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la prevenzione nutrizionale delle patologie puerperali della bovina

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la prevenzione nutrizionale delle patologie puerperali della bovina
La prevenzione nutrizionale delle
patologie post-parto
Andrea Formigoni
La situazione

Oltre il 50% delle patologie di stalla si
manifestano al parto o nelle prime 2
settimane di lattazione
La situazione



624,614 vendute in 5,749 Allevamenti
Il 25% delle bovine sono vendute entro
i 60 giorni di lattazione
L’11,5% entro le prime tre settimane
(Stewart, Eicher, et al., Univ. MN);
La realtà


Molti problemi associati con il parto
Molti interventi individuali “di soccorso”




Omeostasi energetica problematica
Omeostasi minerale difficile
Costi molto elevati per terapie
Frequenti insuccessi terapeutici

deficit di risposta ai farmaci

Depressione immunitaria
Incidenza delle principali patologie
del periparto (%)
Livello






Atteso
Problema
Dislocazioni abomaso
Collassi
Ritenzione Placenta
Metriti
<3
<2
<8
<5
> 7
> 5
> 15
> 15
Chetosi

Clinica (BHBA>27 mg/dl)

Sub Clinica (BHBA>14.4 mg/dl)
<3
<15
> 8
>25
Patologie quasi sempre concatenate
Esiste una relazione stretta fra le diverse
patologie che si manifestano al parto
Alterazioni del cicli estrale: fattori di rischio
Patologie puerperio
parto normale
parto distocico
rit. Placenta
metrite
spurghi vaginali
1.0
2.9*
3.5***
11.0***
4.4***
Stato salute < 30d. p.p.
buono
malattia
1
3.1**
Infezioni uterine:Fattori di rischio e conseguenze
Fattori rischio
parti distocici
ritenzioni di placenta
situazione igienica al parto non appropriata
calo difese immunitarie (vedi chetosi, steatosi, BVD, ecc.)
mancata contrattilità uterina (vedi equilibrio minerale)
ciclo estrale troppo precoce
Conseguenze
ritardo involuzione utero
alterazione secrezione gonadotropine
ritardo ovulazione
alterazione stato funzionale mucosa
aumento probabilità eliminazione della bovina
Lavorare per contenere le 4 P
(PatologiePrePostParto)






> Benessere e salute animale
> Benessere e salute (almeno
economica) dell’allevatore
<Costi terapeutici
<Costi gestionali
>>>produzione LATTE
>>>>>Fertilità
I dubbi

Quali sono le scelte gestionali più adeguate?


Quali strategie nutrizionali utilizzare?


Gestione gruppi, spazi, movimentazioni, etc.
priorità spesso non ben definite
Che approcci terapeutici adottare?
I contorni del problema
Il problema dal punto di vista
della vacca…….
I contorni del problema
Stima dei fabbisogni in energia netta latte (MJ/d)
due giorni prima del parto e due giorni dopo
725 kg pluripare
570 kg primipare
Giorni dal parto
-2
+2
-2
+2
Mantenimento
Gestazione
Accrescimento
Latte (*)
46,9
13,8
-----------
42,2
----------78,2
38,9
11,7
7,9
------
35,6
-----7,1
62,3
Totale
60,7
120,4
58,5
105,0
Latte (*): 25 e 20 kg/d al 4% grasso per pluripare e primipare
(Drackley J.K., 2003)
I Contorni del problema:
Ingestione di Alimenti Inadeguata
Heifer
Single
Twin
Dry Matter Intake (kg/day)
30
25
20
15
10
5
0
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
Week Relative to Calving
Van Saun, 1993
Ratio 3-methyl histidine to
creatinine (nmol:mg)
I Contorni del problema:
Mobilitazione delle proteine muscolari
100
80
60
40
20
0
-35 -21 -14 -10
-7
-3
1
3
7
10
14
21
35
65
Day relative to parturition
Overton et al., 1998
I Contorni del Problema:
Mobilitazione dei lipidi di deposito
25
SSI
kg/d
1000
DMI
NEFA
20
800
NEFA
15
600 uM/L
10
400
5
200
-20 -15 -10 -5
0
5
10 15 20 25 30
Giorni dal parto
Grummer, 1993
Possibile destino dei lipidi
NEFA
Insulina
Epi
Nor
Cytosol
Mitocondrio
NEFA
Glucosio
Propionato
Adipe
Trigliceridi
VLDL
VLDL
ATP+CO2
AcetylCoA
Corpi
chetonici
accumulo Trigliceridi
(Steatosi)
Liver triglyceride, %
Oltre il 50 % di vacche hanno fegato
grasso al parto
30

