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Diapositiva 1 - II Circolo Didattico Pompei

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Diapositiva 1 - II Circolo Didattico Pompei
2°Circolo Didattico
Pompei
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2015/2016
CHI SIAMO
Dirigente Scolastico
Prof .ssa Anna Maria Cioffi
Direzione Didattica
Via Parroco Federico, 83
Tel.081/8506209-Fax 081/8506929
Posta certificata [email protected]
www.pompeisecondocircolo.gov.it
2
Il POF …
“Il POF è il documento fondamentale, costitutivo dell‘identità culturale e progettuale della
scuola, esso esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.
DPR 275/ 99, art 3
 Il POF è il documento di negoziazione per eccellenza che contiene il curricolo di istituto, che
rappresenta l’insieme delle scelte culturali operate dai docenti, di quelle organizzative e gestionali,
allo scopo di far conseguire a tutti gli allievi le competenze ora espresse nei “traguardi per lo
sviluppo delle competenze” posti al termine di momenti di snodo della scuola.
“ Le nuove Indicazioni di Fioroni”
 Il POF è lo strumento che consente di elaborare un progetto formativo che non si fonda solo su un
apprendimento circoscritto ai contenuti disciplinari e alla trasmissione dei saperi, ma è
l’elaborazione di un percorso complesso,denso di esperienze, relazioni ed opportunità che danno
alle attività scolastiche una valenza formativa integrale.
Prof. Tonio Di Battista
Professore ordinario di Statistica presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti,
Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica
e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto…
Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento
al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo
delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina
Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
3
Pompei : la nostra città!
Pompei: Comune in Provincia di Napoli
Superficie del comune: kmq 12,41
Altitudine: 53 metri S.L.M.
Numero abitanti: 25.000 circa
Frazioni: Treponti, Parrelle, Civita Giuliana,Villa dei Misteri , Pontenuovo,
Messigno,Mariconda, Fontanelle.
Posizione geografica: Pianura Campana,
attraversata dal fiume Sarno
Nord: Vesuvio
Sud: Monti Lattari
Est: Monti di Sarno
Ovest: Golfo di Napoli
Comuni limitrofi: Torre Annunziata, C/Mare di Stabia, S.M. La Carità, Boscoreale, Scafati.
4
Le Risorse Umane: lo staff
DIRGENTE SCOLASTICO
Prof .ssa ANNA MARIA CIOFFI
Coordinatori di plesso
Scuola Primaria:
Plesso Capone
Conte Maria
Plesso Celentano
Giorgio Ester
Plesso Fontanelle
Graziano Alfonso
Plesso Mariconda
Staiano Laura Patrizia
Plesso Messigno
Aulisio Immacolata
I COLLABORATORI
ZAMPOGNARO CLOTILDE
ESPOSITO RITA
Le Funzioni Strumentali
AREA 1 a : COPPOLA FILOMENA
Coordinatori di plesso
Scuola dell’Infanzia
Plesso Capone :
Monaco Gilda
Plesso Celentano:
Longobardi Francesco
AREA 1 b : CANNELLA CARMELA
AREA 2 : SOMMA LORETA
AREA 3: DI MARTINO NUNZIA
AREA 4 :SCIBELLI MARIO
Plesso Fontanelle
:Abbagnale Concetta
Plesso Mariconda:
Bove Margherita
Plesso Messigno:
Santarpia Maddalena
AREA 5: GIORGIO ESTER
AREA 6 : DONNARUMMA ANNA
5
Servizi Amministrativi
I servizi amministrativi garantiscono lo svolgimento delle pratiche nel pieno
rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del trattamento dati personali
(L.675/96)
Orario di ricevimento al
pubblico
Dirigente Prof.ssa Anna Maria
Cioffi :
(riceve previo appuntamento )
dal lunedì al venerdì : h12.00 - 13,00
D.S.G.A.
(riceve previo appuntamento)
dal lunedì al venerdì :h 12,00 -13,00
Orari sportello polifunzionale
Apertura al pubblico
Lunedì- venerdì:
8,30 - 10,30
15,00 - 16,00
Apertura per il personale interno
Dal lunedì al venerdì
h13.00 -14.40 e dalle h 15.00 -16.00
Direttore Servizi Amministrativi
Rag. Ascolese Domenico
Assistenti amministrativi
1.
2.
3.
4.
5.
Caiazzo Maria
Campanile Dorotea
Cesarano Carmela
Cirillo Pietro
Paduano Raffaele
Collaboratori Scolastici
N° 16
6
I Docenti
‘’I docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui
astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno
alla ricerca di orizzonti di significato.’’
‘’Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una
relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini’’.
Indicazioni Nazionali 2012
Scuola Primaria
N° 44 docenti di Scuola
Primaria
Scuola dell’Infanzia
n° 30docenti di scuola
n° 31 docenti su classe
dell'infanzia:
n° 13 docenti di sostegno
n°1docente
specialista
lingua inglese
n°
14
docenti
specializzati di lingua
inglese
n° 3 docenti IRC
n° 6 docenti di sostegno
n° 2 docenti IRC
Gli alunni
’’Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici,
etici, spirituali, religiosi’’
Indicazioni nazionali 2012
SCUOLA
PRIMARIA
Totale generale alunni
616
SCUOLA
DELL’ONFANZIA
Totale generale alunni: n°
313
8
‘‘Inostri plessi’’
Plesso E. Celentano
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Il plesso è situato in via Astolelle, I Traversa, nel centro di
Pompei. L’edificio è circondato da un ampio giardino ed,
anche all’interno, ha uno spazio verde con rigogliosi alberi
di limoni. Le aule sono tutte molto luminose ed, anche le più
piccole, sono confortevoli. Il plesso è dotato di un’aula
multimediale e di n°3 lavagne interattive multimediali (LIM)
L’edificio è circondato da ampi spazi aperti che si prestano
per svolgere attività motorie, ludiche, ricreative
Campo Sportivo
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Il plesso Campo Sportivo, si trova nella zona centrale di
Pompei, adiacente al campo sportivo” Bellucci”. L’edificio
scolastico, di facile accesso e privo di barriere, al suo
interno ospita sia le classi di scuola primaria che
dell’Infanzia, un laboratorio scientifico attrezzato ed inoltre
un’aula multimediale. In alcune aule sono presenti anche le
LIM. Gli spazi sono ampi e luminosi; è circondato da un
spazio esterno dove gli alunni possono svolgere attività
motorie e manifestazioni varie.
9
Plesso Messigno:
Scuola Primaria
Il Plesso Luciano Mele è ospitato in un un edificio di
recentissima ristrutturazione, circondato da ampi spazi e
giardini; all’interno le aule, disposte su due piani, sono ampie,
luminose e ben arieggiate. Dislocato nella zona periferica di
Pompei, in località Messigno, è facile da raggiungere evitando
il traffico del centro. È Dotato di un aula multimediale e di LIM.
A pochi passi si trova l’edificio che ospita la scuola
dell’Infanzia .
Plesso Fontanelle
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Il plesso Fontanelle è ubicato nella zona periferica di
Pompei. E’ dotato di una palestra scoperta che permette lo
svolgimento di attività motorie e ludico-ricreative
all’aperto. Inoltre il verde che lo circonda è un elemento
importante di contesto.
10
Plesso Mariconda
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Il plesso Mariconda è ospitato in un edificio di recente
ristrutturazione che si trova nella periferia del comune di
Pompei. Esso è costituito da due corpi adiacenti che
ospitano rispettivamente le classi della Scuola Primaria e
quelle della Scuola dell’Infanzia. Tutte le aule sono
luminose e confortevoli, dotato di palestra e di spazi per
poter organizzare attività.
Plesso Messigno
Scuola dell’Infanzia
Il plesso Messigno “scuola dell’Infanzia” è situato nei
pressi dell’edificio della scuola primaria ; la scuola
presenta spazi accoglienti ed abbelliti con i lavori
realizzati con i bambini delle sezioni in relazione alle
tematiche trattate nel corso del tempo scuola.
