...

Presentazione di PowerPoint - Confartigianato Imprese Terni

by user

on
Category: Documents
10

views

Report

Comments

Transcript

Presentazione di PowerPoint - Confartigianato Imprese Terni
Verso l’attuazione del
Federalismo fiscale
Analisi a cura
di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi Confartigianato
e Andrea Trevisani, Direttore Politiche Fiscali Confartigianato
luglio 2010
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
1
Premessa
Lo scorso 30 giugno il ministro dell'Economia Tremonti ha presentato la Relazione al Parlamento
sul federalismo Fiscale nella quale si "offre un quadro dell’esistente e prospettive di una
significativa razionalizzazione prima di dare il via ai decreti legislativi attuativi della delega, nel
rispetto dei criteri enunciati dalla legge e con l’obiettivo di una radicale inversione di tendenza
rispetto ai modelli fino ad oggi adottati per regolare i rapporti di spesa con gli enti decentrati".
(Comunicato stampa Consiglio dei Ministri 30/6/2010).
In questo rapporto mettiamo in evidenza alcuni dati nella prospettiva indicata dalla Relazione e in
particolare utilizzando i primi dati messi a disposizione dalla Commissione tecnica paritetica per
l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff). La Copaff rappresenta il luogo di condivisione delle
basi informative finanziarie, economiche e tributarie ed ha compito di fornire elementi istruttori
utili per la concreta attuazione del federalismo fiscale.
Nel documento del 30 giugno la Copaff ha quantificato i trasferimenti statali alle regioni e dei
trasferimenti statali e regionali agli enti locali al fine di poter predisporre il quadro dei flussi
finanziari tra livelli di governo.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
2
La domanda di Federalismo fiscale
di imprese e cittadini
Rilevazione dell’Osservatorio Ispo-Confartigianato di maggio 2010
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
3
Più dell’80% del campione approva, sebbene talvolta con
qualche riserva, la legge sul federalismo fiscale
“Un anno fa il Parlamento ha approvato la legge sul federalismo fiscale che lascia alle regioni e agli enti locali una
maggiore autonomia nella gestione delle risorse fiscali. Lei cosa pensa di questa legge?”
81%
Sono favorevole ma
devono essere effettuati
alcuni importanti
interventi correttivi
12%
Sono favorevole a patto
che si arrivi ad una
soluzione molto rapida
12%
Sono contrario
7%
Non ho abbastanza
informazioni per avere un
parere in proposito
11%
Non so
1%
In generale sono
favorevole
57%
Valori percentuali - Base casi: 400
Osservatorio ISPO-Confartigianato; periodo di rilevazione: 3-7 maggio 2010; scheda di ricerca in fondo al presente rapporto
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
4
Gli artigiani si rivelano molto più favorevoli al federalismo
fiscale rispetto alla popolazione italiana
“Un anno fa il Parlamento ha approvato la legge sul federalismo fiscale che lascia alle regioni e agli enti locali una
maggiore autonomia nella gestione delle risorse fiscali. Lei cosa pensa di questa legge?”
-34%
Associati
Popolazione
57
+21%
23
28
23
15
12
10
12
11
7
1
In generale sono favorevole
Sono favorevole a patto
che si arrivi ad una
soluzione molto rapida
Sono favorevole ma devono
essere effettuati alcuni
importanti interventi
correttivi
Sono contrario
Non ho abbastanza
informazioni per avere un
parere in proposito
1
Non so
Valori percentuali - Base casi: 400 (associati); 800 (popolazione)
Osservatorio ISPO-Confartigianato; periodo di rilevazione: 3-7 maggio 2010; scheda di ricerca in fondo al presente rapporto
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
5
Anche nel Mezzogiorno due terzi degli imprenditori artigiani
favorevoli al Federalismo
“Un anno fa il Parlamento ha approvato la legge sul federalismo fiscale che lascia alle regioni e agli enti locali una
maggiore autonomia nella gestione delle risorse fiscali. Lei cosa pensa di questa legge?”
