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Appunti_cap9
Capitolo 9 I numeri indici 1 Molte volte abbiamo il problema di confrontare dei fenomeni economici nel tempo (lo stesso fenomeno a diversi istanti) o nello spazio (fenomeni analoghi in luoghi diversi nello stesso momento). Es. il prezzo di un tipo di automobile 5 anni fa e oggi, oppure il prezzo di due marche diverse, oppure ancora il prezzo dello stesso modello a Roma e a Milano. I numeri indici sono particolari rapporti statistici che misurano sinteticamente le variazioni di 1 o più fenomeni economici in diverse situazioni di tempo o di luogo o comunque diverse da una situazione base. Quindi sono sempre positivi e si configurano come numeri puri, ovvero indipendenti dall'unità di misura. Se si confrontano diverse intensità di uno stesso fenomeno (es. il prezzo di un determinato tipo di automobile nel tempo) otteniamo numeri indici semplici; se invece confrontiamo le variazioni di più fenomeni economici (es. i prezzi di n beni) otteniamo numeri indici complessi. Se le n componenti sono tutte di una stessa specie (es. prezzi di beni di un paniere) la combinazione degli indici semplici da luogo a un indice sintetico (es. indice dei prezzi al consumo); se sono di specie diverse si ottiene un indice composito (es. indice del ciclo economico). 2 NUMERI INDICI ELEMENTARI Sia xt (t=0,1,…t,…T) una serie storica di un fenomeno economico. Il rapporto tra due termini qualsiasi è un numero indice elementare che si indica con: xt rit= xr (t=0,1,...,T) con: r = base del numero indice = tempo (anno) base t = tempo (anno) corrente Di solito l'indice è in base 100 i 100 r t* e la variazione percentuale del fenomeno è x x x r t 1 *100 t x x r r *100 3 L'indice è detto a base fissa se mantiene fisso r al variare della serie. Nel caso di xt con r=0: 0 i0 x0 1 x0 0 i1 x1 x0 0 i2 x2 x0 L'indice è detto a base mobile (a catena) se r=t-1: 0 i1 x1 x0 1 i2 x2 x1 2 i3 x3 x2 n.b. Per convenzione un numero indice è sempre moltiplicato per 100, in modo tale da rappresentare un divario in termini percentuali Ad esempio, il prezzo al kg del bene i dal mese A al mese B è passato da 10 a 11 euro allora (11/10)*100-100=1.10*100-100=110-100=+10 nel mese il prezzo del bene ha subito un aumento del 10% 4 • Alcune proprietà che dovrebbero soddisfare i numeri indici : • 1) 0i0 = 1 (identità) • il numero indice relativo alla base è uguale a 1 o a 100 • 2) rit * tir = 1 (reversibilità o inversione della base o reversibilità rispetto al tempo) • l'indice calcolato in base r per il tempo t coincide con il reciproco dell’indice calcolato in base t per il periodo r • 3) 0is*sir=0ir (circolarità o transitività) • sotto tale condizione è possibile portare la base del secondo da s a 0 moltiplicando i due indici fra di loro. 5 4) 0it(m*x) = 0it (x) (commensurabilità) l’indice è indipendente dall’unità di misura con cui si misura il fenomeno 5) 0it (xy) = 0it (x) * 0it (y) (decomposizione delle cause o reversibilità rispetto ai fattori) l’indice di un prodotto è uguale al prodotto degli indici 6) proporzionalità (vale per indici composti) se tutti i prezzi (o tutte le quantità) variano nella stessa proporzione passando da 1 a r l’indice varia secondo lo stesso coefficiente di proporzionalità 6 Dalla (3) è possibile il concatenamento, ovvero passare da una serie di indice in base mobile a uno in base fissa, moltiplicando gli indici a base mobile tra di loro successivamente. 