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Corso di Psicologia dello Sport Prof A. Rubino

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Corso di Psicologia dello Sport Prof A. Rubino
Corso di Psicologia
Generale
Prof A. Rubino
Cenni di Psicologia dello Sport
Prof Giuseppe Rociola
Le Motivazioni
Cos’è la Motivazione?
L’insieme di fattori che regolano
l’azione e ne determinano
– l’innesco
– la direzione
– il mantenimento
– il declino
Cosa causa il nostro comportamento?
– Perché facciamo delle cose?
– Come farle fare ad altri?
Edonismo e Utilitarismo
Ottenere profitto e/o piacere…
…spiega poco la complessità del
comportamento quotidiano!
– Difficile da confutare
– Difficile da dimostrare
Principio dell’equilibrio
Omeostasi tensio-riduttiva dell’organismo:
– Modello fame, sete
Stato di carenza
Mantenimento di uno stato ottimale di
Comportamento
stimolazione
consumatorio
Ma a parità di necessità
vi sono comportamenti e
mete completamente
diverse
Molti comportamenti
sono finalizzati alla rottura
di equilibri
Esaurimento
Istinti e pulsioni
Forze e fini della condotta
– Sopravvivere e riprodursi determinano
qualsiasi condotta che si esplica per
esempio nel comportamento aggressivo,
sessuale, sociale, ecc…
Sono identici in una specie
– Perciò originano da apparati
innati
Preterintenzionale
e Stereotipato
(James, 1880)
Tendenza innata ad agire
intenzionalmente
(McDougall, 1926)
Fonte
•Moventi inconsci
•Soma/psiche
•Omeostasi
•Energia
•+soma -psiche
Meta
Oggetto
Sigmund Freud
Bisogno
Percezione della
carenza di qualcosa
Priorità personale a dare
priorità ad alcuni bisogni
Incentivo
Motivo
Istinto
Fattori che aumentano
l’attrattiva di una meta
Meta ultima del
comportamento
Scopo
Drive X Habit
(Hull, 1943, 1952)
Successivamente alla formula è stato
aggiunto l’incentivo
– Spinta X Abitudine X Incentivo
Energizzante
S -> R
Direzionale
Energizzante
Non viene spiegata la complessità della
condotta…….
Le ragioni dell’uomo
Lewin, Murray, Allport prima degli anni ’30
• Rappresentazione, percezione, scenari
• Bisogni psicologici…
• …e loro autonomia
Maslow, 1970
Bisogni di crescita
Bisogni
di autorealizzazione
Bisogni di stima
Bisogni di appartenenza e di
affetto
Bisogni di
carenza
Bisogni di sicurezza
Bisogni fisiologici
Le motivazioni primarie (I)
Le motivazioni biologiche
1) il mantenimento della quantità di
ossigeno in circolo (respirazione e
circolazione sanguigna);
2) il mantenimento della temperatura
corporea entro un determinato livello
critico (termoregolazione);
3) il mantenimento dell’equilibrio idro-salino
(sete) e il mantenimento delle riserve
energetiche (alimentazione);
4) la sopravvivenza della specie
(comportamento sessuale).
Le motivazioni primarie (II)
Altre motivazioni primarie
1) la motivazione all’attività
2) la motivazione alla socializzazione;
3) la motivazione al monitoraggio
affettivo
Il bisogno di sicurezza e
l’attaccamento
Fra i bisogni che, nella piramide di
Maslow fanno riferimento al sé e al
suo sviluppo, è incluso il bisogno di
sicurezza che, insieme alla
motivazione alla socializzazione e al
monitoraggio affettivo sono regolati,
secondo Bowlby (1969, 1973, 1980),
dal sistema di controllo
comportamentale di attaccamento
Sistemi Motivazionali
I sistemi motivazionali proposti da Lichtenberg sono:
1. Regolazione psichica delle esigenze fisiologiche.
2. Attaccamento – affiliazione.
3. Esplorazione – assertività.
4. Avversività.
5. Piacere sensuale – eccitazione sessuale.
Ogni sistema motivazionale può essere attivato
sia dall’interno che dall’esterno e, in
evoluzione e interazione con tutti gli altri,
determina il comportamento, il pensiero e le
emozioni.
