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DON GIOVANNI: Voi mi vedete qui ravveduto
DON GIOVANNI – (Molière, 1665) DON GIOVANNI: Voi mi vedete qui ravveduto Sì, voi mi vedete qui ravveduto di tutti i miei errori; non sono più la stessa persona di ieri sera, poiché tutto a un tratto Dio ha operato in me un mutamento che non potrà non stupire il mondo intero: ha toccato il mio cuore, ha aperto i miei occhi, e ora guardo con orrore alla cecità in cui tanto a lungo mi sono aggirato, e alle peccaminose intemperanze della vita che ho condotto. Ne rivedo col pensiero tutte le scelleratezze, e mi meraviglio soltanto che Dio abbia potuto sopportarle così a lungo, senza lasciare che si abbattesse sul mio capo, venti volte almeno, la sua giusta ira.Vedo ora la grazia che la sua bontà mi ha fatto rinunciando a punirmi per i miei delitti; e intendo approfittarne ora come è mio dovere, rendere manifesto a tutti il mio improvviso mutamento di vita, riparare così allo scandalo delle mie trascorse azioni, e fare ogni cosa pur di ottenere da Dio un compiuto perdono.A questo mi dedicherò d’ora in avanti; e vi prego, signore, di voler contribuire anche voi a questa intenzione, aiutandomi a scegliere una persona che possa farmi da guida spirituale, e cui possa affidarmi per camminare con fermezza sulla strada per la quale ora mi avvio.