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La valutazione delle scuole - Istituto OmniComprensivo San

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La valutazione delle scuole - Istituto OmniComprensivo San
LA VALUTAZIONE DELLE SCUOLE
Politiche e approcci adottati dai
sistemi educativi europei
Assuring Quality in Education
(Eurydice Report)
Francesca Rossi
[email protected]
GARANTIRE LA QUALITÀ NELL’EDUCAZIONE
Le scuole rappresentano il cardine dei sistemi di
istruzione e formazione oltre a essere gli attori
chiave della politica educativa. In
particolare, la valutazione delle scuole costituisce
un'importante modalità per migliorare
l'organizzazione e il funzionamento della scuola e
per potenziare la qualità dell'offerta educativa.
GARANTIRE LA QUALITÀ NELL’EDUCAZIONE
Il miglioramento della qualità e dell’efficacia
dell’istruzione e della formazione è oggetto di
costante interesse nel dibattito politico sull’istruzione
a livello nazionale e a livello europeo. Rappresenta,
infatti, uno dei quattro maggiori obiettivi dei sistemi di
istruzione nell’ambito del Quadro di riferimento
strategico per la cooperazione europea nel settore
dell’istruzione e della formazione (ET 2020):
“tutti i cittadini devono essere in grado di acquisire
le competenze fondamentali; l’eccellenza e l’attrattiva
dell'istruzione e della formazione devono essere
sviluppate a tutti i livelli”.
GARANTIRE LA QUALITÀ NELL’EDUCAZIONE
Il rapporto Assicurare la qualità dell'istruzione:
politiche e approcci alla valutazione delle scuole
in Europa, pubblicato da Eurydice nel gennaio 2015,
fa il punto sulle strutture e l’organizzazione della
valutazione delle scuole a livello di istruzione
primaria e secondaria obbligatoria in tutti gli Stati
membri dell’Unione europea oltre che in Islanda,
Norvegia, nella ex-Repubblica jugoslava di Macedonia
e in Turchia (analisi riferita all’anno 2013/2014).
OBIETTIVI E CONTENUTO DEL
RAPPORTO
E’ diviso in tre parti:
1. breve analisi
comparativa;
2.un’analisi specifica
per ciascun paese
(profili nazionali);
3. glossario
Intende evidenziare caratteristiche
comuni, tendenze e iniziative nazionali
che potrebbero ispirare futuri sviluppi
politici in altri paesi europei
Riguarda le scuole pubbliche in tutti i
paesi. Le scuole private non sono
incluse, ad eccezione delle scuole
private sovvenzionate in Belgio,
Irlanda, Paesi Bassi e Regno Unito
(Inghilterra).
Fonti: i documenti ufficiali rilasciati
dalle autorità centrali sono le
principali fonti di informazione.
Altri strumenti: questionari e
modelli per profili nazionali compilati
da esperti nazionali e/o dal
rappresentante nazionale della Rete
Eurydice.
LA VALUTAZIONE
“La valutazione è un processo generale di analisi sistematica e critica di un soggetto
definito che prevede la raccolta di dati pertinenti e porta a giudizi e/o raccomandazioni al fine
del miglioramento”
La valutazione può coinvolgere: scuole, DS, insegnanti e altro personale educativo,
programmi, autorità locali, o prestazioni del sistema educativo nel suo complesso.
Il rapporto prende in esame le due tipologie di valutazione delle scuole:
1.
2.
valutazione esterna, condotta da valutatori che non sono direttamente coinvolti
nelle attività scolastiche;
valutazione interna, dove la maggior parte dei valutatori sono membri del personale
della scuola presa in esame.
In 26 paesi viene effettuata sia la valutazione esterna che interna delle scuole.
Nota: l’importanza della valutazione scolastica nel sistema educativo varia da paese a
paese. La valutazione è una delle possibili modalità di garanzia di qualità, che spesso
coesiste con altri sistemi, quali il monitoraggio dell'intero sistema di istruzione sulla base
dei risultati degli studenti nella valutazione standardizzata o la valutazione degli
insegnanti.
