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Diapositiva 1 - II Circolo Didattico Pompei
2°Circolo Didattico Pompei PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2015/2016 CHI SIAMO Dirigente Scolastico Prof .ssa Anna Maria Cioffi Direzione Didattica Via Parroco Federico, 83 Tel.081/8506209-Fax 081/8506929 Posta certificata [email protected] www.pompeisecondocircolo.gov.it 2 Il POF … “Il POF è il documento fondamentale, costitutivo dell‘identità culturale e progettuale della scuola, esso esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. DPR 275/ 99, art 3 Il POF è il documento di negoziazione per eccellenza che contiene il curricolo di istituto, che rappresenta l’insieme delle scelte culturali operate dai docenti, di quelle organizzative e gestionali, allo scopo di far conseguire a tutti gli allievi le competenze ora espresse nei “traguardi per lo sviluppo delle competenze” posti al termine di momenti di snodo della scuola. “ Le nuove Indicazioni di Fioroni” Il POF è lo strumento che consente di elaborare un progetto formativo che non si fonda solo su un apprendimento circoscritto ai contenuti disciplinari e alla trasmissione dei saperi, ma è l’elaborazione di un percorso complesso,denso di esperienze, relazioni ed opportunità che danno alle attività scolastiche una valenza formativa integrale. Prof. Tonio Di Battista Professore ordinario di Statistica presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti, Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto… Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 3 Pompei : la nostra città! Pompei: Comune in Provincia di Napoli Superficie del comune: kmq 12,41 Altitudine: 53 metri S.L.M. Numero abitanti: 25.000 circa Frazioni: Treponti, Parrelle, Civita Giuliana,Villa dei Misteri , Pontenuovo, Messigno,Mariconda, Fontanelle. Posizione geografica: Pianura Campana, attraversata dal fiume Sarno Nord: Vesuvio Sud: Monti Lattari Est: Monti di Sarno Ovest: Golfo di Napoli Comuni limitrofi: Torre Annunziata, C/Mare di Stabia, S.M. La Carità, Boscoreale, Scafati. 4 Le Risorse Umane: lo staff DIRGENTE SCOLASTICO Prof .ssa ANNA MARIA CIOFFI Coordinatori di plesso Scuola Primaria: Plesso Capone Conte Maria Plesso Celentano Giorgio Ester Plesso Fontanelle Graziano Alfonso Plesso Mariconda Staiano Laura Patrizia Plesso Messigno Aulisio Immacolata I COLLABORATORI ZAMPOGNARO CLOTILDE ESPOSITO RITA Le Funzioni Strumentali AREA 1 a : COPPOLA FILOMENA Coordinatori di plesso Scuola dell’Infanzia Plesso Capone : Monaco Gilda Plesso Celentano: Longobardi Francesco AREA 1 b : CANNELLA CARMELA AREA 2 : SOMMA LORETA AREA 3: DI MARTINO NUNZIA AREA 4 :SCIBELLI MARIO Plesso Fontanelle :Abbagnale Concetta Plesso Mariconda: Bove Margherita Plesso Messigno: Santarpia Maddalena AREA 5: GIORGIO ESTER AREA 6 : DONNARUMMA ANNA 5 Servizi Amministrativi I servizi amministrativi garantiscono lo svolgimento delle pratiche nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del trattamento dati personali (L.675/96) Orario di ricevimento al pubblico Dirigente Prof.ssa Anna Maria Cioffi : (riceve previo appuntamento ) dal lunedì al venerdì : h12.00 - 13,00 D.S.G.A. (riceve previo appuntamento) dal lunedì al venerdì :h 12,00 -13,00 Orari sportello polifunzionale Apertura al pubblico Lunedì- venerdì: 8,30 - 10,30 15,00 - 16,00 Apertura per il personale interno Dal lunedì al venerdì h13.00 -14.40 e dalle h 15.00 -16.00 Direttore Servizi Amministrativi Rag. Ascolese Domenico Assistenti amministrativi 1. 2. 3. 4. 5. Caiazzo Maria Campanile Dorotea Cesarano Carmela Cirillo Pietro Paduano Raffaele Collaboratori Scolastici N° 16 6 I Docenti ‘’I docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.’’ ‘’Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini’’. Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria N° 44 docenti di Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia n° 30docenti di scuola n° 31 docenti su classe dell'infanzia: n° 13 docenti di sostegno n°1docente specialista lingua inglese n° 14 docenti specializzati di lingua inglese n° 3 docenti IRC n° 6 docenti di sostegno n° 2 docenti IRC Gli alunni ’’Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi’’ Indicazioni nazionali 2012 SCUOLA PRIMARIA Totale generale alunni 616 SCUOLA DELL’ONFANZIA Totale generale alunni: n° 313 8 ‘‘Inostri plessi’’ Plesso E. Celentano Scuola dell’Infanzia e Primaria Il plesso è situato in via Astolelle, I Traversa, nel centro di Pompei. L’edificio è circondato da un ampio giardino ed, anche all’interno, ha uno spazio verde con rigogliosi alberi di limoni. Le aule sono tutte molto luminose ed, anche le più piccole, sono confortevoli. Il plesso è dotato di un’aula multimediale e di n°3 lavagne interattive multimediali (LIM) L’edificio è circondato da ampi spazi aperti che si prestano per svolgere attività motorie, ludiche, ricreative Campo Sportivo Scuola dell’Infanzia e Primaria Il plesso Campo Sportivo, si trova nella zona centrale di Pompei, adiacente al campo sportivo” Bellucci”. L’edificio scolastico, di facile accesso e privo di barriere, al suo interno ospita sia le classi di scuola primaria che dell’Infanzia, un laboratorio scientifico attrezzato ed inoltre un’aula multimediale. In alcune aule sono presenti anche le LIM. Gli spazi sono ampi e luminosi; è circondato da un spazio esterno dove gli alunni possono svolgere attività motorie e manifestazioni varie. 9 Plesso Messigno: Scuola Primaria Il Plesso Luciano Mele è ospitato in un un edificio di recentissima ristrutturazione, circondato da ampi spazi e giardini; all’interno le aule, disposte su due piani, sono ampie, luminose e ben arieggiate. Dislocato nella zona periferica di Pompei, in località Messigno, è facile da raggiungere evitando il traffico del centro. È Dotato di un aula multimediale e di LIM. A pochi passi si trova l’edificio che ospita la scuola dell’Infanzia . Plesso Fontanelle Scuola dell’Infanzia e Primaria Il plesso Fontanelle è ubicato nella zona periferica di Pompei. E’ dotato di una palestra scoperta che permette lo svolgimento di attività motorie e ludico-ricreative all’aperto. Inoltre il verde che lo circonda è un elemento importante di contesto. 10 Plesso Mariconda Scuola dell’Infanzia e Primaria Il plesso Mariconda è ospitato in un edificio di recente ristrutturazione che si trova nella periferia del comune di Pompei. Esso è costituito da due corpi adiacenti che ospitano rispettivamente le classi della Scuola Primaria e quelle della Scuola dell’Infanzia. Tutte le aule sono luminose e confortevoli, dotato di palestra e di spazi per poter organizzare attività. Plesso Messigno Scuola dell’Infanzia Il plesso Messigno “scuola dell’Infanzia” è situato nei pressi dell’edificio della scuola primaria ; la scuola presenta spazi accoglienti ed abbelliti con i lavori realizzati con i bambini delle sezioni in relazione alle tematiche trattate nel corso del tempo scuola. 