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Federico Munari - UniversiBO
Meccanismi di protezione dell’innovazione Federico Munari Università degli Studi di Bologna [email protected] Appropriabilità e protezione dell’innovazione: piano della lezione Innovare o imitare: vantaggi (e svantaggi) di prima mossa I regimi di appropriabilità e gli strumenti di protezione dell’innovazione Gli strumenti dell’Intellectual Property La gestione strategica dei brevetti e dell’IP Federico Munari – Università di Bologna Regimi di appropriabilità e strumenti di protezione dell’innovazione Strategia e innovazione tecnologica: le domande chiave Quali percorsi di sviluppo delle tecnologie? In quali tecnologie investire? Come affermare lo standard? Innovare o imitare? Come appropriarsi del valore creato? Come proteggere l’innovazione? Mercati Come si crea valore? Tecnologie Come si cattura il valore? Federico Munari – Università di Bologna Esiste un mercato per l’innovazione? Chi sono gli “early adopters”? Quale è la strategia di prodotto e di prezzo? Come organizzarsi per fornire valore? Come organizzare la R&S? Come favorire l’innovazione nell’impresa? Sviluppo interno o esterno della tecnologia? Innovare o imitare? Vincente Perdente First mover Federico Munari – Università di Bologna Follower Innovare o imitare? Risultati del processo innovativo Vincente Perdente Sony (CD) Netscape (browser Internet) Leader Federico Munari – Università di Bologna Dell (PC) Polaroid (macchine fotografiche digitali) Follower Leader vs. follower Sostenibilità primato tecnologico Vantaggi della prima mossa Svantaggi della prima mossa Federico Munari – Università di Bologna Il vantaggio dell’innovatore Sostenibilità del primato tecnologico I concorrenti non possono duplicare la tecnologia Federico Munari – Università di Bologna La rapidità di innovazione dell’impresa >/= concorrenti Vantaggi della prima mossa Trasformare gap tecnologico in altri vantaggi Reputazione Costi di sostituzione Scelta del canale Curva di apprendimento esclusiva Accesso agevolato a risorse scarse Definizione standard Profitti iniziali Federico Munari – Università di Bologna Svantaggi della prima mossa Costi del pionierismo Educazione acquirenti Sviluppo infrastrutture Sviluppo input necessari Sviluppo prodotti complementari Costi elevati primi input Approvazione autorità Rischio Incertezza domanda Cambiamenti fabbisogni acquirenti Specificità investimenti iniziali Discontinuità tecnologiche Imitazioni a basso costo Federico Munari – Università di Bologna Da cosa dipende il successo dell’innovatore? Regime di appropriabilità dell’innovazione Possibilità di proteggere la tecnologia (strumenti legali) Natura della conoscenza Tipologia di innovazione (prodotto/processo) Caratteristiche della tecnologica Risorse complementari Standard tecnologici Federico Munari – Università di Bologna Appropriazione esclusiva dei ritorni dall’innovazione Regime di appropriabilità forte: possibilità dell’innovatore di beneficiare in via esclusiva dei ritorni economici derivanti dal nuovo prodotto o processo Federico Munari – Università di Bologna Innovazione di prodotto vs. innovazione di processo Le innovazioni del prodotto sono più facilmente imitabili delle innovazioni del processo Diversa efficacia della protezione brevettuale Federico Munari – Università di Bologna Conoscenza esplicita vs. conoscenza tacita Impossibilità di codificare la conoscenza: Impossibilità di replicazioni di caratteristiche del processo di sviluppo al di fuori del contesto specifico nel quale sono state sviluppare La conoscenza tacita non può essere trasferita tramite brevetti Federico Munari – Università di Bologna Tecnologie discrete vs. tecnologie sistemiche In settori con tecnologie discrete (es. farmaceutica, chimica) è possibile acquisire il controllo della tecnologia con pochi brevetti relativi agli elementi essenziali In settori con tecnologie sistemiche (es. elettronica) le imprese spesso non dispongono di un portafoglio brevetti in grado di controllare tutti i componenti complementari essenziali della tecnologia sviluppata Federico Munari – Università di Bologna Per il successo di una innovazione… Gli strumenti legali da soli non sono sufficienti per la completa appropriazione