% soggetti favorevoli
1
1
89,3%
85,0%
81,0%
75,7%
1
1
62,3%
66,7%
62,9%
55,8%
1
50,5%
49,4%
1
0
0
0
0
0
Totale Italia
Nord Ovest
Nord Est
Imprenditori artigiani
Centro
Sud e Isole
Popolazione
Valori percentuali - Base casi: 400 (associati); 800 (popolazione)
Osservatorio ISPO-Confartigianato; periodo di rilevazione: 3-7 maggio 2010; scheda di ricerca in fondo al presente rapporto
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
6
Il sistema dei finanziamenti delle funzioni
di Regioni, Province e Comuni
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
7
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento dei servizi essenziali (1)
•
Vengono definiti prestazioni essenziali ai sensi dell’art. 117 lettera m) della
Costituzione la sanità, l’assistenza (75% della attuale spesa corrente regionale) e
l’istruzione (da valutare se è compresa anche quella professionale);
•
Il costo dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) verrà determinato sulla base
di costi standard fissati con legge statale in piena collaborazione con regioni ed
enti locali; Il "costo standard" riflette il fabbisogno reale e non incorpora - a
differenza della spesa storica - livelli di inefficienza; Il costo standard verrà
determinato secondo canoni di efficienza, appropriatezza e validatà ed
omogeneità su tutto il territorio nazionale;
•
Il finanziamento integrale riguarda le spese essenziali valutate in termini di costi
standard, non, quindi, a qualsivoglia ammontare (spesa effettiva). Quindi, spese
pur essenziali, superiori al costo standard, dovrebbero essere a carico delle
Regioni con fonti di finanziamento diverse (verosimilmente entrate proprie in
senso stretto) da quelle di seguito considerate;
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
8
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento dei servizi essenziali (2)
•
I costi delle funzioni essenziali sono finanziati con il gettito valutato ad aliquota e
basi imponibili uniformi di:
tributi propri derivati i quali si caratterizzano per essere istituiti e disciplinati
dalla legge statale e il cui gettito è attribuito alle regioni;
addizionale regionale all’IRPEF;
compartecipazione all’IVA;
fondo perequativo. La perequazione interviene a copertura dell'intera spesa
"essenziale" nella sua forma standard;
in via transitoria, dell’IRAP, ma solo fino alla data della sua sostituzione con
altri tributi.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
9
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento dei servizi essenziali (3)
•
•
•
•
La definizione delle aliquote di tributi e compartecipazioni avverrà al livello
minimo assoluto sufficiente a garantire il fabbisogno dei LEP in 1 sola
Regione;
La determinazione delle somme da finanziare con tributi regionali verrà quindi
operata sulla base del costo ritenuto ottimale, riferito alle spese essenziali e
valutato in termini di costo standard, sostenuto dalle Regioni;
L’eccedenza di spesa essenziale rispetto al gettito ottenuto in base ai predetti
criteri è finanziata dal fondo perequativo;
La metodologia comporta che tutte le Regioni il cui i fabbisogno per i LEP
risulti superiore a quello della Regione con riferimento alla quale si determina
il costo standard, dovranno ricorrere all’utilizzo del fondo perequativo per il
finanziamento delle spese essenziali;
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
10
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento dei servizi essenziali (4)
•
Il fondo perequativo è alimentato da compartecipazioni al gettito IVA;
•
L’intervento del fondo perequativo non viene modificato dall’emersione della
base imponibile dovuto a lotta all’evasione;
•
Il passaggio da costi storici a costi standard avverrà in un in un periodo di
cinque anni a decorrere da un termine successivamente individuato.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
11
Il finanziamento dei servizi
COMUNI, PROVINCE e CITTA’ METROPOLITANE
Il finanziamento dei servizi essenziali
Classificazione delle spese in base a:
1. spese "fondamentali"; Le spese fondamentali sono individuate con riferimento
alla lettera p) del secondo comma dell’articolo 117 della Costituzione, che
assegna alla competenza esclusiva statale - tra l'altro – l’individuazione delle
"funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane";
2. spese "non fondamentali", tutte le altre "altre spese".
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
12
Il finanziamento dei servizi
COMUNI - Il finanziamento dei servizi essenziali (1)
•
Vengono definiti provvisoriamente, come meritevoli di copertura integrale:
Funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo nella misura del 70%
delle spese certificate in bilancio;
Polizia locale;
Istruzione pubblica (compresi asili nido, assistenza scolastica, refezione e edilizia
scolastica);
Viabilità e trasporti;
Gestione territorio e ambiente;
Funzioni nel settore sociale.
•
Il costo verrà determinato sulla base di costi standard;
•
I costi delle funzioni essenziali sono finanziati prioritariamente
compartecipazione al gettito IVA e IRPEF, da imposizione immobiliare (esclusa
ICI prima casa) e da fondo perequativo regionale (alimentato attraverso apposito
fondo perequativo dello Stato);
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
13
Il finanziamento dei servizi
COMUNI - Il finanziamento dei servizi essenziali (2)
Il passaggio da costi storici a costi standard avverrà in un in un periodo di
cinque anni a decorrere da un termine successivamente individuato.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
14
Il finanziamento dei servizi
PROVINCE - Il finanziamento dei servizi essenziali (1)
•
•
•
Vengono definiti provvisoriamente, come meritevoli di copertura integrale:
Funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo nella misura del
70% delle spese certificate in bilancio;
Istruzione pubblica (compresa edilizia scolastica);
Trasporti;
Gestione e tutela ambientale;
Funzioni nel campo dello sviluppo economico relative ai servizi del mercato
del lavoro.
