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Diapositiva 1

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Diapositiva 1
37° Congresso Nazionale
ANMDO
Vaccinare in ospedale: un
contributo alla tutela anche per
la comunità
Fausto Francia Elena Dalle Donne
Anna Rosa Gianninoni
1
VACCINARE IN OSPEDALE :
un dovere ed un’opportunità per
 La protezione del personale sanitario
 La prevenzione
infezioni ospedaliere
primaria
delle
 La profilassi post-esposizione
 La protezione dei pazienti a rischio
aumentato
 Una misura di sanità pubblica
2
VACCINARE IN OSPEDALE:
perché?
VACCINARE
• Proteggere il
vaccinando
• Proteggere i
contatti del
vaccinando
IN OSPEDALE
• Aumentare la
compliance
• Facilitare
l’accessibilità
• Essere tempestivi
3
Particolarmente
importante
in un Paese dove le vaccinazioni
tendono
a
trasformarsi
da
obbligatorie a raccomandate e dove
esiste un forte movimento di
opinione critico nei confronti della
scarsa trasparenza delle case
farmaceutiche e delle metodiche di
produzione, nonché dei messaggi a
sostegno
delle
campagne
di4
profilassi.
MMR e AUTISMO
IL CASO WAKEFIELD
5
VACCINARE IN OSPEDALE:
per chi? Per che cosa?
OPERATORI
sanitari e non
•
•
•
•
•
antinfluenzale
antiMPR
antivaricella
antiepatite B
antidiftotetanica
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PAZIENTI
antinfluenzale
antipneumococco
antiMPR
antivaricella
antiepatite B
antiemofilo
antimeningococco
antidiftotetanica
antirabbica
antiHPV
6
VACCINAZIONI OBBLIGATORIE
e/o RACCOMANDATE
Nella popolazione in generale:
 antitetanica o antidiftotetanica
 antipoliomielitica
 antiepatite B
In alcune categorie specifiche:
 antitetanica o antidiftotetanica
 antiepatite B
 antimorbillo-parotite-rosolia ( oppure
antirosolia monovalente)
 antivaricella
 antinfluenzale
 antimeningococco
 antipneumococco
 antiHPV
7
VACCINARE IN OSPEDALE:
dove in base al maggior rischio?
Reparti - Day Hospital:
 oncologia,
ematologia,
nefrologia - dialisi,
ostetricia e ginecologia,
malattie infettive,
chirurgia,
medicina e geriatria
pronto soccorso
8
VACCINARE IN OSPEDALE:
prerequisiti
 Predisposizione di istruzioni operative per la
individuazione dei vaccinandi e la valutazione
prevaccinale
 Disponibilità dell’anagrafe vaccinale informatizzata
per consultazione
 Disponibilità
dell’anagrafe
vaccinale
per
aggiornamento o comunicazione tempestiva al DP di
avvenuta vaccinazione per aggiornamento posizione
vaccinale
 Disponibilità e utilizzo di modulistica standardizzata
per
informazione,
consenso
informato
e
certificazione di avvenuta vaccinazione
 Informazioni scritte e chiare su eventuali dosi
vaccinali o controlli anticorpali successivi
9
ANAMNESI VACCINALE E
CONSENSO INFORMATO
Il medico, prima di eseguire la vaccinazione, ha
l’obbligo di:
 verificarne le effettive indicazioni
 escludere la presenza di controindicazioni
temporanee e/o permanenti
 verificare se il vaccinando ha avuto effetti
collaterali a precedenti vaccinazioni
 illustrare i più frequenti effetti collaterali postvaccinali
 informare adeguatamente il vaccinando sui benefici
del vaccino, consegnando anche scheda informativa
10
Dipartimento di Sanità Pubblica
AREA TERRITORIALE DI BOLOGNA CITTÀ
Unità Operativa Igiene Pubblica
Unità Operativa Semplice Prevenzione Malattie Infettive
ANAMNESI PREVACCINALE E CONSENSO INFORMATO per maggiorenne
Io sottoscritto ______________________________
______________________ nato il _____________
(COGNOME)
(NOME)
a ______________________________________ residente a _____________________________________
in via ___________________________________ n. tel./cell. _____________________________________
domiciliato a (specificare solo se diverso da residenza)___________________________________________
_______________________________________________________________________________________
chiedo di essere sottoposto alle seguenti vaccinazioni:
_______________________________________________________________________________________
Fornisco le seguenti informazioni relative al mio stato di salute, affinché il medico vaccinatore possa
valutare eventuali controindicazioni alle vaccinazioni richieste:

