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Educazione e sordità 2 File
La progettazione
educativa negli
interventi con disabili
sensoriali
Luisa Accardo
L’ASSISTENTE ALLA
COMUNICAZIONE
EDUCATORE PROFESSIONALE CON
SPECIALIZZAZIONE SULLA SORDITÀ
•
AMBITO DELLA COMUNICAZIONE IN TUTTI I
SUOI ASPETTI
•
•
•
LOGOPEDISTA E DALL’INS. DI SOSTEGNO
NO SETTING SPECIFICO
LA PROGETTAZIONE
OSSERVAZIONE
OBIETTIVI e INDICATORI
DI VALUTAZIONE
ATTIVITÀ
VERIFICA
PROGETTO EDUCATIVO
DIVENIRE, NON LINEARE
COMPLESSO, DIFFICILMENTE
SEMPLIFICABILE NE SCOMPONIBILE
AREE INTERCONNESSE
GLOBALITÀ
COSA USIAMO?
OMS 2001
APPROCCIO BIO-PSICOSOCIALE
BASE SCIENTIFICA e
LINGUAGGIO COMUNE
per lo studio della salute,
le condizioni, le cause e
conseguenze ad essa
correlate
•
•
vuole descrivere lo stato di salute delle
persone in relazione ai loro ambiti esistenziali
(sociale, familiare, lavorativo) al fine di
cogliere le difficoltà che nel contesto socioculturale di riferimento possono causare
disabilità.
Vuole sottolineare l’individuo non solo come
persona avente malattie o disabilità ma
soprattutto evidenziarne l’unicità e la
globalità.
•
la valenza innovativa della classificazione:
- universalismo: “disabilità come un’esperienza
che tutti, nell’arco della vita, possono
sperimentare.”
- approccio integrato: analisi dettagliata di tutte
le dimensioni esistenziali dell’individuo, poste sullo
stesso piano
- modello multidimensionale: un contesto
ambientale precario può causare disabilità e ha
poca importanza se la causa del disagio è di
natura fisica, psichica o sensoriale
CHI/COSA OSSERVIAMO?
LA PERSONA E IL SUO FUNZIONAMENTO
competenze e abilità della persona, le
potenzialità (performance) e le capacità o le
limitazioni al funzionamento
(RIF. DOMINI DI A&P)
I FATTORI AMBIENTALI CONTESTUALI che
incidono – in termini di barriere o facilitatori –
sul funzionamento della persona.
Struttura
ICF
Parte 2:
Fattori
Contestuali
Parte 1:
Funzionamento
e disabilità
Funzioni e
Strutture
Corporee
Cambiam.
Funz.ioni
Corporee
livello
item:
1°
2°
3°
4°
Classificazione
Attività e
Partecipazion
e
Fattori
Ambientali
Cambiam.
Strutture Capacità Performance Facilitatore/
Corporee
Barriera
livello
Item:
1°
2°
3°
4°
livello
Item:
1°
2°
3°
4°
Iivello
item:
1°
2°
3°
4°
livello
Item:
1°
2°
3°
4°
Fattori
Personali
Parti
Componenti
Costrutti/
qualificatori
Domini e
categorie
ai diversi livelli
CECKLIST DI A&P
d1
d2
d3
d4
d5
d6
d7
d8
d9
Apprendimento e applicazione delle conoscenze
Compiti e richieste generali
Comunicazione
Mobilità
Cura della propria persona
Vita domestica
Interazioni e relazioni interpersonali
Aree di vita principali
Vita sociale, civile e di comunità
Elementi di codifica
Primo qualificatore
Secondo qualificatore
Terzo qualificatore
_ XXX . _ _ _
Identificatore delle dimensioni
b = Funzioni corporee
bxxx._
s = Strutture corporee
sxxx._
d = Attività e Partecipazione
dxxx._ _ _
e = Fattori Ambientali
exxx. _ /+_
Scala dei Qualificatori
_xxx.0 : nessuna difficoltà (assente, trascurabile)
_xxx.1 : difficoltà lieve (leggera, bassa)
_xxx.2 : difficoltà media (moderata, discreta)
_xxx.3 : difficoltà grave (elevata, estrema)
_xxx.4 : difficoltà completa (totale)
PERFORMANCE e CAPACITÀ (A&P)

PERFORMANCE e PERFORMANCE 1: ciò
che un individuo fa nel suo ambiente
attuale


“ciò che un individuo fa in presenza di
ausili e persone (P)”
“ciò che un individuo fa in presenza di
ausili ma non delle persone (P1)”
CAPACITÀ: è l’intrinseca abilità
dell’individuo nell’eseguire un compito o
un’azione.
•
•
“ciò che un individuo fa in assenza di ausili
o persone”
Fattori ambientali
e1 - Prodotti e tecnologia
e2 - Ambiente naturale e cambiamenti
ambientali effettuati dall’uomo
e3 - Relazioni e sostegno sociale
e4 - Atteggiamenti
e5 - Servizi, sistemi e politiche
BARRIERE e FACILITATORI (F.A.)