delle rendite da innovazione Gli strumenti legali non garantiscono il passaggio di successo dalla fase di invenzione alla fase di sfruttamento commerciale……(risorse complementari e standard) Federico Munari – Università di Bologna Le risorse complementari Se la redditività attesa di una risorsa cresce con la disponibilità di un’altra risorsa, complementare rispetto alla prima e viceversa Know-how utilizzato congiuntamente con altre capacità e risorse Federico Munari – Università di Bologna Le risorse complementari Produzione Distribuzione Know-how teconologico distintivo Fornitori Altre Federico Munari – Università di Bologna Servizio Tecnologie complementari Teece (1986) I fornitori di prodotti complementari (complementors) In alcuni settori (e.g, settori standard driven), possono appropriarsi di una parte consistente del valore creato. Il loro potere relativo dipende da: livello di concentrazione relativo costi relativi di riconversione dei clienti o fornitori (es., sistemi operativi) facilitá di unbundling (scomposizione) (e.g., sistema operativo vs. Applicativi) minacce relative di integrazione tasso di crescita complessivo del settore ... Federico Munari – Università di Bologna Gli strumenti dell’Intellectual Property Strumenti legali a protezione dell’innovazione Soluzioni tecniche Brevetto di invenzione Forme esteriori Disegno e modello Segni distintivi Marchio d’impresa Opere d’ingegno / programmi per elaboratori Diritto d’autore Federico Munari – Università di Bologna Gli strumenti dell’Intellectual Property (fonte EPO) Federico Munari – Università di Bologna Esempi di IP in un telefono cellulare (Fonte EPO) Trade marks: • Made by "Nokia" • Product "N95" • Software "Symbian", "Java" Patents: • Data-processing methods • Semiconductor circuits • Chemical compounds •… Trade secrets: ? Copyrights: • Software code • Instruction manual • Ringtone •… Designs (some of them registered): • Form of overall phone • Arrangement of buttons in oval shape • Three-dimensional wave form of buttons •… Federico Munari – Università di Bologna © Nokia Le ragioni dell’intervento pubblico nella R&S - I risultati delle attività di R&S hanno le caratteristiche di un bene pubblico (Arrow, 1962; Nelson, 1959; Romer, 1990): • non rivalità nel consumo (costi di riproduzione di un’informazione sostanzialmente nulli) • non escludibilità (non completa appropriabilità dei benefici economici o esternalità da parte dell’innovatore) - Inoltre, la produzione di innovazioni è caratterizzata da indivisibilità (elevati costi fissi), alta incertezza, risultati di lungo termine. Guadagni sociali >> Guadagni privati Rischi di fallimento del mercato!!! Federico Munari – Università di Bologna Apple paga 234 mln a Università Wisconsin, infranti brevetti (www.ansa.it) Corte dà ragione ad Ateneo per tecnologia processori iPhone (14 ottobre 2015) Sconfitta in tribunale per Apple. Dopo averla spuntata contro Samsung in varie battaglie legali, Cupertino deve cedere di fronte alla University del Wisconsin. Una giuria federale ha ordinato il pagamento di 234 mln di dollari all'ateneo per aver infranto alcuni dei suoi brevetti. Ma Apple annuncia che presenterà appello contro la decisione, ritenendo i brevetti della University of Wisconsin non validi e quelli a sua disposizione in grado di coprire la tecnologia dei suoi processori. L'Università plaude invece alla decisione, che "tutela le invenzioni brevettate". Secondo l'ateneo Apple ha usato illegalmente alcune delle tecnologie dell'Università nei processori di iPad e iPhone. Dopo la decisione della giuria, Apple ha messo in evidenza che il conto stabilito è elevato. Cupertino ritiene che sarebbe stato più appropriato stabilire un prezzo di 7 cent per ogni dispositivo che monta la tecnologia ritenuta illegale, per un totale di 10 mln di dollari. La University of Wisconsin aveva chiesto 2,74 dollari a dispositivo per un totale di 400 mln di dollari. Il caso riguarda i processori usati nell'iPhone 5, 6 e 6 Plus, ma anche alcuni iPad. L'University of Wisconsin ha avanzato un'altra azione legale nei confronti di Apple lo scorso settembre per la violazione degli stessi brevetti nell'iPhone 6S e 6S Plus. L'università difende il suo brevetto registrato 17 anni fa, che è basato sulla tecnologia messa a punto da alcuni professori e studenti dell'ateneo. La scuola ha fatto causa nel 2008 a Intel per la violazione del brevetto. Le due parti hanno patteggiato lo scorso anno. "Riteniamo che la nostra tecnologia abbia preceduto i tempi. Venti anni fa abbiamo provato ad anticipare come i computer avrebbero dovuto operare oggi", afferma Gurindar Sohi, uno dei professori che ha sviluppato la tecnologia. "Il nostro gruppo ha investito l'equivalente di 11 anni di lavoro per risolvere questo problema« http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/tlc/2015/10/19/apple-paga-234-mln-a-un.