malattie acute febbrili in atto
si □
no □

malattie che possono determinare calo delle difese immunitarie
si □
no □

terapie immunosoppressive (radioterapia, chemioterapia) o
cortisonici ad alti dosaggi
si □
no □

recenti trapianti d’organo
si □
no □

recenti trasfusioni di sangue o immunoglobuline
si □
no □
si □
no □
si □
no □

malattie neurologiche evolutive o crisi epilettiche

allergia al lattice

altre allergie: se sì, specificare quali _____________________________________________

reazioni a precedenti dosi di vaccino
si □
no □
-
quali reazioni? _____________________________________________________
-
a quale vaccino? ___________________________________________________

assunzione di farmaci:se sì, specificare __________________________________________

gravidanza in atto
si □
no □

allattamento
si □
no □
In relazione alle caratteristiche dei singoli vaccini, inoltre, dichiaro se sono affetto
sottospecificato:
1) vaccino antiepatite B

allergia al lievito (Saccharomyces cerevisiae)
si □
no □
si □
no □
si □
no □
si □
no □
2) vaccino antiepatite A (se Epaxal)

allergia alle uova o alle proteine del pollo
3) antiepatite A+B

allergia al lievito (Saccharomyces cerevisiae), neomicina
4) vaccino antipoliomielite

allergia a neomicina, streptomicina, polimixina B
da quanto
5) vaccino antinfluenzale

allergia alle uova, proteine di pollo, neomicina
si □
no □
6) vaccino anti febbre gialla

allergia alle uova o alle proteine di pollo
si □
no □

disturbi del timo (miastenia gravis, timoma,
si □
no □
si □
no □
timectomia o sindrome di Di George)

leucemia in remissione
per le donne: sono consapevole della necessità
di escludere uno stato di gravidanza in atto e di evitare
la gravidanza per UN MESE dalla somministrazione del vaccino
si □
no □
si □
no □
7) vaccino anti morbillo-parotite-rosolia (o antirosolia monovalente)

allergia a uova, neomicina, gelatina

per le donne: sono consapevole della necessità
di escludere uno stato di gravidanza in atto e di evitare
la gravidanza per TRE MESI dalla somministrazione del vaccino

si □
no □
si □
no □
si □
no □
si □
no □
si □
no □
per tutti: sono consapevole del fatto che tra gli eccipienti del vaccino
sono presenti tracce di albumina umana: acconsento alla
somministrazione del vaccino stesso
8) vaccino anti varicella

allergia alla gelatina o alla neomicina (non costituisce
controindicazione una pregressa dermatite da contatto da neomicina)

per le donne: sono consapevole della necessità
di escludere uno stato di gravidanza in atto e di evitare
la gravidanza per TRE MESI dalla somministrazione del vaccino

