Panoramica sulle indagini spettroscopiche nella scienza dei materiali
by user
Comments
Transcript
Panoramica sulle indagini spettroscopiche nella scienza dei materiali
I fondamenti, le applicazioni tecnologiche, la didattica della fisica quantistica Corso di perfezionamento universitario annuale Marzo 2005 Panoramica sulle indagini spettroscopiche nella scienza dei materiali Giuseppe Dalba Dipartimento di Fisica Università di Trento Lezione elementare di spettroscopia – Prima parte • Spettroscopia: un po’ di storia – Seconda parte • La spettroscopia ottica – Terza parte • Altre spettroscopie – Quarta parte • La Spettroscopia di assorbimento X dal 300 a.C al 139 d.C – 300 a.C. - Euclide discute il fuoco di uno specchio sferico. – 50 AD - Cleomedes discute la rifrazione della luce – 139 AD - Claudio Tolomeo presenta tabelle sulla riflessione e rifrazione della luce. – …….. La rifrazione – 1304 - Teodorico di Friburgo attribuisce l’origine dell’arcobaleno alla riflessionerifrazione della luce nelle goccioline di pioggia. – 1608 - Hans Lippershey costruisce I primi telescopi. Subito dopo, Galileo Galilei li costruisce anche lui e li usa per osservare il cielo. Snell van Royen – ~1620 - W Snell van Royen scopre la leggi della rifrazione. 1 n1 2 n2 n1 sen 2 n2 sen 1 – 1637 Cartesio deriva teoricamente la legge della rifrazione Newton – 1666 Isaac Newton chiama "spettro" l’immagine colorata ottenuta dalla rifrazione della luce che attraversa un prisma. Spettro nasce dal latino Spectrum che vuol dire immagine Huygens – 1690 - Christian Huygens propone una teoria ondulatoria della luce Spettri di emissione e spettri di assorbimento – 1752 - T Melvill pubblica la prima osservazione di uno spettro a righe. – 1801 - J W Ritter and W H Wollaston scoprono l’ultravioletto dagli effetti effetti chimici che produce in certe sostanze. – 1801 - Thomas Young presenta il principio dell’interferenza della luce. – 1800 - W Herschel scopre l’infrarosso dal suo effetto di riscaldamento. – 1802, W H Wollaston scopre la presenza di righe nere nello spettro solare. 1800 – In 1814, J von Fraunhofer inventa il reticolo di diffrazione (in trasmissione). Ripete il lavoro di Wollaston scoprendo centinaia di righe di assorbimento. Non è in grado però di spiegarne l’origine. – 1807 - Young presenta la teoria della visione dei tre colori. – 1811 - Arago scopre la polarizzazione rotatoria del quarzo. – 1813 - Arago scopre la polarizzazione della luce diffusa. – 1815 - Fresnel riscopre l’interferenza della luce. – 1818 - Fresnel spiega la polarizzazione della luce. 1800 – 1832, J F Herschel descrive la colorazione specifica indotta da sali di metalli alle fiamme. Gli spettri di emissione sono caratteristici di una sostanza chimica. – 1826 - Balard scopre la foto sensibilità del bromuro di argento. – 1842 - Doppler scopre l’effetto che porta il suo nome, che la lunghezza d’onda della luce camba con la velocità relativa della sorgente rispetto all’osservatore. – 1845 - M Faraday osservò che un campo magnetico può ruotare il piano di polarizzazione della luce. – 1850 - Foucault mostra che la luce viaggia più lentamente nell’acqua che nell’aria come predetto dalla teoria ondulatoria. 