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Umanesimo - Pietro Sarzana
“L’ UMANESIMO” 10/08/2016 1 COLLOCAzIONE dELL’UNItà In quale tipo di scuola? …….. in quale classe? 3^ superiore in quale momento dell’anno scolastico? marzo/ aprile a che tappa della programmazione? Trecento (Dante, Petrarca, Boccaccio) 2 Prerequisiti E obiettivi didattici quali prerequisiti sono richiesti agli studenti? • Competenze metriche • Concetto di «canzoniere» • Collocazione degli avvenimenti principali del secolo • Cardini della filosofia platonica quali sono gli obiettivi didattici che ci si propone di ottenere? • Capacità di individuare le parole chiave di un’epoca • di comprendere il valore simbolico del linguaggio • di riconoscere la struttura e le figure retoriche • di mettere in relazione forme e contenuti del testo con il contesto • di cogliere la relazione fra opera e autore / opera e contesto 3 Verifica finale Integrazione interdisciplinare che tipo di verifica è prevista al termine del percorso? • Interrogazione orale • Questionario (a risposta chiusa o aperta) • Saggio breve • Dibattito in classe quali integrazioni interdisciplinari si prevedono? • Filosofia • Storia • Arte • Lingue straniere 10/08/2016 4 UMANESIMO: accezione del termine e limiti cronologici Nel ’300 il termine “umanista” designava la figura dell’insegnante delle humanae litterae. Connotazione riduttiva rispetto alla sfera del divino. Grazie a Petrarca e Boccaccio l’umanista acquisisce maggiore importanza culturale. Nel ’400 il culto delle humanae litterae, cioè delle opere classiche si pone in forte opposizione al Medioevo. Periodo storico-culturale che è premessa al Rinascimento. Dal 1400 al 1441 (Segre), dal 1400 al 1492 (Baldi) 5 COORDINATE STORICHE E SOCIALI Crisi e mondanizzazione della Chiesa (1378-1449): costituzione di uno Stato centralizzato e unitario. In Europa, formazione degli Stati nazionali: Inghilterra, Francia e Spagna. Rafforzamento delle monarchie, unità interna, politica commerciale aggressiva. In Italia: accentuata frammentazione politica. Prevalgono gli Stati regionali e i regimi signorili. Ricerca dell’egemonia: conflitti, alleanze (pace di Lodi 1454), frammentazione politica che è un fattore di debolezza e porterà alla perdita dell’indipendenza degli Stati italiani. Sviluppo delle corti e del mecenatismo. 6 I CENtRI dELL’UMANESIMO Firenze: culla dell’Umanesimo. Funzione civile delle lettere. Attività di scoperta dei testi e lavoro filologico. Concetti di studia humanitatis e humanae litterae. Secondo periodo: corte medicea, platonismo di Ficino e Pico della Mirandola, poesia in volgare (amorosa, cavalleresca, bucolica e religiosa). Milano: centro di un Umanesimo cortigiano, sotto i Visconti prima e gli Sforza poi. Esaltazione della corte in polemica con Firenze. Mantova: presso la corte dei Gonzaga operò Vittorino da Feltre che vi fondò la sua scuola (“Ca’ Zoiosa”); sviluppo della filologia grazie ai legami con il mondo bizantino, e della pedagogia: Guarino Veronese, Vittorino da Feltre, Maffeo Vegio 7 I CENtRI dELL’UMANESIMO Venezia: Aldo Manuzio e l’arte tipografica. Legami con l’Oriente. Ferrara: corte degli Estensi, importante centro di produzione e diffusione della poesia cavalleresca: Boiardo, Ariosto, Tasso. Roma: centro di studi archeologici e di filologia (Accademia romana o pomponiana, fondata da Giulio Pomponio Leto) per impulso dei papi Niccolò V e Pio II Napoli: grazie al mecenatismo degli Aragonesi vi affluirono Lorenzo Valla e Antonio Beccadelli, detto il Panormita, che fondò l’Accademia Pontaniana. Centro di poesia volgare (Iacopo Sannazaro, Arcadia). 