25

20
5-10% severo
30-40% modesto
Bertics et al., 1992
UW Madison
15
10
5
0
-17
1
28
Day relative to calving
G. Bobe, J. W. Young, and D. C. Beitz, 2004
Iowa State U.
Lipidosi e steatosi riducono la sintesi ex-novo
di glucosio
Normal liver
100
80
60
Fatty liver
100
68
40
20
0
Transition cow liver
Adapted from Overton and Piepenbrink, 1999
Rapporti fra funzionalità epatica e riproduzione
ipotalamo
Secrezione GnRH
GH
IGF-I
FEGATO
Glucosio
GnRH
ipofisi
Secrezione e attività Gonadotropine
IGF-I
FSH
LH
ovaio
(Zulu et al., 2002)
E2
P4
Proliferazione e differenziazione cellule granulosa
Steroidogenesi nelle cellule della teca
Recettori per LH
Sistema aromatasi
Sensibilità a FSH e LH
Formazione e funzione del corpo luteo
Funzionalità epatica, stato sanitario e risposta
produttiva delle bovine
Gruppo
1
2
3
Latte/ anno
ton.
9,61
9,74
10,03
I.A./ concepimento
n°
3,3 b
2,1
1,6 a
Parto/ concepimento
d.
176
112
92
Gravide 1° I.A.
%
---
37
61
Gruppo 1: molto malate entro 40 giorni di lattazione
Gruppo 2: parametri epatici alterati
Gruppo 3: parametri epatici normali
(Trevisi et al., 2001)
Mantenere una corretta funzionalità epatica
è un fattore di successo per una corretta
transizione fra asciutta e lattazione
Drackley, 2003
La produzione di glucosio è adeguata se
il fegato funziona
giorni dal parto
-19
-11
11
22
33
83
S.S., kg
9.7
9.8
14.1
16.9
19.4
21.8
Latte, kg
….
….
36.3
41.9
44.0
41.0
Glucosio
da fegato, g/d 1257
1356
2760
3283
3499
3650
Fabbisogno
glucosio, g/d
….
2729
3121
3268
3058
….
Reynolds et al., 2003
Che Fare???
Evitare vacche grasse

BCS >3.25-3.50 al parto






Aumento resistenza insulina
Maggiore liberazione di lipidi
Riduzione ingestione
Controllo efficienza riproduttiva
Gestione gruppi
Gestione alimentazione


Lattazione
Asciutta
Evoluzione del BCS durante il
ciclo produttivo
Valutazione della condizione corporea (BCS)
0 -Attacco coda: evidente cavità ; alla palpazione non si sente grasso tra pelle e pelvi; pelle
elastica. Lombi: processi trasversi taglienti alla palpazione; forte depressione tra il dorso e la tuberosità
dell'anca.
1- Attacco coda: cavità più arrotondata; punte delle natiche prominenti; presenza di grasso intorno
all'attacco della coda e sotto la pelle; pelle elastica. Lombi: processi trasversi leggermente arrotondati;
depressione ai lombi ancora evidente.
2 - Attacco coda: cavità più arrotondata; punte delle natiche meno prominenti per aumentata presenza
di grasso; pelvi facilmente percepibile alla palpazione; pelle abbastanza elastica.
Lombi: processi trasversi arrotondati; depressione ai lombi meno visibile.
3 - Attacco coda: è percepibile tessuto adiposo attorno a tutta la regione; pelvi poco percepibili.
Lombi: sono percepibili solo le punte dei processi trasversi; tessuto sottocutaneo spesso; è ancora
visibile una certa depressione.
4 - Attacco coda: l'intera regione è ricoperta da uno spesso strato adiposo; leggera convessità; pelvi
poco percepibili. Lombi: processi trasversi difficilmente palpabili, ricoperti da spesso strato di grasso;
depressione dei lombi quasi completamente riempita.
5 - Attacco coda: notevole strato sottocutaneo di adipe con accumuli localizzati di grasso; attacco della
coda completamente pieno; pelvi percepibile solo esercitando una notevole pressione.
Lombi: processi trasversi e depressione tra dorso e tuberosità dell'anca non percepibile.
BCS: obiettivo

Al Parto:

3.25
Perché una bovina diventa grassa
in allevamento?


Assunzione di energia eccedente i fabbisogni
Situazione frequente nella seconda fase della
lattazione (>150-200 d.)

