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adolf hitler, e il nazismo - 3Bcorso2012-13

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adolf hitler, e il nazismo - 3Bcorso2012-13
ADOLF HITLER, E IL NAZISMO
Adolf Hitler (Braunau am Inn, 20
aprile 1889 – Berlino, 30 aprile 1945) è
stato
un politico austriaco naturalizzato tede
sco, Cancelliere del
Reich (Reichskanzler) dal 1933 e
dittatore, col titolo di Führer,
della Germania dal 1934 al 1945. Fu il
capo del Partito Nazionalsocialista
Tedesco dei
Lavoratori (Nationalsozialistische
Deutsche Arbeiterpartei), noto con il
nome abbreviato di Partito Nazista, e il
principale ideologo del nazionalsocialis
mo.
Hitler
conquistò
il
potere
cavalcando
lo
scontento
e
l'orgoglio ferito del popolo tedesco,
a causa della sconfitta nella prima
guerra mondiale e della grave crisi
economica
che
affliggeva
la Repubblica di Weimar*.
Sfruttando la sua abilità oratoria e
l'insoddisfazione delle classi medie
e dei disoccupati, presentò un
manifesto
politico
intriso
di nazionalismo, anticomunismo e
antisemitismo
*Repubblica Di Weimer:il
periodo della Storia
Tedesca che va
dal 1919 al 1933. Prende il
nome dalla città di Weimar,
dove si tenne un'assemblea
nazionale per redigere una
nuova costituzione dopo la
sconfitta tedesca
nella prima guerra
mondiale.
IL NAZISMO
• Il Partito Nazionalsocialista
Tedesco dei Lavoratori
(NSDAP) sotto Adolf Hitler salì
al potere nel 1933 trasformando
il Reich tedesco nel periodo
1933-1945 in un totalitario
"Stato Leader", la Germania
nazista.
• Con l'invasione della Polonia,
nel 1939 innescò la seconda
guerra mondiale. L'esperienza
nazista come sistema di
governo si è conclusa con la
resa incondizionata dell'esercito
tedesco in data 8 maggio 1945 e
la vittoria militare delle
contrapposte forze alleate.
LA SECONDA GUERRA
MONDIALE
•
Nei tre anni seguenti Hitler conseguì una serie quasi
ininterrotta di successi militari. La Polonia venne
rapidamente sconfitta e spartita con i sovietici. Nell'aprile
1940 la Germania invase la Danimarca e
laNorvegia (Operazione Weserübung). In risposta
all'invasione della Polonia, Francia e Inghilterra
dichiararono guerra alla Germania. In maggio iniziò
un'offensiva lampo che travolse rapidamente i Paesi Bassi,
ilBelgio, il Lussemburgo e la Francia (conosciuta come
la Campagna di Francia), che collassò nel giro di sei
settimane. Il piano per la conquista della Francia, nato
dalle idee di Hitler, di Heinz Guderian, leader dei Panzer,
e del generale von Manstein, fu un'operazione magistrale,
un capolavoro tattico che permise ai tedeschi di travolgere
ben 3 eserciti, oltre al BEF. Nell'aprile 1941 toccò
alla Jugoslavia e alla Grecia essere invase (Campagna dei
Balcani). Nel frattempo le forze tedesche (Deutsches
Afrikakorps), unite a quelle italiane, avanzavano
attraverso il Nordafrica verso l'Egitto,
puntando Alessandria d'Egittoe Il Cairo. Queste invasioni
furono accompagnate dal bombardamento di città indifese
come Varsavia, Rotterdam (avvertita e quindi evacuata)
e Belgrado. L'unico insuccesso di Hitler fu quello di non
riuscire a piegare la Gran Bretagna con i bombardamenti
aerei della Battaglia d'Inghilterra.
LA DISFATTA
•
•
•
I primi trionfi persuasero Hitler di essere un genio della strategia militare, per questo motivo
divenne sempre meno desideroso di ascoltare i consigli dei suoi generali o anche solo di
udire cattive notizie. Dopo la battaglia di Stalingrado, ampiamente considerata come il punto
di svolta della seconda guerra mondiale, le sue decisioni militari divennero sempre più
erratiche, e la posizione economica e militare della Germania si deteriorò. L'entrata in
guerra degli Stati Uniti, il 7 dicembre 1941, oppose alla Germania una coalizione delle
principali potenze mondiali: il più grande impero mondiale (l'Impero britannico), la principale
potenza finanziaria e industriale (gli USA), e l'Unione Sovietica, che si era sobbarcata il
peso più grande della seconda guerra mondiale in termini di vite umane e altre perdite. I
realisti all'interno dell'esercito tedesco videro la sconfitta come inevitabile e complottarono
per togliere Hitler dal potere. Nel luglio 1944 uno di loro, Claus Schenk von Stauffenberg,
piazzò una bomba nel quartier generale di Hitler (il cosiddetto Complotto del 20 luglio), ma
Hitler scampò miracolosamente alla morte e ordinò una selvaggia rappresaglia nella quale
vennero giustiziati tutti i capi del complotto.
L'ingresso delle Fosse Ardeatine così come lo vediamo oggi
L'alleato di Hitler, Benito Mussolini, venne rovesciato il 25 luglio del 1943. Nel frattempo
l'Unione Sovietica continuava costantemente a costringere le armate di Hitler alla ritirata dai
territori occupati a est.
LA MORTE
•
Le sue armate tedesche non riuscirono ad
arrestare l'avanzata degli alleati, e mentre i
sovietici si aprivano la strada verso il centro di
Berlino si suicidò nel suo bunker il 30
aprile 1945, insieme alla storica amante Eva
Braun che aveva sposato il giorno prima. Aveva
56 anni. Come parte delle sue ultime volontà,
ordinò che il suo corpo venisse portato
all'esterno e bruciato. Nel suo testamento,
scaricò tutti gli altri leader nazisti e nominò Karl
Dönitz come nuovo Presidente del Reich
e Joseph Goebbels come nuovo Cancelliere del
Reich. Tuttavia quest'ultimo si suicidò il 1º
maggio 1945 insieme alla moglie dopo aver
ucciso i suoi sei figli. L'8 maggio 1945, la
Germania si arrese. Il "Reich millenario" di Hitler
era durato poco più di 12 anni.
DISCORSO ELETTORALE
DEL 1932
•
«Miei connazionali! Vi è la consapevolezza in aumento nella nostra nazione: un aumento che dimostra che
oggi ... milioni di persone si sono rese conto che in questa prossime elezioni ... c'è di più in gioco quindi
solo decidere nuova coalizione: sì, anche più che la scelta di nuovo leadership................. I nostri avversari
ci accusano e accusano me in particolare di essere intolleranti e litigiosi. Dicono che rifiutiamo il dialogo con
gli altri partiti. Dicono che non siamo affatto democratici perché vogliamo sfasciare tutto. Quindi sarebbe
tipicamente democratico avere una trentina di partiti? Devo ammettere una cosa -- questi signori hanno
perfettamente ragione. Siamo intolleranti. Ci siamo dati un obiettivo, spazzare questi partiti politici fuori dal
parlamento. I contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni... invece loro
preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi... chi è il responsabile?
Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione
economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli,
milioni di disoccupati.. sono loro i responsabili!
Io vengo confuso... oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano
che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io
vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento..mi hanno proposto un'alleanza. Così
ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un
partito politico...noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E' un movimento che non può
essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non
può essere distrutta.. noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo.»
•
http://www.youtube.com/watch?v=Tx5pylNZXCw
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