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Sarti - Azienda USL di Ferrara

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Sarti - Azienda USL di Ferrara
LA GESTIONE DELLE CADUTE ACCIDENTALI
5 MAGGIO - LAGOSANTO
CADUTA
Definizione:
IMPROVVISO E NON INTENZIONALE
CAMBIAMENTO di POSIZIONE
CHE PORTA IL SOGGETTO AD
URTARE CON QUALUNQUE PARTE DEL CORPO AL SUOLO
Dimensioni del Fenomeno
contesto internazionale
Alcuni dati per capire
Secondo l’O.M.S.:
30% delle persone > 65 anni cade ogni anno e
per le persone > 75 anni i tassi sono più elevati
20 – 30% di quelli che cadono subiscono danni
che riducono la mobilità, aumentano la dipendenza
e il rischio di morte
Tassi > se persona istituzionalizzata
W.H.O. 2004
Dimensioni del Fenomeno
contesto internazionale
Negli anziani le cadute
_Sono il più frequente incidente domestico
Sono una delle principali cause di ricovero
e istituzionalizzazione
Il 10% delle cadute causa danni gravi e il 5% sono fratture
Il 95% delle fratture di femore sono dovute a cadute
(circa la metà non riprende a camminare e il 20% muore entro
6 mesi)
W.H.O. 2004
“le cadute sono il più comune evento avverso negli ospedali e
nelle strutture residenziali, quasi sempre colpiscono
persone anziane fragili molte delle quali affette da demenza.
Oliver D. et al Strategies to prevent falls and fractures in hospitals and care homes and effect of cognitive
impairment: systematic review and meta-analyses British Medical Journal - 2006
Contesto italiano
Regione Veneto Frequenza cadute 0,86% dei ricoveri
Studio ASL 22 – 2000
Regione Emilia Romagna (H Orsola M.) Frequenza cadute 1%
dei ricoveri dell’ H A.O.S. Orsola Malpighi 2002
Regione Lombardia Frequenza cadute 4,09 su 1000 ricoveri
ASL Regionali – 2004
Regione Toscana H Careggi Firenze nel 2002
incidenza cadute 1,2 %
P.U.O
ANNO
N° CADUTE
2005
192
2006
280
2007
274
2008 PROCEDURA AZIENDALE
2008
380
2009
387
DATI EPIDEMIOLOGICI 2009
CADUTE per DIPARTIMENTO
80%
72%
60%
40%
20%
18%
6%
3%
1%
1%
0%
DIP.MEDICO
DSM
DIP.CURE PRIMARIE
DIP.CHIRURGICO
MATERNO INFANTILE
NON SEGNAL.
CONOSCERE IL FENOMENO
Età
Modalità caduta
Motivo della caduta
Luogo della caduta
Calzatura indossata
Terapia in atto
Lesioni riportate
CONOSCERE il FENOMENO: CHI ?
34%
34%
27%
28%
12%
6%
3% 5%
2%
7%
5%
DIP.CHIR.
DIP.MED.
8%
2%
3%
a 13
da 81 a 90
DIP.MAT.INF.LE
da 21 a 40
da 41 a 60
da 91 a 100
NON SEGN.
2%
3%
DSM
da 61 a 70
PUO
da 71 a 80
CONOSCERE IL FENOMENO:DOVE ?
LUOGO CADUTA
80%
69%
70%
60%
52%
50%
40%
30%
20%
21%
16%
10%
13%
4%
1%
1%
1%
3%
0%
DIP.MED.
BAGNO
DIP.CHIR.
CORRIDOIO/ATTESA
DIP.MAT.INF.LE
STANZA
D.S.M.
ALTRO e AMBUL.
PUO
NON SEGNAL.
CONOSCERE IL FENOMENO:
QUALI FATTORI?
