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Y - Economia Aziendale Online
All stable processes we shall predict. All unstable processes we shall control (John von Neumann) Aula Foscolo Palazzo Centrale Università di Pavia,Facoltà di Economia [email protected] Finalità di questo Modulo Nel precedente Modulo 2a ho introdotto i Sistemi di Controllo a una leva, con l’aiuto di tre semplici modelli: Sistema di Controllo audio: radio; Sistema di Controllo della temperatura dell’acqua, con ritardo: doccia con miscelatore; Sistema di Controllo on-off di controllo della temperatura dell’aria: condizionatore In questo Modulo 2b presento: il modello generale dei Sistemi di Controllo mono leva e mono obiettivo; Alcune classi fondamentali di sistemi mono leva e mono obiettivo. Il Modulo 2b comprende il Capitolo 2. [email protected] 2 Modello generale di sistema di controllo Par. 2.1 ad una leva con apparati e processi Dobbiamo rendere generale il modello evidenziando che per ogni processo c’è un particolare organo (macchina, sistema fisico) che produce il controllo. Fig. 2.1 Tasso di azione g(Y/X) D = Disturbo esterno AZIONI EFFETTORE Apprendimento, esperienza s Variabile d’azione = X B MANAGEMENT del sistema Variabile da controllare = Y o RILEVATORE RILEVAZIONI REGOLATORE DECISIONI Tasso di reazione h(X/Y) s Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y Tempo di reazione r(X/Y) [email protected] Obiettivo = Y* s MEMORIZZATORE GOVERNANCE Negoziazione tra interessi esterni 3 Catena di controllo Generalizzazione Pag. 85 Gli apparati, o “macchine”, o sistemi reali, che, con i loro processi, producono il controllo – effettore, rilevatore e regolatore (e memorizzatore) – qualunque sia la loro natura (fisica o biologica o sociale), formano, nelle loro interconnessioni, la struttura tecnica (o sistema reale), dalla quale dipende la struttura logica (o sistema formale) del Sistema di Controllo. Se il comportamento degli “apparati” (processi) non è osservabile, le “macchine” vengono, allora, considerate quali black box e non rappresentate nei loop. Definizione generale: Un sistema di controllo è un sistema reale (una catena di controllo) che realizza un sistema logico per forzare Y a raggiungere Y*, malgrado possibili disturbi esterni, D. La teoria del controllo, nell’ottica del Systems Thinking, considera i Sistemi di Controllo come strutture logiche. [email protected] 4 L’importanza dei ritardi Par. 3 I ritardi si generano nell’ambito della struttura tecnica (catena di controllo). ritardo d’azione – o anche ritardo di risposta – che dipende dall’effettore e agisce rallentando la risposta della Yt a variazioni di Xt. ritardo di rilevazione – o anche ritardo informativo – che dipende dal rilevatore e rallenta la percezione e la misurazione dell’errore E(Y). ritardo di regolazione – o anche ritardo di decisione – che dipende dal regolatore e rallenta l’intervento sulla Xt. [email protected] 5 Il tempo entropico Par. 3 Ogni Sistema di Controllo scandisce la sua dinamica su una appropriata scala temporale che definisce la finestra temporale del sistema. Anche se la dinamica può essere continua, per la costruzione di modelli di simulazione è comodo supporre che essa sia scansionata per intervalli discreti. La lunghezza dell’intervallo dipende dall’accuratezza della misurazione dell’errore e soprattutto dalle esigenze di precisione. [email protected] 6 Management Pag. 85 Definizione. Manager (in senso stretto) del Sistema di Controllo è il soggetto (individuo o gruppo, organo o organizzazione) che, con una successione di decisioni, opera sul regolatore per variare la X, al fine di modificare la Y, supponendo che il funzionamento di tale apparato sia invariante nel tempo. Quasi sempre il manager deve agire direttamente anche sull’effettore