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Energia solare
Energia solare Il sole e lo spettro solare Posizione e moto del sole Le prime determinazioni sul moto del sole furono ottenute da W.Herschel nel 1783: • • • Moto rettilineo verso l’apice (punto della costellazione di Ercole) alla velocità di circa 20 m/s ; Moto di rivoluzione attorno al centro della galassia ad una velocità di circa 230 km/s Moto di rotazione attorno al proprio asse (inclinato di 7° sul piano dell’ellittica) con velocità di rotazione piuttosto bassa (2 km/s all’equatore) e variabile con la latitudine (possibile dato che il sole si trova allo stato fluido). Struttura interna MOTO COMPLESSIVO = MOTO SPIRALOIDEO Il sole è in equilibrio meccanico per l’effetto dell’azione di due insiemi di forze contrastanti: • • Pressione dei fluidi che tendono a spingere le masse verso lo spazio esterno; Forza di gravitazione che spinge le masse fluide verso il centro di gravità. È presente anche un terzo insieme di forze, di entità ridotta ma paragonabile alle precedenti: Pressione di radiazione Tende a spingere le masse fluide verso l’esterno Dovuto all’azione dei fenomeni quantistici di assorbimento di radiazione Il sole e lo spettro solare • • • Strati Strato interno: diametro 500.000 km (80% del raggio nominale alla fotosfera); Strato in cui avviene il fenomeno principale della generazione d’energia; Il trasporto d’energia avviene per irraggiamento. Strato convettivo: diametro 150.000 km (si arriva a coprire la quasi totalità del raggio nominale alla fotosfera); La trasmissione del calore avviene per fenomenni di tipo convettivo. Fotosfera, cromosfera e corona = atmosfera solare Struttura interna Fotosfera (Emette gran parte della potenza raggiante solare) o Spessore di circa 500 km; o Temperatura superficiale = 5.875 K (leggi del corpo nero); o Irradiamento integrale = 63.500 kW/m2. Cromosfera o T = 4.000 K (colore rossastro); o Spessore medio di 7000 ÷10.000 km. Corona o Può estendersi a distanze dal centro del sole dell’ordine di dieci volte il raggio. Il sole e lo spettro solare Emissione del sole Emissione fotosferica Raggio medio della terra pari a circa 6,37 x 106 m Superficie di captazione Si = 1,27 x 1014 m2 Riesce ad intercettare meno di 1/109 dell’energia solare emessa Valore enorme se confrontato con la scala delle energie per i fabbisogni umani Densità energetica incidente Potenza totale intercettata = = 1.350 W/m2 1,71 x 1011 MW Il sole e lo spettro solare Energie derivate dall’energia solare Energia termica derivante dalla combustione del legno; Energia termica derivante dalla combustione di carbone, idrocarburi, gas naturale; Energia idroelettrica; Energia Eolica; Energia del moto ondoso. La costante solare Intensità media della radiazione solare incidente in direzione normale ad una superficie posta al di fuori dell’atmosfera terrestre w0 = 1.353 W/m2 (corrispondente alla distanza media Terra – Sole) Variazioni di w nel corso dell’anno (variazione della distanza reale Terra – Sole: Data radiazione solare (W/m2) Data radiazione solare (W/m2) 1 Gennaio 1399 1 Luglio 1309 4 Gennaio 1399 3 Luglio 1309 1 Febbraio 1393 1 Agosto 1313 1 Marzo 1378 1 Settembre 1329 1 Aprile 1355 1 Ottobre 1350 4 Aprile 1353 5 Ottobre 1353 1 Maggio 1332 1 Novembre 1374 1 Giugno 1316 1 Dicembre 1392 Distribuzione spettrale dell’energia solare Distribuzione spettrale dell’energia raggiante solare esternamente all’atmosfera terrestre. w() (W/m2) w (da zero a ) w() (W/m2) w (da zero a ) 0.15 0.07 0.008 0.65 1511 562.2 0.20 10.7 0.11 0.70 1369 634.3 0.25 70.4 2.63 0.75 1235 699.4 0.30 514 16.38 0.80 1109 758.0 0.35 1093 61.11 0.90 891 857.4 0.40 1429 118.1 1.00 748 940.2 0.45 2006 204.9 1.50 288 1172 0.46 2066 225.3 2.00 103 1265 0.50 1942 305.8 5.00 3.79 1346 0.55 1725 397.5 10.00 0.24 1352 0.60 1666 482.8 1000 zero 1353 () (W/m2) () (W/m2) Distribuzione spettrale dell’energia solare w() [W/m2] [] m=0 m=1 m=4 m=7 m=10 0.15 0.07 zero zero zero zero 0.20 10.7 zero zero zero zero 0.25 70.4 zero