Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e
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Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e
Le forme delle organizzazioni Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale Prof. Renato Fontana [email protected] IL NOSTRO PERCORSO H. Mintzberg e le configurazioni organizzative L’importanza del contesto I meccanismi di coordinamento Le 5 configurazioni Le strutture organizzative emergenti: Imprese a Rete Reti di Imprese Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 2 H. Mintzberg e le configurazioni organizzative Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 3 Configurazioni e contesto Un assunto fondamentale “le variabili o gli elementi dell’organizzazione devono essere scelti in modo da raggiungere un’armonia o una coerenza interna, ed al contempo anche una coerenza di fondo con la situazione dell’azienda”. Mintzberg individua 5 configurazioni organizzative definite dalla diversa importanza dei meccanismi di coordinamento e dal differente ruolo svolto dalle singole parti dell’organizzazione, in relazione allo stato dei fattori situazionali o contingenti Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 4 I meccanismi di coordinamento Adattamento reciproco: •Nessun intervento della direzione gerarchica •Il coordinamento avviene attraverso il processo della comunicazione informale •Il controllo del lavoro resta nelle mani di coloro che lo eseguono Supervisione Diretta (gerarchia): •La direzione si interfaccia con gli operatori che svolgono attività specializzate, assumendosene la responsabilità, dando ordini e controllando le loro azioni Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 5 I meccanismi di coordinamento Standardizzazione dei processi di lavoro: si specificano e si programmano i contenuti del lavoro e le diverse fasi di un’attività produttiva (es. catena di montaggio) Standardizzazione dei Output: si specificano i risultati del lavoro, come le dimensioni di un prodotto o la performance (es. conducente taxi) Standardizzazione della professionalità: si specifica il tipo di formazione richiesta per eseguire il lavoro (es. medici all’interno di una struttura ospedaliera) Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 6 Complessità e coordinamento Supervisione Standardizzazione diretta dei risultati Reciproco adattamento Standardizzazione Standardizzazione delle professionalità dei processi di lavoro Aumento della complessità e delle dimensioni dell’organizzazione Le 5 parti dell’organizzazione Fonte: H Mintzberg H., op. cit., p. 48. Il nucleo operativo Comprende: le persone che effettuano il lavoro basilare dell’organizzazione Funzione svolta: sottosistema di produzione; trasformazione di input in output; Prodotti Servizi Esempi: Reparto produttivo aziende manifatturiere; docente e allievi in Università; attività mediche in ospedale; produzione di hardware e software e servizi di e-business in una Net Company. Vertice Strategico Comprende: le persone che hanno la responsabilità globale dell’organizzazione Funzione svolta: Fornisce guida, strategia, obiettivi, politiche per l’intera organizzazione La linea intermedia Comprende: la catena di manager che collega il vertice strategico al nucleo operativo Funzione svolta: è responsabile dell’implementazione e del coordinamento a livello di unità organizzative; garantisce l’esecuzione delle direttive del vertice e trasmette informazioni verso l’alto o il basso della gerarchia La tecnostruttura Comprende: Analisti che contribuiscono all’attività organizzativa influenzando il lavoro degli altri Funzione svolta: aiuta l’organizzazione ad adattarsi all’ambiente, individuando problemi, opportunità e sviluppi; aiuta l’organizzazione a cambiare e a adattarsi. Esempi: Unità di ricerca e sviluppo (R&S); Ricerca di marketing Lo Staff di supporto Comprende: Unità specializzate che forniscono all’organizzazione un supporto esterno al suo flusso di lavoro operativo Funzione svolta: è responsabile dell’ordinato funzionamento delle attività e della manutenzione dell’organizzazione nelle sue componenti fisiche e umane; Attività di gestione delle risorse umane (procedure di selezione e assunzione, determinazione delle retribuzioni e benefit, formazione e sviluppo dei dipendenti); Attività di manutenzione(pulizia uffici, manutenzione e riparazione dei macchinari) Le cinque parti fondamentali in un’impresa industriale LE 5 CONFIGURAZIONI ORGANIZZATIVE Pagina 13 Struttura Semplice Le componenti: Tecnostruttura: Assente Staff di supporto: Piccolo o Assente Vertice Strategico: Tutta l’attività