare!
B - Che buffone!! Marrano, ti bastono a tutto spiano!
R - Aiutami Pulcinella!!!!
Pu - Mi dica. Quando s’è alzata s’è preparata per andare a ballare?
R - Sì
Pu - E quelle scarpette dorate chi le ha preparate?
R - Il calzolaio. A febbraio me le faccio preparare per il ballo di Carnevale!
P - Uhm .... Ho trovato! Rosaura, potrai camminare! Basta tagliare il laccetto che tiene
strette le due scarpette!
B - Ma guarda che strano caso!
C - Sei rimasto con un palmo di naso, eh!
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tutti cantano: Carnevale mamma mia,
Carnevale che allegria!
Pulcinella potrà mangiare
e Rosaura potrà ballare,
Pantalone non spende quattrini
e a Balanzone niente zecchini.
E Colombina per tutti farà
una gran torta di qualità!
IRINA CACCA
Irina Cacca ha un ventaglio
fatto di bucce di rosa di aglio:
con quel ventaglio che cosa fa?
chi va avanti lo imparerà.
Con il ventaglio ogni momento,
Irina Cacca si fa del vento.
Ma questo vento, perché lo fa?
Chi legge sotto lo imparerà.
Va il ventaglio per ore ed ore,
perchè il vento caccia l'odore:
Irina Cacca, di sè scontenta,
mai si ferma, e mai rallenta.
IL PRANZETTO DI CARNEVALE
Pulcinella Pantalone
- Ehi Pantalone, senti un po' qua.
- Eccomi, dimmi, che novità?
- Oggi è domenica di carnevale, ti offro un pranzetto senza l'uguale!
- Grazie l'accetto, ma chi cucina?
- Dietro i fornelli c'è Colombina.
- Bene benissimo, che mangeremo?
- Ecco, antipasto .... di latte e fieno., poi la minestra .... di pere cotte, peli di gatto con
salsa molle, e infine torta ....d'uovo e cipolle!
- Ah, sì non posso, grazie lo stesso!
-Come, non vieni! Me l'hai promesso! Guarda, mi offendo, ti picchierò!
- Calmati, vengo, ma porterò io stesso i viveri per tutti e tre
- Volevo questo, sciocco, da te!
- Ah brutto imbroglione!
BAMBA CIPOLLO
Bamba Cipollo, vigile urbano,
alza la mano abbassa la mano:
le auto intorno passano o no,
perchè lo fanno io non lo so.
Bamba Cipollo, vigile urbano,
si gira e volta piano piano:
auto intorno vengono e vanno,
io non lo so perchè lo fanno.
Bamba Cipollo, vigile urbano,
sta ad un incrocio che è a Milano:
le auto attorno, di qua, di là,
perché lo fanno: c’è chi lo sa?
4
PULCINELLA E LE FRITTELLE
Rosaura - Pulcinella, vieni qui!
Pulcinella - Ai suoi ordini, signora!
Ro - Ora verrà Colombina. Mentre parlerò con lei, tu non far bruciare le frittelle !
Pu (leccandosi i baffi) - Sissignora!
Suona il campanello.
Ro - Come sei bella, Colombina!
Co - Tu pure sei bella , Rosaura. Andiamo sul balcone a vedere le mascherine?
Appare Pulcinella urlando.
Ro e Co - Cosa hai fatto, Pulcinella?
Pu - Mentre guardavo le frittelle mi sono scottato la lingua!!
Ro - Ah briccone, tu le mangiavi le frittelle, non le guardavi!! Via di qua, beccati questa
bastonata!!
LA ZANZARA
Una zanzara è zeppa
Di zuppa di zucca.
Cammina a zigzag,
non vede la zappa,
si taglia una zampa.
Cinque zampette ha ora zanzara,
che zeppa di zuppa di zucca
cammina a zigzag,
non vede la zappa,
e si taglia una zampa.
Quattro zampette ha ora zanzara,
che zeppa di zuppa di zucca
cammina a zigzag,
non vede la zappa,
e si taglia una zampa.
Tre zampette ha ora zanzara,
che zeppa di zuppa di zucca
cammina a zigzag,
non vede la zappa,
e si taglia tre zampe.
Zero zampette ha ora zanzara,
che zeppa di zuppa di zucca
non può camminare
e si mette a volare!
LE SCARPE E..... L’ ORA
Pulcinella - Trallallero, trallalà (entra Pantalone) Pantalone come stai?
Pantalone - Bene di salute e male di portafogli!
Pu - Se vuoi posso aiutarti!
