Svizzera centrale sotto controllo 4 Tanta azione al CR 2015 14 CR
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Svizzera centrale sotto controllo 4 Tanta azione al CR 2015 14 CR
1/ 15 Svizzera centrale sotto controllo 4 Cronaca e bilancio dell’esercizio ZEPHYR Tanta azione al CR 2015 14 Il bat fant mont 7 ha vissuto un CR intenso e pieno di sorprese CR di nuovo a «casa» Il gr art 49 è ritornato a Bière, casa dell’artiglieria 15 Editoriale Solo esercitandosi si impara! Oltre 2000 militi si sono allenati in compiti di guardia e sorveglianza di importanti infrastrutture a favore di autorità civili in uno scenario di crisi internazionale dove diversi attori cercavano di creare gravi disordini all’interno dei confini nazionali. Altrimenti detto: la Svizzera era stata portata fuori dalla sua zona comfort! Per la brigata del Gottardo i temi esercitati sono stati molteplici: L’allenamento e la verifica dei processi di condotta dell’azione in seno allo stato maggiore della brigata e degli stati maggiori dei corpi di truppa subordinati, possibile unicamente grazie ad esercizi come questo. La possibilità di esercitare la collaborazione con la polizia ferroviaria, con le autorità dei Cantoni di Uri, Svitto e Zugo ed in particolare con i loro corpi di polizia (secondo il principio che in caso di crisi bisogna conoscere i partner). Verificare la capacità di coordinare tutti i mezzi a disposizione e garantire i collegamenti 24 ore su 24 con i subordinati diretti. L’esercizio della durata di sei giorni consecutivi ha inoltre permesso di verificare la capacità a durare dello stato maggiore di brigata e dei corpi di truppa esercitati, sia sul piano dell’impiego che su quello logistico. Il compito principale affidato alla brigata era la protezione di importanti infrastrutture nei vari cantoni. Per diminuire il fabbisogno di personale (visto gli effettivi ridotti dei corpi di truppa), mantenendo comunque la qualità della prestazione richiesta, alcune infrastrutture sono state rinforzate con l’ausilio di materiale tecnico del genio. Inoltre mi è stata subordinata una sezione di militari in ferma continuata che hanno provveduto ad installare e gestire l’ottimo sistema di sorveglianza per la protezione d’opera presso una delle grandi infrastrutture da proteggere. Durante l’esercizio, visto l’escalation della situazione in un particolare settore, alla brigata è stata subordinata (per circa 18 ore) una sezione del battaglione carri 12. Subordinazione particolarmente apprezzata sia poiché si è avuta la possibilità di allenare le differenti procedure tra differenti armi, sia perché ho potuto approfittare della notevole forza dissuasiva dei quattro carri armati Leopard 2 disposti attorno ad un’opera. Sono convinto che anche in questo genere di impieghi l’uso di mezzi pesanti non solo è fattibile ma addirittura auspicabile! Con ZEPHYR l’Esercito è «uscito dalle piazze d’armi» ed ha mostrato alla popolazione della Svizzera centrale una delle competenze fondamentali future per la fanteria: la protezione di opere in un contesto fuori dalla zona comfort. 2 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 I compiti di protezione di opere sono caratterizzati dal 99 % di noia mortale e solo dall’ 1 % di azione. Noi dobbiamo però essere preparati per questo 1 %. Ciò richiede da parte di tutti un alto grado di preparazione mentale, fisica, psichica e materiale, 24 ore su 24 e per più giorni consecutivi. Uno dei compiti principali dei quadri in questo genere d’impiego è quello di assicurare, anche grazie a delle condizioni quadro ideali, che a tutti i livelli e in tutti gli ambiti sia mantenuto un elevato grado di prontezza. Compito per nulla facile e molto impegnativo e che richiede, contrariamente forse alle aspettative, tanto allenamento, capacità di imporsi, energia, coraggio e pazienza. La brigata è stata in grado di assolvere con bravura il compito ricevuto, con piena soddisfazione delle autorità civili. Sono stati tratti molti insegnamenti a tutti i livelli, si tratterà però ora di trasformare questi insegnamenti in obiettivi d’istruzione affinché tali esercizi non rimangano esercizi a sé stanti. Voglio ringraziare tutti i quadri e i militi dello stato maggiore di brigata, del battaglione di aiuto condotta 9, del battaglione fanteria montagna 30 e del battaglione esploratori 5, oltre ai numerosi altri distaccamenti subordinati per l’impegno e la serietà con il quale si è affrontato l’esercizio. Grazie pure alla direzione d’esercizio, condotta dal divisionario Fritz Lier, per avermi dato la possibilità (probabilmente l’unica) di potermi esercitare con il mio SM e contemporaneamente con 3 corpi di truppa. Il 2015 non si è però concluso per la nostra brigata del Gottardo con l’esercizio ZEPHYR o con la fine dei CR per il bat fant mont 7 e il gr art 49. Da una parte i bat fant mont 17, 29 e 48 entro la fine anno dovranno svolgere i loro corsi di ripetizione, Inoltre lo SM di br ha iniziato i laviroi di preparazione per il 2016 e il 2017. Continuiamo ad esercitarci con costanza, perseveranza e soprattutto con qualità per poter rispondere PRESENTE quando il sistema svizzera dovesse essere trascinato (speriamo mai) fuori dalla zona comfort e le autorità politiche dovessero chiedere il nostro supporto. Vi auguro una buona lettura. Bild: zvg Cari militi della brigata fanteria di montagna 9, il secondo trimestre di quest’anno è iniziato con una sfida di particolare interesse: l’esercizio ZEPHYR, un esercizio condotto dalle Forze terrestri, che dal 27 aprile fino al 1. maggio ha visto esercitati nella Svizzera centrale lo stato maggiore della brigata, il battaglione fanteria montagna 30, il battaglione aiuto alla condotta 9 e il battaglione esplorazione 5 della brigata fanteria 5. Brigadiere Maurizio Dattrino Comandante br fant mont 9 Contenuto Immagine di copertina I militi del bat fant mont 30 si esercitano con il fermo di un figurante durante l’esercizio ZEPHYR. (Foto: uff spec Marco Cortesi) Contenuto 4 Cronaca e bilancio dell’esercizio ZEPHYR La br fant mont 9 è stata esercitata nella Svizzera centrale in collaborazione con le autorità civili. 