Comments
Description
Transcript
ELEMENTI DI IGIENE
ELEMENTI DI IGIENE Dott. Pietro De Bei IGIENE Dal greco ύуiєіνός sano, salutare, curativo, citato nel giuramento di Ippocrate è il ramo della medicina che tratta le interazioni tra ambiente e salute umana Igiene si occupa di: Commercio degli alimenti Allevamento degli animali Lavoro Rifornimento di acqua Smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi Inquinamento atmosferico e acustico In ambito medico, l’igiene consiste nella difesa da possibili germi patogeni attuabile con misure di disinfezione, sterilizzazione e smaltimento di rifiuti speciali per evitare infezioni L’UOMO VIVE A CONTATTO CON: •ARIA •ACQUA •SUOLO LA TERRA E’ AVVOLTA DA UNA MASSA GASSOSA FORMATA DA: •AZOTO (N) 78 % •OSSIGENO (O) 20 % •ANIDRIDE CARBONICA (CO2) 0,1 % •PERCENTUALI MOLTO PICCOLE DI GAS ALOGENI E RARI CARATTERISTICHE DELL’ARIA •Temperatura •Umidità •Ventilazione •Pressione TEMPERATURA I valori ottimali sono i relazione all’età, al sesso, allo stato di salute dell’individuo che vi abita o vi lavora; è consigliabile che si aggiri intorno ai 23-25°C in inverno e siano inferiori di qualche grado d’estate. MICROCLIMA È il clima ideale negli ambienti confinati dove l’uomo vive e lavora (temperatura, umidità, assenza di rumori, velocità dell’aria) che contribuisce al suo benessere psicofisico. BENESSERE TERMICO Si ha quando l’organismo riesce a mantenere l’equilibrio termico senza far intervenire il proprio sistema di termoregolazione. TEMPERATURA CORPOREA Si misura con il termometro a mercurio “di massima” tarato in °C (gradi Celsius) con lo 0°C che corrisponde al valore di congelamento dell’acqua e 100°C che corrisponde all’ebollizione dell’acqua. UOMO = ESSERE OMEOTERMA L’uomo può vivere solo mantenendo la propria temperatura’uomo può vivere solo mantenendo la propria temperatura entro certi valori; produce calore al freddo e cerca di disperderlo al caldo per mantenere la temperatura interna di 37°C. La TEMPERATURA dell’aria dipende maggiormente per le radiazioni luminose provenienti dal sole. Risente di diversi fattori: •L’altitudine •La latitudine •L’alternarsi delle stagioni •Dalla distribuzione delle terre e dell’acqua VI SONO ALTRE SCALE DI MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA: Réaumur : 0°R congelamento 80°R ebollizione Fahreneit : 32°F congelamento 212°F ebollizione L’uomo al fine di mantenere una temperatura costante e di poter dissipare il calore metabolico in eccesso ha diverse possibilita’. 1. MEZZI FISICI • CONVEZIONE • CONDUZIONE • IRRAGGIAMENTO 2. MEZZI FISIOLOGICI • SUDORAZIONE CONVEZIONE La propagazione avviene nei fluidi, dove il calore si propaga per spostamento di materia CONVEZIONE: Trasferimento di calore da un corpo ad una fonte che si muove attraverso di esso (correnti di aria). Il movimento di aria fredda attraverso la cute più calda provoca l'eliminazione continua di calore. CONDUZIONE Quando si trasmette da un corpo solido ad un altro, posti a diversa temperatura e a contatto fra loro CONDUZIONE: Trasferimento di calore tra due oggetti a temperatura differente, in contatto tra loro tramite una superficie. IRRAGGIAMENTO La trasmissione del calore tra due corpi avviene attraverso le radiazioni emesse da una sorgente, anche se fra i due c’è il vuoto RADIAZIONE o IRRAGGIAMENTO: Trasferimento di calore tra due oggetti a temperatura differente, che non si trovano in contatto. EVAPORAZIONE: Trasferimento di calore per passaggio dallo stato liquido a quello gassoso dei fluidi persi attraverso sudorazione, perdite insensibili attraverso la cute e le vie respiratorie. BENESSERE TERMICO Si ha quando l’organismo riesce a mantenere l’equilibrio termico senza far intervenire il proprio sistema di termoregolazione. Quando la temperatura dell’aria supera i 27°-29°C lo smaltimento del calore avviene per mezzo dell’evaporazione del sudore. Nel caso aumenti anche l’umidita’ vi sono grossi problemi per lo smaltimento del calore (colpo di calore, colpo di sole, sincope, crampi). Allo stesso tempo anche le temperature basse mettono a rischio le capacita’ di risposta dell’organismo che potra’ essere colpito da fenomeni di congelamento, assideramento e morte. Gli stress termici possono portare l’individuo anche ad alterazioni psichiche quali confusione mentale, convulsioni, delirio, perdita di conoscenza. L’UOMO A CONTATTO CON BASSE O ALTE TEMPERATURE PUÒ AVERE PROBLEMI: •Astenia da calore •Crampi da calore •Colpo di sole •Colpo di calore •Geloni ASTENIA DA CALORE Legata all’eccessiva sudorazione con secondaria perdita di sodio in soggetti esposti a temperature ambientali elevate ed in assenza di esercizio fisico. Sintomi: astenia grave, tachicardia, ipotensione arteriosa, cefalea, vomito e nei casi gravi perdita di coscienza CRAMPI DA CALORE Contratture dolorose della muscolatura volontaria, ad insorgenza brusca, secondaria ad esercizio fisico protratto in ambiente caldo COLPO DI SOLE Si manifesta per un protratta esposizione ai raggi solari, le radiazioni infrarosse e ultraviolette del capo e della