e sull’apparato di rilevazione. Proprio per questo, l’attività del manager – il management – si fonda su appropriate conoscenze dell’intera catena di controllo, unite a sufficiente esperienza. [email protected] 7 Governance Pag. 86 Definizione. La governance del Sistema di Controllo è il processo attraverso il quale un soggetto, il governor, pone l’obiettivo, Y*, per il conseguimento di propri interessi individuali, che il management deve conseguire con un Sistema di Controllo, sia esso esistente o da costruire. Il governor non è parte del Sistema di Controllo. È un soggetto esterno che considera il Sistema di Controllo come strumentale per conseguire l’obiettivo. Se il governor è formato da un gruppo di individui, l’obiettivo del sistema viene definito tramite una “negoziazione politica” tra i soggetti, secondo il loro potere relativo. [email protected] 8 Pag. 86 Progettista e costruttore Definizione. Progettista e costruttore sono i soggetti, intesi nel più ampio senso, che, di fatto, costruiscono il Sistema di Controllo per conseguire l’obiettivo posto dalla governance, mediante i processi di management. Sono soggetti, esterni al sistema. Il progettista e il costruttore, valutati gli obiettivi, sono in grado di individuare la struttura della catena di controllo e dimensionare i parametri “g”, “h” e “r”. I Sistemi di Controllo nei quali non si individua né un progettista né un costruttore si definiscono naturali. [email protected] 9 Gli obiettivi Pag. 52 Definizione. Obiettivo esplicito è quello definito dalla governance. Obiettivo implicito è connaturato a qualche sistema la cui dinamica si vuole controllare. È stabilito dalla “natura delle cose”. Gli obiettivi impliciti si possono spesso identificare con i vincoli o con limiti. Gli obiettivi impliciti non sono determinati dalla Governance ma dalla Natura. [email protected] 10 Pag. 310 Significato dell’Errore Formalmente, l’E(Y) ha il significato del risultato del calcolo della deviazione, rispetto a Y*, per ogni istante di rilevamento dei valori della Yt. Per il manager del sistema, tale variabile assume un significato, legato alla sua conformazione fisica e alle sue esperienze. In molti casi, E(Y) viene identificato come sintomo, associato fisicamente ad una sensazione corporea fisiologica (sensazione di fame, sete, caldo, stanchezza, paura, ecc.). Dobbiamo abituarci a riflettere sul fatto che quasi tutte le nostre sensazioni di bisogno o di appagamento, di insoddisfazione o di sazietà, di dolore o di piacere, possono essere interpretate come sintomo di un disequilibrio (scostamento, deviazione) tra uno stato fisiologico o mentale normale, Y* (obiettivo o limite), e uno stato effettivo, Y. [email protected] 11 Catena di controllo Audio Tasso di azione g(Y/X) s NOI Disturbo esterno APPARATO ELETTRICO Rotazione manopola = X B Volume suono =Y Volume desiderato= Y* CERVELLO+MANI APPARATO UDITIVO s Tasso di reazione h(X/Y) o s Errore = E(Y) = Y* – Y Suono percepito: - basso se E>0 - alto se E<0 - gradevole se E=0 [email protected] 12 Catena di controllo Doccia Tasso di azione g(Y/X) s NOI Disturbo esterno =D CALDAIA E SIST. IDRAULICO Rotazione regolatore = X B Temperatura acqua = Y Temperatura desiderata = Y* CERVELLO+MANI PELLE s Tasso di reazione h(X/Y) o s Errore= EY = Y* – Y Temperatura percepita: - fredda se EV>0 - calda se EV<0 - gradevole se EV=0 [email protected] 13 Catena di controllo Temperatura fisiologica Tasso di azione g(Y/X) s NOSTRO CORPO Disturbo esterno GHIANDOLE SUDORIFERE Quantità di sudore = X B Temperatura pelle = Y Temperatura normale = Y* SISTEMA NERVOSO PELLE s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 14 Sistemi di raggiungimento Afferrare un oggetto Definisco sistema di raggiungimento un Sistema di Controllo il cui obiettivo sia