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Diapositiva 1 - studiodorazio.com
“La redazione del bilancio di esercizio
aspetti operativi”
dr. Marco Snichelotto – dr. Alessandro Pegoraro
1
Il bilancio di esercizio 1/4

Obiettivi: L’obiettivo del presente intervento è quello di illustrare il processo operativo che
dalle rilevazioni di contabilità generale porta alla redazione del bilancio di esercizio.
Il processo di bilancio
Rilevazioni di contabilità generale
Procedura di assestamento
Situazione contabile alla data di
bilancio
Bilancio di esercizio
2
Il bilancio di esercizio 2/4
Disposizioni civilistiche
Disposizioni fiscali
Il processo di bilancio
Rilevazioni di contabilità generale
Politiche di bilancio
Procedura di assestamento
Politica e
practice di
gruppo
Situazione contabile alla data di bilancio
Bilancio di esercizio
Principi contabili
Interpretazioni
3
POSTULATI: PC OIC 11 – finalità e postulati
• Utilità del bilancio d'esercizio per i destinatari e completezza dell'informazione.
• Prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali.
• Comprensibilità (chiarezza).
• Neutralità (imparzialità ):
• Incompatibilità delle finalità del bilancio di esercizio con l'inclusione delle valutazioni prospettiche dell'investitore;
• Incompatibilità delle finalità del bilancio di esercizio con la determinazione del reddito fiscale.
• Prudenza.
• Periodicità della misurazione del risultato economico e del patrimonio aziendale.
• Comparabilità.
• Omogeneità.
• Continuità (costanza) di applicazione dei principi contabili ed in particolare dei criteri di valutazione.
• Competenza.
• Significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione in bilancio.
• Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio dell'impresa in funzionamento
• Conformità del complessivo procedimento di formazione del bilancio ai principi contabili.
• Funzione informativa e completezza della nota integrativa e delle altre informazioni necessarie.
• Verificabilità dell'informazione.
4
La logica del processo di bilancio
DATO
S.p. o C.e.
Aggregazione di conti
di Contabiltà Generale
Somma di rilevazioni
contabili assestate
Documenti di
contabilità
5
Il bilancio di esercizio 3/4
Cosa intendiamo per bilancio di esercizio?
Art. 2423 c.c. Redazione del bilancio
“Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale
dal conto economico e dalla nota integrativa. […]”
Stato patrimoniale
Conto economico
Nota integrativa
Relazione sulla gestione ??
Rendiconto finanziario ??
6
Il bilancio di esercizio 4/4
Art. 2428 c.c. Relazione sulla gestione
“Il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori sulla situazione della società e
sull’andamento gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese
controllate, con particolare riguardo ai costi ai ricavi e agli investimenti. […]”
OIC 12 - Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi
“La presentazione nella nota integrativa, nella forma di prospetto, del rendiconto finanziario che espone le variazioni nei componenti
attivi e passivi del patrimonio aziendale avvenute nell'esercizio, in modo da riassumere le fonti di finanziamento ed i relativi impieghi, è
di particolare importanza in considerazione della rilevanza delle informazioni fornite. Tale prospetto consente di riassumere le
informazioni già richieste dalla vigente legislazione in modo sintetico ma organico ed atto a fornire informazioni di natura finanziaria
altrimenti non ottenibili dallo stato patrimoniale e dal conto economico.
Sebbene la sua mancata presentazione non venga considerata, in via generale, allo stato attuale, come violazione del principio
della rappresentazione veritiera e corretta del bilancio, tale mancanza, tuttavia, in considerazione della rilevanza delle informazioni di
carattere finanziario fornite e della sua diffusione sia su base nazionale che internazionale si assume limitata soltanto alle aziende
amministrativamente meno dotate, a causa delle minori dimensioni. […]
7
AREE DI BILANCIO
***
sintesi trattamento contabile delle principali aree di bilancio
8
AREE DI BILANCIO) sintesi trattamento contabile delle principali aree di bilancio
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
B II) Immobilizzazioni materiali:
B I) Immobilizzazioni immateriali:
1) terreni e fabbricati;
2) impianti e macchinario;
3) attrezzature industriali e commerciali;
4) altri beni;
5) immobilizzazioni in corso e acconti
1) costi di impianto e di ampliamento;
2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;
3) diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno;
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
5) avviamento;
6) immobilizzazioni in corso e acconti;
7) altre.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 16 “Immobilizzazioni materiali”;
PC OIC n. 24 “Immobilizzazioni immateriali”
9
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
Inquadramento
contabile
- Sono beni di uso durevole;
- Rappresentano costi sostenuti e comuni a più esercizi;
- Entrano a far parte del patrimonio aziendale nel momento del passaggio del
titolo di proprietà.
- Gli acquisti vanno registrati al costo d’acquisto (comprensivo degli oneri
Acquisti/Cessioni
nell'esercizio
accessori) o al costo di produzione (comprensivo dei costi diretti e dei costi
indiretti e di finanziamento).
- In caso di cessione nel corso dell’esercizio, effettuare la rilevazione della
plusvalenza o minusvalenza.
Capitalizzazione VS
imputazione a costo
La capitalizzazione presuppone un’utilità pluriennale del bene.
Attenzione a:
- requisiti per la capitalizzazione degli oneri pluriennali (capacità di produrre
benefici economici futuri, …).
- trattamento spese di manutenzione: se ordinarie a costo, se straordinarie
capitalizzate. Ordinarie = mantenere normale efficienza bene. Straordinarie =
incremento della produttività del cespite o della sua vita utile.
10
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
Rivalutazioni e
Svalutazioni
Ammortamenti
Riconciliazioni finali
Svalutazione: Confrontare il valore residuo delle immobilizzazioni e il valore
recuperabile. Verificare la necessità di effettuare un ripristino di valore in caso di
venir meno dei motivi delle svalutazioni effettuate in precedenti esercizi.
Rivalutazioni: Ammesse solamente per effetto di leggi apposite di rivalutazione (e
in caso IAS – fair value).
Ammortamento = ripartizione del costo del bene nei vari esercizi in relazione alla
residua possibilità di utilizzo (vita utile).
Da definire = valore ammortizzare / durata / criteri ammortamento.
Sotto il profilo civilistico gli ammortamenti vanno calcolati secondo la possibilità di
utilizzo del bene ammortizzato.
Sotto il profilo fiscale gli ammortamenti sono basati sulle aliquote determinate dal
decreto ministeriale che non sono necessariamente indicative della vita utile dei
beni.
Procedura di ammortamento diretto per beni immateriali.