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I principi del nostro POF
La nostra scuola sviluppa la propria azione educativa in coerenza
con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture,
considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile
La nostra scuola promuove :
UGUAGLIANZA
•Rispetto delle pari
opportunità con particolare
attenzione verso le altre
identità etniche, religiose e
culturali .
•Per il successo scolastico di
tutti gli studenti, con una
particolare attenzione al
sostegno delle varie forme di
diversità, di disabilità o di
svantaggio .
Indicazioni Nazionali 2012
ACCOGLIENZA E
INTEGRAZIONE
PARTECIPAZIONE E
TRASPARENZA
•Equilibrato inserimento di
ciascuno e di tutti a scuola
•Comunicazione
funzionale
all’organizzazione educativo didattica interna ed esterna
•Interventi personalizzati per
gli alunni con bisogni educativi
speciali
•Progettazione e valutazione
condivisa
•Interventi con strategie di
rinforzo, approfondimento e
recupero
•Logica di interazione con i
servizi del territorio
•Continuità tra i vari ordini di
scuola del territorio
•Collaborazione partecipata e
responsabile di tutti i portatori
di interesse
•Raccordo e congruità tra le
Indicazioni, i piani UE ed
OCSE e gli interventi di
progettazione e valutazione
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“Educare
istruendo”
Centralità dell’alunno come
persona
Formazione
alla Cittadinanza attiva
Riferimento agli orientamenti europei integrati
agli aspetti significativi della nostra tradizione
Adeguamento delle tappe e dei traguardi da raggiungere
secondo gli standard diffusi dall’U.E. e dall’OCSE
Organizzazione dell’insegnamento in modo progressivamente
sistematico
Verifica e valutazione periodica e sistematica degli obiettivi cognitivi e
comportamentali
La nostra scuola e l’Europa
Dalla Costituzione Italiana … all'Unione Europea
Responsabilità, tolleranza, integrazione, solidarietà, sussidiarietà, condivisione.
Tali principi, sanciti dalla Costituzione Italiana, sono richiamati negli atti costitutivi
l'Unione Europea.
La nostra scuola , considerato l'alto compito educativo - formativo che è chiamata ad
assolvere, si pone finalità generali coerenti al dettato costituzionale e ai principi
condivisi dagli Stati membri dell'Unione Europea.
Affinché i principi enunciati si traducano in comportamenti occorre che la scuola
garantisca agli studenti e alle loro famiglie il pieno rispetto delle condizioni di pari
opportunità, La nostra scuola realizza la propria funzione impegnandosi in questa
prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, disabilità o svantaggio.
L’Unione Europea considera l’attenzione alle politiche scolastiche un elemento fondamentale per
consentire il completo sviluppo del capitale umano , che costituisce la grande risorsa del continente
europeo per vincere la sfida della complessità. La nuova Strategia Europa 2020 auspica una crescita
intelligente, inclusiva , sostenibile. Per l’istruzione vengono rilanciati gli obiettivi di Lisbona:
potenziare la qualità e l’efficacia dei sistemi scolastici, consentire l’accesso da parte di tutti e aprirli
al mondo esterno.
14
La scuola oggi …
Il paesaggio
educativo è diventato
Dalle Indicazioni Nazionali del curricolo
estremamente
Gli ambienti in cui la
scuola è immersa sono
complesso
Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante
più ricchi di stimoli
culturali, ma anche più
contraddittori
esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti
vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è
bisogno dei contesti scolastici
La scuola non può abdicare al compito di promuovere
la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle
loro esperienze, al fine di ridurre la frammentazione e il
carattere episodico che rischiano di caratterizzare la vita
dei bambini …
l’orizzonte territoriale della
scuola si allarga
Dunque “fare scuola” oggi significa mettere in
relazione la complessità di modi radicalmente
nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana
di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla
ricerca multi-dimensionale.
In tale scenario, alla scuola spettano
alcune finalità specifiche.
La scuola è perciò investita da una
domanda che comprende, insieme,
l’apprendimento e “il saper stare al
mondo”
curare e consolidare le competenze e
i saperi di base, che sono
irrinunciabili perché sono le
fondamenta per l’uso consapevole
del sapere diffuso e perché rendono
precocemente effettiva ogni
possibilità di apprendimento nel
15
corso della vita.
La nostra scuola è impegnata per :
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei
linguaggi culturali di base;
far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero
necessari per apprendere a selezionare le informazioni;
promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e
categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari
personali;
favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la
propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti
bisogni formativi.
16
Sviluppare in ogni alunno le competenze chiave per garantire
il successo formativo di tutti
M
I
S
S
I
O
N
Accompagnare lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze
proponendo un’educazione che lo spinga a fare scelte autonome, consapevoli
… per diventare un cittadino attivo”
V
I
S
I
O
N
Dal Quadro di riferimento europeo:
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la
realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione
sociale e l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
be
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18
dic. 2006.
17
Mappa della qualità
CONTESTO
• VISIBILITA’ ESTERNA DELL’ISTITUTO
• PROGETTAZIONE INTEGRATA CON IL TERRITORIO
• PERCORSI IN RETE CON ALTRE SCUOLE
RISORSE
• COMPETENZA PROFESSIONALE DEL
PERSONALE
• FUNZIONALITA’ SPAZI AL PROGETTO
EDUCATIVO
PROCESSI
Indirizzi strategici
• IDENTITA’ D’ISTITUTO
• LEADERSHIP EDUCATIVA
• SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE
ESITI
• ACQUISIZIONE COMPETENZE DI BASE
• SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE
Comunicazione e decisione
• RISPETTO DELLE REGOLE E DEGLI ALTRI
• COINVOLGIMENTO NELLE DECISIONI
• TRASPARENZA DELLE PROCEDURE
Gestione risorse
• VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA’
• FORMAZIONE CONTINUA
• COORDINAMENTO PROCEDURE DI LAVORO
Scelte curricolari
• CONTINUITA’ EDUCATIVA
• ACCOGLIENZA
•AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Scelte metodologico-didattiche
• DIFFERENZIAZIONE PROCESSI FORMATIVI
• PROMOZIONE APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
• VALUTAZIONE CONDIVISA
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ORARIO DELLE ATTIVITA‘
DIDATTICHE
Scuola Primaria
SETTIMANA
CORTA:
DAL LUNEDI AL
VENERDI
dalle ore 8.10 alle ore
13.10
MARTEDI : dalle
ore 8.10 alle ore 15.10
CLASSI A TEMPO
PIENO
Plessi : E. CelentanoCampo Sportivo –
Mariconda
DAL LUNEDI AL
VENERDI
dalle ore 8.10 alle ore
1610
I docenti in servizio devono essere presenti cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e accogliere gli
alunni.
Nessun accompagnatore (genitore o delegato) può entrare nei locali scolastici senza autorizzazione
del Dirigente o dei docenti.
Al termine delle lezioni gli insegnanti affideranno gli alunni ai genitori o agli esercenti la potestà
genitoriale o a persone da loro preventivamente delegate per iscritto e con delega agli atti della scuola.
Il Consiglio di Circolo ha deliberato l’adozione di una tuta blu,
possibilmente con logo del 2° Circolo.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Settimana corta:
•orario antimeridiano senza refezione
dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10.
Inoltre, la scuola dell’infanzia effettuerà un orario
scivolato ( fino alle 14.10) per rispondere alle esigenze
delle famiglie, laddove venisse richiesto.
•orario completo con refezione
dal lunedì al venerdì dalle ore 8,10 alle ore 16,10
(flessibilità oraria di mezz’ora per l’orario di entrata e
l’orario di uscita)
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Ampliamento dell’Offerta Formativa
EDUCAZIONE
ALLA
CITTADINANZA
Competenze
linguistiche:Italiano
e Inglese
Competenze sociali
e civiche
Competenze logicomatematiche e
scientifiche
“Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto”
21
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 18 dicembre2006
Cittadinanza e competenze
La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale
esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della
vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori
extrascolastici : la famiglia in primo luogo.