la “posizione di un oggetto” da raggiungere annullando la distanza (errore). Si considera una variante del modello generale Tasso di azione g(Y/X) s NOI Disturbo esterno APPARATO MUSCOLARE Movimento braccio = X B Posizione mano = Y Posizione oggetto = Y* CERVELLO OCCHI O MEMORIA s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 15 Sistemi di raggiungimento Camaleonte Tasso di azione g(Y/X) CAMALEONE Istinto, esperienza s Disturbo esterno = Flessione ramo APPARATO MUSCOLARE Movimento muscoli = X B Posizione bocca = Y CERVELLO-ISTINTO OCCHI O MEMORIA s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] Posizione preda = Y* o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 16 Sistemi di raggiungimento Falco Tasso di azione g(Y/X) FALCO Istinto, esperienza s Disturbo esterno = vento APPARATO MUSCOLARE Movimento ali =X B Posizione in planata = Y CERVELLO-ISTINTO OCCHI O MEMORIA s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] Posizione preda = Y* o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 17 Sistemi di raggiungimento Pipistrello Tasso di azione g(Y/X) PIPISTRELLO Istinto, esperienza s APPARATO MUSCOLARE Movimento ali =X B CERVELLO-ISTINTO Tasso di reazione h(X/Y) Posizione in planata = Y Posizione preda = Y* EMETTITORE ULTRASUONI E ORECCHIE s [email protected] Disturbo esterno = vento o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 18 Sistemi di raggiungimento Quetzalcoatlus (Pterosauro) Tasso di azione g(Y/X) PIPISTRELLO Istinto, esperienza s APPARATO MUSCOLARE Movimento ali =X B CERVELLO-ISTINTO Tasso di reazione h(X/Y) Posizione in planata = Y Tracce di urina attorno ai nidi di dinosauri = Y* VISORE RAGGI ULTRAVIOLETTI s [email protected] Disturbo esterno = vento o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 19 Sistemi di raggiungimento Squalo bianco Tasso di azione g(Y/X) SQUALO BIANCO Istinto, esperienza s MUSCOLI E PINNE Movimento pinne = X B CERVELLO-ISTINTO Tasso di reazione h(X/Y) Posizione squalo = Y Scariche elettriche emesse dalle prede = Y* SENSORE SCARICHE ELETTRICHE s [email protected] Disturbo esterno = vento o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 20 Sistema riconoscitore o localizzatore Pag. 120 Definisco sistema localizzatore, o riconoscitore, un Sistema di Controllo il cui obiettivo sia un “modello-obiettivo” di qualche specie, memorizzato, in qualche forma, da un apparato memorizzatore, e da individuare. Si considera una variante del modello generale Prospettiva di osservazione g(Y/X) RECETTORI OSSERVATORE s “Direzione” dell’osservazione dell’ambiente B Variazione angolare h(X/Y) [email protected] Catalogo modelli = Y* o NUOVO TENTATIVO s Modello osservato = Y CONFRONTO Differenza da modello = E(Y) = Y* – Y s MEMORIZZATORE 21 Sistema riconoscitore Camaleonte Tasso di azione g(Y/X) CAMALEONE Istinto, esperienza s Disturbo esterno = Flessione ramo APPARATO MUSCOLARE Movimento occhi= X B Insetto sui rami Catalogo prede =Y = Y* CERVELLO-ISTINTO OCCHI O MEMORIA s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 22 Sistema riconoscitore Falco Tasso di azione g(Y/X) FALCO Istinto, esperienza s Disturbo esterno = vento APPARATO MUSCOLARE Movimento ali =X B Animale a terra =Y CERVELLO-ISTINTO OCCHI O MEMORIA s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] Catalogo prede = Y* o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 23 Sistema riconoscitore Pipistrello Tasso di azione g(Y/X) PIPISTRELLO Istinto, esperienza s APPARATO MUSCOLARE Movimento ali =X B CERVELLO-ISTINTO Tasso di reazione h(X/Y) Animale nell’aria Catalogo Prede = =Y Y* EMETTITORE ULTRASUONI E ORECCHIE s [email protected] Disturbo esterno = vento o s Distanza = E(Y) = Y* – Y 24 Par. 2.4 Potenziamento dei sistemi di controllo La potenza e la precisione del controllo dipendono