Comments
Transcript
osservatorio nazionale distretti italiani
OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI I fenomeni più rilevanti emersi dal II Rapporto Antonio Ricciardi Coordinatore Osservatorio Nazionale Distretti Italiani 1 Roma, 9 febbraio 2011 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI L’Osservatorio Nazionale dei Distretti Italiani rappresenta la banca-dati ufficiale dei Distretti Italiani, grazie al contributo di autorevoli partner 2 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Gli obiettivi dell’Osservatorio 1. Aggregare le principali istituzioni che si occupano di distretti produttivi al fine di fornire dati attendibili ed omogenei sulla realtà distrettuale italiana; 2. Aggiornare e monitorare periodicamente i dati relativi ai distretti; 3. Studiare i fenomeni che caratterizzano l’evoluzione e la trasformazione dei distretti; 4. Suggerire le politiche volte a sostenere le imprese dei distretti. 3 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Il Campione dell’Osservatorio Attualmente i distretti dell’Osservatorio sono 101: una combinazione tra i distretti associati alla Federazione dei Distretti Italiani e quelli del Rapporto Mediobanca-Unioncamere Nota Bene il campione è aumentato rispetto allo scorso anno (92) e sarà ulteriormente ampliato il prossimo anno 4 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI La mappa dei distretti censiti 1 12 7 8 22 6 11 8 4 3 5 5 3 2 4 5 I distretti dell’Osservatorio per settore di specializzazione 37% 40 35 30 26% 22% 25 20 12% 15 10 5 1% 2% 0 Fonte: Ns elaborazione 6 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Il valore dei distretti dell’Osservatorio 285mila imprese 1,5 milioni di addetti 74,6 miliardi di esportazioni Fonte: Unioncamere 7 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Il valore dei distretti della Federazione 126 mila imprese 778 mila addetti 44.6 miliardi di esportazioni Fonte: Unioncamere 8 La dimensione media delle imprese distrettuali tende ad aumentare e si evolvono le loro forme giuridiche Le aziende da 10 a 49 addetti raggiungono il 17,4% contro il 4,7% della media nazionale Nota Bene: Nel Nord-Est le aziende con almeno 50 milioni di fatturato sono pari al doppio di quelle con meno di 10 milioni di fatturato 9 Le iniziative dell’Osservatorio Il Portale Il Rapporto 10 http://www.osservatoriodistretti.org 11 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Nel Secondo Rapporto sono contenuti i fenomeni più rilevanti emersi dall’analisi dei 101 distretti dell’Osservatorio Antonio Ricciardi 12 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI I dati relativi al 2010 segnalano una forte reazione alla crisi da parte dei distretti industriali italiani e le previsioni per il 2011 rilevano un cauto ottimismo. Antonio Ricciardi 13 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Dopo un 2009 molto critico, con performance medie di bilancio molto preoccupanti (rispetto al 2008) • Fatturato: -18,9% (-3,1%) • Roi: 3,9% (6,4) • Roe: 0,9% (2,8%) Nota Bene Aumenta la polarizzazione delle performance: le imprese migliori registrano lievi cali di fatturato, mentre quelle marginali subiscono veri crolli Antonio Ricciardi 14 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Nel 2010, su un campione di 1.500 aziende, il 34,3% ha registrato un incremento del fatturato rispetto al 2009 (era il 4% nel 2008) mentre quelle che hanno registrato un calo di fatturato sono state il 19,3%. Per il 2011, in tutti i sondaggi promossi dall’Osservatorio è sempre maggiore la percentuale degli imprenditori che prevede un aumento del fatturato (24%) rispetto a quelli che ne stimano una diminuzione (7%) 15 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI I dati export dei distretti industriali del 3° trimestre 2010 evidenziano un’importante accelerazione (+ 16,6%) che riguarda in maniera trasversale tutti i comparti (con punte del +23,7% per i distretti della meccanica e del +17,3% per quelli dell’abbigliamento-moda) e si indirizza principalmente verso i Paesi emergenti, soprattutto in Cina 16 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI I deboli segnali di ripresa non migliorano, tuttavia, il dato occupazionale e le previsioni non sono ottimistiche: sono maggiori le imprese che indicano una diminuzione dei dipendenti (13,4%) rispetto a quelle che ne stimano un aumento (5,8%). Antonio Ricciardi 17 Secondo Rapporto OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI In base all’Indagine Censis, sono ancora molti gli ostacoli da superare: scarsa disponibilità di liquidità e rapporti meno fluidi con le banche; difficoltà di ricambio generazionale, sia per i lavoratori che per gli imprenditori; mancanza di personale qualificato; Concorrenza sleale di imprenditori stranieri localizzati in Italia Antonio Ricciardi 18 Le strategie dei