Il costo verrà determinato sulla base di costi standard;
I costi delle funzioni essenziali sono finanziati prioritariamente da tributi
connessi al trasporto su gomma e compartecipazione ad un (solo) tributo
erariale e da fondo perequativo regionale (alimentato attraverso apposito fondo
perequativo dello Stato);
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
15
Il finanziamento dei servizi
PROVINCE - Il finanziamento dei servizi essenziali (2)
Il passaggio da costi storici a costi standard avverrà in un in un periodo di
cinque anni a decorrere da un termine successivamente individuato.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
16
Il finanziamento delle funzioni
fondamentali
Regioni
Province
Comuni
PRIORITARIAMENTE:
PRIORITARIAMENTE:
TRIBUTI TRASP. SU GOMMA
COMP. TRIBUTO ERARIALE
IRAP (in via provvisoria)
ADDIZIONALE IRPEF
COMPARTECIP. IVA
TRIBUTI PROPRI REGIONALI
FONDO PEREQUATIVO AL
100% SU COSTI STANDARD
Alimentato da compartecipazione al gettito IVA
finanziano
Sanità, Assistenza e
Istruzione
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
FONDO PEREQUATIVO AL
100% SUL FABBISOGNO
STANDARD
IMPOSTA IMMOBILIARE
COMPARTECIP. IVA
COMPARTECIP. IRPEF
FONDO PEREQUATIVO AL
100% SUL FABBISOGNO
STANDARD
finanziano
finanziano
Gestione territorio,
70% Amministrazione,
Istruzione pubblica, Sviluppo
economico (Mercato del
lavoro), Trasporti e Tutela
ambiente
70% Ammministrazione
Territorio e Ambiente
Viabilita’ e Trasporti
Istruzione Pubblica
Settore Sociale
Polizia Locale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
17
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento altre funzioni (1)
•
Le funzioni diverse da sanità, assistenza ed istruzione sono finanziate da
tributi propri (istituiti e disciplinati dalla legge statale e il cui gettito è
attribuito alle regioni, nonché tributi propri, istituiti dalle regioni in relazione a
presupposti non già assoggettati ad imposizione erariale) e dal fondo
perequativo;
•
Non è garantita l’integrale copertura;
•
Le funzioni non essenziali non sono valutate a costi standard;
•
I trasferimenti statali vengono aboliti;
•
I trasferimenti statali sono sostituiti dal gettito derivante dall’aliquota media di
equilibrio dell’addizionale regionale in misura tale da assicurare al complesso
delle Regioni un ammontare di risorse tali da pareggiare esattamente
l’importo complessivo dei trasferimenti soppressi;
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
18
Il finanziamento dei servizi
REGIONI - Il finanziamento altre funzioni (2)
•
La "capacità fiscale" è definita in base al gettito medio nazionale pro-capite
dell’addizionale regionale all’IRPEF calcolata all’aliquota media di equilibrio;
•
L’aliquota media di equilibrio è quella che garantisce un gettito pari ai
trasferimenti soppressi;
•
Le Regioni al di sopra della media non partecipano alla perequazione (per le
spese "non essenziali");
•
Le Regioni (individuate quindi come quelle con minore capacità fiscale) al di
sotto della media partecipano alla perequazione (per le spese "non
essenziali");
•
La perequazione (per le spese "non essenziali") è alimentata da una quota del
gettito prodotto nelle altre Regioni;
•
Obiettivo della perequazione (per le spese "non essenziali") è la riduzione (e
dunque non l'eliminazione) delle differenze interregionali di gettito pro-capite
rispetto al gettito medio nazionale pro-capite.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
19
Il finanziamento delle altre funzioni
Regioni
Province
Comuni
ADDIZIONALE IRPEF
COMPARTECIPAZIONE DI
TRIBUTI ANCHE
REGIONALI
COMPARTECIPAZIONE DI
TRIBUTI ANCHE
REGIONALI
PEREQUAZIONE
PARZIALE SU CAPACITA’
FISCALI
PEREQUAZIONE
PARZIALE SU CAPACITA’
FISCALI
A totale copertura
TRIBUTI PROPRI
A totale copertura
TRIBUTI PROPRI
A totale copertura
TRIBUTI PROPRI
finanziano
finanziano
Altre funzioni
Altre funzioni
PEREQUAZIONE
PARZIALE SU CAPACITA’
FISCALI
Alimentato da quota del gettito dell’addizionale
regionale IRPEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
finanziano
Altre funzioni
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
20
Federalismo Fiscale e:
- criticità dell’evasione fiscale
- scarsa autonomia fiscale locale
- complessità del sistema fiscale locale
- domanda di federalismo delle imprese
- differenze territoriali nella crescita
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
21
La criticità dell’evasione fiscale
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
22
Entità dell’evasione per regione
Confronto dell'Agenzia delle Entrate tra i dati fiscali relativi all'IRAP (valore della
produzione) e quelli ISTAT di contabilità nazionale (CN, valore aggiunto)
Entità evasione=CN- IRAP
21.489
LOM
18.319
SIC
LAZ
ERO
VDA
0
CAM
18.082
PIE
14.826
TOS
16.456
14.780
8.701
CAL
PUG
8.508
LIG
4.470
FVG
6.335
4.323
TAA
SAR
4.031
ABR
5.613
3.720
2.117
BAS
UMB
1.287
484
5000
MOL
10000
MAR
15000
14.763
14.001
20000
VEN
25000
20.353
Entità dell’evasione per Regione
Milioni di euro - valore medio 1998 – 2002
dati in PISANI S., POLITO C. (2006), Analisi dell'evasione fondata sui dati IRAP. Anni 1998-2002, marzo, disponibile in http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
23
Intensità evasione per regione
100
93,9
Confronto dell'Agenzia delle Entrate tra i dati fiscali relativi all'IRAP (valore della
produzione) e quelli ISTAT di contabilità nazionale (CN, valore aggiunto)
Intensità dell’evasione per Regione
Valore % - media 1998 – 2002
Intensità evasione
=(CN- IRAP)/ IRAP
90
22,1
26,1
Lazio
Emilia R.
28,2
Friuli V.G.
22,3
29,0
Valle d'A.
Veneto
30,2
Trentino A.A.
33,1
Abruzzo
30,5
33,7
Toscana
30
Piemonte
34,0
40
Marche
49,8
Basilicata
44,5
50,3
54,6
Molise
50
Liguria
54,7
Sardegna
60,6
Campania
60
60,7
70
Puglia
65,9
80
13,0
20
10
Lombardia
Umbria
Sicilia
Calabria
0
dati in PISANI S., POLITO C. (2006), Analisi dell'evasione fondata sui dati IRAP. Anni 1998-2002, marzo, disponibile in http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
24
La fiscalità locale
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
25
In Italia è basso il potere impositivo
a livello locale
La quota di entrate locali sul totale delle entrate in Italia (13,5%) è di cinque punti
inferiore alla media Ocse (18,5%) ed è dimezzata rispetto alla media dei paesi federali
(30,4%).
