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Presentazione relazione Mauro Antonio Buzzoni

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Presentazione relazione Mauro Antonio Buzzoni
Organizzazione
del Servizio
per le attività
Tecniche di Prevenzione
in ambito
Dipartimentale
Ipotesi elaborata di: ANTONUCCI Giovanni, BUZZONI Mauro Antonio,
CAPPELLA Nilo, DI RAIMO Celestino, ROSSETTO Rita e TESTA Emidio.
Relatore: * BUZZONI Mauro Antonio – Segretario Nazionale UNPISI * La bibliografia è disponibile, su richiesta, presso gli autori
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Una dovuta premessa:
L’UNPISI NON E’ UN SINDACATO.
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L’UNPISI da
anni SOSTIENE E PROPONE LA CULTURA DEL
TdP, TRASVERSALMENTE AD OGNI POLEMICA, COME DEVE
ESSERE LA CULTURA, ATTRAVERSO LA PROPRIA
ORGANIZZAZIONE, CHE VUOLE ESSERE PROFESSIONALMENTE
PREPARATA E ALL’ALTEZZA DEI PROPRI COMPITI ISTITUZIONALI
Per quanto premesso.
NELLA SEGUENTE
ELABORAZIONE DI
UNA IPOTETICA ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LE ATTIVITA’
TECNICHE DI PREVENZIONE NON
PARLEREMO IN DIFESA DELLA
CATEGORIA MA DELLA SUA CRESCITA CULTURALE.
RICHIAMEREMO, QUINDI, L’ATTENZIONE SU TUTTE QUELLE
CONDIZIONI CHE HANNO CONSENTITO, IN MODO PARTICOLARE,
CON IL DECRETO 58/97 E CON LE LEGGI 42/99 E 251/00 LA
REALIZZAZIONE DI UN PROCESSO DI EMANCIPAZIONE E
VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE, CULTURALE E DI CARRIERA
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Parallelamente alle Leggi favorevoli per la nostra professione sanitaria e all’introduzione
di normative che riguardano ogni campo di applicazione
IL 2000 È STATO PER LA VIGILANZA
L’ANNO DELLA SVOLTA
è ancora sotto i nostri occhi il profondo cambiamento delle tecnologie e dei processi
economici che hanno cambiato il mercato dei servizi distributivi con l’ingresso, nel
mercato globale, di efficienti grandi distributori internazionali.
Si contrappone, ad un elevato e moderno modello privato il nuovo sistema di“
fare la
vigilanza”eleva culturalmente, in un concetto di evoluzione del controllo
pubblico, la prestazione sanitaria introducendo, come caratteristica peculiare,
la reciproca collaborazione tra Autorità (preposte al controllo), Imprenditori e
Consumatori/Utenti
vigilanza igienico sanitaria diventa
parametro indicatore di valutazione
dell’efficienza efficacia della nostra azione
tecnico sanitaria preventiva
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Più che mai, oggi, la
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In questo contesto il Legislatore ha
posto in essere con le Leggi 42/99
e 251/00 condizioni esplicitamente
dirette ad assicurare una maggiore
efficienza del sistema attraverso un
uso più efficace, economico e
produttivo delle risorse ponendo in
essere, nel caso specifico, con il
Decreto 58/97 le premesse per
ottenere una Sanità costituita da
ulteriori professionisti
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Occorre mettere fine:
alle “MEZZE MISURE”
e all’utilizzo
“A CORRENTE ALTERNATA”
del PERSONALE DI V.I. .
Poiché, il Decreto 58/97 ha definitivamente e
chiaramente sancito denominazione, funzioni,
competenze e mansioni del TdP.
Dall’attenta lettura si può rilevare come la
nostra figura “non tolga nulla” alle competenze
e conoscenze specialistiche possedute dalla
Dirigenza Medica, “dia valore aggiunto”
proponendo realizzazione di moderni modelli
organizzativi.
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

Il “TdP” dotato di propria
autonomia tecnica saprà eseguire
le valutazioni di responsabilità
affidate, nell’ambito delle proprie
competenze, riservando al
Dirigente le specialistiche
valutazioni medico scientifiche.
Noi TdP, non possiamo e non
dobbiamo pensare di essere
“vigilancentrici” e costruirci
muri perimetrali isolatori, ai
nostri Servizi, precludendoci la
possibilità di lavorare in gruppo,
a fianco, con la Dirigenza
Medica.

