la valutazione economica delle alternative di investimento
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la valutazione economica delle alternative di investimento
la valutazione economica delle alternative di investimento il valore del denaro nel tempo il valore di 1 Euro oggi è diverso dal valore di 1 Euro domani poiché il denaro è soggetto ad un mercato e può condurre ad un guadagno (profitto) nel momento in cui viene prestato - ovvero genera un reddito che viene riconosciuto da un determinato tasso di interesse (> 0) il denaro non può avere lo stesso valore nel tempo Tasso fisso EURIRS (di riferimento) – al 10/12/04 - interesse (I) scadenza 1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni 7 anni 8 anni 9 anni 10 anni 12 anni 15 anni 20 anni 25 anni 30 anni Tasso % 2,30 2,47 2,69 2,88 3,05 3,22 3,35 3,49 3,60 3,69 3,84 4,01 4,20 4,29 4,32 tasso d’interesse (i) tale guadagnorichiesto economico è il compenso dalle (interesse) istituzioni finanziarie per l’uso del dall’uso denaro del che si ottiene denaro, determina il valore del denaro nel tempo è il rapporto fra la R redditività (R) i = -----di un investimento e C l’entità dell’investimento (C) ai tassi di riferimentii >>> è composto da: i = deve aggiungersi - una quota che copre il rischio di mancati “spread” dal 1% al 2% rientri del capitale indice diuno redditività (saggio di rendimento) - una quota per spese amministrative - una quota di guadagno “spread” del creditore i “movimenti” tipici di una somma di denaro (capitale) nel tempo 1) CAPITALIZZAZIONE 2) ATTUALIZZAZIONE 3) ANNUALIZZAZIONE 1) CAPITALIZZAZIONE F >>> montante F=P+I P P=150 0 1 2 3 4 5 …………n-1 n F F = P . (1 + i)n = P . qn i = 3% n=7 F = 150 . (1 + 0,03)7 = 150 . 1,22987 = 184,48 1) CAPITALIZZAZIONE 211,06 i = 5% Es.: 150 P incremento del capitale (P) 0 1 2 3 4 5 …………n-1 n 184,48 F maggiore o minore in funzione del saggio (i) utilizzato degli anni (n) del periodo d’investimento 2) ATTUALIZZAZIONE P 0 1 2 3 4 5 …………n-1 n P = F : (1 + i)n = F : qn P = 184,48 : (1 + 0,03)7 = 184,48 : 1,22987 = 150 F F = 184,48 i = 3% n=7 coeff. di reintegrazione coeff. di ammortamento 3) ANNUALIZZAZIONE (somma di denaro da accantonarsi annualmente per rinnovare o formare un capitale) (rata annua o semestrale che si versa per estinguere un debito) A A A A A A = P . [(i . qn) : (qn - 1)] P A A A = F . [i : (qn - 1)] 0 1 2 3 4 5 …………… n-1 n F 7) : (1,037 - 1)] = 7 - 1)] = 150 . [(0,03 . 1,03 184,48 . [0,03 : (1,03 applicando alla annualità (A) applicando alla annualità (A) coeff. dell’accumulazione coeff. dell’accumulazione = 150 . (0,0369 : 0,22987) = = 184,48 . (0,03 : 0,22987) = iliniziale “reciproco” di annualità del costanti ilfinale “reciproco” di annualità del costanti = 150 . 0,1605 = 24,07 = 184,48posticipate . 0,13051 = limitate 24,07 n n limitate coeff. diposticipate ammortamento coeff. di reintegrazione A = P . [(i . q ) : (q - 1)] si determina P si determina F A = 24,07 P = A . [(qn - 1) : (i . qn)] A = 24,07 n - 1) : i] F = A . [(q n A = F . [i : (q - 1)] il “movimento” del denaro nel tempo, tramite l’utilizzo delle formule di matematica finanziaria, non riguarda l’eventuale variata capacità d’acquisto della moneta (potere d’acquisto) il variato potere d’acquisto del denaro nel tempo si può determinare utilizzando gli indici ISTAT dell’aumento del costo della vita dell’aumento dei prezzi al consumo alcune applicazioni di matematica finanziaria operazioni a INTERESSE SEMPLICE (tempi inferiori o uguali a 1 anno) interesse I = P . i Es.: I = 3.000 . 