Potere impositivo dei governi locali
anno 2005 - % delle entrate locali sul totale delle entrate fiscali
50
45
44,0
40,8
40
34,4
35
30,5
30
30,4
29,2
25,2
25
18,5
20
18,5
13,5
15
13,4
11,5
10
4,8
5
Media Paesi
centrali
Media Paesi
Federali
Media Ocse
United
Kingdom
France
Italy
Austria
Japan
Germany
Spain
United States
Switzerland
Canada
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati OCSE
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
26
Lussemb.
Ireland
Denmark
Sweden
Netherlands
Finland
Lombardia
Bolzano
United Kingdom
Austria
Emilia-Romagna
Belgium
Lazio
Trento
Veneto
Valle d'A.
France
Germany
Friuli-Venezia Giulia
Piemonte
Toscana
Liguria
Marche
Italy
Umbria
Spain
Abruzzo
Cyprus
Greece
Sardegna
Molise
Basilicata
Slovenia
Puglia
Campania
Calabria
Sicilia
Portugal
Malta
Czech Republic
Estonia
Slovakia
Hungary
Latvia
Lithuania
Poland
Romania
Bulgaria
80000
60000
50000
40000
30000
20000
10000
78.100
90000
43.600
41.600
36.200
34.700
34.000
33.900
33.800
33.500
32.600
32.200
31.500
30.800
30.700
30.600
29.800
29.700
29.500
29.300
28.600
28.400
26.900
26.500
26.000
24.400
23.500
21.400
20.300
20.200
19.700
19.600
18.900
17.100
16.800
16.600
16.600
16.600
15.400
13.300
12.300
11.600
10.200
10.100
9.300
8.500
8.200
5.800
3.800
Il divario della crescita propone
differenti scenari competitivi
Le regioni italiane – prevalentemente del Nord - con più alto PIL pro capite competono
con Olanda, Finlandia , Regno Unito, Francia e Germania
Le regioni del Mezzogiorno, con il più basso PIL per abitante, competono con Slovenia,
Portogallo e Malta
PIL pro capite
anno 2007 – euro correnti per abitante
70000
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
27
La complessità della fiscalità locale
Il Federalismo potrà portare ad unificazioni di tributi (esempio service tax sugli
immobili), razionalizzando le procedure e introducendo forme di semplificazione.
Attualmente a livello locale esistono 45 forme diverse di fiscalità.
La fotografia della fiscalità locale
Regionale
Provinciale
Tributi/Canoni
11
6
Addizionali
3
1
Compartecipazioni
3
2
Devoiluzione di gettito
0
1
Totale imposte e tributi
17
10
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
Comunale
13
4
1
18
Totale Enti
territoriali
30
8
6
1
45
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
28
Beni immobili pubblici e privati:
federalismo demaniale e ‘service tax’
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
29
Il gettito collegato agli immobili
Il gettito fiscale collegato all’imposizione immobiliare nel 2008 è di 39,8 miliardi di
euro e proveniente da 12 imposte diverse. Poco meno dei due terzi (62,0%)
derivano da 3 imposte:
ICI seconde case e imm. Prod per 21,0%, IRPEF per 20,5% e IVA per 20,5%.
Seguono Imposta di registro per 11,9% e Tassa smaltimento rifiuti per 10,5%
Gettito collegato agli immobili per imposta
Anno 2008
8,4
8,2
8,2
4,7
4,2
3,4
0,1
0,0
INVIM
Imposta sostitutiva dei mutui
0,3
Tributo provinciale protezione
ambiente
0,4
Imposta successione
0,5
Ires-(fabbricati non strumentali)
Imposta sull'energia elettrica
Imposta ipotecaria e catastale
Tassa smaltimento rifiuti
imposta di registro
IVA
IRPEF
1,3
ICI seconde case e imm. prod
9,0
8,0
7,0
6,0
5,0
4,0
3,0
2,0
1,0
0,0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Agenzia del Territorio
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
30
Il federalismo demaniale: favorito il Centro
Secondo la Corte dei Conti il patrimonio disponibile dello Stato nel 2008 è di
17.394 beni, per un valore di 3,2 miliardi (1,9 miliardi fabbricati e 1,3 miliardi
terreni). Il patrimonio disponibile vale 54 euro per abitante, con importanti
differenze territoriali: al Centro 94 euro/abit., al Nord 50 e al Mezzogiorno 36.
L'Agenzia del Demanio pubblicherà gli elenchi di tutti i beni demaniali entro la
fine del mese di luglio.
Valore per abitante dei beni disponibili nel patrimonio dello Stato
Euro/abitante al 31/12/2008; aree e fabbricati destinati alla messa a reddito attraverso concessioni, locazioni, dismissioni, permute, valorizzazioni
180
154
160
140
115
120
100
80
52
TOSCANA
40
48
PIEMONTE
40
ABRUZZO
33
LOMBARDIA
PUGLIA
31
EMILIA ROM.
21
25
SICILIA
14
25
27
MARCHE
9
UMBRIA
20
VALLE D'A.
40
SARDEGNA
60
CAMPANIA
65
66
67
75
77
94
82
54
50
36
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
Italia
Mezzogiorno
Centro
Nord
LAZIO
LIGURIA
BASILICATA
FRIULI V.G.
VENETO
TRENTINO A.A
MOLISE
CALABRIA
0
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
31
Il federalismo demaniale incrementa il
patrimonio degli enti locali del 3,1%
I beni trasferibili rappresentano il 3,1 per cento della consistenza del patrimonio
locale al 31 dicembre 2008. L’incidenza è quasi doppia della media nel Centro
(5,9%).