1. LA VALUTAZIONE ESTERNA
E’ presente in 31 sistemi di istruzione, distribuiti in 26
paesi ed ha essenzialmente come obiettivo il
monitoraggio e il miglioramento della qualità della
scuola.
Ampiamente utilizzata già dai primi anni 2000 come processo di
garanzia della qualità (Eurydice, 2004), da allora è stata
introdotta o è in fase di introduzione in pochi altri paesi:
- nel 2003 la Svezia e nel 2006 la Danimarca hanno rafforzato
il ruolo delle autorità centrali nella valutazione esterna della
scuola;
- nel 2007 e nel 2009, rispettivamente, le Comunità francese
e tedesca del Belgio hanno ampliato il focus dei loro sistemi
di valutazione, precedentemente centrati sui singoli insegnanti;
- negli ultimi anni in Italia e in Ungheria, dove la valutazione
della scuola non era un elemento rilevante di garanzia della
qualità dell'istruzione, sono stati introdotti approcci più globali
su base sperimentale.
STATUS DELLA VALUTAZIONE ESTERNA
In sette sistemi di istruzione (Norvegia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Grecia, Cipro,
Lussemburgo) non vi sono disposizioni centrali per la valutazione esterna della scuola.
ORGANI RESPONSABILI PER LA
VALUTAZIONE ESTERNA
In 27 dei 31 sistemi di istruzione in cui viene
effettuata la valutazione esterna della scuola, i
responsabili per la sua realizzazione sono:
1. l’'ispettorato‘ a livello centrale (nella maggior
parte dei paesi)
2. un'agenzia distinta specificamente dedicata al
controllo della scuola (meno spesso)
ORGANI RESPONSABILI PER LA VALUTAZIONE
ESTERNA



- in Danimarca, Lituania e Islanda, le
responsabilità per la valutazione esterna
della scuola sono condivise tra livello
centrale e regionale o locale;
- in 5 paesi (Estonia, Ungheria, Austria,
Polonia e Turchia) le responsabilità per
l’attuazione della valutazione esterna delle
scuole sono decentrate a gradi diversi a
livello regionale o sub-regionale;
- in 6 sistemi educativi (Estonia,
Slovacchia, Regno Unito -Inghilterra,
Galles e Scozia ed ex Repubblica
Jugoslava di Macedonia), le autorità
locali o regionali esercitano alcune
responsabilità di valutazione per le scuole
che seguono, a fianco del principale
approccio alla valutazione esterna della
scuola effettuata da un organismo a livello
centrale (o regionale).
QUALIFICA DEI VALUTATORI ESTERNI
- una qualifica di insegnante con
un certo numero di anni di esperienza
professionale nella scuola, sia come
docente o nella gestione (nella
maggior parte dei paesi) ;
- una più ampia gamma di
qualifiche (in una dozzina di paesi)
acquisite in settori quali istruzione,
ricerca, o nel campo della psicologia, e
di diversa estrazione professionale;
- capacità, conoscenze e
competenze (comunicazione,
rendicontazione, linguistiche,
analitiche, digitali);
- competenze acquisite al di fuori
della scuola (Italia, Islanda,
Portogallo) in settori come la ricerca
FORMAZIONE SPECIALISTICA
In 19 sistemi educativi, i
valutatori esterni devono
aver ricevuto una formazione
specialistica o prima della loro
nomina o durante il loro
periodo di prova. A seconda
del paese in questione, una
formazione specialistica può
trattare specificatamente di
valutazione o coprire altri
campi.
I CRITERI UTILIZZATI PER LA VALUTAZIONE
ESTERNA
1. L’analisi comparativa rivela che per la
maggior parte dei casi (due terzi dei sistemi di
istruzione) i valutatori esterni utilizzano
criteri standardizzati stabiliti a livello
centrale e la valutazione si concentra su una
vasta gamma di attività scolastiche
(compiti educativi e di gestione, gli esiti di
apprendimento degli studenti, conformità alle
normative).