0.05 = 150 P = I : i Es.: P = 150 : 0,05 = 3.000 i = I : P Es.: i = 150 : 3.000 = 0,05 (5%) montante F = P . [ 1 + (i . n)] Es.: (montante a 90 giorni) F = 1.000 . [ 1 + (0,05 . 90/360)] = 1.012,5 riassumendo: operazioni a INTERESSE SEMPLICE (tempi inferiori o uguali a 1 anno) coefficienti da impiegarsi per tempi inferiori a 1 anno: •coeff. di posticipazione di un capitale a interesse semplice: sconto sconto commerciale 1 + (i . n) ScC = F . i . n Es.: Sc = 300.000 . 0,06 . 7/12 = 10.500 •coeff. di anticipazione di un capitale a sconto semplice: F scontato all’attualità = 300.000 – 10.500 = 289.500 C sconto razionale 1 : [1 + (i . n)] ScR = (F . i . n) : [ 1 + (i . n)] Es.: ScR = (300.000 . 0,06 . 7/12) : [1 + (0,06 . 7/12)] = 10.145 F scontato all’attualità = 300.000 – 10.145 = 289.855 montante scontato all’attualità P = F : [ 1 + (i . n)] Es.: P = 300.000 . [ 1 + (0,06 . 7/12)] = 289.855 operazioni a INTERESSE COMPOSTO riassumendo: (tempi superiori a 1 anno) coefficienti da impiegarsi per tempi superiori a 1 anno: montante F = P . qn Es.: •coeff. di posticipazione di un capitale a interesse composto: qn F = 50.000 . 1,0410 = 74.012 valore scontato P = F : qn Es.: •coeff. di anticipazione di un capitale a sconto composto: P = 74.012 : 1,04 = 50.000 10 interesse composto 1 : qn In = P . (qn - 1) Es.: In = 50.000 . (1,0410 - 1) = 24.012 conoscendo In si può determinare P P = In : (qn - 1) Es.: P = 24.012 : (1,0410 - 1) = 50.000 sconto Sc = F . [(qn - 1) : qn ] Es.: Sc = 74.012 . [(1,0410 - 1) : 1,0410 ] = 24.012 anticipazioni e posticipazioni a INTERESSE SEMPLICE anticipazione 5.000 5.000 0 6 12 rate anticipate Es.: F = 5.000 . [ 2 + (0,05 . 18/12) ] = 10.375 posticipazione 5.000 0 6 5.000 12 Es.: F = 5.000 + { 5.000 . [ 1 + (0,05 . 6/12) ] } = 10.125 rate posticipate rate ANTICIPATE e POSTICIPATE LIMITATE annualità costanti anticipate limitate flusso di cassa di rate anticipate coeff. di accumulazione finale F = (A . q) . [ (qn - 1) : i ] P = (A . q) . [ (qn - 1) : (i . qn) ] A 0 n annualità costanti posticipate limitate flusso di cassa di rate posticipate coeff. di accumulazione iniziale F = A . [ (qn - 1) : i ] P = A . [ (qn - 1) : (i . qn) ] A 0 1 n rate ANTICIPATE e POSTICIPATE flusso di cassa di il valoreILLIMITATE di un immobile capace di fornire un reddito è dato dalla annualità costanti anticipate somma dei suoi redditi futuri illimitate scontati all’attualità rate anticipate Vf = P = A : i A P = (A : i) . q ∞ 0 annualità costanti posticipate illimitate flusso di cassa di rate posticipate A immobili con capacità reddituale > 80 anni Vf = P = A : i 0 1 immobili con capacità reddituale < 80 anni Vf = P = A . [ (qn - 1) : (i . qn) ] P=A:i ∞ accumulazione intermedia (1° caso) tramite accumulazione iniziale e capitalizzazione all’anno m (8°) i =5 % CM = ? A=1.000 0 8 13 Es.: CM = A . { [ (qn – 1) : (i . qn) ] . qm } CM = 1.000 . { [ (1,0513 – 1) : (0,05 . 1,0513) ] . 1,058 } = 13.878 capitalizzazione (anno 8°) coeff. dell’accumulazione iniziale di annualità costanti posticipate limitate accumulazione intermedia (2° caso) tramite accumulazione finale e attualizzazione all’anno m (8°) i =5 % CM = ? A=1.000 0 8 13 Es.: CM = A . [ (qn – 1) : i . 1 : qn-m ] attualizzazione CM = 1.000 . [ (1,0513 – 1) : 0,05 . 