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La gestione dei flussi documentali dal Regio Decreto n°35 del 1900 al DPR n.428 del 20.12.10.1998 Antonio Massari Autorita’ per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione [email protected] 0685264363 Normativa tecnica di riferimento 2 Gestione documentale: possibili scenari • quattro variabili rilevanti: – 1. Flusso in entrata – 2. Sistema interno di gestione – 3. Sistema di archiviazione – 4. Flusso in uscita 1 2 4 3 3 Flusso entrata/uscita • Flusso cartaceo • Flusso informatico – Solo con firma digitale • conforme al 513 • di altro tipo – Senza firma digitale, con altri accorgimenti per garantire autenticita’, integrita’ ecc. 4 Sistema interno di gestione • Solo cartaceo • Totalmente informatico • Misto – Dati di controllo informatici, ma flusso manuale – Dati di controllo informatici e flusso parzialmente informatico attività B attività F attività A attività C attività D attività E attività H attività G 5 Sistema di archiviazione • Solo cartaceo • Cartaceo per fini legali / Informatico per accesso • Cartaceo ed informatico per fini legali / informatico per accesso • Solo Informatico 3 6 Quale soluzione? • Nessuna “pallottola d’argento” non ci saranno soluzioni fotocopia imposte per legge • Necessario affrontare innanzitutto i problemi organizzativi • Fondamentale promuovere il riuso delle esperienze – favorendo lo scambio di informazioni prodotte durante il ciclo di vita di un sistema di protocollo informatico – indirizzando le amministrazioni verso soluzioni modulari ed aperte creando, così, favorevoli condizioni per una risposta competitiva del mercato 7 Programma di attività avviato da AIPA 8 Programma di attività avviato da AIPA (1/2) • Gruppo di lavoro per la stesura delle regole tecniche del DPR 428/98 – luglio 99 bozza su web, ottobre-novembre entrata in vigore • Sezione specifica sul protocollo nel piano triennale – in corso di svolgimento • Istituzione di un organismo di coordinamento – attivo da giugno per un periodo di almeno un anno • Avvio di un progetto di formazione – attualmente in fase di progettazione, erogazione corsi prevista entro il 2000 9 Programma di attività avviato da AIPA (2/2) • Documento di indirizzo: “GEDOC 2” – metodologia per la conduzione degli studi di fattibilità e la progettazione – classificazione dei sistemi e delle possibili realtà amministrative – quadro unitario della tematica relativa a: protocollo, documento informatico, archiviazione ottica – valutazione prodotti e piattaforme – entro il 1999 • Realizzazione di un Web Server per la diffusione delle informazioni – attualmente operativo in forma preliminare, entro ottobre in forma estesa 10 I Progetti Pianificazione Valutazione Analisi rischio Progetti Modello evolutivo a “spirale” 11 Progetti finanziati su fondi RUPA (L.400-96) • Dipartimento della Funzione Pubblica – informatizzazione di base, – gestione semi-automatica del routing dei documenti, • Ministero dell’Interno – informatizzazione del protocollo delle prefetture – alta ripetibilita’ e diffusione • Ministero delle Finanze – protocollo “federato”, segnatura strutturata • Ministero del Tesoro – connessione con il workflow • AIPA – realizzazione di un sistema avanzato 12 DPR 428/98 13 Principi generali del DPR 428/98 le indicazioni fondamentali Aggiornamento della normativa esistente (RD n.35 1900) facendo salvi i principi generali e cogliendo le opportunità che le vengono offerte dalle nuove tecnologie (documento elettronico, DBMS, reti). Esplicita indicazione di migliorare l’efficienza dei processi di gestione documentale attraverso l’eliminazione della frammentazione dei sistemi di protocollo. Collegare il sistema di protocollo alla gestione dei flussi documentali 14 Principi generali del DPR 428/98 cosa si intende per “sistema di protocollo informatico” • Nucleo minimo obbligatorio per legge – tenuta di un registro informatico che tiene traccia degli eventi di transito di documenti – sistema di certificazione • Attorno al nucleo minimo molteplici possibilità di estensione, o meglio, integrazione (non obbligatorie) – procedimenti, controllo di gestione... Protocollo in entrata Protocollo in uscita Amministrazione o Area Organizzativa Omogenea 15 DPR 428/98 “nucleo minimo” 16 Nucleo minimo come servizio di certificazione • L'inserimento di un elemento nel registro di protocollo corrisponde alla assunzione delle seguenti responsabilità – certificare l'esistenza del documento almeno a partire da una certa data. Questo significa: • nel caso di documenti ricevuti, l'amministrazione non può negare, a fronte della richiesta di esibizione del contenuto di una registrazione, che un documento sia esistito, • nel caso di documenti prodotti dall'amministrazione, la stessa può "provare" che un proprio documento è stato formato prima di una certa data; – nel caso di documenti ricevuti, certificare il fatto che il documento è entrato nei confini dell'amministrazione e che sarà trattato. 