zero zero zero 0.30 514 4.1 zero zero zero 0.35 1093 481 40.8 3.5 0.3 0.40 1429 850 179 37.6 7.9 0.45 2006 1388 460 153 50.6 0.50 1942 1451 606 253 106 0.55 1725 1337 622 289 135 0.60 1666 1320 656 326 162 0.65 1511 1257 724 417 240 0.70 1369 1175 744 471 298 0.75 1235 1077 713 473 313 0.80 1109 981 679 470 326 0.90 891 449 184 92.3 50.0 1.00 748 580 354 224 144 1.50 288 151 88.3 60.2 39.4 2.00 103 69.9 36.1 17.9 6.5 5.00 3.79 2.78 1.71 1.00 0.54 10.00 0.24 zero zero zero zero 1000 zero zero zero zero zero Distribuzione spettrale dell’energia raggiante solare sulla superficie terrestre per diversi valori della massa d’aria. Disponibilità di energia solare sulla superficie terrestre L'energia solare disponibile sulla superficie terrestre è fortemente discontinua ed irregolare per le seguenti ragioni: Alternanza del giorno con la notte; Variazione della posizione del Sole nel cielo e quindi variazione sia della massa d'aria attraversata che dell'angolo di incidenza; Dipendenza del coefficiente di trasparenza dell'atmosfera per l'energia raggiante solare dalla composizione dell'aria (vapor d'acqua e inquinamento); Le condizioni astronomiche e climatologiche si modificano nel corso delle stagioni; La massa d'aria attraversata dalla radiazione solare varia in funzione dell'altitudine sul livello del mare; Gran parte dei parametri citati sono influenzati dalla posizione geografica della località considerata. Stime di disponibilità di energia solare Non sempre sono disponibili misure dirette della radiazione solare per la località in esame, occorre allora supplire mediante il ricorso a modelli di calcolo semplificati: I=ID+Id+Ia ID= radiazione diretta, attraversa il cielo senza essere deviata; Id= radiazione diffusa dall’atmosfera; Ia= radiazione di albedo o rinvio multiplo, relative al contesto (corpi limitrofi, etc…). In termini percentuali la totalità della radiazione incidente extraatmosferica (con annuale media del 50%), viene nel modo Lacopertura componente diretta dà il del suocielo massimo apporto allaripartita radiazione totaleseguente: nelle ore centrali della giornata. In caso di oscuramento totale del cielo il suo contributo è •30% raggiunge praticamente nullo.la terra come radiazione diretta; •17% raggiunge la terra come radiazione diffusa; •14% assorbito dai costituenti atmosferici, in particolare vapore acqueo; •9% perduto verso lo spazio in conseguenza della diffusione dell’atmosfera; •30% rinviato nello spazio, di cui il 24% dalla parte superiore delle nubi ed il 6% dalla superficie terrestre. Diffusività È responsabile delle differenze dell’intensità di radiazione che si producono nel cielo, riconoscibile nel visibile dalla differenze di luminanza. E’ una funzione continua di ed è causata dall’intercettazione della radiazione solare da parte delle molecole d’aria, aerosol e vapor d’acqua disperse nell’atmosfera ( )diff ( p )760 ( )polv 800 ( p= pressione = concentrazione particelle g= quantità d’acqua precipitabile m= massa d’aria g ) 20 acqua m Assorbimento È rappresentabile con una funzione discontinua di che dipende principalmente dalla quantità e dalla temperatura delle molecole asimmetriche, in particolare della CO2 ed H2O presenti nell’atmosfera. Le bande di assorbimento dei componenti atmosferici dell’infrarosso risultano: la CO2 ha un massimo per = 2.71m; il vapore acqueo ha un forte assorbimento in quasi tutto l’infrarosso; HDO, l’acqua pesante (H e Deuterio) ha alto assorbimento tra 3-9 m. N e O2 assorbono nei raggi X; l’ozono O3 assorbe la radiazione ultravioletta, creando un vero e proprio schermo protettivo. ( ) ass = ( ) O ( ) H O ( ) CO 3 2 2 Parametri fondamentali relativi all’energia solare Angolo di incidenza Potenza ed Energia disponibili Angolo d’incidenza Per mezzo delle informazioni geografico - astronomiche si individua la posizione del Sole nel cielo e si determina l'angolo di incidenza della radiazione solare sulla superficie interessata zenit: è il punto d'intersezione della sfera celeste con la verticale passante