Incidenza dei beni trasferibili su patrimonio complessivo degli enti locali
Anno 2008
14
12,1
12
10
8
5,9
2,8
2,8
2,7
2,5
2,4
2,2
2,2
2,1
2,1
2
2,7
1,6
1,4
1,2
0,9
0,8
UMBRIA
3,7
SARDEGNA
3,8
MARCHE
4
EMILIA ROM.
4,6
SICILIA
5,3
6
2,2
3,1
Italia
Mezzogiorno
Centro
Nord
PUGLIA
LOMBARDIA
ABRUZZO
VENETO
TRENTINO A.A.
CAMPANIA
TOSCANA
MOLISE
PIEMONTE
CALABRIA
BASILICATA
LIGURIA
FRIULI V.G.
LAZIO
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
32
Il federalismo demaniale raddoppia il
patrimonio disponibile del Lazio
I beni trasferibili rappresentano il 16,2% del patrimonio disponibile. L’incidenza è
più che doppia (37,7%) nel Centro, con il picco del Lazio che raddoppia il
patrimonio disponibile.
Incidenza dei beni trasferibili su patrimonio complessivo degli enti locali
Anno 2008
120
100
99,6
80
60
37,7
14,9 13,9 13,6
11,5 9,8
9,3
9,3
8,8
7,5
7,4
4,7
4,5
4,5
LOMBARDIA
MOLISE
ABRUZZO
SARDEGNA
MARCHE
UMBRIA
19,0 18,1 18,0
SICILIA
20
PUGLIA
27,5 25,0
VENETO
40
13,8
10,6
16,2
Italia
Mezzogiorno
Centro
Nord
EMILIA ROM.
PIEMONTE
CAMPANIA
CALABRIA
BASILICATA
TOSCANA
LIGURIA
TRENTINO A.A.
FRIULI V.G.
LAZIO
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Corte dei Conti
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
33
Responsabilità e Federalismo per superare
alcune criticità:
- Costi e quantità standard
- Efficienza delle Regioni: alcuni focus sui
dati Copaff
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
34
Costi standard e quantità standard ?
Le regioni a maggior deficit sanitario sono tutte nel quadrante dove si
riscontrano costi e quantità superiori alla media.
E’ necessario un controllo sulle quantità, oltre che ai costi
Variabilità regionale dei consumi farmaceutici territoriali nei primi 9 mesi 2009 per quantità, costo medio di giornata di terapia
scostamenti % dalla mediana nazionale – in rosso le regioni in extradeficit
25
20
15
Costo medio DDD
Calabria
Toscana
E. Romagna
Lazio
10
Lombradia
5
Piemonte
0
-5
Trento
-10
Sicilia
Puglia
Sardegna
Campania
Basilicata
Liguria
Marche
Friuli VG
Veneto
Bolzano
Molise
Abruzzo
DDD (Defined Daily Dose): Dose
media giornaliera di un farmaco
per la sua indicazione terapeutica
principale, in un paziente adulto.
DDD/ 1000 ab./ die Numero medio
di dosi di farmaco consumate
giornalmente da mille abitanti
V.D'Aosta
Umbria
-15
-20
-25
-25
-15
-5
5
15
25
DDD/1000 ab die
Dati AIFA
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
35
Senza efficienza della spesa il rischio è
l’aumento pressione fiscale
La manovra di aggiustamento delle quattro regioni in extra deficit sanitario (Molise,
Campania, Calabria e Lazio) determina nei quattro territori un incremento della
pressione fiscale di 0,2 punti di PIL, omogeneo per Regione.
L‘onere per abitante è di 46 euro, che sale a 64 nel Lazio
Importo procapite della manovra per disavanzo da ripianare
Euro per abitante -anno 2010 – regioni Lazio, Molise, Campania e Calabria
70
64
60
50
46
37
40
34
30
30
20
10
0
Lazio
Molise
Campania
Calabria
Quattro regioni 'canaglia'
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero della Salute e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
36
Alta variabilità dell’incidenza
della spesa regionale sul PIL
In media la spesa regionale pesa il 16,3% del PIL.
Nelle RSO si passa dal 9,8% del Piemonte al 34,4% del Molise.
Nelle RSS l’incidenza aumenta e oscilla tra il 22,0% della Sardegna al 51,8% della
Valle d’Aosta
Spesa regionale in % del PIL
Anno 2008 - % del PIL
60
51,8
50
40
30
34,4
33,9
28,9 28,3
29,0
25,4
21,3 21,0
20
24,0 23,6
18,3 18,0
15,9 15,3 14,8
10
13,2 12,8
22,0
16,3
10,9 9,8
1,1
li a
Ita
Mo
li
Ba se
si l
i ca
Ca ta
lab
ri a
Pu
gl
Ab i a
ru
Ca zzo
mp
an
ia
Um
bri
a
Lig
ur
ia
Ma
rc h
e
La
z
To i o
s
Em can
il ia a
Ro
m
Ve .
n
Lo eto
mb
ard
Pi i a
em
on
te
Va
ll e
d'A
os
ta
Tr
en
t
Bo o
lz a
no
Si
c
Fr il ia
iul
iV
Sa .G
r
T r deg
en na
tin
oA
.A
.
