carta/politica delle collezioni - Master in Informatica del Testo ed
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carta/politica delle collezioni - Master in Informatica del Testo ed
Università degli Studi di Siena Facoltà di Lettere e Filosofia, Arezzo Master in Informatica del Testo - Edizione elettronica Editoria I: Mercato delle risorse elettroniche Guido Badalamenti Arezzo, 24 marzo 2009 Il principio di Pareto o “legge 80/20” Nel 1897 Pareto, studiando la distribuzione dei redditi, dimostrò che in una data regione solo pochi individui possedevano la maggior parte della ricchezza. Questa osservazione ispirò la cosiddetta "legge 80/20", una legge empirica che fu formulata da Joseph M. Juran, ma che è nota anche con il nome di principio di Pareto, e che è sintetizzabile nell'affermazione: la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause (considerando grandi numeri). Secondo la "legge 80/20" (i valori 80% e 20% sono ottenuti mediante osservazioni empiriche di numerosi fenomeni e sono solo indicativi), in genere l'80% dei risultati dipende dal 20% delle cause. Questo principio può avere diverse applicazioni pratiche in diversi settori, ad esempio: economia: l'80% delle ricchezze è in mano al 20% della popolazione (ma ovviamente i valori reali variano a seconda dei paesi e dei periodi). Oppure: il 20% dei venditori fa l'80% delle vendite, ed il restante 80% dei commerciali fa solo il 20% delle vendite. qualità: il 20% dei tipi possibili di guasto in un processo produttivo genera l'80% delle non conformità totali. Oppure: l'80% dei reclami proviene dal 20% dei clienti. informatica: l’80% del tempo di esecuzione è impiegato solo dal 20% delle istruzioni di un programma. Oppure: l'80% delle operazioni degli utenti sono dovute al 20% delle funzioni a disposizione di un applicativo. L'80% degli errori di codifica è riconducibile al 20% dei moduli. ….e in biblioteconomia l’80% delle richieste degli utenti viene soddisfatta dal 20% della collezione di una biblioteca (Trueswell, Some behavioral patterns of library users: the 80/20 rule, "Wilson Library Bulletin" 43 (1969), 5, p.458-461) l’80% delle risorse (98% di quelle elettroniche in rete) risulta poco consultato (cliccato…) ma viene sempre richiesto almeno una volta. E’ il concetto della long tail che merita seria considerazione (Chris Anderson, The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More (ISBN 1-4013-0237-8) ) Necessità di un incontro tra: Editor e redattori qualificati per la selezione e la ricerca dei contenuti, la loro progettazione e la loro produzione Bibliotecari e documentalisti in grado di progettare una buona carta/politica delle collezioni e di fornire anche quei documenti rari e poco usati che qualificano e caratterizzano una raccolta in cosa consiste “collection development policy” (guidelines for collection development, ALA 1979) Definire una politica di sviluppo delle collezioni: dall’identificazione dei bisogni all’accesso delle risorse acquisite • • • Conoscere le collezioni Conoscere le problematiche specifiche Acquisire competenze politica delle acquisizioni Attività, criteri e modalità con cui si scelgono e acquisiscono i documenti in biblioteca Implica coerenza con le finalità della biblioteca Implica pianificazione Fa uso di strumenti e metodologie di lavoro Carta collezioni Strumenti e metodi di valutazione e selezione non si acquista da soli In Italia • In Europa e nel mondo • Care/CRUI Cilea Caspur/Ciber Cipe Nesli, OhioLINK, … Iniziative a sostegno consorzi Italia: INFER All’estero: ICOLC come acquistare contratti consortili per massimizzare costi/benefici • • Forza contrattuale del tavolo nazionale Ruolo dei Consorzi (CIPE rappresenta oltre il 27% del sistema nazionale) contratti di qualità • Con editori strategici per il peso che hanno sul mercato e per la ricerca (copriamo circa il 70% del mercato) collection policy condivisa e consapevole • • da tagli di abbonamenti obbligati a politica degli abbonamenti concordata di “acquisizione, accesso e gestione delle