per l'osservatore; nadir: è il punto della sfera celeste diametralmente opposto allo zenit; poli celesti: sono gli zenit dei poli terrestri; equatore celeste: è il cerchio massimo appartenente alla sfera celeste e normale all'asse terrestre; cerchio orario: è il cerchio massimo appartenente alla sfera celeste, normale all'equatore celeste e passante per il Sole; meridiano: è il cerchio massimo appartenente alla sfera celeste che passa per i poli celesti e per lo zenit dell'osservatore. Angolo d’incidenza La posizione del Sole sulla sfera celeste è individuata dal valore assunto dagli angoli solari, i quali sono così definiti: , altitudine , azimut , declinazione sinla retta sincongiungente L + cos il punto cos h èsin l'angolo=che di osservazione con il Sole forma con il piano orizzontale; cos L sin h cos cheil meridiano passante per il punto di èsin l'angolo osservazione forma con il cerchio passante per il cos punto di osservazione, il suo zenit ed il Sole; èl'angolo che la sin congiungente il punto di 23 , 45 ( 0 . 9856 d ) osservazione con il Sole forma con il piano m h, angolo orario èhl'angolo che il meridiano passante per il punto di osservazione forma con il cerchio orario. 4 Il diametro della Terra è estremamente piccolo rispetto alla distanza Terra – Sole; equatoriale; è praticamente indipendente dalla posizione del punto di osservazione sulla superficie terrestre e dipende soltanto dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole; Considerando un unico valore della declinazione per tutta la superficie terrestre, per il suo calcolo può utilizzarsi la formula: Angolo d’incidenza Si consideri una superficie piana rivolta verso Sud e formante un angolo con il declinazione solare piano orizzontale; sia i l'angolo formato dalla radiazione incidente con la normale alla superficie: l'angolo i può calcolarsi con la formula: Equatore cos i C1 sin C2 cos cos h Direzione dei raggi solari h = angolo orario In cui: Traiettoria giornaliera del sole Meridiano C1 cos sin L sin cos L Sole Terra C2 cos cos L sin sin L = azimut = altitudine Potenza ed Energia disponibili Sono stati svolti numerosi lavori scientifici per determinare algoritmi, a carattere semi - empirico, consentissero di correlare dati di soleggiamento La potenza Widche incidente sopra una generica isuperficie piana è data con da: l'energia raggiante incidente (prima formula di Sabbagh del 1973): HW A B ln n S W cos i 0 id n H0 = energia totale incidente in un giorno (media mensile) sopra un piano orizzontale [MJ/m2 giorno] S = valore medio mensile del numero di ore giornaliere di insolazione; n = 1, 2, 3, 4, 5, 6, 6, 5, 4, 3, 2, 1 per i mesi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 (n = 1 per il mese di gennaio, ecc.); A = 1.75 [MJ/m2 giorno]; B = 0.6 [MJ/m2 giorno]. Potenza ed Energia disponibili Valori delle ore giornaliere di insolazione S e radiazione solare totale su un Formula di Angstrom (1924), modificata da Page (1964) che tiene conto anche piano orizzontale H0 (media mensile), per diverse città italiane. della latitudine: Gennaio Febbraio STAZIONI S H0 S H0 ANCONA 2.4 4.2 3.7 7.2 BOLOGNA 2.8 4.7 3.6 6.9 BOLZANO 3.5 4.2 4.5 6.8 20.1 9.0 21.4DS F 4.7 10.3 6.2 15.8Luglio 7.7 18.3 Agosto 8.6 19.9 Settembre H H C 0 0 5.0 STAZIONI 10.2 5.7 13.5 6.6 16.2S 7.0 H 17.3 S S H H BRINDISI 4.2 5.2 5.1 7.7 5.5 ANCONA 10.5 7.1 14.9 10.4 9.1 22.1 18.1 9.5 10.019.6 19.5 7.1 CAGLIARI 4.5 6.6 4.7 8.9 6.2 BOLOGNA 12.7 7.2 16.1 9.6 9.0 20.0 19.6 8.6 GENOVA 4.1 4.6 4.5 6.6 5.4 BOLZANO 10.2 6.3 13.9 7.7 7.6 17.4 17.0 6.9 H03.7F 5.5 = 4.9 8.3 MESSINA MILANO 2.0 3.1 3.4 5.6 NAPOLI 3.8 4.9 4.5 7.0 Z 3.2 4.7 = 4.3 7.3 4.0 5.0 4.5 7.1 4.3 6.0 4.7 8.3 4.5 7.0 PESCARA PISA ROMA TORINO C,3.8D 4.9 = TRAPANI 4.5 6.6 5.2 9.1 TRIESTE 3.4 4.4 4.0 6.3 VENEZIA 2.9 4.0 3.6 6.1 Marzo Aprile Maggio S H0 S H0 S 4.7 11.2 6.7 16.5 8.6 Giugno H0 S H0 Ottobre Novembre Dicembre S H0 S H0 S H0 14.9 5.2 9.8 2.5 4.9 2.1 3.6 9.517.4 20.3 7.0 13.2 4.8 8.6 2.0 4.2 2.0 3.4 8.415.1 18.7 6.1 12.1 4.9 7.9 2.8 4.2 