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Scarica - Busto Arsizio
Settore 2 “Servizi Sociali e culturali – Pubblica Istruzione”
Ufficio Servizi Sociali
Centro Diurno Disabili
“Belotti Pensa”
CARTA DEI SERVIZI
Aggiornamento anno 2012- 13
Sede operativa:
via Lega Lombarda 14, 21052 Busto Arsizio (VA)
tel e fax 0331 350880 E mail: [email protected]
1
INDICE
INDICE
2
1) LA STORIA
3
2) DEFINIZIONE DELL’UNITA’ D’ OFFERTA C.D.D.
2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI
2.2. FINALITA’ DEL CDD
4
4
4
3) SCHEDA DESCRITTIVA
3.1 DESTINATARI
3.2 AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO
3.3 DESCRIZIONE SPAZI INTERNI / ESTERNI
3.4 SERVIZIO RISTORAZIONE
3.5 SERVIZIO TRASPORTO
5
5
5
5
6
6
4) SCHEDA AMMINISTRATIVA
4.1 PROPRIETARIO DELLA STRUTTURA
4.2 ENTE GESTORE
4.3 MODALITA’ DI AMMISSIONE
4.4. DOCUMENTI RICHIESTI PER L’AMMISSIONE
4.5 ACCOGLIENZA DELL’UTENTE AL CDD
4.6 MODALITA’ DI DIMISSIONE
4.7 DOCUMENTI RICHIESTI PER LA DIMISSIONE
4.8 COSTI A CARICO DELLA FAMIGLIA
4.9 ORARIO DI APERTURA E CHIUSURA
4.10 CALENDARIO
4.11 ATTIVITA’ EDUCATIVA,ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIA
4.12 VISITE GUIDATE
6
6
6
6
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7
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8
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9
9
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5) SCHEDA DELLE ATTIVITA’
5.1 ATTIVITA’ INTERNE
5.2 ATTIVITA’ ESTERNE
5.3 ATTIVITA’ CON SPECIALISTI
5.4 ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO
5.5 ATTIVITA’ INFERMIERISTICA
5.6 ATTIVITA’ PSICOLOGICA
5.7 ATTIVITA’ DI SUPERVISIONE
5.8 GIORNATA TIPO
10
10
11
11
11
11
11
12
12
6) SCHEDA RETI ESTERNE
6.1 TIROCINII
6.2 VOLONTARI
6.3 PROGETTI SUL TERRITORIO
6.4 COLLABORAZIONI
12
12
12
12
12
7) SCHEDA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO
7.1 PROGRAMMAZIONE E VERIFICA
7.2 FASCICOLO SOCIO-SANITARIO ED ASSISTENZIALE
7.3 RIUNIONE D’ EQUIPE
7.4 FORMAZIONE
7.5 RAPPORTI E COMUNICAZIONI CON LA FAMIGLIA
7.6 RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE
7.7 GESTIONE RECLAMI E SUGGERIMENTI
13
13
13
14
14
14
14
14
ALLEGATI
-
Tariffario della compartecipazione al costo del servizio
Questionario di soddisfazione per famiglie
Modulo Segnalazioni e Reclami
Questionario di soddisfazione degli operatori
Contratto di ingresso
2
1. LA STORIA
Negli anni ’60 un organismo privato sensibile alle problematiche dell’handicap realizzò
presso la Colonia Elioterapica di via Lega Lombarda una scuola speciale per bambini
disabili, la “Scuola Asilo Lions Belotti Pensa”. Il personale educativo era affiancato da
un’equipe specialistica e la struttura rappresentava all’epoca un esempio di servizio
sociale.
Negli anni 70 la scuola passò in gestione diretta al Comune di Busto Arsizio. In questo
periodo, in linea con le leggi sull’integrazione scolastica e sociale delle persone disabili, i
criteri per l’ inserimento, la valutazione e gli interventi socio – educativi in questo ambito si
definirono e precisarono, modificando anche i limiti di età degli utenti di tale struttura.
Negli anni ’80 in linea con la Riforma Sanitaria ed il primo Piano Socio – Assistenziale
Regionale vennero promossi dall’ Amministrazione Comunale ricerche e progetti
sull’utenza con handicap della città. In questo periodo nacquero anche i Laboratori di
quartiere / CSZ (CENTRI SOCIO ZONALI) gestiti dal personale di una delle prime
cooperative sociali.
L ’Assessorato ai Servizi Sociali diede inizio ad un processo di unificazione dei servizi
erogati che gettò le basi per un miglioramento qualitativo delle prestazioni. Vennero così
individuate sul territorio varie aree di intervento in diversi ambiti: riabilitativo – terapeutico,
socio - educativo, lavorativo.