proprie collezioni Modello organizzativo Scoraggiare la frammentazione della domanda facendole convergere su iniziative comuni per ridurre la duplicazione delle risorse Razionalizzare la spesa mediante trattative centralizzate che riducono la spesa e consentono di ripartire i costi tra più biblioteche Ridurre il costo del cartaceo esistente grazie alla calmierazione degli aumenti dei prezzi di listino Avere i margini per ridistribuire il risparmio su altre fonti informative • • Dismettere i duplicati cartacei tra biblioteche dello stesso ateneo spostare la spesa dei duplicati su altri titoli non presenti Eliminare molti abbonamenti cartacei a favore della sola versione elettronica Centralizzare la spesa dell’elettronico per ridurre le diseconomie della frammentazione dei SBA Avviare abbonamenti diretti per editori con i quali si concorda un modello electronic+print Non si tratta solo di “acquisire” risorse elettroniche alle “migliori condizioni” possibili in termini di prezzi, ma anche in termini di servizi “gestire” delle clausole contrattuali • ma di intervenire nella “pratica lavorativa” per qualificare collezioni, servizi, spesa e servizi di biblioteca • ragionando non solo in termini di biblioteca, ma in termini di “sistema” Come si procede • Individuare bisogni della comunità accademica scientifica • • • Valutare le collezioni esistenti • • • • • • • • • priorità in base all’impatto sui servizi, e alla domanda informativa Strumenti di misurazione bibliometrica: Impact Factor, Citation, statistiche Analisi costi e individuazione costo massimo “sostenibile” Valutazione offerta editore e margini di trattativa Individuare requisiti di selezione • • Titoli mancanti da attivare Titoli da dismettere in presenza dell’elettronico Selezionare i contenuti • • Elenco editori per ambiti disciplinari Presenza offerta sul mercato (scarsa per alcune discipline) Quanti e quali titoli, Cross, eventuale servizio di DD a supporto Modello economico accesso Trattativa Passaggi organizzativi interni ed esterni • Spesa a carico SBA e quote ripartizione biblioteche Criteri di selezione Contenuti • • • • Utenza • • • • • Dimensioni: big deal/core collections Copertura collezioni: corrente, backfile, archivio Licenza con accesso permanente Accessibilità • • Statistiche d’uso Indagini utenti, comitati scientifici Collezioni • • Carta delle collezioni (coerenza con la mission della biblioteca) Impact Factor, citazioni, qualità contenuti (jcr, Citation Index, wos) Referee (Ulrichs) I.p., formato, performance, stabilità servizio, servizi a valore aggiunto (piattaforme avanzate, alert, integrazione altre risorse, cross ref) Continuità e stabilità delle collezioni • Cessioni di titoli ad altri editori: rinegoziare? l’offerta Il mercato Editori di periodici con Impact Factor 8.400 di 3.000 editori di 60 paesi (Fonte ISI, 2000) - - 5.000 Science and Technology 1.500 Social Science Titoli con Impact Factor distinti per editori (fonte L. Burioni) - - Elsevier (con Harcourt e Academic): 1347 Kluwer: 552 Blackwell Publishing: 341 Springer Bertelsmann: 326 Wiley: 279 Taylor & Francis: 275 Altri (2.045 editori): 4590 Blackwell Pubs 4% Springer Bertelsmann 4% Wiley 4% Taylor & Franci s 4% Wolters Kluwer 7% Elsevier 17% Springer acquisita da Kluwer (aprile 2003) Blackwell acquisita da Wiley (2007) 60% Le quote di mercato Blackwell Pubs 4% Springer Bertelsmann 4% Wiley 4% Taylor & Francis 4% Wolters Kluwer 7% Elsevier 17% 60% Springer acquisita da Kluwer (aprile 2003) Blackwell acquisita da Wiley (2007) fonte L. Burioni 2002) Le quote di mercato in dettaglio Editori di periodici con Impacf Factor (ISI, 1998) Prima acquisizione Harcourt Elsevier 994 12,9% Wolters Kluwer 552 7,2% Harcourt General 353 4,6% Blackwell Pubs 341 4,4% Springer Bertelsmann 326 4,2% Wiley 279 3,6% Taylor & Francis 191 2,5% Altri (2045 editori) 4674 60,6% 7710 100,0% Sage 123 1,6% Karger 101 1,3% IEE 93 1,2% Cambridge UP 84 1,1% Gordon & Breach 84 1,1% Oxford U.P. 83 1,1% Marcel Dekker 76 1,0% Holtzbrink 67 0,9% Am Inst Physics 41 