direzionale Linea intermedia: Poco sviluppata Nucleo operativo: Attività con scarsa discrezionalità Caratteristiche essenziali: Elementi situazionali: Supervisione diretta Ambiente (non troppo) dinamico Accentramento Strategia non complessa Pochi livelli gerarchici Dimensione piccola Bassa formalizzazione del sistema Età giovane Burocrazia Meccanica Le componenti: Tecnostruttura: Sviluppata per formalizzare i processi di lavoro Staff di supporto: Spesso sviluppato per ridurre l’incertezza Vertice Strategico: Messa a punto dell’organizzazione; coordinamento delle funzioni; risoluzione dei conflitti Caratteristiche essenziali: Elevata standardizzazione Elevata formalizzazione Linea intermedia: Sviluppata e differenziata; risoluzione dei conflitti; collegamento con gli staff; supporto dei flussi verticali Nucleo operativo: Attività di routine e formalizzata con scarsa discrezionalità Elevata specializzazione Caratteristiche essenziali: Ampio sviluppo della linea intermedia Età elevata e grandi dimensioni Accentramento del potere decisionale Ambiente semplice e stabile Ampio volume di produzione Burocrazia Meccanica (2) Vantaggi Sviluppo codici specializzati Aumento del numero dei manager Esempi: Maggiori possibilità di controllo Svantaggi Comportamenti orientati a obiettivi parziali Servizio postale nazionale Impresa siderurgica Compagnia aerea Difficoltà di coordinamento e perdita di controllo Grande impresa automobilistica Sovraccarico del vertice strategico … Scarso sviluppo di competenze e professionalità interfunzionali La Burocrazia Professionale Le componenti: • Tecnostruttura: Limitata • Staff di supporto: Sviluppato per dare supporto ai professionisti; organizzato come nella burocrazia meccanica • Vertice Strategico: Rapporti con l’esterno; risoluzione dei conflitti • Linea intermedia: Controllata dai professionisti; elevato adattamento reciproco • Nucleo operativo: Attività specialistica e standardizzata con elevata autonomia individuale Caratteristiche essenziali: • Standardizzazione delle capacità/professionalità • Formazione e indottrinamento : Formazione universitaria; Formazione on the job; Formazione continua; • Decentramento orizzontale e verticale Burocrazia Professionale (2) Vantaggi Esempi: Ampia autonomia dei professionisti Università Elevata responsabilizzazione e motivazione dei professionisti Ospedali Eliminazione delle barriere tra l’operatore e il cliente Sistemi scolastici Possibilità di perfezionamento continuo delle capacità degli operatori Imprese artigiane di produzione Svantaggi Enti di assistenza sociale … Problemi di coordinamento (tra i professionisti e tra professionisti e staff) Problemi di discrezionalità Vulnerabilità del cliente (inversione mezzi-fini) Problemi di innovazione Soluzione Divisionale Elementi situazionali: • Mercati diversificati • Età elevata • Grande dimensione • Bisogno di potere dei manager della linea intermedia Le componenti: • Tecnostruttura: Sviluppata presso la direzione centrale per il controllo della performance • Staff di supporto: Separazione tra direzione centrale e divisioni • Vertice Strategico: Gestione strategica del portafoglio; controllo della performance • Linea intermedia: Formalizzazione della strategia divisionale; gestione operativa • Nucleo operativo: Tendenza verso la formalizzazione a motivo della divisionalizzazione Direttore Generale Pianificazione Divisione 1 Acquisti Engineering Legale Divisione 2 Acquisti Engineering Produzione Produzione Marketing Marketing Divisione 3 Acquisti Engineering Produzione Marketing Finanza Soluzione Divisionale (2) Vantaggi • Efficiente allocazione delle risorse finanziarie • Gestione autonoma di business da parte di general managers • Ripartizione dei rischi fra i diversi mercati • Elasticità strategica (capacità di risposta al mercato) Svantaggi • Controllo della performance, basato su indicatori di tipo quantitativo, spinge l’organizzazione a ignorare gli obiettivi sociali (qualità del prodotto, servizi alla clientela, protezione dell’ambiente) • Eccessiva spinta verso l’accentramento, concentrando un grande potere nelle mani di poche persone Caratteristiche essenziali: • Decentramento verticale limitato • Minima interdipendenza tra le divisioni • Divisione del lavoro tra direzione centrale e divisione • Sistema di controllo della performance (a posteriori) e standardizzazione degli output Esempi: • Imprese private di grandi dimensioni (Marzotto) • Alcuni ospedali specializzati • Imprese di stato delle economie socialiste (divisioni) ed enti di governo centrali (direzione centrale) l’Adhocrazia L’ adhocrazia è una