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LA STESSA COSA STA SUCCEDENDO ANCHE IN ITALIA E
LA STESSA COSA STA SUCCEDENDO ANCHE IN ITALIA E QUINDI POSSIAMO DIRE CHE L’ALLARME DOVREBBE ESSERE ESTESO A TUTTA L’EUROPA DELL’OVEST, DELL’EST, DEL NORD E DEL SUD. LA FAMIGLIA CRISTIANA.IT Francia, allarme alcolismo tra i giovani La denuncia è del quotidiano inglese "The Times" che dedica due pagine alle abitudini dei giovani transalpini. Una moda che dall'Inghilterra sta sbarcando nel Continente 02/09/2011 In Inghilterra lo chiamano in gergo "binge drinking", che, tradotto, è la nostra cara vecchia bisboccia. Niente di male, per carità. Peccato solo che nella realtà per i giovani francesi la moda abbia preso da tempo una piega poco rassicurante. Binge drinking per loro significa ingollare la maggior quantità di alcol nel minor tempo possibile, con il numero di shock etilici che aumenta ogni anno. La denuncia è del quotidiano inglese The Times, il cui inviato in Francia descrive scene raccappriccianti, del tutto simili a quelle cui si assiste Oltremanica: giovani in piccoli gruppi che bivaccano nei boulevards cittadini completamente ubriachi. Il quotidiano registra anche la preoccupazione di non pochi grandi comuni francesi, che hanno cominciato a "chiudere i rubinetti dell'alcol". Così è per Lione, che da metà luglio e fino al 10 settembre ha vietato la vendita per asporto di alcolici dalle 22 alle 6 del mattino con multe di 750 euro ai negozianti in caso d'infrazione. Tolosa, vista l'emergenza, ha seguito a ruota e dal 15 agosto un'ordinanza comunale ha vietato la consumazione di bevande alcoliche sulle vie pubbliche. Le zone balneari, come ad esempio Sable-d'Olonne, sulla costa atlantica a un centinaio di chilometri da Nantes, ha negato la possibilità di bere in spiaggia e nelle zone limitrofe. Nantes, Parigi e molti altri comuni stanno seguendo la stessa strada, a quanto pare però con scarsi risultati. «Non credo che questi provvedimenti possano apportare significativi risultati», ha confessato Daniel Lhuillier, presidente di un'associazione di quartiere di Aix-en-Provence. «Queste misure sono utili perché fissano dei limiti e rigettano l'idea di una banalizzazione del fenomeno», controbatte il dottor Alain Rigaud, presidente dell'Associazione nazionale di prevenzione sull'alcool e altre forme di dipendenza, «certo non risolveranno da sole il problema». La parola d'ordine diventa allora "prevenzione". «E' indispensabile la repressione ma non basta», afferma Fabienne Legendre, incaricata dei progetti sanitaria della città di Nantes. «Dal 2008 abbiamo messo in piedi delle equipes di sorveglianti che alla sera, ogni fine settimana, attaccano bottone con i giovani per parlarne e fare così prevenzione». Oltre 13mila i giovani incontrati: «Contrariamente a quello che si pensa molti ragazzi sono sensibili a un discorso di maggiore responsabilizzazione», conclude fiduciosa la donna. Stefano Stimamiglio Andate a vedere questo articolo. E’ molto interessante ed è accompagnato da alcuni video appropriati. http://www.siciliainformazioni.com/giornale/societa/131822/beve-guida-bambino-cattivocome-spendere-migliaia-euro-campagna-sociali-dubbia-efficacia.htm Quest’altro articolo non lo lasciano copiare. Parla dell’utilità della navetta per il divertimento notturno, utile soprattutto per le tasche degli esercenti ma lama a doppio taglio per chi può bere tranquillamente senza la preoccupazione di dover guidare! http://www.latina24ore.it/latina/28267/fun-n-bus-prorogata-la-navetta-gratuita-per-ildivertimento-notturno ALCOL E SPORT NON VANNO D’ACCORDO. LA PUBBLICITA’ DELLE BEVANDE ALCOLICHE DAI LUOGHI DOVE SI PRATICA LO SPORT DOVREBBE