-wisconsin_ccaf816edf8e-42a7-9947-3169ba5a73d2.html Federico Munari – Università di Bologna Le finalità dei brevetti fornire incentivi allo sviluppo di invenzioni facilitare il processo di diffusione delle invenzioni facilitare il processo di commercializzazione delle invenzioni facilitare il processo di controllo e coordinamento della ricerca Federico Munari – Università di Bologna Brevetti: cosa sono? Autorità che decide (nazionale/internazionale) Durata della protezione: massimo 20 anni dalla data di deposito Requisiti: • Novità (non in uso o di dominio pubblico) • Frutto di un processo inventivo (non ovvietà) • Devono prevedere una applicazione industriale Garantisce un’ esclusiva circa lo sfruttamento commerciale dell’innovazione Federico Munari – Università di Bologna Oggetto della brevettazione: cosa non è brevettabile? Teorie scientifiche – metodi matematici Metodi terapeutici / diagnostici sul corpo umano Metodi per attività commerciali o intellettuali Presentazione di informazioni Programmi per elaboratori Razze animali Federico Munari – Università di Bologna La procedura di brevettazione presso l’EPO Deposito della domanda Concessione del brevetto Esame formale Pubblicazione della domanda e rapporto di ricerca SI Esame sostanziale Richiesta di esame NO Opposizione Protezione nei vari stati Ritiro/Rifiuto della domanda Appello Federico Munari – Università di Bologna 29 Schema semplificato procedura europea 12 mesi: priorità Eventuale opposizione da parte di terzi Filing fee: 120 € Search fee: 1285 € Deposito domanda Entro 6m da pubblicazione R.R. Designation fee: 580 € Examination fee: 1620 € Fee for grant: 915 € tipicamente, 3-5 anni dal deposito 18 mesi 9 mesi Esame formale, Ricerca di brevettabilità Pubblicazione domanda Eventuale concessione Validazioni nazionali Esame sostanziale Costi medi delle varie fasi sulla base di stime EPO (2014) Federico Munari – Università di Bologna Schema semplificato di procedura PCT (Fonte: EPO) Costi medi delle varie fasi sulla base di stime EPO (2014) Federico Munari – Università di Bologna Brevettazione software USA Sono brevettabili programmi per computer, algoritmi matematici e metodi di business Europa In teoria il software “in quanto tale” non era brevettabile, ma era tutelato dalla legge sui diritti d’autore… …in pratica, sono stati concessi brevetti per “computer implemented inventions” a condizione che presentassero un “effetto tecnico” (es., funzione esercitata da robot industriale controllato da computer) Federico Munari – Università di Bologna Quali errori non commettere (Fonte:EPO) • No publication prior to filing e.g. no article, press release, conference presentation/poster/proceedings or blog entry • No sale of products incorporating the invention prior to filing • No lecture or presentation prior to filing except under a non-disclosure agreement (NDA) • Seek professional advice soon! • File before others do! Federico Munari – Università di Bologna Segreto industriale Informazioni segrete (Artt. 98-99 CPI) 98.1 Costituiscono oggetto di tutela le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore, ove tali informazioni: a) siano segrete, nel senso che non siano nel loro insieme o nella precisa configurazione e combinazione dei loro elementi generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli operatori del settore; b) abbiano valore economico in quanto segrete; c) siano sottoposte, da parte delle persone al cui legittimo controllo sono soggette, a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete. Federico Munari – Università di Bologna Brevetto o segreto industriale? Segreto industriale Brevetto Esistono diversi modi