1851 il primo spettrometro Spettrometro ad emissione a scintilla Reversibilità delle righe di emissione e di assorbimento – 1859, G R Kirchhoff e R Bunsen demonstrano la reversibilità delle righe di emissione La seconda metà del 1800 – 1864 - J C Maxwell presenta the la teoria elettromagnetica della luce. – 1866 - W Huggins esegue il primo studio di una supernova – 1868 - A J Ångström pubblica una compilazione di tutte le righe visibili di unio spettro solare – 1869 - Ångström costruisce il primo reticolo a riflessione. – 1873 - Abbe descrive il limite ottico nella produzione dell’immagine. – 1873 - Maxwell presenta il suo 'Treatise on Electricity and Magnetism'. – 1885 - J J Balmer trova una formula per la serie dell’Idrogeno; – J R Rydberg and W Ritz trovano formule per altri spettri semplici. – 1897 - J J Thomson scopre l’elettrone. – 1899 - Hertz sviluppa la teoria della radiazione di dipolo, la base della moderna radio – 1900 - Max Planck scopre il quanto. Spettroscopia ottica lo studio degli spettri associati all'emissione o all'assorbimento di radiazione elettromagnetica da parte di nuclei, atomi, molecole. Spettro continuo di emissione di un gas ad alta pressione Spettro di emissione di un gas incadescente a bassa pressione Spettro di assorbimento a righe sovrapposto allo spettro di emissione del sole Spettri Lampada Neon Idrogeno Azoto Mercurio Ferro Sodio Sole Spettri di emissione nel visibile http://jersey.uoregon.edu/vlab/elements/Elements.html. Misure di assorbimento I0 Sorgente di luce I Raccolta dati Campione Monocromatore Rivelazione ed amplificazione I I0 e x Strumentazione SORGENTI Lampade ad incandescenza Lampade a gas Laser Sorgenti di luce di sincrotrone c-Si MONOCROMATORI RIVELATORI Scintillatori, rivelatori a stato solido Sorgente Monocromatore Rivelatore Campione Spettro dell’idrogeno Serie di Paschen ultravioletto Serie di Paschen infrarosso Serie di Balmer Spettro prodotto da un tubo a Idrogeno. V=5000 V Reticolo di diffrazione 600 linee/mm Balmer: metodo scientifico inverso Johannus Balmer è un insegnante svizzero Trova una formula analitica che descrive I dati sperimentali della serie di righe visibili dell’idrogeno n2 346.5 2 n 4 nm , n 3 Che nella forma: n2 limite 2 2 n n0 Interpreta anche le altre serie di spettri. n0 2 ed n n0 1 n0 1 Lyman Balmer n0 3 Paschen n0 4 Brackett n0 5 Pfund Orbite di Bohr 1° Postulato: L r m v n n 1, 2, 3,..... 2° Postulato: Stati stazionari v r Livelli energetici dell’idrogeno … … -1.5 -3.4 n=2 Balmer Lyman -1.5 -3.4 n=2 … n=1 1.89 2.55 2.86 3.02 3.40 eV 10.20 12.09 12.76 13.06 13.23 13.60 1.89 2.55 2.86 3.02 3.40 10.20 eV 12.09 12.76 13.06 13.23 13.60 La struttura base dei livelli energetici dell’idrogeno è in accordo con il modello di Bohr. Balmer … -13.6 n=1 Lyman -13.6 In condizioni nornali la serie di Balmer non è presente in uno spettro di assorbimento Struttura fine dell’idrogeno Ad elevata risoluzione le linee dello spettro dell’idrogeno presentano doppietti di righe molto vicine. Questo splitting è detto struttura fine e costituì la prima evidenza sperimentale dello spin elettronico. La piccola separazione delle righe spettraliè è attribuita all’interazione fra lo spin dell’elettrone S ed il momento angolare orbitale L. Questa interazione è chiamata spin-orbita. Atomi con più elettroni Li Li 1s2 2s1 Na 1s22s22p63s1 He He 1s2 Gli spettri ottici derivano dall’eccitazione degli elettroni più esterni Spettri vibrazionali 1 E h N 2 N 1, 2, 3, ..... N 1 Regola di selezione emissione e assorbimento Infrarosso Spettri rotazionali L=4 4 E L=3 3 E 2 E E E=0 L2 L L 1 2 E 2I 2I L 1 L=2 L=1 L=0 L 0,1,2 ,.... E , 2 E , 3 E , ....; , 2 , 3 , .... Microonde, Lontano infrarosso Transizioni roto-vibrazionali N 1 e L 1 5 1 4 1 3 1 2 1 0 1 1 1 5 0 4 0 3 0 2 1 0 0 0 0 L N Transizioni