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Diapositiva 1 - I.T.A. "Umberto I", Andria
Olivo – Oliva – Olio Un lavoro di: - Losito Francesco - Tota Massimiliano -Zagaria Riccardo Viaggio attraverso il mondo olivicolo a.s. 2006/2007 Programmazione & grafica di Zagaria Riccardo Il numero tre Ora… poiché fra le cose e i loro nomi sussistono talora legami profondi e sotterranei che le scienze linguistiche e storiche possono anche ignorare, ci piace congetturare che la plurimillennaria solidarietà lessicale che si è conservata fra l’olivo, l’oliva e l’olio non sia semplicemente un prodotto del caso, ma rispecchi in qualche modo la profonda affinità che lega insieme queste tre cose… (da una nota di Oddone Longo, 2002) Tre è il numero della perfezione, come dicevano i latini (“omne trinum est perfectum”). È anche, decisamente, il numero dell’olio di oliva. Il numero tre • L’olio di oliva è l’olio delle tre O ma non solo: La filiera dell’olio di oliva si può dividere in tre processi: agronomico, di trasformazione e di commercializzazione. Nel primo processo possiamo distinguere tre fasi più significative: la potatura, la coltivazione e la raccolta. La coltivazione comprende tre operazioni principali: la gestione del suolo, la fertilizzazione e la difesa. La trasformazione comprende tre operazioni fondamentali: la molitura, la gramolatura e la separazione. La separazione può essere condotta in tre modi: per spremitura, per percolamento e per centrifugazione e riguarda il frazionamento della pasta di oliva in tre fasi: solidi, acqua e olio. I componenti fondamentali dell’olio sono i tri-gliceridi e anche essi possono essere distinti in tre gruppi: saturi, monoinsaturi e poliinsaturi. La qualità dell’olio ha tre aspetti: la sicurezza, la qualità nutrizionale e la qualità sensoriale. La qualità sensoriale è caratterizzata da tre descrittori fondamentali: il fruttato, il piccante e l’amaro. C. Peri, 2006 L’olivo nella letteratura L’ulivo! L’ulivo che agli uomini appresti Nei massi le barbe, e nel cielo la bacca ch’è cibo e ch’è luce, le piccole foglie d’argento! gremita, che alcuna ne resti Serbate a più gracile stelo pel tordo sassello; più soffice zolle! l’ulivo che ombreggi d’un glauco Tra i massi s’avvinchia, e non cede, pallore la rupe già truce, se i massi non cedono, al vento. dov’erri la pecora, e rauco Li soffre, ma cresce, ne chiede la chiami l’agnello. più ciò che non volle. G. Pascoli Sommario Cenni storici sull’olivo Antichi usi e leggende legati all’olio Cenni storici sull’olivo • L’olivo, simbolo di abbondanza, di gloria e di pace, ha donato nell’antichità le sue fronde per incoronare i vincitori di pacifici giochi o di guerre cruenti e l’olio dei suoi frutti ha consacrato il capo dei grandi della terra. • A Gerusalemme, nel giardino del Gethsemani, ci sono otto ulivi plurisecolari, che sono stati generati dai ceppi (polloni pedali) dove Gesù si fermava a pregare. Particolare di raccolta olive su anfora Vulci 500 a.c. Ulivi nel giardino del Gethsemani Origini dell’olivicoltura • Circa 7000 anni fa, quando l’olivicoltura si attestava maggiormente nell’area della mezza luna fertile, i paesi con vocazione storica a questa pianta erano Grecia, Turchia, Siria e Palestina. Atene Secondo la mitologia greca il primo re di Grecia, Cecrope, chiese un segno di protezione agli Dei dell’Olimpo; per questo gareggiarono Poseidone, dio del mare, e Atena, dea della saggezza. Poseidone colpì con il suo tridente la roccia dalla quale fece venir fuori una fonte di acqua marina ed un cavallo più veloce del vento. Atena piantò il primo ulivo, albero che per millenni, con i suoi frutti avrebbe dato un succo meraviglioso che gli uomini avrebbero potuto usare per la preparazione dei cibi, per la cura del corpo e per la guarigione di ferite e malattie. Dea Atena Atene • Cecrope assegnò il premio ad Atena diventando così la protettrice della capitale che assunse in suo onore il nome di Atene. • Da quel giorno l’albero dell’olivo divenne monumento-simbolo di cultura, libertà e pace. Olivo sacro di Atena, Acropoli di Atene Atene Nel sacro recinto di Eretteo sull’Acropoli cresceva dai tempi più antichi una pianta d’olivo, mitico dono di Atena. Quando Serse espugnò Atene (480 a.C.), i templi dell’Acropoli furono dati alle fiamme, e il fuoco distrusse anche l’olivo sacro; ma il giorno dopo, alla base del tronco, era miracolosamente germogliato un nuovo ramo. Sei secoli più tardi, Pausania vide ancora questo olivo, ritenuto una delle piante più antiche della Grecia. Atene, Acropoli Atene Nei dintorni di Atene crescevano 2000 olivi sacri, il cui olio veniva dato in premio ai vincitori delle Panatenee; per chi avesse sradicato anche una sola di queste piante era prevista la pena di morte. Anche gli olivi “profani” che crescevano nell’Attica erano tutelati: un’ammenda di 100 dracme (circa 2000 Euro) era prevista per ogni pianta indebitamente abbattuta. Greci e Romani • I Greci ed i Romani utilizzavano l’olio di oliva, oltre per scopi alimentari e per illuminare le proprie case, anche per la cura del corpo; infatti l’olio veniva spalmato sul corpo e capelli almeno una volta al giorno. • Anche nei riti funebri l’olio veniva utilizzato per purificare: i morti venivano lavati e spalmati d’olio e il corpo veniva adagiato su letto di foglie d’ulivo. Antica lampada ad olio L’olivo nell’arte Vincent VAN GOGH (1853-1890) “Olivi” – 1889 “Olivi con cielo giallo e sole” – 1889 L’olivo nell’arte Vincent VAN GOGH “Olivi con Les Baux sullo sfondo” – 1889 L’olivo nell’arte Vincent VAN GOGH “Olive Orchard” – 1889 L’olivo nell’arte Auguste RENOIR (1841/1919) “Olive Garden” “Les oliviers de l'Estaque” – 1882 L’olivo nell’arte Henri MATISSE (1869–1954) “Promenade among the Olive Trees – 1906 L’olivo nell’arte Georges BRAQUE (1882-1963) “Olive Trees” – 1907 L’olivo nell’arte M. C. ESCHER (1898/1974 - incisore olandese) “Olivo anciano en Coricega” L’olivo nell’arte dal libro: " les oliviers et les paysans à Lesbos" T. Paraskèvaidis Autori contemporanei Vincenzo GUERRAZZI “La raccolta delle olive” – 1986 “Danza tra gli ulivi” Autori contemporanei Francesco PERI “ulivi” – 2006, olio su tela “ulivi 2” – 2006, olio su tela Autori contemporanei Francesco PERI “ulivi, al mattino” – 2003, carboncino su carta Sommario L’olivo Botanica e coltivazione L’olivo Olea europea • Appartiene alla fam. Oleacee • È una pianta sempreverde a sviluppo basitono • Tipica del mediterraneo, resiste alla siccità ma non alle basse temperature • Ha un valore economico ma anche paesaggistico e naturalistico da proteggere Diffusione • La superficie olivicola italiana è circa 1/3 di quella mondiale (9.700.000 ha) • I maggiori produttori di olive, oltre all’Italia, sono Spagna, Grecia e Portogallo, paesi affacciati nel bacino Mediterraneo • È diffusa nelle zone collinari e pianeggianti dove in quest’ultime è possibile applicare la meccanizzazione delle varie operazioni colturali Botanica • La pianta formato da: – Un apparato radicale con funzione di nutrizione e di sostenimento della pianta. – Una parte aerea composta da: • Colletto • Fusto • Rami • Germogli Gemme • I germogli derivano dalle gemme che possono essere: – A fiore – Miste – A legno • In base al loro sviluppo si suddividono in: – Dormienti – Pronte – Latenti • In base alla loro posizione si suddividono in: – Avventizie – Ascellari – Apicali Cultivar • Le cultivar più importanti nella nostra regione sono: – Coratina – Ogliarola – Cima di Bitonto – Leccino – Frantoio • Tra le cultivar da tavola si annoverano l’Ascolana, la S. Agostino e la Bella di Cerignola Fasi fenologiche • Differenziazione delle gemme • Mignolatura • Fioritura • Comparsa dei frutticini • Accrescimento del frutto • Invaiatura • Maturazione Differenziazione • La differenziazione è un’evoluzione di una gemma in senso riproduttivo • Nell’olivo avviene 50-60 giorni prima della fioritura • Le cause della non differenziazione sono: – Cause nutrizionali (rapporto c/n) – Cause ormonali (ormoni presenti nelle foglie) Mignolatura • Avviene nel mese di aprile-maggio • Si manifesta con le mignole • Le mignole sono formate da 15-20 fiori • Sono infiorescenze a grappolo di colore bianco Mignole Fioritura • Avviene nella prima decade di giugno • Dura da 5 a 7 giorni e si presenta in maniera scalare • L’allegagione si aggira intorno al 2% • Vi è presenza di autocompatibilità e/o autoincompatibilità Invaiatura • Il colore della drupa dipende da: – Clima – Cultivar – Quantità di olive sull’albero – Periodo di raccolta Propagazione • PER OVULI O MAMMELLONI: iperplasie presenti nella zona del colletto che consentono la formazione di nuove piante • PER INNESTO: definito come l’unione durevole ed efficiente di porzioni di piante diverse nella costituzione di un nuovo individuo. • PER TALEA: applicata in maniera forzata tramite riscaldamento basale o nebulizzazione in contenitori di materiale inerte. Si divide in: – Talea di ramo – Talea di foglia – Talea di radice Talea autoradicata Tecniche d’innesto • Gli innesti maggiormente effettuati sull’olivo sono: – A marza • A corona – A gemma • A pezza • A occhio Particolare di innesto a corona Potatura • È una operazione colturale che ha i seguenti scopi: – Dare una forma alla pianta – Favorire un giusto equilibrio tra vegetazione e produzione – Evitare l’alternanza di produzione – Mantenere le piante in produzione il più a lungo possibile – Facilitare la meccanizzazione delle operazioni colturali – Accelerare l’entrata in produzione delle giovani piante – Sfavorire l’instaurarsi di malattie Forme di allevamento • In ordine di diffusione sono: – A vaso – A monocono – A vaso cespugliato – A palmetta Sistema di allevamento a monocono Concimazione • La concimazione di produzione si basa sul principio della restituzione. • Per 100 kg di olive la pianta asporta: – 900 g di N – 200 g di P – 1.000 g di K • Questi dati devono essere aumentati di 3 volte a causa delle perdite per dilavamento, volatilizzazione e di fissazione. • Inoltre dipende dal tipo di terreno e dal clima. Irrigazione • I volumi di acqua dipendono da: – Tipo di terreno – Evapotraspirazione – Cultivar – Regime pluviometrico • Generalmente si aggirano intorno ai 3.000 mc/ha per ulivi adulti • L’impianto può essere: – A goccia 4-8 l/h – A zampillo 15-30 l/h Gocciolatoio Realizzazione di un impianto • Scelta della cultivar e forma di allevamento • Preparazione del terreno con operazioni di – Scasso e lavorazioni di amminutamento e affinamento – Analisi fisico-chimica del terreno – Concimazione di fondo – Squadratura e picchettamento (sesto d’impianto) • Messa a dimora (gen-feb) Sommario Avversità dell’olivo Fitofagi e malattie Sommario INSETTI MAGGIORI • Bactrocera oleae • Saisettia oleae • Prays oleae MALATTIE CRITTOGAMICHE • Spilocaea oleagina • Pseudomonas savastanoi • Fumaggine • Polyporus fulvus • Verticillium dahliae INSETTI MINORI • Zeuzera pyrina • Otiorrhyncus cribricollis • Palpita unionalis • Euphyllura olivina • Liothrips oleae • Phloeotribus scarabaeoides Mosca dell’olivo Bactrocera oleae (= Dacus oleae) • Phylum: Artropodi • Classe: Insetti • Ordine: Ditteri • Sottordine: Brachiceri • Famiglia: Tephritidae Morfologia ADULTO • Capo – Antenne corte; – Occhi composti di colore verde che alla morte diventano rossi; – Apparato boccale succhiante, formato dai labelli (ingrossamento del labbro inferiore); – Digestione extracorporea. Morfologia ADULTO • Torace – Colore grigio-bruno; – Primo paio di ali trasparenti e membranose con piccole macchie scure sull’estremità; – Secondo paio di ali trasformate in bilancieri; – Ricoperto da setole; – Presenza di macchie o striature. Morfologia ADULTO • Addome – Colore castano chiaro con macchie nere sub-rettangolari; – Le femmine posseggono un ovidepositore di sostituzione. Morfologia UOVO • Forma cilindrica; • Colore bianco latteo. LARVA • Lunghezza: 5 mm • Forma allungata; • Colore bianco avorio; • Apparato boccale masticatore; • Apoda. Morfologia PUPA • Coartata; • Colore giallo e in seguito rossastro. Ciclo biologico • Ogni femmina depone 300-1000 uova; • L’ovodeposizione avviene dopo qualche giorno dall’accoppiamento nel periodo giugno-luglio; Accoppiamento • L’ovodeposizione dura circa 3 min e l’uovo viene deposto appena sotto l’epicarpo; • Viene deposto massimo un uovo per drupa. Femmina in fase di ovideposizione Ciclo biologico • Assieme all’uovo viene iniettato un batterio: lo Pseudomonas savastanoi; • Questo batterio impedisce la cicatrizzazione della ferita, marca la drupa e evita la doppia ovideposizione; • Alla schiusura dell’uovo, la larva risale in superficie scavando delle gallerie all’interno della drupa. Ciclo biologico • Raggiunta la maturità, si impupa lasciando solo la sottile pellicola dell’epicarpo; • La pupa rimane nella drupa per una settimana. Ciclo biologico • Infine l’adulto sfarfalla rompendo l’epicarpo; • L’ultima generazione dell’anno si impupa nel terreno per trascorrere l’inverno. Sfarfallamento Temperature e attività biologiche Attività Biologiche Temperature Nutrimento > 7°C Schiusura Uova 8 – 10°C Ovodeposizione 12 - 14°C al tramonto Accoppiamento 13 - 16°C al tramonto Attività di volo 14 - 16°C Ricerca cibo > 15°C Morte >34°C; < 10°C Sintomi • Foro di ovideposizione con macchie lineari o a “V” che compaiono dopo 4 - 5 ore Particolare del foro di ovideposizione • Foro di uscita della larva, più grande Particolare del foro di uscita Danni QUALITATIVI • Elevata acidità; • Sviluppo di marciumi; • Sviluppo di muffa (larva di III° età). • • QUANTITATIVI • Perdita di prodotto; • Rese minori. Sviluppo del fungo Camarosporium dalmaticum, provocato dal Dittero parassitoide Prolasioptera berlisiana; Trasmissione della rogna. Fattori Limitanti • ABIOTICI – Temperature superiori ai 30° – Basse Temperature – Siccità Larva morta per il caldo Fattori Limitanti • BIOTICI – Opius concolor – Eurytoma martelli – Pnigalio mediterraneus – Prolasioptera berlisiana Eurytoma martelli Opius concolor Pnigalio mediterraneus Prolasioptera berlesiana Lotta in agricoltura Integrata • Lotta chimica (Dimetoato, Fention, Deltametrina) • Lotta agronomica (raccolta anticipata) • Lotta biologica e mezzi biotecnologici Pnigalio mediterraneus Eurytoma martelli Lotta chimica INTERVENTI CONTRO LE LARVE • CAMPIONAMENTO – raccolta di 100 drupe dalle parti alte della pianta rivolte a sud – verifica dell’infestazione attiva (presenza del foro di ovideposizione e di uova e larve). • SOGLIE DI INTERVENTO – 10% di infestazione attiva per olive da olio – Prime punture per olive da mensa • Prodotti a base di rame come antibatterico per i batteri intestinali della larva Lotta chimica INTERVENTI CONTRO GLI ADULTI • MONITORAGGIO: – Trappole cromotropiche – Trappole a feromoni sessuali – Trappole alimentari • SOGLIE DI INTERVENTO – 3 – 5 adulti per trappola – 4 – 5 % di infestazione attiva (presenza di fori sulle drupe) Mezzi biotecnologici • Attrack e Killer • Cattura massale • Esche proteiche Attrackt e Killer • Formato da: – ATTRATTIVO: bicarbonato di ammonio; – CAPSULA: feromone sessuale femminile; – INSETTICIDA: deltametrina. • Efficace su infestazioni medio-basse; • Collocare una trappola per albero o una ogni due alberi. Capsula al feromone sessuale femminile Cattura massale • Utilizzo di trappole alimentari con fosfato biammonico; • Utilizzo di trappole cromotropiche spalmate di colla e attivate con feromoni sessuali; • Efficace su grandi superfici (minimo 5 ha); • Collocare una trappola per albero o una ogni due alberi. Esche Proteiche • Formate da: – ESCA: Proteine idrolizzate; – INSETTICIDA: Fention, Dimetoato o Piretrinoidi. • • • Massimo cinque trattamenti; Gli interventi si fanno alle prime punture; Distribuire il prodotto su parte della pianta o su alcune piante. Lotta Biologica • Opius concolor Sommario Adulto di Opius concolor Adulti di Opius concolor allevati in laboratorio Elenco Avversità Cocciniglia mezzo grano di pepe Saisettia oleae • • • • Phylum: Artropodi Classe: Insetti Ordine: Rincoti Famiglia: Coccidi • Insetto polifago: attacca olivo, agrumi e piante ornamentali Morfologia • ADULTO – Corpo ovale, dimensioni 2-5 mm – App.boccale: pungente e succhiante – È in grado di deporre oltre 2500 uova – Presenta 3 carene sul dorso (Croce di Lorena) – I maschi sono molto rari e sono muniti di ali, zampe, occhi e app. boccale atrofico Femmina ovideponente Morfologia • NEANIDE – Colore giallognolo - nocciola – Forma ovale leggermente convessa – Si riscontrano occhi – Presentano 3 età: • 1^ età: neanidi mobili • 2^ e 3^ età: neanidi immobili • UOVO – Forma ellittica – Colore: • Rosa–rossastro appena deposto; • Bianco dopo la schiusura Ciclo biologico • • • • • • • Compie una o due generazioni all’anno Si riproduce per partenogenesi La femmina crea una cavità con il suo corpo dove depone le uova Finita l’ovodeposizionie la femmina muore Le neanidi vengono anche trasportate da venti e piogge Diventate adulte, iniziano ad ovideporre a metà maggio Metamorfosi: Catametabolia nelle femmine Neometabolia nei maschi Fattori limitanti • ABIOTICI – Alte e basse temperature – Assenza di umidità – Siccità – Esposizione diretta al