La progressiva integrazione tra il Centro “Belotti Pensa” ed i Laboratori di quartiere portò
nel 1984 all’ unificazione delle due strutture in un unico servizio. Gli utenti, attraverso
progetti educativi mirati, svolgevano nelle sedi dislocate sul territorio varie attività
finalizzate al mantenimento / recupero di capacità ed autonomie personali.
La Legge Regionale 1/86 ha regolato l’unità d’offerta denominandola CSE (Centro Socio
Educativo). Nel corso degli anni il servizio è stato via via potenziato e riorganizzato grazie
alla particolare attenzione con cui l’Amministrazione Comunale ha sempre dedicato alle
problematiche legate alla disabilità.
Nel 1993 il servizio venne scisso in due strutture in maniera rispondente alla normativa
regionale: il CSE “Belotti-Pensa” a completa e diretta gestione comunale e il CSE “Ada
Negri” in appalto a cooperative.
A ciascun Centro Socio Educativo venne riconosciuta una capienza massima di 25 utenti.
In seguito, con Deliberazione di Giunta Regionale n.VII / 17850 dell’11 – 06 - 2004, la
Regione Lombardia ha individuato una nuova unità di offerta semiresidenziale rivolta a
disabili gravi, denominata Centro Diurno per Persone con Disabilità (C.D.D.), in grado di
garantire prestazioni socio-sanitarie, coerenti con i livelli di fragilità delle persone disabili
ospitate.
Nel 2006 l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio ha ritenuto quindi di convertire i
C.S.E “Belotti Pensa” e “Ada Negri” in C.D.D, ampliandone la capacità ricettiva da n. 25 a
n. 30 posti e riorganizzando il servizio dal punto di vista funzionale - gestionale in modo da
rispondere adeguatamente ai bisogni degli ospiti.
3
2. DEFINIZIONE DELL’ UNITA’ D’ OFFERTA C.D.D.
Con Deliberazione di Giunta Regionale n. VII/18334 del 23.07.04 si definisce il Centro
Diurno per persone con Disabilità (C.D.D.) quale unità di offerta semiresidenziale per
disabili gravi, rivolta all’accoglienza di persone disabili di età superiore ai 18 anni.
I minori di età, potranno essere eccezionalmente accolti solo in presenza contestuale delle
seguenti tre condizioni:
• specifica richiesta del genitore o del tutore;
• valutazione del Servizio Specialistico che ha in carico il minore;
• disponibilità dell’Ente Gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al minore
stesso.
L’Amministrazione Comunale riconosce ed applica integralmente gli standard gestionali e
strutturali previsti dalla normativa regionale in vigore in materia di C.D.D., in riferimento ai
seguenti aspetti: funzionamento, attività, standard di personale, requisiti strutturali,
destinatari, ammissioni/dimissioni, capacità ricettiva.
2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI
La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27.01.1994 n. 5 “Principi
sull’erogazione dei Servizi Pubblici”, individua i principi fondamentali ispiratori a cui le
Organizzazioni che erogano servizi di pubblica utilità dovrebbero uniformare il proprio
operato:
• UGUAGLIANZA
• IMPARZIALITA’
• CONTINUITA’
• DIRITTO DI SCELTA (ove consentito dalla legislazione vigente)
• PARTECIPAZIONE
• EFFICIENZA ED EFFICACIA
I C.D.D. “Belotti Pensa” ed “Ada Negri”, nel cercare di dare concreta attuazione a questi
principi e di perseguire gli obiettivi di una maggiore trasparenza e qualità dei servizi offerti,
ritengono fondamentale instaurare un rapporto costruttivo con l’ospite e con la sua famiglia
sin dalla prima reciproca presentazione, garantendo una chiara e corretta informazione
sulla propria attività.
La Carta dei Servizi rappresenta uno degli strumenti di comunicazione attivati per far
conoscere alla collettività (ma soprattutto alle persone con disabilità, alle loro famiglie ed ai
servizi del territorio) le prestazioni erogate.
2.2 FINALITA’ DEL C.D.D.
Il Centro Diurno per persone Disabili ha le finalità di:
- promuovere le capacità residue e mantenere quelle acquisite, accrescendo il livello
di benessere psico-fisico degli ospiti
- sviluppare abilità e potenzialità manifeste e/o latenti e favorire l’acquisizione di
maggiori autonomie
- garantire il soddisfacimento dei bisogni socio-sanitari, riabilitativi, socio-riabilitativi
ed educativi in regime di trattamento diurno
- stimolare i processi affettivi e relazionali per favorire l’integrazione sociale
4
In tal senso promuove , in coerenza con le caratteristiche degli ospiti, attività socio–
sanitarie ad elevato grado di integrazione, attività di riabilitazione, educative e di socioriabilitazione
per promuovere
processi che permettano alle persone disabili, a
prescindere dal livello di gravità ed invalidità, di migliorare la qualità della propria vita.
