...

Il Riutilizzo degli Scarti Verdi dei Vivai Paolo

by user

on
Category: Documents
9

views

Report

Comments

Transcript

Il Riutilizzo degli Scarti Verdi dei Vivai Paolo
Il Riutilizzo degli Scarti Verdi dei Vivai
Paolo Marzialetti - Ce.Spe.Vi.
Centro Sperimentale Vivaismo di Pistoia
Energie Rinnovabili ed Efficienza Energetica - Un Volano per lo Sviluppo Economico Pistoiese?
Pistoia, 24 Marzo 2010
Estensione del vivaismo pistoiese
Oltre 1.500 aziende
4.500 ha di cui:
circa 3.500 ha
vivai di pieno campo
8 Km
circa 1.000 ha
vivai di vasetteria
Carta del vivaismo
(Provincia di Pistoia)
8 Km
Evoluzione delle
superfici vivaistiche
Scarti verdi dei vivai pistoiesi
Una volta il vivaio di pieno campo
produceva volumi inferiori di
scarti, composti in prevalenza da
materiali legnosi: piante secche di
grosse dimensioni e notevoli
quantità di potature.
La loro gestione era più semplice.
Con il rilevante sviluppo della coltura
in contenitore adesso abbiamo maggiori
quantità di scarti, con una prevalenza
di terriccio e svasature sulla componente
vegetale (le potature sono poco
consistenti).
E’ opportuno riciclare questo materiale.
Quantità degli scarti verdi
Stima dei quantitativi prodotti (in peso):
 un vivaio di pieno campo intorno alle 2-3 t/ha all’anno
 un vivaio in contenitore dalle 10 alle 12 t/ha all’anno
(dipende molto anche dalle annate …)
Quindi:
 vivai di pieno campo circa 3500 ettari = 8.750 t.
 vivai in contenitore intorno a 1000 ettari = 11.000 t.
In totale si stimano circa 20.000 t all’anno di scarti verdi.
(assumendo un peso di 250 kg/m3 =80.000 m3 - di 500 kg/m3 =40.000 m3)
Qualità degli scarti verdi
Gli scarti verdi sono un ammasso indifferenziato di terra delle zolle e parti
legnose di piante, terriccio delle svasature, piante secche e potature
Secondo una stima di massima:
 la parte di terra e terriccio potrebbe
aggirarsi intorno all’70-80% (14.000-16.000 t)
 la parte vegetale e legnosa sarebbe solo il 20-30% (4.000-6.000 t)
Riutilizzo di terra e terriccio
La parte terra e terriccio, è facile da recuperare con una macinatura
grossolana ed una semplice vagliatura (non necessita di compostaggio)
Potrà essere utilmente miscelata tal quale al substrato colturale per i vasi
andando a diminuire l’impiego di torba (che non è una risorsa rinnovabile)
Recuperato questo abbiamo risolto già il 70-80% del problema scarti verdi
Riutilizzo della parte vegetale
La parte legnosa e vegetale, (il restante 20-30%) può andare a:
• compostaggio (sicuramente l'uso più difficile e complesso, che scartiamo)
• biomassa per la combustione (soluzione più semplice e pratica, preferita)
Basta passare i residui vegetali in
una cippatrice, ed eventualmente
lasciarli essiccare per un po’, che
saranno pronti per essere usati in un
bruciatore ... con diversi utilizzi.
In alternativa potrebbe essere
impiegata come biomassa per la
produzione di pellets da materiali
riciclati, che si stanno diffondendo
molto per il loro risvolto ecologico.
Impianto riciclaggio scarti verdi
Organizzare un’attività di riciclaggio interna degli scarti verdi è
sicuramente più facile per le grandi aziende vivaistiche, che dispongono
di maggiori quantitativi, organizzazione aziendale e possono investire in
macchine e attrezzature dedicate con un buon ritorno.
Le piccole e medie aziende vivaistiche hanno certamente più difficoltà a
gestire un’attività del genere, perché il quantitativo di scarti è ridotto.
Pertanto questa attività dovrebbe essere gestita in maniera consortile.
Va detto poi che in definitiva, anche le grandi aziende vivaistiche
preferiscono la gestione consortile, per sgravarsi di una processo che
sottrae spazi e risorse e per semplificare la loro organizzazione interna.
La Cooperativa “Il Balzo”
E’ una società cooperativa agricola nata allo
scopo di dare soluzione al problema del
riutilizzo degli scarti verdi dei vivai, che
sono divenuti un’autentica emergenza per
questo settore produttivo.
Costituita il 30 aprile 2009 da una
