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Esempio: preparazione del misto cromico

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Esempio: preparazione del misto cromico
Progetto Lauree Scientifiche Area chimica 2005 - 2007
Sicurezza e prevenzione del Rischio nei laboratori
chimici della scuola secondaria
Dott.ssa Roberta Silvagni
Servizio di Prevenzione e Protezione
Settore Chimico e Biologico
Università di Cagliari
Viale A. Diaz 182
Tel. 070 300740
Presa visione del regolamento
Regolamento, norme, linee guida,
Adesione alle norme indicate
Trasferimento dell’informazione
Controllo sul recepimento delle norme
Progettare un’esperienza di laboratorio
•predisposizione di prodotti attrezzatura e strumenti
•coordinamento con altri corsi = quantità minime
Metodica
Si utilizzano sostanze
chimiche pericolose?
Sì
Schede di sicurezza
Redazione della
Procedura
Informazione
degli studenti
No
Redazione della
Procedura
Informazione
degli studenti
•sistemi di estinzione
•reperimento dei materiali adsorbenti, assorbenti, neutralizzanti (sversam
accidentale)
•DPC e DPI – riferimento alle procedure d’uso della strumentazione
•misure igieniche
•valutazione della possibilità di recuperare i reagenti
•smaltimento rifiuti
Esempio: preparazione del misto cromico
70g di potassio bicromato vengono sciolti in 15ml
d’acqua distill. Si aggiunge cautamente acido solforico
concentrato fino ad un volume di 500ml.
Metodica
Quantità necessaria 500ml
Sostanze pericolose
CAS
Sostanza
Stato fisico
Frasi R
7778-50-9
K2Cr2O7
Solido - cristalli
7664-93-9
H2SO4
Soluzione 95 – 97% C
O T+
R49, R46,
R37/38, R41,
R43, R50/53
R35
Si possono sostituire con reagenti non pericolosi o che lo siano meno?
Soluzione 1
Lezione dimostrativa – il docente e/o il personale ATA ESEGUE
lo studente OSSERVA
Esempio: preparazione del misto cromico
Identificazione delle fasi critiche – ad es. pesata e trasferimento in beuta
Soluzione 2
Lezione dimostrativa – il docente e/o il personale ATA ESEGUE
lo studente OSSERVA ma solo per la fase critica
Pericolosità del preparato
CAS
7778-50-9
7664-93-9
Soluzione 3
Sostanza
K2Cr2O7
H2SO4
Frasi R
Concentrazione
O T+
R49, R46,
R37/38,
R41, R43,
R50/53
C
R35
6,7% C>0,1%*
60% C>10%*
Coinvolgimento del Medico Competente
*D.Lgs. 14/03/03 n° 65 Classificazione, etichettatura ed imballaggio di sostanze e preparati pericolosi
Esperienza #: preparazione del misto
cromico
Scopo
• Preparazione di un detergente per vetreria analitica
Agenti chimici
• K2Cr2O7 = 70g - H2SO4 95-97% fino a 500ml
Strumenti/attrezzature
• Bilancia tecnica, pesafiltri con coperchio, agitatore
magnetico, ancoretta magnetica, beuta da 1 l, imbuto in
vetro, bottiglia vetro sc., asta per rec. ancoretta, etichetta
Condizioni operative
• Riscaldamento e agitazione
DPC/DPI
• Cappa chimica, guanti in viton, occhiali a mascherina,…
• Fase 1: pesare il K2Cr2O7 nella bilancia tecnica evitando la
Descrizione attività
formazione di polveri. Coprire il pesafiltri con il coperchio
• Fase 2: operando sotto cappa, trasferire il K2Cr2O7 nella
beuta utilizzando 15ml d’acqua dist. Aggiungere l’ancoretta
• Fase 3: aggiungere con cautela l’H2SO4, porre la beuta
sull’agitatore magnetico e riscaldare a circa 60°C sotto
agitazione
• Fase 4: recuperare l’ancoretta con l’asta ed poggiarle in un
becker evitando gocciolamenti sulla superficie. Travasare la
miscela cromica in una bottiglia di vetro scuro con etichetta
completa delle informazioni di sicurezza,
• Fase …
Esperienza #: preparazione del misto
cromico
• Norme per l’utilizzo delle cappe chimiche
Norme comportamentali di riferimento
• Norme per l’uso e la manipolazione delle sostanze chimiche
• Norme elementari per l’uso di apparecchiature ed
attrezzature
• Gestione dell’emergenza (ad es. sversamento accidentale)…
Gestione dell’emergenza
Analisi delle possibili situazioni critiche derivate dall’esperienza - prevenzione
Informazione preventiva degli studenti sui comportamenti corretti in ognuna delle
possibili situazioni
Educare gli studenti ad essere sempre critici nei confronti dei propri comportamenti.
Meglio prevedere che trovarsi impreparati di fronte ad un evento accidentale
Esercitazioni su emergenza
Formazione degli studenti
DPC/DPI: quando usarli, perché usarli e come
Misure igieniche: norme comportamentali (Regolamento)
Norme di gestione del reagentario, norme per l’etichettatura, norme per la gestione
dei rifiuti
Programmazione di lezioni sulla sicurezza
Dispositivi di Protezione Individuale
Esempio di marcatura CE di
un DPI/indumento
Esempio di marcatura CE di un DPI
Dispositivi di Protezione Individuale
Categoria
Descrizione dei rischi
1a categoria
danni di lieve entità
•
•
2a categoria
tutti quelli non compresi nella 1a o 3a
categoria
•
•
•
3a categoria
Morte, lesioni gravi o a carattere
permanente
•
•
•
•
Dichiarazione di conformità CE
(produttore)
Marchio CE (su DPI e imballaggio)
Dichiarazione di conformità CE
(produttore)
Marchio CE (su DPI e imballaggio)
Rilascio di attestato di certificazione CE
di un organismo di controllo
Dichiarazione di conformità CE
(produttore)
Marchio CE (su DPI e imballaggio)
Rilascio di attestato di certificazione CE
di un organismo di controllo
Controllo qualità
Normativa di riferimento
Argomento
Sicurezza e igiene del lavoro
Riferimento
D.Lgs 19/09/94 n°626 e succ. mod.

-TITOLO VII-PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI MUTAGENI
(come modificato dal D.Lgs. 25/02/00 n° 66)

-TITOLO VII bis-PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI

(come modificato dal D.Lgs. 02/02/02 n° 25)
D.P.R. 19/03/56 n° 303

Capo II - Difesa dagli agenti nocivi
D.P.R. 27/04/55 n° 547

-TITOLO VIII-MATERIE E PRODOTTI PERICOLOSI O NOCIVI
Agenti a rischio di incendio ed
esplosione
D.M. 10/03/98
D.P.R. 23/03/98 n° 126
Dispositivi di protezione individuali
D.Lgs 04/12/92 n°475
D.M. 02/05/01
Classificazione, etichettatura e
imballaggio di sostanze e preparati
pericolosi
L. 02/02/97 n° 52
D.Lgs. 14/03/03 n° 65
Segnaletica di sicurezza
D.Lgs. 14/08/96 n°493
Linee guida
Protezione da Agenti Chimici -Conferenza Permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Provincie di Trento e Bolzano
Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni -Conferenza Permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie di Trento e Bolzano
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