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ELEMENTI DI IGIENE

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ELEMENTI DI IGIENE
ELEMENTI DI IGIENE
Dott. Pietro De Bei
IGIENE
Dal greco ύуiєіνός sano, salutare,
curativo, citato nel giuramento di
Ippocrate è il ramo della medicina
che tratta le interazioni tra
ambiente e salute umana
Igiene si occupa di:
 Commercio degli alimenti
 Allevamento degli animali
 Lavoro
 Rifornimento di acqua
 Smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi
 Inquinamento atmosferico e acustico
In
ambito
medico, l’igiene
consiste nella difesa da possibili
germi patogeni attuabile con
misure
di
disinfezione,
sterilizzazione e smaltimento di
rifiuti speciali per evitare infezioni
L’UOMO VIVE A CONTATTO CON:
•ARIA
•ACQUA
•SUOLO
LA TERRA E’ AVVOLTA DA UNA
MASSA GASSOSA FORMATA DA:
•AZOTO (N) 78 %
•OSSIGENO (O) 20 %
•ANIDRIDE CARBONICA (CO2) 0,1 %
•PERCENTUALI MOLTO PICCOLE DI GAS
ALOGENI E RARI
CARATTERISTICHE DELL’ARIA
•Temperatura
•Umidità
•Ventilazione
•Pressione
TEMPERATURA
I valori ottimali sono i relazione all’età, al
sesso, allo stato di salute dell’individuo
che vi abita o vi lavora; è consigliabile che
si aggiri intorno ai 23-25°C in inverno e
siano inferiori di qualche grado d’estate.
MICROCLIMA
È il clima ideale negli ambienti
confinati dove l’uomo vive e lavora
(temperatura, umidità, assenza di
rumori, velocità dell’aria) che
contribuisce al suo benessere
psicofisico.
BENESSERE TERMICO
Si ha quando l’organismo riesce a
mantenere l’equilibrio termico senza
far intervenire il proprio sistema di
termoregolazione.
TEMPERATURA CORPOREA
Si misura con il termometro a mercurio
“di massima” tarato in °C (gradi Celsius)
con lo 0°C che corrisponde al valore di
congelamento dell’acqua e 100°C che
corrisponde all’ebollizione dell’acqua.
UOMO = ESSERE OMEOTERMA
L’uomo può vivere solo mantenendo la
propria temperatura’uomo può vivere
solo
mantenendo
la
propria
temperatura entro certi valori; produce
calore al freddo e cerca di disperderlo al
caldo per mantenere la temperatura
interna di 37°C.
La TEMPERATURA dell’aria dipende
maggiormente per le radiazioni luminose
provenienti dal sole.
Risente di diversi fattori:
•L’altitudine
•La latitudine
•L’alternarsi delle stagioni
•Dalla distribuzione delle terre e dell’acqua
VI SONO ALTRE SCALE DI
MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA:
Réaumur : 0°R congelamento
80°R ebollizione
Fahreneit : 32°F congelamento
212°F ebollizione
L’uomo al fine di mantenere una temperatura
costante e di poter dissipare il calore metabolico
in eccesso ha diverse possibilita’.
1. MEZZI FISICI
•
CONVEZIONE
• CONDUZIONE
• IRRAGGIAMENTO
2. MEZZI FISIOLOGICI
• SUDORAZIONE
CONVEZIONE
La propagazione avviene nei
fluidi, dove il calore si propaga
per spostamento di materia
CONVEZIONE:
Trasferimento di calore da un corpo ad una
fonte che si muove attraverso di esso
(correnti di aria). Il movimento di aria fredda
attraverso la cute più calda provoca
l'eliminazione continua di calore.
CONDUZIONE
Quando si trasmette da un corpo
solido ad un altro, posti a diversa
temperatura e a contatto fra loro
CONDUZIONE:
Trasferimento di calore tra due
oggetti a temperatura differente, in
contatto tra loro tramite una
superficie.
IRRAGGIAMENTO
La trasmissione del calore tra due
corpi avviene attraverso le
radiazioni emesse da una sorgente,
anche se fra i due c’è il vuoto
RADIAZIONE o IRRAGGIAMENTO:
Trasferimento di calore tra due oggetti
a temperatura differente, che non si
trovano in contatto.
EVAPORAZIONE:
Trasferimento di calore per passaggio dallo
stato liquido a quello gassoso dei fluidi
persi attraverso sudorazione, perdite
insensibili attraverso la cute e le vie
respiratorie.
BENESSERE TERMICO
Si ha quando l’organismo riesce a
mantenere l’equilibrio termico senza far
intervenire
il
proprio
sistema
di
termoregolazione.
Quando la temperatura dell’aria supera i 27°-29°C lo
smaltimento del calore avviene per mezzo dell’evaporazione
del sudore.
Nel caso aumenti anche l’umidita’ vi sono grossi problemi per
lo smaltimento del calore (colpo di calore, colpo di sole,
sincope, crampi).
Allo stesso tempo anche le temperature basse mettono a
rischio le capacita’ di risposta dell’organismo che potra’
essere colpito da fenomeni di congelamento,
assideramento e morte.
Gli stress termici possono portare l’individuo anche ad
alterazioni psichiche quali confusione mentale,
convulsioni, delirio, perdita di conoscenza.
L’UOMO A CONTATTO CON BASSE
O ALTE TEMPERATURE PUÒ
AVERE PROBLEMI:
•Astenia da calore
•Crampi da calore
•Colpo di sole
•Colpo di calore
•Geloni
ASTENIA DA CALORE
Legata all’eccessiva sudorazione con
secondaria perdita di sodio in soggetti
esposti a temperature ambientali elevate ed
in assenza di esercizio fisico.
Sintomi:
astenia grave, tachicardia,
ipotensione arteriosa, cefalea, vomito e nei
casi gravi perdita di coscienza
CRAMPI DA CALORE
Contratture dolorose della muscolatura
volontaria, ad insorgenza brusca,
secondaria ad esercizio fisico protratto
in ambiente caldo
COLPO DI SOLE
Si manifesta per un protratta esposizione ai raggi
solari, le radiazioni infrarosse e ultraviolette del
capo e della nuca soprattutto nei soggetti dì pelle
chiara.
Oltre alla cefalea, nausea, vomito, astenia,
agitazione psicomotoria e temperatura elevata,
potrebbero manifestarsi danni cutanei (eritema
solare).