2.8 3.2 5.5 BRINDISI 11.0 solare 7.0 15.0 totale 8.3 18.0 11.2 19.8 incidente 10.4 9.517.9 20.4 13.7 6.6 (media 9.5 4.4 5.9 3.5 energia in8.3un giorno mensile) 5.1 CAGLIARI 9.3un 6.2 13.4 orizzontale 7.2 10.7 21.8 16.1 10.2 8.0situato 19.2 17.9 8.3 subito 14.9 6.3 10.7 4.3 6.8 3.6 sopra piano fuori dell'atmosfera terrestre [MJ/m2 giorno]; 5.2 GENOVA 9.4 6.6 13.2 8.2 9.6 19.3 16.7 8.7 9.316.7 18.5 6.8 12.4 5.5 8.3 3.5 4.7 3.6 4.3 4.8 MESSINA 10.5 6.6 15.0 8.2 10.6 19.5 18.1 10.0 8.717.4 19.1 7.9 13.2 6.1 9.4 4.3 6.1 3.3 valore medio mensile del numero di ore esprimente la durata 5.2 MILANO 10.3 6.8 14.3 8.8 9.1 18.1 17.5 8.2 9.315.5 19.2 6.0 11.8 3.9 7.0 1.7 3.3 1.5 del giorno; 4.8 0 6.6 NAPOLI 12.0 7.0 16.2 10.4 8.6 18.8 20.0 9.9 0 Z 0 9.416.4 21.8 8.1 12.7 6.4 9.1 4.1 5.5 3.0 costanti variabili con la situazione climatica; Duffie 5.5 PESCARA 10.6 arbitrarie, 6.0 13.9 6.8 10.2 19.9 16.5 9.5 7.517.4 17.7 7.4 13.2 5.7 9.1 3.6 5.4 2.7 e6.5Beckman, in alcuni calcoli da loro effettuati, hanno 12.9 7.8 16.0 9.4 PISA 10.7 19.9 19.6 9.4 10.216.9 20.8 7.5 13.6 6.0 9.2 3.5 5.2 3.0 considerato A e B costanti, ponendo A = 0.30, B = 0.34. 4.8 ROMA 10.2 6.2 14.0 7.8 10.8 22.3 17.4 9.9 8.219.5 18.2 8.1 14.9 6.4 10.6 4.1 6.2 3.3 5.0 TORINO 10.2 6.1 12.3 8.4 8.0 18.0 18.3 7.4 8.415.9 19.1 5.5 TRAPANI 11.6 21.5 10.5 19.1 TRIESTE 9.8 19.3 8.8 VENEZIA 9.6 20.0 8.7 5.1 3.9 2.5 4.0 4.0 3.9 4.8 11.7 4.5 7.8 2.9 4.5 3.2 3.9 8.6 15.4 7.0 11.1 5.4 3.0 4.2 5.7 17.3 7.1 13.1 5.8 9.2 2.8 4.7 2.8 3.8 17.1 6.9 12.8 5.3 8.6 2.5 4.1 2.7 3.4 Potenziale solare per il Comune di Perugia Media mensile della radiazione solare totale giornaliera su superficie orizzontale (cal/(giorno cm²), per la stazione di Perugia-S. Pietro, per i diversi anni del periodo 1973-1995. Anno 1973 Gen 123,9 Feb 174,1 Mar 281,2 Apr Mag 329,5 478,7 Giu 499,4 Lug 522,8 Ago 453,4 Set 353,2 Ott 252,3 Nov 153,7 Dic 113,4 311,3 Giorno medio mensile dell'energia solare484,5 incidente, valutata la307,1 135,6 202,6 294,7 316,8 420,0 463,0 533,2 356,0 208,2 154,1sia con 116,5 1975 138,1 217,5 200,1 337,1 374,7 401,9 575,6 296,9 231,9 133,1 116,0 282,2 regressione di Angstrom-Page che364,0con le medie aritmetiche 1974 1976 140,9 204,4 293,1 301,7 422,5 436,0 396,8 360,1 235,8 211,8 113,5 97,8 267,9 88,8 137,8 239,7 356,6 405,7 434,3 454,6 337,7 319,8 215,9 121,6 105,8 268,2 1978 98,5 124,7 218,6 241,1 320,0 391,7 419,9 356,6 313,7 216,7 175,2 74,8 246,0 1979 98,2 127,1 174,1 274,8 440,0 386,3 401,1 372,5 296,0 201,8 132,9 82,2 248,9 1980 83,1 205,6 207,6 283,2 264,2 367,3 415,7 359,0 326,6 185,4 105,9 83,6 240,6 1981 131,6 183,7 214,4 353,1 407,7 442,3 469,0 435,3 307,9 284,5 136,0 81,7 287,3 108,4 200,9 241,5 382,1 426,1 466,1 468,9 424,4 330,6 213,1 134,9 81,2 289,8 1983 117,9 153,9 231,0 336,7 404,6 444,5 484,7 407,6 334,7 238,6 144,1 99,9 283,2 1984 103,6 153,9 239,1 307,2 298,3 475,5 548,9 410,8 278,3 204,4 141,6 115,8 273,1 1985 114,7 160,5 237,4 351,2 417,3 491,9 531,9 490,0 406,2 245,5 119,5 110,7 306,4 1986 126,9 162,5 218,7 292,5 500,5 463,3 540,2 516,2 377,9 272,4 166,1 121,7 313,2 1987 117,6 146,9 298,2 397,9 421,9 545,3 482,2 470,6 376,6 203,3 129,1 80,5 305,8 1988 123,0 182,5 265,6 337,6 378,3 432,5 527,6 449,1 344,8 231,0 151,8 117,8 295,1 1989 149,5 201,8 305,8 253,7 456,1 437,6 407,2 437,2 323,2 262,3 150,8 121,5 292,2 1990 143,2 216,2 294,7 328,5 464,6 449,7 507,5 439,4 288,5 216,6 148,8 101,5 299,9 1991 157,4 190,9 268,1 330,8 338,6 553,7 507,4 463,0 344,7 219,5 114,2 178,0 305,5 1992 127,8 203,8 263,1 319,3 456,8 380,1 486,1 483,6 360,6 154,7 120,5 98,8 287,9 117,3 231,7 0 1994 191,4 Gen126,7 Feb 306,3 324,4 458,9 454,6 469,9 450,8 321,5 205,8 124,0 100,0 297,1 332,0 290,8 433,2 Mag461,7 502,4 Giu 469,8 Lug 300,3 Ago 241,5 Set 141,9 Ott 98,1 Nov 299,2 1995 109,7 170,9 243,4 324,5 378,2 455,9 495,9 345,2 290,9 266,5 149,1 99,0 277,4 Media 121,0 180,2 255,1 320,5 407,3 449,3 484,8 425,3 325,4 25 1977 MJ/m² al giorno 20 1982 15 10 5 1993 Mar Apr Mese H Angstom-Page 225,4 137,5 104,2 Dic H Medio 286,3 