Errori alimentari e gestionali



Molti amidi e assenza o errata gestione dei gruppi
Bassa persistenza produttiva
Lattazioni eccessivamente lunghe

Problemi di fertilità
Elevare la capacità di ossidazione dei lipidi
nel fegato al parto

Limitare apporti di
energia durante le
prime fasi di asciutta
(Litherland et al., 2003)
Palmitate to ASP
(nmol/g x h)
300
275
250
225
200
Control
Ad lib
Restr
175
150
-30
-14
1
14
Day Relative to Calving
28
Una Certezza

Porre molta attenzione alla gestione
dell’ asciutta
Durata dell’asciutta

Tradizionale


60 – 70 giorni
Attuale


40 - 50 giorni
Notevole beneficio economico


300 vacche x 10 giorni x 15 kg = 450 Q.li
300 vacche x 15 giorni x 20 kg = 900 Q.li
Asciutta “Breve”: possibili problemi

Minor produzione di latte su secondipare


se primipare asciugate con BCS < 3 punti
Conseguenze di possibili errori gestionali


Frequenti!
Messa in asciutta spesso non nel giorno
preciso ma a gruppi
Quando asciugare

Pluripare in buon stato di nutrizione (BCS > 3.00)

Asciutta a 228-233 giorni di Gravidanza



Valutare gestione gruppo finale lattazione per evitare SVG
Primipare con lattazione regolare e BCS< 3-3.25
p.ti;
Pluripare con gemelli

Asciutta a 210-218 giorni di Gravidanza
Come asciugare

Se produzione < 15 kg al giorno

Trattamento antibiotico alla fine dell’ultima
mungitura


Spostamento in gruppo apposito per prima
settimana d’asciutta




Operazione delicata da fare con attenzione
Osservazione stato mammella (rischio mastiti)
Pulizia ambiente
Pareggio podale
Alimentazione a base di foraggio
graminacee/paglia e acqua
Come asciugare

Se produzione > 15 kg al giorno



Spostamento dell’animale in gruppo apposito con
razione di fieno graminacee/paglia e acqua
Pareggio podale ( >stress < latte)
Mungitura regolare fino a produzione < 15 kg


Trattamento antibiotico alla fine dell’ultima mungitura
Spostamento in gruppo apposito per prima settimana
d’asciutta




Osservazione stato mammella (rischio mastiti)
Pulizia ambiente
Pareggio podale
Alimentazione a base di fieno graminacee/paglia e
acqua
Asciutta: alimentazione fase iniziale

Fabbisogni modesti e capacità d’ingestione buona

Non perdere peso!! (attenzione ambiente/fabbisogni)

Evitare eccessi energetici

Razione con alto ingombro

Fieni (< K)
6-10 kg

Paglia
?? 1-2 kg

Silomais
6-10 kg

Minimo apporto di concentrati
1-2 kg (N/E./micronutr.)

Livello proteico adeguato
12-13 % S.S.

Energia come da NRC 2001
1,29-1.30 Mkca/Kg
Linee guida per il razionamento nelle
prime fasi dell’asciutta
• INGESTIONE
1.9-2.1 % peso vivo
• UFl
0.65/0.75 / kg s.s.
• NDF
45-55% s.s.
• ADF
35-40 % s.s.
• PG
11 - 13 % s.s.
• PG sol.
60 - 70% della P.G.
Linee guida per il razionamento nelle
prime fasi dell’asciutta
•APPORTI MINERALI e VITAMINICI
Ca:P
1 - 1 ( 35-40 g/d)
Mg
0.30 % ( 35 - 40 g/d)
K e Na <1.5 % e < 0.4 %
S
0.16-0.18 (0.38 se K>1.1%)
N:S = 10-13:1
Cu, 15 ppm; Co, 0.10 ppm; I,0.6 ppm (?); Fe, 50 ppm; Zn, 50
ppm; Se, 0.30 ppm(?).
vit A: 60.000 UI (?); vit.E:300 mg(?); vit.D: 14000 UI(?)
Asciutta: alimentazione fase
iniziale a base di buoni foraggi





Ottima funzionalità del rumine;
Recupero funzionalità mucosa;
Favorisce capacità ingestione in close-up;
Favorisce metabolismo epatico;
Evita ingrassamento animali.
La fase di preparazione al
parto ed il parto
Evoluzione della situazione
metabolica in asciutta
Modello: fabbisogno in MP
Risposta
Mammella
SSI
Modello: SSI
60
220
40
240
21
259
Giorni di gravidanza e mancanti al parto
0
280
Preparto