dagli apparati che formano la catena di controllo. I più rilevanti progressi dei Sistemi di Controllo di ogni tipo sono conseguenti ai miglioramenti di potenza degli effettori, tramite i quali si controlla la variabile Y mediante la leva di controllo X. Ritengo, tuttavia, che i maggiori progressi nei Sistemi di Controllo debbano oggi essere attribuiti ai miglioramenti intervenuti negli apparati di rilevazione e di regolazione. L’impossibilità o la difficoltà di controllare molte variabili dipende dalla mancanza o dalla imprecisione di qualche apparato della catena di controllo. [email protected] 25 Due forme di controllo Controllo a Feedback Pag. 93 Definizione – I Sistemi di Controllo finora esaminati si definiscono Sistemi di Controllo a feedback o ad anello chiuso o closed loop control system o Sistemi di Controllo per retroazione. I Sistemi di Controllo per retroazione appaiono infallibili e instancabili. Per quanto la variabile Yt si discosti da Y*, e per quanto agiscano i disturbi D, in presenza di adeguati tassi “h” e “g”, il sistema tende sempre a riportare Yt al valore Y* ad un certo istante. Il Sistema di Controllo è ripetitivo e funziona per azione e reazione (X agisce sulla Y e E(Y) agisce sulla X). [email protected] 26 Pag. 93 Due forme di controllo Controllo a Feedforward Definizione – Si definisce Sistema di Controllo a feedforward o ad anello aperto o open loop control system: un Sistema di Controllo avente la forma logica di un una catena causale, non ripetitiva, che cerca di conseguire l’obiettivo eliminando in una volta sola la distanza tra Yt e Y*, senza calcolare E(Y), dimensionando accuratamente Xt sulla base di un modello che espliciti le relazioni tra X e Y. I sistemi a feedforward non hanno bisogno di calcolare lo scostamento per raggiungere l’obiettivo, ma solo di “comandare” opportunamente X. Sono anche denominati sistemi di comando, o comandi. Nei sistemi a feedforward, di fatto, manca il sistema controllore. [email protected] 27 Pag. 88 Loop e catene causali Controllo a feedback e feedforward Nella visione ingegneristica [Arbib] nei Sistemi di Controllo a feedforward manca il sottosistema controllore. Tasso di azione g(Y/X) D = Disturbo esterno EFFETTORE Sistema da controllare s feedforward Variabile d’azione = X input B feedback REGOLATORE Sistema controllore Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] s Variabile da output controllare = Y o RILEVATORE Obiettivo = Y* s Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y 28 Sistemi di Controllo one shot o sistemi di decisione Pag. 53 Definizione Si definiscono Sistemi di decisione o one shot control systems i sistemi che conseguono l’obiettivo con un unico ciclo, quindi con una sola decisione iniziale. Sono tipicamente sistemi a feedforward che “sparano un unico colpo” per conseguire l’obiettivo. Le decisioni sono prese con calcoli accurati ma al verificarsi di un errore nel conseguimento dell’obiettivo, non possono correggerlo con altre decisioni di regolazione per annullare l’errore. Conveniamo di denominare i Sistemi di Controllo fin qui esaminati anche come sistemi di decisione e di controllo, in quanto il controllo della Yt suppone le decisioni di variazione della Xt in una successioni di ripetizioni del ciclo di controllo. [email protected] 29 Sistemi di Controllo manuale Pag. 52 Sono manuali i sistemi nei quali le decisioni di regolazione sono assunte direttamente dal manager del sistema, che può essere un individuo o un’organizzazione di varia complessità. Definizione Definiamo manuale o non automatico un sistema di decisione e di controllo che operi per tentativi, in una successione di decisioni, azioni e rilevazioni, secondo un calcolo approssimativo della regolazione, effettuato direttamente dal manager. [email