Mappe delle risorse solari Le mappe su scala globale sono state realizzate dal Centro Ricerche NASA Langley (Hampton, Virginia, USA) nell’ambito del progetto SSE (Surface Meteorology and Solar Energy). Queste sono il risultato finale di modelli, che impiegando misurazioni satellitari ed altri dati come input, sono in grado di stimare varie grandezze meteorologiche caratteristiche. In questo modo, si sono ottenuti dati anche per quelle aree remote, particolarmente nei Paesi in via di sviluppo, non dotate di stazioni di monitoraggio a terra. I dati a disposizione sono stati interpolati su di una griglia che ricopre l’intero globo terrestre, con celle aventi estensione pari ad un grado di latitudine ed uno di longitudine (68400 punti). I parametri presi in considerazione ai fini della redazione delle mappe sono: Energia radiante solare incidente in un giorno sul piano orizzontale [kWh/m2/giorno]; Energia radiante solare massima [kWh/m2/giorno]; Numero di giorni con cielo sereno (percentuale di cielo coperto inferiore al 10%); Velocità del vento [m/s]; Direzione del vento [°]; Distribuzione in frequenza della velocità del vento (negli intervalli 7-10 m/s e 1114 m/s). Mappe delle risorse solari Carta dell’energia radiante su scala mondiale (mese di gennaio) (mese di agosto) Mappe delle risorse solari Carta della massima energia radiante (mese di gennaio) (mese di agosto) Mappe delle risorse solari Energia radiante globale su piano orizzontale - valore medio annuale (Wh/m2giorno) Energia radiante globale su un piano orizzontale – valor medio annuale Tavola 1a Wh/m2/giorno © European Commission, DG - Joint Research Centre, Institute for Environment and Sustainability - Renewable Energies Unit (Photovoltaics and GIS) Pannelli piani Descrizione Materiale Trasparenza Teflon 90% Tedlar 95% Mylar 87% Sun-lite 90% Lastra di vetro: un materiale in grado di di radiazione produrre funziona da schermo l'effetto serra:raggiante emessa dalla per l'energia lastra assorbente, poiché questa molto trasparente per lunghezze energia è ininferiori gran parte distribuita su d'onda a 23m; Caratteristiche lunghezze d’onda > 34m alle fortemente assorbente (o, meglio Bassa aglidel agenti quali la resistenza trasparenza vetro è ancora, riflettente) per lunghezze atmosferici, poco robusto, basso praticamente eguale a zero. d'onda maggiori. costo limita il calore disperso per convezione, all'interno della Resistente allepoiché, alte temperature, intercapedine lastra di vetro e ingiallisce fra facilmente lastra assorbente, l'aria si trova ad Degenera rapidamente con una temperatura più elevata di l’esposizione ai raggi UV quella dell'aria esterna ed inoltre si Basso costo, durata, elevata muove solobuona per convezione naturale; temperatura protegge le parti metalliche dall'azione aggressiva degli agenti atmosferici. Pannelli piani Descrizione Lastra assorbente: un elevato coefficiente di assorbimento medio as per l'energia raggiante solare; bassa emissione specifica l alla temperatura di esercizio a a=1 Andamento ideale del coefficiente di assorbimento spettrale a del materiale perfetto per una lastra assorbente di un collettore solare 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (m) Pannelli piani Rendimento L'energia utile Eu trasferita al fluido vettore è minore dell'energia assorbita Ea; questa, a sua volta, è minore dell'energia incidente Ei . La differenza fra Ei ed Ea è dovuta a: riflessione del vetro protettivo; assorbimento del vetro protettivo; riflessione della superficie assorbente. La differenza fra Eu ed Ea è dovuta a: emissione per temperatura della superficie assorbente; convezione dalla superficie assorbente all'aria; conduzione attraverso lo strato isolante ed i collegamenti fra lastra assorbente e supporto. Pannelli piani Rendimento Wu Wi Potenza termica raccolta dal fluido vettore Potenza raggiante incidente sul collettore POTENZA ASSORBITA – POTENZA PERDUTA Wa Wc Wr Wk Wi as ts Wa = potenza assorbita Wc = potenza termica ceduta dal collettore all'aria