In questi paesi i valutatori esterni
utilizzano tutti lo stesso framework.
2. In una dozzina di sistemi di istruzione
(Estonia, Slovenia, Belgio- Comunità francese,
Francia, Svezia, Danimarca, Turchia, …) in
cui i criteri di valutazione non sono
standardizzati a livello centrale, la
valutazione tende a concentrarsi su aspetti
specifici del lavoro scolastico e/o non è
realizzata d’ufficio
Esempio: in Turchia la valutazione esterna si
concentra esclusivamente sul rispetto delle
norme
FREQUENZA DELLA VALUTAZIONE ESTERNA
I Paesi stabiliscono la frequenza della valutazione esterna delle scuole in base a tre
modelli principali:
1.
un modello ciclico, in cui tutte le scuole vengono valutate a intervalli regolari
specificati dalle autorità a livello centrale o dall'ispettorato. Le valutazioni
avvengono ad intervalli regolari che possono variare da 3 anni (ex Repubblica
jugoslava di Macedonia e Turchia) fino a un massimo di 10 anni (Belgio -Comunità
fiamminga). L'intervallo più comune stabilito tra due valutazioni esterne è di 5 anni;
2.
un approccio mirato basato sul campionamento, la valutazione del rischio o criteri
ad hoc stabiliti dalle autorità a livello centrale e attraverso un programma di lavoro
annuale o pluriennale (Regno Unito-Scozia, Islanda, Irlanda, Danimarca, Belgio Comunità Francese, Spagna, Estonia, Ungheria, Cipro, Francia);
3.
una combinazione dei due modelli (Paesi Bassi, Svezia e Regno UnitoInghilterra e Irlanda del Nord): il calendario può essere modificato in conseguenza
dei risultati della valutazione del rischio.
FASI NEL PROCESSO DI VALUTAZIONE ESTERNA
Il confronto tra i vari paesi rivela che il processo pratico di
implementazione della valutazione esterna è sostanzialmente diviso in
tre fasi:
1.
2.
3.
raccolta e analisi dei dati sulle singole scuole e in 6 sistemi
educativi (Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito Inghilterra e Irlanda del Nord) eseguendo una prima analisi dei
rischi per orientare gli sforzi della valutazione su scuole che sembrano
avere risultati al di sotto degli standard o per scegliere tra tipologie
differenti di ispezione;
visita alla scuola (comune a tutti i processi di valutazione esterna
delle scuole) per osservare le pratiche, controllare i documenti, e
consultare gli stakeholders della scuola e, in alcuni casi, gli altri
soggetti interessati;
relazione di valutazione.
FASI NEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
ESTERNA
Le tre fasi sono presenti in
tutti i paesi, anche se ogni
step può essere implementato
in modo diverso da un paese
all'altro e mostra diversi gradi
di complessità. All'interno di
questa struttura schematica,
l’analisi comparativa rivela
una ricca varietà di approcci e
pratiche (ad esempio il grado
di autonomia diverso dei
valutatori nella scelta degli
strumenti specifici o dell’
obiettivo esplicito per cui sono
stati utilizzati).
FASE 1: RACCOLTA E ANALISI DEI DATI
Nella maggior parte dei casi, i valutatori raccolgono una
varietà di dati provenienti da fonti diverse prima di una
visita alla scuola. La natura dei documenti e dei dati
raccolti e analizzati varia da un paese all'altro, ma in
generale rientra in una delle quattro seguenti categorie:
1. dati statistici sulle performance e altri indicatori
quantitativi (ex. test nazionali, benchmarking a
livello regionale o nazionale o tra scuole, …);
2. rapporti e altri documenti qualitativi (vecchi
rapporti di valutazione esterna, piano offerta
formativa, sito web, …);
3. documenti amministrativi (calendari, orari,
regolamenti interni,…);
4. operatori scolastici (ds, docenti, genitori, alunni).