protected] 30 Sistemi cibernetici o di controllo automatico Pag. 53 Definizione Per un osservatore esterno, si definisce manuale o non automatico un sistema di decisione e di controllo che operi per tentativi, in una successione di calcoli, decisioni, azioni e rilevazioni condotti con interventi umani, cioè dal manager. Definizione Per un osservatore esterno, si definisce automatico – o cibernetico – un Sistema di Controllo che si autoregola, si autocontrolla. Solitamente e formato da apparati meccanici. Possono, tuttavia, farne parte anche uomini, compreso il manager del sistema, ma gli uomini sono considerati componenti degli apparati e, quindi, parti integranti della catena di controllo, così che, dall’esterno, il sistema sembra raggiungere automaticamente l’obiettivo, posto dalla governance. [email protected] 31 Variante - Sistemi [s–s–o] Pag. 90 Nota Il modello finora studiato è del tipo [s-o-s]. In questo modello lo scostamento è E(Y) = Y* - Yt. Lo scostamento può essere calcolato anche invertendo gli addendi: E(Y*) = Yt – Y*. In questo caso, il modello diventa [s-s-o]. Tasso di azione g(Y/X) th s MANAGER Apprendimento, esperienza D = Disturbo esterno [s–s–o] Variabile d’azione = X B Variabile da controllare = Y o t Sul testo ho Scarto preferito i = S(Y*)=Y–Y* Tasso di reazione h(X/Y) sistemi della forma [s-o-s] h+1 Tempo di reazione r(X/Y) [email protected] s th Obiettivo = Y* o GOVERNANCE Motivazioni esterne personali 32 Pag. 119 Tipi Controllo inverso - Sistemi [o–o–o] Nota Il modello finora studiato è di controllo diretto del tipo [s-o-s]. In questo modello tra X e Y vi è senso “s”. Se tra X e Y vi è senso “o” allora il sistema diventa di tipo [o–o–o] oppure del tipo [o-s-s] e produce un controllo inverso. Tasso di azione g(Y/X) th o MANAGER Apprendimento, esperienza D = Disturbo esterno [o–o–o] Variabile d’azione = X th+1 B Variabile da controllare = Y o Tasso di reazione h(X/Y) o Scarto = S(Y*)=Y*–Y th Obiettivo = Y* o GOVERNANCE Motivazioni esterne personali Tempo di reazione r(X/Y) [email protected] 33 Pag. 119 Tipi Controllo inverso - Frigo Nota Se tra X e Y vi è senso “o” allora il sistema diventa di tipo [o–o–o]. e produ controllo inverso. Temperatura per tempo di accensione Disturbo esterno o X =Tempo accensione compressore B Y = temperatura cella Rotazione manopola su temperatura desiderata = Y* [o–o–o] o o s Scostamento Errore E = Y* = -Y* Y – Y Secondi da accensione per unità di scarto [email protected] 34 Par. 2.6 Tipi Sistemi di guida e di arresto. Sistemi di guida: sono quelli “normali”, nei quali la Yt può oscillare attorno a Y*. Lo scarto può cambiare di segno. Sono anche denominati “ad andata e ritorno” (steering control systems). Sistemi di arresto, o di sola andata: l’obiettivo può essere raggiunto “da un solo lato” e la Yt non può superarlo. La distanza di può solo azzerare. Lo scarto non può cambiare di segno. [email protected] 35 Sistema di arresto Arrestare l’automobile Velocità di avvicinamento g(Y/X) o FRENI Rallentamento =X B Posizione auto =Y Posizione del muro = Y* o CALCOLO VARIAZIONE VELOCITA’ o Tasso di rallentamento h(X/Y) [email protected] RILEVAZIONE POSIZIONE Distanza di arresto = E(Y) = Y* – Y s 36 Sistema di arresto Versare il vino Velocità di riempimento g(Y/X) s VERSAMENTO Inclinazione bottiglia = X B Livello vino nel bicchiere = Y o CALCOLO VARIAZIONE INCLINAZIONE s Tasso di allineamento h(X/Y) [email protected] Livello mancante = E(Y) = Y* – Y Livello di riempimento desiderato = Y* RILEVAZIONE LIVELLO s 37 Tipi Goal seeking e Constraint keeping Pag. 52 Definizioni – a seconda della natura dell’obiettivo possiamo distinguere tra: Goal seeking systems, quelli nei quali Y* rappresenta un obiettivo di performance del sistema, che può essere: conseguire o un risultato raggiungere o