11 I principi del nostro POF La nostra scuola sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile La nostra scuola promuove : UGUAGLIANZA •Rispetto delle pari opportunità con particolare attenzione verso le altre identità etniche, religiose e culturali . •Per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio . Indicazioni Nazionali 2012 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA •Equilibrato inserimento di ciascuno e di tutti a scuola •Comunicazione funzionale all’organizzazione educativo didattica interna ed esterna •Interventi personalizzati per gli alunni con bisogni educativi speciali •Progettazione e valutazione condivisa •Interventi con strategie di rinforzo, approfondimento e recupero •Logica di interazione con i servizi del territorio •Continuità tra i vari ordini di scuola del territorio •Collaborazione partecipata e responsabile di tutti i portatori di interesse •Raccordo e congruità tra le Indicazioni, i piani UE ed OCSE e gli interventi di progettazione e valutazione 12 “Educare istruendo” Centralità dell’alunno come persona Formazione alla Cittadinanza attiva Riferimento agli orientamenti europei integrati agli aspetti significativi della nostra tradizione Adeguamento delle tappe e dei traguardi da raggiungere secondo gli standard diffusi dall’U.E. e dall’OCSE Organizzazione dell’insegnamento in modo progressivamente sistematico Verifica e valutazione periodica e sistematica degli obiettivi cognitivi e comportamentali La nostra scuola e l’Europa Dalla Costituzione Italiana … all'Unione Europea Responsabilità, tolleranza, integrazione, solidarietà, sussidiarietà, condivisione. Tali principi, sanciti dalla Costituzione Italiana, sono richiamati negli atti costitutivi l'Unione Europea. La nostra scuola , considerato l'alto compito educativo - formativo che è chiamata ad assolvere, si pone finalità generali coerenti al dettato costituzionale e ai principi condivisi dagli Stati membri dell'Unione Europea. Affinché i principi enunciati si traducano in comportamenti occorre che la scuola garantisca agli studenti e alle loro famiglie il pieno rispetto delle condizioni di pari opportunità, La nostra scuola realizza la propria funzione impegnandosi in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, disabilità o svantaggio. L’Unione Europea considera l’attenzione alle politiche scolastiche un elemento fondamentale per consentire il completo sviluppo del capitale umano , che costituisce la grande risorsa del continente europeo per vincere la sfida della complessità. La nuova Strategia Europa 2020 auspica una crescita intelligente, inclusiva , sostenibile. Per l’istruzione vengono rilanciati gli obiettivi di Lisbona: potenziare la qualità e l’efficacia dei sistemi scolastici, consentire l’accesso da parte di tutti e aprirli al mondo esterno. 14 La scuola oggi … Il paesaggio educativo è diventato Dalle Indicazioni Nazionali del curricolo estremamente Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono complesso Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici La scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita dei bambini … l’orizzonte territoriale della scuola si allarga Dunque “fare scuola” oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e “il saper stare al mondo” curare e consolidare le competenze e i saperi di base, che sono irrinunciabili perché sono le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso e perché rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel 15 corso della vita. La nostra scuola è impegnata per : offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. 16 Sviluppare in ogni alunno le competenze chiave per garantire il successo formativo di tutti M I S S I O N Accompagnare lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze proponendo un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome, consapevoli … per diventare un cittadino attivo” V I S I O N Dal Quadro di riferimento europeo: Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; be 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dic. 2006. 17 Mappa della qualità CONTESTO • VISIBILITA’ ESTERNA DELL’ISTITUTO • PROGETTAZIONE INTEGRATA CON IL TERRITORIO • PERCORSI IN RETE CON ALTRE SCUOLE RISORSE • COMPETENZA PROFESSIONALE DEL PERSONALE • FUNZIONALITA’ SPAZI AL PROGETTO EDUCATIVO PROCESSI Indirizzi strategici • IDENTITA’ D’ISTITUTO • LEADERSHIP EDUCATIVA • SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE ESITI • ACQUISIZIONE COMPETENZE DI BASE • SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE Comunicazione e decisione • RISPETTO DELLE REGOLE E DEGLI ALTRI • COINVOLGIMENTO NELLE DECISIONI • TRASPARENZA DELLE PROCEDURE Gestione risorse • VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA’ • FORMAZIONE CONTINUA • COORDINAMENTO PROCEDURE DI LAVORO Scelte curricolari • CONTINUITA’ EDUCATIVA • ACCOGLIENZA •AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Scelte metodologico-didattiche • DIFFERENZIAZIONE PROCESSI FORMATIVI • PROMOZIONE APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO • VALUTAZIONE CONDIVISA 18 ORARIO DELLE ATTIVITA‘ DIDATTICHE Scuola Primaria SETTIMANA CORTA: DAL LUNEDI AL VENERDI dalle ore 8.10 alle ore 13.10 MARTEDI : dalle ore 8.10 alle ore 15.10 CLASSI A TEMPO PIENO Plessi : E. CelentanoCampo Sportivo – Mariconda DAL LUNEDI AL VENERDI dalle ore 8.10 alle ore 1610 I docenti in servizio devono essere presenti cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e accogliere gli alunni. Nessun accompagnatore (genitore o delegato) può entrare nei locali scolastici senza autorizzazione del Dirigente o dei docenti. Al termine delle lezioni gli insegnanti affideranno gli alunni ai genitori o agli esercenti la potestà genitoriale o a persone da loro preventivamente delegate per iscritto e con delega agli atti della scuola. Il Consiglio di Circolo ha deliberato l’adozione di una tuta blu, possibilmente con logo del 2° Circolo. 19 SCUOLA DELL’INFANZIA Settimana corta: •orario antimeridiano senza refezione dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10. Inoltre, la scuola dell’infanzia effettuerà un orario scivolato ( fino alle 14.10) per rispondere alle esigenze delle famiglie, laddove venisse richiesto. •orario completo con refezione dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 16,10 (flessibilità oraria di mezz’ora per l’orario di entrata e l’orario di uscita) 20 Ampliamento dell’Offerta Formativa EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Competenze linguistiche:Italiano e Inglese Competenze sociali e civiche Competenze logicomatematiche e scientifiche “Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto” 21 Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 18 dicembre2006 Cittadinanza e competenze La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici : la famiglia in primo luogo. Indicazioni Nazionali per il curricolo Il secondo Circolo, ponendo al centro del suo impegno formativo l’alunno, ha scelto come finalità fondanti di ogni azione educativo – didattica la promozione delle competenze di base unitamente a quelle di cittadinanza. In tale ottica e nel pieno rispetto delle specificità e delle originalità di ogni bambino, la scuola, in quanto comunità educante, intende costruire una convivialità relazionale intessuta di una molteplicità di linguaggi: affettivi, cognitivi ed emotivi. L’intento è di promuovere la condivisione di tutti quei valori che consentano ad ogni alunno di diventare un attivo cittadino sia a livello locale che a livello globale. Al compito di “insegnare ad apprendere” attraverso l’acquisizione delle competenze di base, si affianca anche quello di “insegnare ad essere”. 