Il CDD assicura l’erogazione delle prestazioni sulla base di Progetti Individualizzati e di
programmi riabilitativi, abilitativi e di socializzazione in grado di rispondere alla complessità
dei bisogni educativi, psicologici, sanitari e sociali dei propri ospiti.
Il C.D.D. si configura, inoltre, come punto di riferimento per le famiglie che possono
reperire informazioni, conoscenze ed esigenze di orientamento e di supporto nel loro
compito educativo.
Il C.D.D. non è solo un servizio all’utenza ma anche una risorsa del territorio, in quanto
l’apertura dello stesso all’ambiente circostante contribuisce a creare una sensibilizzazione
culturale verso la disabilità
3. SCHEDA DESCRITTIVA DEL CDD “BELOTTI PENSA”
Il CDD “Belotti Pensa”è ubicato in Via Lega Lombarda 14, Busto Arsizio, (VA).
3.1 DESTINATARI
Il Centro Diurno Disabili “Belotti-Pensa” accoglie persone disabili, con priorità per i
residenti nel Comune di Busto Arsizio.
In base alla normativa regionale vigente (D.G.R. 18334/2004) può accogliere persone con
disabilità dipendenti da qualsiasi causa, di età superiore ai 18 anni e, di norma, sino ai 65,
la cui fragilità è compresa nelle cinque classi della scheda individuale disabile (SIDI), nei
limiti individuati dalla vigente normativa (D.G.R. 19874/2004).
Il minore di età può essere eccezionalmente accolto solo in presenza contestuale delle
seguenti tre condizioni:
 una specifica richiesta del genitore, tutore, curatore o amministratore di sostegno;
 una valutazione della necessità di interventi di lungo assistenza da parte dell’ASL di
residenza e dell’U.O. di Neuropsichiatria Infantile di riferimento o dello specialista
neuropsichiatra infantile dell’Istituto di Riabilitazione extra ospedaliera accreditato;
 disponibilità dell’Ente gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al
minore.
Il Centro può accogliere un numero di utenti corrispondente a quello stabilito dagli
standard regionali fino ad un massimo di 30 unità.
3.2 AUTORIZZAZIONE ED ACCREDITAMENTO
La struttura di via Lega Lombarda, 14 ha ottenuto l’autorizzazione al funzionamento come
Centro Diurno per Disabili dall’Azienda Sanitaria Locale di Varese (Delibera n. 659 del
19/7/06) ed è stato avviato il procedimento di accreditamento dalla Regione Lombardia ed
ha ottenuto l’accreditamento con Deliberazione della Giunta Regionale Lombarda n.
VIII/003447 del 7/11/2006
3.3 DESCRIZIONE SPAZI INTERNI ED ESTERNI
Il CDD Belotti Pensa è suddiviso al suo interno nei seguenti spazi:
-
1 ufficio
1 Palestra
1 laboratorio di pupazzeria
5
-
1 sala da pranzo
1 salone per le attività
1 infermeria
3 bagni attrezzati per disabili
2 bagni per operatori
1 bagno per visitatori
1 spogliatoio per gli utenti
2 spogliatoi per gli operatori
2 ripostigli
1 cucina con dispensa
Il Centro dispone inoltre di un’ area verde esterna accessibile agli ospiti per svolgere
attività ludiche e sportive e di un cortile per il parcheggio dei mezzi di trasporto.
Le attività artigianali di falegnameria, creta e ceramica vengono attualmente svolte nei
Laboratori di via Dei Caduti 3, quartiere Sacconago, a Busto Arsizio.
3.4 SERVIZIO DI RISTORAZIONE
Presso il Centro è presente un servizio di ristorazione interna. Il funzionamento della
mensa è assicurato dalla presenza di due cuoche dipendenti comunali che preparano i
pasti secondo menù stagionali predisposti dal Tecnologo Alimentare e garantiscono agli
ospiti che ne abbiano necessità, diete speciali sulla base di regolari certificazioni mediche.
La qualità del servizio è garantita dal rispetto delle norme H.A.C.C.P, e dai periodici
controlli degli operatori dell’ASL.
3.5 SERVIZIO DI TRASPORTO
E’ garantito agli ospiti il servizio di accompagnamento nell’ambito territoriale della Città di
Busto Arsizio, dall’abitazione al Centro e ritorno, mediante l’utilizzo di mezzi e personale
idonei.
4. SCHEDA AMMINISTRATIVA
4.1 PROPRIETARIO DELLA STRUTTURA
Proprietario della struttura del Centro Diurno Disabili Belotti Pensa è il Comune di Busto
Arsizio, via Fratelli d’Italia, 12.
4.2 ENTE GESTORE
Titolare della gestione è il Comune di Busto Arsizio sito in via Fratelli d’Italia, 12. Il Centro
è un’unità di offerta del Settore Servizi Sociali, via Roma 5.