8 LA CULTURA, LE IDEE Centralità della filologia: riscoperta dei classici ricollocati in una prospettiva storica in polemica verso il Medioevo. (L. Valla, De falso credita et ementita Costantini donatione, 1440) Valore pedagogico delle humanae litterae: primato delle discipline letterarie sul sistema tradizionale del Trivio e del Quadrivio. L’ideale pedagogico è improntato alla paideia classica. Umanesimo “civile”: la prima generazione degli intellettuali fiorentini è attiva nella vita pubblica. Ripresa degli studi classici connessa alla riflessione politica: i classici sono maestri di virtù civili. Primato della vita attiva su quella contemplativa (I libri della famiglia di Leon Battista Alberti) Neoplatonismo: interpretazione in chiave neoplatonica delle opere di Platone, divulgate grazie all’insegnamento del greco da parte di intellettuali bizantini (M. Ficino). 9 I temi Visione antropocentrica vs Visione teocentrica (Theologia platonica di M. Ficino De hominis dignitate di G. Pico della Mirandola) Il tempo, il lavoro, la famiglia La natura e le scienze La bellezza universale e l’amore 10 L’UMANESIMO UMANESIMO LATINO Il culto umanistico dei classici e la volontà di emularli determinano il predominio del latino. Gli umanisti scrivono le loro opere esclusivamente in latino, ridando vita a generi classici come l’orazione, il dialogo, l’epistola. Modello per la prosa è Cicerone, per la poesia i poeti augustei. Il prevalere di una lingua elitaria e dei generi prosaici rispondono all’intenso fervore intellettuale, all’esigenza di riflessione e discussione tipici del primo Umanesimo. 11 UMANESIMO LATINO AUTORI E TESTI Coluccio Salutati (1331-1406) Animatore della vita culturale fiorentina, nelle sue opere propugna la centralità dell’uomo e l’esaltazione della vita attiva su quella contemplativa (De seculo et religione, De fato, fortuna et casu) Citazione da Epistolario, lettera a Giovanni degli Angeli: “Non credere che, mentre si cerca la verità nei poeti o in altri libri dei Gentili, non si proceda nella via del Signore. Infatti, ogni verità viene da Dio: anzi, per dir meglio, è parte di Dio. […] nessuna verità è fuori di Dio, cosicché chi cerca il vero cerca senza dubbio Dio.” 12 UMANESIMO LATINO Leonardo Bruni (1370 o 1374-1444) Attivo traduttore di testi greci, il suo “umanesimo civile” si realizza nella Historia Florentina. Lettura di Dialogi ad Petrum Paulum Histrum, II, la difesa di Dante, Petrarca e Boccaccio. L’autore nel brano scelto fa emergere nella difesa delle «tre corone» una posizione più “provinciale”, che tiene conto dei legami con la tradizione fiorentina. 13 UMANESIMO LATINO Poggio Bracciolini (1380-1459) Citazione da Epistolario, lettera a Guarino Veronese, per l’entusiasmo della scoperta dei testi latini e greci e la loro importanza pedagogica. “Ivi [monastero di San Gallo], […] ho trovato Quintiliano ancor salvo e incolume, ancorché tutto pieno di muffa e di polvere. Quei libri infatti non stavano nella biblioteca, come richiedeva la loro dignità, ma quasi in un tristissimo e oscuro carcere, nel fondo di una torre, in cui non si caccerebbero neppure dei condannati a morte.” Le opere antiche hanno lo stesso valore degli uomini, perché parlano, vivono, fanno sentire la loro voce. La cultura è vita e lo studio dei classici è fondamentale per una formazione completa dell’uomo 14 UMANESIMO VOLGARE Diffusosi in Italia a partire dal secondo ’400, si può dire dal 1441, anno del Certame coronario, una gara poetica in volgare sul tema classico dell’amicizia, patrocinata da Piero de’ Medici e organizzata a Firenze da Leon Battista Alberti. Esso diede grande impulso alla produzione in volgare sia in prosa che in poesia. A partire da questo momento la città di Firenze diventa, anche per quanto riguarda la letteratura umanistica volgare, il più importante centro culturale d’Italia, in cui si diffonde una grande produzione letteraria. 