FASE 2: VISITA ALLA SCUOLA
In media durano dai 2 ai 3 giorni e dipende dalla complessità del
controllo o dalla dimensione della scuola (numero alunni).
Nella maggior parte dei paesi le visite sono organizzate intorno a
tre attività principali:
1.
2.
3.
le interviste con il personale (sono una caratteristica comune a
tutte le visite);
l’osservazione in classe (è presente in quasi tutti i paesi, ad
eccezioni di Estonia, Ungheria (fase pilota) e Portogallo);
il controllo delle attività scolastiche, dei locali e/o dei
documenti interni (un'attività molto meno omogenea, anche se
praticata in molti paesi).
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS:
UNA RACCOMANDAZIONE DAL PARLAMENTO
EUROPEO E DAL CONSIGLIO
Il coinvolgimento di tutti gli stakeholders scolastici nel corso della
valutazione delle scuole è altamente raccomandata dal
Parlamento europeo e dal Consiglio europeo. Nelle loro
raccomandazioni sulla ‘Cooperazione europea per una valutazione
di qualità nell’istruzione scolastica', il Parlamento europeo e il
Consiglio europeo sono in accordo sul fatto che ci sia una
responsabilità condivisa per il miglioramento delle scuole e che
questa comporti la partecipazione del personale scolastico, dei
genitori, degli alunni, e dei membri della comunità locale.
Molti paesi europei richiedono la partecipazione dei soggetti
interessati in ambito scolastico per entrambe le tipologie di
valutazione della scuola, sebbene ci sia una grande varietà in
merito alle modalità, all’oggetto e alla misura nella quale questi
soggetti sono consultati o coinvolti (garantita quasi ovunque la
partecipazione di DS e docenti, meno uniforme quella di alunni e
genitori).
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS



13 sistemi educativi (Belgio- Comunità tedesca,
Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo,
Romania, Slovenia, Svezia e Regno Unito) possono
essere prese in considerazione le opinioni di
alunni, genitori e rappresentanti delle comunità
locali
9 sistemi di istruzione (Belgio -Comunità
fiamminga, Repubblica ceca, Germania, Irlanda,
Spagna, Italia -fase pilota, l'Islanda, ex Repubblica
iugoslava di Macedonia e Turchia) gli attori
coinvolti sono limitati ad alunni e genitori
Paesi Bassi e Romania: genitori e comunità
locale

Malta: genitori

Cipro e Slovacchia: alunni

Belgio-Comunità francese, Francia, e Austria,
non vi è alcuna disposizione per la consultazione
delle parti interessate
I valutatori possono decidere o meno
autonomamente se utilizzare o meno le
informazioni ricavate dagli stakeholders
FASE 3: COMPILAZIONE DEL RAPPORTO DI
VALUTAZIONE
La compilazione del rapporto di valutazione è una pratica comune a tutti
•
Il lavoro di valutatori, così come i loro risultati, e
i paesi.
se appropriati, i loro giudizi, vengono descritti in
una relazione di valutazione finale.
•
•
Nella maggior parte dei paesi, la redazione di una
relazione di valutazione è un processo dialogico
tra i valutatori e la direzione della scuola. In
alcuni casi, sono coinvolti anche gli insegnanti. In
6 sistemi educativi (Belgio -Comunità francese,
Francia, Italia -fase pilota, Ungheria, Paesi Bassi
e Svezia) il rapporto di valutazione è finalizzato
senza avere alcuna consultazione con la scuola. In
Olanda, tuttavia, le scuole possono confutare le
conclusioni sulla relazione finale in modo da
sottoporre il loro parere all’autorità competente.