Le cadute hanno una eziologia multifattoriale
(sono stati descritti più di 400 fattori di rischio)
N.P.S.A. 2007
Secondo l’O.M.S. si dividono in due categorie:
INTRINSECI AL PAZIENTE
ESTRINSECI AL PAZIENTE (ambiente e attrezzature)
W.H.O. 2004
FATTORI DI RISCHIO PIU’ SIGNIFICATIVI
Cammino/andatura instabile/alterazione della mobilità
Ipotensione ortostatica
Confusione/agitazione
Incontinenza o necessità di usare frequentemente la toilette
Anamnesi di precedenti cadute
Assunzione di farmaci sedativi o ipnotici/uso contemporaneo di più farmaci
(Ganz, 2007, Rubenstein, 2006 - SECONDO IL REPORT DELL’NPSA e LA REVISIONE SISTEMATICA DI OLIVER D. ET AL)
Tipo di Caduta
CADUTA ACCIDENTALE
CADUTA PREVEDIBILE
CADUTA IMPREVEDIBILE
CONOSCERE IL FENOMENO:
QUALI FATTORI?
25%
19 %
20%
16 %
15 %
10 %
16 %
11%
11%
9%
7%
4%
5%
2 %2 %
4%
2%
1%
1%
1%
1%1%
0%
DIP.MED.
DIP.CHIR.
DIP.MAT.INF.LE
D.S.M.
PUO
ALTRO
DISORIENTATO
PERDITA CONOSCENZA
PERDITA EQUILIBRIO
PERDITA FORZA
VERTIGINI/ LIPOTIMIA
IGNOTO
INCIAMPATO
SCIVOLATO SU ASCIUTTO
SCIVOLATO SU BAGNATO
NON SEGN.OBIETT.RIFER.
CALZATURA INDOSSATA
60%
50%
50%
42%
36%
31%
40%
30%
20%
10%
8%9%
2%
5%
7%
4%
2% 0%
2%1%0%
NO
SI
NON SEGNALATO
O
PU
.
.S
.M
T.
IN
D
IP
.M
A
D
F.
LE
IR
H
IP
.C
D
D
IP
.M
ED
.
.
0%
CALZATURA APERTA/CHIUSA
60%
53%
50%
39%
40%
32%
30%
23%
20%
13%
10%
10%
10%
5%3%
1%
3% 3%
1%
2%
O
PU
.
.S
.M
T.
IN
D
IP
.M
A
D
F.
LE
IR
H
IP
.C
D
D
IP
.M
ED
.
.
0%
APERTA
CHIUSA
NON SEGNALATO
CONOSCERE IL FENOMENO:
MODALITA’ CADUTA ?
40%
38%
35%
30%
25%
25%
20%
15%
10%
17%
12%
10%
8%
7%
3%
2%
5%
1%
2%
4%
0%1%
0%
DIP.MED.
DIP.CHIR.
ALTRO
LETTO SENZA SPONDE
IN PIEDI
MAT.INF.LE
CAROZZINA
SBLOCCO SPONDE
SEDUTO
D.S.M
PUO
LETTO CON SPONDE
SEDIA-POLTRONA
NON SEGNALATO
N
O
N
S
E
G
N
T
O
.0
0
.0
0
.0
0
.0
0
LA
-0
6
-2
4
-1
8
-1
2
A
24
.0
0
18
.0
0
12
.0
0
06
.0
0
CONOSCERE IL FENOMENO:
QUANDO ?
29%
27%
23%
20%
2%
CONOSCERE IL FENOMENO:
TERAPIA ?
40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
25%
20%
10%
8%
5%
DIP.MED.
3%
1% 2%
1%
DIP.CHIR.
1%
MAT.INF.LE
3%
D.S.M.
14%
10%
6%
PUO
ALTRO
ASSOC.FARM.
DIURETICI
IPOTENSIVI
SEDATIVI SNC
NON COMPILATE
CONSEGUENZE DA CADUTA
70%
60%
60%
46%
50%
40%
31%
30%
23%
20%
AT
.IN
IP
.C
O
.
D
IP
.M
D
3%
0%
2%
.S
.M
.
H
IR
ED
IP
.M
D
F.
LE
1%
.