2600 militi sono stati coinvolti. 6 Bat aiuto cond 9 I soldati trasmissione hanno garantito le comunicazioni (radio). Per una delle loro stazioni relè hanno scelto un luogo con vista da sogno. 8Bat fant mont 30 Deposito di carburante sorvegliato e individui loschi arrestati: il bat fant mont 30 si è occupato della protezione di opere sensibili. 10Collaborazione 12Esito Grazie a ZEPHYR si è potuta esercitare la collaborazione con la polizia e le FFS. 14 Bat fant mont 7 Partenza difficile per il CR: confusione tra i militi circa il luogo di entrata in servizio. 15 Gr art 49 Gli artiglieri hanno potuto nuovamente affinare la loro tecnica di tiro sulla piazza d’armi di Bière (VD). In programma anche nuovi concetti. 16 Piano dei servizi Per potenziare il nostro team della comunicazione della brigata fanteria montagna 9 cerchiamo: Traduttore DE → IT, Traduttore IT → DE La sua lingua madre corrisponde alla lingua finale e dispone di esperienza lavorativa nel campo della comunicazione/massmedia oppure del giornalismo? Nel nostro piccolo team ha la possibilità di svolgere il suo servizio militare nel campo della c omunicazione. Per ulteriori informazioni o per candidature può contattare l’uff spec Davide Saccomani al seguente indirizzo e-mail: [email protected] Il direttore d’esercizio div Fritz Lier dopo ZEPHYR trae un bilancio positivo, dei punti da migliorare. Impressum esercito.ch, la rivista dei militi della br fant mont 9, viene pubblicata due volte all’anno Editore: capo dell’esercito e comandante br fant mont 9 Indirizzo redazione: cdo br fant mont 9, casella postale 2018, 6501 Bellinzona Redazione: gruppo della comunicazione br fant mont 9: uff spec Davide Saccomani, capo comca is, sdt Beda Lötscher, sdt Thomas Oswald, sdt Jonas Rüegg Fotografo: uff spec Marco Cortesi Traduzioni: magg Stefan Lehmann, sgt Florent Boissard, sdt Johann Roduit Impaginazione: sdt Fabio Henggeler Stampa: Fratelli Roda SA, 6807 Taverne Cambiamenti d’indirizzo: tutti i militi incorporati annunciano i cambiamenti d’indirizzo per iscritto all’Ufficio controllo abitanti del luogo di domicilio Copyright: DDPS, settore Difesa Internet: www.esercito.ch www.armee.ch/gebinfbr9 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 3 Esercizio ZEPHYR Impiego esercizio di truppa nella Svizzera centrale La brigata del Gottardo «gioca in casa» Foto: ZEM Dal 27 aprile al 1. maggio le Forze terrestri hanno condotto l’esercizio di truppa ZEPHYR nella Svizzera centrale. Circa 2600 militi si sono esercitati nei compiti di guardia e di sorveglianza ad importanti infrastrutture «strategiche» in collaborazione e in favore delle autorità civili. Il capo dell’esercito André Blattmann auspica un continuo progresso riguardo alla capacità di impiego della truppa. Sdt Jonas Rüegg Infrastrutture primarie lungo la A2 L’esercizio ZEPHYR è stato diretto dal sostituto comandante Forze Terrestri, div Fritz Lier. Sono stati esercitati lo stato maggiore della br fant mont 9, il bat aiut cond 9, il bat espl 5 e il bat fant mont 30. Queste formazioni, in collaborazione con le FFS e i Cantoni di Uri, Svitto e Zugo con i rispettivi corpi di polizia, hanno esercitato un impiego sussidiario a favore delle autorità civili. Il nostro compito consisteva nel proteggere importanti infrastrutture e rafforzare i dispositivi di sicurezza già esistenti. Questo, sulla base di informazioni note fin dall’inizio circa le eventuali possibili minacce; contemporaneamente, però, era necessario assumere ulteriori compiti, secondo l’evolversi della situazione primaria. Evoluzione che richiedeva ai militi coinvolti concretezza, flessibilità e una rapida capacità di reazione. L’esercizio ha avuto luogo nel settore della Svizzera centrale, e lungo l’autostrada A2, il collegamento più importante tra l’asse NordSud della Svizzera. Per la brigata fanteria montagna 9, nota anche come la brigata del Gottardo, in ragione della provenienza della maggior parte dei militi che la compongono, è stata l’occasione di «giocare in casa». Lo stesso capo dell’esercito, cdt C André Blattmann, infatti ha esclamato: «i milti si esercitano come se fossero a casa loro». «Nella regione - ha proseguito Blattman durante la sua visita - sono presenti molte infrastrutture vitali per l’intero Paese». L’aspettativa del Capo dell’Esercito, riguardo all’esercizio, è il miglioramento della capacità di impiego delle diverse componenti delle nostre Forze Terrestri. Il direttore d’esercizio, div Fritz Lier, ha da parte sua ribadito che nella Svizzera centrale sono situate numerose infrastrutture degne di protezione; tra queste, ad Erstfeld (UR), 4 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Foto: fr.academic.ru Posto di osservazione del bat espl 5 vicino al sasso del diavolo a Göschenen (UR) presso l’entrata delle Gole della Schöllenen. Il significato del nome dell’esercizio Zephyr, conosciuto anche come Zephyros o Zephyrus (in italiano Zefiro) è una figura della mitologia greca, che rappresenta la personificazione del vento di ponente (ovest). Nell’Iliade Zefiro è un vento violento o piovoso, mentre più tardi sarà considerato leggero, simile alla