Il processo dialogico che porta alla
realizzazione della relazione di valutazione finale
può avere diversi livelli di complessità. Lo
schema di base segue un modello in tre fasi fatto
di (1) valutatori che mandano alle scuole una
bozza di relazione; (2) i dirigenti scolastici che
forniscono un feedback; e (3) i valutatori
finalizzano il rapporto.
TIPOLOGIA DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
ESTERNA
L'analisi dei risultati delle valutazioni esterne rivela
un quadro molto più frammentato e
diversificato, con solo alcuni modelli adottati in molti
paesi.
Un punto sembra essere condiviso da quasi tutti i
sistemi educativi: le raccomandazioni.
In tutti i paesi in cui la valutazione esterna viene
effettuata e per i quali sono disponibili i dati, con
l'eccezione del Belgio (Comunità di lingua tedesca) e
della Polonia, i valutatori formulano nelle loro
relazioni delle raccomandazioni per il
miglioramento delle scuole.
TIPOLOGIA DEI RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
ESTERNA
I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
I risultati della valutazione esterna delle scuole possono essere inseriti in
tre ampie categorie:
1.
2.
3.
misure correttive, hanno come obiettivo quello di
reindirizzare le criticità individuate o quello di correggere
eventuali violazioni della normativa (azioni di follow-up in due
terzi dei sistemi di istruzione);
azioni disciplinari, svolte dalle autorità competenti quando
le misure correttive non raggiungono l’obiettivo (possono essere
indirizzate alla scuola nel suo insieme o in rari casi a soggetti
singoli);
azioni volte a migliorare il profilo delle scuole, azioni che
mirano a riconoscere, diffondere e promuovere le buone
pratiche (Francia, Lituania, Polonia e Regno Unito –
Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord).
RISULTATI DELLA VALUTAZIONE ESTERNA
Inghilterra, Polonia e Lituania utilizzano tutte e tre le tipologie
DISTRIBUZIONE DEI RISULTATI DELLA
VALUTAZIONE ESTERNA
In Europa, i rapporti di valutazione esterna vengono presentati attraverso una
delle seguenti modalità:
1. il rapporto finale viene reso pubblico;
2. il rapporto viene distribuito con alcune restrizioni (ad esempio, solo
su richiesta);
3. non viene reso pubblico.
Punto di forza: la pubblicazione dei rapporti di valutazione delle scuole offre
un’importante fonte di informazione ai soggetti interessati che appartengono al
mondo della scuola, e può contribuire al miglioramento della qualità.
Inoltre, in sistemi educativi dove i genitori e gli alunni hanno il diritto di scegliere
la scuola, come ad esempio nei Paesi Bassi o in alcune zone del Regno Unito, la
pubblicazione dei rapporti di valutazione delle scuole consente ai genitori e agli
alunni di avere accesso ai dati sulla scuola e di effettuare una scelta informata.
Criticità: questo può anche innescare dinamiche simili a quelle di mercato con la
conseguenza dell’aumento della competizione degli studenti tra scuole.
Infatti, nella maggior parte dei paesi la libera scelta della scuola e la
pubblicazione dei risultati della valutazione esterna non coesistono.
DISTRIBUZIONE DEI RAPPORTI DI
VALUTAZIONE ESTERNA
• 15 sistemi di istruzione mettono a disposizione del pubblico i rapporti finali;
• 10 sistemi di istruzione mettono a disposizione i rapporti con restrizioni
o rendendoli disponibili su richiesta;
• 7 sistemi di istruzione (Belgio - Comunità francofona, Danimarca, Spagna,
Cipro per l’istruzione secondaria inferiore, Ungheria, Austria e Turchia)
non rendono pubblici i loro rapporti.
2. LA VALUTAZIONE INTERNA
La valutazione interna delle scuole è un processo che viene avviato e svolto
dalle scuole stesse per valutare la qualità del proprio istituto e
dell’educazione che offrono. Principalmente, viene svolta da membri del
personale scolastico e, in alcuni casi, in collaborazione con altri soggetti
interessati, come gli studenti, i genitori o i membri della comunità locale.