17 Approccio del DPR • Dettare le regole organizzative interne e le caratteristiche dei sistemi tecnologici che ciascuna amministrazione deve adottare per essere in grado di fornire i servizi di certificazione. – Manutenzione di un registro informatico, – Istituzione di un servizio e nomina di un responsabile, – Assicurare che le modalità di registrazione di protocollo e segnatura avvengano secondo certi criteri – Gestione delle emergenze secondo alcune modalità 18 Registrazione e Segnatura di protocollo Firma Numero 1224 1225 1226 Oggetto Data data, progressivo di protocollo, oggetto, mittente o destinatario, impronta Firma data, progressivo di protocollo, indicazione AOO 19 Registrazione di protocollo • (Art. 4 co 1) “La registrazione di protocollo per ogni documento ricevuto o spedito dalle Pubbliche amministrazioni è effettuata mediante la memorizzazione in un archivio informatico delle seguenti informazioni: • numero di protocollo del documento • data di registrazione • mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, il destinatario o i destinatari per i documenti spediti,; • oggetto del documento, • l’impronta del documento informatico” 20 Segnatura di protocollo • (Art.1 lett. d) “La segnatura di protocollo è l’apposizione o l'associazione, all'originale del documento, in forma permanente e non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso” • (Art. 6 co. 1) “Le informazioni da apporre od associare ad ogni documento attraverso l’operazione di segnatura di protocollo consentono di individuare ciascun documento in modo inequivocabile. Le informazioni minime previste sono: • il numero di protocollo; • la data di protocollo; • l'identificazione in forma sintetica dell’amministrazione o dell’area organizzativa omogenea.” 21 Modalità di esecuzione delle operazioni di registrazione e segnatura • (Art. 4 co. 3) “L'assegnazione delle informazioni nelle operazioni di registrazione di protocollo è effettuata dal sistema in unica soluzione, con esclusione di interventi intermedi, anche indiretti, da parte dell’operatore, garantendo la completezza dell’intera operazione di modifica o registrazione dei dati” • (Art. 6 co. 2) “L’operazione di segnatura di protocollo va effettuata contemporaneamente all'operazione di registrazione di protocollo” 22 Principi generali del DPR 428/98 caratteristiche del nucleo minimo possibilità di registrare indifferentemente documenti elettronici o cartacei possibilità di automazione (parziale o totale) dei processi di registrazione/segnatura nel caso di scambi documentali tra PA identificazione universale del documento possibilità di abolizione del registro cartaceo Tutti questi aspetti saranno dettagliati nelle regole tecniche previste 23 Scambio di documenti elettronici e di informazioni strutturate tra amministrazioni • (Art. 6 co. 4) “Quando il documento è indirizzato ad altre amministrazioni ed è formato e trasmesso con strumenti informatici, la segnatura di protocollo può includere tutte le informazioni registrate sul documento. L'amministrazione che riceve il documento informatico può utilizzare tali informazioni per automatizzare le operazioni di registrazione di protocollo del documento ricevuto” 24 Scambio di un documento cartaceo • Formazione • Firma Firma • Registrazione • Segnatura Firma Firma • Segnatura • Registrazione • Autenticazione Firma Firma Firma 25 Scambio di un documento elettronico • Formazione • Firma • Trattamento • Registrazione • Registrazione • Segnatura • Autenticazione 26 “GEDOC 2” Architetture dei sistemi informatici Possibili scenari • Sono possibili varie collocazioni del sistema di protocollo nell’ambito del sistema informatico dell’amministrazione: – – – – Scenario minimo Scenario “monolitico” Scenario modulare Scenario intermedio 28 Scenario minimo • Il sistema di protocollo informatico è l’unico sistema automatizzato dell’amministrazione (o dell’area organizzativa omogenea) che tratti in modo strutturato informazioni su documenti. • Non esistono altri strumenti informatici al di fuori di un sistema base per l’automazione del registro protocollo • Casi in cui ciò accade – ci sono vincoli sul grado di informatizzazione o il livello culturale informatico del personale – l’AOO tratta un volume estremamente basso di documenti, e quindi non sussistono le condizioni per rendere economicamente conveniente l’utilizzo di ulteriori strumenti informatici 29 Scenario “monolitico” • Il sistema di protocollo viene realizzato fin dall’inizio come un sistema in grado di gestire, oltre ai dati necessari alla tenuta del registro di protocollo, anche tipi di informazioni legati al trattamento dei processi svolti dall’amministrazione, come “l’assegnatario della pratica”, “il fascicolo” o “il procedimento amministrativo” • Una unica applicazione “monolitica” che gestisce in modo più o meno efficace risorse informative che hanno una valenza generale, estesa anche al di fuori del protocollo: – – – – – struttura organizzativa (persone, dipendenti, ruoli, mansioni) soggetti esterni (altre amministrazioni, cittadini, imprese) repository documenti (tipicamente solo protocollati) elenco dei procedimenti amministrativi materie o titolari di classifica 30 Scenario “monolitico” • In alcune realtà tale tipo di soluzione potrebbe ancora risultare conveniente. • Laddove, ad esempio, la amministrazione sia caratterizzata da una forte staticità (procedimenti ben identificati con iter stabili, carichi di lavoro prevedibili ecc.) allora potrebbe aver senso costruire una applicazione monolitica perfettamente ritagliata su tali esigenze che, per definizione, non variano. • In generate, tuttavia, una soluzione di tipo monolitico rappresenta una legacy che impedisce un facile adattamento del sistema di gestione documentale alla variazione delle esigenze dell’amministrazione ed alla evoluzione delle tecnologie e dell’offerta del mercato informatico. 31 Scenario modulare • E’ lo scenario in cui il protocollo in senso stretto sia visto come un modulo applicativo, esclusivamente dedicato al servizio di certificazione, con tutte le caratteristiche previste dal DPR 428. • Il modulo di protocollo, piuttosto che fornire direttamente all’utente le funzioni di certificazione previste, sarà accessibile da parte di altre applicazioni, o componenti, che costituiscono il sistema informatico dell’amministrazione. • Oltre al servizio di certificazione di protocollo, dovrebbero essere messi a disposizione, centralmente a tutti i potenziali utilizzatori, altri servizi che costituiscono il patrimonio comune dell’amministrazione, secondo criteri opportuni di visibilità e sicurezza 32 Scenario intermedio • A meno di applicazioni monolitiche basate su tecnologie proprietarie (ad esempio sistemi basati su mainframe) ogni soluzione che comporti l’uso di tecnologie di supporto aperte di tipo cient/server, facenti uso di strumenti ed ambienti di mercato, offre una qualche forma di modularità e di accessibilità. • La soluzione più ricorrente è quella di incentrare il sistema di gestione del protocollo e delle pratiche su un database e offrire a vari profili client la possibilità di attivare diverse operazioni sul sistema. 33 Architettura “database-centrica” • Ricerca • Registrazione di base ed acquisizione immagini documenti • Acquisizione di documenti con posta elettronica “sicura” E-MAIL G-NET Ufficio posta / Ufficio Cifra CL “A” • Funzioni di registrazione previste dal processo di gestione documentale • Funzioni di accesso ai dati • Funzioni di supporto a ricerca & reporting • Funzioni di gestione delle autorizzazioni Ufficio archivio protocollo FAX SCANNER STAMP. STAMP. STAMP. • • • • Ricerca & reporting Assegnazione pratiche Gestione autorizzazioni Gestione indice di classificazione Direzione Generale Server applicativo del protocollo e dell’archivio Data base CL “B” STAMP. Responsabili aree o progetti Altri utenti CL “C” • • • • Ricerca & reporting Classificazione Collegamenti Fascicolazione • Ricerca CL “D” 34 Schema E-R di una applicazione di protocollo (0,N) PERSONA (0,N) (1,N) (0,1) appartiene (0,1) responsabile a (0,N) (0,N) ENTITA' COMPETENTE responsabile a (0,N) visibile (0,N) (1,1) (1,1) AREA o UFFICIO (0,N) GRUPPO o FIGURA ISTITUZIONALE GDL o PROGETTO (1,N) (0,N) (0,N) relativo compete DOCUMENTO INFORMALE (0,n) CLASSIFICA appartiene (0,n) (1,1) ASSEGNAZIONE (1,1) relativo TIPO PROCEDIMENTO (0,N) (0,N) (0,1) (0,1) relativo in FASCICOLO (1,N) (0,1) in (0,N) (1,1) (0,N) (1,1) autore (1,1) COLLEGAMENTO collega (0,N) (1,1) (0,N) collega DOCUMENTO ALLEGATO ENTITA' COMPETENTE (1,1) (0,N) contiene firma (1,N) (1,1) (1,1) PERSONA (0,N) predispone bozza (1,N) (0,N) DOCUMENTO USCITA appartiene (1,1) DOCUMENTO ENTRATA riceve (1,1) (1,N) destinatario (0,N) CORRISPONDENTE CORRISPONDENTE OCCASIONALE (0,N) mittente CORRISPONDENTE ISTITUZIONALE 35 