Presentazione di PowerPoint - scuola umbra di medicina generale
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Presentazione di PowerPoint - scuola umbra di medicina generale
AUDIT E GOVERNO CLINICO IN MEDICINA GENERALE: LA SPERIMENTAZIONE REGIONALE UMBRA Progetto OERU-SIMG: Background e razionale Giampiero Mazzaglia Health Search, SIMG 180 50% 160 49% Millions of People 140 48% 120 47% 100 46% 80 45% 60 44% 40 20 43% 0 42% 1995 2000 2005 2010 Population 2015 2020 2025 Percent of Total Population Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale 2030 Percent of Population *Values for 2005 to 2030 are projections. Source: Adapted from Partnership for Solutions, Johns Hopkins University, Chronic Conditions: Making the Case for Ongoing Care, December 2002 Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Disponibilità finanziarie •limitazioni di budget (tagli) • fissazione dei tetti di spesa • riduzione delle strutture e del personale • autofinanziamento delle regione Bisogni sanitari •crescita delle aspettative • invecchiamento della popolazione • cronicizzazione delle patologie • allargamento indicazioni terapeutiche • progresso tecnologie sanitarie Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale L'appropriatezza è nella sua essenza l'espressione della distanza che intercorre tra un comportamento osservato ed un comportamento atteso in base alle conoscenze scientifiche e/o ad aspetti normativi ed economici. Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Progetto OERU-SIMG: Obiettivi strategici Sviluppare degli strumenti di valutazione dell’appropriatezza dei processi di cura, che possano fungere da modello di confronto (benchmarking) per la Medicina Generale in Umbria. Il coinvolgimento dei MMG in questo processo può consentire di ottenere un miglioramento della qualità della cura ed una riduzione complessiva della spesa sanitaria attraverso vari meccanismi: 1. 2. 3. 4. la diagnosi precoce di malattia; il monitoraggio delle patologie e delle possibili complicanze; la riduzione delle terapie inadeguate; l’incremento delle terapie necessarie. Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Indicatori di qualità: definizione Elementi specifici e misurabili della pratica clinica che possono essere utilizzati come unità di misura della qualità dell’assistenza: Consentono confronti geografici e temporali che risentono poco degli effetti della complessità clinica dei pazienti (case-mix); Se condivisi con tutti gli operatori sanitari, inclusi i medici prescrittori, stimolano variazioni positive nella qualità dell’assistenza (benchmarking); Facilitano una valutazione obiettiva di iniziative di educazione sanitaria. Il ciclo dell’AUDIT Misuro nuovamente quello che ho fatto 2- Programmo Interventi Agisco Battaggia & Giustini INDICATORE Identifico cosa devo fare Identifico il livello accettabile previsto Correggo gli scostamenti dove posso farlo 1-Analizzo le barriere Scelgo un aspetto dell’assistenza Identifico gli scostamenti tra Ideale e Reale Misuro quello che faccio di solito (Reale) STAN DARD ANALIZZO Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Indicatori di qualità: criteri di scelta Evidenza (Rilevanza, pertinenza e solidità ricavata dalle LG) Facilità ed affidabilità dell’informazione (Livelli minimi di registrazione; Scarsa influenza dal case-mix) Variabilità (Possibilità di miglioramento) Fleming BB, et al. Diabetes Care. 2001; 1815-20. Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale 2.6% 2.6% 850 GPs covering around 3.0% of the adult Italian population • 1,532,872 patients • 23,458,621 diagnoses • 127,753,998 laboratoryinstrumental presriptions • 121,342,618 drug prescriptions 2.9% 2.8% 3.0% 5.3% 1.8% 4.5% <=2.4% 2.5%-2.9% 3.0%-3.9% >=4.0% 8.6% 2.6% 3.9% 2.1% 3.7% 1.1% 3.7% 3.6% 2.9% 2.7% Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Progetto OERU-SIMG: gruppi di confronto Migliori 450 MMG HSD 27 MMG Umbria Progetto OERU-SIMG: indicatori analizzati Diabete mellito (6 processo; 4 esito intermedio; 5 appropriatezza) Prevenzione del rischio cardiovascolare (5 processo) Scompenso cardiaco (4 processo; 3 appropriatezza) Progetto OERU-SIMG: Obiettivi e razionale Indicatori di qualità: esempi di indicatori per il diabete Descrizione Nota metodologica Registrazione emoglobina glicata N. Pazienti con diabete mellito tipo II con almeno una registrazione annuale di emoglobina glicata (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito (Denominatore) Emoglobina glicata > 7e<9 Registrazione colesterolo LDL Colesterolo LDL < 100 mg/dl N. Pazienti con diabete mellito tipo II con ultimo valore di emoglobina glicata nell’anno di osservazione > 7% e < 9% (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito tipo II con almeno una registrazione di emoglobina glicata