sole • BIOTICI – Metaphycus lounsburyi – Scutellista cyanea – Exochomus quadripustulatus – Chilocorus bipustulatus – Verticillium lecanii Exochomus quadripustulatus Scutellista cyanea Chilocorus bipustulatus Danni • DIRETTI – Sottrazione di linfa della pianta • INDIRETTI – Emissione di melata con conseguente sviluppo di fumaggine – Sviluppo stentato dei germogli – Caduta foglie – Minore produzione di drupe – Diminuzione della traspirazione Lotta in agricoltura integrata • Lotta agronomica – Potatura e sfoltimento chioma – Evitare eccesso concimazioni azotate – Evitare ristagni di umidità • Lotta chimica – Soglia d’intervento: • 4 – 5 neanidi per foglia • 1 adulto ogni 10 cm di ramo • 80% di uova schiuse – Sostanze Attive: Oli minerali bianchi, chitino-inibitori (Buprofezin) • Sommario Adulto e parassitazzione di Metaphycus Lotta biologica: – Metaphycus lounsburyi – Scutellista cyanea Elenco Avversità Tignola dell’olivo Prays oleae • • • • Phylum: Artropodi Classe: Insetti Ordine: Lepidotteri Famiglia: Iponomeutidi Morfologia ADULTO • Colore grigio-argento • Ali anteriori con macchiettature nerastre diffuse; • Ali posteriori sfrangiate • Apertura alare di 14 mm circa; • Lungo 6-7 mm • Apparato boccale succhiante (spiritromba) UOVA • Colore bianco appena deposte, in seguito giallognolo • Forma ellittica ed appiattite • Lunghe 0.5 mm Morfologia LARVA • Color nocciola chiaro; • Lunga circa 8 mm; • Presenta bande longitudinali verdastri e giallastre; • Polipoda • Capo scuro CRISALIDE • Colore giallastro • Coarptata • Lunga 5-6 mm Danni • SU – – – FIORI Aborto fiorale; Fili sericei sulle infiorescenze; Distruzione dei vari organi riproduttivi; • SU – – – FRUTTI Cascola anticipata Distruzione dell’endocarpo Gallerie nei frutticini • SU FOGLIE – Gallerie nel parenchima fogliare – Disseccamento dei germogli • Le infestazioni delle foglie e dei fiori non arrecano grossi danni, quindi non vengono combattute Ciclo biologico • Presenta 3 generazioni che attaccano 3 parti della pianta diverse: – Gen. Antofaga (1^) – Gen. Carpofaga (2^) – Gen. Fillofaga (3^) Generazione antofaga • Depongono le uova sui fiori • Generalmente un uovo per fiore • Dopo 1-2 settimane fuoriescono le larve • Le larve rodono i fiori e le rivestono di fili sericei ed escrementi • Ogni larva può distruggere 10-15 fiori • Una volta matura, la larva si incrisalida sull’infiorescenza Infiorescenze danneggiate Generazione carpofaga • • • • Le femmine adulte depongono le uova sui frutticini; Dopo pochi giorni fuoriescono le larve; Queste attaccano i frutti distruggendo anche il seme; Raggiunta la maturità, abbandonano il frutto (fuoriuscendo dal peduncolo) e si impupano tra le foglie. Erosione dei noccioli Foro di uscita realizzato alla base del picciolo Generazione fillofaga • Fra settembre ed ottobre avviene lo sfarfallamento degli adulti • L’ovodeposizione avviene sulla pagina superiore delle foglie • Le larve penetrano nel parenchima fogliare e scavano gallerie filiformi • Le larve trascorrono l’inverno nelle foglie • Alla primavera riprende l’attività erosiva delle larve • Alla maturità rodono le foglie anche dall’esterno • Verso la fine di marzo si incrisalidano Lotta Integrata • Lotta agronomica (adeguata concimazione azotata) • Lotta Chimica • Lotta Biologica (Bacillus thuringiensis spp. kurstaki) Lotta chimica • • • Monitoraggio con trappole o campionamento visivo Generalmente effettuata solo sulla gen. carpofaga Gli interventi si eseguono: – Al termine delle ovideposizioni – Prima dell’indurimento del nocciolo • SOGLIA DI INTERVENTO: – 10 – 15 % di larvette in fase di penetrazione nelle olivine – 5 – 7 % per le olive da mensa • Sostanze attive: – Dimetoato, Fenitrotion Sommario Elenco Avversità Rodilegno giallo Zeuzera pyrina • Classe: Insetti • Ordine: Lepidotteri • Famiglia: Cossidae • Piante ospiti: Olivo, drupacee, pomacee • Insetto polifago Morfologia UOVO • Di forma ovoidale; • Inizialmente giallo poi diventa rosa. LARVA • Raggiunge dimensioni di 5-6 mm; • Colore giallo con punti neri; • Capo e protorace di colore nero lucente. Morfologia CRISALIDE • Di colore bruno giallastra; • E’ lunga circa 4 cm. ADULTO • Ali bianche con macchie blu; • Torace bianco e addome scuro; • Apertura alare di 5-7 cm nelle femmine e 4-5 cm nei maschi; • Apparato boccale succhiante. Biologia • Olometabolia; • Il ciclo dura 1-2 anni solari con diversi stadi larvali; • Depongono da 200 a 300 uova all’interno di fessure o ferite della pianta o in vecchie gallerie; • La larva che fuoriesce dopo qualche giorno si porta prima su un ramo più giovane poi su quello più grosso. Ciclo biologico • La larva inizialmente si nutre del legno situatosi al centro del ramo; • Successivamente scava gallerie in senso longitudinale; • Infine si incrisalida in gallerie chiuse. Danni • Disseccamento dei rami; • Aspetto clorotico delle foglie; • Minor sviluppo della vegetazione; • Maggiore suscettibilità per le olive da mensa e da duplice attitudine; • Presenza di rosure all’ingresso del foro di penetrazione; • Maggiori danni sui nuovi impianti a causa dei grossi tagli. Fattori limitanti ABIOTICI • Avversità meteoriche; • Vengono colpite maggiormente le uova che non sono state ben riparate. BIOTICI • Imenotteri • Verticillium lecanii • Beauveria bassiana Lotta integrata AGRONOMICA • Potature frequenti; • Asportazione dei rami infetti. MECCANICA • Iniettare uno spray nel foro di penetrazione; • Utilizzo di fil di ferro per l’uncinamento; • Efficace per piccole infestazioni. BIOTECNICA • Cattura massale con trappole a feromone; • Confusione sessuale applicando dei diffusori: l’obiettivo è ridurre l’accoppiamento degli adulti nell’oliveto. Lotta integrata Sommario CHIMICA • Impiego