0 i2 0 i1 *1 i2 Esempio empirico Prezzo in Euro\anno Bene1 x1 x x * 2 2 x0 x1 x0 1990 1318 1991 1346 1992 1386 1993 1395 1990 100 1991 102.1 1992 105.1 1993 105.8 Base fissa Numeri Indici Bene1 La serie evidenzia come rispetto all’anno base , la dinamica sia crescente. Si è avuto un incremento pari al 2.1% nel primo biennio, al +5.1% nel triennio, ecc. Base mobile Numeri Indici Bene1 1990 - 1991 102.1 1992 103.0 1993 100.6 Il trend è crescente tra i primi due anni , e anche tra il secondo e il terzo, mentre il tasso di crescita è più rallentato negli due anni. 7 Esempio empirico 2 Città Migliaia di abitanti A B C D 2775 1369 1067 963 Indici a base fissa (A=100) 100 49.3 38.5 34.7 Indici a base mobile 49.3 77.9 90.3 Dalla serie degli indici a base fissa possiamo dire che le popolazioni delle città B, C e D ammontano rispettivamente al 49.3 %, al 38.5%, al 34.7% di quella della città A Dalla serie degli indici a base mobile la popolazione della città C rappresentava il 77,9% di quella della città B(ovvero inferiore del 22.1%). Classificazione indici semplici o elementari sono costruiti a partire da una sola serie, cioè un unico fenomeno osservato, e mettono a confronto due o più situazioni diverse (ad esempio, variazioni del prezzo di un prodotto (patate, insalata, automobili, ecc.) negli anni Una serie storica xt (t=0,1,2,...n) 8 Il generico termine xt può esprimere il prezzo p oppure la quantità q oppure il valore v p q di un bene, osservato a istanti temporali successivi numeri indici complessi misurano simultaneamente e sinteticamente le variazioni di n grandezze osservate (più fenomeni osservati) in due o più situazioni diverse (ad esempio prezzi di più beni negli anni) ulteriore classificazione indice sintetico se le componenti del numero indice complesso sono della stessa specie (ad esempio, variazioni dei prezzi di varie merci o servizi (dinamica dei prezzi di interi capitoli di spesa, alimentazione, abitazione, servizi sanitari, ecc. variazioni delle produzioni di vari beni) 9 indice composito se le grandezze sono di specie differenti (di solito risultano da fusioni di indici sintetici), ad esempio: variazioni del livello di vita di una popolazione NUMERI INDICI COMPLESSI I numeri indici complessi sintetizzano la variazioni di n grandezze e quindi di n numeri indici elementari. Ad esempio, un numero indice complesso è un indice dei prezzi che sintetizza le variazioni dei prezzi di un paniere eterogeneo di beni. 10 I problemi nella costruzione di un indice complesso sono: 1. Scelta dei beni. Problema di stabilire ex ante quali grandezze considerare per costruire gli indici complessi (ad esempio, per la costruzione di un indice della produzione industriale si dovrà stabilire quali specifiche branche di attività economica osservare) Può essere campionaria (e allora l'indice sarà rappresentativo) o esaustiva ( e l'indice sarà completo). Una buona selezione del campione può rendere l'indice rappresentativo valido come quello completo. Sulla rappresentatività si deve dire che quanti più beni si prendono in considerazione tanto più un indice dei prezzi è adeguato ai suoi scopi, ma è impossibile seguire tutti i beni e quindi se ne scelgono solo alcuni, quelli però che possono fornire con la loro variazione una indicazione fedele di quanto avviene sull’intero mercato dei beni. 11 In pratica si cerca di individuare voci più possibile indipendenti tra di loro e il più possibile rappresentative di quelle che, appartenenti alla stessa categoria, non saranno prese in considerazione. Ad esempio nello specifico dei prezzi al consumo si seleziona all’interno dei capitoli di spesa, tra loro non direttamente