brezza, e messaggero della primavera. Il nome dell’esercizio non è stato quindi scelto a caso, esso vuole portare il messaggio e la speranza che le pianificazioni e gli esercizi degli anni scorsi, nel frattempo siano maturati in modo che i frutti possano essere raccolti. Esercizio ZEPHYR Militi del bat fant mont 30 alle prese con lavori di messa in sicurezza. il portale Nord della NFTA (Nuova Ferrovia Transalpina). «Le autorità civili erano curiose di vedere quali prestazioni può apportare l’esercito e come esse possono essere coordinate tra i vari partner», ha detto. L’esercizio ZEPHYR è stato per l’esercito una possibilità per acquisire maggiore confidenza con il tema dell’appoggio a favore di autorità civili. «Dovevano analizzare le problematiche relative all’impiego così da trovare delle possibili soluzioni volte a migliorare la sicurezza. E per lo stato maggiore è stata l’occasione di mettere in pratica i processi di pianificazione e di condotta», ha proseguito Fritz Lier. Nel caso di impieghi sussidiari a favore di autorità civili, i responsabili per l’impiego di truppe militari sono i Cantoni. I quali chiedono all’esercito determinate prestazioni definendone i compiti. Per l’esercizio ZEPHYR le autorità dei cantoni Uri, Svitto e Zugo erano rappresentate nella direzione d’esercizio da collaboratori degli stati maggiori di condotta cantonali. Il capo dell’esercito André Blattmann in visita ai militi presso l’entrata della NFTA ad Erstfeld (UR) esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 5 Esercizio ZEPHYR Corso di ripetizione bat aiuto cond 9 Prestazione ottimale premiata dal panorama Durante l’esercizio ZEPHYR un gruppo di soldati accampato sopra il Lago dei Quattro Cantoni ha provveduto a mantenere delle comunicazioni ottimali: i quattro militi del bat aiuto cond 9 hanno assicurato tramite la postazione relais la condotta della brigata. Sdt Beda Lötscher Un lavoro preciso dopo il congedo del week-end Dopo una rispolverata dell’addestramento di base e i preparativi per l’esercizio durante la prima settimana di CR, la mattina di lunedì 27 aprile le cose si sono fatte serie per i pionieri trm. All’una e mezzo di notte si avviano al lavoro e già alle tre e mezzo le comunicazioni funzionano. Il tenente 23enne di Torricella (TI) riassume il lavoro del suo gruppo «Anche dopo un intenso congendo finesettimanale i soldati hanno operato con precisione fin dall’inizio dell’esercizio». Il ten Gatti ha frequentato la scuole reclute di Bülach nel 2012 assieme al suo attuale capogruppo, app capo Raffaele Merlo di Stampa (GR). E che questa collaborazione non ha perso affiatamento anche in questo secondo CR è subito chiaro, ci dice sorridendo Gatti: «In effetti ho già promosso Merlo». Stalla ripulita dal letame Nella sua funzione di addetto alle comunicazioni l’app capo Merlo può ricorrere alla sua formazione di elettronico multimediale. «Dalla nostra postazione assicuriamo sia le comunicazioni in alta frequenza per le radio, sia per la RITM per le trasmissioni del FIS FT» ci spiega il milite grigionese. All’inizio della settimana, tuttavia, dovette dapprima occuparsi di un compito totalmente diverso. «La stalla che fungeva da nostro accantonamento l’abbiamo dovuta ripulire a fondo, per ben due giorni, prima di poterci dormire dentro» ci racconta. Otto ore di guardia alla radio Alternandosi in due turni di otto ore consecutive i soldati si occupavano di guardia alla radio prima di potersi coricare o, di tanto in tanto, godersi una meteo da favola. Affinché anche i bisogni fisici non vengano meno, giungono due volte al giorno dal quartier generale i rifornimenti: alimenti semplici, come le patate e il formaggio per raclette donano al soldato sul campo la necessaria motivazione. Ordini provenienti dal cuore della montagna Durante l’esercizio, della durata di una settimana, il posto di comando del bat aiuto cond 9 si trovava in un’infrastruttura di condotta ubicata nel cuore delle montagne urane. Dal suo interno il ten col SMG Luca Bottesi di Ostermundigen (BE), comandante del battaglione, dirige l’impiego dei suoi soldati trasmissione. «La mia unità è un battaglione di servizio», ci spiega. «La nostra prestazione si rivolge sia allo stato maggiore di brigata, sia al comandante di brigata». Già all’inizio della prima settimana del CR doveva essere garantita al comandante di briga- 6 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Foto: Beda Bilder: MarcoLötscher Cortesi «Il più bel lavoro di tutta la compagnia in assoluto» asserisce il ten Tobia Gatti, uff trm cp QG 9/1, che ha attribuito il compito a quattro dei suoi soldati trasmissione. A differenza dei camerati, impiegati nel posto d’intervento telematico sotterraneo, questi militi svolgevano il loro compito nei pressi del punto panoramico di Seelisberg (UR). Con un Puch trm e muniti di antenne garantivano il funzionamento dei relais per il traffico radio. Il sito dal panorama mozzafiato è stato scelto con accortezza: esso garantisce nel settore d’impiego il collegamento radio tra le due compagnie del bat aiuto cond 9. Il ten Tobia Gatti, sostituto comandante cp QG 9/1, spiega all’app capo Raffaelo Merlo (sinistra) la conformazione della regione. ta la capacità di condurre. Per questo motivo già durante il CQ si è provveduto ad allestire l’infrastruttura sotterranea come quartier generale. Staccare la spina Nella routine quotidiana del bat aiuto cond 9 si annoverano anche diversi tentativi di disturbo. «Colpa della meteo o piuttosto della direzione di esercizio qualcuno ha «staccato la spina» commenta così, Bottesi, l’ultima interruzione delle comunicazioni. Le sorprese