Indicazioni Nazionali per il curricolo
Il secondo Circolo, ponendo al centro del suo impegno formativo l’alunno,
ha scelto come finalità fondanti di ogni azione educativo – didattica la
promozione delle competenze di base unitamente a quelle di cittadinanza.
In tale ottica e nel pieno rispetto delle specificità e delle originalità di ogni
bambino, la scuola, in quanto comunità educante, intende costruire una
convivialità relazionale intessuta di una molteplicità di linguaggi: affettivi,
cognitivi ed emotivi. L’intento è di promuovere la condivisione di tutti quei
valori che consentano ad ogni alunno di diventare un attivo cittadino sia a
livello locale che a livello globale.
Al compito di “insegnare ad apprendere” attraverso l’acquisizione delle
competenze di base, si affianca anche quello di “insegnare ad essere”.
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Il nostro curricolo di scuola
E’ ORIENTATO ALLA:
Crescita della persona
Cittadinanza attiva
Costruzione critica del sapere
Trasversalità delle azioni
Dimensione collaborativa
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La dimensione emotiva
L’alfabetizzazione emozionale
Una delle finalità primarie per ogni attività programmata è quella di promuovere in ogni
bambino un sereno ed armonico sviluppo emozionale, presupposto essenziale di ogni agire.
La qualità della vita di ogni bambino è influenzata anche dal suo mondo emotivo che fin
da piccolo lo dirige inconsapevolmente verso la rabbia, la gioia, la paura .
“ Insegnare l’alfabeto delle emozioni è un processo simile a quello in cui si impara
a leggere, poiché comporta la promozione della capacità di leggere e comprendere
le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se
stessi e gli altri ”.
(Kindlon e Thompson, 2000 )
I più importanti obiettivi che verranno perseguiti attraverso l’applicazione dei
principi e dei metodi dell’educazione emotiva e, trasversalmente ad ogni attività,
sono:
•Favorire l’accettazione di se stessi e degli altri.
•Aumentare la tolleranza alle frustrazioni (la resilienza).
•Saper esprimere in modo costruttivo i propri stati d’animo.
•Saper individuare i propri modi di pensare abituali.
•Imparare il rapporto tra pensieri ed emozioni.
•Incrementare la frequenza e l’intensità di stati emotivi piacevoli.
•Favorire l’acquisizione di abilità di autoregolazione del proprio comportamento.
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Il curricolo:ITALIANO
“l’apprendimento dell’italiano viene pensato in una dimensione trasversale a tutte le
discipline e richiede il coinvolgimento di tutti i docenti, che sono pertanto invitati a
coordinare le loro attività. In modo particolare le Indicazioni individuano come ambito
di lavoro trasversale un «arricchimento del patrimonio lessicale dell’alunno, […] per la
parte di vocabolario di base e di parole comuni alle varie discipline», ma con la stessa
modalità andrà realizzato «l’apprendimento dei termini specifici di ogni disciplina».”
Indicazioni Nazionali
La nostra scuola si propone attraverso il processo di insegnamentoapprendimento dell’italiano di :
Sviluppare la riflessione e il senso critico.
Promuovere lo sviluppo di competenze linguistiche ampie considerando la lingua
napoletana come una risorsa e una ricchezza.
Valorizzare il territorio circostante dando importanza alle tradizioni e alle proprie
origini per insegnare agli alunni ad “essere”.
Valorizzare l’oralità.
Utilizzare tecniche e strumenti per promuovere il piacere della scrittura e della lettura
Favorire il dialogo e la discussione.
Utilizzare vocaboli nuovi, diversi ed appropriati allo scopo della comunicazione.
Stimolare la curiosità, l'interesse, la capacità di confronto e di critica, la conoscenza.
Acquisire competenze relative all'uso di linguaggi diversi.
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Il curricolo:
La lingua inglese
Il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea, individua la necessità dell’
efficacia formativa e cognitiva dell’apprendimento di una o più lingue
comunitarie nei vari segmenti scolastici.
La scuola primaria, che rappresenta la base di tutto l’iter scolastico
dell’individuo, è considerata il segmento scolastico che “promuove
l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di
padronanza delle conoscenze e abilità” e “favorisce l’acquisizione
della lingua italiana e di una lingua comunitaria (l’inglese)”. Pertanto,
l’introduzione generalizzata della lingua inglese in ambito scolastico
non può che rappresentare un momento di alfabetizzazione, inteso
come un primo stadio di formazione linguistica generale e di sviluppo
di conoscenze e abilità di base:prerequisiti indispensabili per uno
studio successivo più sistematico ed efficace.
La nostra scuola promuove un’educazione linguistica che non miri soltanto a far raggiungere
competenze specifiche formali e strutturali, ma che aiuti anche ad acquisire una buona competenza
comunicativa che, valorizzando l’esperienza di ciascuno, sappia recuperare in modo adeguato accanto
al codice verbale altri tipi di codice più vicini al discente bambino. Una buona competenza
comunicativa che focalizzi il carattere di trasversalità della lingua rispetto alle altre discipline.
Da qui il grande rilievo che si vuole fornire all’apprendimento della lingua inglese come lingua
comunitaria necessaria per interagire nel mondo attuale.
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Il curricolo:il pensiero logico-critico
matematica…mente
La matematica trova la sua radice nell’esperienza e nell’agire umano, essa non è un corpus statico di
teoremi e concetti, ma una realtà dinamica . E, tutto si gioca proprio nei primissimi contatti dei bambini
con la matematica. I bambini piccoli, da quando cominciano a muoversi con un po’ di autonomia sono
affascinati sempre dal contare, dalle forme. Mostrano a questo riguardo curiosità e iniziativa. Quando
arrivano nella scuola primaria vi è una forza intellettuale prorompente che , canalizzata proponendo idee,
problemi, esperienze, per allargare i loro orizzonti. Se invece i bambini scoprono che tutto si riduce a
saper scrivere i numeri ed eseguire istruzioni, scatta subito la noia e il disinteresse. I concetti matematici
elementari emergono in modo chiaro e distinto attraverso molti esempi ed esperienze:correre fra due
punti segnati sul terreno, piegare un foglio di carta, osservare un raggio di luce, afferrare un righello e
tracciare, tendere una corda che giaceva a terra tirando dai due estremi, misurare una distanza o
un’altezza … Ma, è soprattutto attraverso il dialogo che si desta l’interesse per i concetti aritmetici,
geometrici o di probabilità. Ragionando si sente che essi sono rilevanti, e lo sono non tanto perché
servono nella vita quotidiana ma perché la nostra esperienza e la nostra mente che ci permette di allargare
gli orizzonti .
La matematica, infatti, si presenta ai bambini perché essa introduce al pensiero simbolico; perché essa
progetta ai giovani ai “compiti infiniti”, per dirla con Husserl, è quella “sospensione” della pratica dalla
quale poi è scaturita la potenza trasformatrice. Ciò che gli alunni devono apprendere.
I nostro obiettivi :
Elaborare un curricolo con strategie didattiche che coinvolgano attivamente l’alunno a
costruire interessi per sé attraverso processi dinamici.
Utilizzo del dialogo e del feedback nel rapporto docente-discente.
 utilizzare una didattica laboratoriale che implementi la dimensione metacognitiva.
Trasversalità della matematica per il potenziamento del pensiero logico-critico .