di inibitori e il posizionamento delle trappole; • Utilizzo di Fosforganici; • I trattamenti vengono effettuati nel periodo di massima cattura BIOLOGICA E MICRIBIOLOGICA • Utilizzo di nematodi; • Beauveria bassiana; • Vengono immessi nel foro di penetrazione servendosi di coton fiocs; • Consente mortalità anche superiore al 90%. Elenco Avversità Oziorrinco Otiorrhyncus cribricollis • Phylum: Artropodi • Classe: Insetti • Ordine: Coleotteri • Famiglia: Curculionidae Morfologia ADULTO • Colore brunastro; • Lunghezza 6-8 cm; • Ali anteriori (elitre) saldate; • Ali posteriori assenti; • Apparato boccale masticatore. Adulto LARVA • Colore biancastro; • Capo di colore rosso ruggine; • Lunghezza 8-10 cm; • Apoda; • Apparato boccale masticatore. Larva Uova Biologia • Compie una generazione all’anno; • Si riproduce per partenogenesi; • Metamorfosi: olometabolia (completa); • Le uva vengono deposte nel terreno; • Presenta una diapausa estiva; • L’attività trofica è maggiore a fine primavera e a inizio estate, a fine estate e a inizio autunno; • Ha abitudini notturne. Radice attaccata da larve Danni ADULTO • Erosioni a semiluna sul margine fogliare; • Danni maggiori sulle giovani piante nei vivai. LARVA • Erosioni sulle radici e sul colletto delle giovani piante. Fattori Limitanti BIOTICI • Nematodi: Heterorhabditis contro le larve. ABIOTICI • Alte temperature contro gli adulti. Confronto tra una larva sana e una infettata da Heterorhabditis Lotta integrata Sommario MECCANICA • Fasce di feltro intorno al tronco della pianta e ad altri elementi (pali, tubi) per evitare la salita dell’insetto adulto; • Le fasce vanno cambiate ogni 2 anni spostandole sempre sul tronco. CHIMICA • Non sono consentiti trattamenti di alcun genere. Elenco Avversità Margaronia Palpita unionalis • Ordine: Lepidotteri • Famiglia: Pyraustidae • Piante attaccate: Oleaceae • Insetto polifago • Olometabolia Morfologia UOVO LARVA • Di colore bianco tendente al giallo; poi diventa arancio; • Di colore giallo chiaro; • Lunga 1,5 mm; • Di forma ellittica; • • Schiacciato; Presenza di setole inserite in tubercoli. • Lunghezza circa 1 mm; • Superficie reticolata. Morfologia CRISALIDE • Inizialmente è verde poi diventa marrone scuro; • Misura 12-16 mm. ADULTO • Di colore bianco; • Apertura alare di 30 mm; • Ali membranose; • Quelle anteriori hanno il margine marrone chiaro. Biologia • Le uova vengono deposte su entrambi le superfici fogliari vicino alla nervatura principale; • La larva si ripara con fili sericei, sulla pagina inferiore della foglioline o su polloni e germogli; • La larva matura si costruisce un bozzolo di fili sericei e si incrisalida; • Compie 4-5 generazioni all’anno (5 in Puglia). Larva di quarta età di P. unionalis in atto di erodere la drupa Danni & Fattori limitanti DANNI • Rosure sulle foglie giovani; • Rosure nella polpa dei frutti (forti attacchi); • Vivai e giovani impianti molto suscettibili. Getto apicale danneggiato dall’attività trofica di una larva di margaronia FATTORI LIMITANTI BIOTICI • Imenottero Braconide; • Dittero Tachinide; • Ragni. Lotta integrata Sommario MICROBIOLOGICA • Uso del Bacillus thuringensis contro le larve. AGRONOMICA • Eliminazione dei polloni. CHIMICA • Uso di insetticidi su giovani larve. Elenco Avversità Cotonello Euphyllura olivina • Classe: Insetti • Ordine: Rincoti • Famiglia: Psillidi Morfologia UOVO NEANIDE • Di forma ellittica; • Di colore giallo ocra; • Termina con un peduncolo; • Di dimensioni piccolissime; • Inizialmente di colore bianco poi diventa giallo arancio. • Presenta ghiandole che secernono cera bianca. Neanide Morfologia ADULTO • Di piccola taglia; • Corpo tozzo; • Inizialmente e di colore verde poi diventa più scuro; • Le ali anteriori sono rettangolari, traslucide e giallastre. Biologia • Eterometabolia • Può compiere 4-5 generazioni l’anno; • Una femmina può deporre fino a 2501000 uova, conficcandoli nei germogli apicali; • La neanide presenta 5 stadi; • Le neanidi emettono filamenti di cera che formano soffici fiocchi bianchi; • Sverna allo stadio di adulto. Danni • Possibile colatura e aborto fiorale; • Cascola dei frutti; • Disseccamento dei germogli e filloptosi anticipata delle foglie. Fattori limitanti BIOTICI • Neurotteri Crisopidi • Larve di Ditteri Sirfidi • Rincoti Antocoridi • Imenotteri Encirtidi ABIOTICI • Alte temperature e riduzione di umidità • Vento • Piante in buono stato vegetativo Adulto di Antocoride Lotta Sommario AGRONOMICA • Potatura verde; • Adeguate concimazioni azotate; • Eliminazione dei rami infestati. CHIMICA • Nei nostri ambienti non è necessario effettuare interventi chimici perché il fitofago è controllato dagli entomofagi. Elenco Avversità Tripide Liothrips Oleae • Classe: Insetti • Ordine: Tisanotteri • Famiglia: Phloetripidae • Pianta ospite: Olivo • Diffuso in tutti gli areali olivicoli • Specie monofaga Morfologia UOVO NEANIDE • È biancastro; • Presenta due età; • È reniforme; • Colore bianco da giovane, poi arancione; • È reticolato. • 2 mm di lunghezza. ADULTO • Colore nero lucente; • Piccolissime dimensioni; • Capo sub-quadrato; • È dotato di 2 paia di ali sottili e sfrangiate; • Apparato boccale pungente succhiante; • Il maschio è più piccolo della femmina. Adulto Biologia • Presenta 3 generazioni all’anno: dalla primavera all’autunno con interruzione in estate (a causa delle alte temperature); • Le femmine iniziano a ovideporre ad aprile (circa 250 uova/femmina); • Le neanidi con il calore della giornata si portano sulla vegetazione più giovane e tenera per nutrirsi; • Sverna come adulto nelle fessure della corteccia o nelle cocciniglie parassitizzate o nelle gallerie del Fleotribo. Biologia • La prima generazione si nutre delle