Problemi di fondo

Ingestione e masticazione ridotta


Stress, patologie..
Aumento fabbisogni feto e mammella

Gemelli, Stress, patologie

Maggiore sensibilità alle malattie

Profonde modificazioni ormonali

Sollecitazioni metaboliche importanti
Ridurre intensità e velocità di
mobilitazione delle riserve lipidiche



Contenere i fenomeni di stress
Ridurre i fabbisogni di mantenimento
Il tessuto adiposo è molto sensibile agli stimoli
di stress in prossimità del parto
(Underwood et al., 2003)

L’adrenalina rilasciata in condizioni di stress
aumenta i fenomeni di lipidosi epatica
(Ottemann-Abbamonte et al., 1999)
Gestione dell’Ambiente:
determinante per il risultato
• Stabulazione libera con preferenza per lettiera
• Box multipli (evitare di isolare le vacche)
• Primipare-pluripare
• Spazi individuali minimi di 12 m2
• Adeguata ventilazione e controllo temperatura
• Posti greppie (min. 90 cm di fronte mangiatoia)
• Abbeveratoi (1 per 5 capi; 20 lt./min.)
• Pavimentazioni antiscivolo e superfici piane
• NO Sovraaffollamento e competizione
Omeostasi minerale

Essenziale per una corretta contrattilità
muscolare


Forte capacità espulsiva


No parti languidi
Espulsione invogli e liquidi fetali veloce


Calcio
< ritenzioni e metriti
> Attività motoria e > ingestione

< chetosi, dislocazioni, ecc.
Omeostasi minerale


Mantenere elevata la magnesiemia
Mantenere elevata la calcemia



Stretto controllo apporti minerali
Vitamina D
Anioni
Concentrazioni ematiche di Calcio nel periparto
(Goff and Horst, JDS 1998)
Perché Ipocalcemia?
Aumento intenso e repentino dei fabbisogni con
la sintesi di colostro e di latte
Calcio del secreto mammario (numero mungiture post-partum)
Calcio (g/kg)
1
2
3
Latte
2,60
1,50
1,50
1,50
Concentrazione di Calcio nel latte in diverse razze
g Ca/kg latte g Ca/l latte
Peso specifico
latte
HOLSTEIN
1,22
1,18
1,032
JERSEY
1,45
1,40
1,035
AYRSHIRE
1,37
1,33
1,033
Concentrazioni ematiche di Calcio
nell'immediato post-partum (Kirkpatrick, 1998)
NORMALE
>8,0 mg/dl (>2,00 mmol/l)
IPOCALCEMIA LIEVE
6,5 mg/dl (1,63 mmol/l)
IPOCALCEMIA MODERATA
5,5 mg/dl (1,38 mmol/l)
IPOCALCEMIA GRAVE
4,5 mg/dl (1,13 mmol/l)

Effetti della carenza di calcio

Collasso puerperale

Per ogni collasso = 4 casi ipocalcemia subclinica

Riduzione funzionalità muscolare


Riduzione assunzione alimenti


Mastiti, dislocazioni abomaso, ridotta motilità intestinale,
uterina, ecc.
Chetosi, dislocazioni abomaso, BEN accentuato
Depressione immunitaria

Mastiti, metriti, mastiti
Calcemia e motilità ruminale ed
abomasale (Daniel R.C.W., Can. J. Compl. Med., 1983)
Ca 5,0 mg/dl: motilità ridotta del 70% e
forza della contrazione ridotta del 50%
 Ca 7,5 mg/dl: motilità ridotta del 30% e
forza della contrazione ridotta del 25%
 Forte aumento della propensione a
dislocazioni abomaso

Ipocalcemia e contrattilità
muscolare
Rumen Contractions
Normal
During
Hypocalcemia
Abomasal Contractions
Normal
During
Hypocalcemia
NEFA (mM)
Rapporti fra Calcemia e NEFA
0.90
0.85
0.80
0.75
0.70
0.65
0.60
0.55
0.50
Ca < 8.0 mg/dl
Ca ≥ 8.0 mg/dl
1
2
Lattazione
≥3
Risposta omeostatica dell’organismo
alla carenza di calcio

Stimolazione della liberazione di paratormone
(PTH) da parte delle paratiroidi

Stimolo del rene a produrre una maggiore quantità
di 1,25-diidrossicolecalciferolo



che promuove l’assorbimento del calcio a livello
intestinale
Stimolo riassorbimento del calcio a livello di
glomeruli renali (…e del fosforo)
Attivazione sistemi di mobilitazione del calcio dalle
riserve ossee
Perché falliscono i sistemi omeostatici
di regolazione della calcemia?