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
37
Gli organi e le macchine burocratiche regionali
hanno costi molto differenti
Lo spazio per il recupero di efficienza del sistema decisionale e burocratico delle
Regioni è evidente. Il Molise, regione di minore dimensione, mostra un dato fuori
scala. Il costo relativo all’Amministrazione generale ed organi istituzionali in
Campania è quattro volte la media delle RSO e quasi venti volte quello della
Lombardia
Costo della funzione ‘Ordinamento degli uffici - Amministrazione generale ed organi istituzionali’
Euro per abitante - anno 2008
3000
2948
3500
2500
2000
95
EMILIA
ROMAGNA
251
100
VENETO
58
105
TOSCANA
LOMBARDIA
111
PIEMONTE
78
146
LAZIO
LIGURIA
148
UMBRIA
88
161
MARCHE
PUGLIA
210
500
CALABRIA
671
1000
586
1064
1500
R.S.O.
ABRUZZO
BASILICATA
CAMPANIA
MOLISE
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
38
Il costo del personale per abitante:
in Calabria è quattro volte che in Lombardia
Il costo del personale in Calabria è oltre quattro volte il costo pro capite della
Lombardia e poco meno del doppio della media delle RSO.
Costo del personale
Euro per abitante – anno 2008
200
187
180
160
140
120
100
94
80
83
80
74
71
61
60
55
49
40
49
42
34
33
47
31
20
20
O
PI
EM
ON
TE
TO
SC
EM
AN
IL I
A
A
RO
MA
GN
A
LIG
UR
IA
VE
NE
TO
LO
MB
AR
TO
DI
TA
A
LE
15
R.
S.
O.
LA
ZI
PU
GL
IA
MO
LIS
E
BA
SI
L IC
AT
A
CA
LA
BR
IA
UM
BR
IA
AB
RU
ZZ
O
CA
MP
AN
IA
MA
RC
HE
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
39
Alcune funzioni di spesa sono sbilanciate
rispetto alle reali necessità
Un ettaro di foresta determina una spesa annua della Regione Sicilia di 1.455 euro, in
Calabria di 597 euro, in Campania di 410 euro.
In queste tre regioni troviamo il 14,5% delle foreste italiane ma il 75,5% della spesa
regionale per le Foreste.
1455
Costo della funzione ‘Foreste’ per ettaro di foresta
Euro per ettaro si superficie forestale -anno 2010
1600
1400
1200
141
88
197
TOTALE COMPLESSIVO
TOTALE R.S.S. ESCLUSE ISOLE
VALLE D'AOSTA
TRENTINO ALTO-ADIGE
0
131
16
FRIULI VENEZIA GIULIA
TRENTO
58
149
10
EMILIA ROMAGNA
TOTALE R.S.O. + ISOLE
16
LIGURIA
BOLZANO
448
20
MARCHE
TOTALE ISOLE
23
BASILICATA
SICILIA
23
ABRUZZO
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
27
31
LOMBARDIA
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
SARDEGNA
32
TOSCANA
106
37
PIEMONTE
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Copaff e Istat
TOTALE 15 R.S.O.
43
UMBRIA
0
49
LAZIO
CAMPANIA
CALABRIA
0
MOLISE
52
PUGLIA
200
65
400
VENETO
600
410
800
597
1000
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
40
Alcuni casi di divari regionali: sono
recuperabili con il federalismo fiscale ?
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
41
Alcuni esempi di divari
di efficacia ed efficienza /1
Spesa procapite per la gestione della macchina amministrativa dei comuni
Puglia
186 €
Trentino Alto A.
381 €
Italia 271 €
Posti in asili nido e popolazione 0-3 anni
Emilia Romagna
28,3%
Campania
1,9%
Italia 11,1%
Consumo SSN di farmaci antiulcera (DDD/1000 ad die: dosi di farmaco consumate
giornalmente da mille abitanti)
Sicilia
70,7
Bolzano
22,9
Italia 43,1
Km guidati da autista di trasporto pubblico urbano (escluse metropoli RM-MI-NA; km)
Emilia Romagna:
43.324 Km Liguria: 19.129 km
Italia, 25.954
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Ministero Trasporti, AIFA
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
42
Alcuni esempi di divari
di efficacia ed efficienza /2
Dipendenti SSN ogni 10.000 abitanti
Puglia
87
Valle D'Aosta
161
Italia, 111
% comuni che consentono a cittadini e imprese di effettuare pagamenti on-line
Emilia Romagna
28,3%
Puglia
3%
Italia, 9%
Costo medio per km trasporto pubblico extraurbano
Umbria
1,78 €/km
Campania
3,96 €/km
Italia 2,57 €/km
Costo gestione rifiuti (euro/abitante)
Molise
50,4
Lazio
167,2
Italia 131,0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, Ministero Trasporti, Apat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
43
Alcuni esempi di divari
nella fiscalità locale
Aliquota media addizionale comunale IRPEF (*)
Lombardia
0,427
Marche
0,640
Italia 0,497
Aliquota media ordinaria ICI (%)
Valle D'Aosta
4,39
Lazio
6,85
Italia 6,49
Entrate dei comuni per multe in % sul costo del personale di Polizia Municipale
Basilicata
13,6
Toscana
100,3
Italia 60,0
Addizionale provinciale energia elettrica (euro procapite)
Calabria
6,2
Emilia Romagna
18,1
Italia 13,3
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Ifel
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
44
Il boom delle prestazioni di invalidità
A seguito del trasferimento di competenze in materia di assistenza sociale (in base al
Titolo V) alle regioni in 7 anni l’incidenza degli invalidi civili è salita dal 3,3% al 4,7%
della popolazione. La spesa corrente salita da 6 a 16 miliardi di euro.