foglie; • La seconda generazione ha una durata più breve e si sviluppa a carico delle infiorescenze, foglie e frutticini; • La terza generazione si sviluppa a fine settembre su foglie e frutti; • È possibile data la scalarità riscontrare la presenza di tutti gli stadi; • Eterometabolia. Danni FOGLIE • Necrotizzazione; • Deformazione o filloptosi anticipata; • Riduzione della produzione dell’anno successivo. FIORI • Disseccamento; • Aborto fiorale. FRUTTI • Riduzione della produzione; • Deformazione o cascola. Fattori limitanti ABIOTICI • Piogge violente • Bassa umidità • Alte e basse temperature Anthocoris BIOTICI • Calcidoideo del Guercio • Anthocoris nemoralis • Ectemus reduvinus nemoralis Lotta Integrata Sommario LOTTA CHIMICA • Si devono evitare attacchi di Fleotribo, Ilesino, Cocciniglia; • I trattamenti che contribuiscono al suo contenimento sono quelli effettuati comunemente contro gli altri parassiti; • Non vengono effettuati trattamenti specifici. LOTTA AGRONOMICA • Adeguate potature Elenco Avversità Fleotribo Phloeotribus scarabaeoides • Ordine: Coleotteri • Famiglia: Scolitidae • Piante attaccate: Olivo e raramente altre oleaceae • Insetto polifago Morfologia UOVO LARVA • Di forma ovale; • Apoda; • Di colore bianco-giallognolo; • Corpo giallino; • Dimensioni piccolissime. • Raggiunge i 3,5 mm di lunghezza; • Capo di colore scuro. Morfologia PUPA • Inizialmente di colore chiaro; • Dopo le appendici (occhi, mandibole, ali, antenne) si scuriscono. ADULTO • Di piccola taglia; • Raggiunge i 2 mm; • Corpo scuro, tozzo e ricoperto da peluria; • Presenta antenne trilamellari che lo differenzia dall’Ilesino. Biologia • Presenta 3-4 generazioni all’anno; • Gli adulti perforano la corteccia e scavano una galleria ai lati della quale depongono le uova; • Le larve scavano gallerie perpendicolari a quelle materne; • Gli adulti si riproducono in primavera su rami malati o deperiti; • Olometabolia. Gallerie con larve di Fleotribo Danni & Fattori limitanti SINTOMI E DANNI • Disseccamento dei rami giovani; • Minor produzione di drupe; • Scarsa circolazione linfatica; • Determina la diffusione di parassiti come la Pollina pollinaì, Liothrips oleae FATTORI LIMITANTI BIOTICI • Funghi • Imenotteri • Batteri • Coleotteri Adulto che scava una galleria in un ramo di olivo Lotta integrata Sommario LOTTA AGRONOMICA • Utilizzo di rami esca (residui potatura) lasciati in più parti del campo per poi bruciarli prima dello sfarfallamento; • Adeguata potatura; • Adeguata irrigazione. Elenco Avversità Occhio di pavone Spilocaea oleagina • Ordine: Hyphales • Famiglia: Dematiaceae • Pianta ospite: Olivo Biologia ed Epidemiologia • Penetrazione attiva; • Micelio sottocuticolare; • Periodo favorevole per l’infezione: – Primavera; – Autunno; – Inverno mite (Puglia). Fattori Favorevoli • • • Sesti d’impianti troppo fitti; Varietà Coratina e Ogliarola; Temperature non troppo alte e non troppo basse (18-20 °C); • Pioggia o alta umidità relativa, con conseguente: – Perforazione della cuticola; – Dispersione dei conidi; – Germinazione dei conidi. Sintomi FOGLIE • Comparsa di macchie circolari di colore bruno-scuro sulla pagina superiore; • In estate appare anche un alone giallo; • Filloptosi anticipata. PEDUNCOLO E RAMETTI • Simili alle foglie. FRUTTI • Molto rari; • Piccole macchie infossate di colore bruno. Danni • Caduta di foglie; • Riduzione dell’attività fogliare; • Rese minori. Lotta integrata Sommario AGRONOMICA: potature verdi. CHIMICA: Elevate Infezioni: 1° trattamento: alla ripresa vegetativa 2° trattamento: allo sviluppo vegetativo primaverile (3 – 4 nodi fogliari) 3° trattamento: alla comparsa delle macchie (fine estate – autunno) Basse Infezioni: 1° trattamento: allo sviluppo vegetativo primaverile (3 – 4 nodi fogliari) 2° trattamento: alla comparsa delle macchie (fine estate – autunno) Sostanze attive: • Prodotti rameici (provocano la caduta delle foglie infette); • Dodina, max 1 trattamento (non provoca la caduta delle foglie). Elenco Avversità Rogna Pseudomonas savastanoi • È un batterio • Piante attaccate: Olivo • Il suo sviluppo è favorito da pioggia, umidità e temperature miti Biologia & Danni • Vengono stimolate a moltiplicarsi le cellule del cambio che, accrescendosi fuoriescono dal ramo sottoforma di tubercoli • La penetrazione del batterio è passiva: – Lesioni di potatura – Lesioni da raccolta – Lesioni da grandine – Trasmesso dalla Bactrocera oleae DANNI: • Defogliazioni • Disseccamento dei rami • Limitata vegetazione • Scarsa produttività Lotta Integrata • Sommario Lotta agronomica – Distruzione rami infetti – Evitare abbacchiatura • Lotta chimica – Trattamenti con rame 1-2 giorni dopo le condizioni favorevoli • Lotta contro Bactrocera oleae Elenco Avversità Fumaggine • Concorrono vari funghi polifagi • Principalmente quelli del genere Capnodium,Cladosporium, Alternaria • Piante ospiti: Olivo, agrumi, fruttiferi, piante ornamentali Biologia • Funghi epifiti • I funghi non prendono rapporti con la pianta • Si sviluppano sulla melata • La melata viene prodotta dalla Saisettia oleae ed Euphyllura olivina Sintomi e Danni • Ammassi nerastri sulla vegetazione • Attività fogliari compromesse: fotosintesi, respirazione, traspirazione • Deperimento generale della pianta • Deprezzamento del prodotto Lotta Integrata • Sommario AGRONOMICA – Potatura di sfoltimento – Evitare ristagni idrici – Arieggiamento della chioma – Concimazioni azotate equilibrate • Lotta contro la Saisettia oleae Ingrandimento Elenco Avversità Carie del legno Polyporus fulvus • Ordine: Hymenomycetes • Famiglia: Polyporaceae • Pianta ospite: Olivo Biologia ed Epidemiologia • Colpisce le piante di età avanzata; • È favorita da grosse ferite e tagli