per convezione; Wr = potenza radiante emessa dal collettore; Wk = potenza termica trasmessa dal collettore per conduzione. H 1 hr is / sis T Ta Wi Pannelli piani Rendimento Rendimento istantaneo di un pannello solare piano in funzione della differenza di temperatura per diversi valori di Wi. as = 0.9; ts = 0.9; diminuisce linearmente all'aumentare differenza della H1 = 2.5 W/m2°C; cioè della temperatura del fluido riscaldato convezione hr = 3.5 W/m2°C; dalla superficie assorbente all'aria; sis = 0.05 m; Il massimo di si verifica per T = Ta is = 0.05 W/m°C. Il rendimento diventa eguale a zero quando T raggiunge il valore massimo, che è pari a: a s t sWi Tm ax H Ta h / s T T a a t 1 H 1r hr is is is/ sis s s Wi Pannelli piani Sviluppi tecnologici: collettori a tubi evacuati Heat pipe Tubi di vetro sottovuoto ricoperti da uno strato altamente selettivo Pannelli piani Schemi d’impianto Impianto solare per la produzione di acqua calda accoppiato ad una macchina frigorifera ad assorbimento Impianto solare Impianto solare per la produzione per la produzione di acqua solare calda Impianto di acqua calda con resistenza Configurazioni per produzione conlaintegrazione elettrica impiantistiche di acqua calda elettrica addizionale ed ricorrenti con integrazione accoppiato ad integrato con una elettrica una caldaia caldaia semplice combinata istantanea o ad accumulo Pannelli piani Recenti sviluppi ENEA ed ENEL sviluppando il progetto Archimede (tecnologia dei collettori parabolico lineari accoppiati ad un ciclo combinato gas-vapore) Collettori parabolico-cilindrici Caratteristiche geometriche Sezione con piano normale all’asse focale F = fuoco della parabola; AB = corda della parabola. collettore parabolico a fuoco corto collettore parabolico a doppio specchio collettore parabolico a fuoco lungo collettore sferico Collettori parabolico-cilindrici I collettori parabolico - cilindrici presentano il vantaggio che il fluido vettore raggiunge temperature più elevate (si arriva anche a 600-700°C); a questo risultato positivo tuttavia si uniscono diversi inconvenienti, che sono: necessità di un dispositivo meccanico di orientazione della parabola in modo che questa segua il moto apparente del Sole ed i raggi solari incidano sempre in direzione normale alla corda (dispositivo a funzionamento discontinuo; necessità di una lavorazione sofisticata degli specchi parabolici, affinché il funzionamento reale approssimi quello teorico (assicurare che la geometria non si modifichi nell'arco di vita dell'impianto; per il rispetto del funzionamento ottico, l'asse del tubo deve coincidere con l'asse focale e questa situazione si deve conservare inalterata nel tempo; se i paraboloidi non sono protetti, gli agenti atmosferici sporcano gli specchi, con rapida diminuzione dell'efficienza ottica, a meno di non ricorrere a frequenti operazioni di pulizia, con incremento dei costi di gestione; a meno di non dotare i paraboloidi di un doppio movimento di orientazione, costoso e di difficile realizzazione, i raggi incidenti sono ortogonali al piano di chiusura che si appoggia sulle corde delle parabole soltanto due giorni per ogni anno. Negli altri giorni, variando l'altitudine del Sole, l'incidenza sarà obliqua. Sono dispositivi di captazione relativamente sofisticati e costosi; si prestano ad applicazioni di un certo rilievo tecnico ed economico, mentre non sembrano adatti, allo stato attuale delle tecnologia, a fasce di applicazioni meno selezionate. Collettori parabolico-cilindrici Rendimento istantaneo Wa Wc Wr Wk Wi I termini della precedente assumono forme differenti al caso di pannelli solari piani: ts as rs d H 1 hr T Ta D Wi Confrontandola con l’equazione del rendimento per pannelli piani si osserva: nei collettori parabolici si devono portare in conto le perdite dovute alla riflessione sugli specchi parabolici (compare il termine rs < 1); nei collettori parabolici non si considerano le perdite per conduzione; il termine sottrattivo è moltiplicato per il rapporto d/D, che può essere notevolmente minore di uno ed è comunque un parametro di progetto del collettore sul quale è possibile intervenire. Collettori parabolico-cilindrici Rendimento istantaneo Rendimento istantaneo di un pannello parabolico - cilindrico in funzione della differenza di temperatura per diversi valori di Wi. Rendimento collettori piani Dal confrontodegli del as andamenti = 0.9; rendimento per pannelli piani e per ts =cilindrici 0.9; si conclude pannelli parabolico che, per ottenere elevati della rsvalori = 0.9 differenza di temperatura, il ricorso ai D/d = 10 collettori concentratori è inevitabile. 