Riconciliare la variazione tra valore contabile dell’esercizio in corso e valore contabile
dell’esercizio precedente (acquisizioni, cessioni, ripristini, ammortamenti,
svalutazioni,
…).
Riconciliare il valore delle immobilizzazioni risultante dalla contabilità con quello
risultante dal Registro dei beni ammortizzabili.
11
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
COSTI DI IMPIANTO E AMPLIAMENTO
In linea di principio, a carico dell'esercizio in cui vengono sostenuti. Ma si sostengono anche in caso di costituzione
o di sviluppo dell'impresa e spesso non possono essere correlati ai ricavi specifici di beni e servizi, pertanto
possono essere capitalizzati come immobilizzazioni immateriali se si dimostra che hanno utilità pluriennale, previo
consenso del collegio sindacale.
COSTI DI RICERCA E SVILUPPO
- I costi sostenuti per la ricerca di base non possono essere mai capitalizzati in quanto sono costi di periodo;
- I costi di ricerca applicata e di sviluppo possono essere capitalizzati se rispondono a specifici requisiti (prodotto
oggetto della ricerca è individuato, realizzabile e commercializzabile, i costi sono individuati); occorre consenso
collegio sindacale.
Casi
particolari
AVVIAMENTO
Capacità dell’azienda di produrre un sovrareddito. 3 condizioni per iscrizione a bilancio:
1. Vi è il consenso del collegio sindacale;
2. È stato acquisito a titolo oneroso;
3. E’ iscritto nel limite del solo costo sostenuto.
COSTRUZIONI IN ECONOMIA
- Valutazione al costo di produzione (costi di acquisto delle materie prime, materiali, mano d'opera diretta, spese
di progettazione, forniture esterne e costi indiretti);
- Non vanno ammortizzate fino a quando i beni sono stati completati e sono entrati in funzione.
IMMOBILIZZAZIONI OTTENUTE A TITOLO GRATUITO
- Iscritte in contabilità nel momento in cui se ne acquisisce il titolo di proprietà (verifica atto di donazione);
- Valutate al presumibile valore di mercato alla data dell'acquisizione.
12
AREE DI BILANCIO – IMMOB. MATERIALI/IMMATERIALI
i beni in leasing
Metodi di
contabilizzazione
Informativa in NI
METODO PATRIMONIALE (pc italiani):
-Il bene rimane iscritto nello stato patrimoniale del concedente
- L’utilizzatore contabilizzerà il costo dei canoni di leasing.
METODO FINANZIARIO (IAS):
- Il bene è iscritto nello stato patrimoniale dell’utilizzatore il quale provvederà ad
ammortizzarlo sistematicamente
- Occorrerà evidenziare il debito relativo ai futuri canoni di leasing
- Il pagamento dei canoni rappresenta il rimborso di detto debito.
Riforma diritto societario  Schema OIC per Nota Integrativa.
- Art 2427 n° 22: le operazioni di locazione finanziaria che comportano il
trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti
ai beni che ne costituiscono oggetto, sulla base di un apposito prospetto dal
quale risulti il valore attuale
delle rate di canone non scadute quale determinato utilizzando tassi di interesse
pari all'onere finanziario effettivo inerenti i singoli contratti, l'onere finanziario
effettivo attribuibile ad essi e riferibile all'esercizio, l'ammontare complessivo al
quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura
dell'esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata
indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati
inerenti all'esercizio.
13
AREE DI BILANCIO
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
B III) Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi
esigibili entro l'esercizio successivo:
1) partecipazioni in:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) imprese controllanti;
d) altre imprese;
2) crediti:
a) verso imprese controllate;
b) verso imprese collegate;
c) verso controllanti;
d) verso altri;
3) altri titoli;
4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 20 “Titoli e partecipazioni”
14
AREE DI BILANCIO – IMMOB. FINANZIARIE
Partecipazioni
societarie
Sono investimenti in imprese di carattere duraturo.
Controllo o influenza dominante = società controllate;
Influenza notevole = società collegate.
Le partecipazioni devono essere classificati in bilancio in funzione della
loro destinazione (immobilizzazioni o attivo circolante)…..effetti ai fini
pex.
Art. 2424-bis c.c.: “..le partecipazioni in altre imprese in misura non
inferiore a quelle stabilite dal terzo comma dell' art. 2359 c.c. si
presumono immobilizzazioni...”
Le partecipazioni destinate alla negoziazione devono essere iscritte nella
sezione del circolante.
Valutazione al costo (con oneri acessori) o al P.N. Svalutazione se
perdite durevoli di valore.
Dividendi
Costituiscono, per la partecipante dei componenti positivi del reddito. I
dividendi distribuiti dalle società di capitali devono essere contabilizzati
dalla controllante con il principio della competenza.
Crediti
immobilizzati
Trattasi di crediti finanziari a medio-lungo
commerciali).
Valutazione = presumibile valore di realizzazione
termine
(no
crediti
15
AREE DI BILANCIO – IMMOB. FINANZIARIE
Altri titoli
Azioni proprie
Titoli detenuti in portafoglio quale investimento duraturo (non oggetto di
negoziazione) per scelta degli amministratori (si guarda la destinazione
e non la natura del titolo).
Es. obbligazioni o titoli emessi da istituti pubblici o privati; possono
generare redditi diversi, relativi ad interessi a tasso fisso o variabile, e
danno diritto ad ottenere la restituzione del capitale alla scadenza
prefissata.
Valutazione al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori.
Sono azioni acquistate dalla società emittente.
Devono essere acquistate con utili netti distribuibili o con riserve
distribuibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato entro il limite massimo
di un decimo del
capitale sociale e purché si tratti di azioni interamente liberate. Una
riserva indisponibile pari all'importo delle azioni proprie iscritte all'attivo
del bilancio deve essere costituita e mantenuta finché le azioni non siano
trasferite o annullate.
Valutazione = costo d’acquisto (no metodo P.N.).
16
AREE DI BILANCIO
RIMANENZE
C I) Rimanenze
1) Materie prime, sussidiarie e di consumo;
2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;
3) Lavori in corso su ordinazione;
4) Prodotti finiti e merci;
5) Acconti
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 13 “Le rimanenze di magazzino”
17
AREE DI BILANCIO – RIMANENZE
Comprendono: i beni materiali destinati alla vendita nella gestione
Composizione
caratteristica dell'impresa o che entreranno nel processo produttivo per la
trasformazione, ma che saranno comunque destinati alla vendita; le
materie destinate ad entrare nella composizione dei prodotti; le merci che
si acquistano per la rivendita.