mantenere standard di funzionamento. Constraint keeping systems quelli nei quali Y* rappresenta un vincolo o un limite da rispettare. [email protected] 38 Pag. 82 Sistema di Controllo dei risultati di un’attività Controllo delle performance come risultati D = Disturbo esterno ATTIVITA’ Apprendimento, esperienza s Specifiche della attività = X B MANAGEMENT del sistema Risultati dell’attività = Y Risultato desiderato o di performance = Y* RILEVATORE REGOLATORE s s Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y Pag. 82 Sistema di Controllo degli standard di un’attività Controllo delle performance come standard D = Disturbo esterno ATTIVITA’ Apprendimento, esperienza s Specifiche della attività = X B MANAGEMENT del sistema Standard dell’attività = Y Standard desiderato o di performance = Y* RILEVATORE REGOLATORE s s Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y Tipi Regolazione e percorso Pag. 122 auto Definizioni – Ricordando Arbib, possiamo distinguere tra: Regulatory systems, o sistemi di regolazione, quelli nei quali Y* (obiettivo o vincolo) è un valore da mantenere nel tempo. Tracking Systems, o sistemi di tracciamento, o di percorso, quelli nei Y* (obiettivo o vincolo) è una successione o traiettoria di valori, comunque formata, cui la Yt deve conformarsi. Sono solitamente sistemi di guida Il termine “regolazione” ha differenti significati. Per approfondimenti, vedere a pag. 55. [email protected] 41 Tracking Systems Controllo di un autoveicolo 0,0 1,0 0,7 0,4 0,3 -0,8 -0,5 -0,4 -2,2 -1,5 -1,0 -0,7 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 -5,0 -3,3 -2,2 -1,5 -1,0 -2,3 -3,2 -3,8 -7,5 -10,0 -11,7 -12,8 -13,5 -14,0 -14,3 -14,6 0,0 0,0 0,0 0,0 -5,0 -5,0 -5,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 -15,0 SCARTO = Y*sin - Y -5 0 20 E= disturbo Obiettivo sinistro Yt=0 = 5 3 Y* = mezzeria larghezza carreggiata Y*sin = OBIETTIVO sinistro X= rotazione sterzo t 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 omissis Y = sterzata in gradi tempo di reazione Delta gradi di sterzata rispetto alla mezzeria 0 0 0 0 -5 0 0 -10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5,0 3,3 2,2 1,5 -4,0 -2,7 -1,8 -11,2 -7,5 -5,0 -3,3 -2,2 -1,5 -1,0 -0,7 -0,4 DINAMICA DI UN'AUTOVEICOLO RISPETTO ALLA MEZZERIA COMANDATA DALLO STERZO 60,0 gradi di sterzata rispetto alla mezzeria Par. 71 40,0 20,0 0,0 -20,0 -40,0 -60,0 sterzata [email protected] dinamica temporale dell'auto rispetto alla mezzeria mezzeria della corsia lato sinistro carreggiata lato destro carreggiata 42 Par. 2.6 Tipi Sistemi evolutivi e di fuga Sono Tracking Systems con obiettivi dinamici. L’obiettivo Y* varia nel tempo, così che diventa una variabile Yt*. Se Yt+1* = H(Yt*) allora il sistema è evolutivo e di miglioramento. L’obiettivo varia indipendentemente da Yt . Il sistema mantiene il controllo di Yt* anche se questo evolve nel tempo. È tipico dei sistemi viventi e sociali nella fase di sviluppo. Se Yt+1* = G(Yt*, Yt) allora il sistema è di fuga e inseguimento. In effetti, sembra che la Yt cerchi di inseguire Yt * e che questo “osservi” la variabile controllata e adegui i propri valori ai valori di questa, cercando di “fuggire” dal tentativo di essere raggiunto. Caratterizza i sistemi prede-predatori e di escalation. [email protected] 43 Sistema evolutivo di miglioramento Miglioramento delle performance come risultato t D = Disturbo esterno ATTIVITA’ Apprendimento, esperienza MANAGEMENT del sistema s Ricerca nuova performance = Xt B Performance ottenuta = Yt t+1 RILEVATORE DECISORE s Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y o t Yt* = Migliore performance fino a (t -1) s Sistema di inseguimento Paradosso di Zenone Pag. 124 Achille non raggiunge mai la tartaruga Legenda SA: spazio percorso da Achille ST: spazio percorso