Attualmente il Centro svolge il servizio in parte con personale dipendente comunale e in
parte con operatori dipendenti dalla Cooperativa affidataria del servizio educativo assistenziale dei CDD comunali
4.3 MODALITA’ DI AMMISSIONE
La domanda di ammissione deve essere inviata all’Amministrazione Comunale
rivolgendosi all’ Area Disabilità presso il Settore Servizi Sociali di via Roma 5 .
La domanda è inoltrata dalla famiglia / tutore / curatore / amministratore di sostegno,
corredata da specifica documentazione ( vedi punto 4.4).
L’inserimento di un nuovo ospite presso uno dei C.D.D. è subordinato alla effettiva
disponibilità di posti liberi . Nel caso di indisponibilità di posti per l’inserimento immediato,
la persona disabile verrà inserita in una apposita lista di attesa.
6
L’iter di presa incarico della persona si attuerà nel corso di un periodo di osservazione da
parte della coordinatrice, degli educatori, degli specialisti del CDD e dell’assistente sociale
che, a seguito di una valutazione strutturata, risponderà alla famiglia circa la possibilità o
meno di un inserimento nella struttura, in base anche alle esigenze organizzative del
Centro.
L’equipe educativa provvederà ad accompagnare la famiglia in questo percorso
garantendo adeguato supporto relazionale e fornendo le opportune indicazioni
amministrative.
4.4 DOCUMENTI RICHIESTI PER L’AMMISSIONE
La domanda di ammissione è formulata su apposito modulo, presso l’assistente sociale di
riferimento, dalla famiglia/tutore del disabile e deve essere corredata dalla seguente
documentazione:
-
Certificato di nomina del tutore/curatore/amministratore di sostegno
dichiarazione di accertamento d’invalidità rilasciata dalla competente commissione
sanitaria dell’ASL
attestazione ISEE in corso di validità per la determinazione della compartecipazione
al costo del servizio ovvero impegno del Comune di residenza per l’assunzione
dell’onere della retta unica
certificazioni e documenti contenenti informazioni relative alla storia clinica,
scolastica e familiare del soggetto.
La segnalazione da parte dei servizi che hanno in carico il disabile dovrà essere corredata
da dettagliata relazione tecnica che illustri le condizioni dell’utente e le motivazioni all’invio
in struttura semiresidenziale per disabili.
All’atto dell’ammissione dovranno essere prodotti i seguenti certificati:
-
Copia tessera sanitaria
Copia codice fiscale
Copia carta d’identità
Certificato aggiornato di vaccinazione rilasciato dall’ASL,
Esiti esami sanitari richiesti per l’inserimento in comunità
Certificato terapie farmacologiche
Tutti i documenti saranno conservati presso la sede dei C.D.D. e costituiranno parte del
fascicolo educativo/assistenziale e sanitario di ogni ospite.
L’eventuale dimissione viene valutata caso per caso dall’èquipe tecnica. Le assenze
immotivate, se ripetute, possono essere causa di dimissione dai C.D.D.
Per i non residenti nel Comune di Busto Arsizio la richiesta di inserimento deve pervenire
al Servizio Sociale direttamente dal Comune di residenza della persona disabile, completa
di dichiarazione di assunzione del pagamento della retta di frequenza al C.D.D. e del costo
dei pasti.
4.5 ACCOGLIENZA DELL’ UTENTE AL CDD
Accertata l’adeguatezza del servizio rispetto alle caratteristiche del soggetto da parte
dell’equipe e del responsabile del Servizio, sentito il parere del medico e verificata la
disponibilità di posti si procede nella presa in carico dell’ospite da parte del Centro.
L’inserimento prevede lo svolgimento di un periodo di osservazione della durata di circa
due/tre mesi e si attua in modo graduale attraverso un particolare iter:
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1. Il coordinatore del CDD incontra per un colloquio preliminare la famiglia al fine di
presentare il servizio e concordare il piano di inserimento
2. Si procede alla raccolta di dati ed informazioni di tipo socio-assistenziale e sanitario
per la compilazione del fascicolo socio-sanitario, coinvolgendo anche il personale
medico specialistico e l’infermiera.
3. Il coordinatore presenta il caso all’equipe, individuando un educatore di riferimento
per l’osservazione al Centro, a casa e in eventuali strutture che hanno in carico il
soggetto;
4. Al termine dell’osservazione si procede alla valutazione e alla stesura del Progetto
Individualizzato indicando obiettivi e prestazioni . Nel caso in cui si reputi il soggetto
non idoneo si redige una relazione motivata circa l’ impossibilità di inserimento
dello stesso nella struttura
5. La famiglia è infine convocata per condividere i punti essenziali del Progetto
Individuale.