roto-vibrazionali ENL 1 L L 1 2 N h 2 2I N N 1 L L 1 Assorbimento: N N 1 L L 1 Emissione: Per l’assorbimento da: N L N 1 fotoni sono: L L 1 E EN 1,L1 E N ,L le possibili energie dei 2 E h L 1 per L L 1 2I 2 E h L 1 per L L 1 2I 2 E 2I L 1 L2 L2 h L 1 L2 L2 Energia Spettri roto-vibrazionali L=1 N=1 Transizioni N=0, L-1, N=0 L=1 0 L=0 1 Transizioni N=0, L+1, Transizioni elettroniche Energie e spettroscopie Livelli di energia Elettronici Vibrazionali Rotazionali Quantizzazione dell’energia E E 0 0 1 E I 2 2 H F Interazione radiazione materia x d 2x m 2 02 x e E dt E E0 e i t e/m x 2 0 2 e2 / m p e x 2 E (t ) 2 0 e2 / m 2 0 2 h E1 E E0 Vibrazioni attive La molecola di CO2 ha momento di dipolo nullo. C – O – C Lo stiramento simmetrico non produce nessun assorbi,ento della radiazione Modi otticamente attivi Stiramento asimmetrico Piegamento Molecole biatomiche Solo le molecole che ruotando attorno ad un loro asse danno luogo ad oscillazione di dipolo assorbono radiazione Le molecole biatomiche eteronucleari sono spettroscopicamente attive, le omonucleari sono inattive. Tra le molecole triatomiche quelle simmetriche sono inattive, O= C=O, quelle asimmetriche sono attive O=C=S Energie di livelli elettronici Spettroscopia fotoelettronica UPS Ultraviolet Photoelectron spectroscopy XPS X-ray Photoelectron spectroscopy Spettroscopia fotoelettronica L L XPS h BE KE BE = Energia di legame KE = energia cinetica del fotoelettrone XPS I livelli elettronici interni risentono poco della formazione di legami chimici da parte degli elettroni di valenza Co CoO Studio di superfici e di catalizzatori XPS Spettro di un campione di Al ossidato e leggermente contaminato ESCA Electron spectroscopy for chemical analysis Superficie di oro contaminata da iodio Superficie di oro pulita ESCA: indagine di elementi presenti sulla superficie di un solido Impieghi della spettroscopia IR Analisi di inquinanti Monitoraggio in continuo di prodotti gassosi in: Ambienti di lavoro Impianti industriali Centri urbani Esempi: monitoraggio del CO nelle officine e nei parcheggi sotterranei Degli anestetici nelle sale operatorie degli ospedali Dei solventi sgrassanti in industrie manifatturiere ….. Larghezza di riga Principio di indeterminazione di Heisenberg E t E indeterminazione dell’energia di un fotone di energia E h hc emesso da uno stato eccitato di vita media t: 2 2 c t Per una riga a 450 nm ed una vita media di 10-8 s, la minima larghezza di riga è is 0.01 pm. Spectroscopy a raggi gamma • Gamma radiation is the energy source in this type of spectroscopy, which includes activation analysis and Mossbauer spectroscopy Astronomical Spectroscopy • L’energia proveniente dagli oggetti celesti viene usata per l’analisi della loro composizione chimica, densità, pressione temperatura, campi magnetici, velocità ed altre grandezze. • Esistono molte spettroscopie astronomiche Spettroscopia astronomica a raggi X Hubble Satelliti Regione attorno al buco nero supermassiovo Sagittario A* della Via Lattea. 