Tutti dobbiamo esprimere in
modo inequivocabile la volontà di
cooperazione, di esigenza di lavoro
di gruppo al fine del
raggiungimento di un sempre più
elevato livello di erogazione di
Pubblico Servizio in termini di
Prevenzione.

Tutto questo non può che portare
un grande beneficio al Sistema
Sanità poiché crediamo in ciò che
fu detto da un Dirigente ai
Dirigenti che non accettavano un
personale di vigilanza consapevole
e coscienziosamente autonomo.
“Più cresce il bagaglio professionale del personale
collaboratore maggiore è lo sforzo manageriale
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richiesto al ruolo Dirigenziale”
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(dott. Claudio BIGLIA)
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Che tra i TdP
vi sia sete di sapere è un dato certo!
Tuttavia, è fondamentale e necessario un
processo continuo mirato a “riacculturare”
tutta la nostra categoria, attualmente in
servizio,con moderni ed efficaci sistemi
didattici che garantiscono una formazione
permanente, in sintonia con i tempi , per
tutte le aree specialistiche di lavoro.
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Evoluzione della figura del TdP
•Autonomia di
coordinamento
•Rapporto con A.G.
Dirigenza
medica
TdP
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Nei limiti definiti
dal
Decreto 58/97
Attività di
vigilanza
in comune
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assume particolare rilievo, per quanto premesso,
ipotizzare nell’organizzazione del servizio la
VIGILANZA ED ISPEZIONE CENTRALIZZATA
E
INTERDISCIPLINARE
Un unico Servizio di V.I. che ha nelle sue competenze
tutte le attività tecniche di prevenzione del
Dipartimento articolato, di conseguenza, nei seguenti
Gruppi di Lavoro Specialistici:
G.L.S.
IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
G.L.S.
IGIENE DELLA ALIMENTAZIONE E DELLA NUTRIZIONE
G.L.S.
IGIENE E ASSISTENZA VETERINARIA
G.L.S.
IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
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UN UNICO SERVIZIO DI V.I. INTERDISCIPLINARE :

CHE NON VEDREBBE ELEMENTI OSTATIVI NELLE MANSIONI,
FUNZIONI E COMPETENZE DEL TdP DEFINITE DAL DECRETO
58/97. COSI’ COME LA PREPARAZIONE DI BASE DEL TdP, IN
POSSESSO DELLA LAUREA TRIENNALE, LO PONE NELLLA
CONDIZIONE DI POSSEDERE LE CAPACITA’ E PROFESSIONALITA’
NECESSARIE A SVOLGERE LA PROPRIA ATTIVITA’ IN QUALSIASI
MATERIA E CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE ATTIVITA’ TECNICHE
DI PREVENZIONE.

CHE NON VEDREBBE LIMITAZIONI ALLA QUALIFICA DI U.P.G.,
ATTRIBUITA IN VIA DEFINITIVA, DAL DECRETO 58/97 E
SVINCOLATA DA QUALSIASI FORMA DI DISCREZIONALITÀ DA
PARTE DELL’ENTE DI APPARTENENZA (RECENTE SENTENZA).
IL DECRETO 58/97, ATTO AVENTE FORZA DI LEGGE, SUPERA IN
EFFICACIA TUTTE LE DISPOSIZIONI PRECEDENTI E RAPPRESENTA
L’ATTUALE PUNTO DI RIFERIMENTO DI CATEGORIA. E’ CORRETTO
RITENERE CHE IL DECRETO 58/97 APRE NUOVI ORIZZONTI ALLE
FUNZIONI DEL T.D.P. U.P.G. , DELINEANDO UN “CONFINE” MENO
RIGIDO PER QUANTO CONCERNE IL LIMITE FISSATO DALL’ART. 57
DEL C.P.P.
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UN UNICO SERVIZIO DI V.I. INTERDISCIPLINARE.
PERCHE’ ?