Alcalosi metabolica
Prevalenza di cationi vs anioni = pH : 7.45

Alterazione conformazionale dei recettori del PTH con
alterata liberazione mediatori e stimolo tess. periferici




Inadeguata attivazione sistemi di mobilitazione ossea
Ridotta attività di riassorbimento renale del calcio
Mancata attivazione della vitamina D (da 25idrossicolecalciferolo a 1,25-diidrossicolecalciferolo)
Mancata attivazione proteine specifiche che aumentano
l’assorbimento del calcio a livello intestinale
Effetto dell’alcalosi sulla
funzionalità del PTH
A. pH=7.35
Mg Normale
B. pH=7.45
Mg Normale
PTH
PTH
Mg
++
Receptor
Mg
++
Receptor
Adenyl
cyclase
complex
Adenyl
cyclase
complex
Cyclic AMP
Cyclic AMP
C. pH=7.35
Ipomagnesemia
PTH
Receptor
Adenyl
cyclase
complex
Cyclic AMP
Come evitare il problema?

Evitare l’alcalosi metabolica

Equilibrare gli apporti di cationi e anioni
nelle razioni delle bovine in asciutta (ultime
3-4 settimane prima del parto)
Dietetica nutrizionale per la
prevenzione dell’alcalosi?



Stretto controllo apporti minerali
Il principale dei cationi è il K il secondo è il Ca
Considerare il rapporto fra cationi e anioni
nella dieta delle bovine nelle ultime 3-4
settimane prima del parto e mantenerlo a
valori inferiori o prossimi a 0



Cationi : Na, K, Ca, Mg
Anioni : Cl, S e P
Utilizzare degli anioni
Potassio & Foraggi





Molto rappresentato nei foraggi coltivati in terreni
arricchiti di concimi organici (liquami, urine) e
inorganici
Promuove la produzione di foraggi di qualità
Molto dotati di potassio la medica e le graminacee da
terreni fertili e concimati
Mediamente poco dotati sono i foraggi da cereali
come il silomais, il frumento, l’avena
Sarebbe utile concimare con fonti cloro per
equilibrare la dotazione minerale dei foraggi
Equilibrio in minerali da utilizzare in close-up per
prevenire ipocalcemia (Lean et al, 2006)
Exposure
Ca
P
Mg
K
S
Na
Cl
Lactation Number
DCAD 1
Ca*Ca
21
0.5
0.36
0.5
1.14
0.3
0.27
0.75
2
1.09
0.25
Predicted milk fever incidence (%)
Jersey
2.4
Friesian
1.0
days
% DM
% DM
% DM
% DM
% DM
% DM
% DM
Set to zero if not required
meq/100 g DM
Quando gli anioni?

Se non si riesce a formulare con


K = < 1,5% della SS
Ca = < 0,5% della SS
Linee guida per l’inclusione di cloro
nella dieta
• Obiettivo è di portare il pH urinario fra 6.2 e
6.8 la settimana prima del parto; nella Jersey
il target è fra 5.8 e 6.2
• Non scendere con il pH delle urine sotto 5.3
per evitare acidosi metabolica !!
Quanto cloro e quali fonti?




% di cloro necessaria = % K - 0.5
Esempio – con una dieta con K a 1.5 % portare il
livello di Cloro all’1% e controllare il pH urinario per
calibrare la dieta
Acido Cloridrico (HCl): attenzione!!!!
MgCl e CaCl = OK!


assorbimento del Cl pressochè completo e dei cationi al 2030% quindi effetto acidificante
NaCl o KCl = nessun effetto

Cl e Na sono assorbiti completamente
Esaltare l’ingestione

Vacche sane




Ambiente
Qualità dei foraggi


sane (piedi, ipocalcemia)
Corretto BCS
Digeribilità della fibra
Teoria “ossidativa”
Close-up : alimentazione

Soddisfare i fabbisogni

Alimenti appetibili, a volontà e foraggi trinciati

Favorire ingestione di alimenti senza penalizzare funzione ruminale

NDF digeribile (< ingombro ruminale -no paglia)

Aumento

Energia non “saziante” (mangimi < 3/4 kg/capo) (NEL= 1.4-1.5)

Proteina Metabolizzabile (1100-1200 g/d.)