nuca soprattutto nei soggetti dì pelle chiara. Oltre alla cefalea, nausea, vomito, astenia, agitazione psicomotoria e temperatura elevata, potrebbero manifestarsi danni cutanei (eritema solare). COLPO DI CALORE Quadro secondario all’esposizione a temperature elevate che si verificano quando il soggetto e’ incapace di mantenere un equilibrio termico successivo ad un intenso esercizio fisico svolto in ambiente caldo umido. Sintomatologia: assenza improvvisa di sudorazione, cute calda e secca (superiore a 41°c), astenia, cefalea, nausea e vomito. In casi gravi agitazione psicomotoria e coma. GELONI Sono lesioni temporanee che colpiscono frequentemente le dita delle mani e dei piedi . UMIDITA’ •Assoluta •Specifica •Relativa UMIDITA’ ASSOLUTA Misura quanti grammi di vapore acqueo sono presenti in 1 m3 d’aria umida ad una determinata temperatura e una data pressione. Aumenta con l’aumentare della temperatura. UMIDITA’ SPECIFICA Misura l’umidita’ presente in una massa d’aria. UMIDITA’ RELATIVA Rapporto tra la quantita’ di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantita’ massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione (saturazione) UMIDITA’ ASSOLUTA Quantità di vapore acqueo espressa in grammi contenuta in un metro cubo d'aria. UMIDITÀ SPECIFICA Rapporto della massa del vapore acqueo e la massa d'aria umida, valore che varia seconda della pressione e della temperatura. UMIDITÀ RELATIVA Rapporto percentuale tra la quantità di vapore contenuto da una massa d'aria e la quantità massima (cioè a saturazione) che il volume d'aria può contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione UMIDITÀ RELATIVA E’ un elemento fondamentale per il benessere fisiologico dell’uomo e, in valori elevati favorisce l’nsorgenza di malattie di natura infettiva (agevolando la trasmissione aerogena dei microrganismi; in associazione con alte temperature aumenta le fermentazioni intestinali) e quelle patologie non infettive (m.reumatiche). VENTILAZIONE (VELOCITÀ DELL’ARIA) Produce effetti termici anche senza variazione della temperatura dell’aria e può favorire la dispersione del calore, attraverso la superficie dell’epidermide PRESSIONE ATMOSFERICA Misura l’effetto che la spinta dell’aria ha sulla superficie con cui e’ a contatto. Varia in rapporto alla temperatura dell’aria e all’altitudine. IL D.P.R. 14.01.1997 STABILISCE CHE: •Area di degenza: temperatura invernale non inferiore a 20°C e non inferiore a 22°C per la medicheria/degenze pediatriche, temperatura estiva max 28°C, U.R. 40¸60%, ricambi aria/ora 2 v/h, ecc... •Area di diagnosi e cura: tipo blocco operatorio, temperatura 20-24°C, U.R. 40¸60%, filtrazione 99,97%, ricambi aria/ora 15 v/h, nei locali annessi temperatura 2028°C, U.R. 40¸60%, filtrazione 99,97%, ricambi aria/ora 6¸10 v/h, ecc... •Area servizi generali: tipo uffici, temperatura 18-20°C, U.R. 50% con tolleranza ± 5%, ventilazione 0,1-0,2 m/sec.; centrali tecnologiche temperatura minore di 26°C, U.R. 50%, ecc... SUOLO È formato da vari strati più o meno porosi, da materiali in decomposizione (resti animali, feci, fogliame, ecc.), microrganismi. CICLO DELL’ACQUA La formazione dell’acqua deriva dalla sua vaporizzazione ad opera del sole che riscalda quella presente nei mari, nei laghi e nei fiumi . Tutto ciò da origine alla formazione di nuvole che a loro volta producono fenomeni come pioggia, grandine, neve. L’acqua caduta viene filtrata dagli strati superficiali del terreno e raccolta in “depositi” come le falde, laghi, pozzi, dove l’uomo la preleva per gli usi alimentari, domestici, igienici, ecc. CAPTAZIONE DELL’ACQUA •Sorgenti •Falde •Pozzi DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA •Condutture •Serbatoi UTILIZZO DELL’ACQUA •Per alimentazione •Per l’igiene della persona •Per irrigazione FABBISOGNO GIORNALIERO DI ACQUA in Litri 40 100 BAGNO / DOCCIA RISCIACQUO WC 46 LAVAGGIO PIATTI CURA DEL CORPO CUCINARE/BERE ALTRI USI PULIZIE DOMESTICHE USO LAVATRICE 10 IRRIGAZIONE GIARDINO ALLEVAMENTO ANIMALI 9 20 17 3 8 7 TRATTAMENTO DELL’ACQUA PER ALIMENTAZIONE "Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne' altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana". POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA • Migliorarne sapore, odore e colore • Diminuirne la durezza • Rimuovere nutrienti quali azoto e fosforo • Rimuovere solidi sospesi e sedimentabili • Rimuovere patogeni tramite disinfezione (clorazione, lampade U.V.) A causa del materiale in decomposizione sulla superficie del terreno o della presenza nelle vicinanze di fognature o altre fonti inquinanti (cimiteri, fabbriche), l’acqua non sempre è salubre e può essere la causa di malattie anche mortali. POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA L’acqua superficiale viene sottoposta a trattamento completo di potabilizzazione, mentre quella prelevata dalle falde acquifere ne subisce alcuni a scopo cautelativo POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA Filtri a carboni attivi in grado dì filtrare e rimuovere i composti organici (pesticidi) Aereazione in grado dì far evaporare alcune sostanze Disinfezione: Ozono per distruggere batteri e virus Clorazione con una azione antibatterica piu’ incisiva Raggi ultravioletti che distruggono il dna dì qualsiasi forma vivente senza alterare il sapore dell’acqua. POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA SUPERFICIALE Oltre alle tecniche di disinfezione vengono utilizzate tecniche per rimuovere le impurita’ piu’ grossolane: Sedimentazione: le impurita’ vengono fatte depositare per gravita’ sul fondo delle vasche dove l’acqua riposa Chiaroflocculazione: i fiocchi di particelle piu’ piccole e leggere vengono intrappolate dalle sostanze “flocculanti”. POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA Il calore resta ancora un metodo efficace per distruggere i microrganismi presenti nell’acqua •Ebollizione •Pasteurizzazione POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA • Migliorarne sapore, odore e colore • diminuirne la durezza • Rimuovere nutrienti quali azoto e fosforo • rimuovere solidi sospesi e sedimentabili • Rimuovere patogeni tramite disinfezione (clorazione, lampade U.V.) ACQUA POTABILE Parametro Calcio (Ca) Cloruri (Cl) Solfati (SO4) Valore limite (DLgs 31/2001) non previsto 250 mg/l 250 mg/l Nitrati (NO3) 50 mg/l Nitriti (NO2) 0,50 mg/l Potassio (K) Sodio (Na) Durezza (°F) non previsto 200 mg/l 14-50 °F NELLA COSTRUZIONE DI ABITAZIONI SI DOVREBBE CONTO DI: NUOVE TENER •Posizione nord – sud – est - ovest •Distanze da fonti inquinanti (cimiteri, discariche, fabbriche, ecc.) •Distanze da fonti di inquinamento acustico •Ventilazione dell’aria •Temperatura •Umidità RIFIUTI LIQUIDI O LIQUAMI Sono costituiti da una mescolanza di materiali di rifiuto ( urine, feci, acqua degli sciacquoni o utilizzata per l’igiene e l’alimentazione ) diluiti da una quantita’ piu’ o meno grande d’acqua che viene utilizzata per il loro allontanamento le (acque sporche) e tramite le fognature vengono inviate al depuratore. RIFIUTI LIQUIDI Dopo la fase di sedimentazione e di allontanamento dei grassi, viene allontanata l’acqua e ad opera di batteri anaerobi i fanghi vengono trattati e resi inattivi . Questi fanghi possono essere utilizzati come concimi. RIFIUTI SOLIDI Normalmente i rifiuti vengono inviati agli impianti di compostaggio o agli inceneritori o agli impianti di termovalorizzazione L’ideale sarebbe fare la cernita dei prodotti dì scarto. RIFIUTI SOLIDI Dai rifiuti solidi organici, una volta estratta l’acqua, vengono prodotti concimi SALUTE Assenza di malattia o infermita’ SALUTE ? È lo stato di completo benessere fisico, psichico e sociale (emotiva, relazionale, spirituale)….. E non semplicemente l’assenza della malattia O.M.S. 1948 SALUTE: E’ BENESSERE FISICO, MENTALE, SOCIALE UNO STATO DINAMICO DI COMPLETO E NON MERA ASSENZA DI MALATTIA. Corpo Ambiente fisico SPIRITUALE, O.M.S. 1998 Mente Ambiente sociale EQUILIBRIO SALUTE E’ una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico, dell’individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale. A. SEPPILLI, 1996 SALUTE Secondo l’O.M.S. è un diritto fondamentale dell’individuo DIRITTO ALLA SALUTE SECONDO LA COSTITUZIONE ITALIANA DEL 1948 Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti……. ….nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. MALATTIA Qualunque alterazione dello stato fisiologico e psicologico dell’organismo, capace di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo. Tradizionalmente la malattia e’ stata intesa dal punto di vista strettamente somatico, cioè e’ stata descritta come una serie di alterazioni limitate al corpo IMPORTANZA SOCIALE DELLA MALATTIA Dal punto di vista economico: •Le morti premature •L’invalidita’ parziale o totale •La perdita delle giornate lavorative •Il costo dell’assistenza medica e della difesa della salute Dalle stime effettuate, la perdita delle giornate lavorative rappresenta circa il 2% del reddito nazionale (cifra superiore a quella dovuta al peggior anno di sciopero. Le perdite per malattia sommate ai costi . Per l’assistenza e la prevenzione si avvicina al 20% del reddito nazionale. SALUTE MALATTIA OMEOSTASI DEFINIZIONE DI IGIENE Branca della medicina che si occupa della salvaguardia della salute collettiva e del singolo individuo mediante la prevenzione EPIDEMIOLOGIA Si occupa dello studio della distribuzione e della frequenza delle malattie e di eventi di rilevanza sanitaria sulla popolazione PRINCIPALI CAUSE DÌ MORTE NELL’UOMO NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI, RAFFONTO 1900 (IN ROSSO) E 1984 (IN VERDE) MICRORGANISMI Sono agenti capaci di causare le malattie infettive. Virus Rickettzie Protozoi Batteri Miceti VIRUS (INTRACELLULARI) Sono i microrganismi più piccoli che necessitano per la loro vita di penetrare nella cellula ospite RICKETTSIE (intracellulari) Sono di grandezza intermedia tra virus e batteri. Sono trasmesse generalmente dalle zecche , pulci e pidocchi. Sono cause della febbre bottonosa, del tifo petecchiale e della febbre q. PROTOZOI (EXTRACELLULARI) Fanno