distretti per fronteggiare la crisi e agganciare la ripresa 19 Come afferma il Censis, i distretti sono affidabili, alternativi, adattivi Sulla capacità di adattamento, la conferma viene dalla Banca d’Italia che, con due indagini in periodi differenti (2007 e 2010) rileva da parte delle imprese distrettuali una maggiore capacità a mutare strategia rispetto a quelle non distrettuali 20 Risposte strategiche alla crisi Orientamento verso segmenti medio-alti del mercato meno esposti alla concorrenza del prezzo; Investimenti nella ricerca stilistica del prodotto; Maggiore attenzione all’eco-sostenibilità con ricadute positive sui costi dei processi produttivi; Creazione e affermazione di marchi propri; Controllo diretto di canali distributivi anche all’estero. 21 I distretti industriali fanno scuola per la realizzazione di processi produttivi ecosostenibili OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI L’omogeneità delle produzioni, del livello tecnologico e delle scelte gestionali rendono il distretto un ambito favorevole per perseguire strategie e politiche ambientali in chiave competitiva. Distretto Agroalimentare di San Daniele, Distretto della Carta di Frosinone, Distretto della Ceramica di Sassuolo - Scandiano, Distretto della Concia di Santa Croce sull’Arno Distretto del Mobile di Livenza. 22 Effetti delle nuove strategie Concentrazione del fatturato in alcune aziende ed espulsione di quelle marginali Ruolo determinante delle imprese leader Consolidamento di reti capaci di gestire l’intero processo 23 Imprese leader Sganciate dalla dimensione locale della fornitura Alla ricerca di competenze fuori dal distretto Attente al controllo di tutte le fasi di gestione compresa quella finanziaria Tanto evolute strategicamente che, in alcuni casi, sostengono gli anelli deboli della filiera per “conservare” nel territorio la qualità della produzione 24 Le reti Molto accentrate su un’impresa leader ma anche orizzontali per condividere progetti di innovazione La selezione dei partner diventa molto più rigorosa e sofisticata Non solo reti produttive ma anche di conoscenza con centri di ricerca e università 25 Distretti e reti Nessuna contrapposizione tra reti e distretti anzi i distretti sembrano rappresentare uno degli ambienti più congeniali per la formalizzazione di queste aggregazioni, fino ad oggi spontanee, mediante il contratto di rete previsto dalla L. 33/2009 Nota bene In questa prospettiva, diventa strategico il ruolo svolto dalle Associazioni di Categoria e, soprattutto, dalle Camere di Commercio Non è la “territorialità” il tema da superare, bensì la funzione del territorio che va riposizionata mediante una governance efficiente 26 Una buona governance si misura anche tenendo conto dell’Indice della qualità della vita nei distretti industriali OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI L’Indice della Qualità della Vita dei Distretti classifica i distretti industriali in base alla disponibilità di condizioni per promuovere lo sviluppo delle imprese nei rispettivi territori L’indice è elaborato sulla base di 41 indicatori raggruppati in 11 ambiti: 1. 2. 3. 4. 5. Densità imprenditoriale, Pressione fiscale, Burocrazia, Credito, Utilities e servizi pubblici locali, 6. Mercato del lavoro, 7. Concorrenza sleale del sommerso, 8. Legalità e conflittualità, 9. Tempi della giustizia civile, 10. Capitale sociale del territorio 11. Infrastrutture. 27 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Ringraziamenti ai partecipanti al Comitato tecnico Osservatorio Giovanni Barbieri Direttore Centrale Direzione centrale per le esigenze degli utilizzatori, integrazione e territorio Istat Paolo Cavanna, Federazione dei Distretti Italiani Fulvio D’Alvia Direttore della Segreteria della Piccola Industria di Confindustria Francesco Estrafallaces Responsabile Area Economica del Censis Daniela Fontana Direttore della Federazione dei Distretti Italiani Marco Fortis Vice Presidente Fondazione Edison Claudio Gagliardi Segretario Generale di Unioncamere Claudio Giovine Responsabile nazionale di Cna Piccola e Media Industria Fabrizio Guelpa Responsabile Ufficio Industry & Banking Intesa Sanpaolo Domenico Mauriello Responsabile Ufficio Studi di Unioncamere Massimo Omiccioli Condirettore del servizio Studi della Banca D’Italia Bruno Panieri Direttore Area economica di Confartigianato Enrico Quintavalle, Confartigianato Domenico Sturabotti Direttore della Fondazione Symbola 28 OSSERVATORIO NAZIONALE DISTRETTI ITALIANI Ringraziamenti a coloro che hanno contribuito alla realizzazione del Portale e del Rapporto Lisa Maran, Federazione dei Distretti Italiani Saverio Maisto, Federazione dei Distretti Italiani Giovanni Bertizzolo, Federazione dei Distretti Italiani Nicola Benedetti, Representa Marco Sciarratta, Representa Patrizia Pastore, Università della Calabria 29