COLPO DI CALORE
Quadro secondario all’esposizione a temperature elevate
che si verificano quando il soggetto e’ incapace di
mantenere un equilibrio termico successivo ad un
intenso esercizio fisico svolto in ambiente caldo umido.
Sintomatologia: assenza improvvisa di sudorazione, cute
calda e secca (superiore a 41°c), astenia, cefalea, nausea
e vomito.
In casi gravi agitazione psicomotoria e coma.
GELONI
Sono lesioni temporanee che colpiscono frequentemente le
dita delle mani e dei piedi .
UMIDITA’
•Assoluta
•Specifica
•Relativa
UMIDITA’ ASSOLUTA
Misura quanti grammi di vapore acqueo
sono presenti in 1 m3 d’aria umida ad
una determinata temperatura e una
data pressione.
Aumenta con l’aumentare della
temperatura.
UMIDITA’ SPECIFICA
Misura l’umidita’ presente in una
massa d’aria.
UMIDITA’ RELATIVA
Rapporto tra la quantita’ di vapore acqueo
contenuto in una massa d’aria e la quantita’
massima di vapore acqueo che la stessa
massa d’aria riesce a contenere nelle stesse
condizioni di temperatura e pressione
(saturazione)
UMIDITA’ ASSOLUTA
Quantità di vapore acqueo
espressa in grammi contenuta in
un metro cubo d'aria.
UMIDITÀ SPECIFICA
Rapporto della massa del vapore acqueo
e la massa d'aria umida, valore che varia
seconda della pressione e della
temperatura.
UMIDITÀ RELATIVA
Rapporto percentuale tra la quantità di
vapore contenuto da una massa d'aria
e la quantità massima (cioè a
saturazione) che il volume d'aria può
contenere nelle stesse condizioni di
temperatura e pressione
UMIDITÀ RELATIVA
E’ un elemento fondamentale per il
benessere fisiologico dell’uomo e, in valori
elevati favorisce l’nsorgenza di malattie di
natura
infettiva (agevolando la
trasmissione aerogena dei microrganismi;
in associazione con alte temperature
aumenta le fermentazioni intestinali) e
quelle
patologie
non
infettive
(m.reumatiche).
VENTILAZIONE
(VELOCITÀ DELL’ARIA)
Produce effetti termici anche senza
variazione della temperatura dell’aria e
può favorire la dispersione del calore,
attraverso la superficie dell’epidermide
PRESSIONE ATMOSFERICA
Misura l’effetto che la spinta dell’aria ha
sulla superficie con cui e’ a contatto.
Varia in rapporto alla temperatura
dell’aria e all’altitudine.
IL D.P.R. 14.01.1997
STABILISCE CHE:
•Area di degenza: temperatura invernale non inferiore a
20°C e non inferiore a 22°C per la medicheria/degenze
pediatriche, temperatura estiva max 28°C, U.R. 40¸60%,
ricambi aria/ora 2 v/h, ecc...
•Area di diagnosi e cura: tipo blocco operatorio,
temperatura 20-24°C, U.R. 40¸60%, filtrazione 99,97%,
ricambi aria/ora 15 v/h, nei locali annessi temperatura 2028°C, U.R. 40¸60%, filtrazione 99,97%, ricambi aria/ora
6¸10 v/h, ecc...
•Area servizi generali: tipo uffici, temperatura 18-20°C,
U.R. 50% con tolleranza ± 5%, ventilazione 0,1-0,2 m/sec.;
centrali tecnologiche temperatura minore di 26°C, U.R.
50%, ecc...
SUOLO
È formato da vari
strati più o meno
porosi, da materiali
in decomposizione
(resti animali, feci,
fogliame,
ecc.),
microrganismi.
CICLO DELL’ACQUA
La formazione dell’acqua
deriva
dalla
sua
vaporizzazione ad opera del
sole che riscalda quella
presente nei mari, nei laghi e
nei fiumi . Tutto ciò da
origine alla formazione di
nuvole che a loro volta
producono fenomeni come
pioggia, grandine, neve.
L’acqua caduta viene filtrata dagli
strati superficiali del terreno e
raccolta in “depositi” come le
falde, laghi, pozzi, dove l’uomo la
preleva per gli usi alimentari,
domestici, igienici, ecc.
CAPTAZIONE DELL’ACQUA
•Sorgenti
•Falde
•Pozzi
DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA
•Condutture
•Serbatoi
UTILIZZO DELL’ACQUA
•Per alimentazione
•Per l’igiene della persona
•Per irrigazione
FABBISOGNO GIORNALIERO DI
ACQUA in Litri
40
100
BAGNO / DOCCIA
RISCIACQUO WC
46
LAVAGGIO PIATTI
CURA DEL CORPO
CUCINARE/BERE
ALTRI USI
PULIZIE DOMESTICHE
USO LAVATRICE
10
IRRIGAZIONE GIARDINO
ALLEVAMENTO ANIMALI
9
20
17
3
8
7
TRATTAMENTO DELL’ACQUA PER
ALIMENTAZIONE
"Le acque destinate al consumo umano
devono essere salubri e pulite. Non devono
contenere microrganismi e parassiti, ne' altre
sostanze, in quantità o concentrazioni tali da
rappresentare un potenziale pericolo per la
salute umana".
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
• Migliorarne sapore, odore e colore
• Diminuirne la durezza
• Rimuovere nutrienti quali azoto e
fosforo
• Rimuovere
solidi
sospesi
e
sedimentabili
• Rimuovere
patogeni
tramite
disinfezione (clorazione, lampade U.V.)
A
causa
del
materiale
in
decomposizione sulla superficie del
terreno o della presenza nelle
vicinanze di fognature o altre fonti
inquinanti (cimiteri, fabbriche), l’acqua
non sempre è salubre e può essere la
causa di malattie anche mortali.
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
L’acqua superficiale viene sottoposta
a
trattamento
completo
di
potabilizzazione,
mentre
quella
prelevata dalle falde acquifere ne
subisce alcuni a scopo cautelativo
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
 Filtri a carboni attivi in grado dì filtrare e rimuovere i
composti organici (pesticidi)
 Aereazione in grado dì far evaporare alcune sostanze
 Disinfezione:
 Ozono per distruggere batteri e virus
 Clorazione con una azione antibatterica piu’ incisiva
 Raggi
ultravioletti che distruggono il dna dì
qualsiasi forma vivente senza alterare il sapore
dell’acqua.