parte di questa categoria le amebe che sono parassiti intestinali PROTOZOI Anche questi sono piu’ grandi dei batteri. Possono provocare malattie quali la malaria, il trichomonas vaginalis, la toxoplasmosi, la malattia del sonno, la dissenteria amebica, ecc. BATTERI (EXTRACELLULARI) Microrganismi unicellulari della grandezza che varia da circa 0,2 µm (micrometro) a 30 µm (Micrometro = milionesima parte del metro) I BATTERI SI DISTINGUONO PER FORMA •Rotondeggiante •A spirale •Bastoncellare (bacilli) Batteri: riproduzione •Diplococchi : batteri associati due a due •Streptococchi: a catenella •Tetradi: a gruppi di quattro cellule •Sarcine: otto cocchi a forma di cubo •Stafilococchi: a grappolo BATTERI Si distinguono inoltre per la colorazione gram: •Gram – : non trattiene il colorante •Gram+: in grado dì trattenere il colorante (viola scuro) Questa distinzione e’ utile per la scelta del disinfettante piu’ idoneo BATTERI Non tutti i batteri sono dannosi: formaggio, yogurt, flora intestinale, Altri sono dannosi: salmonella, bacillo di koch, lo stafilococco, ecc. FATTORI IMPORTANTI PER LA CRESCITA E LA VITA DEI BATTERI Nutrimento: si possono nutrire di sostanza organiche e inorganiche (materiali biologici, alimenti, sporco) Umidita’: riescono a crescere con umidita’ superiore al 15 % Temperatura Ossigeno RESPIRAZIONE DEI BATTERI Aerobi: respirano ossigeno Anaerobi: possono vivere in ambiente privo si ossigeno Anaerobi facoltativi: vivono sia in presenza che in assenza di ossigeno Anaerobi obbligati: possono sopravvivere solo in assenza di ossigeno Spore In condizioni ambientali precarie i Clostridi, bacilli anaerobi obbligati sono in grado sopravvivere producendo al loro interno delle formazioni particolari chiamate “spore” . La spora disidratata, resiste eccezionalmente anche per lungo tempo, al calore, al freddo, all’essiccamento, alle radiazioni e a numerose sostanze disinfettanti e in condizioni ottimali torna alla forma vegetativa e la cellula batterica ricomincia a moltiplicarsi. CARATTERISTICHE DEI BATTERI Gram + / Gram – Morfologia Dimensioni Mobilita’ o meno per presenza di flagelli Necessita’ di ossigeno Habitat dove vivono (acqua, suolo, aria; parassitismo verso piante, animali o uomo) I clostridi (clostridium botulinum e clotridium) producono due potentissime esotossine che causano il tetano e il botulino. Sono normalmente saprofiti che vivono nel suolo o nell’intestino di alcuni animali o dell’uomo CICLO DI SPORULAZIONE CONDIZIONI FAVOREVOLI CONDIZIONI SFAVOREVOLI DESPORULAZIONE SPORULAZIONE TETANIA BATTERI In particolari condizioni vi sono batteri che possono assumere il ruolo di patogeni che li fanno definire opportunisti: •Saprofiti •Commensali •Parassiti SAPROFITI o PUTREFATTORI Sono microrganismi che vivono nell’ambiente esterno (flora batterica sulle superfici) e che traggono il proprio nutrimento da materiali organici in decomposizione. COMMENSALI o SIMBIONTICI Vivono in simbiosi sulla cute e le mucose senza avere azione patogena, anzi risultano utili all’uomo (flora batterica intestinale e vaginale). Appartengono a questo gruppo anche i microrganismi che causano il sudore. In determinate situazioni diventare patogeni. possono PARASSITA Ospite dannoso perché vive a spese dell'organismo ospitante e generalmente gli reca dei danni a causa delle tossine che produce (es.: Salmonella typhi). Sin dal primo contatto con il microrganismo l’ospite si oppone con una serie di difese: BARRIERE NATURALI: cute, mucose, secrezioni, lacrime, saliva, acidità gastrica, ecc.; IMMUNITA’: produzione di anticorpi ; REFRATTARIETA’: resistenza naturale, geneticamente determinata (specie, razza, ecc.) TOSSINE TOSSINA BOTULINICA “Veleni” di natura proteica prodotti dalla cellula batterica TOSSINE ESOTOSSINE: sono rilasciate all’esterno dai batteri ENDOTOSSINE: sono contenute nella cellula batterica e si liberano nell’organismo dopo la lisi dei batteri stessi MICETI O FUNGHI (extracellulari) Di dimensioni piu’ grandi dei batteri e piu’ resistenti a disinfettanti. Come i batteri necessitano di temperatura, umidita’ nutrimento e ossigeno per poter crescere e moltiplicarsi. Si distinguono inoltre per la forma tondeggiante (lieviti) o lunghi filamenti (muffe) MICETI o FUNGHI Crescono soprattutto in ambiente umido. Vi sono muffe e lieviti utili (in campo alimentare) e altri dannosi (candida). TEMPO D’INCUBAZIONE SINTOMI GERME MATRICE ALIMENTARE 1-6 ORE ATTACCO ACUTO DÌ VOMITO BACILLUS CEREUS (TOSSINA EMETICA) 1-6 ORE NAUSEA – VOMITO – CRAMPI ADDOMINALI - IPOTERMIA STAPHYLOCOCCUS AUREUS PRODOTTI DÌ GASTRONOMIA – DOLCI – PIATTI COTTI PRONTI MANIPOLATI E CONSERVATI NNON REFRIGERATI 6-12 ORE DIARREA – FEBBRE –DOLORI ADDOMINALI LISTERIA MONOCYTOGENES (INFEZIONE DIARROICA) FORMAGGI – VERDURE - CARNI 6-24 ORE DIARREA – DOLORI ADDOMINALI – TALVOLTA VOMITO E FEBBRE BACILLUS CEREUS (TOSSINA DIARROICA ALIMENTI RICCHI DÌ AMIDO – CEREALI – VERDURE – PASTICCERIA – SALSE – ZUPPE – SPEZIE – CARNI COTTE NON REFRIGERATE E POI RISCALDATE 6-24 ORE DIARREA – A VOLTE FEBBRE – DOLORI ADDOMINALI – RARAMENTE VOMITO VIBRIO PARAHOMELITICUS PRODOTTI ITTICI CONSUMATI CRUDI O ALIMENTI MANIPOLATI DOPO COTTURA 6 – 48 ORE DIARREA – DOLORI ADDOMINALI – TALVOLTA VOMITO E. COLI ETEC ENTEROEMORRAGIA EPEC ENTEROPATOGENETICA EIEC ENTEROINVASIVA CARNI CRUDE O POCO COTTE – VERDURE CRUDE – LATTE CRUDO O INADEGUATAMENTE PASTORIZZATO – ACQUA CONTAMINATA RISO BOLLITO –ALIMENTI RICCHI DÌ AMIDO NON RAFFREDDATI DOPO LA COTTURA TEMPO D’INCUBAZIONE SINTOMI GERME MATRICE ALIMENTARE 6 -48 ORE DIARREA – FEBBRE – DOLORI ADDOMINALI – TALVOLTA VOMITO SALMONELLA NON TIFOIDE MOLLUSCHI – PRODOTTI CARNEI – UOVA – LATTICINI – VEGETALI – INSALATE , ECC. 12-24 ORE DIARREA – DOLORI ADDOMINALI (CRAMPI) CLOSTRIDIUM PERFRIGENS CARNI (ROASTBEEF, ARROSTI, ARROTOLOTI DÌ TACCHINO) – VERDURE – SPEZIE – SALSE – PREPARAZIONI GASTRONOMICHE – CIBI COTTI E POI CONSERVATI AL DÌ SOPRA DEI 4° C. 12 – 48 ORE VERTIGINI – MAL DÌ TESTA – DIPLOPIA – SECCHEZZA DELLE FAUCI CLOSTRIDIUM BOTULINUM CONSERVE A BASSO GRADO DÌ ACIDITà, SOTT’OLIO O SOTTO VUOTO O INEGUATAMENTE STERILIZZATE 12 -72 ORE DIARREA - GASTROENTERITE AEROMONAS SPP ACQUA – VEGETALI CONSERVATI A LUNGO IN FRIGORIFERO – INSALATE IV GAMMA PRONTE ALL’USO – CARNI – PESCE – GELATI – MOLLUSCHI – TORTA DÌ CREMA 1-3 GIORNI DIARREA – FECI CON SANGUE – FEBBRE – VOMITO – DOLORI ADDOMINALI SCHIGELLA SPP INSALATE – VERDURE – CARNI – PESCE – MOLLUSCHI – CROSTACEI – TUTTI GLI ALIMENTI CRUDI O POCO COTTI NON REFRIGERATI E MANIPOLATI 1-4 GIORNI DIARREA ACQUOSA – VOMITO DISIDRATAZIONE VIBIO CHOLEREA ALIMENTI CONTAMINATI DA ACQUA INFETTA – PRODOTTI ITTICI CRUDI TEMPO D’INCUBAZIONE SINTOMI GERME MATRICE ALIMENTARE 2 -4 GIORNI DOLORI ADDOMINALI – FEBBRE – CEFALEA – DIARREA – VOMITO YERSINIA ENTERO-COLITICA CARNI CRUDE O POCO COTTE – LATTE – PRODOTTI LATTIEROCASEARI – UOVA – VEGETALI – PRODOTTI ITTICI 2 – 5 GIORNI FEBBRE - DIARREA PERSISTENTE CAMPYLOBACTER JEJUNIII POLLAME POCO COTTO – CARNI IN GENERE POCO CRUDE O POCO COTTE – LATTE NON PASTORIZZATO – OSTRICHE 1 -10 GIORNI (IN MEDIA 3 – 5 GIORNI) FEBBRE – DIARREA PERSISTENTE – FECI MALEODORANTI CON SANGUE E.COLI 0157:H7 CARNI CRUDE O POCO COTTE – LATTE NON PASTORIZZATO – VERDURE CRUDE CONTAMINATE 3 60 GIORNI (IN MEDIA 7 -14 GIORNI) FEBBRE – ANORESSIA – MALESSERE – MIALGIA – DIARREA PERSISTENTE SALMONELLA TYPHI 2-6 SETTIMANE MENINGITE – FEBBRE – SEPSI NEONATALE LISTERIA MONOCYTOGENES (MALATTIA INVASIVA) MOLLUSCHI – PRODOTTI CARNEI – UOVA – VEGETALI – INSALATE, ECC. FORMAGGI – VERDURE - CARNI BOMBA BATTERIOLOGICA BOMBA BATTERIOLOGICA PATOGENICITA’ Capacita’ dei microrganismi di causare un danno all’ospite, producendo una malattia; e’ tipica dei parassiti. INVASIVITA’ Capacita’ dei microrganismi diffondersi nell’organismo ospite di INFETTIVITA’ Capacita’ dei microrganismi di penetrare e riprodursi (= carica infettante) TOSSIGENICITA’ Capacita’ dei produrre tossine microrganismi di CONTAGIOSITA’ Capacita’ dei microrganismi di passare da un ospite all’altro In base alla contagiosità si distinguono: Malattie INFETTIVE CONTAGIOSE nelle quali l’agente patogeno viene eliminato nell’ambiente e può infettare un nuovo ospite (influenza, varicella, ecc.) Malattie INFETTIVE NON CONTAGIOSE in cui l’agente patogeno si diffonde a mezzo di specifici sistemi (Tetano, Malaria) PREVENZIONE Sono tutte quelle misure messe in campo con l’obiettivo di: -proteggere il singolo individuo -controllare le malattie nella popolazione - eliminare e eradicare le malattie PREVENZIONE PRIMARIA Ha l’obiettivo di impedire l’insorgenza di nuovi casi di malattia nei soggetti sani attraverso: -potenziamento delle capacità di difesa dell’organismo -rimozione dei comportamenti nocivi -intervenendo sull’ambiente di vita e di lavoro PREVENZIONE SECONDARIA Ha l’obiettivo di scoprire e guarire i casi di malattia prima che essi si manifestino clinicamente attraverso: - screening - selettivo - di massa PREVENZIONE TERZIARIA Ha l’obiettivo di impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e favorire il recupero dagli handicap attraverso: - tecniche di riabilitazioNE PROFILASSI = PREMUNIRSI Persegue il fine di prevenire o limitare l’isorgenza e la diffusione delle malattie nella popolazione. LA PROFILASSI SI DISTINGUE: Diretta Indiretta Specifica PROFILASSI DIRETTA Insieme di provvedimenti che si adottano in presenza di un caso di malattia infettiva, al fine di evitarne la diffusione: denuncia, isolamento, accertamento diagnostico, disinfezione, disinfestazione, sterilizzazione, ricerca e bonifica dei portatori. PROFILASSI DIRETTA Si adottano azioni relative a: Al malato Al portatore PROFILASSI INDIRETTA Si propone, attraverso l’educazione sanitaria, dì modificare le condizioni ambientali che favoriscono la diffusione dei microrganismi patogeni e degli agenti infestanti PROFILASSI INDIRETTA Igiene del suolo e dell’abitato Igiene degli alimenti Approvigionamento idrico Smaltimento dei rifiuti PROFILASSI SPECIFICA Si utilizzano provvedimenti specifici al fine di rafforzare le difese individuali e di impedire l’insorgenza della malattia. Si utilizzano: Vaccini