Giacenze fisiche
Costi attribuibili
alla rimanenze
2 sono le modalità per conoscere le quantità reali in giacenza nel
magazzino:
-Tenuta della contabilità di magazzino che registri tutte le
movimentazioni dei materiali e dei prodotti;
- Mediante l’effettuazione periodica di un inventario fisico completo
delle giacenze.
Molteplici obiettivi: valutazione delle rimanenze, valorizzazione dei
consumi di materie e materiali, valorizzazione del prodotto finito, calcolo
corretto dei
margini di prodotto, determinazione e calcolo dei prezzi di vendita, ecc.
18
AREE DI BILANCIO – RIMANENZE
Principi di
valutazione
Minore tra costo di acquisto e produzione e valore di
realizzazione desumibile dall’andamento del mercato (per ottenere
valore “recuperabile”).
Per determinazione costo esistono vari metodi (LIFO, FIFO, cmp ecc)
Lavori in corso per “conto proprio”  beni in corso di esecuzione destinati
al magazzino o per realizzazione immobilizzazioni;
Lavori in corso per “conto terzi”  opere su commessa
Lavori in corso su
ordinazione
Lavori in corso su ordinazione = Trattasi di beni specifici prodotti per
conto terzi sulla base di un contratto (Rif. PC OIC n. 23).
Attribuzione costi e ricavi nel corso della produzione.
Metodo della percentuale di completamento VS metodo della comessa
completata.
Effetti diversi a CE.
% completamento = C e R imputati a CE in relazione stato avanzamento;
Commessa completata = risultato commessa rileva interamente
nell’esercizio in cui la commessa è completata.
Acconti
Anticipi a fornitori per forniture d’esercizio;
Acconti per forniture di beni iscrivibili tra le rimanenze.
19
AREE DI BILANCIO
CREDITI
II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce,
degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
1) verso clienti;
2) verso imprese controllate;
3) verso imprese collegate;
4) verso controllanti;
4-bis) crediti tributari;
4-ter) imposte anticipate;
5) verso altri.
Totale.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 15 “I Crediti”
20
AREE DI BILANCIO – CREDITI
Natura
Iscrizione
Diritti alla riscossione.
 Differimenti nella riscossione di somme legate a beni/servizi ceduti
dall’azienda;
 Derivanti da cessione e prestazioni relativi alla gestione non tipica;
 Crediti verso soci per versamenti dovuti.
I crediti sorgono…
Per beni mobili  momento consegna o spedizione;
Per prestazioni di servizi  momento dell’ultimazione;
Per immobili  stipula dell’atto
Vanno contabilizzati al momento di emissione della fattura o documento
analogo.
Valutazione crediti
Presumibile valore di realizzo.
21
AREE DI BILANCIO – CREDITI
Rettifiche valore
crediti v/clienti
Rettifiche necessarie in caso di perdite per inesigibilità, resi, sconti,
interessi non maturati, variazioni dei cambi ecc.
Crediti “dubbi” non occorre registrazione contabile (opportuni test di
aging crediti e circolarizzazioni).
Crediti con perdita probabile  necessario accantonamento al f.do
svalutazione crediti (stime anche forfettarie purchè ragionevoli).
Crediti non recuperabili  perdite su crediti.
Rettifica crediti  no fondo rischi e oneri, ma rettifica dell’attivo con f.do
svalutazione crediti.
Da considerare:
- Crediti assistiti da garanzie;
- Assicurazione crediti
Crediti in valuta
Cut-off
Iscritti al cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio e i relativi utili
e perdite su cambi devono essere imputati al conto economico e
l'eventuale utile netto deve essere accantonato in apposita riserva non
distribuibile fino al realizzo.
A fine esercizio possono manifestarsi alcuni “sfasamenti”:
- Merci già consegnate ma fattura non ancora emessa (fatture da
emettere)
- Fattura emessa, merce non ancora consegnata: (i) se titolo di proprietà
già trasferito: credito e ricavo sono di competenza e scarico magazzino;
(ii) se titolo di proprietà non è ancora stato trasferito: niente ricavo e
contabilizzo anticipo da clienti senza scarico di magazzino
22
AREE DI BILANCIO
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
IV - Disponibilità liquide:
1) depositi bancari e postali;
2) assegni;
3) danaro e valori in cassa.
Totale.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 14
23
AREE DI BILANCIO – DISPONIBILITA’ LIQUIDE
Classificazione
Giacenze
Valutazione
Depositi bancari e postali
Cassa Assegni
Denaro e valori in cassa
Per conti correnti  quadratura estratti conto bancari (riconciliazione)
Per cassa  conteggio disponibilità
Presumibile valore di realizzo (= valore nominale)
Per disponibilità in valuta  cambio di fine esercizio
24
AREE DI BILANCIO
RATEI E RISCONTI
D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 18
25
AREE DI BILANCIO – RATEI E RISCONTI
Definizione
Natura
Valutazione
RATEI = sono quote di costi o di proventi di competenza di più esercizi,
in parte già maturati nell'esercizio in corso (e nei precedenti) che avranno
manifestazione numeraria negli esercizi successivi.
(operazione di integrazione).
RISCONTI = sono quote di costi o di proventi già sostenuti o conseguiti
nell'esercizio in chiusura (o in esercizi precedenti), ma di competenza
dell'esercizio o degli esercizi successivi.
(operazione di storno).
Riguardano operazioni che presentano le seguenti caratteristiche
- nella loro manifestazione economico-finanziaria si estendono in un arco
temporale che ha inizio in un esercizio e termine in quelli successivi;
- generano costi e ricavi che maturano in proporzione al decorrere del
tempo.
Ripartizione del provento o dell’onere al fine di attribuire la quota parte di
competenza all’esercizio in corso, e di rinviarne l’altra ai successivi.
Periodo di competenza solitamente determinato computando i giorni.
Risconti per canoni
leasing
Risconto del maxicanone iniziale
26
AREE DI BILANCIO
PATRIMONIO NETTO
A) Patrimonio netto:
I - Capitale
II - Riserva da sopraprezzo delle azioni
III - Riserve di rivalutazione
IV - Riserva legale
V - Riserve statutarie
VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio
VII - Altre riserve, distintamente indicate
VIII - Utili (perdite) portati a nuovo
IX - Utile (perdita) dell'esercizio.
Totale.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 28
27
AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Definizione
Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività patrimoniali
ed indica l'ammontare dei mezzi propri dell'azienda, cioè, dei mezzi
finanziari che l'imprenditore oppure i soci destinano al conseguimento
dell'oggetto sociale e al fine di fronteggiare i rischi di impresa.