La valutazione interna delle scuole può riguardare ogni aspetto della vita
scolastica, dall’approccio pedagogico della scuola alla sua amministrazione.
Negli ultimi decenni, un certo numero di paesi è passato dal raccomandare la
valutazione interna delle scuole al renderla obbligatoria.
STATUS DELLA VALUTAZIONE INTERNA
DELLE SCUOLE IN BASE A REGOLAMENTI
EMANATI A LIVELLO CENTRALE
La valutazione interna delle scuole è attualmente obbligatoria in 27 sistemi di istruzione
(due terzi dei sistemi di istruzione).
Laddove non è obbligatoria (10 sistemi di istruzione), viene generalmente raccomandata, con
l’eccezione di Bulgaria e Francia (livello primario) dove non è né raccomandata né
obbligatoria.
Laddove la valutazione interna è obbligatoria, deve essere eseguita ogni anno.
LA VALUTAZIONE INTERNA È STRUTTURATA DA
AUTORITÀ A LIVELLO CENTRALE A VARI GRADI IN
TUTTI I PAESI EUROPEI
Le politiche riguardanti l’applicazione della
valutazione interna variano notevolmente e in molti
casi lasciano autonomia alle scuole in materia
eccezioni: i paesi in cui le scuole sono obbligate a
utilizzare lo stesso framework utilizzato dai valutatori
esterni (Romania e Macedonia) o un framework
specifico di autovalutazione (Grecia), o in cui il
contenuto della relazione di valutazione interna è
prescritto dalla legge (Lettonia e Slovacchia). Nel
Regno Unito (Scozia), tutte le scuole hanno adottato la
stessa struttura utilizzata dai valutatori esterni sulla
base di un consenso nazionale.
ATTORI COINVOLTI NELLA VALUTAZIONE INTERNA
23 sistemi di istruzione
possiedono normative sugli attori
da coinvolgere in processi di
valutazione interna. Questi sistemi
possono essere suddivisi in due
grandi gruppi:
o 16 sistemi richiedono la
partecipazione di una vasta
gamma di stakeolders
interessati, tra cui studenti e/o
genitori;
o 7 sistemi regolamentano solo
la partecipazione di membri del
personale/staff della scuola. In
quest'ultimo caso, può essere
comunque incoraggiato il
coinvolgimento di altri soggetti
interessati.
Negli altri paesi la partecipazione è
raccomandata dalle autorità
centrali (Irlanda, Malta, Finlandia,
Regno Unito-Scozia, e Norvegia)
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE SCUOLE PER
SVOLGERE LA VALUTAZIONE INTERNA
Tutti i paesi, ad eccezione della Bulgaria, impiegano almeno una o più misure di
supporto per sostenere le scuole nello svolgimento della valutazione interna:
•
•
•
•
•
•
•
formazione specialistica nella valutazione interna (ds, vicari o docenti e staff);
utilizzo di quadri di riferimento sulla valutazione esterna come supporto per
l’autovalutazione;
indicatori che consentono alle scuole la comparazione con altre scuole (risultati dei
test sugli apprendimenti degli studenti);
linee guida specifiche e manuali;
forum online;
consulenza da parte di specialisti esterni (consulenza, orientamento e formazione
sulla valutazione interna e sul miglioramento dei processi, quali strumenti possono
essere utilizzati, come presentare i risultati e i progetti dei piani d'azione sulla base
di tali risultati. Possono fornire supporto per la pianificazione degli obiettivi e delle
misure di garanzia della qualità e dello sviluppo, nonché per la loro effettiva
attuazione);
supporto economico.
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE SCUOLE PER
SVOLGERE LA VALUTAZIONE INTERNA
•
La modalità più comune di offerta di
supporto alle scuole in Europa è la messa
a disposizione di linee guida e manuali.
Eccetto: Belgio (Comunità francese e
tedesca), Francia, Cipro, Ungheria, Paesi
Bassi, ed ex Repubblica jugoslava di
Macedonia.