per tutti: sono consapevole del fatto che tra gli eccipienti del vaccino
sono presenti tracce di albumina umana: acconsento alla
somministrazione del vaccino stesso
Attesto di aver ricevuto le informazioni necessarie e la scheda informativa di ciascun vaccino, al fine di
conoscerne i possibili effetti collaterali.
Pertanto acconsento ad essere sottoposto alle vaccinazioni richieste.
Prendo atto che è raccomandabile non allontanarsi dalla struttura per 30 minuti dall’avvenuta vaccinazione.
Dichiaro, infine, di avere ricevuto e compreso l’informativa per il trattamento dei dati personali, ai sensi del
Decreto Legislativo 30/6/2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” ed autorizzo l’Azienda
USL di Bologna al trattamento dei miei presenti dati personali in ambito sanitario, in particolare a fini di
prevenzione, nonché a fini amministrativi-contabili e fiscali.
Firma dell’interessato ____________________________________ Data___________________________
Firma del medico vaccinatore___________________________________________________________
Obbligo di notifica di vaccinazione
(art. 184 del T. U. Leggi Sanitarie
R.D. n. 1265 del 27/7/1934)
Il medico vaccinatore ha l’obbligo di notificare la
vaccinazione al Servizio Igiene Pubblica competente
territorialmente, comunicando i seguenti dati del
vaccinato e del vaccino somministrato:
- cognome e nome;
- data e comune (o Nazione) di nascita;
- indirizzo di residenza per esteso (e di domicilio se
diverso dal primo);
- tipo di vaccino somministrato, con n° di lotto e data di
scadenza;
- data della somministrazione;
- numero della dose nel ciclo vaccinale (1a,2a,3a
oppure richiamo);
13
- sede anatomica di somministrazione
Obbligo di notifica di sospetta
reazione avversa a vaccinazione
(ADR)
Il medico che rileva in una persona una sospetta
reazione avversa ad una vaccinazione (ADR),
eseguita da lui stesso o da altro medico, ha
l’obbligo di compilare e firmare la “scheda unica
di sospetta reazione avversa a vaccinazione”
(ADR) e di trasmetterla tempestivamente al
Responsabile della Farmacovigilanza dell’AUSL
territorialmente competente.
14
Scheda unica di sospetta
reazione avversa a
vaccinazione (ADR)
VACCINAZIONE
ANTIEPATITE B
 Vaccino costituito da antigene di superficie di
HBV,
 prodotto da un ceppo ricombinante di lievito,
 può essere efficace nella profilassi postesposizione, in eventuale associazione con Ig,
entro una settimana dall’esposizione
 Il ciclo standard prevede 3 dosi (0-1-6)
 Il ciclo accelerato post-esposizione prevede 4
dosi (0, 1, 2, 6)
16
Obbligatorietà della vaccinazione
antiepatite B in Italia
 obbligatoria nei nuovi nati
 offerta gratuitamente a varie categorie, quali
persone affette dalle seguenti patologie:
- lesioni eczematose e psoriasiche della cute delle mani;
- politrasfusi, emofilici;
- emodializzati;
- immunodepressi;
- handicappati mentali ospiti di Istituti.
17
Persone caratterizzate da condizioni o
stili di vita che aumentano il rischio di
epatite B
 conviventi di HBs positivi e loro partners
sessuali;
 tossicodipendenti;
 detenuti;
 prostitute;
 omosessuali;
 vittime di punture accidentali.
18
Categorie di lavoratori a rischio:
 Personale degli Istituti per handicappati mentali;
 Polizia di Stato,Carabinieri, Guardia di finanza, Agenti
di custodia, Vigili del fuoco, Vigili urbani, Guardie
forestali;
 Addetti a raccolta, trasporto, smaltimento rifiuti, con
particolare riferimento alle strutture sanitarie;
 Tutti coloro che lavorano, studiano, fanno volontariato
in Sanità;
 Addetti alla lavorazione di emoderivati;
 Lavoratori all’estero in aree geografiche ad alta
endemia per HBV (più del 5% di portatori).
19
VACCINAZIONE ANTIMORBILLOPAROTITE - ROSOLIA
 Vaccino contenente virus vivi attenuati
 Può essere efficace anche nella profilassi
post-esposizione per il morbillo entro 72 ore
dall’esposizione
 Sono previste due dosi a distanza di
almeno 4 settimane l’una dall’altra
20
VACCINAZIONE ANTIMORBILLOPAROTITE - ROSOLIA
INDICAZIONI
E’ preferibile verificare l’eventuale suscettibilità al morbillo e/o alla
rosolia mediante il dosaggio degli anticorpi nelle seguenti
categorie:
 persone che non sono mai state vaccinate o (per il morbillo)
vaccinate con una sola dose ;
 persone che hanno difficoltà a documentare pregresse
vaccinazioni, ma hanno il ricordo di averne ricevute.
E’ comunque indicato, soprattutto in ambiente ospedaliero,
effettuare il dosaggio anticorpale anche in coloro che ricordano di
avere avuto la malattia.
21
COMPONENTE ANTIMORBILLOSA
Indicazioni
La vaccinazione antimorbillo è raccomandata a tutte le persone
adulte che risultino suscettibili, cioè a coloro che:
 non hanno immunità naturale
 non sono stati mai vaccinati
 sono stati vaccinati con una sola dose.
Particolare attenzione dovrà essere posta nei confronti di:
 donne suscettibili in età fertile
 viaggiatori internazionali suscettibili (se il tempo a disposizione
prima della partenza è sufficiente, è bene somministrare una dose di MPR);
 operatori sanitari e, più in generale, personale addetto
all’assistenza sanitaria e sociale.
22
COMPONENTE ANTIROSOLIA
La vaccinazione antirosolia è raccomandata alle seguenti categorie, se
suscettibili, cioè prive di un’evidenza sierologica di immunità o una
documentata vaccinazione:
 donne in età fertile suscettibili alla rosolia, per prevenire
malformazioni fetali in caso di malattia contratta in gravidanza (rosolia
congenita);
 puerpere e donne che effettuano un’interruzione di gravidanza
 personale esposto a rischio professionale:

