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6° Forum Italiano dell’Ambient Assisted Living Sessione 4 – AAL e Cluster Tecnologici per gli Ambienti di Vita: oltre il futuro? «Industria delle Salute: dalla ricerca allo sviluppo di un territorio» Mario Melazzini [email protected] Regione Lombardia Politecnico di Milano – Polo territoriale del Lecco, Lecco, 20 maggio 2015 Nella nostra società è prevalsa l’idea che alcune malattie, condizioni di grave disabilità, non siano conciliabili con una vita possibile, di qualità e degna di essere vissuta. Persone con disabilità? Beethoven Roosevelt Einstein Nash Hawking Goldberg Lo sguardo della scienza” Lo sguardo dei genitori Bisogni emergenti • evoluzione epidemiologica e demografica • sviluppo di nuove tecnologie • criticità post-acute nelle gravi disabilità Piano di indirizzo rispetto alle L.G.1998 • Modello Bio-Psico-Sociale (ICF) • • • • • • • Governo clinico - Dipartimento di Riabilitazione Percorso Riabilitativo Unico- Rete di Riabilitazione Approccio interdisciplinare Appropriatezza dei percorsi Coinvolgimento persona/paziente e suoi familiari Creazione di nuove Unità dedicate Attività Fisica Adattata (AFA) I documenti più importanti che disciplinano la materi a della riabilitazione convergono sinergicamente sul l’importanza dell’applicazione del modello Bio-Psico -Sociale di Salute sintetizzato dallo schema sottost ante. Stato di Salute Attivita' Strutture e funzioni corporee Fattori personali Partecipazione Fattori ambientali Chiunque in un contesto ambientale sfavorevole (e nell’interazione con esso) può essere persona con disabilità Un cambiamento di prospettiva Da condizioni A bisogni Da trattamento A accompagnamento Allora su cosa è importante agire? Creare un ambiente favorevole; Favorire la libertà di scelta; Partire dai bisogni. Un cambiamento culturale Il Piano d’Azione Regionale per le politiche in favore delle persone con disabilità (PAR) ha sicuramente una portata culturale e un valore che va oltre lo specifico tema della disabilità ma interessa quello della fragilità e in modo paradigmatico quello del welfare. Il PAR rappresenta un’interessante novità sia per i contenuti che per il metodo di lavoro utilizzato; Regione Lombardia affronta per la prima volta in Italia il tema della disabilità con un approccio nuovo e trasversale. Aree di intervento Interventi per la centralità della persona e accessibilità, fruibilità e mobilità Salute e Assistenza Sostegno alla famiglia nell’accoglienza e nella cura Sostegno alle persone con disabilità nel loro progetto di vita Percorsi sanitari accessibili e fruibili Accompagnamento della persona e della sua famiglia – i centri per la famiglia e il Case manager Educazione Istruzione e formazione Università Lavoro e Impresa Spazi abitativi privati Mobilità Tempo libero e turismo Expo 2015 I numeri della Ricerca in Lombardia L'Italia è, nello scenario europeo, uno dei Paesi definiti "moderate innovators" con, in particolare, una bassa quota di esportazioni ad alto contenuto di tecnologia la Lombardia rimane la prima regione per entità di risorse private destinate alle attività di R&S (Istat, AIRI 2011): 22% di ricercatori e il 26.5% degli investimenti privati sul totale nazionale nel 2010, pari al 0,35% del PIL dello stesso anno il personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in unità equivalenti a tempo pieno è stato pari a 4.591.920 ore; il 20.3% del personale impiegato in attività di R&S italiano lavorava in Lombardia Nel 2014 le spese in ricerca e sviluppo in Lombardia rispetto al PIL sono pari a circa 1,6%, appena sotto alla media europea (1,71%); 2012: l’incidenza della spesa pubblica in Ricerca e Sviluppo, cioè l’insieme delle spese per ricerca e sviluppo della PA e dell'Università sul PIL è pari a 30.5% Lombardia conta più di 70 spin-off universitari che rappresentano l’11.5% di tutti gli spin-off presenti sul territorio nazionale (Netval, 2012) è migliorata la disponibilità di capitale di rischio a disposizione di spin-off e start-up, grazie alla presenza sul territorio regionale di 83 dei 120 associati all’Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital (AIFI) Il sistema della ricerca in Lombardia: Composizione del sistema della ricerca per tipologia Inseriti ad ottobre 2013 - nel sistema