4 brillanti sorgenti di raggi X variabili (circles) were discovered within 3 light years of Sgr A* (la sorgente brillante giusto sopra la sorgente C). Questa variabilità presente in A, B C e D è indicativa di un sistema binario Dove un buco nero o una stella di neutroni attira materia dalla vicina stella compagna. Immagini raggi X di Giove Immagine di Giove ai RX Immagine parziale di Giove all’ultravioletto Spettroscopia Infrarossa • La spettroscopia Infrarossa di una sostanza costituisce l’impronta digitale molecolare di quella sostanza. • Viene frequentemente per identificare I materiali. • E’ in grado anche di quantificare il numero delle molecole assorbenti.. Spettroscopia Laser – – – – – – Spettroscopia di assorbimento ottico Raman spectroscopy, surface-enhanced Raman spectroscopy Spettroscopia Brillouin Spettroscopia di luminescenza Spettroscopia di fluorescenza • Le spettroscopie laser danno informazione sull’interazione della luce coerente con la materia. – La spettroscopia Laser generalmente ha alta risoluzione e sensibilità Spettroscopia Raman • Lo scattering Raman della luce da molecole può essere usato per fornire informazione sulla composizione chimica e sulla struttura molecolare. • Gli spettri Raman sono usati per l’analisi qualitativa e quantitativa di sostanze allo stato gassoso, liquido e solido ESR ed NMR Assorbimento della radiazione da elettroni spaiati o da nuclei. In risonanza il campo magnetico della radiazione si accoppia al momento di dipolo magnetico dando luogo all’assorbimemto. Durante la transizione si ha inversione di spin e quindi di momento magnetico di dipolo. mp B q ESR • Una sostanza per dar luogo ad uno spettro EPR deve possedere uno spin non nullo, cioè deve contenere uno o più elettroni spaiati. Soddisfano questa condizione – Radicali liberi: molecole che contengono un elettrone spaiato – Biradicali e poliradicali: molecole contenenti due o più elettroni spaiati sufficientemente distanti da interagire solo debolmente – Ioni di metaklli di transizione e terre rare. – Difetti nei cristalli • Applicazioni in: – – – – – – – Chimica organica Chimica inorganica Biochimica Scienze biologiche e biomediche Archeologia Industria petrolifera Industria dei polimeri Risonanza Magnetica Nucleare • Si basa sull’assorbimento selettivo di onde radio di alta frequenza da parte di certi nuclei atomici immersi in un appropriato campo. magnetico. I momenti magnetici dei nuclei vengono modificati in modo significativo dall’ambiente chimico immediato. • Impieghi – Struttura molecolare di vari solidi e liquidi – In medicina: Studio di tessuti molli del corpo Spettroscopia di Massa • Tecnica analitica in cui le sostanze chimiche vengono identificate separando un gas di ioni mediante campi elettrici e magnetici. • Usi – Misura delle masse e dell’abbondanza relativa di diversi isotopiin campioni naturali o arricchiti – Analisi di gas idrocarburi. In registrazione automatica continua consente il controllo di processi in impianti industriali. – Metodo sensibile per la ricerca di fughe in impianti di ultra alto vuoto Intensità riferita all’unità di lunghezza d’onda Spettroscopia X in emissione K Radiazione caratteristica K min 0.02 0.04 0.06 Radiazione di bremsstrahlung 0.08 0.10 Lunghezza d’onda (nm) Tubo di raggi X Ee eV Ee hc 0 0 h c 12.39 eV V Transizioni elettroniche e righe K Numeri quantici n l j 3 2 3/2 NIII 3p 3 l 1/2 M 3s 3 0 !/2 Regole di selezione n 0 l = 1 j = 1 o 0 2 l 3/2 2p L 2 l 1/2 2 0 1/2 2s 2 1 0 1/2 1 2 3 1 1s K Diagramma semplificato delle transizioni dai livelli di energia per alcune radiazioni caratteristiche della serie K Lo spettro caratteristico Lo spettro caratteristico consiste di una serie di righe discrete corrispondenti alla differenza di energia fra due livelli atomici e perciò è caratteristico dell’elemente emittente K L M Denominazione delle righe Siegbahn K1 K2 K1 K2 K3 IUPAC K-L3 K-L2 K-M3 K-N2,N3 K-M2 Siegbahn IUPAC L1 L2 L1 L2 L3 L4 L3-M5 L3-M4 L2-M4 L3-N5 L1-M3 L1-M2 La legge di