22 Il nostro curricolo di scuola E’ ORIENTATO ALLA: Crescita della persona Cittadinanza attiva Costruzione critica del sapere Trasversalità delle azioni Dimensione collaborativa 23 La dimensione emotiva L’alfabetizzazione emozionale Una delle finalità primarie per ogni attività programmata è quella di promuovere in ogni bambino un sereno ed armonico sviluppo emozionale, presupposto essenziale di ogni agire. La qualità della vita di ogni bambino è influenzata anche dal suo mondo emotivo che fin da piccolo lo dirige inconsapevolmente verso la rabbia, la gioia, la paura . “ Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e gli altri ”. (Kindlon e Thompson, 2000 ) I più importanti obiettivi che verranno perseguiti attraverso l’applicazione dei principi e dei metodi dell’educazione emotiva e, trasversalmente ad ogni attività, sono: •Favorire l’accettazione di se stessi e degli altri. •Aumentare la tolleranza alle frustrazioni (la resilienza). •Saper esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo. •Saper individuare i propri modi di pensare abituali. •Imparare il rapporto tra pensieri ed emozioni. •Incrementare la frequenza e l’intensità di stati emotivi piacevoli. •Favorire l’acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento. 24 Il curricolo:ITALIANO “l’apprendimento dell’italiano viene pensato in una dimensione trasversale a tutte le discipline e richiede il coinvolgimento di tutti i docenti, che sono pertanto invitati a coordinare le loro attività. In modo particolare le Indicazioni individuano come ambito di lavoro trasversale un «arricchimento del patrimonio lessicale dell’alunno, […] per la parte di vocabolario di base e di parole comuni alle varie discipline», ma con la stessa modalità andrà realizzato «l’apprendimento dei termini specifici di ogni disciplina».” Indicazioni Nazionali La nostra scuola si propone attraverso il processo di insegnamentoapprendimento dell’italiano di : Sviluppare la riflessione e il senso critico. Promuovere lo sviluppo di competenze linguistiche ampie considerando la lingua napoletana come una risorsa e una ricchezza. Valorizzare il territorio circostante dando importanza alle tradizioni e alle proprie origini per insegnare agli alunni ad “essere”. Valorizzare l’oralità. Utilizzare tecniche e strumenti per promuovere il piacere della scrittura e della lettura Favorire il dialogo e la discussione. Utilizzare vocaboli nuovi, diversi ed appropriati allo scopo della comunicazione. Stimolare la curiosità, l'interesse, la capacità di confronto e di critica, la conoscenza. Acquisire competenze relative all'uso di linguaggi diversi. 25 Il curricolo: La lingua inglese Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea, individua la necessità dell’ efficacia formativa e cognitiva dell’apprendimento di una o più lingue comunitarie nei vari segmenti scolastici. La scuola primaria, che rappresenta la base di tutto l’iter scolastico dell’individuo, è considerata il segmento scolastico che “promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e abilità” e “favorisce l’acquisizione della lingua italiana e di una lingua comunitaria (l’inglese)”. Pertanto, l’introduzione generalizzata della lingua inglese in ambito scolastico non può che rappresentare un momento di alfabetizzazione, inteso come un primo stadio di formazione linguistica generale e di sviluppo di conoscenze e abilità di base:prerequisiti indispensabili per uno studio successivo più sistematico ed efficace. La nostra scuola promuove un’educazione linguistica che non miri soltanto a far raggiungere competenze specifiche formali e strutturali, ma che aiuti anche ad acquisire una buona competenza comunicativa che, valorizzando l’esperienza di ciascuno, sappia recuperare in modo adeguato accanto al codice verbale altri tipi di codice più vicini al discente bambino. Una buona competenza comunicativa che focalizzi il carattere di trasversalità della lingua rispetto alle altre discipline. Da qui il grande rilievo che si vuole fornire all’apprendimento della lingua inglese come lingua comunitaria necessaria per interagire nel mondo attuale. 26 Il curricolo:il pensiero logico-critico matematica…mente La matematica trova la sua radice nell’esperienza e nell’agire umano, essa non è un corpus statico di teoremi e concetti, ma una realtà dinamica . E, tutto si gioca proprio nei primissimi contatti dei bambini con la matematica. I bambini piccoli, da quando cominciano a muoversi con un po’ di autonomia sono affascinati sempre dal contare, dalle forme. Mostrano a questo riguardo curiosità e iniziativa. Quando arrivano nella scuola primaria vi è una forza intellettuale prorompente che , canalizzata proponendo idee, problemi, esperienze, per allargare i loro orizzonti. Se invece i bambini scoprono che tutto si riduce a saper scrivere i numeri ed eseguire istruzioni, scatta subito la noia e il disinteresse. I concetti matematici elementari emergono in modo chiaro e distinto attraverso molti esempi ed esperienze:correre fra due punti segnati sul terreno, piegare un foglio di carta, osservare un raggio di luce, afferrare un righello e tracciare, tendere una corda che giaceva a terra tirando dai due estremi, misurare una distanza o un’altezza … Ma, è soprattutto attraverso il dialogo che si desta l’interesse per i concetti aritmetici, geometrici o di probabilità. Ragionando si sente che essi sono rilevanti, e lo sono non tanto perché servono nella vita quotidiana ma perché la nostra esperienza e la nostra mente che ci permette di allargare gli orizzonti . La matematica, infatti, si presenta ai bambini perché essa introduce al pensiero simbolico; perché essa progetta ai giovani ai “compiti infiniti”, per dirla con Husserl, è quella “sospensione” della pratica dalla quale poi è scaturita la potenza trasformatrice. Ciò che gli alunni devono apprendere. I nostro obiettivi : Elaborare un curricolo con strategie didattiche che coinvolgano attivamente l’alunno a costruire interessi per sé attraverso processi dinamici. Utilizzo del dialogo e del feedback nel rapporto docente-discente. utilizzare una didattica laboratoriale che implementi la dimensione metacognitiva. Trasversalità della matematica per il potenziamento del pensiero logico-critico . 27 Il come Ricerca-azione- esperienza che vede protagonisti attivi i docenti per sostenere la continua crescita professionale di quanti sono coinvolti nel processo di insegnamento-apprendimento, garantendo una sempre migliore qualità dell’interazione docente/discente; Didattica laboratoriale e apprendimento cooperativo- il Laboratorio è infatti il "luogo" dove ciascun alunno è messo in condizione di progettare, fare e sperimentare per costruire le proprie competenze che si sostanziano, in tal modo, come il risultato della riflessione, della pratica e dell'interiorizzazione del processo di apprendimento; Metacognizione - uno strumento di apprendimento mediante il quale si rendono le persone consapevoli del modo in cui affrontano i compiti cognitivi e si insegna a gestire in modo efficace i processi che si mettono in atto; attraverso la metacognizione ciascun allievo può strutturare il PROPRIO PERSONALE ED UNICO METODO DI STUDIO e diventa consapevole di quello che fa e di come lo fa. Tale consapevolezza gioca un ruolo fondamentale sulla sfera emotivo motivazionale perché aumenta la fiducia nelle proprie capacità di portare a termine con successo delle attività, alimentando il senso di autoefficacia ed autostima. 