non mancano mai. «Ieri notte, ad esempio, uscendo dall’infrastruttura verso la una e mezza mi sono ritrovato davanti il capo cucina con i suoi aiutanti armati di tutto punto, dalla giberna al giubbotto antiproiettili.» Per qualche via traversa erano venuti a conoscenza che un attacco simulato fosse imminente e si sono messi volontariamente a rinforzare il dispositivo di sicurezza. Mi sono rallegrato, pensando: «Proprio come dice il nostro motto: con rispetto e passione». Per il resto il cdt bat ha giudicato lo svolgimento del CR praticamente privo di problemi. Complimenti a non finire I soldati trasmissione del Seelisberg, per contro, non hanno dovuto superare grandi problemi; e questo nonostante il numero ridotto di effettivi abbia richiesto loro ogni energia. Per questo il loro superiore li ha elogiati. Ten Gatti: «Il sostituto comandante di compagnia durante 13 anni di servizio non ha mai visto una postazione relais migliore di questa.». Chi ha avuto modo di visitare i pioneri delle trasmissioni durante l’esercizio ZEPHYR sa di cosa si parla. Esercizio ZEPHYR Il collegamento ad alta frequenza è stabilito: soldati trasmissione del bat aiuto cond 9 alle prese con il controllo dei collegamenti. esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 7 Esercizio ZEPHYR Impiego Corso di ripetizione del bat fant mont 30 Il «Trenta» ha fatto «un buon lavoro» Durante l’esercizio ZEPHYR i militi del bat fant mont 30 si sono occupati della protezione di importanti infrastrutture della Svizzera centrale. Per poter adempiere ai compiti ricevuti il battaglione si è avvalso di soldati istruiti nei minimi dettagli, di moderne attrezzatture per la sorveglianza e di una buona e gustosa «torta di pane» ticinese. Sdt Beda Lötscher Giovedì mattina, il quartier generale del bat fant mont 30, sembrava uno sciame di api innervosito. Continuamente, soldati pesantemente equipaggiati, vanno e vengono. I giubbotti antiproiettile e il casco sono l’equipaggiamento obbligatorio. I Carri armati granatieri ruotati Pirahna rombano a gran voce mentre transitano accanto alla struttura messa in sicurezza, «chiusa ermeticamente». Nell’aria si respira un’atmosfera febbrile. Le rigide norme di sicurezza sono giustificate. Dalle 0035 vige il più alto livello d’allarme dell’esercizio, il livello «Delta». Questo significa che un attacco alla truppa, se non già in corso, è imminente o prevedibile nelle prossime 24 ore. Sospetti arrestati Un lavoro da certosino contraddistingue il centro di rifornimento di Rotkreuz (ZG). Da lunedì il magg Luca Stirnimann (Schübelbach SZ), cdt della cp fant mont 30/1, è impiegato con la sua compagnia nella protezione dell’area e al controllo d’accesso. «La mia compagnia è partita da poco dal luogo d’istruzione di Zofingen (AG) e ora si sta muovendo in direzione del settore d’impiego», ci spiega il comandante. «La scorsa settimana ho potuto preparare bene la truppa in vista di ZEPHYR, per questo tutto è funzionato per il meglio.». Già durante l’allestimento del dispositivo di sicurezza è stato necessario respingere le prime azioni di 8 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Esercizio ZEPHYR Foto: Marco Cortesi Foto: Beda Lötscher Una pattuglia del «Trenta» procede al fermo di due figuranti. Il sdt Visar Sejdin di Biasca (TI) osserva l’area intorno ad un deposito di carburante disturbo dell’avversario. Normale routine per i militi del “trenta”: «La pattuglia ha potuto arrestare quattro persone sospette e consegnarle alla polizia ferroviaria», riassume il maggiore. Immuni al caldo e al freddo Dopo 12 ore di riposo i soldati del cdt Stirnimann sono per altrettanto tempo in impiego. «Fanno proprio un bel lavoro», ci dice impressionato. I nostri militi hanno garantito la protezione delle opere anche in situazioni meteorologiche tutt’altro che ottimali: equipaggiati con il pesante giubbotto antiproiettile lunedì hanno dovuto sopportare condizioni climatiche decisamente tropicali; martedì, invece, il freddo e la pioggia affliggevano gli uomini della guardia. A sostenerli c’erano anche tutta una serie di marchingegni tecnologici. Magg Stirnimann: «Il martedì sera ci ha aiutato perfino un Super Puma che con la sua telecamera a immagine termica ha perlustrato il perimetro». Il dispositivo di sicurezza regge Mercoledì un nutrito e riguardevole gruppo di ospiti appartenenti al mondo dell’economia e del comando dell’esercito hanno fatto visita alla cp fant mont 30/1 e alle altre unità impegnate nell’esercizio ZEPHYR. Hanno potuto così rendersi conto delle forze messe in campo e delle prestazioni fornite dal bat fant mont 30. Al magg Stirnimann è stata richiesta la flessibilità necessaria a garantire il dispositivo di sicurezza della struttura di Rotkreuz (ZG) consentendo, parallelamente, lo svolgimento del programma previsto per la giornata delle porte aperte. Durante la visita, i nostri «ospiti» si sono ritrovati nel bel mezzo di uno «scontro» messo in atto dalla direzione d’esercizio; è stato, infatti, simulato un attacco con tanto di fumogeni e colpi di fucili d’assalto. Dopo aver respinto l’avversario il commiato dai nostri visitatori è stato deliziato da un buffet di dolci specialità ticinesi, tra cui la leggendaria «torta di pane», allestito dal capo cucina e dalla sua equipe. «Attacco inatteso» I soldati Sejdin Visar e Kevin Bernasconi hanno tenuto sotto stretta osservazione l’attacco simulato. Dall’alto di una massiccia torre d’osservazione, costruita in legno, tengono d’occhio i dintorni durante il loro turno di tre ore. Il 25enne sdt Visar di Biasca (TI) racconta: «L’attacco di mercoledì ci ha colto di sorpresa. Durante l’attacco