Azoto solubile

Amminoacidi (By-pass)

Met e lys come in lattazione

Colina RP
Modulazione per via alimentare
dell’ingestione in close-up

Ridurre i nutrienti che inibiscono appetito


Propionato (effetto ipofagico >>> acetato)
Limitare i fenomeni di ossidazione lipidica nel
fegato


Grassi?
Energia da:




Acetato (foraggi digeribili)
Amido by-pass (modeste quantità)
Glicole, glicerolo, zuccheri
Proteine-aminoacidi
Ossidazione dei Nutrienti e stimolo del
centro di sazietà (M.S. Allen and B. J. Bradford, 2006)

Monogastrico


Glucosio
Acidi grassi






Ruminante


dieta
Adipe
Amminoacidi
Lattato
Glicerolo
Propionato
Acidi grassi





dieta
Adipe
Amminoacidi
Lattato
Glicerolo
Preparto : 2-4 settimane

Steaming-up/Close-up: durata

1/2 settimane: vacche grasse (BCS> 3.5)

3 settimane: pluripare con BCS 3-3,5

4 settimane: vacche magre e primipare
Nutrizione “mirata” alla funzionalità
epatica
•Colina
• Metionina, Carnitina
•Vitamina B12 (cobalto)
•Magnesio
•Biotina
•ac. Folico
•CLA
•Glicole
Parto
3 d.post-parto
6 d.post-parto
Senza Colina
60%
49%
Con Colina
55%
29%
Parto
3 d.post-parto
Recupero in 7 giorni
8.5%
6 d.post-parto
Effetti della colina RP
Riduzione Lipidosi-Steatosi
Funzionalità
epatica
 glucosio
 corpi chetonici
 DMI
Migliore Immunità
> latte
> fertilità
< patologie
Colina ruminoprotetta e fertilità delle bovine
Controllo
Colina
Bovine
n°
19
19
Parto - 1°
inseminazione
gg
93
98
+5
123
110
- 13
1,67
1,33
-0,34
Parto - concepimento gg
IA/ gravidanze
n°
(Formigoni et al., 1998)
Gestione immediato post-parto

Ambiente


Riposo (< stress)


Affollamento, comodità, igiene ambiente
Pressione terapeutica


Ventilazione, raffrescamento
Controllo infezioni uterine, corpi chetonici, °t
corporea
Alimentazione mirata
Una giornata bovina…..
ore
Riposare (decubito)
Mangiare
pasti n°
Bere
Ruminare
Farsi Mungere
Relazioni sociali
12-14
3-5
9 -14
0,5
7 -10
2-4
???
Il riposo stimola la produzione di latte
Produzione (kg/d)
(Miner Institute data base)
50
45
40
35
30
y = 49.2 + 3.7x
r = 0.55
25
7
10
13
Tempo di riposo (h)
~1.5 kg/d
più latte per
ogni ora di
riposo in più
17
(Grant, 2005)
Gestione gruppi post-parto

Ottimale


gruppo per primi 7-14 giorni
gruppo starter



Primipare
Pluripare
Evitare stress!!!!!
Alimentazione immediato postparto

Obiettivi:


Favorire un’elevata ingestione (appetibilità)
Adeguata masticazione e ruminazione


Fibra!!!
Copertura dei fabbisogni considerando il
contributo delle riserve animali


Modulare lipolisi e proteolisi
Attenzione ai fabbisogni ambientali (da stress)
Alimentazione post-parto

Acqua




Abbeveratoi a livello
Pulizia quotidiana
Facilità d’accesso
Kp liquido > Kp conc. > Kp foraggi

> by.pass frazioni solubili
Alimentazione post-parto

Foraggi in buon stato di conservazione





Adeguato rapporto foraggi/mangimi
Favorire elevati apporti di fibra degradabile
Evitare eccessi di amido
Attenzione agli elevati fabbisogni di proteine



Uso di graminacee per favorire masticazione
Azoto e peptidi per i batteri
Amminoacidi per la bovina
Diete “cationiche”

Riserve alcaline
Conclusioni


L’asciutta va gestita con grande
attenzione
Il post-parto ha successo con:



Animali con BCS adeguato e sani
Ambienti adatti
Alimentazione equilibrata
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