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
SUPERFICIALE
Oltre alle tecniche di disinfezione vengono
utilizzate tecniche per rimuovere le impurita’ piu’
grossolane:
 Sedimentazione:
le
impurita’
vengono fatte
depositare per gravita’ sul fondo delle vasche dove
l’acqua riposa
 Chiaroflocculazione: i fiocchi di particelle piu’ piccole
e leggere vengono intrappolate dalle sostanze
“flocculanti”.
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
Il calore resta ancora un metodo efficace
per distruggere i microrganismi presenti
nell’acqua
•Ebollizione
•Pasteurizzazione
POTABILIZZAZIONE DELL’ACQUA
• Migliorarne sapore, odore e colore
• diminuirne la durezza
• Rimuovere nutrienti quali azoto e fosforo
• rimuovere solidi sospesi e sedimentabili
• Rimuovere patogeni tramite disinfezione
(clorazione, lampade U.V.)
ACQUA POTABILE
Parametro
Calcio (Ca)
Cloruri (Cl)
Solfati (SO4)
Valore limite (DLgs 31/2001)
non previsto
250 mg/l
250 mg/l
Nitrati (NO3)
50 mg/l
Nitriti (NO2)
0,50 mg/l
Potassio (K)
Sodio (Na)
Durezza (°F)
non previsto
200 mg/l
14-50 °F
NELLA
COSTRUZIONE
DI
ABITAZIONI
SI
DOVREBBE
CONTO DI:
NUOVE
TENER
•Posizione nord – sud – est - ovest
•Distanze da fonti inquinanti (cimiteri, discariche,
fabbriche, ecc.)
•Distanze da fonti di inquinamento acustico
•Ventilazione dell’aria
•Temperatura
•Umidità
RIFIUTI LIQUIDI O LIQUAMI
Sono costituiti da una mescolanza di materiali di
rifiuto ( urine, feci, acqua degli sciacquoni o
utilizzata per l’igiene e l’alimentazione ) diluiti da
una quantita’ piu’ o meno grande d’acqua che
viene utilizzata per il loro allontanamento le (acque
sporche) e tramite le fognature vengono inviate al
depuratore.
RIFIUTI LIQUIDI
Dopo la fase di sedimentazione e di allontanamento
dei grassi, viene allontanata l’acqua e ad opera di
batteri anaerobi i fanghi vengono trattati e resi
inattivi .
Questi fanghi possono essere utilizzati come
concimi.
RIFIUTI SOLIDI
Normalmente i rifiuti vengono inviati agli
impianti di compostaggio o agli inceneritori
o agli impianti di termovalorizzazione
L’ideale sarebbe fare la cernita dei prodotti dì
scarto.
RIFIUTI SOLIDI
Dai rifiuti solidi organici, una volta
estratta l’acqua, vengono prodotti
concimi
SALUTE
Assenza di malattia o infermita’
SALUTE ?
È lo stato di completo benessere fisico,
psichico e sociale (emotiva, relazionale,
spirituale)….. E non semplicemente
l’assenza della malattia
O.M.S. 1948
SALUTE:
E’
BENESSERE
FISICO, MENTALE, SOCIALE
UNO
STATO
DINAMICO
DI COMPLETO
E
NON MERA ASSENZA DI MALATTIA.
Corpo
Ambiente
fisico
SPIRITUALE,
O.M.S. 1998
Mente
Ambiente
sociale
EQUILIBRIO
SALUTE
E’ una condizione di
armonico equilibrio
funzionale, fisico e psichico, dell’individuo
dinamicamente integrato nel suo ambiente
naturale e sociale.
A. SEPPILLI, 1996
SALUTE
Secondo l’O.M.S. è un diritto
fondamentale dell’individuo
DIRITTO ALLA SALUTE SECONDO LA
COSTITUZIONE ITALIANA DEL 1948
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti…….
….nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana.
MALATTIA
Qualunque alterazione dello stato fisiologico e
psicologico dell’organismo, capace di ridurre,
modificare negativamente o persino eliminare le
funzionalità normali del corpo.
Tradizionalmente la malattia e’ stata
intesa dal punto di vista strettamente
somatico, cioè e’ stata descritta come
una serie di alterazioni limitate al
corpo
IMPORTANZA SOCIALE DELLA
MALATTIA
Dal punto di vista economico:
•Le morti premature
•L’invalidita’ parziale o totale
•La perdita delle giornate lavorative
•Il costo dell’assistenza medica e della difesa della
salute
Dalle stime effettuate, la perdita delle giornate
lavorative rappresenta circa il 2% del reddito
nazionale (cifra superiore a quella dovuta al peggior
anno di sciopero.
Le perdite per malattia sommate ai costi .
Per l’assistenza e la prevenzione si avvicina al 20%
del reddito nazionale.
SALUTE
MALATTIA
OMEOSTASI
DEFINIZIONE DI IGIENE
Branca della medicina che si occupa
della
salvaguardia della
salute
collettiva e del singolo individuo
mediante la prevenzione
EPIDEMIOLOGIA
Si
occupa
dello
studio
della
distribuzione e della frequenza delle
malattie e di eventi di rilevanza
sanitaria sulla popolazione
PRINCIPALI CAUSE DÌ MORTE NELL’UOMO NEI PAESI
INDUSTRIALIZZATI,
RAFFONTO 1900 (IN ROSSO) E 1984 (IN VERDE)
MICRORGANISMI
Sono agenti capaci di causare le malattie
infettive.
Virus
Rickettzie
Protozoi
Batteri
Miceti
VIRUS
(INTRACELLULARI)
Sono i microrganismi più piccoli
che necessitano per la loro vita di
penetrare nella cellula ospite
RICKETTSIE
(intracellulari)
Sono di grandezza intermedia tra virus e
batteri.
Sono trasmesse generalmente dalle zecche ,
pulci e pidocchi.
Sono cause della febbre bottonosa, del tifo
petecchiale e della febbre q.
PROTOZOI
(EXTRACELLULARI)
Fanno parte di questa categoria le amebe
che sono parassiti intestinali
PROTOZOI
Anche questi sono piu’ grandi dei batteri.
Possono provocare malattie quali la malaria,
il trichomonas vaginalis, la toxoplasmosi, la
malattia del sonno, la dissenteria amebica,
ecc.
