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L`ASL di Cremona a sostegno dei Genitori Separati
L’ASL di CREMONA a Sostegno dei GENITORI SEPARATI Dott.sa Angela Parmigiani CFI di Cremona ASL di CREMONA 15 Maggio 2015 NORMATIVA DGR n°144 del 17.5.2013 : “ Determinazione per l’attuazione di interventi e misure a favore dei genitori separati con figli minori, con particolare riferimento alle situazioni di fragilità “. Introduce un fondo per supportare i genitori legalmente separati con figli minori in condizione di grave disagio economico, al fine di tutelare il diritto del minore ad una crescita armonica e serena ed accompagnare i genitori nella ridefinizione del loro ruolo genitoriale nella fase di separazione. DGR n° X/1501 : “ Azioni migliorative delle iniziative a favore dei genitori separati con figli minori”. L.R. n°18 del 24.6.2014 :” Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio, in particolare con figli minori”. Riconosce l’importanza del ruolo genitoriale e definisce gli interventi di sostegno e tutela a favore dei genitori separati o divorziati, con figli minori o con figli maggiorenni portatori di handicap grave, al fine di garantire la centralità del loro ruolo nella vita dei figli , il proseguimento di un’esistenza dignitosa e il recupero dell’autonomia abitativa. FINANZIAMENTI ASL di CREMONA ANNO 2013 ANNO 2014 BANDO 2014 BANDI 2015 Euro 75.600,00 Euro 76.800,00 Euro 74.400,00 + 16.800 Euro 134.400 TOTALE Euro 378.000 QUANTI PROGETTI ATTIVATI nell’ASL di CREMONA ANNO 2013 (da luglio a dicembre2013 ) ANNO 2014 ( da gennaio al Bando ) BANDO 2014 N° 32 ( di cui 6 a Cremona , 5 a Casalmaggiore e 21 a Crema) N° 30 ( di cui 10 a Cremona, 4 a Casalmaggiore e 15 a Crema) N° 31 ( di cui 10 a Cremona, 2 a Casalmaggiore e 19 a Crema) N° 7 rifinanziati da Regione Lombardia (di cui n.3 a Cremona, n.3 a Crema e n.1 a Casalmaggiore) Nel corso del 2014 Regione ha autorizzato la prosecuzione di N° 2 progetti per altri 6 mesi. Le domande ammesse e non finanziate nel biennio 2013/2014 sono state 19. Relativamente al Bando 2014 sono state 2 le domande ammesse e non finanziate e 6 le rinunce ( per non adesione al progetto di supporto psico-socio-educativo). 9 i padri che hanno presentato domanda (8 finanziati) contro 53 madri nel biennio 2013/2014 3 i padri che hanno beneficiato del progetto a fronte 35 madri nel bando 2014 ESITI DELLA SPERIMENTAZIONE 2013/2014 Le caratteristiche dei richiedenti nell’ASL di Cremona seguono il trend Regionale per: FASCIA D’ETA’ oltre il 50% tra i 41 e i 50 anni CITTADINANZA 91% italiana nella sperimentazione del 2013 88 % italiana nella sperimentazione del 2014 75% italiana in occasione del Bando 2014 SITUAZIONE LAVORATIVA : 32% disoccupato 15% lavora saltuariamente CONDIZIONE ABITATIVA 31% in affitto 42% di proprietà 43% occupato 10% presso parenti Il 53% ha difficoltà economiche post-separazione Il 47% non riceve o riceve saltuariamente l’ assegno di mantenimento pur se dovuto Il 40% presenta una forte conflittualità tra gli ex-coniugi, ma nel 81% buoni rapporti con i figli Il 40% non è conosciuto ai Servizi Sociali e non ha mai beneficiato di aiuti economici MODELLO OPERATIVO ADOTTATO 1. Accoglienza per istruttoria della domanda sia nei Consultori pubblici che in quelli privati accreditati (3 sedi pubbliche, 3 privati -2 a Crema, 1 a Cremona-) 2. Valutazione Commissione centrale con assegnazione punteggio e formazione graduatoria 3. Per gli ammessi e finanziati - Colloquio congiunto Assistente Sociale/Psicologo per approfondimento/valutazione delle problematiche 4. Contatto con i Servizi Sociali Territoriali 5. Formulazione del Progetto individualizzato con obiettivi ed azioni 6. Verifiche/monitoraggi mensili da parte degli operatori coinvolti con il beneficiario Tutti i progetti attivati hanno previsto, oltre all’erogazione del contributo economico, anche il supporto psico-socio-educativo e linguistico –culturale, mediazione familiare, consulenza legale , ecc… , interventi erogati sia dagli operatori consultoriali che da altre figure professionali messe a disposizione da enti pubblici e privati in virtù di accordi operativi . PROBLEMATICHE RILEVATE • Difficoltà economiche connesse a precarietà lavorativa, lavori saltuari, part-time e non regolarizzati • Mancato/irregolare ricevimento dell’assegno di mantenimento per i figli • Problemi abitativi, sfratto esecutivo per gravosità delle spese di affitto/rata mutuo (sia per i padri che per le madri) • Conflittualità di coppia, che nei casi più gravi implica la presa in carico dei Servizi Tutela Minori • Difficoltà nei rapporti tra genitore non affidatario e i figli con tensioni e rifiuto di questi ultimi nei confronti di eventuale nuovo partner/convivente; • Possibilità per il genitore non-affidatario di recuperare/esercitare un ruolo attivo nei confronti dei figli, di condividere il progetto educativo, di rispettare gli accordi stabiliti; •Difficoltà comportamentali dei minori a scuola ed in famiglia; •Problemi di conciliazione casa/lavoro per il genitore affidatario, in particolare in presenza di minori o familiari con problemi di disabilità, che richiedono carichi di cura impegnativi; • Necessità di supporto psicologico per genitori e figli nell’elaborazione della separazione. ASPETTI POSITIVI •Il progetto SOStengo come occasione per sensibilizzare i genitori rispetto a tutte le problematiche (non solo quella economica) che a seguito di una separazione possono ricadere sulla coppia genitoriale e sui figli , prospettando aiuti e supporti • L’entità del contributo economico ha rappresentato un ottimo incentivo per l’ ”aggancio” e la presa in carico di situazioni fragili e in alcuni casi ad alto rischio, che diversamente non si sarebbero rivolte ai servizi •Possibilità di lavoro integrato con i Servizi Sociali territoriali ed assunzione di impegni relativamente a percorsi di autonomia, di supporto e/o di presa in carico dei nuclei più fragili alla conclusione dei progetti CRITICITA’ • Difficoltà di alcuni genitori ad affrontare ed accettare supporti psico-socio-educativi • Maggiore difficoltà ad avviare e gestire progetti in situazioni conflittuali o con gravi limiti organizzativi, educativi e cognitivi a carico del genitore richiedente • Difficoltà per gli operatori ad acquisire la documentazione necessaria ad istruire la domanda ed a conciliare i tempi lavorativi tra operatori di Enti diversi per la definizione dei progetti individualizzati • ISEE zero, non sempre rappresentativo di reali condizioni di disagio economico CORRETTIVI • Introduzione di un nuovo strumento tecnico di rilevazione/monitoraggio delle situazioni accolte, che permetta di valutare non solo il bisogno assistenziale, ma anche altri aspetti (relazionali, sociali, ecc… ) in grado di rappresentare la complessità della condizione di disagio • Introduzione del nuovo ISEE •Individuazione di ulteriori forme di supporto: es. Deliberazione N° X/3373/2015 “Modifiche al regolamento regionale : Criteri per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”