1 : 1,0513-8 (5) ] = 13.878 (anno 8°) coeff. dell’accumulazione finale di annualità costanti posticipate limitate FLUSSI DI CASSA ENTRATE (+) 1100 700 500 periodo di investimento USCITE (-) 500 0 1 2 3 ………….n-1 n - 1000 - 1200 Es.: mutuo a tasso fisso 8% - importo capitale £ 100.000.000 - periodo 10 anni anno rata annua costante (Ra) quota capitale (qC) qC = Ra - qI 0 - - 1 14.903.000 quota interessi (qI) qI = P . i debito estinto (De) De = P - Dr debito residuo (Dr) Dr = P - De - - 6.903.000 8.000.000 6.903.000 100.000.000 (P) 93.097.000 (46,3% Ra) (53,7% Ra) 7.455.000 7.448.000 14.358.000 85.642.000 (50%) (50%) 8.051.000 6.851.400 22.409.600 77.590.000 (54%) (46%) 8.695.800 6.207.200 31.105.400 68.894.600 (58,3%) (41,7%) 9.391.400 5.511.600 40.496.800 59.503.200 (63%) (37%) 10.142.700 4.760.300 50.639.500 49.360.500 (68%) (32%) 10.954.200 3.948.800 61.593.700 38.406.300 (73,5%) (26,5%) 11.830.500 3.072.500 73.424.200 26.575.800 (79,4%) (20,6%) 12.776.900 2.106.100 86.201.100 13.798.900 (85,7%) (14,3%) 13.779.100 1.103.900 100.000.000 - 200 (92,5%) (7,5%) 100.000.200 49.029.800 100.000.000 - (nell’Es.: i=0,08) 2 14.903.000 3 14.903.000 4 14.903.000 5 14.903.000 6 14.903.000 7 14.903.000 8 14.903.000 9 14.903.000 10 14.903.000 TO T. 149.030.000 100.000.000 . [(0,08 . 1,0810) : (1,0810 - 1)] = 100.000.000 . 0,14903 = 14.903.000 100.000.000 . 0,08 = 8.000.000 14.903.000 - 8.000.000 = 6.903.000 la qI diminuisce progressivamente la qC aumenta progressivamente Es.: mutuo a tasso variabile a partire da 7,8% - importo capitale £ 100.000.000 – periodo 10 anni anno 0 tasso rata annua (i) - quota capitale quota interessi - debito estinto debito residuo 100.000.000 1 7,8% 14.768.800 6.968.800 7.800.000 6.968.800 93.031.200 2 6,8% 14.157.800 7.831.700 6.326.100 14.800.500 85.119.500 3 7,3% 14.434.500 8.214.900 6.219.600 23.015.400 76.984.600 4 7,8% 14.685.600 8.680.800 6.004.800 31.696.200 68.303.800 5 8,2% 14.864.900 9.264.400 5.600.900 40.960.200 59.139.800 6 8,2% 14.864.900 10.023.600 4.841.300 50.983.800 49.016.200 7 9,0% 15.129.800 10.718.300 4.411.500 61.702.100 38.297.900 8 9,0% 15.129.800 11.683.000 3.446.800 73.385.100 26.614.900 9 9,0% 15.129.800 12.734.400 2.395.300 86.119.500 13.880.500 10 9,5% 15.199.100 13.880.500 1.318.600 100.000.000 - TOT. - 100.000.000 48.364.900 100.000.000 - 148.364.900 come valutare 2 o più flussi di cassa premesso che: ogni alternativa (di investimento, progettuale,…) può essere visualizzata in un flusso di cassa tutti i criteri di decisione implicano misure di equivalenza (basi di confronto) che riassumono le differenze significative fra le alternative di investimento (visualizzate in flussi di cassa), ciò permette di giungere ad un confronto fra le diverse alternative considerate e, successivamente, decidere e scegliere l’alternativa migliore sotto il profilo economico-finanziario n.b.: in tale confronto non entrano in gioco criteri non quantificabili monetariamente (criteri di natura qualitativa) V.A.N. V.F. ammontare equivalente annuo A.E. T.R.I. durata del payback Es.: valutazione di 2 flussi di cassa A1 A2 500 300 0 1 2 400 600 200 3 0 100 1 - 700 - 1000 i = 5% n=3 2 3 1) valutazione utilizzando il V.A.N. coefficienti di attualizzazione: anno anno anno anno 0=1 1 = 1/ 1,05 = 0,95 2 = 1/ 1,052 = 0,907 3 = 1/ 1,053 = 0,864 alternativa migliore alternativa A1 0 FdC non attualizzato - 1000 alternativa A2 Fdc attualizzato - 1000 . 1 = - 1000 FdC non attualizzato - 700 Fdc attualizzato - 700 . 1 = - 700 1 300 300 . 0,95 = 285 200 200 . 0,95 = 190 2 500 500 . 0,907= 453,5 100 100 . 