regionale Questio (portale di Regione Lombardia che rileva le competenze dei Centri di ricerca e innovazione per individuare "chi fa che cosa" in termini di servizi offerti e descrive come ogni Centro lavora attraverso specifici indicatori) 795 Centri di Ricerca e Trasferimento Tecnologico di cui 497 registrati Il sistema della ricerca in Lombardia è composto da 13 Università, 6 Facoltà di Medicina, 2 Facoltà di Bioingegneria, 28 ospedali con sedi di corsi universitari, 19 IRCCS, 288 centri di ricerca con attività nel settore salute e 186 centri con linee di ricerca sulle biotecnologie non alimentari (fonte: QuESTIO 2013) la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB), struttura nata nel 2011 e voluta da Regione Lombardia per il perseguimento della ricerca preclinica nell’ambito territoriale regionale e per sviluppare iniziative nel settore della ricerca biomedica e biotecnologica con fini clinico-applicativi, ma soprattutto per il futuro governo della ricerca a 360°. FRRB è il capofila dei Cluster Tecnologico Lombardo delle Scienze delle Vita nonché del Cluster nazionale ALISEI (Advanced LIfe SciEnces in Italy) e coordinatore della LifeKIC – Healthy Living and Active Aging I pilastri della Strategia Regionale Formazione, qualificazione e valorizzazione del capitale umano maggiore attenzione alla domanda di R&I, piuttosto che all’offerta (appalto precommerciale) meritocrazia per “rendere i forti ancora più forti” e aumentare la competitività sul territorio, sostenendo e potenziando le idee nuove che possano tradursi in attività concrete e iniziative innovative incremento dell’attrattività anche internazionale del territorio e sostegno alle infrastrutture e open - lab La Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia … un obbligo e al contempo un opportunità per disegnare la traiettoria integrata di sviluppo del nostro territorio … individuazione delle competenze e del potenziale innovativo selezione delle priorità, in termini di settori produttivi e di ambiti tecnologici concentrazione degli investimenti La S3 approvata costituisce una tappa importante di evoluzione delle politiche industriali e di ricerca e innovazione promosse nell’ultimo decennio. SANITA’ Bisogni sanitari e assistenziali L’impatto delle tecnologie sanitarie sulla soddisfazione dei bisogni e sulla spesa totale non è misurabile direttamente: l’innovazione è continua e gli impatti di diverse innovazioni sono intercorrelati. Accessibilità vs Sostenibilità Innovazione http://kff.org/health-costs/issue-brief/health-care-costs-a-primer/ May 2012 – Health Care Costs: a Primer Costi alti e risultati incerti La Strategia di Specializzazione intelligente per la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia (DGR X/1051/2013 e X/2146/2014) SMART SPECIALISATION STRATEGY … AGENDA DIGITALE HORIZON/COSME FEASR FESR/FSE S3: uno strumento di pianificazione integrata, che impatta sulla pianificazione di tutti i fondi, senza esaurirne le specificità e coglie le sinergie senza annacquare le peculiarità. Un percorso di razionalizzazione verso le Aree di Specializzazione SMART COMMUNITIES Mobilità sostenibile Manifatturiero avanzato Industria della salute Eco-industria Agroalimentare Aerospazio 7 aree di specializzazione e 1 trasversale Industrie creative e culturali Dall’analisi SWOT emerge che il territorio lombardo è un sistema di competenze produttive e scientifiche vivace, ampio, diversificato e trasversale. Tematiche e Priorità di intervento dell’ area di specializzazione Industria della salute (DGR X/2472/2014 - Work Programme AdS) l’AdS Industria della Salute racchiude un sistema di competenze molto articolato e trasversale in cui rientrano le seguenti tematiche: biotecnologie, farmaceutica, dispositivi medici, food (relativo ai cibi con specificità nutrizionali per riabilitazione, nutraceutica ecc.), industrie creative (relative al design per la disabilità, per il mantenimento e la riacquisizione di facoltà psico-fisiche), costruzioni (relativamente agli ambienti di vita e lavoro attrezzati) Il sistema produttivo dell’Industria della Salute in Lombardia in Lombardia ci sono 127 aziende del settore delle biotecnologie (circa il 53% sul totale nazionale) e producono circa il 48% del fatturato totale (cioè circa 3,5 miliardi di euro, dato