0.73 valori di Si osservi chelafigura max =fornisce 2°Csi è approssimati quanto per H1difetto, = 4.0 in W/m considerato hr costante e pari ad un valore medio nel campo di temperature considerato. Confrontando la variabilità di hr con la temperatura, ovvero calcolando Wr , si otterrebbero degli andamenti del tipo di quello indicato in figura per Wi = 800 W/m2 (linea tratteggiata). Sistemi solari passivi MURO DI TROMBE Produzione di energia elettrica Evoluzione storica L'effetto fotovoltaico è osservato per la prima volta nel 1839 da Edmond Bequerel; nel 1876 Adams e Day evidenziano l'effetto fotovoltaico nel Selenio. Cellule fotografiche al Selenio (fine 800), capaci di trasformare la luce incidente in un segnale elettrico. Il rendimento di trasformazione molto basso (1 ÷ 2 %); Celle al Silicio, presentate in un articolo di Chapin, Fuller e Pearson (1954) e messe in produzione dalla Bell Telephone: il rendimento di trasformazione del 5%, ma pochi anni dopo è portato a valori del 10%. Oggi la tecnologia della conversione fotovoltaica si rivolge a tre tipi di utenze: Applicazioni aerospaziali: si utilizzano i materiali più innovativi e costosi, con rendimenti molto elevati (30% all’anno 2000); Applicazioni terrestri di tecnologia intermedia: alimentazione di piccole unità solari. Si fa uso di celle al Silicio cristallino, che raggiungono rendimenti fino al 20%, con un costo intermedio; Impiantistica tecnica e produzione di quantità molto più elevate di potenza elettrica: lo spazio per l'installazione dei pannelli è disponibile, il problema è il costo, si adoperano celle in film sottile, molto meno costose ma con rendimenti che superano di poco il 10%. Produzione di energia dielettrica Caratteristica voltamperometrica una cella Principi di funzionamento fotovoltaica commerciale per diversi valori della della coppia elettrone libero-lacuna potenza Generazione incidente W Elettrone libero i i (Ampere) 4 1000 W/mq 3 L 800 W/mq Lacuna Lacuna 600 W/mq 2 Cristallo drogato di tipo N Cristallo drogato di tipo P 400 W/mq 1 Schema circuito V (volts) 200 W/mq 0 0 10 20 Efficienza delle celle solari I motivi della bassa efficienza sono molteplici e possono essere raggruppati in quattro categorie: riflessione: non tutti i fotoni che incidono sulla cella penetrano al suo interno; fotoni troppo o poco energetici: per rompere il legame tra elettrone e nucleo è necessaria una certa energia. I fotoni troppo energetici, dissipando in calore l’energia eccedente a quella necessaria a staccare l’elettrone dal nucleo; ricombinazione: non tutte le coppie elettrone-lacuna generate vengono raccolte dal campo elettrico di giunzione e inviate al carico esterno; nel percorso dal punto di generazione verso la giunzione possono incontrare cariche di segno opposto e quindi ricombinarsi; resistenza parassite: le cariche generate e raccolte nella zona di svuotamento devono essere inviate all’esterno; l’operazione di raccolta viene effettuata dai contatti metallici, posti sul fronte e sul retro della cella; esiste una resistenza all’interfaccia che provoca una dissipazione ed una riduzione della potenza trasferita; resistenza che gli elettroni incontrano ai confini tra un grano e l’altro e, ancor più nel caso di celle al silicio amorfo, per la resistenza dovuta all’orientamento casuale dei singoli atomi. Celle disponibili e prestazioni Celle a film sottile Film fotovoltaico nei pannelli CIS