Diapositiva 1 - Presentazioni di Comunicazioni Ottiche
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Diapositiva 1 - Presentazioni di Comunicazioni Ottiche
NGN 2 Next Generation Network Fase 2 Presentazione articolo scientifico a cura di: Michele Bagnato Corso di Comunicazioni Ottiche A.A. 2007/2008 Prof. Busacca Alessandro Introduzione L’NGN (Adsl2Plus fino a 20 Mbps) esiste già dal 2005 e nel corso del 2007 è arrivata a coprire circa il 50% della popolazione. Nel corso del 2008, le offerte double (voce ed internet) e triple play (voce, internet e tv) di Telecom Italia includeranno l'offerta voce in modalità TOIP (Telephony Over IP). Ma per un cambio di scenario radicale bisognerà attendere almeno il 2010, quando si concluderà il progetto di Telecom “La Rete di Nuova Generazione (NGN2)” Ciò consentirà di integrare in un'unica infrastruttura la NGN1 esistente con una nuova NGN2 basata su Gygabyte Ethernet e reti in fibra ottica passiva Gpon (Gigabit Passive Optical Network). Abbiamo un intervento significativo sul core, il nucleo di trasporto delle reti, in vista di una doppia stratificazione funzionale (trasporto ottico più commutazione softswitch) Obiettivi Un'infrastruttura di rete di tipo NGN2 per l'offerta di soluzioni di videocomunicazione e trasmissione immagini in HD. La nuova piattaforma di rete "all IP" a larghissima banda consentirà di trasportare tutti i servizi triple play, compresi quelli voce, che migreranno dalle piattaforme TDM (a commutazione di circuito) a quelle IP. Prima sarà necessario trasportare su IP l'intera dorsale, poi estendere la fibra ottica a livello di distribuzione locale. La copertura NGN2-VDsl2 prevista entro il 2016 è di 13 milioni di collegamenti, con i restanti 7 milioni coperti da AdslPlus. VDSL2 dovrebbe poter raggiungere, sia in downstream che in upstream, velocità fino a 100 Mbps, 10 volte superiore al limite massimo delle normali ADSL. Sviluppare e rinnovare in modo organico la rete di accesso di Telecom Italia Abilitare tutti i clienti alla fornitura di servizi broadband a banda sempre più elevata Evoluzione della copertura NGN2 – VDSL2 delle città e delle centrali 2200 2200 1980 1766 1760 1540 1296 1320 1140 1100 842 880 826 660 482 440 220 0 977 562 249 7 112 41 22 1 2 6 2007 2008 2009 20 2010 207 81 2011 Centrali VDSL2 2012 2013 Città VDSL2 2014 2015 2016 Architettura NGN2 Le architetture previste nel breve e medio termine (portando la fibra più vicina all’utente finale, usando xDSL solo per l’ultimo tratto) sono: FTTCab (Fiber To The Cabinet): sviluppo della rete in fibre ottica fino ad apparati stradali, da predisporre in sostituzione degli armadi di distribuzione in rame esistenti e ripresa progressiva con tecnologia VDSL2 di tutti i clienti afferenti all’armadio stesso FTTB/Curb (Fiber To The Building/Curb): sviluppo della rete in fibra ottica fino ad apparati posti all’interno o nei pressi degli edifici e ripresa progressiva con tecnologia VDSL2 dei clienti presenti negli edifici stessi Una possibile evoluzione a lungo termine della rete è: FTTH (Fiber To The Home): sviluppo della rete in fibra ottica fino alle unità immobiliari (U.I.) Armadio interno edificio Armadio esterno edificio La rete di nuova generazione: Architettura NGN2 verso le soluzioni “Fiber To The Home” Tecnologie Ottiche Le tecnologie ottiche da utilizzare nella rete di Accesso NGN2 sono: GBE (Giga Bit Ethernet) per architettura FTTCab: è una tecnica di trasmissione alla velocità di 1 Gbit/s che costituisce l’evoluzione dello standard Ethernet, la principale tecnologia utilizzata nelle reti LAN. Tramite apparati con la funzione di switch e router collega varie LAN per piattaforme di accesso Internet ad alta velocità. GPON (Giga Passive Optical Network) per architettura FTTB/Curb: tecnica di trasmissione puntomultipunto basata sul protocollo GEM (Gpon Encapsulation Method) per il trasporto di traffico Ethernet e TDM, con velocità di linea in downstream di 2,488 Gbit/s. GBE Con la tecnica GBE, la Terminazione di Rete del Cliente può essere collegata alla Centrale insieme ad altre Terminazioni di Rete sullo stesso sistema di trasmissione numerico della rete di accesso. La connessione tra le Terminazioni di Rete è generalmente realizzata in modalità “puntopunto” .Gli apparati in tecnica GBE possono essere a singola o doppia interfaccia ottica secondo il grado di sicurezza da garantire al collegamento. PR02306.PRE CENTRALE A P P A R A T O Tx 1 fibra IO IO = INTERFACCIA Rx 1 fibra IO A P P A R A T O GPON Con la tecnica GPON, la Terminazione di Rete del Cliente può essere collegata alla Centrale insieme ad altre Terminazioni di Rete sullo stesso sistema di trasmissione numerico della rete di accesso. La connessione tra le Terminazioni e la Centrale, è effettuata con fibre condivise diramate con splitter ottici, in modalità “punto-multipunto splitting”. Gli apparati in tecnica GPON possono essere a singola o doppia interfaccia ottica secondo il grado di sicurezza da garantire al collegamento. GBE (FTTCab) – GPON (FTTCurb) Rete GBE Punto-Punto Utilizzo n°2 fibre (TX-RX) FTTCab Rete ottica classica Rete GPON Punto-Multipunto