0,907= 3 400 400 . 0,864= 345,6 600 600 . 0,864= 518,4 bilancio non attualizzato + 200 bilancio attualizzato + 84,1 bilancio non attualizzato + 200 90,7 bilancio attualizzato + 99,1 2) valutazione utilizzando il V.F. coefficienti di capitalizzazione: anno anno anno anno 0 = (1,05)3 = 1,158 1 = (1,05)2 = 1,1025 2 = 1,05 3=1 alternativa migliore alternativa A1 0 FdC non capitalizzato - 1000 alternativa A2 Fdc capitalizzato - 1000 . 1,158 = - 1158 FdC non capitalizzato - 700 Fdc capitalizzato - 700 . 1,158 = - 810,6 1 300 300 . 1,1025 = 330,75 200 200 . 1,1025 = 220,5 2 500 500 . 1,05 = 525 100 100 . 1,05 = 105 3 400 400 . 1 = 400 600 600 . 1 = 600 bilancio non capitalizzato + 200 bilancio capitalizzato + 97,75 bilancio non capitalizzato + 200 bilancio capitalizzato + 114,9 3) valutazione utilizzando l’A.E. calcolo dell’A.E. attraverso il V.A.N. AE’(A1) = 84,1 . [(0,05 . 1,053) : (1,053 - 1)] = 84,1 . 0,364 = 30,6 AE’(A2) = 99,1 . [(0,05 . 1,053) : (1,053 - 1)] = 99,1 . 0,364 = 36,1 calcolo dell’A.E. attraverso il V.F. AE’’(A1) = 97,75 . [0,05 : (1,053 - 1)] = 97,75 . 0,316 = 30,8 AE’’(A2) = 114,9 . [0,05 : (1,053 - 1)] = 114,9 . 0,316 = 36,3 considerazioni finali sull’utilizzo delle 3 basi di confronto VAN (A1) = 84,1 VAN (A2) = 99,1 è indifferente nelle VF (A1) = 97,75 utilizzare VF (A2) = 114,9 valutazioni una delle AE’(A1) = 30,6 AE’(A2) = 36,1 3 basi di confronto AE’’(A1) = 30,8 AE’’(A2) = 36,3 rapporto VAN - VF -bilanci: AE’ - AE’’ VAN (A1) 84,1 : VAN (A2) 99,1 = 0,85 VF (A1) 97,75 : VF (A2)114,9 = 0,85 solitamente si utilizza il VAN AE’(A1) 30,6 : AE’(A2) 36,1 = 0,85 AE’’(A1) 30,8 : AE’’(A2) 36,3 = 0,85 4) valutazione utilizzando il profilo di cassa del progetto A1 A2 500 300 0 1 - 1000 2 3 - 750 400 200 0 - 287,5 ---287,5 1000 750 . .1,05 1,05==- -787,5 1050 301,9 - 1000 ---787,5 301,9 1050++ 500 400 300== -+-287,5 750 98,1 600 - 700 100 1 2 3 l’operazione viene ripetuta per A2 4) valutazione utilizzando il profilo di cassa del progetto “profilo di cassa del progetto” alternativa migliore alternativa A1 alternativa A2 PB(5)0 - 1000 - 700 PB(5)1 (- 1000 . 1,05) + 300 = - 750 (- 700 . 1,05) + 200 = - 535 PB(5)2 (- 750 . 1,05) + 500 = - 287,5 (- 535 . 1,05) + 100 = - 461,75 PB(5)3 (- 287,5 . 1,05) + 400 = + 98,125 (- 461,75 . 1,05) + 600 = + 115,16 costruzione grafica del profilo di cassa del progetto sulla base dei 2 indicatori - area del rischio - potenziale di profitto A2 è l’alternativa migliore A1 0 1 A2 + 115,16 + 98,1 2 3 0 - 287,5 - 750 - 700 1 2 - 535 3 - 461,75 - 1000 area del rischio durata del payback potenziale di profitto 4 tipologie di FdC e relativi PdCP 912 i = 25% 684 0 1 2 456 3 4 FdC1 0 - 1000 852 568 1 2 3 631 0 - 1000 284 631 228 2 3 631 4 FdC2 - 1000 3641 1136 4 0 FdC3 1 631 - 1000 1 2 3 4 FdC4 4 tipologie di FdC e relativi PdCP 1200 PdCP1 - 1000 1 2 - 338 261 3 4 2) durata del payback 0 1 minore 2 3 4 - 1000 3) area- 1000 del profitto maggiore 1200 PdCP3 1 2 - 966 3 4 - 640 452 - 142 - 619 alternativa migliore 0 PdCP2 1) area del rischio minore 783 0 1200 4) potenziale di profitto uguale per le 4 alternative 1200 PdCP4 53 0 - 1000 1 - 1250 2 3 4 - 1563 - 1953 TASSO DI RENDIMENTO INTERNO (i*) è il tasso d’interesse che, adoperato per scontare il flusso di cassa (FdC) di un progetto di investimento, riduce il suo valore attuale netto (V.A.N.) a zero V.A.N. = 0 determinazione del T.R.I. del FdC1 400 370 240 220 0 1 2 3 4 - 1000 FdC1 attualizzazione del FdC1 V.A.N. i 