I fattori ambientali possono rappresentare
una BARRIERA o un FACILITATORE.
Quando e quanto il
fattore exxx è
OSTACOLO
nell’eseguire un
compito o un’azione
Quando e quanto il
fattore exxx è
FACILITANTE
nell’eseguire un
compito o un’azione
Scala dei Qualificatori










_xxx.0 : nessuna barriera (assente, trascurabile)
_xxx.1 : barriera lieve (leggera, bassa)
_xxx.2 : barriera media (moderata, discreta)
_xxx.3 : barriera grave (elevata, estrema)
_xxx.4 : barriera completa (totale)
_xxx0 : nessun facilitatore (assente, trascurabile)
_xxx+1 : facilitatore lieve (leggero, basso)
_xxx+2 : facilitatore medio (moderato, discreto)
_xxx+3 : facilitatore grave (elevato, estremo)
_xxx+4 : facilitatore completo (totale)
ECCO ASIA!
ASIA: OSSERVAZIONE SU COSTRUZIONE
DELLA FRASE
Descrizione del funzionamento
Codici
Acquisire il linguaggio: con l’uso dell’IC Asia è in grado di
apprendere e consolidare parole solo se inserite in un
contesto di apprendimento esperienziale e visivo
(presentazione attraverso foto e immagini). Spontaneamente
ma con un supporto visivo e l’uso di mattoncini di forma,
colore e dimensioni differenti ma con preciso significato
riconosciuto, inizia a combinare parole in frasi in struttura
SVO talvolta con espansioni quali complementi di compagnia
o di luogo (es: “la bimba gioca con la nonna” o “la mamma
va a casa”); l’input verbale da parte dell’educatore è
necessario (chi?cosa fa?). L’uso dell’articolo non è
consolidato, si presentano omissioni o utilizzi inappropriati
(“la io”). In questi casi l’educatore la ferma riproponendo la
forma corretta e richiedendone la ripetizione.
d133.134
e340+2
e1250+1
e1251+2
L’osservazione rappresenta il
presupposto per l’individuazione
degli obiettivi e dell’azione
educativa.
INDIVIDUAZIONE DEGLI
OBIETTIVI
L’obiettivo cerca di rispondere ad un bisogno
ed è “l’enunciazione, il più chiara possibile,
di un cambiamento atteso” (Duccio
Demetrio).
Deve possedere alcune caratteristiche:
Deve essere CONDIVISO e PERSEGUITO
da tutte le persone interessate;
Deve essere formulato IN POSITIVO;
Deve essere CONCRETO;
Deve essere VERIFICABILE;
Deve considerare il CONTESTO;
Gli obiettivi possono essere A
BREVE, MEDIO o LUNGO TERMINE.
IDENTIFICAZIONE DI ATTIVITÀ E
STILI OPERATIVI
Rispondono alla domanda”Come intendo
arrivare all’obiettivo individuato?quale
modalità (stile) voglio utilizzare?”
OGNI AZIONE È EDUCATIVA MA NON È MAI
DETTATA DALL’IMPROVVISAZIONE
OBIETTIVI DEL PROGETTO CON
ASIA
Codici
Descrizione del funzionamento
Obiettivi
d133.134
e340+2
e130+1
e1251+2
Acquisire il linguaggio: con l’uso dell’IC Asia è
in grado di apprendere e consolidare parole
solo se inserite in un contesto di
apprendimento esperienziale e visivo
(presentazione attraverso foto e immagini).
Spontaneamente ma con un supporto visivo e
l’uso di mattoncini di forma, colore e
dimensioni differenti ma con preciso significato
riconosciuto, inizia a combinare parole in frasi
in struttura SVO talvolta con espansioni quali
complementi di compagnia o di luogo (es: “la
bimba gioca con la nonna” o “la mamma va a
casa”); l’input verbale da parte dell’educatore è
necessario (chi?cosa fa?). L’uso dell’articolo
non è consolidato, si presentano omissioni o
utilizzi inappropriati (“la io”). In questi casi
l’educatore la ferma riproponendo la forma
corretta e richiedendone la ripetizione.
• utilizzo spontaneo
della struttura SVO
• uso corretto degli
articoli nelle parole
conosciute
OBIETTIVI
ATTIVITA’
• utilizzo spontaneo della struttura SVO
-si propone ad Asia di svolgere azioni
ed attività partendo da frasi strutturate
con il Metodo Antoniotti, giocando
anche con pupazzetti. Dopo l’azione si
richiede ad Asia di riorganizzare la
struttura della frase utilizzando la
struttura ad albero del Metodo.
•uso corretto degli articoli nelle parole
conosciute
AZIONI E ATTIVITÀ
METODO
ANTONIOT
TI
LA BAMBINA MANGIA LA MELA MENTRE IL GATTO GIOCA CON L’APE
GIOCHIAMO AL
PARCO
INVENTIAMO
CON LA PASTA
DI SALE
PREPARIAMO UNA TORTA
ANDIAMO E STUDIAMO
LE RIELABORAZIONI
I VERBI CON I SIMPSON
MA COSA VUOL DIRE?
LEGGIAMO E SEGNAMO
GIOCHIAMO
CON I
FONEMI
FONEMI IN
MUSICA
Grazie per l’attenzione....
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