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POF 2013 2014 (Versione precedente)

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POF 2013 2014 (Versione precedente)
Istituto Comprensivo” E.FERMI”
di CERVINO
Anno Scolastico 2013 – 2014
IL Piano
dell’Offerta
Formativa
Costruiamo il nostro futuro insieme
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta il documento in cui è dichiarata
esplicitamente l'intenzionalità educativa e formativa dell'istituto, per rispondere
da un lato ai bisogni di ogni alunno nella sua dimensione individuale, dall'altro per
intercettare e fare propria la domanda formativa della società più ampia.
In tal modo il P.O.F. assume le caratteristiche di documento di identità della
scuola, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l'insieme
delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a
disposizione e valorizzandole al massimo
per creare rapporti interni costruttivi
e capaci di interagire con la realtà
esterna.
In particolare il P.O.F.
deve
esplicitare:
• le finalità educative condivise;
• i percorsi specifici finalizzati
formazione dell'individuo;
• le scelte didattiche
conseguimento degli obiettivi;
• le risorse necessarie alla
stesso.
all'educazione e alla
funzionali al
realizzazione del piano
.
LA STRUTTURA E L'ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
L’Istituto comprensivo E.FERMI
È costituto dai seguenti plessi
SCUOLA DELL’INFANZIA
DI CERVINO E MESSERCOLA
SCUOLA PRIMARIA
DI CERVINO, FORCHIA E
MESSECOLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La gestione amministrativa, contabile e
didattica dell'istitutolè attuata attraverso i
seguenti uffici:
Ufficio
Ufficio
della della
Dirigenza
Dirigenza
UFFICIO
DEI SERVIZI
Ufficio
dei Servizi
generali e
GENERALI E
Amministrativi
Ambedue gli uffici sono situati presso la scuola secondaria di I grado.
Il Capo d'Istituto e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi vi svolgono, tra
gli altri, i seguenti compiti fondamentali:
• gestione del bilancio e della contabilità;
• gestione del personale docente, del personale ata e degli alunni;
• gestione del patrimonio scolastico;
• organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della sicurezza;
• gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli Organi Collegiali;
• rapporti con l'utenza e con la realtà esterna alla scuola.
Il Collegio Docenti, cui spetta il
compito di progettare, organizzare,
verificare, controllare e valutare la
vita didattica dell’istituto in tutte le
sue componenti.
il Consiglio d'Istituto,
cui spetta il
compito di gestire la
vita
amministrativa
dell'istituto in
stretta relazione con la
progettazione
didattica.
i Consigli di Interclasse della
scuola
primaria, cui spetta il compito
di
progettare, organizzare,
verificare,
controllare e valutare la vita
didattica dei moduli di
competenza.
i Consigli di Classe della scuola
secondaria di primo grado, cui spetta
il compito di progettare, organizzare,
verificare, controllare e valutare la
vita didattica delle classi di
competenza.
L’ORARIO DELLE LEZIONI E IL FUNZIONAMENTO
•
Le scuole primarie
La Scuola Primaria del nostro Istituto propone, alla propria
utenza, l’organizzazione oraria prevista dall’art. 4 del D.L. 01
settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni nella
legge 30 ottobre 2008, n. 169, che prevede la seguente
articolazione:
• orario di 30 ore settimanali (MESSERCOLA-CERVINO)
• tempo pieno a 40 ore settimanali (FORCHIA).
La scuola adotta il modello organizzativo scelto dalla
maggioranza dei genitori.
Il modello orario che verrà adottato per la classe prima avrà
validità per l’intera frequenza del quinquennio.
Prospetto Orario Settimanale
Modello organizzativo a 30 ore dal Lunedì al sabato
dalle ore 8,30
alle ore 13,30
Modello organizzativo a 40 ore dal lunedì al venerdì
dalle ore 8,30
alle ore 16,30
E’ previsto un intervallo di 15 minuti durante la mattina dalle ore 10
alle ore 10,15.
E’ prevista la pausa mensa dalle ore 12,30 alle ore 13,30.