Architettura modulare Servizi di certificazione Servizi di protocollazione Servizi verticali Security & Directory Transactional WF engine Servizi di Repository validazione firma digitale Repository documenti soggetti esterni Repository struttura organizzativa Repository procedimenti amministrativi Materie e titolari di classifica DBMS Document management services Accesso standard (COM+, IIOP, HTTP, LDAP, DMA API, WF API) ServiziImaging SO, File system Procedimento assistito da Workflow Gestione corrispondenza in ingresso Corrispondenza particolare Web services Server COLD E-Mail Groupware 36 Sistemi di WF management attività B attività F attività A attività C attività D attività E Definizione dei processi Analisi dei processi, utilizzo di strumenti di modellazione attività H attività G Fase di sintesi e modellazione Fase di esecuzione Definizione Processo Cambiamenti alla definizione Esecuzione dei processi & Controllo Interazione con Utenti & Applicazioni Workflow Enactment Service Applicazioni & strumenti IT 37 Quando gestire il processo con WFMS • stabilità dell’iter del processo in termini di possibilità di rappresentare uno schema di processo attraverso le primitive di modellazione offerte dal sistema in modo tale che tutte le istanze o casi del processo siano riconducibili allo schema in modo completo e senza forzature • una sufficiente complessità dell’iter stesso per rendere favorevole il rapporto tra costi dovuti all’adozione di una tecnologia complessa e benefici attesi. In altre parole casi banali di iter con pochissimi passi potrebbero essere risolti efficacemente con altre tecnologie. • una sufficiente numerosità delle istanze attivate per ciascun processo rappresentato nell’unità di tempo 38 Esempio di integrazione tra Workflow e protocollo Servizi di protocollazione Servizi di protocollazione B B F A C D Servizi di protocollazione E B F H G 1. In una fase di un processo gestito da un WfMS viene prodotto un documento da protocollare A C D E H G 2. Il WfMS effettua tramite la rete, una richiesta di protocollazione fornendo i necessari parametri A C D F E H G 3. Il sistema di protocollo effettua la registrazione e fornisce i l risultato dell’operazione al WfMS 39 Collocazione di un sistema monolitico Servizi di certificazione Servizi di protocollazione Servizi di validazione firma digitale Servizi verticali Repository documenti Repository soggetti esterni Repository struttura organizzativa Repository procedimenti amministrativi Materie e titolari di classifica Sistema monolitico Procedimento assistito da Workflow Gestione corrispondenza in ingresso Corrispondenza particolare 40 Repository documentale Unico document warehouse virtuale Software e protocolli standard di integrazione Soluzioni tecnologiche eterogenee API standard API Sistema A Ufficio 1 API Sistema B Ufficio 2 API Sistema C Generale API API Sist.D Sistema E Altro Servizio Unità organizzative • Possibilità di “virtualizzare” un unico repository 41 Archivio e repository documentale • Il repository dei documenti potrebbe essere l’unico archivio nel caso di documenti formati e trasmessi con strumenti informatici • Nel caso di documenti cartacei dovrà essere in stretta relazione con l’archivio tradizionale • Il repository dovrà essere arricchito di tutte le informazioni necessarie in modo tale da – – – – – facilitare la ricerca dei documenti; garantire sicurezza ed adeguati livelli di accesso; facilitare le operazioni di scarto dagli archivi di deposito; rendere sempre individuabile la posizione fisica dei documenti cartacei; migliorare la circolarità delle informazioni all'interno dell'amministrazione. 42 L’accesso esterno e la interconnessione dei sistemi di protocollo informatico: il modello “protocollo federato” Amministrazione o Area organizzativa omogenea A Amministrazione o Area organizzativa omogenea B Amministrazione o Area organizzativa omogenea C 43 Federazione “intra-amministrativa” Area organizzativa omogenea A Area organizzativa omogenea B Amministrazione 44 Federazione “inter-amministrativa” Amministrazione o Area organizzativa omogenea A Amministrazione o Area organizzativa omogenea B Amministrazione o Area organizzativa omogenea C 45 Accesso esterno per trasparenza amministrativa Cittadini e imprese Amministrazione o Area organizzativa omogenea o federazione di AOO 46 Conclusioni • Far leva sul fattore culturale: sensibilizzazione, formazione • Analisi dei processi: sono tutti realmente indispensabili i passi che eseguiamo o facciamo eseguire ogni giorno? • Apertura verso le soluzioni di mercato • Circolarita’ delle informazioni 47