Conti di patrimonio
netto
Capitale sociale (sottoscritto e versato);
Riserve (di utile e di capitale).
Il C.S. rappresenta la dotazione stabile di ricchezza che i soci hanno
volontariamente destinato alla società.
Esso viene considerato a tutela dell‘affidamento che i terzi fanno nella
società.
Capitale sociale
Variazioni:
AUMENTI  assemblea straordinaria;
DIMINUZIONI  possono essere deliberate quando lo stesso risulta
A. esuberante, oppure per
B. recesso di un socio;
C. morosità del socio nell‘eseguire i conferimenti;
D. Perdite.
28
AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Le riserve sono dotazioni di ricchezza che i soci o il legislatore richiedono
vengano detenute dalla società in aggiunta alla dotazione di capitale sociale.
In alcuni caso esse sono distribuibili ai soci in altri casi possono essere utilizzate
solo per determinati scopi.
Riserve
COMPOSIZIONE:
Distinguiamo tra riserve di capitale e riserve di utili: le seconde sono
formate mediante accantonamenti volontari o meno di utili di esercizio, negli altri
casi si tratta di riserve di capitale.
LE RISERVE PIU’ COMUNI:
Riserva legale: è una riserva prevista dalla legge e indisponibile. Essa può
essere utilizzata solo per la copertura di perdite. (1/20 utile fino a 1/5 capitale
sociale).
Riserve statutarie: sono riserve di utili che la società costituisce in base ad una
specifica previsione dello statuto.
Riserva sovrapprezzo azioni: riserva di capitale che, in generale, accoglie le
somme percepite dalla società per l'emissione di azioni ad un prezzo superiore al
loro valore nominale.
Riserve di rivalutazione,
Riserva per azioni proprie in portafoglio
ecc…...
29
AREE DI BILANCIO – PATRIMONIO NETTO
Riserve per
versamenti soci
Separatamente tra loro verranno iscritte tutte le riserve formate con
danaro che i soci versano alla società: a fondo perduto, per futuro
aumento di capitale, a copertura di perdite ecc.
Può essere :
a) accantonato in una o più delle riserve, di cui alle voci IV, V, VI e VII del
Patrimonio netto;
Risultato d’esercizio
b) attribuito ai soci fondatori, ai promotori, agli amministratori ed ai
dipendenti e ai possessori (soci o terzi) degli strumenti finanziari emessi a
seguito del loro apporto di opere o servizi ;
c) utilizzato a copertura di perdite pregresse ;
d) portato ad aumento del capitale sociale ;
e) rinviato ai futuri esercizi ;
f) distribuito ai soci.
30
AREE DI BILANCIO
FONDI PER RISCHI E ONERI
B) Fondi per rischi e oneri:
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
2) per imposte, anche differite;
3) altri.
Totale.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 19
31
AREE DI BILANCIO – FONDI PER RISCHI E ONERI
Definizione
Fondi di quiescenza
e obblighi
simili
Fondi imposte
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire
costi futuri o esborsi finanziari futuri che abbiano le seguenti
caratteristiche.
- esistenza certa o probabile;
- natura determinata;
- ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura
dell'esercizio.
- fondi di pensione;
- fondi di indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata
e continuativa;
- fondi di indennità per cessazione di rapporti di agenzia, rappresentanza,
ecc.;
- fondi di indennità suppletiva di clientela.
Comprende passività per imposte probabili, aventi ammontare o data di
sopravvenienza indeterminati; comprende quindi i debiti tributari per
accertamenti probabili o contenziosi in corso, che devono essere valutati
in base al presumibile esito degli stessi.
32
AREE DI BILANCIO – FONDI PER RISCHI E ONERI
Fondo imposte
differite
Fondo per oneri
Le imposte differite da stanziare sono qelle emergenti da differenze
temporanee tra il risultato civilistico e l'imponibile fiscale.
Esempi:
Fondo garanzia prodotti;
Fondo manutenzione ciclica;
Fondo per buoni sconto e concorsi a premio.
33
AREE DI BILANCIO
DEBITI
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
1) obbligazioni;
2) obbligazioni convertibili
3) debiti verso soci per finanziamenti;
4) debiti verso banche
5) debiti verso altri finanziatori;
6) acconti;
7) debiti verso fornitori;
8) debiti rappresentati da titoli di credito
9) debiti verso imprese controllate;
10) debiti verso imprese collegate;
11) debiti verso controllanti;
12) debiti tributari;
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
14) altri debiti.
Totale.
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 19
34
AREE DI BILANCIO – DEBITI
Valutazione
Generalmente valutati al valore nominale.
Debiti verso fornitori  vanno registrati al netto degli sconti commerciali
dei resi e degli abbuoni.
Debiti verso dipendenti  riportare l’ammontare corrispondente al costo
per ferie maturate in favore dei dipendenti e non ancora liquidate o fruite.
Alcune particolarità
Debiti tributari  La voce deve accogliere solo le passività per imposte
certe e determinate, quali i debiti per imposte dirette ed indirette dovute
in base a dichiarazioni, per accertamenti o contenziosi definiti, per ritenute
operate come sostituto d'imposta (scomputare acconti versati).
Debiti bancari a lungo  I finanziamenti a medio-lungo periodo vanno
contabilizzati e valutati normalmente a valore nominale eventualmente
convertito se espressi in valuta (separare quote a breve e a lungo).
Prestiti
obbligazionari
Iscrizione al valore nominale.
Risconto disaggio di emissione (per emissioni sotto la pari).
35
AREE DI BILANCIO
CONTI D’ORDINE
I.
Rischi assunti dall’impresa
i. garanzie prestate direttamente e indirettamente, reali e personali
II
Impegni assunti dalla società
III
Beni di terzi presso l’impresa
Riferimenti di
prassi
PC OIC n. 22
36
AREE DI BILANCIO – CONTI D’ORDINE
In calce allo SP
Natura
Obiettivo
Beni in leasing
«In calce allo stato patrimoniale devono risultare le garanzie prestate
direttamente o indirettamente, distinguendosi tra fidejussioni, avalli, altre
garanzie personali e garanzie reali, ed indicando separatamente, per
ciascun tipo, le garanzie prestate a favore (rectius: nell'interesse) di
imprese controllate e collegate nonché di controllanti e di imprese
sottoposte al controllo di queste ultime; devono inoltre risultare gli altri
conti d'ordine” (art. 2424 comma 3 c.c.).
Accadimenti gestionali che, pur non influendo quantitativamente sul
patrimonio e sul risultato economico al momento della loro iscrizione,
possono tuttavia produrre effetti in un tempo successivo.