SPARIRE! COMUNICATI-STAMPA.NET La viticoltori ponte nello sport per promuovere tra i giovani uno stile di vita sano La Cantina trevigiana alla Finale del campionato di Beach Volley a Jesolo 02/09/11 - Treviso, Continua il percorso della Cantina Viticoltori Ponte, importante realtà vitivinicola veneta, nel mondo dello sport. Dopo aver sponsorizzato l’ottava edizione della Treviso Marathon e il campionato 2011 della promettente squadra femminile Spes Volley di Conegliano, ora la cantina continua a rafforzare il suo marchio nel territorio legandolo anche all’ambiente sportivo della beach volley. Il Prosecco Millesimato Doc Treviso, vino di punta della prestigiosa cantina di Ponte di Piave è stato il protagonista assieme agli atleti vincitori della Finale del Campionato Italiano Maschile Beach Volley 2011 disputato il 20 e 21 agosto a Jesolo sulla spiaggia del Faro. La manifestazione, organizzata dalla Federazione Italiana Pallavolo in collaborazione con il Comitato Regionale Veneto e il Volley Team San Donà Jesolo, con il patrocinio del Comune di Jesolo, ha visto ben 24 coppie maschili sfidarsi a colpi di schiacciate per aggiudicarsi il tricolore. Il lungimirante obiettivo della Cantina Ponte è quello di promuovere un senso di responsabilità nel consumo di vino tra i giovani, divulgando, attraverso lo sport, la cultura di uno stile di vita sano legato al bere consapevole, al benessere e alla salute.(*) Il Prosecco Millesimato Doc Treviso extra dry è un vino di alta gamma. Fresco e fruttato con il suo elegante packaging dalla bottiglia collio nera lucida è un prodotto di nicchia, rivolto ai consumatori più esigenti. La Viticoltori Ponte attualmente produce 9 milioni di bottiglie, distribuite in 60 province italiane e in 22 stati esteri. Fondata nel 1948, con i suoi 1500 soci e 2 mila ettari di vigneti, che si estendono in un vasto territorio dal Nord di Venezia fino alla zona pedemontana della Marca Trevigiana, è oggi la 1°cooperativa vinicola della provincia di Treviso. Con i suoi 5 punti vendita, situati a Ponte di Piave, Villorba, Vedelago, Eraclea e Caposile, è un'importante punto di riferimento per i buongustai, oltre che testimonial della tradizione veneta. In tutte le enoteche della Cantina Ponte gli appassionati del bere bene possono trovare gli spazi ideali per organizzare eventi e degustazioni a tema. (*)Nota: l’unico “lungimirante obiettivo della Cantina Ponte è quello di” fare pubblicità ai propri prodotti e vendere di più a scapito della salute delle persone. ALCOL E SPORT: ORDINANZA DEL SINDACO DI CITTADELLA CITTADELLA Divieto esteso a tutti gli incontri di calcio di qualsiasi categoria Stadio Tombolato, stop all’alcol Venerdì 2 Settembre 2011, (M.C.) Campionato di calcio rigorosamente "astemio". Il sindaco di Cittadella ed onorevole della Lega Massimo Bitonci ha emesso un'ordinanza con la quale vieta di somministrare alcolici in tutta l'area circostante lo stadio Piercesare Tombolato, per tutta la durata del campionato di serie B, a decorrere da due ore prima dell'inizio delle partite fino ad un'ora dopo il termine dei match. Il divieto non si limita ai soli incontri del calendario della serie Cadetta, ma è esteso a tutti gli incontri di calcio di qualsiasi categoria e tipologia, che si disputino all'interno dello stadio. Il provvedimento è assolutamente nuovo nella sua estensione e va ad accogliere la nota del Questore di Padova inviata a fine agosto con la quale ricordava il divieto di accedere e trattenersi all'interno dello stadio di Cittadella in stato di ebbrezza ed assumere all'interno dell'impianto sportivo sostanze che possono alterare il normale comportamento delle persone. Per questo si è reso necessario il