alternativi per risolvere il problema Unico modo per risolvere il problema ……………………… L’invenzione ha una vita utile limitata ……………………… L’invenzione ha una vita utile prolungata L’invenzione è nascosta e difficile da individuare ……………………… L’invenzione è manifesta o facilmente identificabile E’ difficile individuare un’eventuale contraffazione ……………………… E’ semplice individuare un’eventuale contraffazione Ambito competitivo molto ampio e frammentato ……………………… Ambito competitivo più limitato e concentrato Non è necessario dare in licenza a terzi l’invenzione ……………………… E’ fondamentale dare in licenza a terzi l’invenzione Federico Munari – Università di Bologna Diritti d’autore (copyright) Si tratta dei diritti che gli autori possono vantare sulle creazioni intellettuali (es: opere d’arte, letteratura, musica,…). E’ acquisito nel momento stesso della creazione dell’opera. In Italia, 70 anni di protezione (50 per il software) Garantisce al possessore il diritto esclusivo di (e autorizzare a): riprodurre, modificare, eseguire, distribuire il lavoro Federico Munari – Università di Bologna Marchi Il marchio è una nuova parola, figura o segno atto a distinguere prodotti o merci, individuando l’azienda produttrice Ha una durata di dieci anni, ma è rinnovabile La soglia della contraffazione è data dalla possibilità di generare confusione nel consumatore finale Federico Munari – Università di Bologna Gestione strategica dei brevetti e dell’IP Fonte: Cohen et al. (2000) Efficacia della protezione brevettuale: innovazione di prodotto Federico Munari – Università di Bologna Fonte: Cohen et al. (2000) Efficacia della protezione brevettuale: innovazione di processo Federico Munari – Università di Bologna Dove depositare? Fattori da considerare Fattori commerciali (fatturato e utili potenziali) e concorrenziali Il costo e la difficoltà di tutelare il brevetto in caso di protezione Possibilità di richiedere un brevetto europeo (= serie di brevetti nazionali, procedura unificata di deposito, ricerca di anteriorità, esame di merito, concessione) Possibilità di presentare una domanda internazionale o PCT (procedimento unico per depositare una domanda di brevetto per un gran numero di paesi; non è prevista la fase di concessione; possibilità di ritardare decisioni e pagamenti) Federico Munari – Università di Bologna Domande di brevetto USPTO 2002 IBM 3333 Canon 1895 NEC 1833 Micron Technology 1833 Hitachi 1616 1566 Matsushita Sony 1456 General Electric 1417 Mitsubishi 1408 Samsung 1329 Fujitsu 1263 Toshiba 1171 AMD 1154 Intel 1080 HP 1065 Philips 848 Motorola 736 Texas Instruments 724 Xerox 701 Fujitsu 695 0 500 1000 Federico Munari – Università di Bologna 1500 2000 2500 3000 3500 Domande di brevetto EPO 1999-2006: top 10 imprese italiane 1 Top 10 aziende per deposito di domande di brevetto EPO (1999-2006) Denominazione Somma domande Prov. Settore tecnologico prevalente di brevetto STMICROELECTRONICS S.R.L. 1311 MI Tecnologie informatiche 2 C.R.F. SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI 461 TO Motori, pompe, turbine 3 G.D SOCIETA' PER AZIONI 333 BO Movimentazione, manutenzione, stampa 4 5 6 7 8 9 PIRELLI PNEUMATICI S.P.A. PIRELLI CAVI E SISTEMI S.P.A. TELECOM ITALIA S.P.A. FIAT AUTO S.P.A. AUSIMONT S.P.A. SIGMA-TAU INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE S.P.A. DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.P.A. 252 155 150 127 118 117 MI MI MI TO MI RM Trasporti Ottica Telecomunicazioni Trasporti Macromolecole, polimeri Chimica organica, chimica fine 115 PD Utensili e macchinari 10 Per l’individuazione del settore tecnologico prevalente è stata utilizzata la classificazione basata sui codici IPC, predisposta da OST-INPI/FhG-ISI. Ulteriori informazioni sul sito www.obs-ost.fr Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO Federico Munari – Università di Bologna Le performance innovative dell’Italia (vs. media UE): anno 2005 Fonte: European Innovation Scoreboard 2005 Federico Munari – Università di Bologna Domande di brevetto PCT 2007 Federico Munari – Università di Bologna Domande di brevetto PCT 1978-2007 Federico Munari – Università di Bologna Quando brevettare? In generale è meglio depositare la domanda di brevetto non appena l’invenzione è adeguatamente definita