Sieri Farmaci chemioterapici PORTATORI I soggetti sono in grado di contagiare perche’ ospitano ed eliminano uno specifico agente patogeno (anche in assenza di segni clinici di malattia) e lo trasmettono ad altri soggetti POSSIAMO DISTINGUERE: -Portatore malato -portatore precoce -portatore convalescente -portatore cronico -portatore sano PORTATORE PRECOCE Si trova nel periodo tra il contatto con il microrganismo e la malattia conclamata (periodo di incubazione) PORTATORE CONVALESCENTE Pur non essendo ancora malato, elimina ancora i microrganismi per qualche settimana a 2-3 mesi massimo PORTATORE PERMANENTE O CRONICO Il soggetto e’ un portatore convalescente, che puo’ restare contagioso per anni o addirittura per tutta la vita dopo la guarigione. PORTATORE SANO Soggetto che pur non ammalandosi o si trova ancora in una fase di incubazione, ospita ed elimina stabilmente o temporaneamente i microrganismi I PORTATORI DI INFEZIONE VIE DI ELIMINAZIONE DEI MICRORGANISMI - Cute - Mucose: vie respiratorie, via buccale, via intestinale, vie genito-urinarie, vie congiuntivale - Sangue MODALITA’ DI CONTAGIO TRASMISSIONE DIRETTA: -Contatto fisico vero e proprio -per rapporto di estrema vicinanza TRASMISSIONE INDIRETTA: a mezzo di veicoli e vettori TRASMISSIONE DIRETTA Avviene quando i microrganismi passano dal soggetto infetto al soggetto recettivo: •Baci (mononucleosi) •Rapporti sessuali (sifilide o LUE, AIDS, epatite C) TRASMISSIONE INDIRETTA L’agente patogeno, eliminato dalla sorgente di infezione, rimane per un periodo più o meno lungo nell’ambiente esterno prima di penetrare nell’organismo del soggetto recettivo: Tetano Trasmissione diretta Contatto diretto Sessuale Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Vie di eliminazione Secreti Escreti Parenterale inapparente Verticale Lo scambio ematico Vie di penetrazione Cute Mucose Uomo sano e recettivo TRASMISSIONE INDIRETTA Necessita di intermediari definiti: • Veicoli •Vettori VIE DI TRASMISSIONE DEI MICRORGANISMI •TRASMISSIONE DIRETTA: per contatto diretto tra superficie cutanea e superficie cutanea e trasferimento dei microrganismi dal malato o portatore e individuo sano o immunodepresso •TRASMISSIONE INDIRETTA: tra soggetto malato e individuo sano o immunodepresso vi è un oggetto infetto che funge da intermediario (strumento, ago, indumenti, mani, guanti) Trasmissione indiretta Veicoli Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Vie di eliminazione Vie di penetrazione Vettori Serbatoio Uomo sano e recettivo Trasmissione indiretta Trasmissione diretta/indiretta Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Vie di eliminazione Mani Enterobatteri Enterovirus Parassiti intestinali Feci Trasmissione indiretta Malattie veicolate da alimenti Tossinfezioni alimentari Veicoli Vettori Alimentazione Uomo sano e recettivo Trasmissione attraverso l’aria Goccioline Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Aria Nuclei di goccioline Polveri Vie respiratorie Uomo sano e recettivo Storia naturale delle malattie infettive Trasmissione diretta Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Vie di eliminazione Secreti Escreti Vie di penetrazione Cute Mucose Trasmissione indiretta Uomo sano e recettivo Il ruolo dei mezzi inanimati nella trasmissione delle malattie Aria Suolo Sorgente di infezione: uomo o animale (malato o portatore) Veicoli Alimenti Acqua Effetti di uso Favorenti Ostacolanti Indifferente Uomo sano e recettivo AGENTE INFETTANTE Microrganismo in grado di penetrare in un organismo ospite provocandovi un’infezione o una malattia infettiva. SERBATOI Mezzi animati o inanimati dove i microrganismi si moltiplicano SERBATOIO DI INFEZIONE E’ rappresentato dall’habitat abituale dove vive e si moltiplica il microrganismo - substrati ambientali - piante - alcuni animali - uomo FONTE O SORGENTE D’INFEZIONE Sono i soggetti infetti (uomo o animali malati, convalescenti o portatori) in grado di disseminare germi patogeni FONTE O SORGENTE D’INFEZIONE Sono anche i mezzi inanimati dai quali l’agente passa direttamente o indirettamente all’ospite recettivo A VOLTE SERBATORIO E SORGENTE DI INFEZIONE COINCIDONO PROFILASSI DIRETTA azioni relative al malato: Denuncia (o notifica) ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO (esami colturali e sierologici) INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA (modalità con le quali è avvenuto il contagio) Isolamento e contumacia Terapia Dirinfezione e disinfestazione La denuncia individua i focolai di infezione, l’isolamento li circoscrive, la disinfezione e la disinfestazione li estinguono . CONTUMACIA E SORVEGLIANZA QUARANTENA (O CONTUMACIA): Isolamento o restrizione dei movimenti, per la durata del periodo di incubazione, di contatti sani dì un soggetto malato. SORVEGLIANZA SANITARIA: Obbligo di sottoporsi a controlli da parte dell’autorita’ sanitaria, senza restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo pari a quello massimo di incubazione della malattia. ISOLAMENTO ISOLAMENTO: separazione , per il periodo di contagiosita’ del