interrelati (spesa alimentazione, per abbigliamento, per il tempo libero, ecc.), categorie e servizi per quanto più possibile omogenei dal punto di vista della loro composizione merceologica si sceglie all’interno di queste ultime una o più voci elementari tali che, in base al principio della solidarietà dei prezzi, possano ragionevolmente rappresentare anche le dinamiche delle quotazioni delle voci escluse dalla scelta (ad esempio, la voce “biglietto per il cinema” o “biglietto per lo stadio” potrebbero essere chiamate a rappresentare nell’indice le variazioni di tutti gli spettacoli 12 1. Scelta della base. La base può essere fissa o mobile. La scelta è in genere verso un valore della serie che sia abbastanza 'normale' , non troppo alto o basso. 2. Scelta del criterio di aggregazione. Ci sono due possibilità: I) II) come rapporto di medie, come media di rapporti (o di indici elementari), dopo aver scelto il tipo di media più conveniente le medie che si possono usare sono: media aritmetica media geometrica media armonica non esiste una regola generale ma l’orientamento è verso la media aritmetica sia per le caratteristiche implicite di tale valore medio, sia per la relativa facilità con cui esso può essere calcolato. 13 1. Scelta del sistema di ponderazione. Questo determina il tipo dell’indice, e dipende dall’applicazione che si vuol fare dell’indicatore. Es. se si aggregano i prezzi dei beni al consumo, i pesi saranno in proporzione dell’importanza del bene consumato (es. della sua quantità). il sistema di ponderazione assume un ruolo di rilievo in quanto la dimensione dei pesi concorre direttamente a determinare l’entità delle variazioni con esso misurate essendo le periodicità con cui si calcolano i numeri indici molto ristrette (mensilmente), la variazione è di ridotta o ridottissima dimensione quindi la sensibilità dell’indicatore è ancora più influenzata da pesi. n.b. le ponderazioni possono essere fisse o variabili 14 beni A B prezzi Tempo 0 110 95 Tempo 1 158 110 pesi Indici in base 0 1.2 1.8 143.6 115.8 Si calcola l’indice sintetico mediante media aritmetica ponderata degli indici semplici con pesi presi dalla quarta colonna (143.6*1.2) (115.8*1.8) 380.7 126.9 1.21.8 3 .0 nel complesso i beni A e B sono aumentati nell’intervallo considerato del 26.9 % scambiamo ora i pesi (143.6*1.8) (115.8*1.2) 397.4 132.5 1.21.8 3 .0 l’inversione dei pesi differenti tra loro di solo sei decimi produce un incremento di 5.6 punti percentuali della variazione complessiva dell’indice 15 LE FORMULE PIU’ USATE Le formule più usate per la costruzione di numeri indici, proposte nel secolo scorso, sono (per prezzi e quantità): l’indice di Laspeyres (a ponderazione fissa) i p s qr rP i pr q r L s ; i pr q s rQ i pr q r L s l’indice di Paasche ( a ponderazione variabile) i p s q s rP i pr q s P s ; i p s q s rQ i p s q r P s l’indice (ideale) di Fisher (a ponderazione incrociata) Ps F r L r Ps *r Ps P ; r Q F s r L s P s Q *r Q 16 Gli indici di Laspeyres e Paasche possono essere costruiti sia come rapporto di medie che come medie di rapporti. Ad es., il numero indice dei prezzi di Laspeyres è pari sia al rapporto tra le medie aritmetiche dei prezzi degli n beni nel periodo corrente e nel periodo base, ponderati con le quantità del periodo base, sia alla media aritmetica degli n indici elementari, ponderati con pesi pari ai valori dell'anno base pq q pq q s i r PsL r i r i i r r i p s * pr pr q r pr qr i r 17 Il numero indice dei prezzi di tipo Paasche è pari a sua volta sia pari sia al rapporto tra