Maggiore criticità nel Mezzogiorno: tra il 2003 e il 2010 Nord +0,9 punti; Centro +1,6
punti; Mezzogiorno +1,9 punti
Incidenza su popolazione delle prestazioni di invalidità
Erogazioni e popolazione al 1 gennaio
7
5,8
6
4,8
5
3,9
3,7
4
3
4,7
2,8
3,3
3,2
2
1
0
Nord *
Centro
Mezzogiorno
2003
Italia
2010
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Inps – Nord escluse TAA e VDA
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
45
Assistenza all’infanzia: asili nido
Il rapporto tra utenti servizi all’infanzia e popolazione 0-3 anni è pari al 11,7%.
La regione con il rapporto più alto è l’Emilia Romagna, con 27,7%. In Campania,
seconda regione più popolosa di bambini 0-3 anni, troviamo il rapporto più
basso, pari a 1,8%.
Presa in carico ponderata dell'utenza dei servizi per l'infanzia
anno 2006 - Bambini tra zero e 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia sul totale della popolazione 0-3 anni
30
27,7
24,6
25
22,2
20
14,8
14,8
14,8
14,0
12,6
12,3
11,7
11,0
8,6
10
7,2
6,3
5,4
5,0
4,8
5
4,4
2,4
1,8
Campania
14,9
15
Calabria
16,3
Italia
Puglia
Molise
Bolzano
Basilicata
Sicilia
Abruzzo
Sardegna
Lazio
Friuli-V.G.
Veneto
Umbria
Trento
Lombardia
Piemonte
Marche
Liguria
Toscana
Valle d'A.
Emilia-Romagna
0
Dati Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
46
E’del 4,45% l’aliquota Irap effettiva pagata dalle
imprese
In due regioni (Campania, Abruzzo) l’aliquota effettiva pagata dalle imprese supera il
5%. In solo una regione (Friuli V.G.) scende sotto il 4%. Nel 2007 l’aliquota media
effettiva Irap oscilla di 1,15 punti tra il 5,13% della Campania e il 3,98% del Friuli V.G.
Aliquota media effettiva IRAP pagata dalle imprese per Regione
Dichiarazioni 2008 per Anno di imposta 2007 – valore % del gettito su base imponibile per Ditte Individuali, Società di persone e Società di Capitali
5
5
5,13 5,13
4,99
4,94 4,92
5
5
4,50
5
4,40
4,37 4,34
4,30 4,29
4,26
4
4
4,45
4,19
4,19 4,16 4,16
4,13
4,06
4,02
3,98
li a
It a
mb
ard
ia
To
Em
sc
an
il ia
Ro a
ma
gn
a
Lig
ur
ia
Ve
Va neto
ll e
d'A
os
ta
Um
bri
a
Ba
si l
i ca
ta
Ca
lab
ri a
Sa
rd
eg
na
Tr
en
Pu
tin
o A gli a
Fr
lt
iul
i V o Ad
en
i
ez ge
ia
Gi
ul i
a
te
on
Lo
Si
cil
ia
Pi
em
Ca
mp
an
ia
Ab
ru
zz
o
Mo
li s
e
Ma
rc h
e
La
zi o
4
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
47
Tra i 2003 e il 2007 diminuisce
in cinque regioni l’aliquota effettiva Irap
Tra il 2003 e il 2007 in cinque regioni (Puglia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Marche e
Friuli Venezia Giulia) diminuisce l’aliquota effettiva pagata dalle imprese.
In tre regioni (Abruzzo, Campania e Molise) sale di quasi un punto percentuale. Nel
Lazio l’aumento è di 0,59 punti e in Sicilia di 0,41 punti
Dinamica 2003-2007 dell’aliquota media effettiva IRAP pagata dalle imprese per Regione
Anno di imposta 2007 e 2003 – % del gettito su base imponibile per Ditte Individuali, Società di persone e Società di Capitali
1
1
0,96
0,94
0,91
1
0,59
1
0,41
0
0,14
0
0,13
0,12
0,09
0,06
0,06
0,03
0
0,03
0,00
0,00
-0,01 -0,01 -0,03 -0,05
0
-0,15
P
Em i emo
nt
il ia
Ro e
ma
gn
a
To
sc
an
a
Lig
ur
ia
Lo
mb
ard
ia
Ca
lab
ri a
Ve
ne
to
Ba
si l
i ca
Va
ta
ll e
d'A
os
ta
Um
bri
a
Tr
Pu
en
gli
tin
a
oA
l to
Ad
i ge
Sa
rd
eg
na
Fr
Ma
iul
iV
rc h
en
e
ez
ia
Gi
ul i
a
Si
cil
ia
zi o
La
Ab
r
uz
z
Ca o
mp
an
ia
Mo
li s
e
0
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
48
Nelle Marche e nel Lazio persistono aliquote più
alte della media
In due regioni (Marche e Lazio) l’aliquota effettiva pagata dalle imprese è superiore
alla media, sia nel 2003 che nel 2007.