Moseley Moseley fu il primo ad indagare ed a trovare la relazione fra il numero aatomico di un elemento e l’energia delle sue righe spettrali. La relazione è: E(Z) = kj(Z-j)2 caratteristica riga Energia Charact. Line Energy [keV] (KeV) Dove kj e j sono costanti diverse per ciascuna riga. j è una costante di schermo; essa corregge l’effetto degli elettroni orbitali che riducono la carica nucleare Z 120 K 2 K 1 K 1 100 K 2 80 K 2 K 1 K 2 K 1 L 1 60 L 2 L 1 40 L 2 L 1 20 L 2 0 20 40 80 60 Z Atomic Number Numero atomico Z In termini di lunghezza d’onda l’equazione precedente diventa: 1 2 Z X rays and X ray techniques 10-10 1Å 10-8 I.R. 10-6 10-4 E[keV] (m) 10-2 12.4 [Å] 1 m Imaging Diffraction Spectroscopy 2dsin Intensity 10-12 U.V. Absorption X-rays Bragg angle Energy Structural investigations with X-ray Absorption Spectroscopy XAS Introduction X-ray Absorption Fine Structure XAFS phenomenological mechanisms XANES and EXAFS Experimental aspects X-ray ray absorption apparatus Detection modes Gilda beamline at ESRF in Grenoble Theoretical aspects The absorption coefficient Transition probability. The golden rule EXAFS spectroscopy Applications Crystals c-Ge Crystalline and amorphous Semiconductors a-Ge:H Negative thermal Expansion Ag2O X-rays - Matter Interaction Pair production h > 1M eV Photoelectric absorption h h MATTER Transmission X-rays Scattering h' h Decay processes Compton h Thomson hf Fluorescence Auger electrons Primary competing processes and some radiative and non-radiative decay processes Cross section (barns/atom) X ray attenuation: atomic cross section h h sample Cu Z=29 106 Photoelectric absorption 103 Thomson Electron positron pairs 1 Compton (Barns/atom) 10 eV 1 KeV 104 Li Z=3 104 Ge Z=32 104 102 102 102 100 100 100 100 102 104 Observed data 100 102 104 Energy (KeV) Photonuclear absorption 1 MeV Energy Gd Z=64 100 102 104 1 GeV Absorption edges / (cm /g) 2 104 60-Nd, 65-Tb, 70-Yb 3 10 M 1-5 2 L 100 1-3 Binding energy (keV) 10 101 K 0 10 1 10 h (keV) 100 K 1s L1 2s L2 2p1/2 L3 2p3/2 M1 3s M2 3p1/2 M3 3p3/2 M4 3d3/2 M5 3d5/2 Z >9 Z > 29 ......... K 10 L 3 M 1 0 20 40 60 Z 80 5 100 X-ray absorption spectroscopy F0 x F sample source •Exponential attenuation F F0 exp [ x ] monochromator detectors () 106 32 - Ge 105 •Attenuation coefficient 1 F ln 0 x F 104 3 + 103 102 101 Z4 Edges 1 10 100 Photon energy h (keV) Cross section (cm2g) X-ray Absorption Fine Structure (XAFS) 10 6 L3, L2, L1 edges Ge K edge 104 Thomson 102 Compton 100 1 10 Photon energy (keV) 100 x 1.2 XAFS = XANES + EXAFS a-Ge 0.8 EXAFS XANES 0.4 XANES = X-ray absorption Near Edge Structure EXAFS = Extended X-ray Absorption Fine Structure 0.0 11 11.5 12 X-ray photon energy (keV) Il laboratorio europeo di luce di sincrotrone ESRF di Grenoble, Francia Reattore ILL di neutroni Facility ESRF X-ray Absorption measurements apparatus InSb monochromator Experimental chamber X-ray source e- Thyroidal Mirror Orsay-Paris Super ACO, SA-32 XAFS measurements in Fluorescence,Transmission, TEY, XEOL, modes Principle scheme SAMPLE Incident X-rays h Visible light XEOL Transmissed X-ray h Fluorescence eX-rays TEY XAFS X-ray energy Which method for which application? hfluor . h Ie- Always transmission, if possible Most accurate method, best overall S/N counting statistics of about 10-4 from beamlines with more than 108 photons/s) h e- The most important criterion: The best signal to noise ratio for the element of interest hlu min. Fluorescence for very diluted samples A specific signal