Processo Motivazionale
Più che spinte interne o attrattive
esterne
È importante
il ragionamento dell’individuo
Simbolizzazione, Comunicazione, Imitazione,
Autoriflessione, Autoregolazione
Proposito
Volontà
Moventi inconsci
La Mente
È attiva,
selettiva,
trasformativa
Dare senso=Nutrirsi
Tutto può
essere bisogno
I moventi dipendono
dai significati soggettivi
Motivazione alla riuscita
(Atkinson, 1964)
Motivo=
inclinazione
personale
Motivazione=
Motivo
(M+
X
X
AR+
Motivazione=
Aspettativa di riuscita
X V+)
–
(M-
X
X
AR-
Valore
X
V-)
Autoefficacia percepita
(Bandura)
Sé
L’autoefficacia + è messa alla
prova dall’azione: sfida
L’autoefficacia – può non essere
messa in pratica e restare come
convinzione irrealistica:
evitamento
Autoefficacia in ambito Sportivo
Fattori importanti:
– famiglia
– scuola
– Pari
perché forniscono
– occasioni
– modelli
– incentivi
Autonomia
Autoefficacia -2
Interesse per una attività
Convinzioni di efficacia nel
padroneggiare complesse
abilità fisico-motorie
Quindi eventi di successo,
sentimenti di orgoglio
Goal setting e Feedback
Meglio obiettivi specifici
Meglio obiettivi difficili
Meglio obiettivi a medio termine
per giungere al lungo termine
Allenatore
Obiettivi appropriati
Focalizza l’attenzione
Regola lo sforzo profuso
Aumenta la perseveranza
Promuove sviluppo di strategie
Creando e selezionando occasioni
Fornendo un feedback costruttivo
Modeling
Suggerisce comportamenti
Nuove strategie
Confronto
Prestazioni sportive di alto livello
Orchestrare
– Doti
– Capacità
– Risorse ambientali
Management emotivo
– Convinzioni di efficacia del sé
– Strategie di coping
– Persuasione
Imagery
Definition: an
experience
similar to a
sensory
experience but
arising in the
absence of the
usual external
stimuli (Martens,
1982)
Imagery
Imagery
Imagery is more than
visualization. It can involve any
and all of the senses. Kinesthetic
feel is probably the most critical
element.
Does Imagery Work??
3 Kinds of
Evidence
– anecdotal reports
– case studies
– experimental
evidence
Anecdotal Reports
“Before every shot I go to
the movies inside my
head. Here’s what I see.
First, I see the ball where
I want it to finish in a
specific small area or
fairway or green. Next I
see the ball going there it’s path, trajectory, and
behavior on landing.
Finally, I see myself
making the kind of swing
that will turn the first two
images into reality. These
“home movies” are a key
to my concentration and to
my positive approach to
every shot.”
Jack
Nicklaus, 1976
Anecdotal Reports
Shane Murphy
(USOTC) found that:
– 90% of Olympic
athletes use
imagery
– 97% of these felt it
helped performance
– 94% of Olympic
Team Coaches use
imagery in their
practice sessions
– 20% of the coaches
use it in EVERY
session
Case Study Evidence
Clark Kemble (field goal kicker @
CSU)
US Olympic Ski Team (Suinn,
1976)
– team divided into 2 groups: imagery
training and no imagery training
– results became obvious
– Coach called off study and
demanded all his athletes receive
imagery training
Experimental Evidence
Substantial # of experimental research
studies supports the effectiveness of
imagery
Results found in a variety of populations
– volleyball, basketball, football, swimming,
karate, skiing, tennis, golf
2 factors determine the extent imagery
improves performance
– nature of the task (cognitive components
receive greatest benefit)
– skill level of performer (more skilled seem
to benefit most)
Imagery helps in:
setting goals
controlling
emotions
developing selfawareness
improving
concentration
relieving pain
practicing sport
skills
practicing strategy
How does Imagery work?
Psychoneuromuscular
Theory
– training of
neuromuscular
pathways
Symbolic Learning
Theory
– mental “blueprint”
Psychological Skills
Hypothesis
– imagery improves
concentration, selfconfidence, and
reduces anxiety
Sports Imagery Training
Sensory
Awareness
Vividness
Controllability
Self-awareness
Imagery Guidelines
Image performance and the outcome
Image vividly
Use slow-motion for analysis
Image with all the senses
Use an internal focus
Follow images of incorrect performance with
image of correct performance
Use imagery to strengthen your “mental
blueprint” of well-refined skills
Practice, practice, practice
Pitfalls of Imagery Training
Falling asleep
Unrealistic
expectations
Self-doubts
Lack of
concentration
“Forcing” the
practice
How to Visualize
(a) Be in a quiet setting - No Distractions
(b) Get Relaxed
- Keep eyes closed at first
Do deep breathing
Do progressive muscle relaxation
(c) Be in Position
(i) Lying down vs. sitting vs. standing
Some physical movement helps - Remember
the tennis players arms, the basketball
player...
How to Visualize
(d) View of the Action
External or Internal perspective??
i) looking out at yourself (External)
ii) looking out from yourself
(Internal)
iii) Which is best?
(e) Use all the senses especially sight,
kinesthetics (feel) and sound - skates on ice,
bodies on boards
(f) Attach the appropriate emotional state to the
activity, e.g., pain, anger, calm
(g) Use Cue words to help you image
e.g., loose hands, “stick to ice”, quick feet,
powerful
When to Image
(a) Pre-game preparation
To get ready
To raise intensity
To get rid of distractions
To give yourself confidence
(b) During game:
While on the bench seeing what you would
do in the situation. It keeps you in the
game.
(c) Post-game review:
To recall your moves, your thoughts, and
feelings during good and bad performances.
When to Image
d) Pre-practice:
To prepare yourself. Remember, don’t go to
practice--go--and practice.
Visualize intensity.
(e) During practice:
Following individual correction. See
yourself doing the skill before you actually
do it. (Coach’s role)
(f) Post Practice Review
(g) When injured - on the bike
How Much Time?
Sessions are most
productive if they are
short
– 10 - 15 minutes per
day
– Maybe more time
prior to “big”
events
Reminder
– Olympic Alpine Ski
Racers will spend
20 minutes
mentally preparing
for a 2 minute (or
less) event
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