•
Il secondo strumento in Europa più
frequentemente disponibile attualmente
sono gli indicatori come i risultati dei
test degli studenti per confrontare le
performance con quelle di altre scuole che
lavorano in condizioni simili o con le
medie nazionali (due terzi dei sistemi di
istruzione).
•
Il supporto finanziario invece, è la
misura di supporto meno disponibile,
accessibile solo in Spagna e Croazia.
USI E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DELLA
VALUTAZIONE INTERNA
I risultati della valutazione
interna possono essere utilizzati:
dalle scuole a fini di
miglioramento (in quasi tutti i
paesi ed è affidato
all’autonomia del personale
della scuola);
• a livello centrale o regionale per
la valutazione esterna delle
scuole e/o per il monitoraggio
del sistema educativo (in due
terzi dei paesi);
• dalle autorità locali per la
gestione o la valutazione delle
scuole (in 19 sistemi di
istruzione).
Nota: solo in 8 paesi i risultati
sono resi pubblici.
•
RELAZIONI TRA LA VALUTAZIONE INTERNA ED
ESTERNA DELLE SCUOLE
Approccio top-down della
valutazione interna
Nell’approccio top-down i criteri, le
procedure o i materiali di riferimento
che sostengono la valutazione sono
impostati centralmente.
Punto di forza: è estremamente utile
quando la valutazione interna serve
anche a dare informazioni ai valutatori
esterni.
Criticità: può impedire ai valutatori
interni di concentrarsi sulle aree più
utili alla specifica scuola in questione
e, quindi, limitare il miglioramento
nella qualità della formazione offerta.
Approccio bottom-up della
valutazione interna
L’approccio bottom-up ha una logica
più partecipativa. Tale logica potenzia
i valutatori sugli obiettivi e il processo
da seguire delegando completamente
la responsabilità nel definire le
questioni della valutazione agli attori
più vicini alle attività valutate.
Punto di forza: genera impegno
comune nel miglioramento da
apportare a seguito dei risultati della
valutazione.
Criticità: la mancanza di competenze
dei valutatori o la difficoltà di
accogliere una pluralità di punti di
vista quando si tratta di prendere
decisioni sulle azioni di miglioramento.
IL MIGLIORAMENTO
In tutti i paesi in cui ha luogo la valutazione esterna, le scuole
sono invitate a intraprendere azioni volte al miglioramento
della qualità dell'istruzione offerta o rimediare alle
carenze rilevate dai valutatori:
o
in 12 sistemi di istruzione (Belgio-lingua tedesca e
Comunità fiamminga, Spagna, Lettonia, Lituania, Polonia,
Portogallo, Regno Unito-Galles e Irlanda del Nord, Islanda,
l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia), le
procedure di valutazione esterna prevedono l'obbligo per le
scuole di fornire un piano di miglioramento che affronta in
modo specifico le carenze individuate.
IL MIGLIORAMENTO
In molti paesi sono a disposizione delle scuole misure di supporto:
o in 15 sistemi di istruzione (Belgio -Comunità fiamminga,
Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia e Ungheria- fase pilota,,
Cipro, Lituania, Malta, Austria, Regno Unito-Inghilterra, Galles e
Irlanda del Nord ed ex jugoslava Repubblica di Macedonia) una
formazione supplementare;
o in 14 sistemi educativi (Belgio -Comunità francese e tedesca,
Germania- alcuni Länder, Irlanda, Francia, Italia e Ungheria-fase
pilota, Cipro, Lituania, Malta e Regno Unito-Inghilterra, Galles e
Irlanda del Nord, ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia, risorse
supplementari:
 Italia (fase pilota) e Lituania: supporto professionale
 Lituania: sostegno finanziario
 Francia, Cipro, e Malta: aumento del personale
 Regno unito (Inghilterra): gemellaggio con scuole non
particolarmente performanti con quelle più forti
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