• La scuola secondaria di primo grado
CORSO A B e D
Dalle ore 8,15 alle ore 13,15
L'orario delle lezioni è distribuito su 6 giorni settimanali, con
29 ore curriculari più 1 ora di approfondimento disciplinare.
CORSO C a tempo prolungato
Ore 8,15 – 17,15
Ore 8,15 – 13,15
lunedì e mercoledì
martedì, giovedì, venerdì e sabato
CORSO
A addelle
indirizzo
musicale
Corso A, ad Indirizzo
Musicale
(strumenti
insegnati,pianoforte,
violino, con
L’orario
lezioni
è distribuito
su 6 giorni settimanali,
chitarra, flauto):
I-II-III
Orelunedì
13.20 – 17.20
dal lunedì al venerdì
Ore
13.20 – 17.20
dal
al venerdì
Ad indiriccc
• L'ORGANIZZAZIONE
Per tutte le classi vengono proposte:
1. le attività curriculari: vale a dire le attività scolastiche di base che ogni
docente esplica secondo la disciplina di appartenenza;
2. le attività didattiche interdisciplinari: vale a dire le attività che corrispondono
ad argomenti trattati da più docenti;
3. le attività personalizzate: vale a dire quelle programmate per attività di
recupero, sostegno, approfondimento.
L E RISORSE PROFESSIONALI
• IDocenti
.
La funzione
docente si realizza attraverso il processo di insegnamento/apprendimento,
volto a promuovere l'educazione e l'istruzione degli alunni.
Essa si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti.
• Il Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico, in coerenza con il profilo delineato nell'art. 25
del D, Lgs. 165/2001 e nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali, assicura il funzionamento generale dell'unità scolastica,
nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e
formazione, promuove e sviluppa l'autonomia sul piano gestionale e
didattico, promuove l'esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati,
quali il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà d'insegnamento
dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie.
• Il Docente Vicario
Al Docente Vicario spetta il compito di sostituzione del Dirigente Scolastico in tutte le
sue funzioni.
• I Responsabili di Plesso
Ai Responsabili di Plesso spetta il compito di organizzazione, coordinamento e
gestione del plesso loro assegnato.
• Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
In stretta collaborazione con il dirigente scolastico vengono affidate a questa
figura di riferimento la cura dei servizi amministrativi e contabili e la gestione
dei beni mobili e immobili della scuola.
• Il Personale ATA
E' il personale non docente della scuola, costituito, oltre che dal direttore dei servizi
generali e amministrativi, dagli Assistenti Amministrativi ( in numero
variabile a seconda dell'organico) e dai Collaboratori Scolastici (anch'essi di
numero variabile a seconda dell'organico).
• Altre figure di riferimento
Nella scuola ci sono anche altre figure di riferimento, in parte istituzionali, in parte
identificate annualmente, all'atto della progettazione della vita didattico-educativa
operata dal Collegio dei Docenti all'inizio dell'anno scolastico.
GLI EDIFICI, GLI SPAZI, LE ATTREZZATURE
LIM
IL CURRICOLO
•
•
•
•
•
•
•
GLI OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI D'ISTITUTO
Agevolare l’acquisizione dei saperi ed adeguare l’offerta scolastica alle esigenze degli alunni
ed al contesto sociale ed ambientale, rendendo più varia, articolata e flessibile l’Offerta
Formativa ed utilizzando nella didattica, metodologie diverse ed innovative.
Migliorare la qualità ed il livello delle prestazioni scolastiche offrendo un’adeguata risposta
ai bisogni degli alunni e puntando all’acquisizione di standard cognitivi più elevati.
Puntare al conseguimento da parte degli alunni, di autonomia, di capacità critica e di un
efficace metodo di studio.
Accentuare la funzione valutativa, per un efficace controllo e regolazione dei processi
formativi, mediante una maggiore frequenza e scientificità delle operazioni di verifica .
Adempiere ai termini ed ai vincoli del “contratto formativo”, di fatto stipulato tra tutti gli
agenti concorrenti alla formazione ( alunni, genitori, docenti ), garantendo trasparenza e
partecipazione ai processi di formazione, orientamento e valutazione.