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10% 11% Ft attualizzati F0 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 - 1000 F1 + + + + + + + + + + + + 400 396,04 392,16 388,35 384,61 380,95 377,36 373,83 370,37 366,97 363,63 358,74 F2 + + + + + + + + + + + + 370 362,71 355,63 348,76 342,08 335,60 329,30 323,17 317,21 311,42 305,80 297,61 F3 + + + + + + + + + + + + 240 232,94 226,16 219,63 213,36 207,32 201,51 195,91 190,52 185,32 180,31 173,13 F4 + + + + + + + + + + + + 220 211,42 203,25 195,47 188,06 180,99 174,26 167,84 161,71 155,85 150,26 142,34 bilancio attualizzato + 230 + 203,11 + 177,20 + 152,21 + 128,11 + 104,86 + 82,43 + 60,75 + 39,81 + 19,56 0 - 28,18 trend bilancio attualizzato Break-even point (punto di bilico) trend bilancio attualizzato oltre quel punto il progetto non produce né profitti né perdite 250 200 se il T.R.I. (i*) è maggiore del tasso d’interesse (i), 150 che rappresenta il costo del denaro, il progetto è vantaggioso e va attuato 100 = 0 V.A.N. i*> i (SI al progetto) 50 i*< i (NO al progetto) 0 0% -50 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% T.R.I. (i*) = 10% 9% 10% 11% determinazione del T.R.I. del FdC2 500 + 700 1200 500 500 500 0 1 2 3 4 5 - 800 - 1000 FdC2 attualizzazione del FdC2 500 . {[(1,13 {[(1,124 - 1) : (0,13 (0,12 . 1,13 1,124)] . (1 : 1,13)} 1,12)} bilancio attualizzat o Ft attualizzati i F0 0% F1 F2 F3 F4 - 1000 + - 800 + 500 + 500 + 500 12% - 1000 + - 714,32 + + + 1356,05 + 1200 + 900 (500+700) + 397,2 + 39 13% - 1000 + - 708 + + 1316,22 + determinazione di i* + F5 379,9 i* deve essere calcolato per interpolazione i* = 12 + [(39 - 0) : 39 - (- 12)] = 12,8% - 12 scelta fra 2 FdC sulla base del T.R.I. un progetto può avere più di un T.R.I. FdC1 i* = 10% - es.: quando a “flussi positivi” (profitti) seguono “flussi negativi” (erogazioni o perdite) perciò il metodo non può dare una risposta univoca FdC2 i* = 12,8% il metodo può condurre ad una graduazione erronea dei progetti alternativi la profittabilità effettiva di un progetto può essere maggiore anche se il T.R.I.migliore è minore alternativa ATTENZIONE: il T.R.I. come misura della convenienza di un investimento presenta 2 difetti FdC2 è veramente l’alternativa migliore? i = 5% (costo del denaro) alternativa FdC1 alternativa FdC2 PB(5)0 - 1000 - 1000 PB(5)1 (- 1000 . 1,05) + 400 = - 650 (- 1000 . 1,05) - 800 = - 1850 PB(5)2 (- 650 . 1,05) + 370 = - 312,5 (- 1850 . 1,05) + 500 = - 1442,5 PB(5)3 (- 312,5 . 1,05) + 240 = - 88,125 (- 1442,5 . 1,05) + 500 = - 1014,625 PB(5)4 (- 88,125 . 1,05) + 220 = + 127,47 (- 1014,625 . 1,05) + 500 = - 565,36 PB(5)5 (- 565,36 . 1,05) + 1200 = + 606,37 alternativa meno rischiosa PdCP1 PdCP2 + 606,37 + 127,47 0 1 2 3 4 - 312 0 1 2 3 4 5 - 88 - 650 - 1000 - 565 - 1000 - 1850 - 1442 - 1014 il processo decisionale fra alternative diverse progetti di investimento e alternative di investimento alternativa di investimento non confondersi progetto di investimento è una possibilità di decisione che rappresenta una linea d’azione una alternativa di investimento A0 A1 A2 A3 …An può essere composta da... 1 o più progetti di investimento P1 P2 P3 P4 …Pn dati 2 progetti di investimento P1 - P2 esistono... dati K progetti (K = 1, 2, 3, 4,…..n) le alternative alternative di investimento che si escludono reciprocamente che si escludono reciprocamente sono: 22 = 4 A = 2K gruppo di alternative P1 P2 azioni A0 A1 A2 A3 0 1 0 1 0 0 1 1 non investire (investire in altro modo) accettare (attuare) P1 accettare (attuare) P2 accettare (attuare) P1 e P2 matrice generale 0-1 delle alternative che si escludono reciprocamente - il n° delle colonne dipende dal n° dei progetti di investimento (Pk) - il n° delle righe dipende dal n° delle alternative di investimento (Aj): Aj P1 P2 P3 P4 ..... Pk-1 Pk A0 0 0 0 0 ..... 