e può essere descritta con il massimo di dettagli tecnici Sarebbe opportuno mantenere il segreto fino a quando un prototipo è stato realizzato e testato Strategie di deposito rapido possono essere seguite qualora si voglia ottenere un supporto finanziario per sviluppare l’innovazione o commercializzarla tramite licenze Federico Munari – Università di Bologna I costi di brevettazione I costi di brevettazione si possono suddividere in: Costi di deposito Costi di esame e concessione Costi di mantenimento e possono essere ripartiti in tasse ufficiali e onorari del mandatario Federico Munari – Università di Bologna Chi fa profitti dall’innovazione? Facilità di imitazione dell’innovazione Risorse complementari Disponibili o di scarsa importanza Importanti e strettamente controllate Difficile fare profitti Chi ha le risorse complementari fa i profitti Alto Basso L’inventore Federico Munari – Università di Bologna L’impresa con tecnologia e risorse complementari, o potere contrattuale, fa profitti Specificità delle risorse complementari e strategie Se l’inventore non possiede le risorse complementari importanti per lo sviluppo della sua innovazione deve procurarsele: Collaborazioni Sviluppo interno (la scelta fra le due dipende da: tempi di realizzo interno, scarsità, specificità, rilevanza strategica) Cessione dei propri risultati di ricerca a terzi (Start-up biotech vs. imprese farmaceutiche: alti costi per passare da sperimentazione preclinica alla commercializzazione) Federico Munari – Università di Bologna Strategie di accesso alle risorse complementari • < investimenti: Relazioni contrattuali < rischi < fabb. liquidità • reputazione regime appropriabilità stretto pericolo comportamento opportunistico imitazione partner Completa integrazione disponibilità risorse finanziarie portafoglio competenze necessarie Federico Munari – Università di Bologna Strategie di accesso alle risorse complementari: l’accordo Pixar-Disney Nel settembre 1997, Disney and Pixar annunciano una rinegoziazione dell’alleanza: • Sviluppo congiunto di 5 film in 10 anni • Condivisione dei profitti 50/50 (rispetto al 15/85 iniziale) derivanti da tutti i film e prodotti correlati (home videos, merchandise, sequels, and madefor-home video sequels) Disney acquista 1 milione di azioni Pixar con I diritti di acquisto di ulteriori 1.5 milioni — per una quota complessiva del 5% di Pixar. Federico Munari – Università di Bologna Cessione della tecnologia in licenza: alcuni esempi University of California: 74 milioni di $ da licenze nel 2000. Florida State University: buona parte dei 57 milioni di $ di guadagni da licenze provengono da un brevetto del chimico Robert Holton,utilizzato da Bristol-Myers Squibb per il Taxol, il farmaco anti-cancro più venduto al mondo. IBM: guadagni da licenze superiori a 1 miliardo di $! Federico Munari – Università di Bologna La gestione strategica dell’Intellectual Property Federico Munari – Università di Bologna La gestione strategica dei brevetti: piano della lezione Il ciclo di gestione della proprietà intellettuale I brevetti come strumenti di difesa Accordi di licensing IP-valuation and financing Discussione del caso Merloni-WR@P Federico Munari – Università di Bologna Il ciclo della gestione della proprietà intellettuale Area della ricerca Pianificazione Attività di R&S Attività di R&S Invenzione Produzione Protezione IPRs Licensing Valorizzazione commerciale Federico Munari – Università di Bologna Area del mercato Modelli di gestione della PI (Granieri, 2008) Invenzione Valutazione Ottenimento Manutenzione Abbandono Valorizzazione esterna Sfruttamento nel core business (produzione e commercializzazione) Licensing Cessione e aste Federico Munari – Università di Bologna IP-backed finance Strategia tradizionale di difesa 57 L’uso strategico dei brevetti Vantaggio da first mover ed esclusione dei concorrenti (posizione di monopolio) Fonte di nuove entrate (licensing) Strumento di negoziazione (accordi di R&D, cross-licensing,…) IP come strumento finanziario (facilitare l’accesso a finanziamenti pubblici, banche, VC) Federico Munari – Università di Bologna L’uso strategico dei brevetti: innovazioni di prodotto Federico Munari – Università di Bologna Fonte: Cohen et al. (2000) Le principali ragioni per