-Completezza informazione di bilancio;
- Comprensibilità e chiarezza;
- Eventi significativi.
In quanto beni di terzi vanno inseriti nei conti d’ordine. La nuova
informativa richiesta dalla NI (più completa) rende superflua l’indicazione
nei conti d’ordine.
37
Schede operative
38
La redazione del bilancio
FASE I
OPERAZIONI PRELIMINARI
FASE II
SCRITTURE DI ASSESTAMENTO E CHIUSURA
FASE III
REDAZIONE PROSPETTI DI BILANCIO
39
Fase 1) operazioni preliminari 1/7
1) Stampa bilancio di verifica contabile
2) Verifica chiusura contabile costi/ricavi sospesi e presunti esercizio precedente
3) Verifica coincidenza/riconciliazione saldi verso terzi (conti correnti–crediti v/clienti–debiti
v/fornitori ecc.)
4) Verifica requisiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata;
5) Eventuale verifica requisiti per bilancio consolidato;
6) Verifica disciplina “direzione e coordinamento”
7) Altri controlli
40
Fase 1) operazioni preliminari 2/7
1) Stampa bilancio di verifica contabile – Il bilancio di verifica riporta il “saldo conti”:

di quanto rilevato in CO.GE. durante l’esercizio

dei costi/ricavi sospesi/presunti iniziali rilevati in sede di chiusura del bilancio dell’esercizio
precedente e non ancora chiusi.
2) Verifica chiusura contabile costi/ricavi sospesi e presunti esercizio precedente

Ratei attivi/passivi;

Risconti attivi/passivi;

Rimanenze finali/iniziali;

Fatture da ricevere/emettere;

Note di accredito da ricevere/emettere;

Risultato del precedente esercizio.
41
Fase 1) operazioni preliminari 3/7
3) Verifica coincidenza/riconciliazione saldi verso terzi (conti correnti–crediti v/clienti–
debiti v/fornitori ecc.)
La verifica e conseguente riconciliazione dei saldi verso terzi andrà effettuata e supportata dal
punto di vista documentale recependo all’esterno la necessaria documentazione comprovante la
spettanza della posta attiva e la debenza e completezza della posta passiva.
-
Verifica estratto conto bancario / saldo contabile crediti v/clienti e debiti v/fornitori
evidenziando ed analizzando accuratamente eventuali poste dubbie
-
Eventuale circolarizzazione clienti / fornitori
-
Riconciliazione
42
Fase 1) operazioni preliminari 4/7
Esempio riconciliazione saldi e/c bancari:
Saldo scheda contabile al 31/12/2007
-€ 332.745,66
Accrediti in E/C non ancora registrati in contabilità
€
26.250,00
Addebiti in E/C non ancora registrati in contabilità
-€
13.245,00
Operazioni attive già in contabilità e non in E/C
-€
11.250,00
Operazioni passive già in contabilità e non in E/C
Saldo estratto conto al 31/12/2007
€ 192.235,22
-€ 138.755,44
43
Fase 1) operazioni preliminari 5/7
4) Verifica requisiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata:
Art. 2435-bis del c.c. : Il bilancio in forma abbreviata attualmente può essere redatto quando
l'impresa si trova al di sotto dei seguenti parametri per due anni consecutivi (il primo esercizio in
caso di costituzione):
-
Totale attivo di stato patrimoniale: € 3.650.000;
Ricavi delle vendite e delle prestazioni: € 7.300.000;
Dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 50 unità.
La redazione del bilancio in forma abbreviata permette una consistente semplificazione nella
redazione dei documenti di bilancio (Stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa).
Inoltre l’art. 2435-bis comma 4 prevede che qualora gli amministratori forniscano in nota
integrativa le informazione richieste dall’art. 2428 n.3 e n.4 sono esonerati dall’obbligo di
redazione della relazione sulla gestione.
44
Fase 1) operazioni preliminari 6/7
5) Verifica requisiti per bilancio consolidato;
D.Lgs 127/91: Esonero per piccoli gruppi che per due anni consecutivi non superano i seguenti
limiti:
14.600.000
- totale attivo: € 12.500.000;
29.200.000
- totale ricavi delle vendite e delle prestazioni: € 25.000.000;
- dipendenti occupati: 250 in media per l'esercizio
6) Verifica disciplina “direzione e coordinamento”
Art. 2497 bis, commi 4 e 5, C.C.,
”La società deve esporre, in apposita sezione della nota integrativa, un prospetto riepilogativo dei dati
essenziali dell'ultimo bilancio della società o dell'ente che esercita su di essa l'attività di direzione e
coordinamento»
“Parimenti, gli amministratori devono indicare nella relazione sulla gestione i rapporti intercorsi con chi esercita
l'attività di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette, nonché l'effetto che tale attività
ha avuto sull'esercizio dell'impresa sociale e sui suoi risultati”,
Art. 2497 ter C.C.
“Le decisioni delle società soggette ad attività di direzione e coordinamento, quando da questa influenzate, debbono
essere analiticamente motivate e recare puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha
inciso sulla decisione. Di esse viene dato adeguato conto nella relazione di cui all' art. 2428”.
45
Fase 1) operazioni preliminari 7/7
7) Altri controlli
-
Quadratura crediti/debiti/acconti tributari.
RACCORDO
Riepilogo delle com pensazioni
STATO
Credito da precedente dichiarazione:
Descrizione compensazione
PATRIMONIALE
Data
07/06/06
15/06/06
16/06/06
20/06/06
12/07/06
03/08/06
12/10/06
15/11/06
30/11/06
15/12/06
Totale compensazioni per imposta:
Credito maturato nell'anno:
Utilizzi a decurtazione imposte dovute:
Crediti com e da bilancio:
Ires
27.547,00
Importo
448,00
525,46
4.816,76
5.689,60
174,72
3.306,08
123,76
58,24
8.534,40
556,00
24.233,02
3.313,98
Irap
3.070,00
Importo
740,40
1.110,60
1.851,00
1.219,00
46
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
-
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
-
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
-
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
CREDITI
-
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
-
RATEI E RISCONTI
-
FONDI PER RISCHI E ONERI
Aree trattate nella
presentazione
odierna
47
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
B II) Immobilizzazioni materiali:
1) terreni e fabbricati;
2) impianti e macchinario;
3) attrezzature industriali e commerciali;
4) altri beni;
5) immobilizzazioni in corso e acconti
Le immobilizzazioni materiali sono esposte a bilancio al netto dei rispettivi fondi ammortamento
48
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
-
Verifica esistenze iniziali
-
Incrementi/decrementi nell’esercizio
-
Capitalizzazioni vs imputazioni a costo
-
Controllo eventuali rivalutazioni/svalutazioni e raccolta informazioni nota
integrativa
-
Check ammortamenti
-
Eventuali disallineamenti – Quadro EC
Abolito da finanziaria
2008
49
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
-
Verifica esistenze iniziali
La verifica delle esistenze iniziali sarà di carattere documentale – è opportuno procedere al controllo del libro
cespiti al 31/12/(anno n-1) con le risultanze contabili al 01/01/(anno n);
Tale controllo dovrà essere effettuato sia con riguardo agli importi delle attività immobilizzate che
dei rispettivi fondi di ammortamento.