27
Il come
Ricerca-azione- esperienza che vede protagonisti attivi i docenti per sostenere
la continua crescita professionale di quanti sono coinvolti nel processo di
insegnamento-apprendimento, garantendo
una sempre migliore qualità
dell’interazione docente/discente;
Didattica laboratoriale e apprendimento cooperativo- il Laboratorio è infatti il
"luogo" dove ciascun alunno è messo in condizione di progettare, fare e
sperimentare per costruire le proprie competenze che si sostanziano, in tal
modo, come il risultato della riflessione, della pratica e dell'interiorizzazione del
processo di apprendimento;
Metacognizione - uno strumento di apprendimento mediante il quale si rendono
le persone consapevoli del modo in cui affrontano i compiti cognitivi e si insegna
a gestire in modo efficace i processi che si mettono in atto; attraverso la
metacognizione ciascun allievo può strutturare il PROPRIO PERSONALE ED
UNICO METODO DI STUDIO e diventa consapevole di quello che fa e di come lo
fa. Tale consapevolezza gioca un ruolo fondamentale sulla sfera emotivo motivazionale perché aumenta la fiducia nelle proprie capacità di portare a
termine con successo delle attività, alimentando il senso di autoefficacia ed
autostima.
28
Il curricolo:le scienze
Le conoscenze scientifiche contribuiscono alla formazione culturale della
persona perché sviluppano le capacità di mettere in relazione il “pensare e il
fare” e offrono strumenti adeguati per percepire, interpretare e collegare i
fenomeni e gli eventi quotidiani tra loro. Un pensiero scientifico è
fondamentale per lo sviluppo delle capacità critiche e creative.
L’apprendimento tramite le scienze deve:
Suscitare curiosità e interesse
Ricercare le ragioni dei fenomeni osservati
Favorire l’esperienza diretta di fenomeni scientifici
Acquisire esperienza diretta circa il concetto di trasformazione
Elaborare previsioni, anticipazioni, ipotesi e verificarle
Predisporre uno schema per l’esecuzione di un’esperienza
Usare forme di rappresentazione diverse per raccogliere dati
Porre domande e problemi per il gusto di apprendere
e scoprire
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Il curricolo :tecnologia
La multimedialità offre innumerevoli opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità
legate a diverse discipline e a diversi aspetti dell’apprendimento. Tali opportunità consentono
di rintracciare i legami trasversali fra le conoscenze al fine di accrescere le competenze
personali possedute da ciascun alunno. Inoltre le peculiarità del mezzo costituiscono
un’ottima occasione per sperimentare attività tradizionali attraverso mezzi tecnologici nuovi e
nuove opportunità: basti pensare agli ipertesti.L’approccio ai mezzi informatici consente agli
alunni di riesaminare il proprio modo di pensare e di rielaborare il sapere, di progettare e di
realizzare; inoltre fornisce loro nuove occasioni per lo sviluppo della creatività, dell’elasticità
mentale e dell’apprendimento. L’uso di tali mezzi va considerato, pertanto, un potente
strumento didattico per offrire nuove modalità di apprendimento basate su un sapere a mappe,
piuttosto che su un sapere a settori. Uno strumento, appunto, "trasversale" che può spaziare
in ogni area conoscitiva e intersecarsi con discipline diverse, dall'aritmetica alla lingua
straniera, dalla ricerca scientifica alla musica, dalla lingua alla geometria, dalla geografia alla
storia.
Inoltre esso predispone alla progettualità e alla continua ricerca di soluzioni migliorative del
proprio lavoro.
Obiettivi:
•Utilizzare le tecnologie come strumento per implementare il processo di apprendimento.
•Favorire l’acquisizione di abilità necessarie a comprendere ed usare nuovi mezzi di
comunicazione.
30
Il curricolo: la didattica 2.0
Dotazione di n° 5 aule digitali nell’ambito del “Piano Nazionale Scuola Digitale”, una
per ogni plesso .
La didattica 2.0 consente :
Alunni
Apertura all’uso e produzione di strumenti informatici per tutti gli alunni partecipanti all’azione educativa.
Possibilità di allargamento, anche sporadico, di tale azione educativa ad altri gruppi classe.
Facilità di individualizzazione del lavoro nel recupero e integrazione scolastica di soggetti svantaggiati.
Miglioramento nello sviluppo del pensiero critico attraverso la costruzione e decostruzione del “sapere”.
Aumento della partecipazione, della motivazione ad apprendere e dei livelli di attenzione con l’uso della
LIM.
Apprendimento cooperativo, apprendimento attraverso il “fare”, apprendere attraverso la scoperta, fare
didattica progettuale e per problemi…
Condivisione dei Saperi.
Abbattimento delle barriere spaziali e temporali dell’ambiente scuola attraverso la perpetua connessione
tra pari e con i docenti, creando un ambiente individuale di studio su misura dei singoli stili cognitivi
Docenti
Implementazione del lavoro di cooperazione all’interno del team docente.
Facilitazione degli interventi di recupero e potenziamento.
Facilità nel reperire risorse.
Varietà degli strumenti comunicativi.
Documentazione sistematica.
Didattica tutoriale.
31
Il curricolo:
le competenze sociali
La scuola, tra le sue finalità principali, concorre a sviluppare la potenziale creatività del fanciullo.
Due aspetti di essa devono essere sottolineati in modo particolare. Il primo riguarda la necessità
che le funzioni motorie, cognitive e affettive giungano ad operare progressivamente e puntualmente
in modo sinergico, suscitando nel fanciullo il gusto di un impegno dinamico nel quale si esprime
tutta la personalità. Il secondo riguarda la necessità di non ridurre la creatività alle sole attività
espressive, ma di coglierne il potere produttivo nell'ambito delle conoscenze in via di elaborazione.
La Social Dance costituisce una grossa opportunità per esprimersi in una modalità così diretta e
coinvolgente come il movimento, che può mettere in luce potenzialità e a volte problematiche
spesso latenti.
Finalità : effettuare esperienze motorie nuove e significative nel quadro della
formazione della personalità.
OBIETTIVI FORMATIVI
•la collaborazione
•il confronto con gli altri
•la comprensione dei propri errori
•la ricerca di giuste soluzioni e strategie, cercando di far comprendere al bambino la
struttura del gioco nella sua globalità, lo spazio a disposizione e le regole del gioco da
rispettare.
32
La progettualità
Autonomia delle Scuole e
progettualità rappresentano
una endiadi, nel senso che
senza progettualità
l’autonomia si riduce a un
vuoto simulacro, dietro cui si
nasconde il vecchio tran tran e
la pratica corrente
La nostra progettualità intende stimolare,
promuovere e potenziare, abilità ,
competenze e conoscenze nell’ottica
dell’apprendere ad apprendere .
i docenti sono impegnati nella costante
rilevazione dei punti di debolezza , delle
criticità e delle esigenze degli alunni, per
garantire una progettualità che dia a
ciascuno alla risposta più confacente ai
suoi bisogni di apprendimento.
La nostra progettualità, in questo anno scolastico, oltre che a
porsi come obiettivo quello delle competenze di base , tenderà
a favorire il pensiero logico –critico , necessario e
fondamentale per affrontare qualsiasi situazione
problematica.