divieto. Proprio domenica nella città murata si svolgerà il derby con il Padova. Si temono contestazioni per la tessera del tifoso non allo stadio ma anche in centro durante la Festa dei veneti. Sulla tessera il sindaco Massimo Bitonci ha detto: «Non funziona come si pensava, va cambiata e con alcuni parlamentari stiamo lavorando in questo senso». INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE IL TIRRENO “Ricreazione in via di estinzione” Ragazzi informati sull’abuso d’alcol (*) MERCOLEDÌ, 31 AGOSTO 2011 FORTE. Si è concluso anche per quest’anno il progetto “Ricreazione in via di estinzione” rivolto ai giovani e sviluppato assieme all’Asl 12, Associazioni e Comuni. Quattro gli incontri organizzati al Forte durante l’estate: due alla Capamnina, uno nella pineta Fleming e il quarto alla Sagra della contrada Il Ponte in Vaiana. «Quest’anno il comune ha utilizzato proprie risorse - spiega il consigliere delegato alle Politiche giovanili, Simone Tonini - dato che è terminato il bando regionale. Proprio per questo abbiamo voluto dare continuità al Progetto. Nel corso degli incontri è stato distribuito molto materiale informativo sui rischi legati all’abuso di alcool(*) ed è stato provato un simulatore per capire quanto sia pericoloso mettersi alla guida in stato di ebbrezza. In più, nel corso delle serate sono stati proiettati foto e filmati di incidenti stradali per mandare un messaggio molto diretto ai ragazzi. L’intento non era proibizionista, ma volto a dare ai giovani degli strumenti informativi che li mettano al corrente degli eventuali rischi(*). Certo - prosegue Tonini- non può bastare una campagna di sensibilizzazione ed informazione, ogni livello istituzionale, per le sue competenze, deve esercitare quanto è in suo potere per fermare le stragi della notte. Ecco quindi necessario il coinvolgimento delle scuole, delle Forze dell’ordine, dei gestori dei locali e delle famiglie, che svolgono un ruolo cruciale». (*)Nota: incominciamo a parlare di consumo di bevande alcoliche perché il rischio inizia già con il primo bicchiere!!! IL GAZZETTINO Alcoltest gratis alla sagra di Dosson Venerdì 2 Settembre 2011, CASIER - (N.D.) Prova dell'etilometro alla sagra parrocchiale "Dosson in Festa". Proseguono le iniziative del Comune di Casier sulla sicurezza stradale. Domani sera, dalle 20 alle 23, negli stand della festa paesana ci saranno i vigili urbani per spiegare ai cittadini l'importanza di sottoporsi alla prova dell'etilometro prima di mettersi al volante dopo aver trascorso una serata in allegria ed aver bevuto sostanze alcoliche. Gli agenti, coordinati dal comandante Alessandro Danieli, saranno a disposizione delle gente anche per rispondere ai vari questi in materia di sicurezza stradale. A questo proposito l'assessore alla polizia locale, Miriam Giuriati, ha inviato una lettera ai titolari delle attività produttive del territorio per invitarli a sensibilizzare i camionisti addetti al trasporto delle merci al rispetto dei limiti di velocità e alle altre regole previste dal codice della strada. CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE VIOLENZA IL MATTINO Tre persone al pronto soccorso 2.9.11 AVERSA Tre persone al pronto soccorso, almeno altrettante ferite in maniera non tanto grave da far ricorso alle cure dei sanitari e tanta, tantissima paura per le diverse centinaia di persone che l’altra sera avevano scelto solo di assistere, nella villa comunale di corso Umberto a Gricignano di Aversa, all’esibizione di Enzo Avitabile e dei Bottari in occasione dei festeggiamenti del santo patrono del paese Sant’Andrea Apostolo. Concerto che è stato anche sospeso per diverso tempo proprio a causa della prima manche di una maxi