operatori sanitari suscettibili

donne suscettibili esposte a elevato rischio professionale (insegnanti e
operatrici scolastiche).
Il vaccino combinato è indicato anche per gli immigrati di età superiore a
quella normalmente prevista per la vaccinazione, se suscettibili ad una o
più delle tre malattie.
23
Obiettivi OMS Europa per morbillo e
rosolia congenita
Certificare l’eliminazione entro il
2015
24
(PNEMoRc) 2010-2015
Piano Nazionale
per l’Eliminazione
del Morbillo e
della Rosolia congenita
25
Obiettivi del piano di eliminazione
 Eliminare il morbillo endemico (incidenza <1 caso
di morbillo/1.000.000 popolazione)
 Eliminare la rosolia endemica (incidenza <1 caso
di rosolia/1.000.000 popolazione)
 Ridurre l’incidenza della rosolia congenita a meno
di 1 caso per 100.000 nati vivi
26
Strategie di vaccinazione del piano di
eliminazione
 raggiungere e mantenere nel tempo coperture
vaccinali > 95% a 24 mesi di vita per una dose
di MPR;
 vaccinare sia i bambini oltre i 2 anni di età, che
gli adolescenti ancora suscettibili, effettuando
una attività straordinaria di recupero;
 introdurre la seconda dose di MPR per tutti
coloro che ne abbiano ricevuta una sola;
 proporre la vaccinazione delle donne suscettibili
nell'immediato post-partum.
27
Strategie
Le azioni da sviluppare sono:
 aumentare la copertura vaccinale in adolescenti e giovani/adulti con
due dosi di vaccino (MPR), soprattutto se provenienti dalle Regioni con
minore copertura vaccinale e da Paesi extraeuropei, sfruttando tutte le
occasioni di accesso ai servizi sanitari;
 promuovere in modo attivo l’offerta gratuita della vaccinazione MPR
alle categorie suscettibili (donne in età fertile, viaggiatori suscettibili,
categorie professionali, ecc.) in tutte le occasioni di accesso agli
ambulatori vaccinali.
 Una particolare attenzione deve essere prestata alle donne immigrate
da Paesi extra-europei, che hanno un ridotto accesso ai servizi sanitari.
28
VACCINAZIONE ANTIVARICELLA
 Vaccino contenente virus vivo attenuato
 Può essere utilizzato anche in postesposizione entro tre giorni dall’esposizione
 Sono previste 2 dosi (s.c. o i.m.) a
distanza di 4 - 8 settimane
29
VACCINAZIONE ANTIVARICELLA
Indicazioni alla vaccinazione :
1) persone che hanno le seguenti patologie e quindi
un aumentato rischio di complicanze:
 leucemia linfatica acuta in remissione (linfociti totali
>1.200/mm3);
 insufficienza renale cronica;
 patologie per le quali è programmato un trapianto (il ciclo
vaccinale va concluso alcune settimane prima dell'inizio della
terapia immunosoppressiva);
 infezioni da HIV (in età pediatrica, nei casi asintomatici,
con linfociti T >25%);
30
VACCINAZIONE ANTIVARICELLA
Indicazioni alla vaccinazione :
2) persone suscettibili che vivono con una persona
immunodepressa affetta da:
 manifestazioni cliniche dell'infezione da HIV;
 neoplasie che possono alterare i meccanismi immunitari
(leucemie, linfomi, neoplasie del midollo osseo e del sistema
linfatico);
 deficit dell'immunità cellulare, ipogammaglobulinemia o
disgammaglobulinemia ovvero patologie che richiedono un
trattamento immunosoppressore di lunga durata;
3) donne suscettibili in età fertile (l'anamnesi positiva per
pregressa varicella esclude l'indicazione alla vaccinazione; in
caso di anamnesi negativa o dubbia è indicato un accertamento
sierologico preventivo);
31
VACCINAZIONE ANTIVARICELLA
Indicazioni alla vaccinazione :
4) operatori sanitari con possibilità di contatto con donne gravide
o con persone ad alto rischio secondo i riferimenti dati nelle
categorie 1 e 2; gli operatori devono essere considerati immuni
dopo la seconda dose di vaccino;
5) persone (escluse le gravide) venute a contatto con un caso di
varicella da meno di 72 ore, soprattutto se sono a loro volta
possibili contatti di donne gravide suscettibili o di persone ad alto
rischio secondo i riferimenti dati nelle categorie 1 e 2;
32
VACCINAZIONE ANTIVARICELLA
L’anamnesi positiva per pregressa varicella o per Herpes zoster