Rendere l’Istituto un centro attivamente integrato nella realtà territoriale, sviluppando, in
collaborazione con altri enti, la progettualità riguardo ad iniziative culturali, formative ed
informative.
• Promuovere l’aggiornamento professionale soprattutto del personale scolastico
in rapporto ai nuovi scenari dell’autonomia ed allo sviluppo di nuove tecnologie
didattiche e formative.
• curricolo disciplinare
Gli obiettivi e i contenuti specifici di ogni disciplina sono illustrati nelle
programmazioni didattiche annuali .
La programmazione educativa e didattica, elaborata dal Collegio Docenti,
costituisce la base sulla quale i docenti definiscono i percorsi didattici
formativi, correlati agli obiettivi e alle finalità delle Indicazioni Nazionali.
In ottemperanza a quanto definito dal Collegio, il Consiglio di Classe elabora il
suo percorso formativo su una traccia predisposta di
progetto
educativo-didattico.
Il progetto educativo-didattico della classe si articola
- Situazione di Partenza e Fasce di Livello.
- Obiettivi Didattico-Disciplinari.
- Metodi e Strumenti.
- Verifiche e Valutazioni.
- Contenuti.
- Attività di Recupero, Sostegno e Approfondimento.
- Programmazione per gli alunni diversamente abili.
nei seguenti punti:
• criteri di verifica, misurazione, valutazione
In riferimento al Decreto - legge n 137 del 1 settembre 2008, art. 3, questa istituzione scolastica
intende precisare il significato del processo di valutazione dell’alunno.
Secondo le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione,
la valutazione, la cui responsabilità compete ai docenti, precede, accompagna e segue i percorsi
curricolari.
La valutazione si presenta, quindi, come un’azione che risponde non tanto a un’istanza
certificativa quanto a un’esigenza formativa. La pratica valutativa si pone all’inizio di un
percorso
per poter rilevare una situazione di partenza e approntare, di conseguenza, un adeguato
itinerario di apprendimento personalizzato per il recupero, il consolidamento e il
potenziamento delle abilità; in itinere permette un bilancio del processo di apprendimento
per stimolare un continuo miglioramento, attraverso strategie didattiche e metodologiche
centrate sull’alunno; infine può fornire indicazioni orientative per favorire l’espressione di
tutte le potenzialità in qualsiasi contesto.
La valutazione assume una
preminente funzione formativa: si può parlare, quindi, non
solo di valutazione dell’
apprendimento, ma soprattutto di valutazione per
l’apprendimento. La funzione
della valutazione è, quindi, quella di cogliere le dinamiche dei
processi formativi
distinguendo tra la verifica, intesa come misurazione il più
possibile oggettiva del
profitto e delle abilità acquisite dall’alunno, e la valutazione, intesa
come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dall’educazione nella personalità dell’alunno, in
senso formativo e di sviluppo globale.
• Criteri di valutazione del comportamento
In riferimento al Decreto - legge n 137 del 1 settembre 2008, art. 2, la valutazione del
comportamento è espressa in decimi per la Scuola Secondaria di Primo Grado, mentre per la
Scuola Primaria, rimanendo invariata la normativa, si procede con il Giudizio Sintetico.
Il comportamento sarà valutato in modo specifico in
relazione ai seguenti criteri:
- capacità di autocontrollo;
- capacità di comunicare e interagire con gli altri:
- rispetto delle regole;
- partecipazione alle attività ed agli interventi educativi
realizzati dall’ Istituzione scolastica anche fuori dalla
propria sede.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli
apprendimenti nelle diverse discipline, alla complessiva valutazione dello Studente. La
valutazione del comportamento - espressa (se necessario anche a maggioranza) in
sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe - corrispondente ad una votazione
inferiore ai sei decimi, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo e
all’esame conclusivo del ciclo.
ALTRI ELEMENTI SIGNIFICATIVI
• LA CONTINUITÀ
L’Istituto Comprensivo E.FERMI riconosce l’unitarietà del percorso formativo, che deve
tendere allo sviluppo armonico dell’alunno e alla costruzione della sua identità.