0,5% Scandinavian U.P. 39 0,5% Univ Chicago Press 39 0,5% Mary Ann Liebert Inc 34 0,4% IOP Publishing 32 0,4% American Chemical Society 31 0,4% Havas 31 0,4% Altri (2028 editori) 3716 48,2% 7710 Dopo 1347 17,5% 552 7,2% 341 4,4% 326 4,2% 279 3,6% 275 3,6% 4590 59,5% 7710 100,0% 123 1,6% 101 1,3% 93 1,2% 84 1,1% 83 76 67 41 39 39 34 32 31 31 3716 7710 1,1% 1,0% 0,9% 0,5% 0,5% 0,5% 0,4% 0,4% 0,4% 0,4% 48,2% Vendite in corso In vendita 552 In vendita ?? In vendita 341 326 1219 878 15,8% 11,4% Con Blackwell Senza Blackwell Un mercato frammentato La copertura del mercato Fonte: The Association of Research Libraries (2002) Ricercatori, riviste, articoli Scientific publishing in transition: an overview of current developments Mark Ware Consulting Ltd - September 2006 i produttori L’UE è il produttore più attivo di pubblicazioni scientifiche (38 % di quelle mondiali) All’interno dell’UE i Paesi più produttivi sono UK, Germania, Francia e Italia (più del 70 % delle pubbl. europee) Fonte : http://scientific.thomsonreuters.com/products/esi/ Quindi UE è il più forte “sostenitore” dei publisher: Stipendio dei ricercatori che producono gli articoli Sovvenzione delle pubblicazioni Acquisto delle pubblicazioni Acquisto della versione elettronica Pagamento del document delivery Pagamento per diritti di riproduzione SIAE i costi A)Incremento % B)Incremento % Inflazione media Costo Periodici Annuo 7,6 3,1 Totale 1984-2004 Δ : A-B 432 184 ARL 248 (Association of the Research Libraries :http://www.arl.org/stats/arlstat) Contenuti di un “contratto tipo” Condizioni economiche print + elettronico elettronico + print Electronic only Durata del contratto (meglio un contratto lungo o breve?) Price cap per aumento concordato dei prezzi Possibilità di dismissioni cartaceo, passaggio ad e-only Possibilità di cambiare i titoli del pacchetto Accesso al back file, Archivio storico (possibile, oneroso / gratuito) Riversamento on-site dei dati Clausola di recesso in caso di forti restrizioni di budget, con congruo preavviso (in genere 3 mesi dalla scadenza) Document delivery Copyright e Proprietary rights = e-prints Diritto all’accesso - nel tempo - per quanto si è pagato Deposito legale dei dati elettronici Trial (valutare quando è il momento buono) e prorata Metadati con URL per ciascun titolo BLACKWELL Contratto CIPE-CIBER Blackwell Science (STM) dal 2001 e Blackwell Publisher dal 2002 (SSH) contratto annuale – ora unico accesso unico attraverso la piattaforma Sinergy per STM e SSH, Ingenta (faceva vedere tutto, ma consultare solo SSH), mantenimento spesa cartaceo + costo elettronico ACS - American Chemical Society Contratto CIPE iniziato nel 2001, rinnovo 2008-2014. Vecchi contratti basati su spesa storica: 4 titoli per Siena (al costo di 6.652$) su 24 titoli (42.454$) per 105 sottoscrizioni totali di CIPE (163.578$) mantenimento spesa cartaceo, possibilità di cambio titoli possibilità e-only (90% costo cartaceo + 25% eventuale print) Nuovo modello basato sul consumo, fotografato storicamente: 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 23.726$ 28.483$ 34.233$ 41.117$ 48.123$ 54.113$ 60.743$ KLUWER + Springer nel settembre 2002 Walters Kluwer, in vista della cessione, decide di scorporare il pacchetto “Kluwer Law” dal pacchetto Kluwer Academic Publishers e di aggregarle alla divisione Aspen Publishers di Kluwer l’accesso a tali titoli è dunque oggetto di un contratto separato, mentre il loro valore è scorporato dal costo del pacchetto Kluwer Inizialmente i proprietari di Kluwer law garantiscono le condizioni acquisite con il vecchio contratto, in attesa di un rinnovo contrattuale: garanzia poi disattesa! nell’ottobre 2002 il marchio Kluwer Academic Publishers è ceduto a due banche d’investimento inglesi: Candover e Cinven Maggio 2003, Candover e Cinven acquisiscono l’editore tedesco Springer diventando - con 1.200 titoli posseduti - il più grosso editore dopo Elsevier KLUWER LAW KLI e' stato aggregato, all'interno del gruppo Wolters Kluwer, alla Aspen Publishers, divisione americana specializzata