-
Incrementi/decrementi nell’esercizio
-
Capitalizzazioni vs imputazioni a costo
Gli incrementi dell’esercizio andranno analizzati in dettaglio – in particolare andrà giudicato se il costo
capitalizzato abbia i requisiti richiesti dai corretti principi contabili per la capitalizzazione. In caso contrario il costo
andrà spesato a conto economico.
Classico esempio “spese di manutenzione”
-
Manutenzione ordinaria -> Conto economico
-
Manutenzione straordinaria -> Costo capitalizzabile
“La manutenzione straordinaria è costituita da costi che comportano un significativo e tangibile aumento di
produttività o della vita utile del cespite”.
50
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
-
Controllo eventuali rivalutazioni/svalutazioni e raccolta informazioni nota integrativa
Le rivalutazioni più frequenti sono contenute nelle seguenti leggi che hanno ormai esplicato i loro effetti:
- RDL 1745/36; - RDL 436/46; - DL 49/48; - L. 94/49; - L. 74/52; - L. 576/75 (legge Visentini); - L. 72/83 (legge
Visentini bis); - L. 408/90; - L. 413/91; - L. 342/2000; - L. 448/2001; - L. 350/2003.
-
Check ammortamenti
Attenzione a:
- eventuali variazioni dei processi di ammortamento in corso (giustificazione in NI);
- limiti civilistici imposti per l’ammortamento di alcune immobilizzazioni (costi impianto e ampliamento, costi
ricerca e sviluppo, avviamento, …);
- scorporo quota terreno nell’ammortamento degli immobili;
- in caso di divergenze tra ammortamento civilistico e fiscale, stanziare se del caso la relativa fiscalità differita;
- qualora l'impresa utilizzi esclusivamente le aliquote di ammortamento «fiscali», le quali non coincidano
con gli ammortamenti economico-tecnici, è necessario indicare nella nota integrativa gli effetti sulla
situazione patrimoniale-finanziaria e sul risultato economico dell'esercizio di tale procedimento
indicandone anche i motivi.
- verifica aliquota applicata per ogni categoria;
- ove necessario ricalcolo fondo ammortamento per stima carenza fondo.
51
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Eventuali disallineamenti – Quadro EC
Fino al 31.12.2007 la normativa fiscale (art.109 comma 4) permette l’accantonamento di quote di
ammortamento eccedenti quelle imputate a conto economico a condizione che i disallineamenti siano imputati in
un apposito prospetto della dichiarazione dei redditi. (Quadro EC)
Cessioni di cespite
La cessione di un cespite determina l’emersione di plus o minusvalenze.
La plus/minusvalenza sarà data dalla differenza tra:
Prezzo di cessione – (Costo d’acquisto – Fondo ammortamento)
> 0 Plusvalenza
< 0 Minusvalenza
La plus/minusvalenza sarà imputata a conto economico.
Ai fini della classificazione nel conto economico delle minusvalenze o delle plusvalenze, bisogna considerare che secondo il legislatore italiano, ne
esistono due tipi:
- 1 quelle derivanti da fatti di gestione ordinaria (da iscrivere rispettivamente, tra gli «oneri diversi della gestione» al rigo B.14. di conto economico, e
tra i «ricavi diversi» al rigo A.5. di conto economico);
- 2 quelle derivanti da fatti di gestione straordinaria, in quanto estranei all'attività ordinaria, da iscrivere tra gli oneri e proventi straordinari (rigo E.20.,
E.21.).
52
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
B I) Immobilizzazioni immateriali:
1) costi di impianto e di ampliamento;
2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità;
3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno;
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
5) avviamento;
6) immobilizzazioni in corso e acconti;
7) altre.
53
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
-
Verifica saldi iniziali
-
Incrementi/decrementi nell’esercizio
-
Capitalizzazioni vs imputazioni a costo
54
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
-
Verifica saldi iniziali
In particolare andrà appurato se sussistano le condizioni di iscrivibilità nell’attivo dello stato patrimoniale delle
immobilizzazioni immateriali.
Particolare attenzione andrà posta alle voci relative ai costi pluriennali e all’eventuale avviamento.
-
Incrementi/decrementi nell’esercizio
Analisi dettagliata singoli incrementi dell’esercizio
-
Capitalizzazioni vs imputazioni a costo
-
Verifica consenso collegio sindacale ove richiesto
55
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
B III) Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli
importi esigibili entro l'esercizio successivo:
1) partecipazioni in:
a) imprese controllate;
b) imprese collegate;
c) imprese controllanti;
d) altre imprese;
2) crediti:
a) verso imprese controllate;
b) verso imprese collegate;
c) verso controllanti;
d) verso altri;
3) altri titoli;
4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo.
56
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
Verifica esistenza iniziale;
-
Verifica valorizzazione;
-
Raccolta informazioni per nota integrativa;
57
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
Verifica esistenza
La verifica dell’esistenza dovrà essere effettuata recependo adeguata documentazione comprovante la
proprietà del titolo/della partecipazione/del credito ecc. immobilizzato
Esempi:
- documentazione bancaria comprovante la titolarità e la giacenza alla data di bilancio del deposito
titoli;
- atto notarile di acquisto quote;
- titoli azionari opportunamente girati.
58
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
Verifica valorizzazione
-
Partecipazioni e titoli valutati al costo -Svalutazioni per perdite durevoli di valore
-
Partecipazioni in controllate e collegate valutazione metodo del patrimonio netto
Recepire bilanci società partecipate.
Per le partecipazioni valutate al metodo del patrimonio netto si consideri che l'applicazione dello stesso
metodo è facoltativa - può essere oggetto solo di alcune partecipazioni e non di tutte (a discrezione della
società) - è alternativo al costo;
La valutazione col metodo del PN ha per oggetto la frazione del patrimonio netto risultante dall'ultimo
bilancio dell'impresa partecipata dopo aver detratto i dividendi ed aver effettuato le rettifiche richieste dai
principi di redazione del bilancio consolidato (art. 31 D. Lgs 909.04.91 n. 127) crediti e debiti - utili e
perdite- costi e ricavi - proventi delle partecipazioni.