esclude l’indicazione alla vaccinazione nella popolazione
generale, avendo un alto valore predittivo positivo di immunità
sierologica (97-99%) e può essere considerato sufficiente per
ritenere la persona non suscettibile.
La vaccinazione di persone già immuni non comporta,
comunque, alcun rischio aggiuntivo.
In caso di anamnesi negativa o dubbia, nell’adulto e comunque
negli operatori sanitari, è sempre indicato l’accertamento
sierologico prima di decidere di vaccinare, in quanto è elevata
la possibilità di riscontrare un’immunità pregressa.
33
VACCINAZIONE ANTIRABBICA
VACCINAZIONE ANTIRABBICA: I VACCINI CONTENGONO VIRUS
INATTIVATO
VACCINI TIPO SEMPLE: allestiti in cervello di capra, pecora o topo
neonato. Frequenti reazioni neurologiche (1:200/1:1600-1:8000)
VACCINI ALLESTITI IN COLTURE DI CELLULE Human diploid cell
vaccine (HDCV- IMOVAX); Rhesus monkey diploid cell, adsorbed
(RVA- VERORAB); Purified chick embryo cell vaccine (PCECVRABIPUR)
Per via intramuscolare (1ml), nel deltoide
Schema classico: giorni 0, 3, 7, 14, 28 (Essen)
Schema 2-1-1: ( Zagabria) giorno 0, (2 iniezioni), giorno 7, giorno 21
Se la persona è già coperta da vaccinazione pre-esposizione si fanno
solo 2 inoculazioni di richiamo con schema 0, 3. Se si tratta di un caso
grave ( morso alla testa) una eventuale terza in giorno 7.
La gravidanza e l’età neonatale non rappresentano controindicazioni
34
VACCINAZIONE ANTIRABBICA
Indicazioni alla vaccinazione:
 profilassi pre-esposizione: prima del possibile rischio di
esposizione alla rabbia (personale di laboratorio a contatto con
il virus della rabbia, veterinari e speleologi in zone endemiche
per la rabbia).
 profilassi post-esposizione: dopo accertata o possibile
esposizione alla rabbia.
Per l’epidemiologia della rabbia nel mondo è possibile
consultare i seguenti siti: www.who.int e www.cdc.gov.
35
VACCINAZIONE ANTIEMOFILO
Vaccino contenente polisaccaridi capsulari
di Haemophilus influenzae di tipo B
Nell’adulto
è
prevista
un’unica
somministrazione per via intramuscolare
36
VACCINAZIONE ANTIEMOFILO
Sulla base della letteratura scientifica è consigliata a:
 tutti i nuovi nati (generalmente è somministrata come
componente del vaccino esavalente, che contiene: DTP,
antipolio inattivato, antiepatite B e antiemofilo);
 adulti affetti da asplenia anatomica o funzionale;
 talvolta adulti che hanno ricevuto o devono ricevere un
impianto di protesi cocleare.
37
VACCINAZIONE
ANTIPNEUMOCOCCICA 23 valente
 Vaccino polisaccaridico 23-valente
 E’ prevista una dose intramuscolo
 Sono attualmente previsti richiami
dopo 3-5 anni solo negli asplenici,
nei pazienti
HIV positivi
e
nell’insufficienza renale cronica
38
VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA
23 valente
E’ CONSIGLIATA A:
1) adulti ed anziani con:
 insufficienza coronarica, cardiopatia congestizia, miocardiopatie
 BPCO clinicamente significativa, enfisema polmonare
 cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive
 diabete mellito, particolarmente se in difficile compenso metabolico
 fistole liquorali
 impianto di protesi cocleare
 asplenia anatomica o funzionale o anemia a cellule falciformi
 immunodeficienza congenita o infezione da HIV (anche asintomatica)
 leucemie, linfomi, mieloma multiplo, neoplasie diffuse
 trapianto d’organo o di midollo
 immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa
 insufficienza renale cronica e/o sindrome nefrosica;
2) persone di età superiore ai 64 anni istituzionalizzate;
3) bambini affetti dalle stesse patologie sopra elencate per gli adulti. 39
VACCINAZIONE
ANTIMENINGOCOCCICA con vaccino
C coniugato
Vaccino contenente oligosaccaride
della Neisseria meningitidis di
gruppo C
E’ prevista una singola dose
40
VACCINAZIONE
ANTIMENINGOCOCCICA con vaccino C
coniugato
Sulla base della letteratura scientifica è
consigliata a:
• persone con deficienze di componenti terminali del
complemento, di properdina o di fattore D e per le
persone con asplenia anatomica o funzionale (ad