0 0 A1 1 0 0 0 ..... 0 0 A2 0 1 0 0 ..... 0 0 A3 1 1 0 0 ..... 0 0 ...... ...... ..... ..... ..... ..... ..... ...... AJ-1 0 1 1 1 ..... 1 1 AJ 1 1 1 1 ..... 1 1 = 2K Es.: dalla matrice generale 0-1 alle possibili azioni alternative in presenza di 3 progetti Es.: si ipotizzino n° 3 progetti di investimento (P1-P2-P3), che presentano i seguenti Flussi di Cassa: indicatori (FdC) P1 P2 P3 investimento iniziale utile netto annuo (pdi=10 anni) valore di realizzo 30 22 82 8 6 18 3 2 7 vincoli dei progetti: (a)- P2 progetto dipendente da P1, non può essere realizzato se prima non si realizza P1 (b)- vincolo di bilancio: 110 Es.: dalla matrice generale 0-1 alle possibili azioni alternative in presenza di 3 progetti le alternative di investimento sono: A = 2K = 23 = 8 alternative P1 P2 P3 valore di realizzo 0 investimento utile iniziale annuo netto 0 0 A0 0 0 A1 1 0 0 30 8 3 A2 0 1 0 22 6 2 0 (NO: a) A3 1 1 0 55 14 5 A4 0 0 1 82 18 7 A5 1 0 1 112 26 10 24 9 32 12 (NO: b) A6 0 1 1 102 (NO: a) A7 1 1 1 134 (NO: b) vincoli dei progetti: (a)- P2 progetto dipendente da P1, non può essere realizzato se prima non si realizza P1 (b)- vincolo di bilancio: 110 criteri di scelta fra alternative che si escludono reciprocamente: differenza fra alternative (fra 2 FdC) criteri di scelta fra alternative che si escludono reciprocamente: differenza fra alternative (fra 2 FdC) 1300 800 800 1300 800 700 0 1 2 3 0 1 + 500 2 3 0 1 2 - 100 - 500 - 1000 - 1500 - 1500 A1 A2 A2 - A1 + 500 3 differenza fra alternative: valore attuale calcolato sull’investimento incrementale differenza fra alternative: valore attuale calcolato sull’investimento incrementale la valutazione (e la successiva scelta) fra più alternative, basata sul confronto (differenza) fra alternative, è impostata individuando inizialmente: il saggio minimo di rendimento conveniente un Smrc troppo alto: può far scartare molti investimenti in grado di fornire buoni rendimenti il saggio che rappresenta il rendimento minimo accettabile dall’investitore un Smrc troppo basso: può far scegliere investimenti improduttivi o perdenti differenza fra alternative: valore attuale calcolato sull’investimento incrementale fasi della valutazione: 1°) si elencheranno le alternative in ordine crescente rispetto al costo iniziale 2°) si individuerà l’alternativa inizialmente migliore (costo iniziale minore) 3°) si effettueranno i confronti (differenza fra i FdC) coinvolgendo 2 alternative per volta Es.: valore attuale calcolato sull’investimento incrementale elencare le alternative in ordine crescente rispetto al costo iniziale fine anno A0 A1 A2 A3 fine anno 0 0 - 5.000 - 8.000 - 10.000 1.400 1.900 2.500 fine anni 1-10 0 Smrc (i) = 15% 1° confronto: A1 - A0 A1 alternativa più ambiziosa A0 alternativa inizialmente migliore - 5000 + {1400 . [(1,1510 - 1) : (0,15 . 1,1510 )]} = 2026 poiché 2026 > 0 si accetta A1 2° confronto: A2 - A1 A1 alternativa “attualmente” migliore A2 alternativa più ambiziosa - 3000 + {500 . [(1,1510 - 1) : (0,15 . 1,1510 )]} = - 490 poiché - 490 < 0 si accetta ancora A1 3° confronto: A3 - A1 A1 alternativa “attualmente” migliore A3 alternativa più ambiziosa - 5000 + {1100 . [(1,1510 - 1) : (0,15 . 