Utilizzo n°1 fibre FTTCurb Nuova Rete Ottica -> Utilizzo Splitter 1310nm Upstream (Dati+Voip) 1490nm Downstream (Dati+Voip) 1550nm Downstream (IpTV) Architettura PON Esistono vari “standard” per le reti PON, che condividono tuttavia tutti le stesse idee di base Uso della singola fibra in maniera bidirezionale, tipicamente con due lunghezze d’onda diversi DOWNSTREAM: da CO a utente finale: 1500 nm UPSTREAM: da utente a CO: 1300 nm. Bit rate (solitamente) asimmetrici nelle due direzioni Versioni “evolute” GPON/EPON/GEPON DOWNSTREAM: 2.5 Gbit/s UPSTREAM: 1 Gbit/s Gli splitter introducono un’attenuazione pari almeno a: 10log10 (Nutenti) Architettura FTTH prevista nel lungo termine Sviluppo della rete PON (Passive Optical Network) con impiego di diramatori ottici passivi (splitter) in grado di ripartire un segnale in ingresso su “n” uscite ciascuna dedicata ad un apparato utilizzo della Dimensioni tipiche tecnologia trasmissiva GPON (2,488 Gbit/s) con interfaccia ottica trasmissiva senza ridondanza predisposizione per ogni GPON fino a due diramatori ottici in cascata, con grado massimo di diramazione pari a 1/32, generalmente posizionati in corrispondenza degli edifici sviluppo della rete in fibra ottica dalla Centrale fino all’interno delle U.I alimentazione elettrica dell’apparato mediante collegamento alla rete del cliente progressiva dismissione della rete primaria e secondaria in rame Infrastrutture Lo sviluppo della rete NGN2 deve prevedere il massimo utilizzo delle infrastrutture esistenti I tracciati dei cavi in rame esistenti posati sugli edifici devono essere considerati, nei tratti urbani dove non sono presenti infrastrutture sotterranee La posa del cavo ottico sugli edifici può essere eseguita in abbinamento con i cavi in rame e si può realizzare secondo le seguenti modalità: Posa diretta su muro Posa su fune La realizzazione di nuove infrastrutture sotterranee deve puntare al massimo utilizzo di tecniche alternative allo scavo tradizionale quali : Minitrincea No-Dig leggero No–Dig tradizionale Le infrastrutture sature devono essere considerate disponibili prevedendo sistematicamente il sottoequipaggiamento delle stesse mediante le seguenti soluzioni: calze multicella microtubetti posa diretta di un secondo cavo ottico all’interno di un tubo già occupato da un cavo in fibra. Per il dimensionamento delle nuove infrastrutture sotterranee occorrerà prevedere: Monotubo nel caso di 50mm cavi ottici primari un tubo ( 50 mm) ogni cavo piùPosa 2 tubi aggiuntivi (di scorta e di Canalizzazione PVC 125mm interrata in Minitricena manovra) Libero Occupata da rete rame 5x30 nel caso di cavi ottici secondari un tubo ( 50 mm) ogni 2 cavi più un tubo aggiuntivo (di manovra). In rete secondaria è ipotizzabile la posa di 2 cavi ottici all’interno dello stesso FTTCurb – Armadio ONU Quadro Elettrico ST&T Power Sup. Terminazione Fibra Testarmadi Sensori Temp. & H20 Batteria Ingresso Cavi Primo Prototipo cablato in TILAB Torino FTTCurb – Cablaggio MiniCabinet FTTB ONU SK ST&T PS TO U/Q E Doppino utente STB T. Ru T. Rs Chiostrina 10 utenti CPE Cavo UTP Fibra SM GPON Cavo 1 10 coppie Cavo 50 coppie Linee CO Rete 230 VAC Linee rilegamento utente Cavo 2 50 coppie Misure Le misure sugli impianti con cavo ottico, come sulle reti GPON per la NGN2, si basano principalmente sull’utilizzo dell’OTDR (Optical Time Domain Reflectometer), uno strumento versatile, che si adatta molto bene all’uso in campo nelle varie fasi di vita dell’impianto: realizzazione, collaudo e manutenzione. Lo schema di principio di un OTDR è abbastanza semplice. OTDR L’attenuazione Un In modo diodoanalogo laser dei èa modulato quanto componenti avviene a produrre ottici in undell’impianto radar, un treno il segnale divaria impulsi elettrico converso lainlunghezza ricezione la fibra, ognunoquindi viene d’onda, uno di questi dei elaborato parametri subisce al caratteristici backscattering, fine di tradurre dell’OTDR producendo le informazioni è proprio echilatemporali che lunghezza si propagano ad d’onda esso all’indietro associate della sorgente; in informazioni verso i valori l’ingresso tipici spaziali e fino piùsulla diffusi a fibra. raggiungere,attraverso in commercio sono 850 un nm, accoppiatore 1310 nm, direzionale, 1550 nm. un fotodiodo. Traccia tipica di OTDR Le problematiche tecnologiche Estensione della banda trasmissiva fino a 30 MHz Protezione dai disturbi sulla rete di cablaggio domestico Richiede un ri-cablaggio completo della rete di accesso, costosissimo. Richiede un apparato ottico per ciascun appartamento Introduzione di algoritmi di gestione del livello di potenza trasmesso al fine di rispettare criteri di compatibilità spettrale con I sistemi xDSLpreesistenti NGN2: Il DOMANI della Rete Portare la fibra ottica dalle centrali Telecom fino in armadio (elemento intermedio della rete) FTTCab, o fino a casa del cliente FTTH, sostituendo del tutto o riducendo la tratta in rame della rete. In questo modo si vuole sviluppare e rinnovare in modo organico la rete di accesso Telecom Italia, ed inoltre abilitare tutti i clienti alla fornitura di servizi broadband a banda sempre più elevata. FINE