al checkpoint alcuni sospetti si erano nascosti tra la vegetazione. Dopo l’annuncio alla centrale di intervento una pattuglia riceve l’ordine di verificare la situazione. I due soldati di guardia adempiono al loro compito avvalendosi di binocoli, di un apparecchio a immagine termica e, con l’imbrunire, anche di un intensificatore di luce residua. Il sdt Bernasconi di Tesserete (TI) dimostra parecchio interesse all’utilizzo di queste apparecchiature elettroniche. Tuttavia, ci dice: «Se non succede nulla, stare di guardia qui sopra è proprio monotono.» ZEPHYR dà un valore aggiunto Per il I ten Nicholas Bosisio (Melide TI), cdt della cp fant mont 30/2, il punto di forza dell’esercizio ZEPHYR risiede proprio nel realismo. La sua compagnia sorveglia durante l’esercizio l’infrastruttura della RUAG Defence a Brunnen (SZ). «Reagiamo sempre alla controparte e verifichiamo la nostra pianificazione eventuale» ci spiega. «I miei uomini sentono l’importanza del compito e sono di conseguenza motivati». Il numero ridotto degli effettivi della compagnia è certamente un problema, tuttavia, aggiunge con ironia il I ten Bosisio: «ZEPHYR mi semplifica la vita, poiché non devo sobbarcami tutto da solo la pianificazione dell’intero CR. «Una situazione realistica e la collaborazione con le autorità civili - conclude il cdt Bosisio - rappresenta per tutti i partecipanti all’esercizio un importante valore aggiunto e un grande bagaglio di esperienza. È un onore per noi, poter partecipare a un tale esercizio, condotto a livello di brigata.» esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 9 Esercizio ZEPHYR Collaborazione con le FFS «Ora sappiamo cosa possiamo aspettarci dall’esercito» L’esercizio ZEPHYR è stato per la polizia dei trasporti delle FFS un’occasione unica. È stato utile per capirsi meglio e utilizzare anche in futuro lo stesso linguaggio. Il cap Gyger della polizia dei trasporti FFS ci spiega cosa si potrebbe migliorare. Sdt Jonas Rüegg Per il div Fritz Lier era chiaro fin dall’inizio che l’esercizio avrebbe dovuto coinvolgere le FFS in quanto la sicurezza di molte opere sono di loro competenza. Il cap Hans Ulrich Gyger, capo pianificazione e impiego presso la polizia dei trasporti delle FFS, ha capito fin da subito l’importanza di un suo coinvolgimento. «L’esercizio ci ha dato la possibilità di capire cosa possiamo aspettarci dall’esercito nel caso di un’accresciuta minaccia», ci spiega il 54enne bernese. Il cap Gyger ha preso posto nella direzione d’esercizio al fine di definire le regole del gioco e i limiti. Una richiesta da parte delle FFS era quella che nessun milite pattugliasse armato nelle stazioni ferroviarie. «Secondo lo scenario di minaccia attuale non sarebbe nemmeno stato realistico per un impiego sussidiario di sicurezza», ha spiegato Gyger. Per questo motivo, durante l’esercizio, la polizia dei trasporti delle FFS ha aumentato il proprio numero di agenti nel settore di Rotkreuz (ZG) -Göschenen (UR). Le stazioni ferroviari erano in ogni caso accessibili e i viaggiatori non sono stati coinvolti e disturbati dall’esercizio. Senza esercito nessuna resistenza a lungo Durante ZEPHYR la polizia dei trasporti FFS ha ricevuto segnatamente il supporto per la messa in sicurezza di infrastrutture importanti come ad esempio il portale nord della nuova ferrovia transalpina (NFTA) a Erstfeld. L’esercito, da una parte, può fornirci un valido supporto con le sue risorse di personale; soprattutto laddove i corpi di polizia da soli non sono in grado di garantire una presenza continua durante un lungo periodo di tempo», ha spiegato il cap Gyger. «D’altra parte, l’esercito, dispone di apparecchi tecnici specifici, quale ad esempio il sistema di sorveglianza elettronica, progettato appositamente per la protezione di opere.» Affinché la collaborazione sia proficua è importante che i partner coinvolti utilizzino lo stesso linguaggio. «L’esercizio ha richiesto una comprensione reciproca sia tra polizia sia tra militare», ha detto il cap Gyger. Contenporaneamente ha potuto trarre dall’esercizio quale insegnamento che la polizia dei trasporti delle FFS deve definire degli obiettivi di insegnamento anche per i militari.» Contatti ineccepibili Durante la loro formazione di base i militi hanno imparato a gestire l’arresto dei figuranti fino alla consegna degli stessi alla polizia, ha detto Gyger. «Sarebbe per noi auspicabile che i militi possano anche documentare ciò che hanno fatto concretamente. Quest’aspetto è essenziale per la conservazione delle prove.» Agenti della polizia dei trasporti delle FFS alle prese, durante l’esercizio, con un malintenzionato. 10 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Nel complesso il cap Gyger ha potuto trarre un bilancio positivo dell’esercizio: «La collaborazione con l’esercito ha funzionato a tutti i livelli, dal soldato fino alle alte sfere». Opinione condivisa pure dal div Fritz Lier: «I contatti con i collaboratori delle FFS sono stati ineccepibili». sulla persona Nome e cognome: Hans Ulrich Gyger Funzione: capo pianificazione e impiego, polizia dei trasporti FFS Grado: Capitano Età: 54 anni Domicilio: Köniz (BE) Formazione: fra l’altro figura la scuola di polizia, da quattro anni presso la polizia dei trasporti FFS, prima presso i corpi di polizia della città e del cantone di Berna Stato civile: coniugato, 2 figli Foto: ZEM Esercizio ZEPHYR Il «ponte di supporto 46 metri» costruito sulla Seeweren, un affluente del Muota nel canton Svitto. Formazione di intervento di aiuto in caso di catastrofe Un ponte per la pace La formazione di intervento di aiuto in caso di catastrofe è stata chiamata in