1,1510 )]} = 521 poiché 521 > 0 si accetta A3 metodo grafico combinatorio vincolo di investimento iniziale: < 200 progetto alternative VAN investimento iniziale (ii) 1 A 20 50 rapporto di redditività attualizzato (VAN/ ii) 0,40 2 B 30 120 0,25 3 C 10 125 0,08 4 D 10 140 0,07 5 AB 50 170 0,29 6 AC 30 175 0,17 7 AD 30 190 0,16 8 BC 40 245 0,16 9 BD 40 260 0,15 10 CD 20 265 0,08 11 ABC 60 295 0,20 12 ABD 60 310 0,19 13 ACD 40 315 0,13 14 BCD 50 385 0,13 15 ABCD 70 435 0,16 n° VAN Vincolo di investimento ABCD 70 ABC ABD 60 AB 50 BCD BC BD 40 B 30 ACD AC AD A CD 20 C D 10 0 50 120 125 140 170 175 190 190 245 260 265 295 310 315 385 435 Investim. pianificare l’attività: il BUSINESS PLAN “cos’è il BP” e ”a cosa serve”: può essere definito un PIANO DI FATTIBILITA’ per concretizzare, sulla carta, un’idea imprenditoriale funzioni del BP stimolare l’imprenditore a riflettere sulla propria idea di business, nonché sulle risorse da utilizzare e sul mercato in cui operare valutare preventivamente la fattibilità del progetto facilitare la presentazione dell’idea imprenditoriale all’esterno (anche per richieste di finanziamento del progetto) permettere attività interna di controllo e monitoraggio struttura del BP •indice contenuti (strutturazione dell’idea progettuale) •Executive Summary (descrizione sintetica del progetto) •profilo professionale dei soci •descrizione del prodotto •mercato di riferimento •strategie di marketing •produzione (tecnologie e processi produttivi) •approvvigionamenti (risorse impiegate - “fattori produttivi”) •organizzazione •piano economico-finanziario indice dei contenuti - è indispensabile per strutturare l’idea progettuale - facilita la lettura e la comprensione a coloro che lo stanno analizzando (ad es.: enti che devono fornire il nulla osta nel caso di concessione di finanziamenti) Executive Summary - descrizione sintetica del progetto con lo scopo di indicare e comunicare i punti fondamentali: •modalità funzionamento del prodotto o servizio •obiettivi da raggiungere •proponenti •esistenza del mercato •fattori potenziali di successo •sbocchi commerciali •localizzazione •canali di vendita •forma giuridica profilo professionale dei soci - curricula degli imprenditori - forma societaria che si intende realizzare - struttura aziendale - motivazioni che spingono alla realizzazione del progetto mercato di riferimento - l’analisi è indispensabile per catalogare e raccogliere le informazioni sull’ambiente in cui si svolgerà la nuova attività: •grado di attrattività del mercato •analisi della domanda sia qualitativa che quantitativa •prodotti offerti dai concorrenti •tecniche di marketing •mezzi per rendere più appetibile il prodotto •valutazione della clientela di riferimento (sua segmentazione) •individuazione dei bisogni dei clienti •zone geografiche strategie di marketing - vengono utilizzate per portare il prodotto dall’azienda al consumatore finale, le leve del marketing (marketing mix) sono: promozione: prodotto prezzo: distribuzione: risorse (o servizio): •prodotto •prezzo è importante •promozione definire tutte le •distribuzione caratteristiche e i pregi, •risorse umane indicando anche gli eventuali accessori che ne aumentano il valore umane: strumenti: va considerato come elemento decisivo nella scelta del consumatore; è importante confrontarlo con il prezzo praticato normalmente dalla concorrenza