28 Il curricolo:le scienze Le conoscenze scientifiche contribuiscono alla formazione culturale della persona perché sviluppano le capacità di mettere in relazione il “pensare e il fare” e offrono strumenti adeguati per percepire, interpretare e collegare i fenomeni e gli eventi quotidiani tra loro. Un pensiero scientifico è fondamentale per lo sviluppo delle capacità critiche e creative. L’apprendimento tramite le scienze deve: Suscitare curiosità e interesse Ricercare le ragioni dei fenomeni osservati Favorire l’esperienza diretta di fenomeni scientifici Acquisire esperienza diretta circa il concetto di trasformazione Elaborare previsioni, anticipazioni, ipotesi e verificarle Predisporre uno schema per l’esecuzione di un’esperienza Usare forme di rappresentazione diverse per raccogliere dati Porre domande e problemi per il gusto di apprendere e scoprire 29 Il curricolo :tecnologia La multimedialità offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità legate a diverse discipline e a diversi aspetti dell’apprendimento. Tali opportunità consentono di rintracciare i legami trasversali fra le conoscenze al fine di accrescere le competenze personali possedute da ciascun alunno. Inoltre le peculiarità del mezzo costituiscono un’ottima occasione per sperimentare attività tradizionali attraverso mezzi tecnologici nuovi e nuove opportunità: basti pensare agli ipertesti.L’approccio ai mezzi informatici consente agli alunni di riesaminare il proprio modo di pensare e di rielaborare il sapere, di progettare e di realizzare; inoltre fornisce loro nuove occasioni per lo sviluppo della creatività, dell’elasticità mentale e dell’apprendimento. L’uso di tali mezzi va considerato, pertanto, un potente strumento didattico per offrire nuove modalità di apprendimento basate su un sapere a mappe, piuttosto che su un sapere a settori. Uno strumento, appunto, "trasversale" che può spaziare in ogni area conoscitiva e intersecarsi con discipline diverse, dall'aritmetica alla lingua straniera, dalla ricerca scientifica alla musica, dalla lingua alla geometria, dalla geografia alla storia. Inoltre esso predispone alla progettualità e alla continua ricerca di soluzioni migliorative del proprio lavoro. Obiettivi: •Utilizzare le tecnologie come strumento per implementare il processo di apprendimento. •Favorire l’acquisizione di abilità necessarie a comprendere ed usare nuovi mezzi di comunicazione. 30 Il curricolo: la didattica 2.0 Dotazione di n° 5 aule digitali nell’ambito del “Piano Nazionale Scuola Digitale”, una per ogni plesso . La didattica 2.0 consente : Alunni Apertura all’uso e produzione di strumenti informatici per tutti gli alunni partecipanti all’azione educativa. Possibilità di allargamento, anche sporadico, di tale azione educativa ad altri gruppi classe. Facilità di individualizzazione del lavoro nel recupero e integrazione scolastica di soggetti svantaggiati. Miglioramento nello sviluppo del pensiero critico attraverso la costruzione e decostruzione del “sapere”. Aumento della partecipazione, della motivazione ad apprendere e dei livelli di attenzione con l’uso della LIM. Apprendimento cooperativo, apprendimento attraverso il “fare”, apprendere attraverso la scoperta, fare didattica progettuale e per problemi… Condivisione dei Saperi. Abbattimento delle barriere spaziali e temporali dell’ambiente scuola attraverso la perpetua connessione tra pari e con i docenti, creando un ambiente individuale di studio su misura dei singoli stili cognitivi Docenti Implementazione del lavoro di cooperazione all’interno del team docente. Facilitazione degli interventi di recupero e potenziamento. Facilità nel reperire risorse. Varietà degli strumenti comunicativi. Documentazione sistematica. Didattica tutoriale. 31 Il curricolo: le competenze sociali La scuola, tra le sue finalità principali, concorre a sviluppare la potenziale creatività del fanciullo. Due aspetti di essa devono essere sottolineati in modo particolare. Il primo riguarda la necessità che le funzioni motorie, cognitive e affettive giungano ad operare progressivamente e puntualmente in modo sinergico, suscitando nel fanciullo il gusto di un impegno dinamico nel quale si esprime tutta la personalità. Il secondo riguarda la necessità di non ridurre la creatività alle sole attività espressive, ma di coglierne il potere produttivo nell'ambito delle conoscenze in via di elaborazione. La Social Dance costituisce una grossa opportunità per esprimersi in una modalità così diretta e coinvolgente come il movimento, che può mettere in luce potenzialità e a volte problematiche spesso latenti. Finalità : effettuare esperienze motorie nuove e significative nel quadro della formazione della personalità. OBIETTIVI FORMATIVI •la collaborazione •il confronto con gli altri •la comprensione dei propri errori •la ricerca di giuste soluzioni e strategie, cercando di far comprendere al bambino la struttura del gioco nella sua globalità, lo spazio a disposizione e le regole del gioco da rispettare. 32 La progettualità Autonomia delle Scuole e progettualità rappresentano una endiadi, nel senso che senza progettualità l’autonomia si riduce a un vuoto simulacro, dietro cui si nasconde il vecchio tran tran e la pratica corrente La nostra progettualità intende stimolare, promuovere e potenziare, abilità , competenze e conoscenze nell’ottica dell’apprendere ad apprendere . i docenti sono impegnati nella costante rilevazione dei punti di debolezza , delle criticità e delle esigenze degli alunni, per garantire una progettualità che dia a ciascuno alla risposta più confacente ai suoi bisogni di apprendimento. La nostra progettualità, in questo anno scolastico, oltre che a porsi come obiettivo quello delle competenze di base , tenderà a favorire il pensiero logico –critico , necessario e fondamentale per affrontare qualsiasi situazione problematica. 33 Quadro progettuale Scuola Primaria Orario curriculare orario extracurriculare Progetto “Continuità” “Fair Play” Progetto “Accoglienza” “Easy Basket” “Frutta nella scuola” “Sportivamente” “Insieme con ritmo” Progetto majorette “Matematica … mente” “Social Dance” Star bene a scuola” “Incontro l’autore” Percorsi di scrittura creativa Lettura animata Progetto Federale “1-2-3 Mini Volley” “Matematica … mente” “Insieme con ritmo” Progetto majorette “Star bene a scuola” :alimentazione e benessere “E’ Ora di muoverci- Latte in movimento” Parmalat educational 34 Ampliamento dell’offerta formativa G&C nutrizioniste: “azione di sensibilizzazione sull’alimentazione” E’ un percorso svolto in collaborazione di esperti che prevede incontri con gli esperti su tematiche specifiche connesse all’alimentazione e alla crescita : 1- con gli alunni 2 - con i genitori 3- con i docenti Incontri con l’autore : percorsi con autori e scrittori locali Attività in libreria Scrittura creativa Lettura animata Percorsi sul rispetto della salute e dell’ambiente: 35 SCUOLA APERTA ANCHE A GIUGNO E A LUGLIO “ Scuola aperta anche a Giugno” Il 2° Circolo didattico di Pompei organizza attività educativo-didattiche, in forma laboratoriale, a conclusione delle attività didattiche previste dal calendario scolastico,a l fine di offrire alle famiglie e agli alunni tempi e modalità per poter continuare ad ampliare il proprio bagaglio esperienziale in un ambiente già noto, dove i bambini possono sperimentare nuove modalità di apprendimento. L’esperienza già avuta ha messo in evidenza i molteplici aspetti positivi dell’azione, quali: tempi distesi , conoscenza delle risorse umane impiegate, conoscenza degli alunni e delle loro esigenze, supporto alle famiglie che ancora sono impegnate nel lavoro. 