rissa ingaggiata per futili motivi tra due bande di giovani, molti dei quali visibilmente ubriachi a causa della tanta birra che avevano bevuto fino a quel momento. Tutto è iniziato verso le 23,30. Mentre il concerto di Avitabile si avviava al termine due gruppi di giovani tra i 17 e i 20 anni venivano alle mani. Ancora una volta si è avuta l’impressione che si ricalcassero le orme della movida violenta aversana, quando bande di ragazzi provenienti da paesi diversi dell’agro si affrontano per il solo gusto di menare le mani. E questo quanto si è verificato anche questa volta. Lo scontro, infatti, si è registrato tra due schieramenti contrapposti, uno di gricignanesi, l’altro di giovani provenienti da un altro centro della zona. Quando una quindicina di persone hanno iniziato a menare con violenza calci e pugni, tra i presenti, alcuni dei quali coinvolti loro malgrado nella rissa, è scoppiato il panico. L’artista che si stava esibendo ha sospeso lo spettacolo ed ha invitato alla calma. Calma che tornava dopo qualche minuto con Avitabile che, richiamato a gran voce sul palco, concludeva regolarmente il concerto. Ma la rissa, in realtà, era solo sospesa. Riprendeva, infatti, all’esterno della villa comunale tra le bancarelle di dolci e giocattoli con sedie che volavano, utilizzate tipo clava, mentre altri facevano sbattere le teste degli avversari contro i camion dei venditori ambulanti parcheggiati nei pressi. Ad un tratto uno dei feriti, quello più grave, è finito al suolo privo di conoscenza. Questa scena ed il successivo arrivo sul posto delle forze dell’ordine faceva sì che la rissa avesse termine. Sul posto giungeva anche un’autoambulanza del servizio 118 i cui addetti provvedevano a prestare le cure del caso ai feriti, trasportando quelli che necessitavano di cure particolari presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati nella confinante Aversa. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale stazione. ni. ro. INFORTUNI IL TIRRENO Badante trovata in fin di vita 01 settembre 2011 — pagina 05 sezione: Lucca LUCCA. Lividi e tumefazioni al volto e alla braccia, un forte trauma cranico e uno stato di semi incoscienza. Tutto fa pensare a una feroce aggressione nei confronti di quella donna - una badante rumena di 43 anni - trovata da un professionista ai margini di un campo di granturco a Nozzano. Quell’uomo, probabilmente, le salva la vita. Perchè le gravi ferite e la notte che incombe non le avrebbero dato scampo il mattino successivo. Sono le 21,30 e lì accanto c’è un campo sportivo dove alcuni ragazzi stanno giocando a calcetto. Sono loro a collaborare con il passante e avvertire i soccorsi. Nel giro di pochi istanti arriva un’ambulanza del 118 della Croce Verde che carica la badante rumena e la trasporta al pronto soccorso del Campo di Marte. «Sono caduta, sono caduta, dov’è la casa in cui vivo?» si affretta a dire la donna. Ma gli ematomi sono vasti e ce n’è uno dietro la testa che preoccupa e non poco i sanitari. La colf dell’Est viene trasferita all’ospedale di Cisanello a Pisa: in coma farmacologico con prognosi riservata. Viene operata e le sue condizioni migliorano tanto che adesso non corre più pericolo di vita. Nel frattempo la squadra Mobile - incaricata delle indagini - inizia a prendere informazioni su quella donna. Teme che dietro a quei lividi ci sia un tentativo di rapina o di violenza. Oppure un pestaggio frutto di un regolamento di conti. Lavorano tutta la notte i poliziotti, in stretto contatto con il sostituto procuratore Salvatore Giannino, e la nebbia man mano si dirada. Emerge che la rumena ha gravissimi problemi di alcolismo. Vengono sentiti diversi testimoni: conoscenti e soprattutto