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Gazzada, 11 Maggio 2007 PROGETTO LAIV LABORATORI MUSICALI-TEATRALI ASPETTI ORGANIZZATIVI e GIURIDICO-NORMATIVI Renato Rovetta USRLombardia 1 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi Gli aspetti organizzativi, giuridici, normativi ci interessano? Perché ci interessano? • il “format” LAIV si riferisce, anche, ad aspetti organizzativi, gestionali, operativi (“come”, “con chi”, non solo “cosa”) • il docente coordinatore delle attività di laboratorio è, anche, “responsabile del progetto” • le condizioni di fattibilità giuridico-normativa possono, anche, rappresentare una risorsa, non sono solo vincoli 2 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi In base a una classificazione operata sulla base della collocazione dei laboratori nell’offerta formativa della scuola (da Censimento e Ricerca qualitativa) emergono 3 tipologie di laboratorio: 1. CURRICOLARE (in orario scolastico, obbligatorio) 2. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA (in orario extrascolastico, facoltativo) 3. EXTRACURRICOLARE (in orario extrascolastico, facoltativo) La scuola dell’autonomia sollecita un ripensamento, nella direzione di un deciso ampliamento, del concetto stesso di “curricolarità” 3 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 1. LABORATORIO CURRICOLARE • attività a frequenza obbligatoria, in orario scolastico • attività rivolta al gruppo classe ordinario o, talora, a gruppi interclasse • attività valutata • condizione facilitante: presenza della musica e del teatro (?)nell’offerta curricolare, ordinaria o “sperimentale” (Liceo sociopsico-pedagogico, Ist. Professionale sociale, …) • articolazione interna di altro curricolo disciplinare (Lettere, …) in compresenza o nell’area di approfondimento (Professionali) • attività gestita dal docente della classe con il coinvolgimento di risorse interne (docenti di musica, storia del teatro?) e/o esterne • possibile utilizzo della flessibilità compensativa fra discipline (20%) 4 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 1. LABORATORIO CURRICOLARE: RISORSE NORMATIVE 1 Quota oraria dei curricoli riservata alle istituzioni scolastiche: D.M. 234 del 26/6/00 art.3, comma 2 D.M. del 28/12/05,art.1, comma 2 D.M. 47 del 13/6/06 e nota del 22/6/06 la quota oraria obbligatoria dei predetti curricoli riservata alle singole conferma del 20% con riferimento aglirestante ordinamenti vigenti e ai ore relativi La quota scolastiche oraria riservata alle singole istituzioni e da essa istituzioni è costituita dal 15%scolastiche, del monte quadri orari determinata indirizzi definiti dalle Regioni (…) è costituita annuale; talenell’ambito quota potràdegli essere utilizzata o per confermare l'attuale dal restante 20% del monte ore annuale obbligatorio ditracui comma 1. assetto ordinamentale o per realizzare compensazioni lealdiscipline e attività di insegnamento previste dagli attuali programmi o per introdurre nuove discipline, utilizzando i docenti in servizio nell'istituto, anche in attuazione dell'organico funzionale di cui alla normativa citata in premessa, ove esistente in forma strutturale o sperimentale. 5 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 1. LABORATORIO CURRICOLARE: RISORSE NORMATIVE 2 Autonomia scolastica: D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.6: “Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo”, Comma 1 D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.8: “Definizione dei curricoli”, comma 2 D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.11: “Iniziative finalizzate all’innovazione”, com 1 Il Ministro PubblicaArt. Istruzione, anche D.P.R. 275della dell’8/3/99 4, Comma 2 su proposta del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, del Servizio Nazionale per la qualità dell'istruzione, di una o più istituzioni scolastiche, di uno o più Istituti regionali Nell'esercizio dell'autonomiaedidattica le istituzioni scolastiche i di ricerca, sperimentazione aggiornamento educativi, di una regolano o più Regioni o scolastiche,determinano, singolarmente o tra lorodell'offerta associate, esercitano Le istituzioni scolastiche nel Piano formativa il tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività Enti locali, promuove, eventualmente sostenendoli con appositi finanziamenti l'autonomia diadeguato ricerca, sperimentazione eaisviluppo tenendo contoadelle curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare, norma del nel modo più tipo di studi ritmi diprogetti apprendimento alunni. disponibili negli ordinari al stanziamenti die bilancio, in ambitodegli nazionale, esigenze del contesto culturale, sociale ed economico realtà locali e comma la quota definita a livello nazionale contutte ladelle quota lorodi riservata A tal fine1,le scolastiche possono le forme regionale e istituzioni locale, volti a esplorare possibiliadottare innovazioni riguardanti gli curando tra l'altro: che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte. flessibilità ritengono e tra l'altro: ordinamentiche degli studi, la opportune loro articolazione e durata, l'integrazione fra sistemi (…) determinazione del curricolo le istituzioni scolastiche precisano le scelte Nella formativi, i processi di continuità e orientamento. Riconosce altresì progetti c) flessibilità l'innovazione metodologica e gruppi disciplinare; di previste dal comma 1, lettera e). d) l'articolazione modulare di alunni provenienti dalla stessa o da di iniziative innovative delledisingole istituzioni scolastiche riguardanti diverse classi o da diversi anni di corso; gli ordinamenti degli studi quali disciplinati ai sensi dell'articolo 8. 6 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 2. LABORATORIO come AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA • attività facoltativa e opzionale, in orario extrascolastico • attività rivolta a gruppi elettivi di interesse • attività non valutata ma riconoscibile ai fini dell’attribuzione di crediti scolastici per l’Esame di Stato • cadenza settimanale in orario pomeridiano • attività promossa e gestita da un docente “appassionato”, responsabile del progetto (o più d’uno ma sempre pochi) • attività gestita con il coinvolgimento di operatori esterni 7 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 2. LABORATORIO come AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: RISORSE NORMATIVE Autonomia scolastica: D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.9: “Ampliamento dell’offerta formativa”, commi 1, 2 D.P.R. 275 dell’8/3/99 art. 4, “Autonomia didattica”, comma 6 D.P.R. 275 dell’8/3/99 art. 7 “Reti di scuole”, commi 6, 8 comma 1: Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano Commaconto 6: Nell'ambito delleindividuati reti del di scuole, possono istituitied laboratori finalizzati tra l'altro a: dellealtresì esigenze contesto culturale, sociale economico delle realtà (…) Sono i criteri per ilessere riconoscimento dei crediti formativi a) larelativi ricercaI alle didattica eampliamenti la realizzate sperimentazione locali. predetti consistono ogni iniziativa dell'offerta coerente con le attività nell'ambito in dell'ampliamento formativa b) lao documentazione, secondo procedure definite a livello per laopiù ampia circolazione, proprie finalità, in favore deialunni propri e, nazionale coordinandosi con eventuali liberamente effettuate dagli e alunni debitamente accertate certificate anche attraverso rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e informazioni; iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e c) la formazione in servizio del personale scolastico degli adulti. scolastico e professionale. d) l'orientamento Commacomma 8: Le scuole, sia singolarmente che acollegate rete, possono stipulare convenzioni con 2: I curricoli determinati norma in dell'articolo 8 [curricolo obbligatorio] Università private, ovvero istituzioni, enti, associazioni o agenzie possono statali essereo arricchiti con con discipline e attività facoltative, che peroperanti la sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi. realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche programmano sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali. 8 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 3. LABORATORIO EXTRACURRICOLARE • attività facoltativa e opzionale, in orario extrascolastico • attività rivolta a gruppi elettivi di interesse • attività spesso autogestita dagli studenti senza la presenza di un docente (scuola aperta) • attività non valutata ma riconoscibile ai fini dell’attribuzione di crediti scolastici per l’Esame di Stato • laboratorio inteso come spazio attrezzato • laboratorio inteso come attività di incontro e aggregazione • attività promossa e gestita da un docente “appassionato”, responsabile del progetto (o più d’uno ma sempre pochi) • attività gestita con il coinvolgimento di operatori esterni 9 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi 1. LABORATORIO EXTRACURRICOLARE: RISORSE NORMATIVE Autonomia scolastica: • D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.9: “Ampliamento dell’offerta formativa”, com 1 Attività integrative: • D.P.R. 567 del 10/10/96 e successive modifiche: “Disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche”, art. 1, commi 1, 1bis 1.• Le istituzioni scolastiche di ogni ordinenazionale e grado, nell'ambito della propria autonomia; definiscono, D.M. del 18/4/07: “Piano per il benessere dello studente: linee promuovono e valutano, relazione all'età e alla maturità degli studenti, iniziative complementari e di indirizzo perinl’a.s. 2007/08” integrative dell'iter formativo degli studenti, la creazione di occasioni e spazi di incontro da riservare le modalità di apertura della scuola incollegate relazione alle domande tipo educativo e Leloro, istituzioni scolastiche, singolarmente, in rete o tra di loro culturale provenienti territorio, in coerenza condell'offerta le finalità formative istituzionali. consorziate, realizzano ampliamenti formativa che tengano conto •Scuole aperte aldal pomeriggio 1-bis. Tutte attività organizzate dalle istituzioni scolastiche sulla base di progetti anche dellele esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. •Incentivi all’eccellenza: A partire dall’anno scolastico 2007/2008 sarà educativi, stanziato un in rete o in partenariato con altre istituzioni e agenzie del territorio, sono proprie della scuola; in I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa Al coerente con le proprie apposito fondo per incentivare l’eccellenza a scuola.(…) fine di perseguire il particolare sono da considerare attività scolastiche a tutti gli effetti, ivi compresi quelli dell'ordinaria finalità, in di favore dei propri e, coordinandosi con iniziative raggiungimento livelli diper eccellenza ine quelli corsoconnessi di realizzazione, inoltre, percorsi copertura assicurativa INAIL contoalunni dellosono Stato allaeventuali tutela del diritto d'autore, promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli progettuali strumenti didattici innovativi, da mettere a di disposizione tutte leadulti. scuole, tirocini, corsi epost-diploma, attività extra curriculari culturali, sport per tutti,diagonistiche e con particolare riferimento allo studio della Divina Commedia, della Storia dell’Arte, della preagonistiche e, comunque, tutte le attività svolte in base al presente regolamento Storia del ’900, della musica e delle discipline scientifiche. 10 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi CENTRALITA’ DEL P.O.F. Oltre il 90% dei progetti censiti è inserito nel POF della scuola (musica: 32 su 33; teatro: 50 su 55). Anche alla luce della condizione di isolamento/marginalità del progetto denunciata dai docenti responsabili (Ricerca qualitativa) è assolutamente essenziale • che i progetti di teatro/musica siano compresi nell’offerta formativa della scuola • che ad essa si giunga attraverso un percorso di adesione collegiale sostanziale e coerente in tutte le sue fasi (analisi dei bisogni, indirizzi del C.d.I., elaborazione del C.d.D., adozione del C.d.I.) Risorse normative: • D.P.R. 275 dell’8/3/99 art.3, “Piano dell’Offerta formativa”, comma 1 Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia 11 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi ALTRE QUESTIONI DA APPROFONDIRE … ASPETTI FINANZIARI E AMMINISTRATIVI: • ricerca e gestione dei fondi … • problematiche connesse alle procedure per la scelta del (collaborazione di “esperti” con contratto di prestazione d’opera) … contraente • … ASPETTI ORGANIZZATIVI: • comunicazione interna, per favorire la condivisione … • il lavoro sulla “domanda” … • … 12 Progetto LAIV: aspetti organizzativi e giuridico-normativi … buon lavoro!! 13