CONSENTIRA’ , NEL SETTORE ALIMENTARE, UN ULTERIORE
LIVELLO DI PROTEZIONE SANITARIA A TUTELA DEL CITTADINO IN
SINTONIA CON GLI INTENDIMENTI ASSUNTI DALL’UNIONE
EUROPEA (Libro Bianco sulla S.A. – Decreto 178/02) FINALIZZATI A
RIDURRE LE DISTANZE DELLE COMPETENZE E STRATEGIE
SANITARIE DEI SIAN E SIAV.

E’ ORMAI DIFFICILE E IMPROPONIBILE , OGGI, PENSARE DI
POTERE EFFETTUARE UN’ISPEZIONE PRESCINDENDO DALLA
VERIFICA DI UN PIANO DI AUTOCONTROLLO, DAI LIVELLI DI
MATENIMENTO DI IGIENICITA’ DELLE STRUTTURE E DELLE
ATTREZZATURE UTILIZZATE E DALLE VERIFICA DELLA SICUREZZA
DEGLI IMPIANTI E DEI MACCHINARI UTILIZZATI.

CREEREBBE UNA STRUTTURA AGILE E TRASVERSALE AI SERVIZI
DEL DIPARTIMENTO (multidisciplinare,multiprofessionale,
multisettoriale) CHE SUPERA LA TENDENZA DI UTILIZZARE IL TdP IN
MODO ESCLUSIVO E UNIDISCIPLINARE secondo l’attenta lettura
degli atti della Conferenza Stato Regioni, dove, nella seduta del
1/08/02 ha approvato le linee guida per la prevenzione sanitaria e
l’organizzazione del Dipartimento di prevenzione delle ASL
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IL SERVIZIO DELLE
ATTIVITA’ TECNICHE DI PREVENZIONE :
……………E’ ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL DIRETTORE
DEL DIPARTIMENTO
……………E’ COORDINATO DA “DIRIGENTI” ESPRESSIONE DI
CATEGORIA DEI TTddPP nelle diverse posizioni gerarchiche.
……………SVOLGE LA SUA ATTIVITA’ PRINCIPALE PREVENTIVA
SU PROGRAMMI, PROGETTI E PIANI MIRATI DECISI IN
STAFF DIPARTIMENTALE.
Il TdP, Dirigente, Responsabile del Servizio di V.I. è componente effettivo
dello STAFF DIPARTIMENTALE, così costituito:
DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
DIRETTORI DI STRUTTURA COMPLESSA DIPARTIMENTALE
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO DI V.I., in relazione alle declaratorie previste
dal CCNL di comparto, ha autonomia e responsabilità dei risultati conseguiti;
ampia discrezionalità operativa; funzioni di direzione e coordinamento;
gestione e controllo delle risorse umane; coordinamento di attività didattiche;
iniziative di programmazione proposta.
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SETTORI DI ATTIVITA’ DEL
SERVIZIO DI V.I. INTERDISCIPLINARE ALLA QUALE
AFFIDARE INCARICHI DI COORDINAMENTO