BioInItaly 2014) ricoprendo una posizione di eccellenza anche a livello europeo (rapporto Assobiotec 2012) la Lombardia è la prima regione italiana per numero di addetti impiegati nell’industria farmaceutica con 30.051 unità (47,2% a livello nazionale) di cui 2.825 si occupano di ricerca e sviluppo. Gli investimenti delle imprese lombarde in R&S nel settore sono pari a circa 400 milioni di euro (in Lombardia si investe circa un terzo del totale italiano) e si ha qui il maggior numero di studi clinici (1810, ossia il 47,8% a livello nazionale) le aziende biomedicali (dispositivi biomedicali personali, strumentali, elettromedicali, diagnostica precoce) in Lombardia sono in totale 816 (307 con più di 20 addetti) e impiegano il 40% degli addetti italiani del settore (circa 30.000 addetti) e con un fatturato di circa 9 miliardi di euro nel 2013 pari al 49,47% del fatturato italiano totale del settore Tematiche e Priorità di intervento dell’ area di specializzazione Industria della salute (DGR X/247/2014) Area di Macrotematica Tema di Sviluppo Specializzazione Sviluppo di dispositivi, sistemi, anche ICT, e/o metodi innovativi per la riabilitazione neurocognitiva e/o neuromotoria Di s a bi l i tà e ri a bi l i tazi one Sviluppo di modelli innovativi per il monitoraggio, la valutazione e il supporto della riabilitazione di pazienti disabili rispetto alla continuità della cura Sviluppo di sistemi di comunicazione, informazione e mobilità per la partecipazione sociale, scolastica e lavorativa del disabile Sviluppo di nuove metodiche strumentali e/o di valutazione di procedure riabilitative Sviluppo di videogame ed exergame indirizzati all'esercizio di abilità cognitive e motorie Di a gnos tica INDUSTRIA DELLA SALUTE Nuovi a pprocci tera peutici Sviluppo di tecnologie meccatroniche per la riabilitazione Sviluppo di metodi innovativi per diagnosi precoce di patologie, incluse le malattie rare e le malattie neurodegenerative, e possibilmente per lo sviluppo di nuovi farmaci Sviluppo di nuove tecnologie di imaging biomedico e di sistemi di dosaggio Sviluppo di piattaforme e/o facility innovative di proteomica, o metabolomica, o lipidomica per diagnostica medica Sviluppo di strumenti di chimica computazionale per l’identificazione, simulazione e validazione di nuovi bersagli molecolari e di nuovi target terapeutici Sviluppo di terapie geniche e cellulari per il trattamento di malattie orfane, in particolare malattie rare Utilizzo di cellule staminali, anche geneticamente modificate, per lo sviluppo di metodiche innovative di trapianto riparativo di cellule e tessuti e/o sviluppo di organoidi funzionali Sviluppo di terapie immuno-mediate Sviluppo di nuovi approcci terapeutici per malattie degenerative multifattoriali con particolare riferimento alle polipatologie Sviluppo di applicazioni avanzate ICT per la gestione di biobanking Sviluppo di nuovi vaccini per la prevenzione di patogeni emergenti e riemergenti Sviluppo di substrati funzionali biodegradabili Sviluppo di approcci innovativi di High Throughput e High Content screening per lo studio di nuovi farmaci Gli strumenti della Strategia regionale Innovalombardia attiverà sul territorio 1 Miliardo di Euro di investimenti a partire dalle risorse messe a disposizione risorse da POR FESR 2014-2020, Finlombarda spa e operatori finanziari privati si sviluppa in linee di finanziamento con tempistiche di attivazione progressiva tra fine 2014 e il 2016: Linee R&S per il finanziamento degli investimenti in R&S da parte di singole MPMI e da parte di aggregazioni di imprese e di organismi di ricerca; Innovazione per il finanziamento degli investimenti finalizzati a sostenere l’introduzione di innovazione di prodotto o di processo e la diffusione di modelli di business innovativi; Start up per il sostegno alla creazione di start up innovative, sia tramite il coinvolgimento di operatori di capitale di rischio e di piattaforme di crowdfunding, sia tramite strumenti di debito iniziative a supporto delle imprese volte a potenziare l ’ ecosistema dell ’ innovazione attraverso la promozione dell ’ Open Innovation e dei Cluster Tecnologici Lombardi, l ’ offerta di servizi per l ’ innovazione e il trasferimento tecnologico transnazionale, il sostegno ai progetti infrastrutturali di R&I e alla domanda di