in pubblicazioni legali. In questo contesto di focalizzazione hanno provveduto a scremare il portafoglio di circa 70 riviste originariamente ereditato da Kluwer Academic, rimanendo con un totale di 18 riviste: 12 titoli sono ritornati a Kluwer Academic 18 titoli sono stati venduti a Brill (http://www.brill.nl) 3 titoli sono stati venduti a Intersentia (www.intersentia.com) 12 titolo sono stati venduti a editori vari 3 titoli sono stati cessati JSTOR - Storia Concepito inizialmente da William G. Bowen, Presidente della Fondazione Andrew W. Mellon nel 1994 Fondata come organizzazione indipendente senza scopo di lucro nell’agosto del 1995 Inizialmente un progetto pilota (Università del Michigan) per fornire accesso elettronico ai file di riserva di dieci pubblicazioni accademiche in 2 settori fondamentali, economia e storia JSTOR Accesso perpetuo alle collezioni dei periodici fin dal primo numero Digitalizzazioni fatte direttamente dall’editore acquisendo l’intera collezione, da editore o biblioteche Accordo con gli editori per il mouving wall Fee di sottoscrizione iniziale + fee annuale Le biblioteche vengono considerate partner del progetto, se interrompono il pagamento annuale perdono tutti i diritti JSTOR oggi Un archivio affidabile ed esauriente di importanti riviste accademiche Funzioni principali: conservazione ed accesso nel tempo Attualmente oltre 400 riviste accademiche in undici collezioni Oltre 14 milioni di pagine Esclusivamente contenuto d’archivio Enfasi sulle scienze sociali ed umanistiche Organizzazioni partecipanti • 1.941 biblioteche partecipanti • • Negli Stati Uniti: 1.193 Al di fuori degli Stati Uniti: 748 • • 80 paesi e 2 organizzazioni multinazionali 227 editori partecipanti • • • • 461 riviste accademiche nel progetto 390 riviste accademiche attualmente disponibili 15 paesi editori 115 società accademiche, 85 pubblicazioni di piccole dimensioni o sponsorizzate da università, 21 tipografie universitarie, 9 case editrici commerciali Sviluppo della collezione Obiettivo: fornire flessibilità ad ogni istituzione nel soddisfare le proprie esigenze di sviluppo della collezione • Collezioni • Collezioni monodisciplinari multidisciplinari General Science Arts & Sciences I Arts & Sciences II Arts & Sciences III Arts & Sciences IV Arts & Sciences Complement Ecology & Botany (A&SI) Business (A&SI, A&SII, A&SIV) Language & Literature (A&SI, A&SIII) Music (A&SIII) Mathematics & Statistics (A&SI, A&SII, GS, BUS) Lista titoli su: http://www.jstor.org/about/collection.list.html ELSEVIER - modello operativo fortemente innovativo Per la prima volta, la problematica dell’acquisizione degli strumenti di ricerca è stata posta con forza all’attenzione dei Rettori Gli SBA non sono più soli ma è la CRUI – attraverso il Gruppo di lavoro CARE - che indica, consiglia, stimola, propone linee operative ai singoli Atenei I singoli ricercatori acquistano consapevolezza (con interesse, ma anche con preoccupazione) del valore dei loro strumenti di ricerca, che non sono disponibili gratuitamente per tutti i vantaggi dell’innovazione Atenei: si è determinata la possibilità di un passaggio epocale dalla biblioteca cartacea a quella digitale Elsevier: ha avuto la controparte di un partner unico, molto autorevole, con tempi decisionali più rapidi, capace di veicolare scelte coraggiose valutazione complessiva dei risultati Nonostante l’evoluzione dei prezzi, il risultato è sostanzialmente in linea con i precedenti contratti; Il team negoziale ha ottenuto un contratto che nel contesto dato, e nel panorama europeo, si può valutare positivamente Molti Atenei, seppure con grandi sacrifici, hanno potuto aderire al contratto, garantendo l’accesso a importanti risorse alcuni contenuti importanti Cancellazioni: 3% 2008 + 2% 2011 Sconto migrazione on-line 15% Adesione a SHERPA e possibilità di deposito dei manoscritti peer rewied nei repositories istituzionali Retrospettivo dal 1995 Accesso post-termination, anche se solo per i titoli sottoscritti Local loading: CASPUR, CILEA gratuito Open