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






GRUPPI SPECIALISTICI DI LAVORO (espressione professionale dei
TTddPP degli attuali Servizi e delle Aree tematiche)
FORMAZIONE DIDATTICA E PROFESSIONALE (registrazione crediti
ECM)
ISPETTORATO MICOLOGICO
PER TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E SPECIALITA’ SOGGETTA A
VIGILANZA
POLIZIA AMMINISTRATIVA E UFFICIO CONTENZIOSO
POLIZIA GIUDIZIARIA ASSEGNATA ALLA PROCURA
LOGISTICO INFORMATICO
SISTEMI DI ALLERTA ED EMERGENZE
SPORTELLO TUTELA DELLA SALUTE
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EQUIPE DI SOPRALLUOGO
E’ indispensabile che il Servizio di V.I. disponga di
omogenei protocolli operativi, di attrezzature e
strumentazione adeguate e che individui per ogni
tipo di attività tecnica di prevenzione le
professionalità necessarie.
L’Equipe di sopralluogo potrebbe, in un unico
atto di vigilanza, nel suo globale e interdisciplinare
campo di applicazione, risolvere e prevenire
situazioni di non conformità dove sono molteplici le
competenze e svariati soni i controlli programmabili
disposti da ogni singola struttura complessa
Dipartimentale.
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costo beneficio (dell’attivita’ tecnica di
prevenzione) nell’utilizzare
un ruolo in luogo di un altro
TdP
Dirig. Medico I°l.
Costi aziendali medi
annui
32.361,57 €
79.235,28 €
Costi aziendali medi
orari
20,35 €
49,83 €
Costo orario Attività Tecniche di prevenzione (D.M. 58/97):
V.I. - istruttoria per rilascio di Autorizz. sanitaria o n.o. - Prelievi
Fiscali ecc.:
1 Dirigenti Medico + 1 TdP = 70,18 €
2 Dirigenti Med. = 99,66 €
3 TTddPP * = 61,05 €
2 TTddPP * = 40,70 €
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* Equipe di sopralluogo
Un piccolo cenno di parte!
“ SE ESISTONO SOVRAPPOSIZIONI DI
COMPETENZA, GARANTENDO COMUNQUE GLI
STESSI INDICI DI PRESTAZIONE
SANITARIA NELLE ATTIVITA’ TECNICHE DI
PREVENZIONE, SI FACCIANO LE SCELTE
TENENDO CONTO DEI COSTI E SI OPTI PER
IL PERSONALE CHE OFFRE LE STESSE
GARANZIE AD UN COSTO (PER IL CITTADINO)
INFERIORE ”.
Un’altra affermazione ci sia concessa.
Il personale di V.I., se in numero maggiore e meglio impiegato,
potrebbe garantire la copertura dell’attività tecniche di prevenzione
in orari della giornata dove spesso, per la particolare tipologia degli
esercizi, non è possibile una presenza costante preventiva e/o
repressiva.
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+
GENERALI
-
USL LATINA: 76 Dirigenti
SOLDATI
58 comparto
REGIONE PIEMONTE
S.I.A.N. - S.I.S.P. - S.P.R.E.S.A.L. - S.I.A.V. - A.R.P.A.
SERVIZIO
TECNICI DELLA PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI
DI LAVORO
DIRIGENTI MEDICI
ORGANICO
EFFETTIVO
ORGANICO
PREVISTO
ORGANICO
EFFETTIVO
ORGANICO
PREVISTO
S.I.A.N.
134
321
83
172
S.I.S.P.
102
/
112
/
S.P.R.E.S.A.L.
140
226
71
120
S.I.A.V.
119
152*
549
725*
A.R.P.A.
**205
/
1***
Chi Bio,Ing
/
TOTALE UNITA’
700 TdP
816 D.M.
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ALCUNI OBIETTIVI DEL SERVIZIO
DI VIGILANZA ED ISPEZIONE
Mantenere i rapporti con le Università assicurandone
le necessarie docenze per le attività didattiche tecnico
pratiche e di tirocinio degli iscritti ai corsi di laurea in
Tecniche della Prevenzione.
Risoluzione delle confusioni di competenze tra il
Dipartimento di Prevenzione delle Aziende Sanitarie
ASL e l’A.R.P.A., contestualmente favorirne
l’integrazione e la collaborazione delle attività
(tecniche di prevenzione)
e delle professionalità
relative.
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“ Tutto quello che abbiamo cercato di
rappresentare con trasparenza ed onestà
intellettuale sia da stimolo al progredire”.
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