BATTERI
(EXTRACELLULARI)
Microrganismi unicellulari della grandezza che varia
da circa 0,2 µm (micrometro) a 30 µm
(Micrometro = milionesima parte del metro)
I BATTERI SI
DISTINGUONO PER FORMA
•Rotondeggiante
•A spirale
•Bastoncellare (bacilli)
Batteri: riproduzione
•Diplococchi : batteri associati
due a due
•Streptococchi: a catenella
•Tetradi: a gruppi di quattro
cellule
•Sarcine: otto cocchi a forma di
cubo
•Stafilococchi: a grappolo
BATTERI
Si distinguono inoltre per la colorazione gram:
•Gram – : non trattiene il colorante
•Gram+: in grado dì trattenere il colorante (viola
scuro)
Questa distinzione e’ utile per la scelta del
disinfettante piu’ idoneo
BATTERI
Non tutti i batteri sono dannosi: formaggio, yogurt,
flora intestinale,
Altri sono dannosi: salmonella, bacillo di koch, lo
stafilococco, ecc.
FATTORI IMPORTANTI PER LA
CRESCITA E LA VITA DEI BATTERI
 Nutrimento: si possono nutrire di sostanza
organiche e inorganiche (materiali biologici,
alimenti, sporco)
 Umidita’: riescono a crescere con umidita’
superiore al 15 %
 Temperatura
 Ossigeno
RESPIRAZIONE DEI BATTERI
 Aerobi: respirano ossigeno
 Anaerobi: possono vivere in ambiente privo si
ossigeno
 Anaerobi facoltativi: vivono sia in presenza
che in assenza di ossigeno
 Anaerobi obbligati: possono sopravvivere
solo in assenza di ossigeno
Spore
In condizioni ambientali precarie i Clostridi,
bacilli anaerobi obbligati
sono in grado
sopravvivere producendo al loro interno delle
formazioni particolari chiamate “spore” .
La spora disidratata, resiste eccezionalmente
anche per lungo tempo, al calore, al freddo,
all’essiccamento, alle radiazioni e a numerose
sostanze disinfettanti e in condizioni ottimali
torna alla forma vegetativa e la cellula
batterica ricomincia a moltiplicarsi.
CARATTERISTICHE DEI BATTERI
 Gram + / Gram –
 Morfologia
 Dimensioni
 Mobilita’ o meno per presenza di flagelli
 Necessita’ di ossigeno
 Habitat dove vivono (acqua, suolo, aria;
parassitismo verso piante, animali o uomo)
I clostridi (clostridium botulinum e
clotridium) producono due
potentissime esotossine che causano
il tetano e il botulino.
Sono normalmente saprofiti che
vivono nel suolo o nell’intestino di
alcuni animali o dell’uomo
CICLO DI SPORULAZIONE
CONDIZIONI
FAVOREVOLI
CONDIZIONI
SFAVOREVOLI
DESPORULAZIONE
SPORULAZIONE
TETANIA
BATTERI
In particolari condizioni vi sono
batteri che possono assumere il ruolo
di patogeni che li fanno definire
opportunisti:
•Saprofiti
•Commensali
•Parassiti
SAPROFITI o PUTREFATTORI
Sono
microrganismi
che
vivono
nell’ambiente esterno (flora batterica
sulle superfici) e che traggono il proprio
nutrimento da materiali organici in
decomposizione.
COMMENSALI o SIMBIONTICI
Vivono in simbiosi sulla cute e le mucose
senza avere azione patogena, anzi risultano
utili all’uomo (flora batterica intestinale e
vaginale).
Appartengono a questo gruppo anche i
microrganismi che causano il sudore.
In determinate situazioni
diventare patogeni.
possono
PARASSITA
Ospite dannoso perché vive a spese
dell'organismo
ospitante
e
generalmente gli reca dei danni a
causa delle tossine che produce
(es.: Salmonella typhi).
Sin dal primo contatto con il microrganismo
l’ospite si oppone con una serie di difese:
 BARRIERE
NATURALI: cute, mucose,
secrezioni, lacrime, saliva, acidità gastrica,
ecc.;
 IMMUNITA’: produzione di anticorpi ;
 REFRATTARIETA’: resistenza naturale,
geneticamente determinata (specie, razza,
ecc.)
TOSSINE
TOSSINA BOTULINICA
“Veleni” di natura proteica prodotti
dalla cellula batterica
TOSSINE
ESOTOSSINE:
sono rilasciate all’esterno dai batteri
ENDOTOSSINE:
sono contenute nella cellula batterica e
si liberano nell’organismo dopo la lisi dei
batteri stessi
MICETI O FUNGHI
(extracellulari)
Di dimensioni piu’ grandi dei batteri e piu’ resistenti a
disinfettanti.
Come i batteri necessitano di temperatura, umidita’
nutrimento e ossigeno per poter crescere e
moltiplicarsi.
Si distinguono inoltre per la forma tondeggiante (lieviti)
o lunghi filamenti (muffe)
MICETI o FUNGHI
Crescono soprattutto in ambiente umido.
Vi sono muffe e lieviti utili (in campo
alimentare) e altri dannosi (candida).
TEMPO
D’INCUBAZIONE
SINTOMI
GERME
MATRICE ALIMENTARE
1-6 ORE
ATTACCO ACUTO DÌ VOMITO
BACILLUS CEREUS
(TOSSINA EMETICA)
1-6 ORE
NAUSEA – VOMITO – CRAMPI
ADDOMINALI - IPOTERMIA
STAPHYLOCOCCUS AUREUS
PRODOTTI DÌ GASTRONOMIA –
DOLCI – PIATTI COTTI PRONTI
MANIPOLATI E CONSERVATI
NNON REFRIGERATI
6-12 ORE
DIARREA – FEBBRE –DOLORI
ADDOMINALI
LISTERIA MONOCYTOGENES
(INFEZIONE DIARROICA)
FORMAGGI – VERDURE - CARNI
6-24 ORE
DIARREA – DOLORI ADDOMINALI –
TALVOLTA VOMITO E FEBBRE
BACILLUS CEREUS
(TOSSINA DIARROICA
ALIMENTI RICCHI DÌ AMIDO –
CEREALI – VERDURE –
PASTICCERIA – SALSE – ZUPPE
– SPEZIE – CARNI COTTE NON
REFRIGERATE E POI
RISCALDATE
6-24 ORE
DIARREA – A VOLTE FEBBRE –
DOLORI ADDOMINALI –
RARAMENTE VOMITO
VIBRIO PARAHOMELITICUS
PRODOTTI ITTICI CONSUMATI
CRUDI O ALIMENTI
MANIPOLATI DOPO COTTURA
6 – 48 ORE
DIARREA – DOLORI ADDOMINALI –
TALVOLTA VOMITO
E. COLI
ETEC
ENTEROEMORRAGIA
EPEC
ENTEROPATOGENETICA
EIEC
ENTEROINVASIVA
CARNI CRUDE O POCO COTTE –
VERDURE CRUDE – LATTE
CRUDO O INADEGUATAMENTE
PASTORIZZATO – ACQUA
CONTAMINATA
RISO BOLLITO –ALIMENTI
RICCHI DÌ AMIDO NON
RAFFREDDATI DOPO LA
COTTURA
TEMPO
D’INCUBAZIONE
SINTOMI
GERME
MATRICE ALIMENTARE
6 -48 ORE
DIARREA – FEBBRE – DOLORI
ADDOMINALI – TALVOLTA VOMITO
SALMONELLA NON TIFOIDE
MOLLUSCHI – PRODOTTI
CARNEI – UOVA – LATTICINI –
VEGETALI – INSALATE , ECC.