nell’anno di osservazione (Denominatore) N. Pazienti con diabete mellito tipo II con almeno una registrazione di colesterolo LDL nei 15 mesi precedenti la fine dell’anno di osservazione (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito di tipo II (Denominatore) N. pazienti con diabete mellito tipo II con ultimo valore di colesterolo LDL nei 15 mesi precedenti la fine dell’anno di osservazione < 100 mg/dl (Numeratore) / totale pazienti di con diabete mellito tipo II nel periodo precedente l’anno di osservazione con almeno una registrazione di colesterolo LDL nei 15 mesi precedenti la fine dell’anno di osservazione (Denominatore) PA ≤ 130/80 mmHg N. pazienti con diabete mellito tipo II con ultimo valore di pressione arteriosa nell’anno di osservazione ≤ 130/80 mmHg (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito di tipo II con almeno una registrazione di pressione nell’anno di osservazione (Denominatore) Registrazione fundus N. pazienti con diabete mellito tipo II con almeno un esame del fondo oculare e/o una visita oculistica nei 27 mesi precedenti la fine del’anno di osservazione (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito di tipo II (Denominatore) Terapia con ACEInibitori/Sartani in pazienti ipertesi N. pazienti con diabete mellito tipo II e ipertensione con almeno una prescrizione di ACE-Inibitori o sartani nell’anno di osservazione (Numeratore) / totale pazienti con diabete mellito di tipo II e ipertensione (Denominatore) Esempi di indicatori sul diabete: il progetto Umbria % pazienti diabetici/ipertesi in terapia con ACEinibitori/sartani Terapia con antiaggreganti DM17 0 40 10 20 20 30 40 % % 60 50 80 60 100 DM13 2005 2006 M450 2007 M450 MUMBRIA excludes outside values Anno 2005= HSD: 75,0% vs. Umbria: 71,0% Anno 2006= HSD: 74,5% vs. Umbria: 74,5% Anno 2007= HSD: 72,7% vs. Umbria: 79,6% 2007 2006 2005 MUMBRIA excludes outside values Anno 2005= HSD: 36,0% vs. Umbria: 31,7% Anno 2006= HSD: 36,5% vs. Umbria: 34,2% Anno 2007= HSD: 35,6% vs. Umbria: 32,8% Esempi di indicatori sul diabete: il progetto Umbria Terapia con ipolipidemizzanti Metformina in pazienti sovrappeso/obesi DM18 0 0 20 20 40 % % 60 40 80 60 100 DM19 2005 2006 M450 2007 MUMBRIA excludes outside values Anno 2005= HSD: 28,1% vs. Umbria: 25,4% Anno 2006= HSD: 29,4% vs. Umbria: 25,7% Anno 2007= HSD: 31,4% vs. Umbria: 30,2% 2007 2006 2005 M450 MUMBRIA excludes outside values Anno 2005= HSD: 54,4% vs. Umbria: 50,0% Anno 2006= HSD: 57,1% vs. Umbria: 50,0% Anno 2007= HSD: 59,6% vs. Umbria: 45,5% Per quanti sforzi siano stati fatti fino ad oggi i costi standard rimangono un non ben precisato oggetto in attesa di DEFINIZIONE e MISURAZIONE I punti da risolvere: › Quali costi (produzione, erogazione, ecc.) › Quali standard (rispetto a cosa?) • Attualmente, anche le formule allocative più complesse utilizzano come costo standard di patologia il costo mediano di una data distribuzione di costi. • Il limite di tale metodo sta nell’incapacità di discriminare, nell’ambito di tale costo standard, un percorso di cura appropriato rispetto ad uno meno appropriato. • La conseguenza di tale approccio è pertanto una redistribuzione di inefficienze, inappropriatezza e sprechi che finisce per non garantire i MMG, le Asl e le Regioni più efficienti. Fabbisogno finanziario = Popk× pi × (q ji × p ji) (pi) probabilità dell’evento malattia i-esima in una data popolazione, (q ji × p ji) costo di trattamento specifico per ogni data condizione morbosa. Quindi il processo di minimizzazione dei costi deve avvenire per un dato livello accettabile di Y (LEA?) Utilizzando una funzione di costo all’interno di un livello essenziale di assistenza il concetto di costo standard ha molto più senso ed è più facilmente rapportabile al concetto di “efficienza”. Inoltre, in questo modo il concetto di “costo standard” ha più senso in quanto ha alle sue spalle un razionale teorico. Deve essere in grado di garantire un adeguato livello di salute nella popolazione Indicatore molto difficile da definire e misurare Ma è forse possibile ottenere delle buone proxy, soprattutto se cambiamo completamente modo di definire e misurare i costi e se condivisi tra i vari attori del sistema Health Search raccoglie informazioni abbastanza dettagliate su indicatori di performance nel trattamento dei pazienti. I dati amministrativi della regione Umbria permettono una stima accurata di tutti i servizi sanitari (SDO, prescrizioni, prestazioni) Spostando il focus della misurazione dai costi per funzione o tipo di struttura a quelli per trattamento delle patologie (o dei pazienti) è possibile riuscire a misurare dei costi standard (con livelli accettabili di assistenza definiti secondo gli indicatori di performance) coerenti con la teoria economica per il diabete, l’asma, l’artrosi, ecc.