access & sponsored articles Minima fee ridotta 50% (ma non base value) alcuni aspetti problematici Accesso post-termination, solo per i titoli sottoscritti – ma la Freedom prevede un costo aggiuntivo che poteva dar luogo ad una percentuale aggiuntiva di titoli DD elettronico proibito; perché ARIEL si e NILDE no? [Springer si, Elsevier no] Accesso garantito per gli studenti già laureati [Springer si, Elsevier no] Volatilità dei titoli e problematicità della gestione delle piattaforme elettroniche e di linking Minima fee, aumenti anche del 40% per alcuni piccoli Atenei la trattativa è stata innovativa? L’obiettivo iniziale della trattativa era quello di riuscire ad ottenere un modello contrattuale nuovo, che consentisse di svincolarsi dalla “spesa storica” del cartaceo L’aspettativa era quella di riuscire a spendere meno – in relazione alla situazione economica - a costo anche di poter accedere a contenuti più limitati “vino nuovo in botte vecchia” Di fatto si è finito con lo spendere un po’ di più per vedere un po’ di meno Non si è avuta la possibilità, il tempo, la disponibilità per sperimentare un modello innovativo L’obiettivo di Elsevier è sembrato piuttosto quello di ricondurre la trattativa italiana nell’alveo di un contesto europeo o internazionale già definito il contratto non è per tutti Per la prima volta si è avuta la trattativa congiunta di tutti gli Atenei – attraverso CARE ma ha portato ad un contratto che non è per tutti gli Atenei Molti Atenei potrebbero essere costretti ad esercitare nei prossimi anni la clausola di opt out, per i tagli previsti al FFO I modelli esistenti: Complete, Freedom, UTL, Subject collections non sono sufficienti – o sufficientemente differenziati economicamente – per rispondere a tutte le esigenze 2008 anno di svolta Il passaggio all’ e-only per Elsevier ha modificato la struttura dei budget per la prima volta, la spesa per risorse elettroniche ha superato quella per l’acquisto di monografie una grossa fetta del budget ha una allocazione fissa pluriennale l’equilibrio interno allo SBA tra settori scientifici ed umanistici è in crisi la capacità di spesa per altri editori, per altre risorse, è solo residuale modello economico Necessità di promuovere un nuovo modello di ripartizione delle spese all’interno degli Atenei, con una maggiore corresponsabilizzazione dei dipartimenti studio e impulso di CARE Partnership tra Atenei ed altri Enti terzi cui offrire servizi e know how per la gestione e la promozione delle risorse elettroniche concertazione con Elsevier Politica di Ateneo Far conoscere meglio lo studio: Judy Luther, University investement in the library: what’s the return? A case study at the University of Illinois at UrnanaChampaign (http://libraryconnect.elsevier.com/whit epapers/0108/lcwp010801.html) Il ciclo della ricerca Write Articles Conduct Research LIBRARY Info Resource Obtain Grants Write Reports & Proposals Hypothesis … 46% 42% Time Spent Gathering University impact/ administration satisfaction Time Spent Analyzing 54% 58% Grants awarded to institution 2001 v. 2005 Sci. / Eng.* Paper output/ citations * Source: Outsell’s Buyer Market Database, Dr. Carol Tenopir Grant applications w/ citations from libraryfunded resources Research accessed via university network/ Investment in Library Gateway e-Resources Prestige = Resource funding Aspettative per il futuro Maggior flessibilità nell’offerta degli editori Sarebbe opportuno poter confezionare delle collezioni in funzione delle aspettative dei propri ricercatori, tramite strumenti che consentano di indagare i percorsi seguiti ed effettuare delle analisi non solo quantitative sull’uso delle risorse E’ necessario garantire la possibilità di integrare servizi e risorse provenienti da fonti multiple E’ necessario garantire le funzioni di data mining di cui le nuove piattaforme avranno bisogno, superando le barriere del copyright Dobbiamo continuare a pagare per piattaforme di editori sostanzialmente poco usate dagli utenti, cui vorremmo offrire altri strumenti di ricerca?