rappresentanza di vivaisti, ma sostenuta da
tantissimi altri già pronti ad associarsi.
Ha sede presso il Ce.Spe.Vi. e si occuperà
prevalentemente di raccogliere, lavorare e
riciclare gli scarti verdi dei soci.
Giornata dimostrativa settembre 2009
Manifestazione promossa dall’ARSIA-Regione Toscana nell’ambito
della “Rete dei Poli Toscani per il Collaudo e il Trasferimento
dell’Innovazione”, per affrontare il problema degli scarti verdi.
Organizzata dalla cooperativa di vivaisti “IL BALZO”, che si
occupa di raccogliere, lavorare e riciclare gli scarti verdi dei soci.
Inoltre condotta in collaborazione con il Prof. Marco Vieri del
DIAF "Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale"
dell'Università di Firenze, che svolge ricerche su questo tema.
Riutilizzo degli scarti verdi
Utilizzo della biomassa
Una volta separato il terriccio e riciclato nei substrati aziendali, è stato
proposto di utilizzare la biomassa recuperata per alimentare impianti di
cogenerazione, per la produzione di energia elettrica ed acqua calda.
Per sfruttare un impianto del genere serve un’utenza che impieghi
contemporaneamente, oltre all’energia elettrica, anche grandi quantità di
acqua calda: ad esempio il nuovo Ospedale che sorgerà vicino al Centro!
Impianto a biomasse per l’Ospedale
L’impianto di cogenerazione a biomasse si inserirebbe perfettamente
nella filosofia del nuovo Ospedale: basato su risparmio energetico,
energie rinnovabili e ridotto impatto ambientale,
Costituirebbe anche un segnale che c’è attenzione alle tematiche del
riciclo e della valorizzazione di materiali di scarto, per trasformarli in
una nuove risorse da mettere a disposizione della collettività.
Altre iniziative analoghe …
Un’opportunità di business ecologico!
Produrre energia dalla combustione delle
biomasse significa impiegare risorse
rinnovabili. Un ciclo naturale che rilascia
in atmosfera solo la CO2 fissata durante
la crescita delle piante.
Se in più si tratta di materiali di scarto
che vengono così valorizzati e riutilizzati
abbiamo un doppio vantaggio!
Il settore di applicazione
delle biomasse a scopi
energetici avrà un forte
sviluppo nei prossimi anni.
Anche la Regione Toscana
lo considera un pilastro
delle proprie politiche
energetiche e lo incentiva.
Problemi di carattere normativo
La direttiva 2008/98/CE, che purtroppo è ancora in corso
di recepimento, rinnova la disciplina del settore dei rifiuti
promuovendo il riciclo ed il riutilizzo di tutti i materiali di
scarto, al fine di allentare la pressione sulle discariche.
Per questo motivo ci sono ancora numerosi ostacoli, spesso solo di
interpretazione normativa, per avviare una attività di recupero degli
scarti vegetali delle attività agricole e ad essa connesse.
Deliberazione di Giunta Provinciale N. 9 del 13/01/2009
DEFINIZIONE DELLE CONDIZIONI DI ESCLUSIONE
DELLE POTATURE E SCARTI VEGETALI (BIOMASSE)
DALL’ AMBITO DI APPLICAZIONI DEI RIFIUTI E LORO
INCLUSIONE NEL REGIME DEI COMBUSTIBILI
Questo provvedimento è un primo passo nella direzione
auspicata e chiediamo che venga presto seguito dagli altri.
Attività già avviate con profitto
A Lavoria, tra le province di Pisa e Livorno un agricoltore gestisce da
alcuni anni un’attività di riciclo degli scarti agricoli per produzione di
biomassa ed energia elettrica, sia con impianti di terzi che in proprio.
L’attività viene periodicamente controllata dalle autorità competenti senza
problemi di sorta e si sta ampliando, vista la grande richiesta del servizio.
Conclusione
Auspichiamo pertanto che dalla soluzione del problema degli scarti
verdi dei vivai possano derivare tutta una serie di vantaggi:
- il riutilizzo di risorse non rinnovabili come le torbe dei terricci
- la produzione di energia pulita da risorse rinnovabili e di recupero
Questo sarà quindi un modo virtuoso di valorizzare dei materiali di
scarto, trasformandoli in nuove risorse, sia a beneficio delle aziende
vivaistiche che del nostro ambiente e di tutta la collettività !
Grazie per l’attenzione!
Fly UP