appoggio alla br fant mont 9 durante l’esercizio di truppa ZEPHYR. Durante la giornata delle autorità, i soldati del genio hanno costruito un ponte dimostrativo sul fiume. Questo gruppo del genio si è familiarizzato con questo sistema di ponte solo una settimana prima. Sdt Jonas Rüegg I motori ruggiscono mentre quattro carri armati granatieri si dirigono verso il Seeweren, un affluente del Muota. La loro strada non conduce su un ponte di cemento esistente, bensì su una costruzione in acciaio che si trova lì vicino. Un ponte di sostengno che attraversa il fiume per una lunghezza di 22 metri. Questi carri pesano 13,4 tonnellate ciascuno, niente rispetto alle 80 tonnellate di peso che può reggere il ponte. Già di buon mattino il gruppo del genio della fo interv acc si mobilita per iniziare in tempo i lavori di costruzione del ponte. Sotto il comando del capogruppo, il sergente Jan Stalder, dieci soldati in ferma continuata costruiscono il ponte nel giro di due ore e mezza. «Abbiamo imparato a conoscere questo sistema solo una settimana fa e ci siamo preparati in vista di questa giornata di porte aperte», ci dice il sgt Stalder. «Rispetto ai ponti in acciaio precedentemente utilizzati, questo nuovo sistema è più semplice da installare,» continua Jan Stalder «grazie ad un braccio di sollevamento, i soldati possono assemblare i diversi moduli direttamente dal veicolo di trasporto; prima di questo sistema, era invece necessario posare i piloni nel fiume. In questo modo il ponte può raggiungere facilmente l’altra riva del fiume ed essere agevolmente posato» ci spiega il sergente nativo di Möhlin (AG), 20 anni. Messa alla prova le capacità dell’esercito di milizia Durante l’esercizio ZEPHYR, la fo interv acc, è stata subordinata al comando della br fant mont 9. In previsione di una possibile conferenza di pace a Seewen (SZ) la brigata doveva assicurare un accesso più sicuro attraverso la costruzione di un ponte. Qualche ora dopo la sua costruzione, quattro carri armati granatieri attraversano il ponte sotto gli occhi di un centinaio di invitati alla giornata delle porte aperte. Come conclusione della presentazione, il veicolo di trasporto si ferma sul ponte per dimostrare che ne regge il peso senza problemi. I presenti, entusiasti, applaudono. Tra gli invitati figura anche la Consigliera nazionale lucernese UDC Yvette Estermann. «La precisione e la disciplina con le quali i soldati lavorano mi hanno impressionata. E come Consigliere nazionale ho voluto assicurarmi che ciò che abbiamo deciso sulla carta funzioni anche nella realtà», dice la Consigliera. In effetti il «ponte di supporto 46 metri» è stato votato con il Programma d’armamento 2011. Questo è stato utilizzato per la prima volta durante il servizio di una truppa del genio nel 2014. Che i militi in ferma continuata della fo interv acc necessitino solamente di una settimana per come utilizzare questo sistema, costituisce, per il colonnello Markus Birk, capo del genio nello stato maggiore delle Forze terrestri, la prova effettiva delle competenze dell’esercito di milizia e dell’efficenza di questo sistema di ponte. esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 11 Einsatz ZEPHYR Esercizio Direttore d’esercizio div Fritz Lier «Ero convinto che la brigata avrebbe fatto un buon lavoro» Il div Fritz Lier era il direttore dell’esercizio con truppe al completo ZEPHYR. Nell’intervista elogia il notevole miglioramento della prestazione dello stato maggiore di brigata e spiega le difficoltà dell’esercizio svoltosi nella Svizzera centrale. Sdt Jonas Rüegg Div Fritz Lier, come è andato l’esercizio ZEPHYR? L’esercizio è riuscito. Le truppe hanno assolto i loro compiti. Sebbene all’inizio ci fossero alcune difficoltà. Tuttavia i problemi sono stati riconosciuti e i militi li hanno corretti immediatamente. Dopodiché i reparti hanno potuto mantenere un buon livello fino alla fine. Tutto questo a riconferma della mia convinzione che la brigata fanteria montagna 9 avrebbe fatto un buon lavoro. Di quali difficoltà si trattava? Le principali difficoltà erano rappresentate dalle comunicazioni, sia quelle via radio sia quelle su rete fissa. Lo sforzo tecnico per le comunicazioni radio è stato enorme. Spesso cambiare la posizione dell’antenna, anche solo di pochi metri, significava assicurare o meno 12 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Esercizio ZEPHYR la comunicazione. Alcuni problemi erano legati anche alla meteo. Soprattutto la neve e la pioggia influenzano negativamente le radio. Come padroneggiava la truppa gli strumenti necessari alle comunicazioni? Dapprima non tutto è andato per il verso giusto. Tuttavia il miglioramento è stato continuo e alla fine è stata raggiunta una rete di comunicazione stabile. Qual è la sua impressione sulla prestazione della truppa durante l’esercizio? Dapprima voglio esprimere il mio ringraziamento alla truppa e ai quadri esercitati per il loro impegno. Presso i soldati sul campo ho potuto constatare un buon stato d’animo. Era una truppa motivata, desiderosa di fare un buon lavoro e di svolgere il compito nel modo giusto. Lo stato maggiore ha cominciato bene il suo lavoro. Ma? È poi sopraggiunto un momento di debolezza. Tuttavia lo stato maggiore ha saputo migliorarsi notevolmente. Alla fine ha potuto raggiungere, nel suo ambito, la nota «molto buono». Nello stato maggiore di brigata si respira un’atmosfera eccezionale. Questo grazie al contributo di ciascuno, non da ultimo dal comandante di brigata Maurizio Dattrino, con il suo stile di condotta deciso. E come è stata la collaborazione con le autorità civili? Senza problemi. Ciò che contava