4.6 MODALITA’ DI DIMISSIONE
Le dimissioni degli ospiti possono essere proposte dall’equipe educativa, sentiti i pareri
della famiglia e degli operatori dei Servizi specialistici che hanno in carico gli interessati,
nel caso in cui il progetto educativo avesse esaurito la sua validità e s’imponesse la
necessità di predisporre un nuovo e diverso piano di trattamento.
Le dimissioni possono essere inoltre avviate qualora non venissero rispettate in modo
continuativo e quindi con pregiudizio della realizzazione del progetto educativo le norme
per la frequenza definite nel PEI.
Possono essere previste sospensioni o modificazioni dell’orario se si dovesse verificare
una situazione di particolare disagio per l’utente o un drastico peggioramento delle sue
condizioni di salute.
La valutazione deve essere espressa dall’ equipe educativa mediante una dettagliata
relazione tecnica che motivi la proposta di dimissioni.
4.7 DOCUMENTI RICHIESTI PER LA DIMISSIONE
La domanda di dimissione dal Centro dovrà essere corredata da dettagliata relazione
tecnica dell’equipe educativa nel caso in cui le dimissioni siano proposte dalla struttura per
ragioni di carattere sanitario o perché il progetto educativo ha esaurito la sua validità
d’intervento.
In caso di decesso o malattia è necessario far pervenire all’Ufficio Servizi Sociali
comunicazione della cessata frequenza al Centro allegando documentazione medica.
4.8 COSTI A CARICO DELLA FAMIGLIA
La retta del Centro Diurno Disabili “Belotti Pensa” è definita annualmente sulla base del
consuntivo di gestione. Essa comprende le attività socio-sanitarie, riabilitative, socio –
riabilitative, educative ed alberghiere generiche, inclusi i materiali ed i costi annessi alle
attività interne ed esterne, gli interventi specialistici.
La compartecipazione al costo del servizio è definita annualmente con la deliberazione di
approvazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale, ovvero con specifica
deliberazione.
Il costo della retta e del trasporto (calcolate sulle 12 mensilità) sono a carico della famiglia
a seconda del reddito. Il costo del pasto è una quota fissa. (Allegato A).
Altresì la compartecipazione al costo dell’eventuale soggiorno estivo è definita
annualmente con deliberazione comunale.
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E’ richiesta l’integrale copertura del costo del servizio per gli eventuali utenti non residenti
a Busto Arsizio.
4.9 ORARIO DI APERTURA E CHIUSURA
Il CDD “Belotti Pensa” è aperto agli ospiti dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 16:30.
4.10 CALENDARIO
L’apertura del servizio è di 35 ore settimanali, dal lunedì al venerdì per un totale di 47
settimane. E’ garantita la presenza giornaliera di 7 ore.
I periodi di chiusura del servizio sono previsti per le vacanze natalizie ed estive, secondo il
calendario che viene definito all’inizio di ciascun anno educativo. Ulteriori giornate di
chiusura possono essere fissate compatibilmente con i limiti di apertura definiti dalla
vigente normativa.
4.11 ATTIVITA’ EDUCATIVA, ASSISTENZIALE E SOCIO-SANITARIA
Il CDD assicura il rispetto dei requisiti gestionali, riferiti sia allo standard di assistenza sia
al rispetto dei rapporti percentuali tra le varie figure professionali, previsti dalla vigente
normativa regionale D.G.R. n. VII/18334 del 23/7/04, attraverso la presenza di personale
appartenente alle aree assistenziale, educativa, riabilitativa ed infermieristica.
In base alla classificazione degli utenti con la procedura SIDI, il servizio garantisce gli
standard minimali di assistenza previsti dalla normativa come definito dalla seguente
tabella:
CLASSE
LIVELLO DI FRAGILITA’
MISURA
DEL
ASSISTENZIALE
Minuti
ospite
1
2
3
4
5
ALTO
MEDIO ALTO
MEDIO
MEDIO BASSO
BASSO
settimanali
CARICO
medi
per
1300
1100
900
750
600
nel rispetto dei seguenti rapporti: 20% personale ausiliario socio – assistenziale, 50%
personale educativo, riabilitativo ed infermieristico, 30% esperti in lavori artigianali,
personale medico e psicologico.
Al fine di rispondere in modo adeguato ai bisogni degli ospiti, il Centro si avvale delle
seguenti figure professionali:
 Educatori, comprendenti le figure di Animatore, Psicomotricista e Terapista della
riabilitazione neurocognitiva
 Coordinatore
 Medico Neuropsichiatra
 Assistenti Socio Assistenziali
 Fisioterapista
 Infermiera professionale
 Cuoche
 1 Fisiatra
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figure professionali aggiuntive offerte nel progetto di gestione della Cooperativa
appaltatrice.
