Foto ed elaborazioni di Antonio Florino Historic news with English
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Historic news with English translation Foto ed elaborazioni di Antonio Florino San Gimignano is a Tuscan town of 7,105 inhabitants located in the province of Siena.Per the typical medieval architecture of its historic center is a UNESCO World Heritage Site. The site of San Gimignano, despite some reversals eight-twentieth century, is mostly intact in appearance two-fourteenth century and is one of the best examples in Europe of urban organization of the communal. History Origins . San Gimignano was built on a site inhabited by the Etruscans certainly, at least the third century BC, as evidenced by the numerous archaeological finds (mostly tombs) in the surrounding area. The hill was chosen for strategic issues, certainly, being dominant (324 m) to upper Val d'Elsa. On the slopes of Mount Maggio are the ruins of Castelvecchio, a village dating back longobarda.La first mention dates back to 929. In the Middle Ages the city was one of the pillars of the Via Francigena, which Sigerico, Archbishop of Canterbury, traveled between 990 and 994 and that for him represented the nineteenth stage (Mansi) of its return route from Rome to England . Sce Gemiane Sigerico named it, pointing out the village as a point of intersection with the road between Pisa and Siena.Secondo tradition the name comes from the Holy Bishop of Modena, who would defend the village from the occupation of Attila.La first wall dates at 998 and comprised of Montestaffoli the hill, where there was already a fortress within the property market of the Bishop of Volterra, and the slope of the Tower with the bishop's castle. Towards the thirteenth century in 1150, despite the opening of a new alignment of Francigena, San Gimignano continued to be an emerging center, with a policy of territorial expansion and significant growth in business. It was during this period that he formed two "villages" outside the walls: that of St. Matthew, to Pisa, and St. John, to Siena, both along a new "road", which were incorporated into the walls with 1214.Nel new route completed in 1199, in its full splendor Economically, the country gained its independence from the municipal to the bishops of Volterra. Do not miss the struggles between Guelphs and Ghibellines (respectively led by the indomitable Ardinghelli and Salvucci), but the twelfth century, under the Ghibellines, dates the period of greatest economic splendor, which was based on trade in valuable local agricultural products, including was the most sought after saffron is sold in Italy (Pisa, Lucca, Genova) and abroad (France and the Netherlands, even up to Syria and Egypt ). Moreover, like other Tuscan towns, spread financial speculation and usury. The strong economy allowed the creation of an urban aristocracy, who expressed his political and social supremacy in the construction of towers in the fourteenth century it grew to 72 towers (today there are perhaps 14). The huge accumulated capital was invested during the Two hundred in important public works, which gave the town the articulation of urban spaces can still be seen oggi.Nel 1251 englobed Montestaffoli the walls, but a few years later, in 1255, the city was taken by the Guelphs of Florence, which ordered the destruction of the walls. Regained independence in 1261 and returned after the Ghibellines supremacy battle, the rebuilt the walls of San Gimignano also including the slope of the Tower. Since then, the conformation of the town was divided into four quarters, each corresponding to a front door: the Square, the Castle of St. Matthew and St. Giovanni.Gli religious orders, backed by the town, settled in the city since the middle of thirteenth century: the Franciscans out of Porta San Giovanni (1247), the Augustinians at the door St. Matthew (1280), the Dominicans in Montestaffoli (1335) and the Benedictine nuns of St. Jerome at the Porta San Jacopo (1337). 8th May 1300 the City had the honor of hosting Dante Alighieri as an ambassador of the Guelph League in Tuscany. Attraversiamo la omonima porta ed imbocchiamo Via S. Giovanni Dopo appena 20 metri ecco il luogo che ci accoglierà per alcuni giorni Entriamo nella Hall , piccola ma perfettamente in sintonia con la austerità Medioevale che si respira accolti dalla cortesia e dallo splendido sorriso di Alicia Chiara e Stefania, le nostre hostess di questo minisoggiorno nel medio-evo Giunti nella nostra camera la curiosità ci spinge ad esplorare prima di tutto il panorama della Via S.Giovanni dove affacciano le nostre due finestre Come è ovvio restiamo stupiti dalla bellezza quasi monastica del luogo L’ambiente che ci ospita è spazioso, arredato con gusto raffinato e adeguato all’ambientazione studiata come una scenografia da set cinematografico I mobili sono assolutamente di epoca ,profumati di eleganza antica che si distingue con immediatezza dal modernismo fuori luogo, tipo Ikea per essere chiari Ovviamente è dotato di riscaldamento e condizionamento ambientale Il bagno ,molto spazioso, è invece modernissimo e dotato di ogni confort Immediatamente siamo spinti ad iniziare la nostra esplorazione di questo splendore fino ad ora a noi sconosciuto dimentichi della stanchezza del viaggio in auto appena terminato Le zone comuni comprendono anche un’ internet point a disposizione degli ospiti ed una connessione wireless a richiesta Spero sia evidente la soddisfazione che traspare dai nostri volti Questa finestra aperta e una delle due che riempiono di luce la camera che occupiamo Passeggiamo per tutto il pomeriggio facendo sosta solo per il pranzo e rientriamo per la cena al ristorante annesso all’Hotel Cena inutile dirlo ottima accompagnati da Chianti Una notte di riposante e tranquillo sonno in assenza di qualsiasi rumore molesto Al mattino presto una nuova passeggiata nel borgo –che mostreremo a parte ,se vi va- E poi subito una ottima prima colazione con vista mozzafiato Ma il tempo è tiranno per cui dopo avere visitato Siena con i suoi palazzi ,il Duomo e quasi tutte le sue bellezze architettoniche senza dimenticare la mitica Piazza del Campo,e ugualmente Volterra con i suoi millenni di arte,le colline del Chianti e della Vernaccia tipica dei vigneti di S. Gimignano oltre che le soste nelle splendide Osterie disseminate un po’ dappertutto, è giunto il momento del ritorno alla realtà Un ultimo sguardo pieno di ricordi e rimpianto ma con la promessa di tornare presto Usciamo da Porta S. Giovanni senza voltarci Raggiungiamo il parcheggio che ha custodito la nostra auto Un’ultimo sguardo alle Torri Ai panorami delle colline Toscane E non senza rimpianti riprendiamo la strada che ci riporterà a Napoli ringraziando nuovamente le nostre amiche dell’ Hotel Belsoggiorno Alicia, Chiara e Stefania che ci hanno assistito in tutto il periodo della nostra permanenza con il massimo della professionalità e oserei dire affettuosità. A presto Tina e Antonio Florino [email protected]