era fare gli opportuni «distinguo» circa le rispettive competenze. Durante i preparativi dell’esercizio si sono discussi e chiariti i punti che potevano creare delle frizioni. Anche durante l’intero esercizio è stato mantenuto un continuo contatto con i partner civili. Può farci un esempio? La collaborazione nel corso degli arresti dei «marcatori». Nei nostri settori di competenza sono i nostri soldati ad eseguire l’arresto. In seguito i marcatori vengono consegnati alla polizia. Se la pressione sugli oggetti da noi protetti saliva notevolmente allora davamo l’allarme. A questo punto giungeva la polizia che si occupava di arrestare le persone. Questa collaborazione andava allenata e ora funziona bene. La persona Il div Fritz Lier è dal 2010 il sostituto comandante delle Forze terrestri. Banchiere di formazione ha comandato la brigata fant mont 12 di Coira (GR). Il 62enne è originario di Klosters (GR). E come ha reagito la popolazione all’esercizio? Ci sono stati alcuni reclami per danni agricoli minori. Fortunatamente è stato possibile risolvere tempestivamente questi problemi, intervenendo sul posto. Di fatto, a prevalere, sono state le reazioni positive. Spesso ho sentito frasi come ad esempio: «È bello rivedere l’esercito nella nostra regione». Generalmente, in ogni nostra posizione, abbiamo goduto della comprensione e del sostegno della popolazione. Il capo dell’esercito André Blattmann ha desiderato che l’esercizio «costituisse un passo avanti nella prontezza all’impiego». Secondo lei l’obiettivo è stato raggiunto? Ogni esercizio ci permette di migliorare la prontezza all’impiego. Allenandoci con maggior disponibilità di tempo e frequenza, i miglioramenti continueranno. Anche se con l’esercizio ZEPHYR non abbiamo centrato completamente l’obiettivo, siamo perlomeno vicini. L’esercito potrebbe, in caso effettivo, destreggiarsi in uno scenario simile a ZEPHYR? Ne sono convinto. Con una buona preparazione i militi di questa Grande Unità sarebbero assolutamente in grado di fronteggiare un simile scenario anche in caso effettivo. Foto: Marco Cortesi Come si andrà avanti? Gli insegnamenti che trarremo dall’esercizio saranno ripresi nell’istruzione. L’allenamento rimane il perno centrale. In questo senso, quanto appreso durante l’esercizio, tornerà utile al bat fant mont 30 che, nel gennaio 2016, si troverà confrontato con compiti di sicurezza durante il WEF di Davos (GR). Il battaglione avrà a quel punto certamente un elevato grado di prontezza all’impiego. Il direttore d’esercizio, div Fritz Lier nei pressi di Altdorf (UR). Sullo sfondo le Alpi Urane. esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 13 Impiego Corso di ripetizione del bat fant mont 7 Fuoco libero al primo raggio di sole Il bat fant mont 7 assolve il classico corso di ripetizione nella regione di Lucerna. Il servizio ha riservato alcune sorprese: l’introduzione della nuova granata fumogena, alcuni disguidi sul luogo di entrata in servizio e - nell’ambito di un esercizio l’estorsione di denaro avvenuta ai danni di un comandante di compagnia. Uff spec Davide Saccomani In attesa di un ritorno nella Svizzera romanda, previsto per l’anno prossimo, il CR si è svolto nella regione di Lucerna. Quest’anno la truppa era stazionata nei rifugi PC dei comuni di Zofingen, Wolfwil, Hergiswil bei Willisau e Sursee. L’omonimia tra il comune di Hergiswil bei Willisau, nel canton Lucerna, ed Ergiswil, nel Canton Nidwaldo poteva generare qualche confusione in merito al luogo dell’entrata in servizio... in effetti, questa minima differenza, ha creato qualche problema ad alcuni soldati giunti nel luogo sbagliato e ai loro cdt di cp che hanno dovuto predisporre per loro una sorta di operazione di recupero. La prima settimana di corso è trascorsa velocemente e piacevolmente per i militi. Tutto ciò grazie a un programma motivante, caratterizzato da sequenze di istruzioni di tiro in movimento, granate a mano d’esercizio, nonché altri esercizi di fanteria. Ma anche grazie alla meteo meravigliosa che ha permesso di tenere alta la motivazione dei militi. Le strategie delle OPFOR L’esercizio SHERLOCK è stato il punto forte del CR 2015 del bat fant mont 7, questo grazie al fatto che lo scenario previsto ha reso la simulazione davvero realistica. Questo è stato possibile grazie alla possibilità di utilizzare veri edifici non più in uso, al coinvolgimento di figuranti esterni e alla disponibilità della polizia cantonale solettese a mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie infrastrutture. Tutto ciò per rafforzare lo spirito di di collaborazione e di scambio di esperienze tra civili e militari. I figuranti (OPFOR), da parte loro, hanno dimostrato la loro efficienza e la loro assenza di esitazione persino nel rapinare un comandante di compagnia privo di scorta. Secondo il cdt di bat, ten col SMG Yannick Porret, l’obiettivo principale di questo corso è stato raggiunto. In effetti l’esercizio SHERLOCK è riuscito. L’istruzione è stata consolidata a tutti i livelli del battaglione. Nell’agosto 2016 offriremo il nostro supporto all’organizzazione di una importante manifestazione a livello nazionale, svolgendo il nostro CR a favore della festa federale di lotta svizzera a Estavayer-le-Lac (FR). Bild: Marco Cortesi I fumogeni hanno protetto anche il settore di pausaa Già dal grado NP2 (grado di performance 2) si sono potuti udire attraverso tutta la piazza di Reiden gli echi «ATTENZIONE GRANATA!», nonostante fossero utilizzate unicamente delle semplici granate «mandarino» (ndr : granate di manipolazione). Anche le simulazioni del tiro di copertura - simulate a voce invece che eseguite