esempio da anemia falciforme), in quanto a rischio
relativo assai maggiore di contrarre l’infezione
meningococcica;
• persone che hanno ricevuto o devono ricevere un
impianto di protesi cocleare.
41
VACCINI ANTINFLUENZALI
STAGIONALI
vaccino a subunità:
contiene solo gli antigeni di
superficie del virus influenzale (emoagglutinina e neuraminidasi)
ed è indicato soprattutto nei bambini, in quanto meno reattogeno
degli altri tipi di vaccino;
vaccino split: contiene virus influenzali frammentati;
vaccino virosomale:
contiene gli antigeni di superficie
del virus influenzale (emoagglutinina e neuraminidasi), legati a
virosomi, che fungono da carrier/adiuvante; è considerato un
vaccino adiuvato ed è utilizzabile in persone di età superiore a 6
mesi;
42
VACCINI ANTINFLUENZALI
STAGIONALI
 vaccino adiuvato con MF 59:contiene gli antigeni di superficie del
virus influenzale (emoagglutinina e neuraminidasi), emulsionati ad un
adiuvante oleoso metabolizzabile (MF59); è utilizzabile in persone di
età pari o superiore a 64 anni ed è indicato soprattutto nelle persone
anziane e in caso di risposta immunitaria deficitaria;
 vaccino intradermico:è un vaccino split, confezionato in una
siringa particolare che consente di inoculare il vaccino nel derma;
sfrutta i meccanismi immunitari che si attivano nel derma e potenzia la
risposta immunitaria anche in coloro che rispondono poco alla
somministrazione intramuscolare.
43
VACCINAZIONE
ANTINFLUENZALE STAGIONALE
E’ una campagna vaccinale di massa che nel nostro
Paese si svolge nel periodo compreso tra ottobre e
dicembre con gli obiettivi di:
 una riduzione del rischio individuale di malattia,
ospedalizzazione e morte;
 una riduzione dei costi sociali connessi a morbilità e
mortalità
I principali destinatari dell’immunizzazione sono gli
anziani, cioè le persone di età pari o superiore a 65
anni. Negli anziani che vivono in comunità, l’efficacia
stimata della vaccinazione nel ridurre la mortalità
44
legata all’influenza varia dal 23 al 75%.
VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE
STAGIONALE
 La vaccinazione è indicata anche in varie categorie
professionali, soprattutto negli addetti a servizi pubblici di
primario interesse collettivi e, in particolare, negli operatori
sanitari addetti all’assistenza.
 Negli adulti sani l’efficacia stimata del vaccino nel
prevenire l’infezione varia dal 70 al 90%, mentre nei
bambini e nei ragazzi fino a 16 anni d’età è pari al 6070%.
 Nella Regione Emilia-Romagna il tasso di copertura negli
operatori sanitari raggiunto nelle ultime campagne
vaccinali è stato intorno al 32 - 33%, cioè molto inferiore
ai valori auspicabili. andrebbero affinate le strategie di
offerta (indagine a campione sulle motivazioni del rifiuto,
richiesta di esprimere rifiuto scritto, obbligo di mascherina
per i non vaccinati…)
45
Categorie a rischio (1)
1) Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
2) Bambini di età > ai 6 mesi, ragazzi e adulti di età < ai 65 anni affetti da:
A- malattie croniche a carico dell’app. respiratorio (inclusa l’asma, la displasia
broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva - BPCO)
B- malattie dell’app. cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e
acquisite
C- diabete mellito e altre malattie metaboliche
D- malattie renali con insufficienza renale
E- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
F- tumori
G- malattie congenite e acquisite che comportino carente produzione di
anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
H- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
I- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
J- patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni
respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
46
Categorie a rischio (2)
3) Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con
acidoacetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di
infezione influenzale
4) Donne che all’inizio e durante la stagione epidemica si
trovano nel 2° e 3° trimestre di gravidanza
5) Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per
lungodegenti
6) Medici e personale sanitario di assistenza
7) Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
47
categorie a rischio (3)
8) Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo:
A- forze dell’ordine, inclusa polizia municipale
B- vigili del fuoco e personale della protezione civile
C- volontari servizi sanitari di emergenza
D- donatori di sangue
E- personale di assistenza case di riposo
F- personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo
G- personale dei trasporti pubblici
H- personale delle poste e delle comunicazioni
I- dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi
essenziali
9) Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali
che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali
non umani
48
VACCINAZIONE
ANTIDIFTOTETANICA
 Il vaccino è costituito dall’associazione delle due anatossine
difterica e tetanica, adsorbite su fosfato o idrossido di alluminio.
 La vaccinazione è obbligatoria dal 1963 per una serie di
categorie lavorative (es. metalmeccanici), mentre dal 1968 è
praticata in modo obbligatorio a tutti i nuovi nati.
 E’ raccomandata a tutta la popolazione, in particolare alle donne
nate prima del 1968, più a rischio di contrarre l’infezione, in
quanto non vaccinate alla nascita e con minori occasioni di
essere state vaccinate nel corso della vita ( non soggette
all’obbligo di servizio militare, meno frequentemente addette a
lavori che prevedono l’obbligo della vaccinazione, ecc.).
 In ambiente ospedaliero la vaccinazione antitetanica (o
antidiftotetanica) viene somministrata, presso i Pronto Soccorso,
ai soggetti traumatizzati e alle vittime di morsicatura da
parte di animali.
 Anche gli operatori sanitari, dotati di un regolare ciclo vaccinale
di base, devono essere sottoposti a regolari richiami di
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antidiftotetanica ogni dieci anni.
VACCINAZIONE ANTI HPV
Il vaccino è costituito da proteine virali purificate
Esiste il vaccino bivalente (16 e 18, con una
certa protezione anche nei confronti di 31-3545) e il tetravalente (6, 11,16-18: quest’ultimo
protegge anche nei confronti dei condilomi)
Viene somministrato per via intramuscolare in 3
dosi con uno schema 0, 1, 6 mesi o 0, 2, 6
mesi a seconda del tipo di vaccino
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VACCINAZIONE ANTI HPV
Alcuni tipi di HPV ( 16 e 18) provocano
il 70% dei tumori dell’utero
Tutte le ragazzine di 12 anni sono
vaccinate gratuitamente
Le ragazze tra i 18 ed i 25 anni possono
vaccinarsi tramite copayment
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CONCLUSIONI
 Vaccinare in ospedale rappresenta una misura di
prevenzione per la popolazione e di protezione per gli
operatori sanitari, che va pienamente sfruttata.
 Un maggiore coinvolgimento delle strutture di ricovero
potrebbe portare ad aumentare significativamente i
tassi di copertura per le vaccinazioni raccomandate,
contribuendo al raggiungimento di una efficace
immunità di gregge, se non all’eradicazione di alcune
forme virali.
 Le persone ricoverate sono particolarmente sensibili
alle raccomandazioni in tema di prevenzione delle
complicazioni delle loro patologie.
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CONCLUSIONI
 La pratica vaccinale è relativamente semplice, pur
esistendo alcuni obblighi normativi da soddisfare.
Occorre che le Direzioni Sanitarie ospedaliere, i
Medici competenti ed i Dipartimenti di Sanità Pubblica
creino maggiori collegamenti di tipo tecnicoorganizzativo, facendo leva sulla comune matrice
igienistica.
 Anche laddove non sia ancora possibile vaccinare,
l’Ospedale ha un importantissimo ruolo comunicativo,
promozionale e di rinforzo, sull’importanza delle
vaccinazioni sia per i pazienti e loro familiari che per
gli operatori
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Grazie per l’attenzione
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