0%
4%
1% 2%
D
3%
0%
PU
8%9%
10%
NO LESIONI
LESIONI
FRATTURE
DECESSO
L’analisi dei dati deve sempre considerare:
_ la “tipologia” della persona assistita
_ le differenze tra trattamenti e servizi offerti nei diversi ospedali
_ il sistema in uso di segnalazione del fenomeno
Ospedali con tassi più alti possono avere un sistema migliore
di segnalazione o assistere persone più a rischio
N.P.S.A. 2007
Quindi…..
CHI CADE:
DOVE
:
DINAMICA:
FATTORI:
pz > 70 anni ……….
STANZA e BAGNO
durante lo spostamento
estrinseci (scivolato su asciutto, calzatura non indossata
e se indossata aperta)
intrinseci perdita di equilibrio e di forza – prevedibili/
vertigini,lipotimia – non prevedibili
TERAPIA:
assoc.farmaci, sedativi SNC, ipotensivi e diuretici
CONSEGUENZE della CADUTA: lesioni
REVISIONE PROCEDURA
Obiettivi specifici
Attuare corrette procedure di valutazione di pazienti a rischio
di caduta accidentale utilizzando scale di misurazione standard
a livello Aziendale (Conley e Tinetti);
Omogeneizzare le modalità di segnalazione e documentazione
dell’evento caduta accidentale;
Avviare corrette procedure di riprogettazione del rischio
di caduta sia in riferimento al singolo episodio che sulla base
del monitoraggio attivato ai diversi livelli
COSA FARE?
AL MOMENTO DEL RICOVERO IN OSPEDALE
PRESA IN CARICO
con IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO A RISCHIO (anamnesi)
e VALUTAZIONE del rischio ( scala conley)
MESSA IN ATTO DI MISURE DI PREVENZIONE
VALUTAZIONI SUCCESSIVE del RISCHIO
- quando viene rilevato un cambiamento nelle condizioni cliniche del pz.
- quando vengono effettuate variazioni terapeutiche importanti
-il paziente sottoposto ad intervento chirurgico,
dovrà essere valutato dopo 24 ore dall’ intervento
AGIRE…………………..
Con STRATEGIE di PROTEZIONE:
Interventi informativi ed educativi rivolti al paziente ed a i suoi familiari
Interventi legati a fattori di rischio intrinseci
Interventi legati a fattori estrinseci
STRATEGIE di PROTEZIONE del RISCHIO CADUTA
Interventi informativi ed educativi rivolti al paziente ed a i suoi familiari
all’ingresso mostrare stanza di degenza, bagno, reparto,
mostrare come si suona il campanello,
quando il rischio di caduta è elevato informare il paziente e la sua famiglia,
raccomandare alla persona ad alto rischio di caduta della necessità di informare
il personale ogni volta che ha necessità di recarsi in bagno
o di allontanarsi dal reparto,
favorire la presenza dei familiari o care-giver
Interventi legati a fattori di rischio intrinseci
CONSERVARE LE CAPACITA’ d’autonomia e VERIFICARLE
Fornire indicazioni per la gestione:
•Mobilizzazione, rafforzare l’equilibrio
•l’addestramento per i cambi di posizione e gli spostamenti
•ipotensione ortostatica;
•patologie neuromuscolari;
•disidratazione;
•malnutrizione;
•malattie/disturbi delle vie urinarie;
•deterioramento cognitivo;
•delirium;
•deficit sensoriali.
Interventi legati a fattori estrinseci
•Abiti comodi ed elasticizzati
• Calzature comode e sicure
……………………
PAVIMENTI
• Segnalazione bagnato
• Senza ostacoli
• Non scivolosi
…………………..