non brevettare Federico Munari – Università di Bologna L’uso strategico dei brevetti: blocco Gillette (Mach3) vs. Wilkinson (Quattro) accusa di avere copiato la disposizione delle lame a geometria progressiva, sistema depositato e brevettato. Il rasoio Mach 3 di Gillette è protetto da 35 brevetti. Intel vs. Intergraph Intel ha pagato 300 milioni di dollari per chiudere la disputa giudiziaria con Intergraph relativa alla violazione di brevetti. I brevetti violati da Intel, anche nello sviluppo del processore per server "Itanium", riguarderebbero un chip conosciuto con il nome di "CS Clipper" e risalirebbero al 1993. Nel marzo 2005 RIM ha ratificato un accordo con la società NTP sulla base di 612.5 milioni di dollari per chiudere la vertenza sulla presunta violazione di 5 brevetti sulla gestione wireless delle email alla base del Blackberry. NTP chiedeva di versare un 6% del fatturato generato dalle vendite dello smartphone fino alla scadenza del brevetto (circa 1 miliardo di $) (Fonte: www.patnet.it) Federico Munari – Università di Bologna Patent lawsuits, smartphone industry Tim Cook Apple talks about patent wars http://www.youtube.com/watch?v=bgdQJZjeF0E BBC video Apple Samsung wars http://www.bbc.co.uk/news/technology17040699 Fonte: The Economist Federico Munari – Università di Bologna L’uso strategico dei brevetti: barriere all’entrata nel settore farmaceutico Caves et al. (1991) Federico Munari – Università di Bologna Alcuni errori da evitare nella gestione brevettuale Si ignora una invenzione Si pubblicizza l’invenzione prima della domanda di brevetto Il testo della domanda di brevetto è redatto male Le rivendicazioni hanno portata limitata o sono di tipo sbagliato Il deposito della domanda è fatto nei paesi sbagliati Le scadenze non sono rispettate o le tasse non sono pagate correttamente La contraffazione di un proprio brevetto non è riconosciuta Federico Munari – Università di Bologna Licensing-out: motivazioni L’impresa si può concentrare sullo sviluppo di tecnologia e sfruttare le risorse complementari di terzi La tecnologia non è di importanza strategica per l’impresa Riduzione dei costi e dei tempi per lo sviluppo di nuovi prodotti utilizzando risorse complementari già esistenti Metodo rapido ed efficace per entrare in mercati stranieri Generare in tempi rapidi profitti/cash-flow Federico Munari – Università di Bologna Tipi e guadagni da licenze Tipi di licenza: Licenza esclusiva Sole license Licenza non esclusiva Fonti di guadagno: Down-payment Royalties basate sul numero di unità vendute o sul fatturato netto generato Federico Munari – Università di Bologna I contratti di licenza: alcuni punti chiave Parti coinvolte Descrizione del quadro dell’accordo Caratteristiche della licenza (esclusività, territorio, ambito di uso,…) Pagamenti Obbligazioni del licensee Introduzione sul mercato e controllo qualità Controllo e difesa della proprietà intellettuale Garanzie, penali,… Segretezza Giurisdizione di riferimento … Federico Munari – Università di Bologna L’uso strategico dei brevetti: free licensing “L’IBM regala 500 brevetti sperando di guadagnarci” (tratto dal “New York Times”, 29 aprile 2005) “L'IBM va famosa per il suo ricco portafoglio di invenzioni brevettate. Ancora una volta è arrivata prima nelle classifiche della ricerca per gli Stati Uniti, mettendo insieme 3.248 brevetti, più di qualsiasi altra società. E ha guadagnato circa 800 milioni di euro lo scorso anno vendendo e distribuendo licenze delle sue idee. Perché, allora, il gigante dell'informatica ha cambiato corso, regalando alcuni dei risultati della sua ricerca, invece di far pagare gli altri per utilizzarli? Perché ha interesse a farlo. […] All'inizio di quest'anno, l'Ibm ha fatto un gesto significativo in direzione di quella che ha definito una nuova era nei metodi per mantenere il controllo delle sue proprietà intellettuali. L'azienda americana ha annunciato, a gennaio, di voler mettere gratuitamente a disposizione 500 brevetti, per la maggior parte codici di programmazione per la gestione di programmi di commercio elettronico, immagazzinamento dati, elaborazione di immagini, gestione dei dati e comunicazioni Internet. E si è impegnata a proseguire con altre iniziative. […] L'Ibm è all'avanguardia da questo