dalla Tartaruga Velocità Achille g(Y/X) D = Disturbo esterno CORSA Apprendimento, esperienza s Tempo di corsa di Achille = Xt B ACHILLE Posizione Achille = Yt = Yt-1+ SA Posizione tartaruga Yt* = Yt-1* + ST ACHILLE MISURA o ACHILLE DECIDE s Tempo di corsa per unità di errore = h(X/Y) Errore E(Y) = Y* – Y = spazio per raggiungere T s Pag. 124 Sistema di inseguimento Superare il Paradosso di Zenone Achille supera la tartaruga Velocità Achille g(Y/X) D = Disturbo esterno CORSA Apprendimento, esperienza s Tempo di corsa di Achille = g B ACHILLE Posizione Achille = Yt = (t-r) * g Obiettivo della corsa = Y* RILEVATORE DECISORE Tempo di corsa per unità di errore = h(X/Y) s o Errore o Scarto = E(Y) = Y* – Y s Tipi Sistemi tendenziali Par. 2.7 Sono Sistemi di Controllo tendenziale quelli nei quali il conseguimento dell’obiettivo va valutato non sulla base dei valori della Yt, ma sulla base di valori medi e tendenziali della Yt (trend, medie mobili ecc.). 18,000.0 DINAMICA DI UN SISTEMA DI CONTROLLO TENDENZIALE 16,000.0 14,000.0 12,000.0 10,000.0 8,000.0 6,000.0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 [email protected] dati della serie delle Y regressione lineare tolleranza superiore medie mobili su 9 valori obiettivo tolleranza inferiore 47 Tipi Sistemi combinatori Par. 2.7 Sono Sistemi di Controllo combinatori quelli nei quali la Yt rappresenta un valore di sintesi prodotto da un comportamento collettivo e combinato (media, somma ecc.) di una pluralità di individui agenti. Tali individui formano una collettività che costituisce l’effettore del Sistema di Controllo. I Sistemi di Controllo combinatori sono approfonditi nel Cap. [email protected] 4. 48 Sistemi interferenti Par. 2.5 3 2 Due (o più) Sistemi di Controllo, A e B, sono sono collegati se la dinamica di Yt(A) di un sistema dipende non solo dai valori di Xt(A) ma anche da Yt(B) [specificando opportunamente t]. Due sistemi collegati sono anche interferenti se il collegamento è reciproco. Il modi più semplice di pensare ai collegamenti e alle interferenze è quello di considerare i valori di un Sistema (opportunamente pesati) come i disturbi dell’altro sistema, e viceversa. Se vi sono ritardi, i due sistemi interferenti possono presentare dinamiche oscillatorie nella Yt(). La presenza di un tempo di reazione rx > 1 unità tende a facilitare il conseguimento di Yt() in entrambi i sistemi. [email protected] 49 Par. 2.9 Sistemi in serie e in parallelo (cenni) Sistemi in parallelo. Diversi Sistemi di Controllo di piccole dimensioni producono molteplici Yt() che vengono sommate insieme per conseguire un obiettivo di grandi dimensioni: Σ Yt() = Yt → Y* L’Errore complessivo E(Y) viene ribaltato sui sistemi minori in parallelo. Essi rettificano i loro Xt() individuali e modificano i loro Yt() individuali che a loro volta modificano Yt fino a quando E(Y) = 0. Sistemi in serie. Due sistemi, A (a monte) e B (a valle), sono disposti in serie, quando la variabile controllata da A, YA, diventa la leva XB del secondo sistema per il conseguimento dell’obiettivo YB*. Si forma, pertanto, una catena: XA → YA = XB → YB → YB*. Appare chiaramente come la YB risulti, di fatto, controllata dalla leva XA del sistema a monte. [email protected] 50 PRIMA CONGETTURA di evoluzione dei Sistemi di Controllo Cap. 6 Anche se i Sistemi di Controllo a feedforward ancora pervadono la nostra esistenza, l’uomo ha sempre cercato di migliorare i propri attrezzi e di controllare il proprio ambiente introducendo forme di controllo a feedback. Questa tendenza evolutiva appare anche negli animali singoli e nelle “collettività” di animali. Possiamo, pertanto, avanzare la seguente: PRIMA CONGETTURA I Sistemi di Controllo a feedforward tendono ad evolvere in in Sistemi di Controllo a feedback. [email protected] 51