12-24 ORE
DIARREA – DOLORI ADDOMINALI
(CRAMPI)
CLOSTRIDIUM PERFRIGENS
CARNI (ROASTBEEF, ARROSTI,
ARROTOLOTI DÌ TACCHINO) –
VERDURE – SPEZIE – SALSE –
PREPARAZIONI
GASTRONOMICHE – CIBI COTTI
E POI CONSERVATI AL DÌ
SOPRA DEI 4° C.
12 – 48 ORE
VERTIGINI – MAL DÌ TESTA –
DIPLOPIA – SECCHEZZA DELLE
FAUCI
CLOSTRIDIUM BOTULINUM
CONSERVE A BASSO GRADO DÌ
ACIDITà, SOTT’OLIO O SOTTO
VUOTO O INEGUATAMENTE
STERILIZZATE
12 -72 ORE
DIARREA - GASTROENTERITE
AEROMONAS SPP
ACQUA – VEGETALI
CONSERVATI A LUNGO IN
FRIGORIFERO – INSALATE IV
GAMMA PRONTE ALL’USO –
CARNI – PESCE – GELATI –
MOLLUSCHI – TORTA DÌ CREMA
1-3 GIORNI
DIARREA – FECI CON SANGUE –
FEBBRE – VOMITO – DOLORI
ADDOMINALI
SCHIGELLA SPP
INSALATE – VERDURE – CARNI
– PESCE – MOLLUSCHI –
CROSTACEI – TUTTI GLI
ALIMENTI CRUDI O POCO COTTI
NON REFRIGERATI E
MANIPOLATI
1-4 GIORNI
DIARREA ACQUOSA – VOMITO DISIDRATAZIONE
VIBIO CHOLEREA
ALIMENTI CONTAMINATI DA
ACQUA INFETTA – PRODOTTI
ITTICI CRUDI
TEMPO
D’INCUBAZIONE
SINTOMI
GERME
MATRICE ALIMENTARE
2 -4 GIORNI
DOLORI ADDOMINALI – FEBBRE –
CEFALEA – DIARREA – VOMITO
YERSINIA ENTERO-COLITICA
CARNI CRUDE O POCO COTTE –
LATTE – PRODOTTI
LATTIEROCASEARI – UOVA –
VEGETALI – PRODOTTI ITTICI
2 – 5 GIORNI
FEBBRE - DIARREA PERSISTENTE
CAMPYLOBACTER JEJUNIII
POLLAME POCO COTTO –
CARNI IN GENERE POCO CRUDE
O POCO COTTE – LATTE NON
PASTORIZZATO – OSTRICHE
1 -10 GIORNI (IN
MEDIA 3 – 5 GIORNI)
FEBBRE – DIARREA PERSISTENTE –
FECI MALEODORANTI CON
SANGUE
E.COLI 0157:H7
CARNI CRUDE O POCO COTTE –
LATTE NON PASTORIZZATO –
VERDURE CRUDE
CONTAMINATE
3 60 GIORNI (IN
MEDIA 7 -14 GIORNI)
FEBBRE – ANORESSIA –
MALESSERE – MIALGIA – DIARREA
PERSISTENTE
SALMONELLA TYPHI
2-6 SETTIMANE
MENINGITE – FEBBRE – SEPSI
NEONATALE
LISTERIA MONOCYTOGENES
(MALATTIA INVASIVA)
MOLLUSCHI – PRODOTTI
CARNEI – UOVA – VEGETALI –
INSALATE, ECC.
FORMAGGI – VERDURE - CARNI
BOMBA BATTERIOLOGICA
BOMBA BATTERIOLOGICA
PATOGENICITA’
Capacita’ dei microrganismi di causare
un danno all’ospite, producendo una
malattia; e’ tipica dei parassiti.
INVASIVITA’
Capacita’
dei
microrganismi
diffondersi nell’organismo ospite
di
INFETTIVITA’
Capacita’
dei
microrganismi
di
penetrare e riprodursi (= carica
infettante)
TOSSIGENICITA’
Capacita’ dei
produrre tossine
microrganismi
di
CONTAGIOSITA’
Capacita’ dei microrganismi di
passare da un ospite all’altro
In base alla contagiosità si
distinguono:
 Malattie INFETTIVE CONTAGIOSE nelle quali
l’agente patogeno viene eliminato
nell’ambiente e può infettare un nuovo ospite
(influenza, varicella, ecc.)
 Malattie INFETTIVE NON CONTAGIOSE in
cui l’agente patogeno si diffonde a mezzo di
specifici sistemi (Tetano, Malaria)
PREVENZIONE
Sono tutte quelle misure messe in
campo con l’obiettivo di:
-proteggere il singolo individuo
-controllare le malattie nella
popolazione
- eliminare e eradicare le malattie
PREVENZIONE PRIMARIA
Ha l’obiettivo di impedire l’insorgenza di
nuovi casi di malattia nei soggetti sani
attraverso:
-potenziamento delle capacità di difesa
dell’organismo
-rimozione dei comportamenti nocivi
-intervenendo sull’ambiente di vita e di
lavoro
PREVENZIONE SECONDARIA
Ha l’obiettivo di scoprire e guarire i casi
di malattia prima che essi si manifestino
clinicamente attraverso:
- screening
- selettivo
- di massa
PREVENZIONE TERZIARIA
Ha l’obiettivo di impedire l’invalidità in
persone già ammalate di malattie
croniche e favorire il recupero dagli
handicap attraverso:
- tecniche di riabilitazioNE
PROFILASSI = PREMUNIRSI
Persegue il fine di prevenire o limitare
l’isorgenza e la diffusione delle
malattie nella popolazione.