36 Il progetto Accoglienza per favorire lo “star bene a scuola”: Garantire un clima di accettazione reciproca offrendo l’opportunità per la costruzione di rapporti significativi tra alunni, insegnanti e genitori ; integrare i nuovi alunni ed i nuovi docenti, perché possano percepirsi ed essere percepiti fin dall’inizio come membri significativi della comunità educante; favorire la conoscenza, la condivisione ed il rispetto dell’organizzazione e delle regole della scuola, nella prospettiva della convivenza democratica; attivare momenti di relazione ed interscambio finalizzati alla conoscenza di sé e degli altri. Alunni Docenti Il progetto si attua nei primi giorni di scuola per tutti gli alunni del Circolo. Per gli alunni della sezione di tre anni della Scuola dell’Infanzia e delle classi prime di Scuola Primaria il progetto durerà per alcune settimane adattandosi alle specifiche esigenze e bisogni dell’utenza. Per la scuola dell’Infanzia, nel mese di giugno, verrà realizzato il percorso “Open week” che prevede l’apertura della scuola per i bambini di 3 anni, nuovi iscritti. I nuovi docenti verranno accolti nei primi giorni di settembre dall’intero Collegio dei docenti e supportati nel loro inserimento dalla Funzione Strumentale di competenza. Genitori Scuola dell’infanzia( sez.3 anni):incontri informativi con i docenti nel mese di giugno e di settembre. Scuola Primaria (classi prime): incontri informativi con i docenti nei mesi di settembreottobre Per tutti i genitori: incontro per la socializzazione del POF. 37 METODOLOGIA Sarà stimolata la socializzazione mediante il gioco, l’esplorazione, la manipolazione, l’espressione, con l’utilizzo dei vari linguaggi. Gli alunni verranno guidati con curiosità verso relazioni educative quali la conoscenza, il confronto ed il rispetto degli altri. ATTIVITA’ Per gli alunni • Esplorazione dello spazio scuola; •attività ludiche ; •attività manipolative, grafico-pittoriche, motorie e musicali; •addobbo dello spazio comune. Inoltre per i più grandi: •conversazioni libere e guidate; •uso di domande stimolo all’interno di conversazioni; •circle-time; •attività di ascolto di facili filastrocche e brevi racconti; •Giochi e lavori in gruppo. Per i genitori •Scuola dell’infanzia( sez.3 anni):incontri informativi con i docenti nel mese di giugno e di settembre. •Scuola Primaria (classi prime): incontri informativi con i docenti nel mese di settembre, prima dell’inizio della scuola. •Per tutti i genitori: incontro per la socializzazione del POF. DURATA Il progetto si attua nei primi giorni di scuola per tutti gli alunni del Circolo, con una particolare attenzione agli alunni della sezione di tre anni e delle classi prime, per cui il progetto durerà per alcune settimane. Per la scuola dell’Infanzia, nel mese di giugno, verrà realizzato il percorso “Open week” che prevede l’apertura della scuola per i bambini di 3 anni, nuovi iscritti. 38 La Continuità: “una scuola come sistema” Dpr 339/1992 - della continuità • Per la democratizzazione sociale al fine di assicurare: -il diritto all'uguaglianza delle opportunità -il diritto alla diversità • Per l'innovazione culturale della vita scolastica • Come identità continua e non come conservazione, omologazione, unicità, omogeneizzazione Continuità orizzontale: come complementarità-reciprocità tra le opportunità culturali dentro e fuori la scuola; per la validazione e legittimazione dei linguaggi, delle storie, delle culture, dei valori di cui sono portatori e testimoni gli allievi; per una collaborazione proficua con le famiglie dei nostri alunni Una scuola come SISTEMA APERTO : tra i suoi gradi interni con il territorio naturale e sociale Continuità Verticale: come punto di raccordo tra i diversi ordini di scuola al fine di facilitare un percorso formativo unitario nell’alunno; per garantire un clima sereno e ridurre ansie, frustrazioni e traumi dovuti alla discontinuità insuccesso Una scuola del CURRICOLO VERTICALE impegnata a: promuovere processi di alfabetizzazione e di socializzazione modellati sui livelli e le capacità cognitive, metacognitive, creative e relazionali degli allievi e orientati all’acquisizione delle competenze di cittadinanza 39 Continuità Scuola dell’Infanzia - Primaria - SSPG • Progetto “continuità” scuola dell’infanzia e scuola primaria • Incontri bimestrali tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado e alunni classi quinte per la realizzazione di attività laboratoriali . • Adozione di criteri di valutazione univoci per gli alunni delle classi di passaggio per evitare discrepanze e favorire la continuità del processo educativo-didattico. • Schede di rilevazione delle competenze in uscita. • Prove d’ingresso e d’uscita comuni per le classi ponte. • Formazione e sperimentazione sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo. • Iniziative che emergeranno in itinere nel corso dell’anno scolastico. 40 Il rapporto scuola- famiglia è qualificato da: • Centralità del bambino • Spirito di collaborazione e cooperazione • Condivisione delle responsabilità • Rispetto delle specifiche competenze Occorre quindi: rendere intenzionali e non episodici i canali di comunicazione scuola-famiglia: • Accoglienza dei genitori delle classi ponte prima dell’inizio della scuola • Assemblea per illustrare il POF •Colloqui bimestrali secondo il calendario predisposto e, ogni volta si renda necessario, anche su appuntamento durante l’orario di programmazione settimanale • Consigli di intersezione, di interclasse con i rappresentanti dei genitori • Assemblee di classe convocate dagli insegnanti e dai rappresentanti dei genitori all’occorrenza • Colloquio di consegna del documento di valutazione quadrimestrale • Strumenti ordinari di comunicazione: avvisi sul diario • Sensibilizzazione verso i ruoli educativi della famiglia per motivare i genitori a proporsi come soggetti attivi nella realizzazione educativa dei progetti concordati Il docente deve: •motivare l’intervento didattico •esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione •collaborare con la famiglia in merito alle attitudini del bambino e ai comportamenti scolastici ed extrascolastici Il genitore deve: • conoscere l’offerta formativa •partecipare alla vita della scuola •collaborare per la realizzazione del patto educativo 41 La dimensione inclusiva “L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”. L.104/92 art.12, “L’esercizio del diritto all’educazione e all’ istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”. (comma.4) Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità la progettazione educativa deve, dunque, essere costruita tenendo ben presente questa priorità. Una progettazione educativa che scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo sviluppo, nella logica anche nella costruzione di un progetto di vita che consente all’alunno di “avere un futuro”, non può che definirsi all’interno dei Gruppi di lavoro deputati a tal fine per legge. Si è integrati/inclusi in un contesto, infatti, quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri. La flessibilità organizzativa e didattica, prevista dall’autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche, consente di articolare l’attività di insegnamento secondo le più idonee modalità per il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni 42 Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I, riguarda la crescita personale e sociale dell’alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione, in prospettiva dell’innalzamento della qualità della vita dell’alunno con disabilità, anche attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l’orizzonte di “un futuro possibile”, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera comunità è chiamata : •ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive; •a gestire in modo alternativo le attività d’aula; •ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Collegio dei docenti Consigli di classe Sono chiamati a: assumere comportamenti non discriminatori; essere attenti ai bisogni di ciascuno; accettare le diversità e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe; favorire la strutturazione del senso di appartenenza; costruire relazioni socio-affettive positive. 