TERAPIA
•verificare l’appropriatezza di eventuali farmaci psicotropi
• verificare il numero dei farmaci e le loro possibili interazioni
• porre attenzione ai pazienti in terapia con diuretici e/o lassativi/ipotensivi
• eventuale rivalutazione della terapia prescritta
SCHEDA DI SEGNALAZIONE DELLA CADUTA ACCIDENTALE
Azienda USL di Ferrara – Programma Gestione del Rischio Clinico
CognomeNome
Luogo di nascita
Data di nascitaOspedaleU.O. / Servizio
RACCOLTA DATI
Scala Conley : [] valutato non a rischio [] valutato a rischio (valore rilevato____)
[] non valutato
Presenti: [] Solo [] Altri pazienti [] utenti [] Familiari [] Personale [] Altro (spec) _____________
Modalità caduta: [] In piedi [] Seduto [] Dal letto con sponde [] Dal letto senza sponde
[] Dalla sedia/poltrona [] Altro (spec.) _____________________
Luogo della caduta: [] Bagno [] Stanza [] Corridoio / Attesa [] Ambulatorio [] Scale [] Altro (spec) __
Calzatura indossata: [] No
[] Si aperta
[] Si chiusa
Motivo della caduta:
[a] nessun danno
[b] piccole lesioni cutanee – abrasioni
[] lipotimia
[] sincope
[] stroke
[]
[]
[]
[]
perdita di forza
perdita di equilibrio (vertigini)
instabilità generale
estrema fragilità
terapia farmacologica
[] sedativa
[] ipotensiva
[] diuretica
[] lassativa
[]
[]
[]
[]
Esito caduta:
[c] contusioni minori trattate con ghiaccio
[d] contusioni minori trattate
con immobilizzazioni
[e] contusioni e distorsioni minori trattate
con bendaggi
[f] contusioni e lacerazioni cutanee trattate
con sutura
[g] contusioni e ferite profonde trattate
con sutura
[h] trauma cranico con perdita di conoscenza
[i] trauma cranico senza perdita di conoscenza
da [c] a [i] fare anche segnalazione
di Incident Reporting
pavimento/superfice bagnata
oggetti di ostacolo alla deambulazione
inciampato senza evidente motivo
altro________________________
[l] fratture________________
[m] morte*per [l] ed [m]
fare anche segnalazione
Evento Clinico Maggiore
Allegato n° 3 alla Procedura Generale n°_____
“Procedura di prevenzione, segnalazione e gestione delle cadute accidentali di pazienti in regime di degenza” Rev.1
MONITORAGGIO e VALUTAZIONE delle CADUTE
CADUTA ACCIDENTALE
CADUTA con DANNO
Referenti del Rischio di
U.U.O.O./Servizi
Operatori U.U.O.O. e/o
Servizi
Scheda segnalazione
Evento CADUTA
Scheda segnalazione
Con danno
da [c] a [i] (vedi all.3)
DIREZIONE
SANITARIA
Raccolta
Segnalazione
Evento CADUTA
con e senza
danno
Sistema
Monitoraggio/
Sorveglianza
annuale
Scheda segnalazione
Con danno [l] ed [m]
(vedi all.3)
Evento Clinico
Maggiore
Incident Reporting
Root Cause
Analysis
Revisione
Interna
Report
Osservatorio
Cadute
Diffusione dati
U.U.O.O./SERVIZI
DIPARTIMENTI
Report su
evento
Azioni
Correttive/Miglior
ative di U.O.,