33
Quadro progettuale Scuola Primaria
Orario curriculare
orario extracurriculare
Progetto “Continuità”
“Fair Play”
Progetto “Accoglienza”
“Easy Basket”
“Frutta nella scuola”
“Sportivamente”
“Insieme con ritmo” Progetto majorette
“Matematica … mente”
“Social Dance”
Star bene a scuola”
“Incontro l’autore”
Percorsi di scrittura creativa
Lettura animata
Progetto Federale “1-2-3 Mini Volley”
“Matematica … mente”
“Insieme con ritmo” Progetto
majorette
“Star bene a scuola” :alimentazione e
benessere
“E’ Ora di muoverci- Latte in
movimento”
Parmalat educational
34
Ampliamento dell’offerta formativa
G&C nutrizioniste:
“azione di sensibilizzazione sull’alimentazione”
E’ un percorso svolto in collaborazione di esperti che prevede incontri con gli esperti su
tematiche specifiche connesse all’alimentazione e alla crescita :
1- con gli alunni
2 - con i genitori
3- con i docenti
Incontri con l’autore : percorsi con autori e scrittori locali
Attività in libreria
Scrittura creativa
Lettura animata
Percorsi sul rispetto della salute e dell’ambiente:
35
SCUOLA APERTA ANCHE A
GIUGNO E A LUGLIO
“
Scuola aperta anche a Giugno”
Il 2° Circolo didattico di Pompei organizza attività educativo-didattiche, in forma
laboratoriale, a conclusione delle attività didattiche previste dal calendario scolastico,a l
fine di offrire alle famiglie e agli alunni tempi e modalità per poter continuare ad ampliare il
proprio bagaglio esperienziale in un ambiente già noto, dove i bambini possono
sperimentare nuove modalità di apprendimento. L’esperienza già avuta ha messo in
evidenza i molteplici aspetti positivi dell’azione, quali: tempi distesi , conoscenza delle
risorse umane impiegate, conoscenza degli alunni e delle loro esigenze, supporto alle famiglie
che ancora sono impegnate nel lavoro.
36
Il progetto Accoglienza per favorire
lo “star bene a scuola”:
Garantire un clima di accettazione reciproca offrendo l’opportunità per la costruzione di
rapporti significativi tra alunni, insegnanti e genitori ;
integrare i nuovi alunni ed i nuovi docenti, perché possano percepirsi ed essere percepiti
fin dall’inizio come membri significativi della comunità educante;
 favorire la conoscenza, la condivisione ed il rispetto dell’organizzazione e delle regole
della scuola, nella prospettiva della convivenza democratica;
attivare momenti di relazione ed interscambio finalizzati alla conoscenza di sé e degli
altri.
Alunni
Docenti
Il progetto si attua nei primi giorni di scuola
per tutti gli alunni del Circolo.
Per gli alunni della sezione di tre anni della
Scuola dell’Infanzia e delle classi prime di
Scuola Primaria il progetto durerà per alcune
settimane
adattandosi
alle
specifiche
esigenze e bisogni dell’utenza.
Per la scuola dell’Infanzia, nel mese di
giugno, verrà realizzato il percorso “Open
week” che prevede l’apertura della scuola
per i bambini di 3 anni, nuovi iscritti.
I
nuovi
docenti
verranno accolti nei
primi
giorni
di
settembre
dall’intero Collegio
dei
docenti
e
supportati nel loro
inserimento
dalla
Funzione
Strumentale
di
competenza.
Genitori
Scuola
dell’infanzia(
sez.3
anni):incontri informativi con i
docenti nel mese di giugno e di
settembre.
Scuola Primaria (classi prime):
incontri informativi con i
docenti nei mesi di settembreottobre
Per tutti i genitori: incontro per
la socializzazione del POF.
37
METODOLOGIA
Sarà stimolata la
socializzazione
mediante il gioco,
l’esplorazione,
la manipolazione,
l’espressione, con
l’utilizzo dei vari
linguaggi. Gli alunni
verranno guidati con
curiosità verso
relazioni educative
quali la conoscenza, il
confronto ed il rispetto
degli altri.
ATTIVITA’
Per gli alunni
• Esplorazione dello spazio scuola;
•attività ludiche ;
•attività
manipolative,
grafico-pittoriche,
motorie e musicali;
•addobbo dello spazio comune.
Inoltre per i più grandi:
•conversazioni libere e guidate;
•uso di domande stimolo all’interno di
conversazioni;
•circle-time;
•attività di ascolto di facili filastrocche e brevi
racconti;
•Giochi e lavori in gruppo.
Per i genitori
•Scuola dell’infanzia( sez.3 anni):incontri
informativi con i docenti nel mese di giugno e
di settembre.
•Scuola Primaria (classi prime): incontri
informativi con i docenti nel mese di settembre,
prima dell’inizio della scuola.
•Per tutti i genitori: incontro per la
socializzazione del POF.
DURATA
Il progetto si attua nei primi
giorni di scuola per tutti gli
alunni del Circolo, con una
particolare attenzione agli
alunni della sezione di tre anni
e delle classi prime, per cui il
progetto durerà per alcune
settimane.
Per la scuola dell’Infanzia, nel
mese
di
giugno,
verrà
realizzato il percorso “Open
week” che prevede l’apertura
della scuola per i bambini di 3
anni, nuovi iscritti.
38
La Continuità:
“una scuola come sistema”
Dpr 339/1992 - della continuità
• Per la democratizzazione sociale al fine di assicurare:
-il diritto all'uguaglianza delle opportunità
-il diritto alla diversità
• Per l'innovazione culturale della vita scolastica
• Come identità continua e non come conservazione, omologazione, unicità,
omogeneizzazione
Continuità orizzontale:
come complementarità-reciprocità tra le
opportunità culturali dentro e fuori la scuola;
per la validazione e legittimazione dei
linguaggi, delle storie, delle culture, dei valori
di cui sono portatori e testimoni gli allievi;
per una collaborazione proficua con le
famiglie dei nostri alunni
Una scuola come SISTEMA APERTO :
tra i suoi gradi interni
con il territorio naturale e sociale
Continuità Verticale:
come punto di raccordo tra i diversi ordini di
scuola al fine di facilitare un percorso formativo
unitario nell’alunno;
per garantire un clima sereno e ridurre ansie,
frustrazioni e traumi dovuti alla discontinuità 
insuccesso
Una scuola del CURRICOLO VERTICALE impegnata
a:
 promuovere processi di alfabetizzazione e di
socializzazione modellati sui livelli e le capacità
cognitive, metacognitive, creative e relazionali degli
allievi e orientati all’acquisizione delle competenze
di cittadinanza
39
Continuità
Scuola dell’Infanzia - Primaria - SSPG
•
Progetto “continuità” scuola dell’infanzia e scuola primaria
•
Incontri bimestrali tra gli alunni delle scuole secondarie di primo
grado e alunni classi quinte per la realizzazione di attività
laboratoriali .
•
Adozione di criteri di valutazione univoci per gli alunni delle classi
di passaggio per evitare discrepanze e favorire la continuità del
processo educativo-didattico.
•
Schede di rilevazione delle competenze in uscita.
•
Prove d’ingresso e d’uscita comuni per le classi ponte.
•
Formazione e sperimentazione sulle Indicazioni Nazionali per il
curricolo.
•
Iniziative
che emergeranno in itinere nel corso dell’anno
scolastico.
40
Il rapporto scuola- famiglia è qualificato da:
• Centralità
del bambino
• Spirito di collaborazione e cooperazione
• Condivisione delle responsabilità
• Rispetto delle specifiche competenze
Occorre quindi:
rendere intenzionali e non episodici i canali di comunicazione scuola-famiglia:
• Accoglienza dei genitori delle classi ponte prima dell’inizio della scuola
• Assemblea per illustrare il POF
•Colloqui bimestrali secondo il calendario predisposto e, ogni volta si renda necessario, anche su
appuntamento durante l’orario di programmazione settimanale
• Consigli di intersezione, di interclasse con i rappresentanti dei genitori
• Assemblee di classe convocate dagli insegnanti e dai rappresentanti dei genitori all’occorrenza
• Colloquio di consegna del documento di valutazione quadrimestrale
• Strumenti ordinari di comunicazione: avvisi sul diario
• Sensibilizzazione verso i ruoli educativi della famiglia per motivare i genitori a proporsi come
soggetti attivi nella realizzazione educativa dei progetti concordati
Il docente deve:
•motivare l’intervento didattico
•esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i
criteri di valutazione
•collaborare con la famiglia in merito alle attitudini
del bambino e ai comportamenti scolastici ed
extrascolastici
Il genitore deve:
• conoscere l’offerta formativa
•partecipare alla vita della scuola
•collaborare per la realizzazione del
patto educativo
41
La dimensione inclusiva
“L’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”.