sul tronco. Danni • Disgregazione dello xilema; • Deperimento della pianta; • Defogliazione. Lotta integrata Sommario DENDROCHIRURGIA • Asportazione dei tessuti alterati ed infetti; • Dinsifezione della ferita con fungicidi; • Applicazione di mastici protettivi. Elenco Avversità Verticillosi Verticillium dahliae • La malattia può rimanere latente per molti anni; • Viene trasmesso dalle piante erbacee; • Può avere un andamento apoplettico o cronico; • Penetra attraverso le radici della pianta invadendo i vasi legnosi; • Arreca notevoli danni alle giovani piante. Conidi di Verticillum dahliae Fattori favorevoli • Piante indebolite; • Le cultivar Frantoio e Ogliarola sono più suscettibili; • La pioggia favorisce la sua diffusione. Rami conidiofori di Verticillium dahliae Sintomi & Danni ASPECIFICI • Apoplessia delle giovani piante; • Disseccamento cronico dei rami; • Aspetto cespuglioso; • Produzione di sostanze tossiche. SPECIFICI • Corteccia di colore violaceo-marrone; • Imbrunimento dei vasi legnosi ostruiti dal fungo; • Disseccamento delle foglie. Lotta integrata Sommario AGRONOMICA: • Disinfezione del terreno nei vivai; • Potatura verde; • Uso di portinnesti resistenti; • Evitare consociazioni con specie orticole. CHIMICA: • Interventi con prodotti a base di rame. Elenco Avversità L’oleificio Macchine e Locali per l’olio L’oliva • È il frutto dell’Olea europea • È una drupa • È composta da: – Epicarpo (buccia) 2% – Mesocarpo (polpa) 75% – Endocarpo (nocciolo) 20% – Mandorla (seme) 3% Composizione dell’oliva • Acqua di vegetazione 50% • Olio 15-35% • Emicellulosa e cellulosa 4% • Monosaccaridi 2% • Sostanze azotate 2% • Sostanze pectiche 2% • Tannini 0,2% • Digliceridi, monogliceridi • Acidi grassi liberi • Oleuropeina • Feofitine Raccolta • È effettuata tra novembre e gennaio • Può essere fatta – Manualmente – Meccanicamente • La raccolta anticipata evita l’alternanza di produzione Fasi della lavorazione • Mondatura • Lavaggio • Molitura o frangitura • Gramolatura • Deoliazione della pasta Antica molazza in pietra Mondatura & Lavaggio • Le olive vengono separate da corpi estranei quali foglie e pietre. • Dopo vengono lavate per allontanare la terra. Molitura o Frangitura • Le olive vengono macinate tramite: Frantoi a macina o Molazze Frangitori a martelli Frangitore a martelli Alfa Laval • Da questa operazione i ricava la pasta di olive Gramolatura • Mescola la pasta di olive • Omogeneizza la massa • Rompe le membrane delle cellule • Facilita la fuoriuscita di olio • Dura 20-40 minuti • Esistono macchine frangigramolatrici che effettuano due lavorazioni nella stessa macchina. Deoliazione della pasta • I sistemi per estrarre l’olio dalla pasta sono: – PRESSATURA – CENTRIFUGAZIONE – DECANTAZIONE Centrifuga Antica pressa per olive Pressatura • La pasta viene stratificata tra diaframmi filtranti (fiscoli) e dischi metallici a formare una torre. • In seguito la torre viene sottoposta ad una pressione di 400 bar per consentire la fuoriuscita del mosto oleoso. Pressatura • A seconda di come gli strati di pasta, i fiscoli e i dischi metallici si succedono abbiamo: METODO MARSIGLIESE METODO ITALIANO Dischi metallici Fiscoli Pasta Pressa “metodo Marsigliese” Pressa “metodo Italiano” Centrifugazione • L’estrazione per centrifugazione permette la separazione dell’olio dalla pasta attraverso l’uso di una centrifuga che, sfruttando la differente densità dell’olio, dell’acqua e delle parti solide, consente di frazionare le diverse componenti. • Ora nei moderni frantoi sono presenti due centrifughe: – DECANTER: (6000 giri/min) separa immediatamente l’olio, l’acqua e la sansa. – CENTRIFUGA: (13000 giri/min) separa l’eventuale presenza di goccioline d’acqua non separate col decanter. Decantazione • La pasta viene diluita con acqua calda • Si applica in campo elettrico per ottenere la coagulazione delle sostanze colloidali della pasta • Si ha la rottura dell’emulsione acqua-olio • L’olio affiora e viene raccolto Tipi di lavorazioni UNICA IN DUE FASI UNICA IN TRE FASI • Molitura o frangitura • Frangitura • Gramolatura • Molitura • Gramolatura DOPPIA O CLASSICA • Molitura grossolana • Pressatura “soffice” (200 bar) • Molitura fine • Pressatura spinta (400 bar) Locali dell’oleificio FRANTOIO Zona per la molitura e deoliazione CHIARITOIO Zona per la chiarificazione dell’olio OLIARIO Zona per la conservazione dell’olio SANSAIO Zona per la conservazione delle sanze • Negli oleifici moderni, si assiste ad un ridisegno degli spazi per risparmiare spazio e, con la lavorazione continua, tempo e manodopera. Lavorazioni sull’olio • CHIARIFICAZIONE – Decantazione – Filtrazione (filtri alla barese, filtripressa) • CONSERVAZIONE E STOCCAGGIO – In luogo fresco, buio e ben aerato • IMBOTTIGLIAMENTO Filtropressa per olio Alterazioni dell’olio IRRANCIDIMENTO IDROLITICO Idrolisi enzimatica da parte della lipasi a carico dei trigliceridi con liberazione di acidi grassi, digliceridi, monogliceridi, glicerina. IRRANCIDIMENTO CHETONICO o β-Ossidazione Gli acidi grassi liberi vengono ossidati (formazione di doppio legame tra i carboni α e β) con formazione di chetoni (odore gorgonzola). IRRANCIDIMENTO CHIMICO o Autossidazione Ossidazione enzimatica a carico degli acidi insaturi liberi con formazione di aldeidi, alcol, chetoni e perossidi. È favorita da luce e aria. Classificazione degli oli • Gli oli di oliva vengono classificati in base all’acidità libera espressa in % in peso di acido oleico. < 0,8 %: OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA < 2,0 %: OLIO VERGINE DI OLIVA < 3,3 %: OLIO DI OLIVA VERGINE CORRENTE > 3,3 %: OLIO DI OLIVA LAMPANTE Rettificazione dell’olio • È utilizzata per: – Rendere commestibili gli oli di oliva