le medie aritmetiche dei prezzi degli n beni nel periodo corrente e nel periodo base, ponderati con le quantità del periodo corrente, sia alla media armonica degli n indici elementari, ponderati con pesi pari ai valori dell'anno corrente. r P s P i p s q s i q s i pr q s i q s i p s q s pr ps qs i ps 18 IL PROBLEMA DELLA PONDERAZIONE L'uso di una ponderazione costante migliora la confrontabilità degli indici. D'altra parte, il sistemi di pesi si logora nel tempo, cioè diviene sempre meno rispondente alla realtà. Es. l'indice dei prezzi al consumo delle famiglie è composto di un paniere di beni con pesi relativi al peso di questi beni nella spesa delle famiglie. Nel primo dopoguerra i consumi alimentari erano spesso dominati dai consumi di patate. Quindi il peso attribuito all'indice dei prezzi delle patate era molto elevato. Nel tempo ci sono stati due fenomeni: il consumo di patate è diminuito in termini relativi e il prezzo delle patate è cresciuto meno della media. Attribuire oggi un peso elevato ai consumi di patate porta quindi a sottostimare la crescita dei prezzi al consumo delle famiglie. 19 Altro esempio: le sigarette Nazionali nell'indice dei prezzi per le famiglie di operai. Possibili soluzioni: cambiare spesso la base degli indici Laspeyres (che diventano a ponderazione variabile). Utilizzare indici con una diversa ponderazione. 20 IL CONFRONTO TRA LASPEYRES E PAASCHE In un periodo di inflazione il consumatore tende a sostituire nel consumo i beni i cui prezzi crescono più velocemente con quelli i cui prezzi crescono più lentamente. Questo significa che un indice Laspeyres sovrastima il tasso di crescita dei prezzi, ovvero l'inflazione, mentre un indice Paasche la sottostima. Maggiore è il tempo che passa dalla revisione della base, più elevata risulta la divergenza tra i due indicatori. Quindi, maggiore è la correlazione negativa tra prezzi e quantità, come è suggerita dalla teoria economica, maggiore è la variazione dei prezzi che si ottiene utilizzando l'indice Laspayres. Il contrario avviene per le quantità. 21 Analiticamente, la discrepanza fra i due indicatori è data dalla formula: P P P L r p q Q L Nella quale: ps L q s L P Q i pr qr pr qr r p q i pr qr È 22 È il coefficiente di correlazione lineare tra gli indici di prezzo e quantità ponderati con i valori del tempo base, mentre e sono gli scarti quadratici medi (quindi sempre positivi) degli indici elementari di prezzo e quantità. La differenza è quindi negativa (Laspeyres è più grande di Paasche) se la correlazione tra prezzi e quantità risulta negativa. Più in dettaglio Tendenziosità positiva dell’indice di Laspeyres Tendenziosità negativa dell’indice di Paasche Tra i prezzi e le quantità esiste una correlazione negativa ovvero se i prezzi dal tempo 0 al tempo 1 subiscono un incremento allora le quantità nello stesso periodo subiscono un decremento Analiticamente abbiamo: p p q q 1 0 allora 0 1 moltiplicando l’ultima relazione per p0 si ha p q p q 0 0 0 1 23 se la dinamica dei prezzi è crescente gli indici semplici detengono un peso maggiore nella formula di Laysperes che pertanto è affetta da tendenziosità positiva (tende a restituire variazioni superiori al vero), viceversa se la dinamica dei prezzi è negativa gli stessi indici riceveranno un peso minore nella formula di Paasche che pertanto è affetta da tendenziosità negativa (tende a restituire variazioni inferiori al vero) In pratica la formula più utilizzata è l’indice di Laspeyres perché ha il vantaggio di conservare immutato il sistema di ponderazione per tutto l’arco di vita della base (si pensi a indici mensili quanto complesso sarebbe l’aggiornamento del sistema di ponderazione a cadenza mensile) è da tenere presente che l’adozione di un sistema di ponderazione costante ha però lo svantaggio provocato da una relativamente rapida obsolescenza della base, quindi si rende necessario un periodico aggiornamento di quest’ultima. 