L.104/92 art.12,
“L’esercizio del diritto all’educazione e all’ istruzione non può essere impedito da difficoltà di
apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap”.
(comma.4)
Al fine dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità la progettazione
educativa deve, dunque, essere costruita tenendo ben presente questa priorità. Una
progettazione educativa che scaturisca dal principio del diritto allo studio e allo
sviluppo, nella logica anche nella costruzione di un progetto di vita che consente
all’alunno di “avere un futuro”, non può che definirsi all’interno dei Gruppi di lavoro
deputati a tal fine per legge.
Si è integrati/inclusi in un contesto, infatti, quando si effettuano esperienze e si
attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie
di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri. La
flessibilità organizzativa e didattica, prevista dall’autonomia funzionale delle
istituzioni scolastiche, consente di articolare l’attività di insegnamento secondo le
più idonee modalità per il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni
42
Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I, riguarda la crescita personale e sociale
dell’alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione, in prospettiva
dell’innalzamento della qualità della vita dell’alunno con disabilità, anche attraverso la
predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di
autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti
di esperienza comuni.
Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico,
aprendo l’orizzonte di “un futuro possibile”, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri
soggetti coinvolti nel processo di integrazione.
La progettazione degli interventi da adottare riguarda tutti gli insegnanti perché l’intera
comunità è chiamata :
•ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi stili o delle diverse attitudini cognitive;
•a gestire in modo alternativo le attività d’aula;
•ad adottare i materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni.
Collegio dei docenti
Consigli di classe
Sono chiamati a:
assumere comportamenti non discriminatori;
essere attenti ai bisogni di ciascuno;
accettare le diversità e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe;
favorire la strutturazione del senso di appartenenza;
costruire relazioni socio-affettive positive.
43
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta
l’adozione di strategie e metodologie adeguate quali:
•L’apprendimento cooperativo.
•Il lavoro di gruppo e/o a coppie.
•Il tutoring.
•L’apprendimento per scoperta.
•La suddivisione del tempo in tempi.
•L’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi
specifici.
Un sistema inclusivo considera l’alunno protagonista del suo apprendimento
qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti.
Va favorita, pertanto, la costruzione attiva della conoscenza, attivando le
personali strategie di approccio al “sapere”
rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento di ciascuno.
44
IL P.A.I.
Il Piano Annuale dell’Inclusione
La Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale perl’inclusione scolastica” e la Circolare
ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561, prevede l’estensione dei compiti del Gruppo di
lavoro e di studio d’istituto (Glhi) alle problematiche relative a tutti i Bisogni educativi speciali
(Bes) con i seguenti compiti:
 rilevazione dei BES presenti nella scuola;
 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole;
 focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
 rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla
base delle effettive esigenze
45
La
nostra
proposta
di
lavoro
OBIETTIVO / COMPETENZA:
educativo-relazionale educativo– didattico relativo al progetto
di vita
Atitività
•attività adattata rispetto al compito comune (in classe)
•attività differenziata con materiale predisposto (in classe)
•affiancamento / guida nell’attività comune (in classe)
•attività di approfondimento / recupero a gruppi dentro la classe o per classi
parallele
•attività di approfondimento / recupero individuale
•tutoraggio tra pari (in classe o fuori) lavori di gruppo tra pari in classe
•attività di piccolo gruppo fuori dalla classe
•affiancamento / guida nell’attività individuale fuori dalla classe e nello studio
•attività individuale autonoma
attività alternativa, laboratori specifici.
Contenuti
comuni
alternativi
ridotti
facilitati
Spazi
organizzazione dello spazio aula.
attività da svolgere in ambienti diversi dall’aula.
Laboratorio multimediale.
Tempi aggiuntivi per l’esecuzione delle attività
46
Come realizzare l’inclusione?
La proposta progettuale
L’idea di fondo
Obiettivi
Promuovere azioni volte all’inclusione scolastica;
Promuovere azioni di didattica integrata;
Ricercare strategie adeguate;
Approfondire e condividere pratiche educativo –
didattiche che favoriscano processi di inclusione di
tutte le diversità, con particolare riferimento agli
alunni diversamente abili, in quanto valore condiviso
di cittadinanza, parità di diritti e di opportunità:
Sostenere la corresponsabilità di genitori, docenti,
Servizi del territorio nei confronti dei bambini
diversamente abili in modo da favorire un “pensiero”
condiviso sulle modalità di recupero, sviluppo ed
integrazione didattica
Favorire lo sviluppo delle potenzialità
cognitive, affettive e sociali di ciascun alunno;
Promuovere le condizioni per “star bene e
sentirsi a proprio agio” (autostima, fiducia in se
stessi e negli altri) e “far bene” (senso
dell’autoefficacia);
Consolidare la relazione scuola – famiglia;
Realizzare una rete di supporto, interna alla
scuola, per il recupero degli insuccessi educativi;
Condividere l’azione di formazione dei docenti,
gli interventi educativi della famiglia e gli
interventi terapeutici attuati dai operatori dei
centri di riabilitazione e delle A.S.L. nei confronti
degli alunni diversamente abili;
Offrire uno spazio di Ascolto ai genitori e ai
docenti.
La strategia
Colloqui e lavoro in team per organizzare le richieste di valutazione diagnostica da inoltrare alla A.S.L.:
Programmazione e organizzazione dei G.L.H.:
Coordinazione delle attività del gruppo dei docenti di sostegno;
Rapporti con gli operatori delle ASL e con gli operatori dei centri di riabilitazione e con l’amministrazione
comunale.
Elaborazione di attività di didattica integrata;
Elaborazione di percorsi educativi e didattici stimolanti attraverso la relazione significativa con il 47
gruppo
classe, il corpo docente e non docente, il ricorso a supporti informatici e metodologia attiva;
Per alunni davvero speciali …
Le risorse interne
Gli insegnanti di
classe/sezione
Gli insegnanti di sostegno
I collaboratori scolastici
Le risorse esterne
Gli esperti ASL
Eventuali esperti esterni
L'amministrazione Comunale
Associazioni del territorio
LA DISABILITA' E L'INTEGRAZIONE
Obiettivi
Favorire la realizzazione di ognuno, la socializzazione
e l'acquisizione delle abilità e delle competenze di
base. Promuovere una vita di relazione più ricca e
serena. Valorizzare le capacità e le potenzialità
dell'alunno disabile. Trovare percorsi efficaci ed
alternativi, applicando gli interventi più idonei.
Recuperare e/o rafforzare le motivazioni all'attività
scolastica (anche con il supporto delle TIC)
Destinatari: gli alunni con bisogni educativi speciali e
i loro compagni
Organizzazione orario:curricolare ed extracurricolare
Metodologia:Gruppo classe/sezione , piccolo gruppo,
gruppi omogenei ed eterogenei per età, laboratori
LE ATTIVITA'
Stesura e attuazione dei Progetti Educativi Individualizzati
per gli alunni diversamente abili. Incontri periodici del
gruppo H per:
1) pianificare i processi di integrazione;
2)creare opportunità di confronto e discussione;
48
Attuazione di percorsi finalizzati alla condivisione del P.E.P. da parte delle
famiglie, degli esperti ASL e degli operatori scolastici.
Attuazione di percorsi individualizzati, finalizzati all'acquisizione delle
competenze curricolari. Partecipazione ai progetti ed ai laboratori espressivo creativi delle singole classi.
Raccordo degli interventi individualizzati con le attività della classe. Attività in
ambito psicomotorio, socio-affettivo e relazionale.
Esperienze manipolative con materiali legati all'esperienza quotidiana.
Uso dei laboratori di informatica e di software didattici. Lavoro per piccoli gruppi
di recupero.
Attuazione di percorsi finalizzati alla riflessione sul concetto di diversità e allo
sviluppo di atteggiamenti collaborativi tra bambini.