Dipartimento o
Aziendali
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
ASCALONE ELENA
BALLARDINI SUSANNA
BECCATI CLAUDIA
BELATKOVA RENATA
BERNARDI FRANCESCA
BERTAGLIA SILVIA
BIGONI CRISTINA
BIGONI ROBERTA
BIOLCATI CLAUDIA
BONAMICI FEDERICA
BONDESANI MARIELLA
BRINA ILENIA
BRINA SIMONA
BROGGIO NADIA
CAPATTI CRISTIANO
CARANTONI GIOVANNA
CARLI CLAUDIO
CAVALLARI SIMONA
PIACENTINI MARIAIDA
PIVA ALESSANDRA
PRONI MONICA
RAIMONDI CLAUDIA
RAMINELLA NADIA
RONCHI LISA
ROSSI DONATELLA
ROSSI GIUSEPPE
ROSSIN BARBARA
SALUCCI CAROLINA
SANTONICOLA MARIANNA
SPETTOLI MARTINA
TOSI FRANCESCA
CAVALLINI EVA
COATTI MONICA
COCCHIERI RAFFAELLA
COGNO PAOLA
CORAZZARI MANUELA
CORTICELLI PATRIZIA
CREPALDI LAURETTA
DALL'AGLIO ELEONORA
DE BIAGI DIEGO
DROGHINI PAOLA
FACCINI MONICA
FANTINI RICCARDO
FARINELLI DAMIANA
FARINELLI STEFANIA
FERRARO GIUSEPPINA
FIORAVANTI LUCA
FRIGHI MICHELA
FUSI SUSANNA
GAMBERONI DANIELA
GHELLI SILVANA
GROSSI LORENZA
GUIDORZI SIMONA
INDELICATO PIETRO
LAMBERTINI M.PAOLA
LANDI NATASCIA
LAZZARI CLAUDIA
LOZZI FEDERICA
LUNGHI BARBARA
MARANGON MONICA
MARCHINI DEBORA
MARINATI CLAUDIA
MICHELON NATALINA
MINGOTTI VERONICA
MINI M.CRISTINA
MOCCHI ANGELA
MOTTA PAOLA
ORLANDINI SANDRA
OSTI LAURA
PATRONCINI ANNAROSA
PAVANI PAOLA
TROMBINI IVANA
TROMBINI LAURETTA
TUZZA MICHELA
TUZZI MICHELA
UCCELLATORI LISA
ULIVI LUCIA
VALIERI LIVIANA
VANDELLI BEATRICE
VECCHIATINI OTTAVIA
VOLPI SANDRA
ZONARI LORETTA
GRAZIE per L’ATTENZIONE
ALBINI CATIA
ANDREOTTI FEDERICA
ANDRIOTTO M
ARVEDA ROBERTA
AVANZI FILIPPO
BALDASSARI MATTEO
BARBIERI ELENA
BARIONI MASSIMILIANO
BENDELEWSKA ELZBETA
BENINI ELEONORA
BERSANETTI MARIA
BIGHI GIADA
BIGONI DEBORA
BIGONI IRENE
BOTTARDI MARCELLA
BOTTONI ANGELINA
BOTTONI SANDRA
BUA LAURA
BUI ROBERTA
ROLFINI BARBARA
ROMANINI GIOVANNA
ROMANINI MARIA TERESA
RONCONI LAURA
ROSATTI GABRIELLA
ROSSI MILVA
RUSSO CHIARA
SAMORE’ RAFFAELLA
SERRA G.LUIGI
SOFFRITTI ALESSANDRA
SONCINI ENDI
SPADON EMILIANO
BUZZI ANTONIO
CATOZZI CRISTINA
CAVALLARI MARIA
CESTARI CINZIA
CICOGNANI FRANCA
CILLANI TANIA
COATTI EMANUELA
CORATTI LORETTA
DALLA CA' BARBARA
DE LAURENTIS ROBERTA
DUATI ERICA
ECCHER DONATELLA
FABBRI GIANNA
FABBRI MONICA
FANTINI BARBARA
FOGLI GIANNA
FORMIGNANI CLARA
FORZATI GIULIA
GALLI ERIKA
GUBERTI MARILENA
KHANJI BASSAM
LANCELOTTI A.RITA
MAGNANI GENNY
MANGHERINI STEFANO
MANTOVANI ANNAROSA
MASSARI DORIA
MAZZINI MASSIMILIANO
MICHELETTI SANDRA
MINZONI ROCCO
MUCCHI ANTONELLA
NATALI DANIELA
PAMPOLINI MICHELE
PAVANI STEFANO
PEVERATI CARLA
PICCININI DIEGO
PILANI MARIA
POCI CATIA
POGGIOLI M.CRISTINA
POLETTI CINZIA
ROCCHI MAGDA
SUCCI SONIA
TOMASI SANDRA
TOTI LORELLA
TRASFORINI SUSANNA
TRIOSCHI KETTY
TUMAINI LICIA
TURRONI MONICA
VENTURI SUSANNA
ZAFFONI CHIARA
ZANELLATI DANIELA
ZANINELLO RICCARDA
Fly UP