59
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
Crediti verso società partecipate
Il caso dei finanziamenti soci
Non è infrequente nella pratica incontrare situazioni in cui la società socia versi delle somme a titolo di
finanziamento alle società partecipate. Tali finanziamenti vanno tenuti distinti dal caso dei versamenti
cosiddetti in conto capitale in quanto i primi hanno natura di crediti finanziari e come tali dovranno essere
rimborsati – i secondi invece saranno vincolati
Finanziamento soci  Credito finanziario  B III 2) dell’attivo patrimoniale
Versamento in conto capitale  ad incremento del costo della partecipazione.
60
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
-
Raccolta informazioni per nota integrativa
Art.2427 C.C. punto 5)
l'elenco delle partecipazioni, possedute direttamente o per tramite di società fiduciaria o per interposta
persona, in imprese controllate e collegate, indicando per ciascuna la denominazione, la sede, il capitale,
l'importo del patrimonio netto, l'utile o la perdita dell'ultimo esercizio, la quota posseduta e il valore attribuito
in bilancio o il corrispondente credito.
ELENCO PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' CONTROLLATE O COLLEGATE:
Si riportano i dati relativi all'ultimo bilancio approvato.
1) Società
Sede
Tipo di possesso:
Capitale sociale:
Patrimonio netto
Utile di esercizio
Quote possedute
Valore attribuito
XXX Consulting S.r.l.
Via S.Pietro all'orto, 10 - Milano
Diretto in piena proprietà
26.000
al 31 dicembre 2005
137.732
al 31 dicembre 2005
22.730
al 31 dicembre 2005
13.260
pari al 51% del Capitale sociale
13.260
61
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
CREDITI
C II) Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi
esigibili oltre l'esercizio successivo:
1) verso clienti;
2) verso imprese controllate;
3) verso imprese collegate;
4) verso controllanti;
4–bis) crediti tributari;
4–ter) imposte anticipate;
5) verso altri.
62
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI
-
Verifiche esistenza crediti;
-
Aging crediti v/clienti;
-
Analisi posizioni in sofferenza;
-
Stima fondo svalutazione crediti;
-
Verifiche su crediti tributari;
-
Verifiche su crediti per imposte anticipate;
-
Verifiche su altri crediti.
63
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI
-Verifiche su crediti v/clienti
Al fine dell’accertamento dell'esistenza dovrà essere considerato anzitutto il sistema di controllo interno aziendale
per individuare eventuali procedure che possano determinare errori nella contabilizzazione dei crediti.
In particolare andranno considerati:
•la separazione dei compiti e delle responsabilità per ciascuna fase di formazione dei crediti,
•l’uso e controllo dei documenti comprovanti l'origine, la modificazione e l'estinzione dei crediti;
•l’esame periodico delle risultanze contabili da parte di personale indipendente;
Sotto il profilo documentale andrà effettuato un esame (per i crediti di maggior rilevanza e significatività) di
idonea documentazione ed eventuale richiesta di conferma scritta dei saldi (circolarizzazioni).
Procedure alternative di controllo potranno essere:
verifica degli incassi successivi;
controllo contabilità con fatturazione di vendita;
controllo fatture con bolle di accompagnamento;
controllo bolla di accompagnamento con ordine e scarico di magazzino;
Verifica dei resi e delle rettifiche di fatturazione;
Verificare le note di accredito dell’anno successivo per rettifiche di inesattezza nella fatturazione.
64
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI
-
Aging crediti v/clienti;
Verifica anzianità del credito per singolo cliente – andranno in particolare esaminate posizioni
creditorie di vecchia data per capire se si tratta errori - dimenticanze o posizioni in
sofferenza.
-
Analisi posizioni in sofferenza;
Per tutte le posizioni in sofferenza andrà effettuata una analisi della probabilità di recupero del
credito anche attraverso azioni giudiziali – tale analisi sarà utilizzata per la stima del fondo
svalutazione crediti.
-
Stima fondo svalutazione crediti;
65
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI
-
Verifiche su crediti tributari IRES – IRAP
-
Quadratura quadro RX Unico anno precedente;
Eventuali utilizzi anno in corso (compensazioni in modello F24)
RACCORDO
Riepilogo delle com pensazioni
STATO
Credito da precedente dichiarazione:
Descrizione compensazione
PATRIMONIALE
Data
07/06/06
15/06/06
16/06/06
20/06/06
12/07/06
03/08/06
12/10/06
15/11/06
30/11/06
15/12/06
Totale compensazioni per imposta:
Credito maturato nell'anno:
Utilizzi a decurtazione imposte dovute:
Crediti com e da bilancio:
-
Ires
27.547,00
Importo
448,00
525,46
4.816,76
5.689,60
174,72
3.306,08
123,76
58,24
8.534,40
556,00
24.233,02
3.313,98
Irap
3.070,00
Importo
740,40
1.110,60
1.851,00
1.219,00
Versamento acconti d’imposta  controllo F24 versati (cassetto fiscale)
66
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA CREDITI
-
Verifiche su crediti per imposte anticipate - (Rinvio)
-
Verifiche su crediti verso imprese controllate/collegate/controllanti
-
-
Ricostruzione rapporti di credito (debito) InterCompany
Verifica rispettiva posizione di debito impresa controllata/collegata/controllante
Raccolta dati per evidenziazione rapporti in nota integrativa / relazione sulla gestione
Verifiche su altri crediti
-
Ottenere documentazione comprovante titolarità e importo del credito
67
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
C IV) Disponibilità liquide:
1) depositi bancari e postali;
2) assegni;
3) danaro e valori in cassa.
68
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA DISPONIBILITA’ LIQUIDE
-
Controllo quadratura saldi (rimando alla fase preliminare);
-
Controlli su poste in valuta;
-
Altri controlli.
69
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA DISPONIBILITA’ LIQUIDE
-
Controlli su poste in valuta;
-
Conti correnti in valuta;
-
Valuta in cassa;
Andranno convertiti al cambio alla data di chiusura dell’esercizio.
Il cambio ufficiale alla data di chiusura dell’esercizio potrà essere reperito presso
www.uif.bancaditalia.it
Utili e perdite su cambi andranno accreditati/addebitati a conto economico come componenti
finanziarie.
-
Altri controlli
-
Verificare e/c corretta rilevazione competenze maturate alla data di chiusura di bilancio.