i figli dell’anziana donna di Nozzano che le era stata affidata per un certo periodo. Proprio loro riferiscono che la badante rumena era stata licenziata da poco. La sua dipendenza all’alcol l’avevano resa, di fatto, inaffidabile e così l’anziana affidatale era stata trasferita in un ospedale. In considerazione di questa nuova situazione la badante aveva deciso di far ritorno al suo paese d’origine. Senza un lavoro, senza un tetto dove dormire, senza amici, non le resta che sfogare depressione e solitudine in compagnia di vino e liquori. Proprio oggi sarebbe dovuta tornare in quella casa di Nozzano, raccogliere le sue cose e partire alla volta di Bucarest. Si era rivolta alla Cgil e aveva avuto comprensione e soprattutto l’aiuto necessario per rientrare in patria. Al momento quindi non sono emerse responsabilità di terzi per l’incidente della badante. La polizia ipotizza quindi che la donna abbia dato subito la versione giusta. A causa del suo equilibrio instabile e di continui capogiri con ogni probabilità è caduta a terra più di una volta senza che nessuno l’abbia soccorso. L’ennesima tonfo sarebbe stato devastante con il trauma cranico che avrebbe potuto ucciderla. L.T. IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE LA SICILIA Dopo la rissa disposti ripetuti controlli serali Venerdì 02 Settembre 2011Prima Agrigento,pagina 29e-mailprint Agenti della sezione Volanti unitamente ai poliziotti di quartiere nella serata di mercoledì, hanno effettuato un controllo straordinario del centro cittadino per identificare e monitorare i tanti extracomunitari, che bivaccano nella zona compresa tra Porta di Ponte, e le vie Cesare Battisti e Pirandello. L'attività è stata disposta dal questore Giuseppe Bisogno, dopo le recenti risse e aggressioni, che sono parzialmente attribuibili al consumo di alcol, ma anche da contrasti tra stranieri della stessa etnia legati al controllo del territorio per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti. L'ultima rissa in ordine di tempo martedì sera, quando un gruppo di tunisini, alcuni armati di coltello, si sono affrontati e se le sono date di santa ragione. Alla fine dei controlli dell'altro ieri, una decina i migranti fermati e identificati, alcuni dei quali nelle settimane scorse, sono sbarcati a Lampedusa e sulle coste della Sicilia. Lo scopo di questa operazione era monitorare gli stranieri con permesso temporaneo per individuare anche quelli, che hanno ricevuto il permesso da questure di altre città e che in seguito si sono spostati ad Agrigento. E' nel centro cittadino dove si registra di solito un maggiore concentramento di giovani magrebini, specialmente tunisini. Le forze dell'ordine proseguiranno nell'intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, in particolare con controlli mirati nel centro storico, finalizzati a ripristinare la tranquillità dei cittadini. Antonino Ravanà INTERCLUB DELL’ACAT DI PISTOIA IL TIRRENO In aumento l’abuso di alcol tra i giovani Al convegno organizzato dall’Acat l’evoluzione del fenomeno sulla Montagna e le possibili soluzioni MARTEDÌ, 30 AGOSTO 2011 SAN MARCELLO. “Interclub alcol e droga: una miscela esplosiva”. È l’incontro tenuto domenica al Centro alcologico di Bardalone, su iniziativa dell’Associazione club alcolisti in trattamento (Acat) di Pistoia. Un’intera giornata dedicata al dibattito sulle due “piaghe” che affliggono la società odierna, senza esclusione della Montagna, una realtà sotto diversi aspetti più tradizionalista e tranquilla. Numerosi e variegati gli interventi succedutisi nel corso del convegno mattutino, aperto dalla proiezione del toccante “Filmato per riflettere sulla droga e sull’alcol”, una rassegna dei