GLI INDICATORI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE
L'alunno ha migliorato le abilità:
 psicomotorie – comunicative - cognitive
 ha sviluppato nuove abilità
ha costruito dinamiche relazionali positive
ha conquistato autonomia, fiducia, autostima
 ha raggiunto una più armoniosa dimensione affettiva
Documentazione e visualizzazione dei percorsi didattici realizzati
49
Visite d’istruzione
Le visite guidate, valido supporto alle attività curricolari e progettuali del Circolo,
si configurano come esperienze di apprendimento e crescita della personalità
dell’ individuo e della sua piena integrazione scolastica e sociale.
Costituiscono attività educative e didattiche vissuta in un contesto ambientale
diverso da quello consueto dell'istituzione scolastica.
Esse sono finalizzate a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del
Paese e del territorio.
La partecipazione a manifestazioni culturali è sempre in coerenza con gli obiettivi
didattici e formativi.
50
Visite d’istruzione
Proposte di itinerario:
Scuola dell’infanzia
Fattorie didattiche
Scuola primaria
•Oasi naturali
•Siti archeologici
•Aziende Agrituristiche e Fattorie didattiche
•Giffoni Film Festival
•Musei
•Orti botanici
•Siti di interesse artistico – religioso
•Enti preposti per la salvaguardi della cultura e del territorio
•Percorsi in collaborazione con agenzie che propongono itinerari educativo-didattici
rispondenti alle esigenze delle visite d’istruzione
I docenti potranno valutare ulteriori proposte di particolare interesse educativodidattico.
51
Progetto VALES
Valutazione e sviluppo scuola
Con il progetto sperimentale VALES, Valutazione e sviluppo, è stata fornita
alle istituzioni scolastiche e ai dirigenti del primo e del secondo ciclo
l'opportunità di partecipare alla definizione di un processo che lega la
valutazione ad un percorso di miglioramento continuo.
Con questo percorso, di durata triennale, si intende individuare un
meccanismo complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente
inserite la valutazione delle scuole e la valutazione del dirigente scolastico,
all'interno di un disegno integrato fra piano di miglioramento della scuola e
obiettivi assegnati alla dirigenza scolastica.
Il 2° Circolo Didattico di Pompei ha inteso partecipare al progetto per
valutare il processo delle azioni intraprese a livello di microsistema
scolastico per implementare il proprio processo di miglioramento.
Nel corso del primo anno è stata effettuata l’analisi della realtà
scolastica . Conseguentemente è stato redatto il rapporto di
autovalutazione.
C’è stato poi il momento della visita dei valutatori esterni alla nostra
realtà scolastica. Sono stati individuati i punti di forza e i punti di
criticità ed in virtù di quanto emerso si procede alla messa in atto di Il
Piano di Miglioramento.
52
Il percorso
FASE 1 – analisi iniziale per individuare i punti di forza e di
debolezza ed inserirli in un rapporto di autovalutazione in cui
si individueranno gli obiettivi di miglioramento
FASE 2 –progettzione e redazione di un piano di
miglioramento da parte della scuola, supportata dall’INDIRE
FASE3- Valutazione efettuata rispetto all’attuazione del piano
e ai risultati raggiunti e pubblicazione dei risultati sulla
valutazione sul servizio Scuola in chiaro” del M.I.U.R.
53
LA VALUTAZIONE
“L’uomo è come un albero. Se ti metti di fronte ad un albero e lo guardi incessantemente per vedere se cresce e di
quanto sia cresciuto, non vedrai nulla. Ma curalo in ogni momento, liberalo dal superfluo e tienilo pulito (…) ed
esso, a tempo debito comincerà a crescere. Lo stesso vale anche per l’uomo: l’unica cosa che gli serve è superare lacci
e impedimenti, non mancherà di svilupparsi e crescere. Ma è sbagliato esaminarlo in continuazione per scoprire
quanto sia cresciuto.”
M. Buber
•
•
Come stabilito dal D.l. 137/08, la valutazione periodica e finale è espressa in decimi, con voti
numerici riportati anche in lettere nel documento di valutazione degli alunni.
Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione
valutativa della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto
espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed
esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di
verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di
indicatori e descrittori condivisi, informando i genitori e gli alunni.
La nostra scuola è attenta alla riflessione sulla restituzione dei dati relativi alle prove
INVALSI. Ha, pertanto, avviato anche dei percorsi di formazione dei docenti. Lo scopo
è quello di rendere la verifica e la valutazione degli apprendimenti non un momento
dell’anno, bensì un processo che dà continuamente feed-back sulle azioni dei docenti
54
e sulle modalità di apprendimento degli alunni.
La nostra valutazione è …
“AUTENTICA”
• verifica non solo ciò che l’alunno conosce ,ma anche ciò “che sa fare con
ciò che sa”, attraverso la soluzione di compiti reali e concreti.
• mira ad una valutazione reale, caratterizzata da concretezza, per praticità e
socialità.
• è strettamente legata al concetto di competenza e quindi alla capacità di far
fronte ad un compito attivando le proprie risorse, cognitive, metacognitive,
motivazionali, creative, mettendole in relazione con quelle che si rendono
concretamente disponibile all’esterno.
• promuove e valorizza la specificità di ciascuno attraverso la cooperazione
con il gruppo dei pari e con i docenti, affinché tutti e ciascuno siano messi in
condizioni di diventare cittadini attivi, automi e responsabili.
Comoglio,M. (2002)
55
“Valutare
tutti valutare ciascuno”:
i tre momenti della valutazione
• Iniziale: per conoscere le caratteristiche del gruppo classe e dei singoli alunni
attraverso l’accertamento del possesso dei prerequisiti per poi predisporre la
programmazione di obiettivi didattici e formativi volti a valorizzare tutti e ciascuno,
anche le eccellenze e ad individuare eventuali percorsi educativo- didattici
Diagnostica personalizzati. eventuali attività di recupero.
Formativa
• In itinere : è finalizzata a cogliere informazioni analitiche non solo sul processo di
apprendimento cognitivo dell’alunno ma dell’intero percorso formativo dello stesso,
dei passi realizzati, della motivazione ad apprendere, dell’impegno. Favorisce
l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare
eventuali modifiche all’azione educativo- didattica.
• Finale ,poiché mira, a conclusione dell’anno scolastico, a dare un quadro generale e
dettagliato delle conoscenze, abilità e competenze acquisite dall’alunno.
Sommativa
56
Giudizi - livelli-voti
La valutazione degli apprendimenti deve essere vissuta dall’alunno come un momento positivo del processo di
insegnamento – apprendimento evitando che si generino ansie e preoccupazioni che possono condizionare il suo
percorso di apprendimento. La valutazione deve assumere un valore formativo e questo induce a non attribuire voti
inferiori al sei, mirando cosi non ad” etichettare” ma a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé.
Classi prime e seconde
GIUDIZIO DI PROFITTO
LIVELLO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione
ECCELLENTE
e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata,
capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di
sintesi appropriata con spunti creativi e originali
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più
complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti
critici personali anche apprezzabili
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di
semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza
gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa,
sintesi parziale con alcuni spunti critici
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori
in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur
guidata
VOTO
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
SUFFICIENTE
6
57
Classi terze-quarte-quinte
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza
errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e
pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità
di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale,
autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite
LIVELLO DI PROFITTO
VOTO
ECCELLENTE
10
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e
scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale,
applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche
nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con
spunti creativi e originali
OTTIMO
9
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di
comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche
in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata,
capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
DISTINTO
8
Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di
lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione
sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in
situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi
parziale con alcuni spunti critici
BUONO
7
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e
scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata
SUFFICIENTE
6
58
Come valutiamo
”si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con
ciò che sa”.
(Wiggins, 1993)
Strumenti
Griglie per la valutazione del comportamento
 Prove interne comuni a tutte le classi per la verifica e valutazione
dell’apprendimento degli alunni: iniziali, in itinere e finali.