-
Verificare corretta rilevazione e contabilizzazione ritenute fiscali subite su interessi attivi.
-
Verificare che non siano state effettuate compensazioni tra poste attive e passive.
70
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
RATEI E RISCONTI
Attivi : D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti.
Passivi: E) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti.
71
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI
-
Verifica corretta contabilizzazione;
-
Verifica correttezza conteggio;
-
Verifica completezza;
-
Casi particolari;
-
Raccolta informazioni per nota integrativa.
72
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI
-
Verifica corretta contabilizzazione;
Accertamento rappresentatività dei ratei e i risconti passivi di quote di costi e proventi,
comuni a due o più esercizi;
Differenza ratei/risconti passivi vs fatture da ricevere;
Il caso S Consulting S.r.l.
-
Verifica correttezza conteggio;
-
Verifica completezza;
La verifica della completezza dovrà essere effettuata a seguito dell’accurata analisi delle
poste di conto economico;
Controllo ratei/risconti al 31.12 anno precedente.
73
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI
Casi particolari
Leasing / leasback
Di seguito sono riportati gli effetti relativi alle operazioni di locazione finanziaria, qualora fossero
considerate immobilizzazioni.
Contratto su
"Magazzino"
Contratto su
"Immobile"
Totale
Valore attuale delle rate di canone non scadute alla data di chiusura del
bilancio
43.136
93.799
136.935
Canoni di leasing di competenza dell'esercizio
18.819
229.850
248.669
2.804
9.861
12.665
125.550
1.562.799
1.688.349
3.767
46.884
50.650
16.949
351.629
368.578
di cui: interessi passivi di competenza dell'esercizio
Valore lordo dei beni (valore di acquisto)
Ammortamento dell'esercizio
Fondo ammortamento fine esercizio
Rettifiche di valore
-
-
-
Riprese di valore
-
-
-
Valore netto dei beni (*)
108.601
1.211.169
1.319.770
(*) per valore netto si intende il valore al quale sarebbero stati iscritti i beni alla data di chiusura del bilancio, qualora fossero stati
considerati immobilizzazioni.
Qualora i beni fossero stati considerati immobilizzazioni, la società esporrebbe al 31 dicembre 2006 un
maggior patrimonio netto ed un maggior utile di esercizio rispettivamente di Euro 722.529 ed Euro
116.310, al netto dell'effetto fiscale.
74
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA RATEI E RISCONTI
Raccolta informazioni per nota integrativa
-
Composizione della voce, (se l'ammontare risulta apprezzabile), evidenziando le classi che
la compongono ed il singolo contenuto (art. 2427 c.c. n.7);
-
Variazioni intervenute nella consistenza della voce ed eventualmente delle singole
componenti se di valore significativo (art. 2427 c.c. n. 4)
75
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
FONDI PER RISCHI E ONERI
B) Fondi per rischi e oneri:
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili;
2) per imposte, anche differite;
3) altri.
76
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI
-
Verifica movimentazione voci;
-
Aggiornamento fondi – test di congruità
-
Fiscalità differita
-
Altri fondi (FIRR agenti … TFM amministratori …)
77
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI

Aggiornamento fondi – test di congruità
-
Verifica presupposti per mantenere eventuali fondi stanziati in esercizi precedenti. (tali fondi
sono costituiti ed alimentati soltanto per coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa
(fondi per oneri) o probabile (fondi per rischi) dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono
indeterminati l'ammontare o la data di sopravvenienza)
-
Verifica dell'esposizione in bilancio di tali fondi, sulla base delle disposizioni legislative
regolamentari e contrattuali che ne hanno resa necessaria la costituzione
-
Verifica dei criteri di calcolo o dei conteggi, sia per quanto riguarda la consistenza di fine
esercizio sia per quanto riguarda gli accantonamenti di periodo
-
Verifica, in base alla documentazione pertinente, degli utilizzi dell'esercizio
78
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI
Esempio:
Nel corso dell’esercizio la società procede al licenziamento di un dipendente; quest’ultimo promuove un’azione
legale per ottenere il riconoscimento dei propri diritti ed ottenere un risarcimento del danno conseguente
all’illegittimo allontanamento – il danno viene stimato in Euro 60.000,00 e l’udienza viene fissata per il mese di
Settembre dell’anno successivo.
In sede di chiusura del bilancio la società rileverà
Accantonamento al fondo
per rischi ed oneri
31/12/2006
a
Fondo per rischi ed oneri
60.000,00
accantonamento a fronte del rischio di una vertenza legale
79
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI

Fiscalità differita (anticipata)
L’esigenza di rilevare fiscalità differita nasce dalle discordanze tra criteri di valutazione civilistici e criteri di
valutazione “fiscali”
Ulteriori scostamenti sono determinati da norme speciali che limitano o rinviano la deducibilità di alcuno costi o
l’imponibilità di alcuni ricavi.
L’ESIGENZA DI ESPRIMERE IN BILANCIO LE IMPOSTE SECONDO IL PRINCIPIO DI PRUDENZA E
COMPETENZA IMPONE LA NECESSITA’ DI STANZIARE A BILANCIO FONDI IMPOSTE DIFFERITE (E
OVE SUSSISTANO I PRESUPPOSTI) CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE.
80
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI

Fiscalità differita (anticipata)
DIFFERENZE PERMANENTI
Hanno natura definitiva e
non saranno riassorbite nel
corso degli esercizi futuri 
NON DETERMINANO
FISCALITA’ DIFFERITA
DIFFERENZE TEMPORANEE
Comportano l’anticipo o il
differimento del momento
impositivo rispetto al periodo
di competenza. 
DETERMINANO L’ESIGENZA
DI RILEVARE FISCALITA’
DIFFERITA
81
Fase 2) Scritture di assestamento e controlli
AREA FONDI PER RISCHI ED ONERI

Fiscalità differita (anticipata)
DIFFERENZE TEMPORANEE
ATTIVE: (Danno luogo ad ammontari imponibili negli esercizi successivi)  Generano passività per imposte
differite
Plusvalenze patrimoniali rateizzate
Costi deducibili in esercizi precedenti rispetto a quando verranno imputati a conto economico
Ecc..
PASSIVE: (Danno luogo ad una futura riduzione dell’imponibile fiscale)  Generano attività per imposte
anticipate
Svalutazioni crediti eccedenti art. 71 TUIR
Maggiori ammortamenti rispetto a quanto imputato a conto economico
1/3 spese di rappresentanza
Ecc..
Caso particolare perdite fiscali
82
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