reduces the large background (but maximum tolerable detector count-rate can result in very long measuring times). Total electron yield (TEY) for surface sensitivity and surface XAFS (adsorbates on surfaces) TEY for thick samples that cannot be made uniform. XEOL X-ray excited optical luminescence VIS/UV detection from luminescent samples XAFS: X-ray ray Absorption Fine Structure XANES EXAFS X-ray >1000 eV energy (eV) ~ 30 eV eBound to bound To higher unoccupied states e- Electronic structure Chemical bond Many body correlation functions Single scattering To the continuum Interatomic distances Number and identity of coordinating atoms Information about the correlated motion between the absorbing atom and its neighbours Partial pair distribution functions with high spatial resolution One-dimensional probe - independent of the aggregation state K-shell photoabsorption of N2 molecule C.T. Chen and F. Sette, Phys. Rev. A 40 (1989) N 1s1g* (a) (c) N 1s 1g* N 1s Rydberg series Shape resonance Double excitations x10 400 405 410 415 Photon energy (eV) Absorption Intensity (arb. Units) Absorption Intensity (arb.units) K-shell photoabsorption of gas-phase N2 Double excitations 400 401 402 414 415 3 (b) N 1sRydberg series 4 5 6 7 10 8 1 9 3 11 12 13 2 420 406 407 408 409 Photon Energy (eV) 410 (a) 8 vibrational levels observed in the absorpttion spectrum: N 1s1g* (b) N 1sRydberg series (c) Double excitations in the N2 spectrum Rydberg associated to the N 1s1g* transition. XANES Chemical information: oxidation state 1 CuO Cu2O Y-Ba-Cu-O super conductor 0.5 KCuO2 Cu 0 8970 8990 E (eV) Oxidation Numbers (formal valences) I Cu2O II CuO III KCuO2 Higher transitions energy are expected for higher valence states. (J.B. Boyce et al. Phys. Rev. B 1987) EXAFS function k (k) 0.5 c-Ge, 77 K 0 function k (k) -0.5 0.5 k (Å-1) a-Ge, 77 K 0 Extended X-ray Absorption Fine Structure F0 x k (k) F 0.4 0.0 F0 ln x F -0.4 0 5 10 15 20 -1 Photoelectron wavenumber (Å ) x h Photon energy h Interatomic distances EXAFS frequencies EXAFS: phenomenological interpretation Atoms x e- A Kr Outgoing wave 14.2 14.6 15.0 E (KeV) Molecules Positive interference Negative interference 14200 4 14600 Kr 3 A B A B Br2 x -50 4 2 0 50 3 2 1 Br2 XANES 1 13400 13800 Photon energy (eV) Data analysis - Fourier Back-transform rk 1st Ge, 10 K - Peak superposition - Multiple scattering - F.T. artifacts 2nd 3rd 0 1 2 3 4 6 r (Å) 5 s k 2 F r W ' r e 2ikr dr rmax rmin k (k) 0.02 0 -0.02 2 6 10 14 -1 k (Å ) 18 2 6 10 -1 k (Å ) 14 18 2 6 10 14 -1 k (Å ) 18 EXAFS INFORMATION EXAFS, thanks to its selectivity of atomic species and insensitivity to long range order gives information on … … short range structure • Nearest neighbor distance distribution (r) R1 2 R2 Rs r • Local thermal expansion … local disorder • DebyeWaller Debye Waller •Anharmonicity Anharmonicity •Stretching Stretchingforce forceconstants constants •Static Staticdisorder disorder Thermal expansion in some crystalline compounds 30 (10-3 Å) Ge CdSe AgI 20 C1* R 10 R 0 0 200 400 600 0 200 400 0 200 400 T (K) Geometrical effects C1* R u2 2R G. Dalba, et al. Phys. Rev. Lett., 82 (1999) 4240 Bibliografia – http://www.thespectroscopynet.com/Educational/Kirch hoff.htm – Modern Physics, Kennet Krane, J Wiley nd sons – http://jersey.uoregon.edu/vlab/elements/Elements.htm l. – Metodi fisici in chimica organica. G.F. Pedulli, Ed. Piccin – Le onde e la luce, A. bettini, Zanichelli – http://www.ba.infn.it/~garuccio/didattica/spettroscopia/ online1.htm