innovazione della P.A attraverso gli appalti pre-commerciali, in grado di mobilitare indirettamente ulteriori investimenti sul territori. Gli strumenti della Strategia regionale POR FESR Lombardia 2014-2020 approvato il 12 febbraio 2015 (C 2015/923) Asse 1 dotazione di 349 milioni di euro (circa il 36% della dotazione finanziaria del POR FESR) per concorrere all'obiettivo di elevare la percentuale di investimenti in ricerca, sviluppo ed innovazione rispetto al PIL gennaio 2015 è stata aperta la prima Linea di finanziamento R&S per MPMI (Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità - FRIM FESR 2020) con un budget di 30 M€ di risorse regionali (in anticipazione su quelle del POR FESR 2014-2020) primo semestre 2015 apertura di una nuova misura dedicata ai progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in partenariato da aggregazioni di imprese e organismi di ricerca negli ambiti definiti dalla S3 Entro luglio 2015 avvio di nuova misura a sostegno dell’acquisto da parte delle singole imprese di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale (nuova edizione del bando «R&I», la cui edizione 2014 chiuderà lo sportello valutativo il 25 marzo 2015 e finanzia con voucher e contributi a fondo perduto l’acquisizione di servizi di innovazione tecnologica di processo e di prodotto, per la partecipazione a progetti europei, inserire in impresa ricercatori e favorire la brevettazione europea e/o internazionale) A knowledge Innovation Community of the European Institute of Technology on: HEALTHY LIVING AND ACTIVE AGING PARTENARIAT: UK, Italy, South Denmark, Amsterdam Region, Saxony, Galizia, Basque Countries, Aquitanie, Warsaw/Prague - 60 Universities – 60 research centres – 130 companies THEMES: 1) Health inequalities, 2) Unsustainable costs, 3) Increase unhealthy years of life, 4) Lack of empowerment, 5) Social trends and technological opportunities. EXPECTED OUTPUTS OVER A 10 YEARS PERIOD 500 new enterprises, 1600 collaborative R&D projects, 5800 new jobs 360 graduates/year, 1400 deployment projects 21000 FTE job years; LifeKIC will become self-‐sustaining beyond the period of EIT funding. FINANCIAL PERSPECTIVE: EIT contribute 500-800 Mls. / Co-financing 4750 Mls Expected Gross Added Value over 10 Years: 3000 Mls. THE KNOWLEDGE PYRAMID Bando ERC lo sportello valutativo, aperto il 14 luglio 2014, salvo esaurimento delle risorse si chiuderà il 21 novembre 2015. risorse complessive (Regione Lombardia e Fondazione Cariplo) 5.228.393,00 euro favorire progetti di eccellenza di Università e Organismi di ricerca, finalizzati a sostenere la competitività dei giovani ricercatori all’interno del contesto lombardo migliorare l’attrattività del contesto locale e le eccellenze del territorio, rafforzando il capitale umano dedicato alla ricerca e la capacità di produrre innovazione, in particolare attraverso il sostegno alla competitività dei giovani che intendono candidarsi nelle call dell’European Research Council (ERC) e prevedono di portare avanti la loro ricerca all’interno del contesto lombardo 3 sottomisure: A. ATTRARRE LE ECCELLENZE, finalizzata a reclutare ricercatori assegnatari di grant ERC nelle categorie starting e consolidator che, all’atto della domanda, abbiano implementato meno del 50% della loro ricerca all’estero. B. RAFFORZARE LE COMPETENZE, finalizzata a fortificare giovani ricercatori che abbiano già partecipato (dal 2012) a una call ERC starting grant ricevendo una valutazione superiore o uguale a B e abbiano i requisiti per ricandidarsi in una futura call ERC starting grant. C. SOSTENERE NUOVE OPPORTUNITA’, finalizzata ad accompagnare giovani ricercatori che siano in grado di dimostrare il proprio potenziale di indipendenza nella ricerca e che intendano candidarsi - per la prima volta in una futura call ERC starting grant i progetti finanziabili devono prevedere investimenti compresi tra un minimo di 50.000 € e un massimo di 400.000 €. L’agevolazione - contributo a fondo perduto - è pari all’80% delle spese totali ammissibili e prevede un contributo concedibile compreso tra 40.000 e 320.000,00 €. La durata massima dei progetti varia tra i 18 e i 60 mesi. Sono attualmente aperte le misure A e B. 27 Puntare sulla ricerca e l’innovazione Coraggio di osare per il cambiamento Lealtà nelle strategie politiche