43 La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie adeguate quali: •L’apprendimento cooperativo. •Il lavoro di gruppo e/o a coppie. •Il tutoring. •L’apprendimento per scoperta. •La suddivisione del tempo in tempi. •L’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista del suo apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti. Va favorita, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, attivando le personali strategie di approccio al “sapere” rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento di ciascuno. 44 IL P.A.I. Il Piano Annuale dell’Inclusione La Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale perl’inclusione scolastica” e la Circolare ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561, prevede l’estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’istituto (Glhi) alle problematiche relative a tutti i Bisogni educativi speciali (Bes) con i seguenti compiti: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze 45 La nostra proposta di lavoro OBIETTIVO / COMPETENZA: educativo-relazionale educativo– didattico relativo al progetto di vita Atitività •attività adattata rispetto al compito comune (in classe) •attività differenziata con materiale predisposto (in classe) •affiancamento / guida nell’attività comune (in classe) •attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi parallele •attività di approfondimento / recupero individuale •tutoraggio tra pari (in classe o fuori) lavori di gruppo tra pari in classe •attività di piccolo gruppo fuori dalla classe •affiancamento / guida nell’attività individuale fuori dalla classe e nello studio •attività individuale autonoma attività alternativa, laboratori specifici. Contenuti comuni alternativi ridotti facilitati Spazi organizzazione dello spazio aula. attività da svolgere in ambienti diversi dall’aula. Laboratorio multimediale. Tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività 46 Come realizzare l’inclusione? La proposta progettuale L’idea di fondo Obiettivi Promuovere azioni volte all’inclusione scolastica; Promuovere azioni di didattica integrata; Ricercare strategie adeguate; Approfondire e condividere pratiche educativo – didattiche che favoriscano processi di inclusione di tutte le diversità, con particolare riferimento agli alunni diversamente abili, in quanto valore condiviso di cittadinanza, parità di diritti e di opportunità: Sostenere la corresponsabilità di genitori, docenti, Servizi del territorio nei confronti dei bambini diversamente abili in modo da favorire un “pensiero” condiviso sulle modalità di recupero, sviluppo ed integrazione didattica Favorire lo sviluppo delle potenzialità cognitive, affettive e sociali di ciascun alunno; Promuovere le condizioni per “star bene e sentirsi a proprio agio” (autostima, fiducia in se stessi e negli altri) e “far bene” (senso dell’autoefficacia); Consolidare la relazione scuola – famiglia; Realizzare una rete di supporto, interna alla scuola, per il recupero degli insuccessi educativi; Condividere l’azione di formazione dei docenti, gli interventi educativi della famiglia e gli interventi terapeutici attuati dai operatori dei centri di riabilitazione e delle A.S.L. nei confronti degli alunni diversamente abili; Offrire uno spazio di Ascolto ai genitori e ai docenti. La strategia Colloqui e lavoro in team per organizzare le richieste di valutazione diagnostica da inoltrare alla A.S.L.: Programmazione e organizzazione dei G.L.H.: Coordinazione delle attività del gruppo dei docenti di sostegno; Rapporti con gli operatori delle ASL e con gli operatori dei centri di riabilitazione e con l’amministrazione comunale. Elaborazione di attività di didattica integrata; Elaborazione di percorsi educativi e didattici stimolanti attraverso la relazione significativa con il 47 gruppo classe, il corpo docente e non docente, il ricorso a supporti informatici e metodologia attiva; Per alunni davvero speciali … Le risorse interne Gli insegnanti di classe/sezione Gli insegnanti di sostegno I collaboratori scolastici Le risorse esterne Gli esperti ASL Eventuali esperti esterni L'amministrazione Comunale Associazioni del territorio LA DISABILITA' E L'INTEGRAZIONE Obiettivi Favorire la realizzazione di ognuno, la socializzazione e l'acquisizione delle abilità e delle competenze di base. Promuovere una vita di relazione più ricca e serena. Valorizzare le capacità e le potenzialità dell'alunno disabile. Trovare percorsi efficaci ed alternativi, applicando gli interventi più idonei. Recuperare e/o rafforzare le motivazioni all'attività scolastica (anche con il supporto delle TIC) Destinatari: gli alunni con bisogni educativi speciali e i loro compagni Organizzazione orario:curricolare ed extracurricolare Metodologia:Gruppo classe/sezione , piccolo gruppo, gruppi omogenei ed eterogenei per età, laboratori LE ATTIVITA' Stesura e attuazione dei Progetti Educativi Individualizzati per gli alunni diversamente abili. Incontri periodici del gruppo H per: 1) pianificare i processi di integrazione; 2)creare opportunità di confronto e discussione; 48 Attuazione di percorsi finalizzati alla condivisione del P.E.P. da parte delle famiglie, degli esperti ASL e degli operatori scolastici. Attuazione di percorsi individualizzati, finalizzati all'acquisizione delle competenze curricolari. Partecipazione ai progetti ed ai laboratori espressivo creativi delle singole classi. Raccordo degli interventi individualizzati con le attività della classe. Attività in ambito psicomotorio, socio-affettivo e relazionale. Esperienze manipolative con materiali legati all'esperienza quotidiana. Uso dei laboratori di informatica e di software didattici. Lavoro per piccoli gruppi di recupero. Attuazione di percorsi finalizzati alla riflessione sul concetto di diversità e allo sviluppo di atteggiamenti collaborativi tra bambini. GLI INDICATORI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE L'alunno ha migliorato le abilità: psicomotorie – comunicative - cognitive ha sviluppato nuove abilità ha costruito dinamiche relazionali positive ha conquistato autonomia, fiducia, autostima ha raggiunto una più armoniosa dimensione affettiva Documentazione e visualizzazione dei percorsi didattici realizzati 49 Visite d’istruzione Le visite guidate, valido supporto alle attività curricolari e progettuali del Circolo, si configurano come esperienze di apprendimento e crescita della personalità dell’ individuo e della sua piena integrazione scolastica e sociale. Costituiscono attività educative e didattiche vissuta in un contesto ambientale diverso da quello consueto dell'istituzione scolastica. Esse sono finalizzate a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del Paese e del territorio. La partecipazione a manifestazioni culturali è sempre in coerenza con gli obiettivi didattici e formativi. 