Predisposizione di questionari di gradimento per gli stakeholders di tutte le attività
promosse in orario curriculare ed extracurriculare.
Incontri gruppo di lavoro per attuazione piani di intervento e di miglioramento.
Valutazione periodica delle azioni didattiche.
Creazione di rubriche valutative.
59
I PON
I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione
Europea per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale
riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di
sviluppo.
La nostra scuola partecipa alle azioni promosse dall’U. E., Fondi Strutturali
Europei –PON-, competenze per lo sviluppo (FSE) e creazione di ambienti
di apprendimento (FESR), al fine di migliorare la qualità dell’offerta
formativa favorendo non solo la formazione dei docenti
ma anche
innalzando il livello di apprendimento degli alunni.
60
La formazione dei docenti
La necessità della formazione si è fatta ancora più profonda oggi, nella
cosiddetta società della conoscenza, una società che considera come
vera ricchezza dell’individuo le conoscenze e le competenze che
permettono di affrontare l’incertezza di una realtà che cambia
continuamente e che, molto probabilmente, chiederà ai nostri allievi di
oggi, cittadini e lavoratori di domani, di modificarsi più volte nel corso
della loro vita professionale e lavorativa.
La nostra scuola, nell’ottica di una formazione in servizio volta
all’innovazione delle pratiche didattiche e all’acquisizione di
competenze , progetta percorsi di formazione per :
1.L’utilizzo del registro elettronico
2.Utilizzo delle piattaforme CLOUD
3.Utilizzo delle LIM e creazione di learning object
61
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di
promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande
ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che
pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e
interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose…
62
Indicazioni Nazionali 2012
La nostra vision:
“Crescere nei valori per costruire un mondo migliore ”
I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la
vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile,
di energie, potenzialità, sorprese e anche di fragilità - che vanno conosciute, osservate e
accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e
inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a
rispettare.
Indicazioni Nazionali
emotività
corporeità
esplorazione
conoscenza
identità
comunicazione
corporeità
La Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’Infanzia è il luogo dove il bambino inizia il suo itinerario di istruzione, formazione
ed educazione. La nostra scuola pone al centro della sua finalità la “persona” che apprende con
l’originalità del suo percorso individuale insieme alla rete di relazioni familiari e degli ambiti
sociali. Un aspetto determinante è l’individuazione di un “senso” all’interno del triangolo
educativo – didattico - formativo nel quale famiglia,scuola e società collaborano tenendo
presente che ogni bambino è unico e irripetibile con le sue potenzialità e difficoltà e va guidato
affinché possa scoprire il valore di se stesso e di una realtà che si modifica giorno per giorno. In
tale prospettiva diventa importante la scoperta del sé e l’acquisizione di qualità necessarie per
essere protagonista nella società e ciò a partire già dalle prime esperienze nella scuola
dell’infanzia.
Il sé e l’altro
Immagini,
suoni, colori
I CAMPI DI
ESPERIENZA
I discorsi e
le parole
Il corpo e
il movimento
La conoscenza
del mondo
64
Scuola dell’Infanzia
Area
linguistico- espressiva
Progettualità
Area
sociale- emotiva
Orario curricolare
Conosco il mio corpo
Area
logico-matematica
scientifica
Orario extracurricolare
In giro per la città
Con le mani posso fare
Il Presepe vivente
Il Presepe vivente
Carnevale con noi
Apprendo con gusto
Star bene a scuola: la
fiera del cibo
Carnevale con noi
Mangio sano e …mi diverto
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Interazione con il territorio: linee di impegno
La nostra scuola, nell’ottica della creazione di un sistema educativo integrato,
individua e sperimenta forme di collaborazione con il territorio e si muove per:
consolidare i rapporti scuola-famiglia attraverso i momenti di incontro
istituzionalmente previsti: assemblee di presentazione del P.O.F.,colloqui
individuali, consigli di interclasse e intersezione, incontri bimestrali e su richiesta
del genitore;
rendere accessibile e trasparente l’informazione dei genitori relativamente ai
progetti e alle attività della scuola, anche attraverso l’elaborazione di opuscoli
informativo;
promuovere la collaborazione con l’Ente Locale e le istituzioni socio-culturali del
territorio in fase di stesura della programmazione di team, lasciando spazio alle
eventuali proposte ed occasioni formative provenienti territorio nel corso dell’anno
scolastico;
aprire a collaborazioni, sia in ambito curricolare, che extra curricolare alle
associazioni sportive, socio-sanitarie, educativo -formative e culturali -ricreative.
66
Rapporti e collaborazioni
Sono previsti accordi in rete con :
 I Circolo Didattico di Pompei
Scuola Primaria Paritaria “Bartolo Longo”
IC “Matteo della Corte”
IC “Amedeo Maiuri”
Istituto Secondario “Santa Caterina da Siena”
Scuola Secondaria I grado Paritaria “Bartolo
Longo”
Liceo Scientifico “ E. Pascal” – Pompei
Lega navale di Castellammare di Stabia
Editrice GAIA
Amici del MILLENIUM
Associazione FIOCCO AZZURRO
Centro sportivo “SOCCER FIVE”
ASD Pompei Volley
FIPAV Federazione Italiana Pallavolo
ProAcc s.r.l. “ Scuola di arte scenica”
Museo Gracco di Pompei
Convenzioni con le Università:
Università degli Studi di Salerno
Università degli Studi di Macerata
Università degli studi S. Orsola Benincasa
Università di Chieti – Pescara “ Gabriele
D’Annunzio
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Il nostro Patto Formativo
Che cos’è?
Il contratto formativo rappresenta l’esito di un processo di chiarimento e interiorizzazione delle
reciproche aspettative tra i molteplici attori coinvolti nella formazione.
Elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il POF d’Istituto, è la dichiarazione
esplicita e partecipata dell’operato della scuola.
Viene stipulato dai docenti, dai genitori e dagli alunni e comporta da parte dei contraenti un
impegno di corresponsabilità per assicurare ad ogni bambino un’esperienza positiva di
apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico. Ogni singolo, all’interno
dell’assemblea dei genitori, declina oralmente la programmazione educativa e didattica della
classe secondo il progetto formativo elaborato nel POF.
Chi?
I DOCENTI SI IMPEGNANO: a conoscere l’alunno, le sue potenzialità e le sue modalità di
apprendimento attraverso opportuni momenti e strumenti di osservazione;
ü a creare un ambiente sereno che permetta all’alunno di usufruire in modo significativo delle
opportunità educative;
 a relazionarsi con gli scolari dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni;
 ad instaurare e a coinvolgere gli alunni, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che
li riguardano;
 a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori;
a tener presente gli interventi educativi delle famiglie, nel quadro delle finalità indicate dai
Programmi;
a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa/didattica.
68
I GENITORI SI IMPEGNANO :
ad assicurare la regolarità della frequenza ed il rispetto dell’orario scolastico;
 a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai
momenti formativi;
a rispettare gli impegni (anche economici) assunti dopo aver accettato la proposta
formativa della scuola;
a farsi carico delle problematiche connesse alla vita scolastica anche attraverso la
partecipazione impegnata al funzionamento degli Organi Collegiali.
a conoscere l’esperienza scolastica del figlio visionando i quaderni e gli altri elaborati,
partecipando ai colloqui individuali anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni;
ad aiutare il bambino a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli
insegnanti;
a favorire nel bambino atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza
scolastica;
 a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per
richiamare il bambino al rispetto delle regole della convivenza democratica;
ad aiutare il bambino a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno
personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia.
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:
 conoscere e rispettare l’organizzazione e le regole della scuola
 essere partecipe della costruzione del proprio sapere;
 mantenere atteggiamenti e comportamenti corretti durante i vari momenti
della giornata scolastica;
 avere cura e rispetto del materiale scolastico, proprio e della scuola, degli arredi, delle
suppellettili e dei servizi comuni.
69
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