LA PROFILASSI SI DISTINGUE:
Diretta
Indiretta
Specifica
PROFILASSI DIRETTA
Insieme di provvedimenti che si
adottano in presenza di un caso di
malattia infettiva, al fine di evitarne la
diffusione:
denuncia,
isolamento,
accertamento diagnostico, disinfezione,
disinfestazione, sterilizzazione, ricerca e
bonifica dei portatori.
PROFILASSI DIRETTA
Si adottano azioni relative a:
 Al malato
 Al portatore
PROFILASSI INDIRETTA
Si
propone, attraverso
l’educazione sanitaria, dì
modificare le condizioni
ambientali
che
favoriscono la diffusione
dei
microrganismi
patogeni e degli agenti
infestanti
PROFILASSI INDIRETTA
Igiene del suolo e dell’abitato
Igiene degli alimenti
Approvigionamento idrico
Smaltimento dei rifiuti
PROFILASSI SPECIFICA
Si utilizzano provvedimenti specifici al
fine di rafforzare le difese individuali e di
impedire l’insorgenza della malattia.
Si utilizzano:
Vaccini
Sieri
Farmaci chemioterapici
PORTATORI
I soggetti sono in grado di contagiare
perche’ ospitano ed eliminano uno
specifico agente patogeno (anche in
assenza di segni clinici di malattia) e lo
trasmettono ad altri soggetti
POSSIAMO DISTINGUERE:
-Portatore malato
-portatore precoce
-portatore convalescente
-portatore cronico
-portatore sano
PORTATORE PRECOCE
Si trova nel periodo tra il contatto con il
microrganismo e la malattia conclamata
(periodo di incubazione)
PORTATORE CONVALESCENTE
Pur non essendo ancora malato, elimina
ancora i microrganismi per qualche
settimana a 2-3 mesi massimo
PORTATORE PERMANENTE O
CRONICO
Il
soggetto
e’
un
portatore
convalescente, che puo’ restare
contagioso per anni o addirittura per
tutta la vita dopo la guarigione.
PORTATORE SANO
Soggetto che pur non ammalandosi o si
trova ancora in una fase di incubazione,
ospita ed elimina stabilmente o
temporaneamente i microrganismi
I PORTATORI DI INFEZIONE
VIE DI ELIMINAZIONE DEI
MICRORGANISMI
- Cute
- Mucose:
vie respiratorie,
via buccale,
via intestinale,
vie genito-urinarie,
vie congiuntivale
- Sangue
MODALITA’ DI CONTAGIO
TRASMISSIONE DIRETTA:
-Contatto fisico vero e proprio
-per rapporto di estrema vicinanza
TRASMISSIONE INDIRETTA:
a mezzo di veicoli e vettori
TRASMISSIONE DIRETTA
Avviene quando i microrganismi passano
dal soggetto infetto al soggetto recettivo:
•Baci (mononucleosi)
•Rapporti sessuali (sifilide o LUE, AIDS,
epatite C)
TRASMISSIONE INDIRETTA
L’agente patogeno, eliminato dalla
sorgente di infezione, rimane per un
periodo più o meno lungo nell’ambiente
esterno prima di penetrare nell’organismo
del soggetto recettivo: Tetano
Trasmissione diretta
Contatto
diretto
Sessuale
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Vie di
eliminazione
Secreti
Escreti
Parenterale
inapparente
Verticale
Lo scambio
ematico
Vie di
penetrazione
Cute
Mucose
Uomo sano
e recettivo
TRASMISSIONE INDIRETTA
Necessita di intermediari definiti:
• Veicoli
•Vettori
VIE DI TRASMISSIONE DEI
MICRORGANISMI
•TRASMISSIONE DIRETTA: per contatto diretto tra
superficie cutanea e superficie cutanea e
trasferimento dei microrganismi dal malato o
portatore e individuo sano o immunodepresso
•TRASMISSIONE INDIRETTA: tra soggetto malato
e individuo sano o immunodepresso vi è un oggetto
infetto che funge da intermediario (strumento, ago,
indumenti, mani, guanti)
Trasmissione indiretta
Veicoli
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Vie di
eliminazione
Vie di
penetrazione
Vettori
Serbatoio
Uomo sano
e recettivo
Trasmissione indiretta
Trasmissione
diretta/indiretta
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Vie di
eliminazione
Mani
Enterobatteri
Enterovirus
Parassiti intestinali
Feci
Trasmissione
indiretta
Malattie veicolate da alimenti
Tossinfezioni alimentari
Veicoli
Vettori
Alimentazione
Uomo sano e
recettivo
Trasmissione attraverso l’aria
Goccioline
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Aria
Nuclei di
goccioline
Polveri
Vie
respiratorie
Uomo sano
e recettivo
Storia naturale delle malattie infettive
Trasmissione
diretta
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Vie di
eliminazione
Secreti
Escreti
Vie di
penetrazione
Cute
Mucose
Trasmissione
indiretta
Uomo sano
e recettivo
Il ruolo dei mezzi inanimati nella trasmissione delle malattie
Aria
Suolo
Sorgente di
infezione:
uomo o
animale
(malato o
portatore)
Veicoli
Alimenti
Acqua
Effetti di
uso
Favorenti
Ostacolanti
Indifferente
Uomo sano
e recettivo
AGENTE INFETTANTE
Microrganismo in grado di penetrare in
un organismo ospite provocandovi
un’infezione o una malattia infettiva.
SERBATOI
Mezzi animati o inanimati dove i
microrganismi si moltiplicano
SERBATOIO DI INFEZIONE
E’ rappresentato dall’habitat abituale
dove vive e si moltiplica il microrganismo
- substrati ambientali
- piante
- alcuni animali
- uomo
FONTE O SORGENTE
D’INFEZIONE
Sono i soggetti infetti (uomo o animali
malati, convalescenti o portatori) in
grado di disseminare germi patogeni
FONTE O SORGENTE
D’INFEZIONE
Sono anche i mezzi inanimati dai quali
l’agente passa direttamente
o
indirettamente all’ospite recettivo
A VOLTE SERBATORIO E
SORGENTE DI INFEZIONE
COINCIDONO
PROFILASSI DIRETTA azioni
relative al malato:
Denuncia (o notifica)
ACCERTAMENTO DIAGNOSTICO (esami colturali e
sierologici)
INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA (modalità con le quali è
avvenuto il contagio)
Isolamento e contumacia
Terapia
Dirinfezione e disinfestazione
La denuncia individua i focolai di infezione, l’isolamento li
circoscrive, la disinfezione e la disinfestazione li estinguono
.
