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SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Valutazione dello stress L-C nella scuola Metodo USRV MODULO C Unità didattica C1-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Obbligo di valutazione D.Lgs. 81/08, art. 28, comma 1 - La valutazione di cui all’art. 17, comma 1, lettera a, anche nelle scelte delle attrezzature di lavoro e delle sostanze e dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004, […] La valutazione dei rischi SL-C è obbligatoria anche per le scuole Indicazioni della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (18/11/2010) In capo al DS Perché valutare? • Al di là dell’obbligo normativo possiamo senz’altro affermare che l’attenzione verso certi temi dipende dai cambiamenti del mondo del lavoro e dei suoi significati • La cultura della sicurezza sta migliorando nel nostro Paese. Tuttavia c’è ancora poca attenzione a certi fattori di rischio. Non è facile quantificare i danni direttamente conseguenti all’insorgere di patologie psicofisiche sul lavoro • La valutazione del rischio, se ben condotta, ha un utile secondario: consente all’organizzazione di prevenire fenomeni prima che si manifestino e di ottenere un maggior risultato in termini di produttività COME VALUTARLO? È richiesto un approccio analitico, che include la valutazione dei rischi e un monitoraggio continuo dell’ambiente scolastico attraverso il ricorso a specifici indicatori • Il target di riferimento per la valutazione non è il singolo lavoratore, ma il benessere organizzativo nel suo insieme, anche se talvolta acquisito tramite la percezione delle singole persone • Non esistono modelli di intervento rigidi e precostituiti, ogni scuola deve innescare il proprio processo di crescita, partendo da un’analisi attenta della situazione e da una conoscenza completa delle prassi e delle consuetudini interne • Importanza della valutazione ai fini della gestione adeguata del rischio: riconoscimento maggiore alle misure di gestione e prevenzione Vantaggi per la scuola Focalizzazione sull’organizzazione del lavoro Miglioramento dell’immagine dell’istituto La realizzazione di un buon percorso valutativo produce Qualità ed efficacia dell’offerta formativa Valorizzazione del capitale umano STRESS MOBBING BURNOUT La storia del metodo USRV Nascita del metodo (2010) Materiali e documenti ISPESL e Coordinamento SPISAL VR Gruppi di lavoro Reti di scuole per la sicurezza TV e VI Gruppo regionale SGS SiRVeSS Sperimentazione (2011) Circa 100 scuole venete (di cui circa 60 hanno restituito indicazioni scritte per il miglioramento) Notizie di utilizzo in: Lombardia Friuli Venezia Giulia Toscana Abruzzo Campagna Basilicata Sicilia Situazione attuale e prospettive Stesura definitiva (2012) Indicazioni Commissione consultiva permanente Supervisione Gruppo regionale SPISAL sullo stress L-C Suggerimenti delle scuole Valutazione efficacia (2013-2015) Prevista nel prossimo triennio un’indagine conoscitiva sull’efficacia del metodo (risultati verificabili di miglioramento confrontati con l’esito della valutazione) Dove si colloca il metodo Prevenzione primaria - eliminazione/contenimento dei fattori di rischio per malattia o infortunio Prevenzione secondaria - diagnosi precoce del danno alla salute, prima che si manifestino i sintomi e il danno diventi irreversibile Prevenzione terziaria - misure per impedire che un danno, già presente, possa aggravarsi Prevenzione - Il complesso delle disposizioni o misure necessarie per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno (D.Lgs. 81/08, art. 2) La piramide Prevenzione terziaria Prevenzione secondaria PSICOPATOLOGIA FRANCA BURNOUT Prevenzione primaria SANI E (FORSE) SODDISFATTI (ANCHE SE AFFATICATI) Punti di forza del metodo Coerente con le indicazioni della Commissione consultiva permanente del 18/11/2010 Attento agli aspetti organizzativi della valutazione Specifico per la scuola Gestibile completamente all’interno dell’istituto Esteso a tutto il personale Completo Docenti Amministrativi Tecnici (dove presenti) Ausiliari Valutazione Aggiornamento DVR Gestione Formazione Rigoroso e flessibile Scientifico Adattabile al contesto Gruppo di valutazione misto Indaga prevalentemente gli aspetti organizzativi A disposizione Griglia di raccolta dei dati oggettivi Check list Tabelle con indicazioni per le azioni correttive Questionari soggettivi Fogli elettronici per l’elaborazione dei questionari Pacchetto formativo Esempi concreti Gli attori della valutazione GRUPPO DI VALUTAZIONE Dirigente Scolastico (o vicario) RSPP (o ASPP) RLS (se nominato o eletto) MC (se nominato) Ref. Qualità (se la scuola è certificata) Ref. CIC (se è attivo nella scuola) A completamento: un amministrativo un ausiliario un tecnico (se presenti nella scuola) Valutazione intersoggettiva Proposte di azioni correttive Riferimento per il monitoraggio in itinere Sequenza di applicazione del metodo Costituzione del Gruppo di Valutazione PRE. Raccolta informazioni Compilazione della Griglia Compilazione della Check list VAL. Esito della valutazione Individuazione degli interventi correttivi o di miglioramento Aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi Intervento formativo Gestione degli interventi correttivi Riesame periodico Eventuale valutazione approfondita