La legge 148/1990 di riforma della Scuola Primaria, infatti, afferma, nelle Finalità Generali, che:
“…la scuola Primaria, anche mediante forme di raccordo pedagogico curricolare e organizzativo
con scuola Dell’infanzia e la scuola Secondaria di Primo Grado, contribuisce a realizzare la
continuità del processo educativo…”, prevedendo l’elaborazione di piani d’intervento mirati a
promuovere la continuità, attraverso una progettazione intenzionale ed organizzata di “azioni
positive”.
Inoltre, la legge 53/2003 di riforma del Sistema Scolastico ribadisce che: “ La scuola Primaria (…)
è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell’Infanzia (…) e in due periodi didattici
biennali…” e che “ Il primo ciclo dell’istruzione è costituito dalla scuola Primaria e dalla scuola
Secondaria di Primo Grado (…). Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in
cui si realizza il diritto–dovere all’istruzione e formazione.”
La “continuità” del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo
secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e
riconosca la specificità educativa dell’azione di ciascun ordine di scuola.
• Elementi e forme della continuità
Il raccordo tra le scuole si attua attraverso le seguenti azioni:
a) La comunicazione dei dati e delle informazioni sull’alunno,
acquisiti anche in collaborazione con la famiglia;
b) Il coordinamento dei curricoli, soprattutto degli anni iniziali e
terminali, tenendo in particolare considerazione gli specifici
obiettivi e gli stili educativi;
c) Le indicazioni relative ai criteri per la formazione delle classi;
d) La predisposizione di un sistema di verifiche per
l’accertamento comune dei
risultati, connesso con l’impostazione progettuale dell’attività
didattica;
e) L’elaborazione di interventi mirati per la messa in atto di
laboratori adeguati alle diverse fasce d’età;
•
Integrazione degli alunni diversamente abili e/o in situazione di disagio sociale
La scuola, in quanto istituzione, ha il compito di garantire l'istruzione e l'educazione
per tutti e si trova a interagire con la famiglia, con i servizi presenti sul territorio e con
la comunità sociale per attivare tutte le opportunità educative utili al raggiungimento
dell'obiettivo. Si preoccupa di
garantire una forma di "ecologia" interpersonale e ambientale, quale strumento
indispensabile per una serena integrazione.
• Commissione GLH
All'interno dell'istituto opera una commissione GLH (Gruppo Lavoro Handicap) per il
raccordo e il
coordinamento delle attività relative agli alunni DA, DSA e DNSA. Essa è così
costituita:
- insegnanti di sostegno;
- insegnanti della classe;
- eventuali assistenti educatori;
- genitori;
- rappresentati dei comuni e delle ASL;
- insegnante incaricato di funzione strumentale.
• Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.)
La scuola ha l'obbligo di elaborare il profilo dinamico funzionale per ogni
alunno "h":
- la stesura di tale profilo coinvolge tutti gli operatori della scuola interessati
al problema (il gruppo di lavoro, gli insegnanti dell’èquipe per la scuola
primaria, l'insegnante di sostegno,
l'assistente educatore, l'istruttore tecnico, l'insegnante funzione/obiettivo);
• Ambiti di intervento
Gli ambiti prevalenti di intervento possono essere sintetizzati come segue:
- prevenzione delle difficoltà di relazione e/o di apprendimento
- coordinamento degli interventi nel processo di integrazione
- continuità del processo educativo nella scuola di base
- interventi a favore degli alunni stranieri (e/o nomadi temporanei) presenti
nell'istituto
.
I SOGGETTI
COINVOLTI
• ORIENTAMENTO
ALUNNO
SCUOLA
TERRITORIO
PROGETTO “ORIENTAMENTO”
Il progetto “Orientamento” che parte dal corrente anno scolastico sarà articolato
nell’ambito del triennio e costituirà il filo conduttore del processo di
formazione/maturazione di ogni allievo.