Compito dell’educatore è la definizione e l’attuazione del progetto individualizzato, la
programmazione e attuazione delle attività educative, la collaborazione e partecipazione
nei protocolli di inserimento e dimissione ospiti, l’aggiornamento della documentazione
dell’ospite e i contatti con le famiglie nonché la partecipazione alle riunione d’equipe.
Il personale ausiliario socio assistenziale svolge funzioni di assistenza alla persona
nell’espletamento delle attività quotidiane e nell’igiene personale, supporta e collabora con
gli educatori nelle attività educative e cura la pulizia e l’igiene degli ambienti.
Gli operatori sono dotati di cartellino di riconoscimento con nome, cognome, qualifica e
fotografia, visibile in ogni momento all’ospite e ai suoi famigliari.
La verifica del rispetto degli standard riferiti al fabbisogno socio assistenziale è effettuata
annualmente in occasione della programmazione delle attività.
4.12 VISITE GUIDATE ALLA STRUTTURA
È possibile effettuare visite alla struttura comunicando la richiesta ai Servizi Sociali e
mettendosi in contatto con la coordinatrice che accompagnerà gli interessati all’interno del
Centro.
5) ORGANIZZAZIONE delle ATTIVITA’
Le attività e i relativi progetti si articolano all’interno di quattro grandi aree:
1. Area socio sanitaria ad elevato grado di integrazione ( attività infermieristica,
visite medico-specialistiche, attività di igiene, attività di autonomie di base)
2. Area riabilitativa ( Fisioterapia, Psicomotricità, Musicoterapia, Comunicazione
Aumentativa)
3. Area socio-riabilitativa ( Pet – Therapy, Judo, Nuoto, Basket, Attività con Nidi e
Scuole Materne, Attività presso il reparto di Pediatria dell’ospedale di Busto,
gite ed uscite sul territorio, soggiorni estivi)
4. Area educativa ( Attività espressive, Didattica, Animazione, Beauty,
Rilassamento/massaggi, Attività psico-tattile, Laboratori artigianali: pupazzeria,
creta, cartapesta, falegnameria)
5.1 ATTIVITA’ INTERNE
All’interno del CDD, sulla base del Progetto Individualizzato dell’ospite, si svolgono attività
indirizzate allo sviluppo e/o mantenimento delle capacità cognitive, psicomotorie, di
socializzazione e al perseguimento di programmi riabilitativi e funzionali legati ai bisogni
psicologici e sanitari.
In particolare si propongono attività:
- Ludico-Espressive e Creative
- Didattiche
- di Animazione in piccolo e grande gruppo
- Occupazionali presso i Laboratori Artigianali di pupazzeria, falegnameria, ceramica, creta
e cartapesta.
Per quanto concerne l’area riabilitativa si svolgono attività di Psicomotricità, Fisioterapia,
Musicoterapia e Riabilitazione Neurocognitiva
In ambito assistenziale gli ospiti vengono seguiti attraverso interventi riguardanti l’Igiene
Personale ed attività specifiche volte ad incrementare le autonomie di base
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5.2 ATTIVITA’ ESTERNE
All’ esterno vengono svolte le seguenti attività di tipo socio-riabilitativo: nuoto, judo,
pallacanestro, pet-therapy, collaborazioni con Enti esterni (per esempio scuole di ogni
ordine e grado, altri Centri Diurni per Disabili, Canile municipale, Biblioteca, …) gite e
uscite sul territorio, soggiorni estivi.
5.3 ATTIVITA’ CON SPECIALISTI
Il Centro si avvale della consulenza di personale medico-specialistico, (medico, fisiatra,
infermiere) che collabora alla compilazione delle schede SIDI e del fascicolo sanitario
assistenziale contenente la valutazione dei bisogni degli ospiti.
5.4 ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO
La coordinatrice del CDD è contattabile dalle ore 9.00 alle ore 15.00, dal lunedì al venerdì,
al recapito telefonico del Centro (0331-350880)
E’ responsabile dei procedimenti amministrativi di seguito elencati:
- organizzazione generale del servizio
- rapporti con le famiglie
- rapporti con altri Enti pubblici e privati
- supervisione, consulenza e verifica dei Progetti Individualizzati
- predisposizione e aggiornamento del fascicolo socio-sanitario dell’ospite
- controllo, redazione ed aggiornamento delle pratiche di autorizzazione e
coordinamento
- controllo dell’applicazione delle normative vigenti (sanitarie, socio-sanitarie,
amministrative, privacy, sicurezza sul posto di lavoro)
- redazione ed aggiornamento delle schede regionali SIDI e degli adempimenti
connessi alla procedura
- valutazione ed espressione di parere rispetto alle domande di ammissione e
dimissione
- compilazione del registro delle presenze e dei prospetti relativi alla rendicontazione
trimestrale da inviare all’ASL di Varese
- gestione dei questionari di soddisfazione utenti e familiari (vedi allegato B) e degli
operatori (vedi allegato C),
- referente di eventuali lamentele ed osservazioni poste dagli utenti o dai loro familiari
e dagli operatori.