punto di vista, ma anche altre aziende, in tutti i settori, stanno riconsiderando la loro strategia sulla proprietà intellettuale. Cosa mettere in comune con gli altri? Cosa tenere per sé, facendo pagare chi vuole utilizzarlo? "Il mondo degli affari oggi è impegnato in un gigantesco esperimento per cercare di capire quali settori della proprietà intellettuale aprire e quali mantenere chiusi", dice Steven Weber, direttore dell'Istituto di studi internazionali dell'Università di California, a Berkeley. "Il destino di molte aziende, e la forza delle economie nazionali, dipenderanno dagli esiti di questo esperimento". All'Ibm, il cambiamento ha preso il via lo scorso maggio, quando Samuel J. Palmisano, amministratore delegato della società, ha detto a John E. Kelly, un vicepresidente anziano, di guidare una squadra incaricata di ripensare la strategia dell'azienda sulla proprietà intellettuale. Kelly racconta che il suo superiore gli ha detto: "E' un'area straordinariamente importante, ritengo che sia necessario reindirizzare la nostra strategia, la nostra politica e i nostri metodi". Kelly, con un gruppo di 12 persone, ha viaggiato, studiato, fatto venire specialisti esterni all'azienda, ed è arrivato alla conclusione, alla fine di settembre, che l'Ibm dovrebbe mettere a disposizione gratuitamente una percentuale maggiore delle proprie invenzioni”. Come rispondereste alle seguenti domande poste dal giornalista nell’articolo: 1) perché IBM ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione i suoi 500 brevetti? Quale interesse ha a farlo? 2) Quali criteri pensate che IBM debba adottare per decidere quali brevetti cedere gratuitamente e quali mantenere invece sotto il controllo proprietario? 3) Quali sono i maggiori rischi nei quali incorre IBM adottando questa nuova politica, e quali contromosse dovrebbe adottare per tutelarsi da tali rischi? Federico Munari – Università di Bologna Valorizzazione delle licenze: aspetti chiave per la decisione Elementi che influenzano la decisione Esperienza precedente nel definire licenze Durata dell’accordo Esclusività Fase di sviluppo della tecnologia Termini speciali dell’accordo Copertura geografica Ambito settoriale nel quale la tecnologia è licenziata … Federico Munari – Università di Bologna Approcci per la determinazione delle royalties Approcci più usati nella determinazione dei guadagni da licenza: Licenze esistenti per la cessione della proprietà intellettuale (approccio comparativo) Pratiche di settore per la licenza di invenzioni simili (approccio di mercato) Allocazione dei benefici economici derivanti dall’uso dell’invenzione (approccio analitico) Prassi consolidate (es., 5% dei ricavi; 25% dei profitti; dal 20 al 50% di premio per licenze esclusive…) Federico Munari – Università di Bologna Il valore dei brevetti: quando calcolarlo? Fusioni e acquisizioni Accesso a prestiti/finanziamenti Licenze Redazione del bilancio Costituzione di joint-venture Vendita dell’impresa Cessione del brevetto Federico Munari – Università di Bologna Il valore dei brevetti: approcci utilizzati Approccio di mercato Approccio basato sul costo Approccio basato sui guadagni generati Approccio delle opzioni reali Federico Munari – Università di Bologna Casi di IP-based finance nel mondo In 2000, University of California received $61.5 million in royalties. Of this, 88% came from life sciences. (The Scientist, 2002). “Ocean Tomo recently announced that the Spring 2008 Live Intellectual Property Auction, held on April 2nd at The RitzCarlton San Francisco, had cumulative sales totaling $19,629,500, with an average sale price per lot of $370,368” (www.oceantomo.net) Yale built a new medical complex with some of the roughly $100m it raised securitising patent royalties from Zerit, an anti-HIV drug. (The Economist) Venture Capital firms are more likely to finance start-ups with strong patent portfolios (Munari and Toschi, 2008) Federico Munari – Università di Bologna Per saperne di più Campodall’orto et al. (2003) “Proteggere l’idea”, Franco Angeli, Milano. Rivette e Kline (2001) “Tesori in soffitta”, ETAS, Milano. Munari, F., Oriani, R. (2011) «The Economic Valuation of Patents. Methods and Applications», Edward Elgar, Cheltenham, UK. Federico Munari – Università di Bologna