Stratificazione del film al Tellurio di cadmio Sistemi fotovoltaici Schema generale di un impianto fotovoltaico CAMPO FOTOVOLTAICO (MODULI) CONVOGLIAMENTO IN SERIE E PARALLELO DELLE CONNESSIONI TRA MODULI REGOLAZIONE DI CARICA/SCARICA BATTERIA CONVERSIONE DA c.c A c.a QUADRO DI DISTRUBUZIONE GENERATORE DI SOCCORSO SERVIZI AUSILIARI INTERNI CARICO (RETE O UTENTI) Sistemi fotovoltaici Schemi particolari di alcune comuni applicazioni della conversione fotovoltaica CAMPO FOTOVOLTAICO INVERTER POMPA POMPAGGIO AZIONAM. A FREQ. VARIABILE CAMPO FOTOVOLTAICO INVERTER CASA ISOLATA CARICO OTTIMIZZATO CONTROLLO DELLA CARICA PICCOLI UTILIZ. IN c.a. (luce, frigo, tv) BATTERIA CARICO CARICO CARICO CARICO CARICO VILLAGGIO ISOLATO (Sistema ibrido fotovoltaico + Diesel) DISTRIBUZIONE IN c.a. IN BT O MT INVERTER CAMPO FOTOVOLTAICO CARICO BATTERIA DIESEL ACCUMULO CAMPO FOTOVOLTAICO INVERTER RETE CARICO IMPIANTO COLLEGATO ALLA RETE Campo fotovoltaico Il campo fotovoltaico è un insieme di moduli fotovoltaici opportunamente collegati in serie ed in parallelo in modo da realizzare le condizioni operative desiderate. Più moduli assemblati meccanicamente tra loro formano il pannello. Moduli o pannelli collegati elettricamente in serie, per ottenere la tensione nominale di generazione, formano la stringa Applicazioni Produzione centralizzata di energia elettrica; Usi domestici; Impieghi rurali ed in località remote; Applicazioni speciali; reti di protezione catodica di manufatti in c.a. oppure in ferro, di qualunque tipo; alimentazione di circuiti di allarme di eventi sismici; illuminazione di gallerie autostradali lontane dalle linee di alimentazione dell'energia elettrica; stazioni di radiocomunicazioni, ripetitori ed impianti di diverso genere inseriti in complessi sistemi di telecomunicazioni; applicazioni ricreative: campus, campeggi, ecc… Applicazioni spaziali. Impianto a torre solare Produzione di energia elettrotermosolare per mezzo di un impianto a torre solare, che prevede la trasformazione di energia solare in energia termica e poi la produzione di energia elettrica per mezzo di un ciclo termodinamico Campo di raccolta dell’energia solare Potenza Schema media della disponibile centrale Wma torre solare Solar Two Wm = A x B x C x D x Wp Wp = potenza di punta; A = coefficiente di impegno della superficie; B = coefficiente per l'alternanza giorno-notte; C = coefficiente di riduzione (variabilità delle condizioni meteorologiche); D = rendimento ottico. Costi Costo indicativo in €/W di un impianto fotovoltaico in funzione della potenza elettrica installata P (espressa in kW) nel 2012 Tariffe Fotovoltaico per classi di potenza (kWp) nel 2012 Costi Programma del Ministero dell’Ambiente nel settore fotovoltaico (2001-2004) Contributo (%) Installazioni previste (MW) Programmi Destinatari Risorse MATT e Regioni (M€) Bando nazionale (2001) Enti locali, Università 10,5 75% 1,7 Bandi regionali (2002-2003) Tutti 30 70% 6 Bandi regionali (2003-2004) Tutti 48 65% 11 Rifinanziamento Enti locali, Università 19 75% 3,2 Bando alta valenza architettonica Enti locali 1,6 85% 0,15 Fondo 598 Ambiente Piccole-medie imprese 10 60% 3 TOTALE 119,1 25,05 Impiego attuale del solare fotovoltaico in Italia Gli impianti solari fotovoltaici possono essere raggruppati nelle quattro categorie: residenze non collegate alla rete; utenze non abitative non collegate alla rete; impianti fotovoltaici distribuiti collegati alla rete; impianti fotovoltaici centralizzati collegati alla rete. Quinto conto energia Utilizzo attuale in Europa ed in Italia del solare termico e fotovoltaico Potenza Solare Fotovoltaica installata in Italia nel 2010 Fonte: European Photovoltaic Industry Association EPIA Europa: Potenza Solare Fotovoltaica installata 2000-2011 Fonte: European Photovoltaic Industry Association EPIA Potenza Solare Fotovoltaica installata nel mondo 2010-2011 Fotovoltaico Italia: Scenario previsto al 2016 Fonte: European Photovoltaic Industry Association EPIA Solare termico in Europa Solare termico in Europa