Mirato alla conoscenza di sé - della realtà di appartenenza - del sistema scolastico
formativo - del mondo del lavoro; finalizzato alla capacità di autovalutazione/’autoorientamento in vista di un consapevole progetto del proprio futuro, riveste una
funzione di carattere formativo che offre occasioni di sviluppo della personalità
dell’allievo in tutte le direzioni:
- Orientamento in entrata.
- Orientamento conoscitivo.
- Attivazione di un percorso didattico-formativo.
- Orientamento in uscita.
• Uscite didattiche
Come da regolamento, nella Scuola dell’Infanzia è prevista un’ uscita didattica di mezza giornata
presso il Comune di appartenenza e /o Comuni limitrofi.
Nella Scuola Primaria sono previste per le classi I, II e III una visita guidata di mezza giornata e
per le IV e V classi una visita guidata di mezza giornata e una di intera giornata.
Nella Scuola Secondaria di primo grado sono previste:
-per le classi I e II una visita guidata di mezza giornata e una di intera giornata.
-per le classi III due visite guidate di mezza giornata e un viaggio d'istruzione di cinque giorni.
I genitori saranno messi a conoscenza delle attività nel corso del primo incontro dei consigli di
classe. Le visite Istituzionali saranno effettuate previo consenso da parte degli Enti preposti.
Il Consiglio d’Istituto dovrà deliberare su tutte le uscite programmate.
Per una positiva riuscita delle attività bisognerà attenersi alle seguenti indicazioni:
Le visite guidate e i viaggi d'istruzione potranno avere luogo solo se c’è un numero adeguato di
partecipanti
gli alunni produrranno autorizzazione scritta a firma del genitore responsabile.
La contribuzione economica richiesta alle famiglie interessate non dovrà essere di entità tale da
determinare situazioni discriminatorie, considerando che le attività rivestono carattere didattico
formativo all'interno della scuola.
Gli alunni che non partecipano alle gite scolastiche sono tenuti a seguire regolarmente le lezioni in
classe.
Le scolaresche dovranno essere accompagnate dagli insegnanti titolari della classe o che operano
nella Scuola in proporzione di uno ogni 10 e /o 15 alunni per ogni alunno diversamente abile sarà
presente il docente di sostegno e in caso eccezionale la presenza di un genitore (previa richiesta
scritta e accettazione del Dirigente Scolastico).
gli insegnanti accompagnatori dovranno sottoscrivere dichiarazione di responsabilità.
INFANZIACERVINO/MESSERCOLA
Progetto di natale
PRIMARIA MESSERCOLA
I sapori del mio territorio
PRIMARIA CERVINO
Un libro per amico
PRIMARIA FORCHIA
La Divina Commedia in musica
SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
Alfabetizzazione musicale
“ Coro voci bianche”
“ Musica d’insieme “
“Corso di chitarra “
“ Il giornale d’istituto “
“ In cucina per crescere “
Progetti PON 2007 2013
Competenze per lo sviluppo(FSE) Ambienti per
l’apprendimento(FESR)
LABORATORIO
LABORATORIO
TITOLO
ORDINE DI SCUOLA
INGLESE
Our future is English
PRIMARIA
INGLESE
Our future is English
PRIMARIA
INGLESE
Our future is English
PRIMARIA
INGLESE
Our future is English
PRIMARIA
ITALIANO
Giochiamo con la grammatica
PRIMARIA
INGLESE
Englich Sky at night,scheperd’s delight
SECONDARIA
FRANCESE
On y va!.... A la certification
SECONDARIA
SPAGNOLO
Una vuelta por….. ‘El cervantes’
SECONDARIA
Diamo i numeri
SECONDARIA
MATEMATICA
CONSIDERAZIONI FINALI
L'esperienza di attività progettuale maturata
negli anni precedenti ha permesso di
evidenziare come la forte motivazione e
l'impegno dimostrati da tutti gli insegnanti che
hanno partecipato alle attività extracurriculari
siano stati determinanti per rendere la
nostra Scuola una delle più attive del territorio,
anche se la nostra Scuola non è
sicuramente tra quelle meglio attrezzate e
l'esistenza di più plessi rende spesso non
agevole l'operatività.
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