struttura organica nella sua versione estrema : • Organizzazione per gruppi di lavoro spesso variabili • Potere diffuso e non centralizzato, confusione tra attività operativa e direzionale • Linea intermedia poco o nulla sviluppata • Prevalenza del coordinamento informale, per mutuo adattamento La componente direzionale dell’adhocrazia appare come un insieme organico di manager di line e di esperti di staff (e, nell’ad hoc. operativa di membri del nucleo operativo) che lavorano insieme in una rete di rapporti sempre mutevoli su una base di progetti ad hoc l’Adhocrazia (2) Le condizioni dell’adhocrazia: •Le adhocrazie operano in un ambiente di base dinamico e complesso (es: aziende fondate sulla ricerca) •L’eterogeneità dell’ambiente spinge ad operare un decentramento selettivo e a creare costellazioni di lavoro diverse per trattare i differenti aspetti dell’ambiente •Le condizioni dinamiche che derivano da cambiamenti molto frequenti dei prodotti spingono verso configurazioni adhocratiche •La configurazione adhocratica è tipica di organizzazioni giovani •Secondo le “tendenze” delle mode organizzative, l’adhocrazia si presenta come la configurazione di domani l’Adhocrazia (3) Vantaggi L’adhocrazia rappresenta la configurazione maggiormente appropriata per rispondere all’esigenza di realizzare innovazioni “complesse e non marginali: tendenzialmente il tipo di innovazione sempre più necessario nelle moderne società avanzate” Svantaggi • Livelli di ansia e stress elevati legati all’esecuzione dei progetti • Incertezze nella definizione del ruolo dei capi, conseguenze indirette per le prospettive di carriera dei dipendenti • Scarsa definizione delle mansioni e dei rapporti di autorità, che può generare conflitti • Percorso casuale nello sviluppo delle competenze • Elevati costi di coordinamento di gruppo e costituzione di sistemi operativi capillari l’Adhocrazia (4) Due tipi di adhocrazia: Adhocrazia operativa: • Innova e risolve i problemi a favore dei suoi clienti • Ad ogni adhocrazia operativa corrisponde una burocrazia professionale che svolge un lavoro simile, ma con orientamento più ristretto • L’attività direzionale e l’attività operativa tendono a fondersi Adhocrazia amministrativa: • Realizza i progetti per servire se stessa • Rigida distinzione tra componente direzionale e nucleo operativo (il nucleo operativo è separato e isolato dal resto dell’organizzazione in modo che la componente direzionale può essere organizzata come un’adhocrazia) Esempi: Centri di ricerca: CERN di Ginevra (centro di ricerca sulla fisica delle particelle) Dipartimenti NASA Per Riassumere Meccanismo di coordinamento Burocrazia semplice Burocrazia meccanica Burocrazia professionale Soluzione divisionale Adhocrazia Supervisione diretta Standardizzazione dei processi lavorativi Standardizzazione delle capacità (input) Standardizzazione dei risultati (output) Adattamento reciproco Vertice strategico che accentra tutte le funzioni Tecnostruttura ossia l’insieme dei tecnici che si occupano di programmazione, analisi dei tempi e dei metodi, definizione delle procedure di lavoro Nucleo costituito da professionisti, formati al di fuori dell’organizzazione, assunti in base ad una verifica iniziale delle loro capacità e che operano con vasti margini di discrezionalità e di iniziativa personale Linea intermedia Staff di supporto e/o nucleo operativo Azienda giovane, di nuova formazione e di piccole dimensioni Ambiente dinamico e semplice Tecnologia non sofisticata e a basso grado di regolazione Azienda vecchia e di grandi dimensioni Ambiente semplice e stabile Tecnologia con un alto grado di regolazione ma non automatico Ambiente stabile e complesso Tecnologia a basso grado di regolazione, non sofisticata né automatica Azienda di età elevata, di grandi dimensioni, con un mercato eterogeneo Azienda giovane, di nuova formazione Ambiente dinamico e complesso Sistema tecnico sofisticato e spesso automatico Parte fondamentale dell’organizzazione Fattori situazionali LE IMPRESE A RETE Pagina 27 L’impresa a rete: definizione “Un sistema di riconoscibili e multiple connessioni e strutture entro cui operano nodi ad alto livello di autoregolazione, capaci di cooperare tra loro in vista di fini comuni o di risultati condivisi” (Butera 1990) Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 28 L’impresa a rete : caratteristiche • • • • • • Territorializzazione capillare Presenza di coordinamento orizzontale (connessioni di rete) Capacità decisionale diffusa Gestione dei processi di rete Controllo della “rete del valore” Decentramento delle attività produttive in unità