lampanti, di sansa, di morchia; – Migliorare gli oli commestibili. • È composta di differenti fasi: – DEMUCILLAZIONE: elimina resine e gomme in sospensione; – DEACIDIFICAZIONE: neutralizza chimicamente gli acidi liberi; – DECOLORAZIONE: toglie l’imbrunimento causato dai primi processi; – DEODORAZIONE: elimina l’odore di rancido; – DEMARGARINAZIONE: elimina i grassi saturi (sapore di grasso). Frodi all’olio d’oliva • Miscelazione di olio di olive con oli di semi; • Aggiunta di olio rettificato all’olio vergine e venduto come vergine. METODI DI INDIVIDUAZIONE: • Gascromatografia • Assorbimento all’ultravioletto • Panel test Forno di un gascromatografo in cui è visibile la colonna avvolta a spirale attorno al sostegno metallico Esempio di cromatogramma ottenuto da gascromatografia Composizione dell’olio Composto Quantità % Trioleina 70-85 Tripalmitina 10-18 Trinoleina 7-12 Tristearina 1-3 Altri trigliceridi Acqua Clorofilla Carotenoidi Tocoferoli Cere, resine, alcoli, eteri, esteri, aldeidi, chetoni, enzimi 2 0,5 (max) 0,1-3 mg/100 g 0,05-1 mg/100 g 3-30 mg/100 g Caratteristiche dell’olio • Peso specifico: 0,915-0,919 • Numero di perossidi: < 20 • Kcal per grammo: 9,5 • È presente la Vitamina A • Molto elevato è il tasso di tocoferolo (Vitamina E) Analisi dell’acidità dell’olio Sommario PRINCIPIO: Dissoluzione della sostanza da analizzare in una miscela di solventi, poi titolazione degli acidi grassi liberi presenti mediante una soluzione di idrossido di potassio. REATTIVI: Miscela alcool-etere dietilico Idrossido di Na 0,1 N Fenolftaleina MODO DI OPERARE: Pesare 5 grammi di olio in una beuta e scioglierlo in 100 ml di miscela alcool-etere etere. Aggiungere qualche goccia di fenolftaleina e titolare con NaOH 0,1 N fino a colorazione rosa persistente. ESPRESSIONE DELL'ACIDITÀ come % di acido oleico: Acidità % = V x 0,0282 x 20 dove: V = millilitri della soluzione titolata di NaOH consumata Extra virgin olive oil The olive oil production The Apulian oil • Our Puglia is one of the most important region in Italy to produce olive oil. • Olive oil is extracted from olives, the fruit of the olive tree. • In our area the most cultivated varieties are “Coratina” and “Ogliarola”. The oil from Coratina is bitter and spicy, while the oil from Ogliarola is sweeter. • The colour of the extra virgin olive oil depends on: – The grade of ripeness of olives at the harvesting; – The quantity of olives on trees; – The climate in the production area; – The variety cultivated. The harvesting • • • Olives must be harvested at the right moment of ripeness (when the olives are changing colour). The harvesting are made handly (by hand, by rakes) or mechanically. It is very important that olives must be transported to the oil mill as soon as possible, to avoid the fermentation process. The oil mill • • In the oil mill, if the olives are stored for much time, may ferment and damage the future oil. In the oil mill the oil is extracted from the olives through physical processes: MILLING: particular machinery (molazza) breaks olives to form a homogeneous pasta. PRESSING: this pasta is put in a cold press to extract the oil and vegetable water. DECANTING: the oil is separated from the vegetable water by natural decanting or centrifugal machine (to avoid oxidation). STORAGE: the oil must be stored in stainless steel containers, in dark place, at constant fresh temperature for a better conservation. Classification of olive oils • All olive oils are classified according to the grade of acidity: – Less than 0,8% for the extra virgin olive oil; – Higher than 0,8% for the virgin olive oil. • Olive oil is a combination of refined olive oil and virgin or extra virgin olive oil. Light olive oil is a particular type of oil that has a higher smoke point and can be used for frying because of the filtration process. We must remember that this light oil has the same calories of other oils (120 kcal per a tablespoon). • Oil properties • • • • • Sommario Extra virgin olive oil is very healthy for our heart, bloody system and cholesterol level. It helps digestion by stimulating the production of gastric juices. It is an excellent anti-oxidant. It contains a lot of monoinsatured fats. It is very rich in vitamin E. Bibliografia • • • • • • • • • • • • • • • • • • • L’oliva, la grande storia di un piccolo frutto di Horst Schäfer-Schuchardt Coltivazioni agrarie, principi e tecnologie di C. Vezzosi, ed. Edagricole Le principali avversità parassitarie dall’olivo, di A. Guario, G. Laccone, F. La Notte, O. Murolo, A. Percoco La difesa fitosanitaria dell’olivo, A.R.S.I.A. Toscana Appunti del C.I. Zoologia ed Entomologia Agraria, Prof. F. Porcelli, Università degli studi di Bari Tecnologie agrarie 2 di G. Sicheri, ed. Hoepli In the field di F. Avezzano Comes e P. Gherardelli, ed. Hoepli www.fotomaf.com ● www.vogliaditerra.com it.wikipedia.org ● www.geopromotion.it www.crsa.it ● www.leserre.it www.agrimag.com ● www.sinab.it www.vendita-olio.it ● www.novapher.it usa.loccitane.com ● www.sito.regione.campania.it www.montalbano.toscana.it ● www.sisef.it www.lifeinitaly.com ● articulos.infojardin.com www.poggiacolle.com ● www.inra.fr www.buonitaliaspa.it ● www.infolivo.com www.studiolegaleugodippolito.it ● perso.orange.fr www.hobbybonsai.it Ringraziamenti A tutti i professori un sentito grazie per averci trasmesso nozioni e valori importanti e soprattutto “sopportato” in questi cinque anni. Un particolare ringraziamento alla prof.ssa Paola Boccardi, prof.ssa Vincenza Papa e prof. Vito Lovino per il supporto e l’aiuto datoci indispensabili per la realizzazione di questo lavoro. A loro è dedicato questo lavoro Grazie. Losito Francesco Tota Massimiliano Zagaria Riccardo