CONTUMACIA E SORVEGLIANZA
 QUARANTENA (O CONTUMACIA): Isolamento
o
restrizione dei movimenti, per la durata del periodo di
incubazione, di contatti sani dì un soggetto malato.
 SORVEGLIANZA SANITARIA: Obbligo di sottoporsi a
controlli da parte dell’autorita’ sanitaria, senza
restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo
pari a quello massimo di incubazione della malattia.
ISOLAMENTO
 ISOLAMENTO: separazione , per
il periodo di
contagiosita’ del soggetto infetto dagli altri soggetti
in ambiente e condizioni tali da prevenire o limitare la
trasmissione diretta o indiretta dell’agente infettivo.
 Isolamento domiciliare: allontanamento del paziente
da tutte le comunita’ estrane e allo stretto ambito
familiare.
 Isolamento domiciliare: si applica in caso di agenti
altamente infettivi o molto virulenti che possono
essere trasmessi per via aerea o per contatto diretto
PROFILASSI SPECIFICA
È
rivolta
alle
malattie infettive
contagiose e non contagiose e mira a
fornire all’organismo uno stato di
protezione piu’ o meno duraturo verso
i microrganismi responsabili di esse.
LA PROFILASSI SPECIFICA SI
ATTUA ATTRAVERSO:
Immunoprofilassi attiva o vaccino
profilassi
Immunoprofilassi passiva
Chemioprofilassi
EVOLUZIONE
DELLA
MALATTIA
•infezione muta senza evidenti sintomi,
oppure
•infezione abortiva con leggeri sintomi,
oppure
•infezione manifesta con sintomi clinicamente
marcati (malattia infettiva)
VEICOLI (mezzi inanimati)
- Aria (goccioline, nuclei di goccioline, granuli di
polvere)
- Acqua
per
inquinamento
secondario
-Alimenti per contaminazione primaria o
secondaria
- Suolo
- Oggetti d’uso (posate, spazzolino da denti,
ecc.)
-Presidi medico sanitari (siringhe, cateteri, ecc.)
VETTORI DI MALATTIE
INFETTIVE
Insetti,
antropodi
e
animali
trasportano i microrganismi
LA TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
INFETTIVE È LEGATA A:
•Ambiente
•Agente
•Ospite
AMBIENTE
Sito d’incontro dove l’agente infettante
trasmette all’ospite la malattia
AGENTE
Diverse malattie trasmissibili sono
legate a virus o batteri che hanno come
unico bersaglio l’uomo, altre sono
causate da agenti che colpiscono anche
gli animali che fungono da serbatoio .
OSPITE
Colui (uomo o animale) che “ospita” l’agente
infettante, spesso immunodepresso,
che
potrebbe trasmetterlo all’uomo o all’animale
OSPITE
“SUSCETTIBILE”
Che
permette
la
l’attecchimento e la
microrganismi
penetrazione,
crescita dei
VIA DI ELIMINAZIONE
E’ legata al tipo di malattia infettiva
I microrganismi di solito sono contenuti
nelle secrezioni ed escrezioni degli
orifizi, quindi lacrime, muco, saliva,
urina, sperma, secrezioni vaginali e feci
VIA RESPIRATORIA
i microrganismi vengono eliminati sotto forma di goccioline
attraverso la respirazione, la tosse , gli starnuti, ecc.
(influenza, raffreddore, pertosse, TB polmonare, meningite, ecc.)
VIA INTESTINALE
Con le feci vengono eliminati germi patogeni (vibrione del colera,
virus della poliomielite, virus dell’epatite A, ecc.)
VIA GENITO-URINARIA
l’eliminazione di agenti patogeni attraverso le urine non
rappresenta un evento molto frequente (es. TB renale).
Le secrezioni degli organi genitali possono dar luogo a malattie a
trasmissione sessuale (es. sifilide, AIDS, Epatite C, ecc.)
VIA CUTANEA
i germi vengono eliminati attraverso le lesioni cutanee
presenti durante le malattie esantematiche (es. varicella),
micosi cutanee, da lesioni profonde che fistolizzano
all’esterno (es. pus) o da soluzioni di continuo (ferite)
VIA PLACENTARE
Attraverso questa via di eliminazione la madre affetta da
una malattia infettiva la trasmette all’embrione (es. rosolia,
toxoplasmosi, ecc.)
VIA EMATICA
Diverse sono le malattie infettive trasmesse
attraverso questa via che possono penetrare
attraverso lesioni di continuo della cute o
attraverso la congiuntiva
PER
NON
PERMETTERE
LA
PENETRAZIONE DEI MICRORGANISMI
L’OSPITE DEVE:
•Mantenere la cute integra e curata
•Lavarsi bene le mani
in caso
contaminazione
•Adottare sane abitudini di vita
•Evitare luoghi chiusi e affollati
di
Come abbiamo visto condizioni
ambientali difficili portano alla morte o
al rallentamento della crescita e della
riproduzione dei microrganismi
VIE DI PENETRAZIONE DEI
MICRORGANISMI
-Via placentare
-Cute
-Mucose:
vie respiratorie,
vie digerenti,
vie genito-urinarie,
vie congiuntivale
-Via umorale (ematica)
VIA CUTANEA
La cute se integra costituisce un naturale e valida barriera
all’ingresso dei microrganismi.
L’ingresso può avvenire attraverso le lesioni, le punture degli
insetti, il morso o il graffio di animale
VIA MUCOSA
Le mucose delle vie respiratorie, apparato digerente, apparato
genito-urinario, congiuntiva, ecc. costituiscono la principale porta
d’ingresso per germi patogeni poiché sono particolarmente
vulnerabili, anche se dotate di alcuni fattori di difesa.
VIA PLACENTARE
Dall’organismo materno a quello fetale attraverso la placenta
PERIODO DI
INCUBAZIONE
E’ il periodo (da pochi giorni a diversi
anni) che intercorre tra l’infezione e le
manifestazioni
della
malattia.
E’ dipendente dalla carica microbica,
virulenza del microrganismo e dalla
risposta
immunitaria dell’ospite.