e coi costi di produzione - pubblicità - marketing diretto - relazioni pubbliche - promozioni vendite servono a comunicare l’esistenza del prodotto e i vantaggi rispetto a prodotti concorrenti per la scelta dei canali distributivi sarà necessario valutare la natura del mercato di riferimento e i vantaggi connessi a ciascun canale sono strategicamente indispensabili: è opportuno avvalersi di collaboratori esperti e idonei a rapportarsi con la clientela o provvedere alla loro formazione la produzione - nel BP l’imprenditore deve indicare quali tecnologie e processi produttivi utilizzerà e in particolare: piano degli investimenti e piano d’ammortamento •cosa verrà prodotto internamente all’azienda tecnologie e cosa inveceutilizzate attraverso servizi esterni (outsourcing) inoltre, •tecnologie e processi produttivi (macchine e impianti) di insediamento programma sarà con costi e tempi per installazione •dimensione degli impianti importante impianti •immobilizzazioni definire: materiali (macchinari, impianti, immobili, terreni, capannoni, automezzi) •immobilizzazioni immateriali (software, brevetti, licenze) approvvigionamento dei fattori produttivi piano economico-finanziario - viene calcolato il fabbisogno finanziario e dipende dalle scelte dell’Imprenditore, il PEF presenta le seguenti fasi: 1) PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2) PIANO DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO 3) RICAVI E COSTI 4) BILANCIO PREVISIONALE 5) FLUSSI DI CASSA fonti interne fonti esterne 1) PIANO DEGLI INVESTIMENTI serve a quantificare il capitale necessario per la costituzione dell’impresa e il suo funzionamento: prevede gli investimenti effettuati in immobilizzazioni e in capitale circolante immobilizzazioni sono: beni materiali (immobili, macchinari, automezzi, dotazioni informatiche e altre attrezzature) e beni immateriali (brevetti e marchi) che presumibilmente rimarranno in azienda per un lungo periodo clienti) si sosterranno i costi per le materie prime e i costi di produzione 2) PIANO DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO •indica con quali fonti l’Imprenditore acquisterà i beni necessari per avviare l’impresa: fonti interne (capitale fornito dai soci) o fonti esterne (prestiti / obbligazioni o finanziamenti agevolati) >>> bisogna quindi distinguere fra: capitale proprio o di terzi a medio-lungo termine capitale di terzi a breve termine (debiti verso fornitori, mutui, leasing, finanziamenti) (debiti verso fornitori di materie prime o verso banche) 3) PIANO COSTI-RICAVI •serve per valutare se l’impresa è in grado di produrre un utile, calcolando il punto di pareggio (di bilico) break even point (il volume minimo che un’impresa deve raggiungere per conseguire un utile) >>> gli elementi da inserire sono: RICAVI COSTI di vendita o altri materie prime, stipendi, energia, affitti, telefono, luce, gas, ammortamenti, assicurazioni... 4) BILANCIO PREVISIONALE •è composto da: CONTO ECONOMICO STATO PATRIMONIALE stime dei ricavi che l’Imprenditore presume di ottenere e dei costi da sostenere per la produzione nell’arco di 1 anno solare che si compone di attivo (beni presenti e loro valore) e passivo (fonti di finanziamento ed eventuale utile) 5) PIANO DEI FLUSSI DI CASSA •si valuta la liquidità dell’impresa per evitare improvvise carenze di risorse •è necessario stimare mensilmente le entrate e le uscite (dalla differenza tra le due si ottiene il saldo netto mensile)