con l’arma, sembravano assodate. Mentre taluni potevano finalmente lanciare delle granate a mano, gli altri si allenavano con diverse tecniche di tiro. Durante gli esercizi di tiro in movimento i militi si muovevano in coppia da una posizione all’altra, talvolta anche stravolgendo lo scenario dell’esercizio. Di seguito è stata esercitata la Tecnica di Azione Immediata (TAI) che consiste nello scatenare una reazione di tiro difensivo attraverso l’avvicinamento all’avversario di una pattuglia composta da quattro elementi. La sola dimostrazione che ha calmato l’ardore delle truppe è stato il nuovo nebbiogeno. Constatato che un solo fumogeno non era sufficiente a creare uno schermo di fumo adeguato, le reazioni che si sono udite erano del tipo: «E noi dovremmo nasconderci là dietro?» A seguito di ciò i quadri non hanno avuto altra scelta che utilizzare più fumogeni contemporaneamente in modo tale da rendere convincete la dimostrazione della nuova granata fumogena. Questa volta non vi sono stati ulteriori dubbi : il fumo era talmente denso che, quando la nebbia si è dissipata, i sergenti hanno potuto constatare che i soldati erano già spariti nei settori di pausa. Militi del bat fant mont 7 avanzano in mezzo alla neve sulla piazza di tiro di Luthern (LU) . 14 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 Foto: Marco Cortesi Impiego Un obice blindato M109 KAWEST alle prese con la pista carri di Bière (VD). Il corso di ripetizione del gr art 49 Perfezionare tecniche conosciute e mettere in pratica quelle nuove Il gr art 49, nuovamente a «casa» durante le settimane del CR, ha potuto esercitare le proprie conoscenze e apprendere nuovi concetti. Inoltre ha dato il benvenuto ad autorità e altri ospiti arrivati dal Ticino per scoprire, in una giornata molto interessante, il mondo del gr art 49. Uff spec Marco Cortesi Patria degli artiglieri Il gruppo artiglieria 49 è tornato a Bière (VD), una sorta di patria degli artiglieri, come la definisce il comandante ten col SMG Manuel Rigozzi. In questa piazza d’armi, una delle più grandi della Svizzera, gli artiglieri hanno potuto perfezionare le conoscenze tecniche di artiglieria e della «force protection» e apprendere i concetti della nuova dottrina, introdotta lo scorso anno: la «Fire Base» e la «centrale di impiego». Fire Base La Fire Base, base di supporto di fuoco, consiste in una postazione fissa provvisoria che fornisce supporto di fuoco alla fanteria. I preparativi per allestire la Fire Base hanno previsto anche l’utilizzo di un Bergepanzer Büffel, un carro di supporto creato sulla base del Leopard 2, per poter spianare l’ingresso alla Panzerpiste, reso difficoltoso dalla pioggia dei giorni precedenti. Quando la zona è stata «bonificata» e completamente recintata, diversi obici blindati si sono disposti per permettere il fuoco in ogni direzione. Centrale di impiego Precedentemente conosciuto come TOC, acronomimo di tactical operation center, la centrale di impiego è il posto di comando, fisso o mobile, dove vengono prese le decisioni tattiche che vengono trasmesse alla truppa. Esercitazioni di tiro di tiro, sia in modo classico sul campo, sia utilizzando il simulatore di tiro di artiglieria (SAPH). Il SAPH, che ospita sei postazioni di tiro, un’intera batteria di fuoco, ricrea le diverse fasi del tiro consentendo a cannonieri, capi pezzo, ufficiali di batteria e alle squadre dei PCT di riprendere familiarità con le operazioni che verranno effettuate sul campo. I grandi vantaggi del simulatore sono la sicurezza e la possibilità di sparare ad un ritmo maggiore rispetto alle esercitazioni sul campo. Questo simulatore, inaugurato nel 2004, è costato ben 73 milioni di franchi. Un costo apparentemente enorme ma già completamente ammortizzato, offendo non pochi vantaggi economici e ambientali. Anche durante questo corso di ripetizione togliere sono avvenute diverse esercitazioni esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15 15 Agenda Piano dei servizi 10.8. – 4.9.2015 Bat fant mont 17 Basilea / Frick Eser «CONEX 15» 21.9. – 24.9.2015 Bat fant mont 7 (–) Thun ELTAM 1.10. – 2.10.2015 Br fant mont 9 Birmensdorf Giornate cdt U 12.10. –15.10.2015 Gr art 49 (–) Thun ELTAM 26.10. – 20.11.2015 Bat fant mont 29 Hongrin CQ/CR 04.11. – 08.11.2015 Br fant mont 9 Locarno Esposizione «Il tuo esercito» Espoverbano www.esercito.ch/iltuoesercito 16.11. – 20.11.2015 SM br fant mont 9 Tenero Corso SM III 23.11. – 18.12.2015 Bat fant mont 48 Mels / Walenstadt CQ/CR 21.11.2015 Ufficiali br fant mont 9 Tenero Rapporto di brigata Deine Armee Ton armée Il tuo esercito Dallo scorso mese di maggio l’esercito è uscito dalle caserme e dalle piazze d’esercizio per presentare le sue truppe in servizio mediante esposizioni, esibizioni e giornate delle porte aperte. L’obiettivo è migliorare la visibilità dell’esercito, sottolinearne la vicinanza alla popolazione e informare nel modo più ampio possibile. La mostra itinerante presenta l’esercito in più punti, in modo schematico e interattivo. Fra i temi affrontati figurano i pericoli e le minacce che gravano sulla Svizzera. A tale proposito viene sottolineata l’importanza dell’esercito nella gestione in caso di catastrofe naturale, crisi o conflitto: aiutare, proteggere e combattere. Altri punti sono focalizzati sul sistema di milizia e sulle numerose professioni esercitate nell’ambito della difesa. Nell’ambito della mostra itinerante «Il tuo esercito» la br fant mont 9 sarà presente alla manifestazione Espoverbano a Locarno dal 4 al 8 novembre 2015. Maggiori informazioni: www.esercito.ch/iltuoesercito 16 esercito.ch Brigata di fanteria di montagna 9 1 / 15