soggetto infetto dagli altri soggetti in ambiente e condizioni tali da prevenire o limitare la trasmissione diretta o indiretta dell’agente infettivo. Isolamento domiciliare: allontanamento del paziente da tutte le comunita’ estrane e allo stretto ambito familiare. Isolamento domiciliare: si applica in caso di agenti altamente infettivi o molto virulenti che possono essere trasmessi per via aerea o per contatto diretto PROFILASSI SPECIFICA È rivolta alle malattie infettive contagiose e non contagiose e mira a fornire all’organismo uno stato di protezione piu’ o meno duraturo verso i microrganismi responsabili di esse. LA PROFILASSI SPECIFICA SI ATTUA ATTRAVERSO: Immunoprofilassi attiva o vaccino profilassi Immunoprofilassi passiva Chemioprofilassi EVOLUZIONE DELLA MALATTIA •infezione muta senza evidenti sintomi, oppure •infezione abortiva con leggeri sintomi, oppure •infezione manifesta con sintomi clinicamente marcati (malattia infettiva) VEICOLI (mezzi inanimati) - Aria (goccioline, nuclei di goccioline, granuli di polvere) - Acqua per inquinamento secondario -Alimenti per contaminazione primaria o secondaria - Suolo - Oggetti d’uso (posate, spazzolino da denti, ecc.) -Presidi medico sanitari (siringhe, cateteri, ecc.) VETTORI DI MALATTIE INFETTIVE Insetti, antropodi e animali trasportano i microrganismi LA TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE È LEGATA A: •Ambiente •Agente •Ospite AMBIENTE Sito d’incontro dove l’agente infettante trasmette all’ospite la malattia AGENTE Diverse malattie trasmissibili sono legate a virus o batteri che hanno come unico bersaglio l’uomo, altre sono causate da agenti che colpiscono anche gli animali che fungono da serbatoio . OSPITE Colui (uomo o animale) che “ospita” l’agente infettante, spesso immunodepresso, che potrebbe trasmetterlo all’uomo o all’animale OSPITE “SUSCETTIBILE” Che permette la l’attecchimento e la microrganismi penetrazione, crescita dei VIA DI ELIMINAZIONE E’ legata al tipo di malattia infettiva I microrganismi di solito sono contenuti nelle secrezioni ed escrezioni degli orifizi, quindi lacrime, muco, saliva, urina, sperma, secrezioni vaginali e feci VIA RESPIRATORIA i microrganismi vengono eliminati sotto forma di goccioline attraverso la respirazione, la tosse , gli starnuti, ecc. (influenza, raffreddore, pertosse, TB polmonare, meningite, ecc.) VIA INTESTINALE Con le feci vengono eliminati germi patogeni (vibrione del colera, virus della poliomielite, virus dell’epatite A, ecc.) VIA GENITO-URINARIA l’eliminazione di agenti patogeni attraverso le urine non rappresenta un evento molto frequente (es. TB renale). Le secrezioni degli organi genitali possono dar luogo a malattie a trasmissione sessuale (es. sifilide, AIDS, Epatite C, ecc.) VIA CUTANEA i germi vengono eliminati attraverso le lesioni cutanee presenti durante le malattie esantematiche (es. varicella), micosi cutanee, da lesioni profonde che fistolizzano all’esterno (es. pus) o da soluzioni di continuo (ferite) VIA PLACENTARE Attraverso questa via di eliminazione la madre affetta da una malattia infettiva la trasmette all’embrione (es. rosolia, toxoplasmosi, ecc.) VIA EMATICA Diverse sono le malattie infettive trasmesse attraverso questa via che possono penetrare attraverso lesioni di continuo della cute o attraverso la congiuntiva PER NON PERMETTERE LA PENETRAZIONE DEI MICRORGANISMI L’OSPITE DEVE: •Mantenere la cute integra e curata •Lavarsi bene le mani in caso contaminazione •Adottare sane abitudini di vita •Evitare luoghi chiusi e affollati di Come abbiamo visto condizioni ambientali difficili portano alla morte o al rallentamento della crescita e della riproduzione dei microrganismi VIE DI PENETRAZIONE DEI MICRORGANISMI -Via placentare -Cute -Mucose: vie respiratorie, vie digerenti, vie genito-urinarie, vie congiuntivale -Via umorale (ematica) VIA CUTANEA La cute se integra costituisce un naturale e valida barriera all’ingresso dei microrganismi. L’ingresso può avvenire attraverso le lesioni, le punture degli insetti, il morso o il graffio di animale VIA MUCOSA Le mucose delle vie respiratorie, apparato digerente, apparato genito-urinario, congiuntiva, ecc. costituiscono la principale porta d’ingresso per germi patogeni poiché sono particolarmente vulnerabili, anche se dotate di alcuni fattori di difesa. VIA PLACENTARE Dall’organismo materno a quello fetale attraverso la placenta PERIODO DI INCUBAZIONE E’ il periodo (da pochi giorni a diversi anni) che intercorre tra l’infezione e le manifestazioni della malattia. E’ dipendente dalla carica microbica, virulenza del microrganismo e dalla risposta immunitaria dell’ospite. Modalità di diffusione Dimensioni µm Numero distanza Fonazione (goccioline della bocca Tra 25 e 2000 Variabile in rapporto a salivazione, “enfasi”, consonanti (b,f,t,s) 30 cm Starnuto < 100 media 10 - > 1 20.000 circa con uno starnuto Fino a 4,5 metri (45 m/sec.) Tosse (goccioline bronchiali) Fra 10 e 1 10 - 100 Circa 1 metro AGENTI INFETTIVI VIRUS BATTERI FUNGHI PROTOZOI RICCHETTIE SERBATOI PERSONE ACQUA