Pa - E come, Pulcinella?
Pu - Se risolvi un indovinello guadagni due monete d’oro!
Pa - E come farei a guadagnarle?
Pu - Tu mi dai una moneta. Se indovini, io ti rendo la tua moneta più due delle mie.
Pa - E se non indovino?
Pu – Ah, allora mi tengo la moneta.
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Pa - Va bene, Pulcinella, tieni la mia moneta.
Pu - Vedi queste vecchie scarpe, Pantalone?
Pa - Certo che le vedo!
Pu - Bene. Guardale e dimmi …. che ora è?
Pa – Mah…?? In queste scarpe ci sono quattro buchi... Saranno le quattro!?
Pu - Hai sbagliato! Hai sbagliato!
Pa – Ma allora, se non sono le quattro, che ora è?
Pu - Ascolta, Pantalone, queste scarpe sono molto vecchie, vero?
Pa - Si, e allora?
Pu - Allora ....è ora di buttarle via!!
Pa - Ah, lo sapevi che mi avresti imbrogliato!! Ridammi subito la mia moneta, brutto
imbroglione ! Ridammi la mia moneta_!!
BUGIE E BOTTE
Brighella Arlecchino
Brighella - Ecco Arlecchino, gli farò uno scherzo! Oh povero Arlecchino!
Arlecchino - Che succede?
B - Sono caduti i fiori che stavano sul tavolo!
A - Poco male!
B - Ma ... si è rotto il vaso!
A - Non fa niente!
B - Ma ... la candela si è rovesciata e ha .... bruciato il tappeto!
A - Tutto qui?
B - Ma il tappeto, bruciando, ha bruciato la sedia!
A - Mi siederò per terra.
B - Ma sulla sedia c'era .... Colombina!
A - Come? La mia adorata Colombina, bruciata?
B - Eh si! Ormai è diventata un mucchietto di cenere! L'ho buttata nella spazzatura!
A - Ah, povera Colombina! Come farò senza di lei!? Cucinava così bene la pastasciutta!
UUEEEEE!!! .. E' tutta colpa tua! Li hai portati tu quei fiori in casa! Ora di dò una bella
bastonata! Prendi questo, e questo!
B - No, basta! E' stato tutto uno scherzo!
A - Ormai le hai prese e te le tieni! Anzi, prendi questo, e questo !!
B - Aiuto! aiuto!
IL VESTITO DI ARLECCHINO
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese e dottorone:
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"Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta ".
ASTUZIA DI PULCINELLA
Boia - Vieni qui, Pulcinella! che ti devo impiccare perché sei stato condannato a morte!
Pu - Oh povero me! E’ la prima volta che devo morire impiccato! Come devo fare?
B - Metti la testa dentro questo cappio, poi io tirerò la corda e tu resterai appeso.
P - Oh! Sii buono! Non capisco, fammi vedere: tu come si fa!
B - Che sciocco che sei! Così si fa (mette la testa¡ dentro il cappio)
Pulcinella velocissimo tira la corda - Poi si tira la corda, vero!
Il boia resta appeso.
P - E anche questa volta l’ho fatta franca! Trallallalà trallallà!
LA CLASSE DEGLI ASINI
Tutti i ripetenti della classe Terza D
stan studiando il sillabario
ripassando l’A B C.
Entra il professore
con gli occhiali e il cravatton…
ahi ahi ahi con quel registro
ci sarà interrogazion!
"Signorina Maccabei
venga fuori dica lei
dove sono i Pirenei?"
"Professore io non lo so, lo dica lei"
"E sentiamo Mancinelli,
il mio re degli asinelli,
dove sono i Dardanelli?"
"Professore io non lo so, lo dica lei"
Dal cortile che confina con l'università
salta fuori una gallina che una domanda fa:
"Coccoroccoccò sentiamo un po'
Professore per favore
mi vuol dir se è nato prima
l'uovo oppure la gallina?"
Che figura il professore non lo sa
"Signorina Maccabei
venga fuori dica lei
dove sono i Pirenei?"
"Professore io non lo so, lo dica lei"
"E sentiamo Mancinelli,
il mio re degli asinelli,
dove sono i Dardanelli?"
"Professore io non lo so, lo dica lei"
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Dal cortile che confina con l'università
salta fuori una gallina che una domanda fa:
"Coccoroccoccò sentiamo un po'
Professore per favore
mi vuol dir se è nato prima
l'uovo oppure la gallina?"
Che figura il professore non lo sa!
Che figura il professore non lo saaa
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