organizzative interne autosufficienti (“nodi vitali”) • È insieme: una struttura gerarchica, un mercato, un sistema informativo, un sistema logistico, un sistema di comunicazione, una cultura, un sistema politico (“strutture composite e coesistenti”) Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 29 L’impresa a rete : vantaggi e svantaggi VANTAGGI • Elevata flessibilità strategica, gestionale ed operativa • Valorizzazione delle risorse umane e della cultura aziendale • Esistenza di elevati livelli di autonomia • Esternalizzazione dei costi SVANTAGGI • Problemi di coordinamento • Necessità di risorse centrali altamente qualificate Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 30 L’impresa a rete: tipologie • IMPRESA RETE A BASE GERARCHICA: domina una singola impresa con un alto tasso di subfornitura o outsourcing • IMPRESA RETE A CENTRO DI GRAVITA’ CONCENTRATO: una sola agenzia strategica detiene le risorse chiave e detta le condizioni tecniche, procedurali, commerciali, economiche ad una serie di imprese giuridicamente autonome • IMPRESA RETE CON CENTRI DI GRAVITA’ MULTIPLI: il sistema ruota intorno a diverse agenzie strategiche, con relazioni di influenza complesse e mobili Titolo Presentazione LE RETI DI IMPRESA Pagina 32 Reti di impresa: definizione Reti di persone e organizzazioni: “Strutture molto visibili in contesti ad alta innovazione. Reti che legano tra loro scienziati, artisti, professionisti con università, accademie, imprese. Soggetti individuali in relazione culturale con istituzioni- imprese” (Butera) Reti dal punto di vista giuridico: “E’ un accordo, o meglio un contratto, che consente alle imprese di mettere in comune delle attività e delle risorse, allo scopo di migliorare il funzionamento di quelle attività, il tutto nell’ottica di rafforzare la competitività dell’attività imprenditoriale.” (Unioncamere) Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 33 Perché si ricorre alle reti d’impresa • Processi di outsourcing per ridurre i costi e assicurarsi un alto livello di qualità del prodotto/servizio grazie alla maggiore specializzazione; • Processi espansione di piccole e medie imprese che cooperano per produrre economie di scala e di specializzazione che ciascuna singola impresa non potrebbe conseguire • Aggressione di nuovi mercati e target tramite processi di partnership Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 34 Reti di impresa: i contesti • • • • • Piccole e medie imprese Apertura dei mercati Instabilità della domanda Incremento della pressione competitiva Necessità di qualificare i contenuti produttivi Pagina 35 Le caratteristiche delle reti di impresa (Butera) • Comunità professionale orientata al risultato: Obiettivi, significati in parte comuni Valori, interessi condivisi Comune senso di partecipazione Lealtà multiple ai processi, alla professione, all’organizzazione di appartenenza Appartenenza sia alla comunità locale che a quella professionale Comunità come piccola società che sostiene la crescita e le performances delle persone Pagina 36 Le caratteristiche delle reti di impresa 2 (Butera) • Cooperazione intrinseca: Lavorare insieme con obiettivi comuni e condivisi, con comunità di pratiche, con regole sviluppate in parte dai membri stessi dell’organizzazione Si manifesta attraverso una multipla leadership, con una partecipazione diretta nel definire perché, dove, come, cosa è necessario per realizzare gli obiettivi • Comunicazione estesa: Flussi a 2 vie di informazioni comprensibili, accessibili e presentati in formato usabile E’ proprietà di persone e gruppi sociali che hanno sviluppato competenze, orientamento, meccanismi sociali per rendere aperta e significativa la comunicazione Aumenta il “sensemaking” condiviso nel vedere gli obiettivi, i processi, i risultati E’ una componente del servizio reso ad altre unità o persone Pagina 37 Le caratteristiche delle reti di impresa 3 (Butera) • Conoscenza condivisa: E’ nella testa delle persone E’ un flusso visibile di condivisione e scambio tra persone e organizzazione E’ situata nei team, nell’organizzazione, nella rete E’ un attributo delle comunità Riconcilia sia conoscenza oggettivata (nei testi, nel software..) e conoscenza personale, sia quella esplicita che quella tacita proveniente dalla pratica Impegna tutti nei processi di reperimento, acquisizione, distribuzione, condivisione e valorizzazione delle conoscenze Pagina 38 A seguire …. Cosa sono i processi? Cosa è esattamente la cultura organizzativa? Come è cambiato nel tempo il modo di vedere e progettare le organizzazioni? Titolo Presentazione 11/08/2016 Pagina 39