15 UMANESIMO VOLGARE: AUTORI E TESTI Leon Battista Alberti (1404-1472): alcuni cenni alla biografia dell’autore (architetto a cui è legata la ripresa, in ambito letterario, del volgare). L’opera più famosa sono I Libri della famiglia, in quattro libri, ambientati a Padova, sotto forma di dialoghi tra i membri della famiglia Alberti. In essi si affrontano numerose questioni relative all’istituzione familiare (educazione dei figli, matrimonio), istituendo un modello di educazione umanistica da diffondere in un pubblico vasto Alberti era convinto che anche la parlata comune potesse raggiungere l’eleganza e la perfezione espressiva accreditate dagli umanisti solo al latino. 16 UMANESIMO VOLGARE: AUTORI E TESTI lettura di un passo tratto dal proemio al libro III, in cui l’autore affronta la questione della lingua e si schiera a favore del volgare, dichiarando di averlo usato sia per essere capito da un più vasto pubblico, sia perché ritiene che il volgare possa ormai competere per qualità anche con il latino. Afferma che tra le due lingue si è raggiunto un rapporto di parità e di equivalenza. 17 UMANESIMO VOLGARE Lorenzo de’ Medici (1449-1492): alcuni cenni alla biografia dell’autore e alla politica culturale medicea (uomo politico, poeta e mecenate, è figura dominante nel panorama culturale fiorentino e italiano e sotto di lui Firenze divenne centro culturale e artistico). Scrisse molte opere tra cui: La Nencia da Barberino (brevi cenni all’opera in generale, lettura di qualche decina di versi con la descrizione dell’amata) Trionfo di Bacco e Arianna (brevi cenni all’opera in generale, lettura di alcune decine di versi) Comento sopra alcuni de’suoi sonetti (lettura di un passo intitolato “L’armonia del volgare”) La Raccolta Aragonese (lettura dell’epistola introduttiva) 18 UMANESIMO VOLGARE Angelo Poliziano (1454-1494): alcuni cenni alla biografia dell’autore e alle opere in generale. Riferimenti alle seguenti opere: Stanze per la giostra (brevi cenni all’opera in generale) Orfeo brevi cenni all’opera in generale (primo testo teatrale in volgare d’argomento profano) Jacopo Sannazaro: alcuni cenni alla biografia dell’autore, alle opere in generale e all’Umanesimo meridionale. Di Sannazaro brevi cenni all’Arcadia (riferimenti alla lingua che si avvicina al linguaggio fiorentino illustre di Lorenzo de’ Medici e di Poliziano) 19 UMANESIMO EUROPEO Erasmo da Rotterdam (1466-1536), figura di spicco dell’Umanesimo europeo e riformatore degli ideali cristiani Tenta di conciliare gli ideali umanistici con quelli religiosi Cenni all’Elogio della Follia. Dietro la maschera della follia, attraverso il ribaltamento dei valori e dei giudizi razionali, l’autore conduce una critica corrosiva del malcostume e della corruzione della Chiesa della società del tempo 20 L’ ARtE Donatello, David, 14301440, Firenze 21 L’ ARtE Brunelleschi, Cupola di Santa Maria del Fiore, 1420-1436, Firenze 22 L’ ARtE Botticelli, La nascita di Venere, 1485 ca., Firenze 23 L’ ARtE Michelangelo Buonarroti, Pietà, 1497-’99, Roma, Basilica di S. Pietro 24