GES. Lo schema generale COMPILAZIONE GRIGLIA E CHECK LIST Rischio basso Rischio medio RIPETERE OGNI 2 AA.SS. INTERVENTI CORRETTIVI SE OK SE NON OK Rischio alto Questionario VALUTAZIONE APPROFONDITA Gli attori della gestione Con la consulenza di RSPP Sentito il RLS DS GRUPPO DI VALUTAZIONE (monitoraggio in itinere) PERSONALE SCOL. (durante la formazione) Gli strumenti – la griglia 9 indicatori Personale docente/ATA Istituto/plesso Istruzioni per l’uso Gli strumenti – la check list Ambiente di lavoro Contesto del lavoro Contenuto del lavoro: - Insegnanti - Amministrativi - Ausiliari - Tecnici 3 aree 45 indicatori Personale docente/ATA Istituto/plesso Istruzioni per l’uso La check list - indicatori Ambiente di lavoro Microclima Illuminazione Rumore/riverbero Pulizia Spazi esterni Accessibilità Contesto del lavoro Regolamenti Assegnazioni e orari di servizio Comunicazioni e istruzioni Ruoli e compiti Obiettivi Ascolto La check list - indicatori Insegnanti Condivisione criteri valutazione Condivisione messaggi educativi Sostegno reciproco Interdisciplinarietà Criteri formazione classi Rapporti con le famiglie Sostegno DS Contenuto del lavoro ATA Mansionario Organizzazione del lavoro Coerenza delle istruzioni/ordini Macchine/attrezzature/software Supporto I punteggi Ogni indicatore della griglia ha un punteggio massimo 4 punti 6 punti Per un totale di 80 punti massimi Ambiente 27 punti Contesto 33 punti Ogni indicatore della check list ha un punteggio massimo 3 punti 6 punti Insegnanti 36 punti Amministr. 30 punti Ausiliari 24 punti Tecnici 30 punti Per un totale di 180 punti massimi Esito della valutazione Sottoarea C4 Punteggio finale Esclusa ≤ 60 Inclusa Esclusa Inclusa Esclusa Inclusa Livello di rischio Esito finale e azioni da mettere in atto Basso L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possano determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere l’intera indagine (griglia + check list) ogni 2 aa.ss, effettuare eventuali interventi migliorativi nelle aree che dovessero essere comunque risultate negative. Medio L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Realizzare gli interventi correttivi rispetto agli indicatori della check list dove è stata valutata una situazione “mediocre” o “cattiva” e ripetere l’intera indagine (griglia + check list) dopo un anno. Se la successiva valutazione non evidenzia un abbassamento del rischio al livello “basso”, realizzare la valutazione approfondita (vedi sez. J) e ripetere l’intera indagine (griglia + check list) dopo 1 - 2 aa.ss. Alto L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Realizzare gli interventi correttivi rispetto agli indicatori della check list dove è stata valutata una situazione “mediocre” o “cattiva” e ripetere l’intera indagine (griglia + check list) al più dopo un anno. Se la successiva valutazione non evidenzia un abbassamento del rischio al livello “basso”, realizzare la valutazione approfondita (vedi sez. J) e ripetere l’intera indagine (griglia + check list) dopo 1 a.s. ≤ 65 ≤ 115 ≤ 130 > 115 > 130 Azioni correttive 110 diverse proposte Collegate ai singoli indicatori della check list Di tipo tecnico Di tipo organizzativo o gestionale Collegate alla CL Ambiente In capo all’Ente proprietario o al DS In capo al DS In collaborazione con: - DSGA - Commissione POF - Referente Qualità - Funzioni strumentali Gli strumenti – il pacchetto formativo Istruzioni per la progettazione Proposta di scaletta dell’intervento Modalità conduzione esercitazione Questionario finale Questionario di gradimento Istruzioni per la verbalizzazione Coerente con l’accordo StatoRegioni del 26/1/2012 Gli strumenti – il questionario QUESTIONARIO SOGGETTIVO SUL BENESSERE ORGANIZZATIVO A SCUOLA PERSONALE AUSILIARIO Sezione 1 – Dati generali 1. Sesso M F 2. Precedenti esperienze lavorative nel settore pubblico e/o privato (diverse dal comparto scuola) Si No 3. Numero di ore di lavoro al giorno (escluse quelle trascorse a scuola), in media nessuna da 1 a 3 da 4 a 6 più di 6 4. Ha la sensazione di avere un giusto equilibrio tra impegni scolastici e tempo libero? Si No Di cui le tre centrali quasi sovrapponibili alle check list 5 sezioni Personale docente/ATA Istruzioni per l’uso Sezione 2 – Ambiente di lavoro 1. Come valuta il comfort dell’ambiente in cui lavora? (barrare con una X la risposta prescelta) Fogli Excel per elaborare i dati raccolti Indicazioni per la valutazione approfondita mediante focus group Grafici Personale INSEGNANTE - Contenuto del lavoro In che misura capita di vivere i seguenti fenomeni I° quesito - I^ parte 1.6 1.4 Media giudizi (0 = spesso, 3 = mai) 1.4 1.3 1.2 1.0 1.0 1.0 0.8 0.8 0.8 0.6 0.5 0.4 0.2 0.0 C’è coerenza I principi educativi all’interno dei diversi sono condivisi consigli di classe sui all’interno dei cc.d.c. criteri di valutazione degli apprendimenti Il DS approva e sostiene il ruolo educativo degli insegnanti Il lavoro dei docenti è C’è soddisfazione All’interno dei cc.d.c. Vengono organizzati valorizzato incontri a carattere per l’organizzazione c’è sostegno interdisciplinare scolastica reciproco rispetto a situazioni didatticamente o educativamente difficili L’aggiornamento del DVR Istruzioni per l’inserimento della valutazione nel DVR Riepilogo delle azioni in capo al RSPP Indicazioni per la gestione della documentazione