5.5 ATTIVITA’ INFERMIERISTICA
Un’infermiera professionale presta servizio quotidianamente presso il Centro garantendo
l’assistenza nei tempi di somministrazione di specifiche terapie e controlli periodici per tutti
gli utenti), collaborando con l’equipe alla stesura del Progetto Individualizzato degli ospiti
con particolare attenzione ai bisogni infermieristici, predisponendo anche un Piano di
Assistenza Individualizzato (P.A.I.). E’ responsabile delle attività di tipo infermieristico
erogate agli ospiti che necessitano di questo tipo di prestazioni e collabora con il medico
per quanto riguarda il monitoraggio dello stato di salute degli utenti (farmacologia,
misurazione della pressione, rapporti con i medici di base, somministrazione insulina,
ecc.). E’ responsabile dei controlli del materiale sanitario presente in infermeria.
5.6 ATTIVITA’ PSICOLOGICA
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Il Centro può avvalersi anche della consulenza di ulteriori figure sanitarie specialistiche
che possono essere chiamate a partecipare alle riunioni d’equipe e agli incontri con le
famiglie, per offrire loro supporto qualificato.
5.7 ATTIVITA’ DI SUPERVISIONE
Il supervisore partecipa, attraverso un calendario di incontri programmati, alle riunioni
d’equipe, fornendo un importante contributo, grazie alla sua specifica formazione ed
esperienza, all’analisi e discussione dei casi presi in esame, al fine di conoscere e
comprendere meglio gli ospiti e le loro caratteristiche. La supervisione ha inoltre funzioni di
supporto e di formazione per gli operatori.
5.8 GIORNATA TIPO
La giornata tipo degli ospiti del Centro dal lunedì al venerdì prevede:
 ore 8.30 entrata ed accoglienza degli ospiti, igiene ed autonomie personali
 ore 9.30 – 12.00 attività secondo la programmazione settimanale
 ore 12.00 – 13.00 pranzo
 ore 13.00 – 13.30 igiene, attività ricreative e relax
 ore 13.30 – 16.00 attività strutturate secondo la programmazione settimanale
 ore 16.30 chiusura del centro
6 RETI ESTERNE
6.1 TIROCINII
E’ prevista la presenza di studenti tirocinanti provenienti da Università, Scuole ed Enti
accreditati, attraverso la stipula di convenzioni ed accordi con l’Amministrazione
Comunale.
Il tirocinio è programmato e concordato con la Scuola o Sede Universitaria mediante un
progetto che ne prevede la durata (monte ore e tempi), gli obiettivi generali e specifici, i
momenti di verifica e ne individua i responsabili (Coordinatore della Scuola, Educatore
referente o Tutor). A conclusione del tirocinio lo studente predispone una relazione scritta
di rielaborazione dell’esperienza, secondo una traccia predisposta dal Tutor, da discutere
nel colloquio finale di valutazione in sede scolastica.
6.2 VOLONTARI
Il Centro usufruisce della collaborazione saltuaria di alcuni volontari singoli o iscritti a
gruppi-associazioni nonché delle prestazioni previste dai progetti nell’ambito del Servizio
Civile. L’attività dei volontari deve essere concordata con il settore Servizi Sociali e con il
coordinatore del Centro per finalizzare nel modo migliore la loro collaborazione.
6.3 PROGETTI SUL TERRITORIO
Il Centro promuove l’adesione e la partecipazione dei suoi ospiti a manifestazioni sportive,
culturali, ricreative e di socializzazione, sul territorio comunale ed extra-comunale.
In particolare gli ospiti del CDD Belotti partecipano a tornei organizzati dalle Federazioni
sportive e ad incontri amichevoli organizzati con altri Centri disabili della zona per le
discipline praticate nell’ambito delle attività programmate del CDD.
6.4 COLLABORAZIONI
Da anni esiste un progetto di collaborazione con le Scuole Materne territoriali ed alcuni
nidi comunali.
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Annualmente viene svolta una programmazione integrata con le insegnanti delle scuole
dell’infanzia, approvata dal Collegio docenti dell’Istituto Comprensivo, che prevede lo
svolgimento dell’Attività Espressiva una volta la settimana presso i locali della scuola
materna. In particolare, l’attività è svolta con i bambini più grandi divisi in piccoli gruppi di
lavoro ed è orientata alla produzione di semplici oggetti mediante la lavorazione e
manipolazione di materiali quali la creta, la carta, ecc... Nel corso dell’anno sono previsti
momenti di incontro e di festa con la Scuola, che offre al CDD anche la possibilità di
organizzare una Mostra per esporre i lavori realizzati dai suoi ospiti nei laboratori
artigianali e farsi conoscere sul territorio.