Modalità di
diffusione
Dimensioni
µm
Numero
distanza
Fonazione
(goccioline della
bocca
Tra 25 e 2000
Variabile in
rapporto a
salivazione,
“enfasi”,
consonanti (b,f,t,s)
30 cm
Starnuto
< 100 media 10 - >
1
20.000 circa con
uno starnuto
Fino a 4,5 metri (45
m/sec.)
Tosse (goccioline
bronchiali)
Fra 10 e 1
10 - 100
Circa 1 metro
AGENTI INFETTIVI
VIRUS
BATTERI
FUNGHI
PROTOZOI
RICCHETTIE
SERBATOI
PERSONE
ACQUA E SOLUZIONI
MEDICAZIONI
OSPITI SUSCETTIBILI
IMMUNOCOMPROMESSI
OPERATI
USTIONATI
MALATTIE CRONICHE
PORTE DI USCITA
ESCREZIONI
SECREZIONI
PORTE DI INGRESSO
MEMBRANE MUCOSE
CUTE LESA
TRATTO GASTROINTESTINALE
TRATTO GENITOURINARIO
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
PER CONTATTO (DIRETTO,
INDIRETTO, DROPLET), PER VIA
INDIRETTA
AGENTI IN FETTIVI
VIRUS
BATTERI
FUNGHI
PROTOZOI
RICCHETTIE
SERBATOI
PERSON E
ACQUA E SOLUZIONI
MEDICAZIONI
OSPITI SUSCETTIBILI
IMMUNOCOMPROMESSI
OPERATI
USTIONATI
MALATTIE CRONICHE
PORTE DI USCITA
ESCREZIONI
SECREZIONI
PORTE DI INGRESSO
MEMBRANE MUCOSE
CUTE LESA
TRATTO GASTROIN TESTINALE
TRATTO GENITOURINARIO
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
PER CONTATTO (DIRETTO,
INDIRETTO, DROPLET), PER VIA
INDIRETTA
L’Isolamento è la separazione, per il
periodo di contagiosità, delle persone (o
degli animali) infette dagli altri in
ambiente e condizioni tali da prevenire
o limitare la trasmissione diretta o
indiretta dell’agente infettivo.
Quarantena (o contumacia): isolamento o restrizione
dei movimenti, per la durata del periodo di
incubazione, di contatti sani di un soggetto malato
(provvedimento raro nei paesi industrializzati es.
SARS nel 2003)
Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a
controlli da parte dell’Autorità sanitaria, senza
restrizione dei movimenti, per un periodo di tempo
pari a quello massimo di incubazione della malattia
(sorveglianza sanitaria delle persone che hanno avuto
contatti con il caso durante le tre settimane seguenti
all’inizio della malattia e sorveglianza di queste per
tre settimane dall’ultimo contatto, con misurazione
della temperatura corporea due volte al dì ed
ospedalizzazione, con isolamento, al riscontro di
temperature superiori a 38,3 °C.
MISURE DI ISOLAMENTO CATEGORIE DI
ISOLAMENTO:
Isolamento Stretto:si applica in caso di agenti
altamente infettivi o molto virulenti che possono
essere trasmessi per via aerea o per contatto
diretto (quali difterite, peste polmonare, febbri
emorragiche, SARS).
E’ richiesta una stanza separata per il paziente
(pazienti con la stessa patologia possono essere
ospitati nella stessa stanza), con sistema di
ventilazione a pressione negativa, possibilmente
dotata di anticamera, e con porte con chiusura a
tenuta, nonché l’uso di mezzi di barriera ed
indumenti protettivi per tutte le persone che
entrano nella stanza.
Isolamento
stretto
Stanza singola con
ventilazione
pressione negativa
SI
Stanza singola
normale
-
mascherine
SI
guanti
SI
camici
SI
ISOLAMENTO DA CONTATTO:
si applica per patologie che si trasmettono
principalmente per contatto diretto e
stretto col paziente, o attraverso il
contatto con oggetti utilizzati dal
paziente (es: isolamento da contatto in
ambiente ospedaliero in caso di rosolia, in
caso di P. corporis)
E’ indicata una stanza separata (pazienti
con la stessa patologia possono essere
ospitati nella stessa stanza) e maschere,
camici e guanti sono indicati per
chiunque giunge a contatto diretto con il
paziente ed in particolare con lesioni o
materiale biologico.
Isolamento da
contatto
Stanza singola con
ventilazione
pressione negativa
NO
Stanza singola
normale
SI
mascherine
SI
guanti
SI
camici
SI
ISOLAMENTO RESPIRATORIO:
È indicato per prevenire la trasmissione
di malattie infettive che si trasmettono
per via aerea a breve distanza (es:
meningiti, TBC polmonare attiva fino a
negativizzazione dell’escreato).
In tali casi sono indicate stanze singole
(pazienti con la stessa patologia possono
essere ospitati nella stessa stanza), le
stanze devono essere a porte chiuse con
adeguata aerazione; è raccomandato
l’uso di mascherine per tutte le persone
che vengono in contatto con il paziente.
Non è indicato l’uso di guanti e camici.
Isolamento
respiratorio
Stanza singola con
ventilazione
pressione negativa
NO
Stanza singola
normale
SI
mascherine
SI
guanti
NO
camici
NO
ISOLAMENTO ENTERICO O PRECAUZIONI ENTERICHE:
riguarda patologie a trasmissione orofecale (es amebiasi, colera, diarrea da
causa non nota, salmonellosi ecc)
E’ raccomandato l’uso di guanti nel
caso di manipolazione o contatto con
materiali contaminati e l’uso di camici
se si prevede la contaminazione con le
feci.
Una stanza ed un bagno separati sono
indicati nel caso di scarsa igiene del
paziente
Isolamento
enterico
Stanza singola con
ventilazione
pressione negativa
NO
Stanza singola
normale
Solo in caso di
scarsa igiene del
paziente
mascherine
NO
guanti
SI
camici
SI se si prevede
contaminazione
con le feci
Quali sono le precauzioni standard che il personale sanitario
deve adottare in caso di presenza di malattie trasmissibili?
Precauzioni standard: sono quel complesso di pratiche che mirano
a prevenire l’esposizione parenterale e a prevenire le esposizioni
delle membrane mucose e della cute non intatta di operatori
sanitari a patogeni trasmessi per via parenterale
Sono basate sull’assunzione che nel sangue o in altri fluidi biologici
possano essere presenti HIV, HBV, HCV ed altri agenti patogeni a
trasmissione parenterale
Si basano essenzialmente sull’uso di mezzi di barriera:
guanti, maschere, sistemi di protezione per gli occhi e schermi
facciali.
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