50 Visite d’istruzione Proposte di itinerario: Scuola dell’infanzia Fattorie didattiche Scuola primaria •Oasi naturali •Siti archeologici •Aziende Agrituristiche e Fattorie didattiche •Giffoni Film Festival •Musei •Orti botanici •Siti di interesse artistico – religioso •Enti preposti per la salvaguardi della cultura e del territorio •Percorsi in collaborazione con agenzie che propongono itinerari educativo-didattici rispondenti alle esigenze delle visite d’istruzione I docenti potranno valutare ulteriori proposte di particolare interesse educativodidattico. 51 Progetto VALES Valutazione e sviluppo scuola Con il progetto sperimentale VALES, Valutazione e sviluppo, è stata fornita alle istituzioni scolastiche e ai dirigenti del primo e del secondo ciclo l'opportunità di partecipare alla definizione di un processo che lega la valutazione ad un percorso di miglioramento continuo. Con questo percorso, di durata triennale, si intende individuare un meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la valutazione delle scuole e la valutazione del dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato fra piano di miglioramento della scuola e obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica. Il 2° Circolo Didattico di Pompei ha inteso partecipare al progetto per valutare il processo delle azioni intraprese a livello di microsistema scolastico per implementare il proprio processo di miglioramento. Nel corso del primo anno è stata effettuata l’analisi della realtà scolastica . Conseguentemente è stato redatto il rapporto di autovalutazione. C’è stato poi il momento della visita dei valutatori esterni alla nostra realtà scolastica. Sono stati individuati i punti di forza e i punti di criticità ed in virtù di quanto emerso si procede alla messa in atto di Il Piano di Miglioramento. 52 Il percorso FASE 1 – analisi iniziale per individuare i punti di forza e di debolezza ed inserirli in un rapporto di autovalutazione in cui si individueranno gli obiettivi di miglioramento FASE 2 –progettzione e redazione di un piano di miglioramento da parte della scuola, supportata dall’INDIRE FASE3- Valutazione efettuata rispetto all’attuazione del piano e ai risultati raggiunti e pubblicazione dei risultati sulla valutazione sul servizio Scuola in chiaro” del M.I.U.R. 53 LA VALUTAZIONE “L’uomo è come un albero. Se ti metti di fronte ad un albero e lo guardi incessantemente per vedere se cresce e di quanto sia cresciuto, non vedrai nulla. Ma curalo in ogni momento, liberalo dal superfluo e tienilo pulito (…) ed esso, a tempo debito comincerà a crescere. Lo stesso vale anche per l’uomo: l’unica cosa che gli serve è superare lacci e impedimenti, non mancherà di svilupparsi e crescere. Ma è sbagliato esaminarlo in continuazione per scoprire quanto sia cresciuto.” M. Buber • • Come stabilito dal D.l. 137/08, la valutazione periodica e finale è espressa in decimi, con voti numerici riportati anche in lettere nel documento di valutazione degli alunni. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando i genitori e gli alunni. La nostra scuola è attenta alla riflessione sulla restituzione dei dati relativi alle prove INVALSI. Ha, pertanto, avviato anche dei percorsi di formazione dei docenti. Lo scopo è quello di rendere la verifica e la valutazione degli apprendimenti non un momento dell’anno, bensì un processo che dà continuamente feed-back sulle azioni dei docenti 54 e sulle modalità di apprendimento degli alunni. La nostra valutazione è … “AUTENTICA” • verifica non solo ciò che l’alunno conosce ,ma anche ciò “che sa fare con ciò che sa”, attraverso la soluzione di compiti reali e concreti. • mira ad una valutazione reale, caratterizzata da concretezza, per praticità e socialità. • è strettamente legata al concetto di competenza e quindi alla capacità di far fronte ad un compito attivando le proprie risorse, cognitive, metacognitive, motivazionali, creative, mettendole in relazione con quelle che si rendono concretamente disponibile all’esterno. • promuove e valorizza la specificità di ciascuno attraverso la cooperazione con il gruppo dei pari e con i docenti, affinché tutti e ciascuno siano messi in condizioni di diventare cittadini attivi, automi e responsabili. Comoglio,M. (2002) 55 “Valutare tutti valutare ciascuno”: i tre momenti della valutazione • Iniziale: per conoscere le caratteristiche del gruppo classe e dei singoli alunni attraverso l’accertamento del possesso dei prerequisiti per poi predisporre la programmazione di obiettivi didattici e formativi volti a valorizzare tutti e ciascuno, anche le eccellenze e ad individuare eventuali percorsi educativo- didattici Diagnostica personalizzati. eventuali attività di recupero. Formativa • In itinere : è finalizzata a cogliere informazioni analitiche non solo sul processo di apprendimento cognitivo dell’alunno ma dell’intero percorso formativo dello stesso, dei passi realizzati, della motivazione ad apprendere, dell’impegno. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali modifiche all’azione educativo- didattica. • Finale ,poiché mira, a conclusione dell’anno scolastico, a dare un quadro generale e dettagliato delle conoscenze, abilità e competenze acquisite dall’alunno. Sommativa 56 Giudizi - livelli-voti La valutazione degli apprendimenti deve essere vissuta dall’alunno come un momento positivo del processo di insegnamento – apprendimento evitando che si generino ansie e preoccupazioni che possono condizionare il suo percorso di apprendimento. La valutazione deve assumere un valore formativo e questo induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando cosi non ad” etichettare” ma a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé. Classi prime e seconde GIUDIZIO DI PROFITTO LIVELLO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione ECCELLENTE e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata VOTO 10 OTTIMO 9 DISTINTO 8 BUONO 7 SUFFICIENTE 6 57 Classi terze-quarte-quinte GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite LIVELLO DI PROFITTO VOTO ECCELLENTE 10 Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali OTTIMO 9 Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili DISTINTO 8 Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici BUONO 7 Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata SUFFICIENTE 6 58 Come valutiamo ”si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa”. (Wiggins, 1993) Strumenti Griglie per la valutazione del comportamento Prove interne comuni a tutte le classi per la verifica e valutazione dell’apprendimento degli alunni: iniziali, in itinere e finali. Predisposizione di questionari di gradimento per gli stakeholders di tutte le attività promosse in orario curriculare ed extracurriculare. Incontri gruppo di lavoro per attuazione piani di intervento e di miglioramento. Valutazione periodica delle azioni didattiche. Creazione di rubriche valutative. 59 I PON I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. La nostra scuola partecipa alle azioni promosse dall’U. E., Fondi Strutturali Europei –PON-, competenze per lo sviluppo (FSE) e creazione di ambienti di apprendimento (FESR), al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa favorendo non solo la formazione dei docenti ma anche innalzando il livello di apprendimento degli alunni. 