24 PROPRIETA’ DEGLI INDICI COMPLESSI Laspeyres e Paasche soddisfano le seguenti proprietà: identità commensurabilità determinatezza proporzionalità solo l’indice ideale di Fischer soddisfa le proprietà di: inversione delle basi decomposizione delle cause Nessuno di questi soddisfa la proprietà di circolarità 25 • Condizione identità: se il tempo al quale si riferisce il calcolo dell’indice coincide con il tempo base, l’indice deve essere uguale ad 1 Laspeyres e Pasche soddisfano la condizione perché: 0 0 P0 P0 L P p p p p 0 q0 0 q0 0 q1 0 q1 1 1 Condizione reversibilità rispetto ai fattori: l’indice di prezzo moltiplicato per l’indice di quantità deve fornire l’indice di valore, Laspeyres e Pasche non soddisfano la condizione perché: P1 0 Q L 0 L P1 0 Q P 1 P p q p q p q p q p q p q p q p q p q p q p q p q 1 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 0 1 1 0 0 0 26 Condizione reversibilità rispetto al tempo: l’indice di prezzo calcolato per il tempo 1 con base 0 deve essere uguale al reciproco dell’indice di prezzo calcolato per il tempo 0 con base 1 Laspeyres e Paasche non soddisfano la condizione perché: p q p q 1 p q pq p q p q 1 p q pq L 0 P 1 0 P 1 L P1 0 P P 1 P 1 0 0 1 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 1 0 Condizione di commensurabilità: l’indice deve essere indipendente dall’unità di misura dei beni e servizi. Laspeyres e Paasche soddisfano la condizione perché: P1 L pq p R p p q p q 1 0 p1 p0 q0 p0 1 0 0 0 0 0 0 27 • • p / p0 1 Poiché i due rapporti E p0 q0 R0 p0 q0 Sono numeri puri, segue che l’indice risulta essere indipendente dall’unità di misura dei beni e servizi. Condizione di determinatezza:l’indice non deve annullarsi, né assumere n valore infinito o indeterminato se il prezzo di un bene o servizio è uguale a zero. Laspeyres e Paasche soddisfano la condizione Condizione di proporzionalità: se tutti i prezzi dei beni e servizi variano nella stessa proporzione, l’indice deve variare secondo lo stesso coefficiente di proporzionalità. Laspeyres e Paasche soddisfano la condizione Condizione di transitività:sia dato l’indice al tempo 1 con base 0, e l’indice al tempo 2 con base 1, allora moltiplicando tra loro i due indici si ottine l’indice al tempo 2 con base 1. 28 Laspeyres e Paasche non soddisfano la condizione perché: P1 1 P L 0 pq p q pq p q 1 0 L 2 0 P1 1 P2 P 0 P 0 1 1 0 1 p q pq p q pq 2 1 1 1 2 2 1 2 p q p q p q p q 2 0 0 0 2 2 0 2 29 Esempio: calcolo dell’indice di Laspeyres 1983 Beni Arance Limoni mandarini Qit 20 10 25 Pit 100 120 125 1984 Qit 15 18 30 Pit 110 101 115 1985 Qit 23 14 40 Pit 102 105 103 Indice base 1985 Calcolo INDICE Anni 1983 23*100+14*120+40*125=8980 8980/7936=113.15 1984 23*110+14*101+40*115=8544 8544/7936=107.66 1985 23*102+14*105+40*103=7936 100 30 Esempio: calcolo dell’indice di Paasche 1978 1979 Qit Pit Qit Pit Beni Zinco 152 28 161 26 Rame 124 43 132 40 piombo 187 61 175 68 Anni 1978 1979 1980 1980 Qit 168 127 172 Pit 21 46 70 Calcolo INDICE 152*28+124*43+187*61=20995 100 152*28+124*43+187*61=20995 161*26+132*40+175*68=21366 21366/20859= 161*28+132*43+175*61=20859 102.44 168*21+127*46+172*70=21410 21410/20657= 168*28+127*43+172*61=20657 103.64 31