E SOLUZIONI MEDICAZIONI OSPITI SUSCETTIBILI IMMUNOCOMPROMESSI OPERATI USTIONATI MALATTIE CRONICHE PORTE DI USCITA ESCREZIONI SECREZIONI PORTE DI INGRESSO MEMBRANE MUCOSE CUTE LESA TRATTO GASTROINTESTINALE TRATTO GENITOURINARIO MODALITA’ DI TRASMISSIONE PER CONTATTO (DIRETTO, INDIRETTO, DROPLET), PER VIA INDIRETTA AGENTI IN FETTIVI VIRUS BATTERI FUNGHI PROTOZOI RICCHETTIE SERBATOI PERSON E ACQUA E SOLUZIONI MEDICAZIONI OSPITI SUSCETTIBILI IMMUNOCOMPROMESSI OPERATI USTIONATI MALATTIE CRONICHE PORTE DI USCITA ESCREZIONI SECREZIONI PORTE DI INGRESSO MEMBRANE MUCOSE CUTE LESA TRATTO GASTROIN TESTINALE TRATTO GENITOURINARIO MODALITA’ DI TRASMISSIONE PER CONTATTO (DIRETTO, INDIRETTO, DROPLET), PER VIA INDIRETTA L’Isolamento è la separazione, per il periodo di contagiosità, delle persone (o degli animali) infette dagli altri in ambiente e condizioni tali da prevenire o limitare la trasmissione diretta o indiretta dell’agente infettivo. Quarantena (o contumacia): isolamento o restrizione dei movimenti, per la durata del periodo di incubazione, di contatti sani di un soggetto malato (provvedimento raro nei paesi industrializzati es. SARS nel 2003) Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a controlli da parte dell’Autorità sanitaria, senza restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo pari a quello massimo di incubazione della malattia (sorveglianza sanitaria delle persone che hanno avuto contatti con il caso durante le tre settimane seguenti all’inizio della malattia e sorveglianza di queste per tre settimane dall’ultimo contatto, con misurazione della temperatura corporea due volte al dì ed ospedalizzazione, con isolamento, al riscontro di temperature superiori a 38,3 °C. MISURE DI ISOLAMENTO CATEGORIE DI ISOLAMENTO: Isolamento Stretto:si applica in caso di agenti altamente infettivi o molto virulenti che possono essere trasmessi per via aerea o per contatto diretto (quali difterite, peste polmonare, febbri emorragiche, SARS). E’ richiesta una stanza separata per il paziente (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza), con sistema di ventilazione a pressione negativa, possibilmente dotata di anticamera, e con porte con chiusura a tenuta, nonché l’uso di mezzi di barriera ed indumenti protettivi per tutte le persone che entrano nella stanza. Isolamento stretto Stanza singola con ventilazione pressione negativa SI Stanza singola normale - mascherine SI guanti SI camici SI ISOLAMENTO DA CONTATTO: si applica per patologie che si trasmettono principalmente per contatto diretto e stretto col paziente, o attraverso il contatto con oggetti utilizzati dal paziente (es: isolamento da contatto in ambiente ospedaliero in caso di rosolia, in caso di P. corporis) E’ indicata una stanza separata (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza) e maschere, camici e guanti sono indicati per chiunque giunge a contatto diretto con il paziente ed in particolare con lesioni o materiale biologico. Isolamento da contatto Stanza singola con ventilazione pressione negativa NO Stanza singola normale SI mascherine SI guanti SI camici SI ISOLAMENTO RESPIRATORIO: È indicato per prevenire la trasmissione di malattie infettive che si trasmettono per via aerea a breve distanza (es: meningiti, TBC polmonare attiva fino a negativizzazione dell’escreato). In tali casi sono indicate stanze singole (pazienti con la stessa patologia possono essere ospitati nella stessa stanza), le stanze devono essere a porte chiuse con adeguata aerazione; è raccomandato l’uso di mascherine per tutte le persone che vengono in contatto con il paziente. Non è indicato l’uso di guanti e camici. Isolamento respiratorio Stanza singola con ventilazione pressione negativa NO Stanza singola normale SI mascherine SI guanti NO camici NO ISOLAMENTO ENTERICO O PRECAUZIONI ENTERICHE: riguarda patologie a trasmissione orofecale (es amebiasi, colera, diarrea da causa non nota, salmonellosi ecc) E’ raccomandato l’uso di guanti nel caso di manipolazione o contatto con materiali contaminati e l’uso di camici se si prevede la contaminazione con le feci. Una stanza ed un bagno separati sono indicati nel caso di scarsa igiene del paziente Isolamento enterico Stanza singola con ventilazione pressione negativa NO Stanza singola normale Solo in caso di scarsa igiene del paziente mascherine NO guanti SI camici SI se si prevede contaminazione con le feci Quali sono le precauzioni standard che il personale sanitario deve adottare in caso di presenza di malattie trasmissibili? Precauzioni standard: sono quel complesso di pratiche che mirano a prevenire l’esposizione parenterale e a prevenire le esposizioni delle membrane mucose e della cute non intatta di operatori sanitari a patogeni trasmessi per via parenterale Sono basate sull’assunzione che nel sangue o in altri fluidi biologici possano essere presenti HIV, HBV, HCV ed altri agenti patogeni a trasmissione parenterale Si basano essenzialmente sull’uso di mezzi di barriera: guanti, maschere, sistemi di protezione per gli occhi e schermi facciali.