La collaborazione con i Nidi Comunali si concretizza attraverso gli incontri con i bambini
per lo svolgimento di attività espressive e nella realizzazione di oggetti d’arredo e di gioco
da parte dei Laboratori del CDD.
Da quest’anno è stato attivato anche un progetto di collaborazione con il reparto di
pediatria dell’Ospedale di Busto per lo svolgimento di attività espressive con i piccoli
pazienti.
7 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
7.1 PROGAMMAZIONE E VERIFICA
Nel corso dell’anno sono previste le attività di programmazione ( settembre/ottobre) e di
verifica (prima della chiusura del centro nel periodo estivo).
In sede di programmazione l’equipe procede a definire l’organizzazione annuale del
centro, dei gruppi di lavoro, delle attività oltre a individuare i criteri generali per
l’aggiornamento dei Progetti Individualizzati.
Negli incontri di verifica si valuta la congruenza degli obiettivi e il raggiungimento degli
stessi sia per quanto riguarda i P.I., sia per quanto concerne le singole attività.
7.2 FASCICOLO SOCIO- SANITARIO ED ASSISTENZIALE
La modulistica presente nelle cartelle personali degli utenti è conforme alle richieste
regionali per i Centri Diurni Disabili ed è composta da:
scheda individuale del disabile S.I.Di
scheda informativa generale
cartella medica
cartella infermieristica
aggiornamenti bimestrali sanitari e assistenziali
anamnesi funzionale
schede di valutazione delle abilità
scheda degli obiettivi
PI (Progetto Individualizzato)
progetti delle attività svolte
schede relative agli interventi riabilitativi
schede dei colloqui con le famiglie.
Autorizzazioni della famiglia/tutore/curatore/amministratore di sostegno in
merito a “somministrazione farmaci”, “trattamento dei dati personali”,
“svolgimento attività specifiche – interne ed esterne”, “uso dell’immagine”.
Oltre ai seguenti documenti:
o copia CRSS;
o copia codice fiscale
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o scheda stato giuridico del soggetto contenente copia dei decreti di nomina
tutore/curatore/amministratore d sostegno;
o copia del verbale di accertamento di invalidità.
7.3 RIUNIONI D’EQUIPE
Ogni settimana si tiene una riunione d’equipe, il martedì dalle 16:30 alle 17:30. Sono
inoltre previsti incontri con lo psicologo supervisore.
7.4 FORMAZIONE
Gli operatori del Centro aderiscono a iniziative di formazione ed aggiornamento atte a
promuovere la propria crescita professionale e migliorare la qualità del servizio.
7.5 RAPPORTI E COMUNICAZIONI CON LE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie/referenti per quanto concerne la situazione degli utenti e
l’evoluzione della loro condizione psico – socio – educativa sono affidati al coordinatore,
all’educatore di riferimento ed, eventualmente, alle figure specialistiche.
Il contatto con le famiglie si realizza attraverso:
- incontri e colloqui in cui vengono affrontati vari temi per sviluppare e condividere il
Progetto Individualizzato
- la partecipazione dei famigliari agli eventuali momenti di Festa organizzati dal
Centro in particolari occasioni (Natale, carnevale, ecc...)
- materiale informativo aggiornato distribuito annualmente relativo alle iniziative ed
attività del Centro
- avvisi e comunicazioni telefoniche e/o scritti.
7.6 RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE.
Attraverso l’analisi della qualità percepita dalle famiglie / utenti, nonché della soddisfazione
degli operatori che prestano la loro opera, è possibile adeguare le attività alle esigenze
degli ospiti. Annualmente viene distribuito sia ai famigliari che a tutti gli operatori del
servizio un questionario per il rilevamento del grado di soddisfazione contenente in
allegato anche una Scheda per esprimere lamentele o apprezzamenti relativi al servizio
offerto ( Vedi Allegati B e C).
L’analisi dei risultati è utile e proficua per l’adozione di azioni di miglioramento del servizio.
7.7 GESTIONE RECLAMI, LAMENTELE E SUGGERIMENTI
Il questionario e la Scheda di Segnalazioni e Reclami possono essere fatti pervenire
attraverso la cassetta posta all’ingresso del Centro, inviati al Settore Servizi Sociali oppure
direttamente al Coordinatore che è la figura che gestisce tutte le fasi di analisi e
risoluzione delle non conformità riscontrate, tra cui eventuali reclami, verbali o scritti, che
dovessero pervenire alla sua attenzione.
Ogni segnalazione, infatti, deve costituire un momento di analisi pronta, che prevede tempi
certi di risoluzione e una comunicazione successiva efficace. Una volta poste in essere le
azioni correttive idonee, se ne darà comunicazione agli interessati ( entro e non oltre 90
giorni dalla segnalazione)
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