devastanti effetti sull’essere umano. Dopo la premessa generale, si è affrontato l’argomento col taglio pratico delle esperienze personali dei presenti, fra cui numerosi ex-alcolisti cui sono stati consegnati diplomi di sobrietà per aver vinto la battaglia contro questa dipendenza. Secondo l’Istat il 75% degli italiani consuma alcol: 1 milione sono alcolisti di cui 400mila giovani. Un vizio che ogni anno in Italia - paese Ue con l’età più bassa per consumo del 1º bicchiere (11-12 anni)- uccide 40mila persone per cirrosi epatica, tumori, infarto, suicidi, omicidi, incidenti stradali, domestici o lavorativi. «È un problema in primis culturale: la nostra società accetta come normale il consumo di alcol, al pari dello spinello - illustra la presidente di Acat Pistoia Moira Galliani - L’Oms ci dice di cambiare la cultura del bere che è incoraggiata da interessi economici. Il nostro Club è una rete umana di relazione e stimolazione, un’occasione per l’alcolista di trasformarsi da portatore di problemi a portatore di risorse per la comunità». A rappresentare l’Acat, anche il vicepresidente regionale Franco Severi, la vicepresidente provinciale Monica Borelli, i referenti in montagna Lorenza Puccianti e Mario Burattini. «Stupisce che ragazzini in età scolare facciano già uso/abuso di alcol - spiega l’assessore alle Politiche culturali e all’istruzione Lucia Geri - Il discorso non riguarda solo un numero ristretto di individui, ma è sintomo dilagante di un profondo malessere sociale in un mondo poco a misura d’uomo. L’alcol diventa una sorta di compensazione alla mancanza di dialogo che prima si intesseva nei luoghi pubblici e che Facebook certo non surroga. Ritengo ridicola la proposta di istituire una reato di “omicidio stradale”. Ammiro tutte le persone uscite dal tunnel dell’alcol che provocava sofferenza e danno a loro stessi, alla famiglia e alla società». «Come Arma trattiamo il problema dal punto di vista penale e del codice della strada prosegue il comandante della Stazione dei carabinieri di Campo Tizzoro - L’abuso di alcol fra i giovani in Montagna è in aumento. L’infrazione non riguarda solo la guida in stato di ebbrezza, ma anche piccoli furti di denaro per l’acquisto di alcolici o violente liti familiari». Illustrata, quindi, la struttura territoriale dell’Acat, con l’obiettivo di infittire la rete locale e promuovere iniziative per i giovani. «Gli adolescenti vanno tenuti occupati col corpo e con la mente per evitare che scivolino in distrazioni pericolose - interviene l’insegnante Stefano Traversari - la Pubblica assistenza di Maresca, di cui sono membro, ha allestito una sala prove con strumenti musicali pensata per una fascia d’età critica in cui i ragazzi hanno pochi interessi. La scuola può fare la sua parte, ma vanno incentivate tutte le associazioni ludicosportive e di volontariato capaci di coinvolgerli». E.V. L’ANGOLO DELLA SCIENZA ASCA SALUTE: ALCOL, CERVELLO UBRIACHI RICONOSCE GLI ERRORI MA NON LI EVITA (ASCA) - Roma, 2 set - L'alcol non impedisce di riconoscere gli errori, ma inibisce l'autocontrollo che permette di evitare di compierne degli altri. A dimostrarlo e' una ricerca pubblicata dal Journal of Abnormal Psychology, frutto del lavoro di Bruce Bartholow e colleghi dell'Universita' del Missouri di Columbia (Stati Uniti). I ricercatori hanno dimostrato che chi si trova sotto l'effetto dell'alcol tende ad avere un umore meno negativo e ad essere meno propenso a porre attenzione a non commettere errori anche quando riconosce di averne gia' commessi. Bartholow spiega che, al contrario, da sobri ''una forte risposta cerebrale agli errori promuove un miglior autocontrollo e aiuta ad evitarne altri''. noe/sam/ss