60 La formazione dei docenti La necessità della formazione si è fatta ancora più profonda oggi, nella cosiddetta società della conoscenza, una società che considera come vera ricchezza dell’individuo le conoscenze e le competenze che permettono di affrontare l’incertezza di una realtà che cambia continuamente e che, molto probabilmente, chiederà ai nostri allievi di oggi, cittadini e lavoratori di domani, di modificarsi più volte nel corso della loro vita professionale e lavorativa. La nostra scuola, nell’ottica di una formazione in servizio volta all’innovazione delle pratiche didattiche e all’acquisizione di competenze , progetta percorsi di formazione per : 1.L’utilizzo del registro elettronico 2.Utilizzo delle piattaforme CLOUD 3.Utilizzo delle LIM e creazione di learning object 61 LA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose… 62 Indicazioni Nazionali 2012 La nostra vision: “Crescere nei valori per costruire un mondo migliore ” I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità - che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare. Indicazioni Nazionali emotività corporeità esplorazione conoscenza identità comunicazione corporeità La Scuola dell’Infanzia La scuola dell’Infanzia è il luogo dove il bambino inizia il suo itinerario di istruzione, formazione ed educazione. La nostra scuola pone al centro della sua finalità la “persona” che apprende con l’originalità del suo percorso individuale insieme alla rete di relazioni familiari e degli ambiti sociali. Un aspetto determinante è l’individuazione di un “senso” all’interno del triangolo educativo – didattico - formativo nel quale famiglia,scuola e società collaborano tenendo presente che ogni bambino è unico e irripetibile con le sue potenzialità e difficoltà e va guidato affinché possa scoprire il valore di se stesso e di una realtà che si modifica giorno per giorno. In tale prospettiva diventa importante la scoperta del sé e l’acquisizione di qualità necessarie per essere protagonista nella società e ciò a partire già dalle prime esperienze nella scuola dell’infanzia. Il sé e l’altro Immagini, suoni, colori I CAMPI DI ESPERIENZA I discorsi e le parole Il corpo e il movimento La conoscenza del mondo 64 Scuola dell’Infanzia Area linguistico- espressiva Progettualità Area sociale- emotiva Orario curricolare Conosco il mio corpo Area logico-matematica scientifica Orario extracurricolare In giro per la città Con le mani posso fare Il Presepe vivente Il Presepe vivente Carnevale con noi Apprendo con gusto Star bene a scuola: la fiera del cibo Carnevale con noi Mangio sano e …mi diverto 65 Interazione con il territorio: linee di impegno La nostra scuola, nell’ottica della creazione di un sistema educativo integrato, individua e sperimenta forme di collaborazione con il territorio e si muove per: consolidare i rapporti scuola-famiglia attraverso i momenti di incontro istituzionalmente previsti: assemblee di presentazione del P.O.F.,colloqui individuali, consigli di interclasse e intersezione, incontri bimestrali e su richiesta del genitore; rendere accessibile e trasparente l’informazione dei genitori relativamente ai progetti e alle attività della scuola, anche attraverso l’elaborazione di opuscoli informativo; promuovere la collaborazione con l’Ente Locale e le istituzioni socio-culturali del territorio in fase di stesura della programmazione di team, lasciando spazio alle eventuali proposte ed occasioni formative provenienti territorio nel corso dell’anno scolastico; aprire a collaborazioni, sia in ambito curricolare, che extra curricolare alle associazioni sportive, socio-sanitarie, educativo -formative e culturali -ricreative. 66 Rapporti e collaborazioni Sono previsti accordi in rete con : I Circolo Didattico di Pompei Scuola Primaria Paritaria “Bartolo Longo” IC “Matteo della Corte” IC “Amedeo Maiuri” Istituto Secondario “Santa Caterina da Siena” Scuola Secondaria I grado Paritaria “Bartolo Longo” Liceo Scientifico “ E. Pascal” – Pompei Lega navale di Castellammare di Stabia Editrice GAIA Amici del MILLENIUM Associazione FIOCCO AZZURRO Centro sportivo “SOCCER FIVE” ASD Pompei Volley FIPAV Federazione Italiana Pallavolo ProAcc s.r.l. “ Scuola di arte scenica” Museo Gracco di Pompei Convenzioni con le Università: Università degli Studi di Salerno Università degli Studi di Macerata Università degli studi S. Orsola Benincasa Università di Chieti – Pescara “ Gabriele D’Annunzio 67 Il nostro Patto Formativo Che cos’è? Il contratto formativo rappresenta l’esito di un processo di chiarimento e interiorizzazione delle reciproche aspettative tra i molteplici attori coinvolti nella formazione. Elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il POF d’Istituto, è la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola. Viene stipulato dai docenti, dai genitori e dagli alunni e comporta da parte dei contraenti un impegno di corresponsabilità per assicurare ad ogni bambino un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico. Ogni singolo, all’interno dell’assemblea dei genitori, declina oralmente la programmazione educativa e didattica della classe secondo il progetto formativo elaborato nel POF. Chi? I DOCENTI SI IMPEGNANO: a conoscere l’alunno, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso opportuni momenti e strumenti di osservazione; ü a creare un ambiente sereno che permetta all’alunno di usufruire in modo significativo delle opportunità educative; a relazionarsi con gli scolari dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni; ad instaurare e a coinvolgere gli alunni, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li riguardano; a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori; a tener presente gli interventi educativi delle famiglie, nel quadro delle finalità indicate dai Programmi; a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa/didattica. 68 I GENITORI SI IMPEGNANO : ad assicurare la regolarità della frequenza ed il rispetto dell’orario scolastico; a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti formativi; a rispettare gli impegni (anche economici) assunti dopo aver accettato la proposta formativa della scuola; a farsi carico delle problematiche connesse alla vita scolastica anche attraverso la partecipazione impegnata al funzionamento degli Organi Collegiali. a conoscere l’esperienza scolastica del figlio visionando i quaderni e gli altri elaborati, partecipando ai colloqui individuali anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni; ad aiutare il bambino a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti; a favorire nel bambino atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza scolastica; a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il bambino al rispetto delle regole della convivenza democratica; ad aiutare il bambino a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia. GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: conoscere e rispettare l’organizzazione e le regole della scuola essere partecipe della costruzione del proprio sapere; mantenere atteggiamenti e comportamenti corretti durante i vari momenti della giornata scolastica; avere cura e rispetto del materiale scolastico, proprio e della scuola, degli arredi, delle suppellettili e dei servizi comuni. 69