In quattro regioni (Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia l’aliquota effettiva pagata
dalle imprese era inferiore alla media nel 2003 e diventa superiore alla media nel 2007
Piemonte e Lombardia ‘virtuose’: con aliquota superiore alla media nel 2003 passano
ad aliquote inferiori alla media nel 2007
Posizionamento regioni per aliquota Irap pagata dalle imprese
anni 2003 e 2007 - scostamenti rispetto all'aliquota media
aliquota 2003 più alta
della media
aliquota 2003 più
bassa della media
aliquota 2007 più bassa della media
aliquota 2007 più alta della media
Piemonte Lombardia
Marche Lazio
Valle d'Aosta Liguria Trentino Alto Adige
Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia
Romagna Toscana Umbria Puglia Basilicata
Calabria Sardegna
Abruzzo Molise Campania Sicilia
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
49
Il federalismo fiscale per recuperare
efficacia ed efficienza nella Sanità
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
50
Federalismo: la ‘partita’ più importante
è quella della Sanità
Le classifiche regionali nell'ambito della Sanità
Indicatori di qualità della vit, deficit sanitario, complessità interventi, pressione fiscale e tempi di pagamento
Rank
Regioni
Aumento della
speranza di vita
2001-‘08
Regioni
Deficit Sanitario
cumulato 2002-2008
Regioni
Indicatori di
complessità ricoveri per acuti Regioni
Pressione fiscale
finanziam. sanità
(Irap Imprese
Regioni
Tempi pagamento
SSN
+Add. Regionale)
Anni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
in % PIL 2008
Indice Italia=1
giorni medi tra min e
max
% del PIL 2007
Basilicata
Lazio
Sardegna
Sicilia
Campania
Lombardia
Puglia
Calabria
Friuli V.G.
Trentino A.A.
Veneto
Valle d'Aosta
Piemonte
Liguria
Molise
Abruzzo
Emilia-Rom.
Toscana
Umbria
Marche
1,84
1,72
1,62
1,62
1,6
1,59
1,58
1,49
1,36
1,29
1,29
1,29
1,28
1,27
1,23
1,23
1,19
1,19
1,12
1,1
Friuli V.G.
Lombardia
Trentino A.A.
Veneto
Toscana
Emilia-Rom.
Umbria
Piemonte
Marche
Basilicata
Puglia
Calabria
Liguria
Valle d'Aosta
Sardegna
Abruzzo
Sicilia
Lazio
Campania
Molise
0,43
-0,04
-0,06
-0,2
-0,3
-0,35
-0,61
-0,62
-0,85
-1,42
-1,63
-1,93
-1,98
-2,03
-3,16
-3,78
-4,43
-5,9
-6,54
-7,39
Piemonte
Toscana
Liguria
Emilia-Rom.
Lombardia
Friuli V.G.
Veneto
Valle d'Aosta
Basilicata
Umbria
Marche
Lazio
Molise
Abruzzo
Puglia
Sicilia
Trentino A.A.
Campania
Sardegna
Calabria
1,13
1,1
1,1
1,07
1,07
1,06
1,04
1,03
1,02
1,01
1,01
0,97
0,96
0,94
0,93
0,93
0,92
0,89
0,89
0,87
Calabria
Basilicata
Puglia
Sardegna
Sicilia
Molise
Campania
Umbria
Valle d'Aosta
Liguria
Toscana
Trentino A.A.
Friuli V.G.
Abruzzo
Marche
Veneto
Emilia-Rom.
Piemonte
Lazio
Lombardia
1,13
1,19
1,2
1,31
1,42
1,51
1,71
1,77
1,84
1,85
1,95
2,01
2,02
2,07
2,09
2,22
2,49
2,61
3,05
3,08
Friuli V.G.
Trentino A.A.
Valle d'Aosta
Lombardia
Marche
Umbria
Basilicata
Liguria
Toscana
Abruzzo
Sicilia
Sardegna
Veneto
Piemonte
Emilia-Rom.
Puglia
Lazio
Campania
Molise
Calabria
87
102
122
147
150
157
189
193
200
211
218
232
238
280
285
410
454
613
627
634
Media Italia
1,41
Media Italia
-1,8
Media Italia
1
Media Italia
2,31
Media Italia
277
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati da fonti diverse
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
51
Spesa SSN: 109 miliardi di euro
Nel 2009 la spesa per il Servizio Sanitario Nazionale ammonta a 109.064 milioni.
La spesa in % del PIL 2008 più alta si registra in Campania e Molise (10,3%),
seguite da Calabria (10,2%), Puglia (10,0%) e Sicilia (9,6%). Più bassa in Emilia
Romagna (5,9%), Veneto (5,9%) e Lombardia (5,3%).
6,45
6,34
6,20
Toscana
Bolzano
Valle d’A.
5,27
6,49
Lazio
5,88
6,56
Trento
Veneto
6,57
Piemonte
5,92
6,60
Marche
6
Emilia-Rom
6,70
Friuli-V.G.
7,40
Umbria
7
6,94
7,47
8
Liguria
8,14
9
8,82
9,23
10,19
Calabria
9,59
10,27
Molise
10
9,97
10,30
11
Campania
Spesa del Servizio Sanitario Nazionale per Regione
anno 2009 – in % del PIL 2008, ultimo disponibile
5
Lombardia
Italia
Abruzzo
Sardegna
Basilicata
Sicilia
Puglia
4
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
52
Spesa SSN: 1.816 euro per abitante
Nel 2009 la spesa pro capite per il SSN ammonta 1.816 euro per abitante
La spesa pro capite più elevata a Bolzano con 2.170 euro per abitante, Valle
d’Aosta con 2.089, Molise con 2.080, Trento con 2.028 e Liguria con 2.024.
Spesa più contenuta in Campania con 1.737 euro per abitante, Calabria con
1.732 e Sicilia con 1.671
1.798
1.797
1.782
1.778
1.763
1.750
1.750
1.747
1.737
1.732
Umbria
Sardegna
Veneto
Abruzzo
Lombardia
Marche
Basilicata
Puglia
Campania
Calabria
1800
1700
1.671
1.816
Italia
1.846
1.880
1.961
Friuli-V.G.
1900
1.903
1.974
2000
Lazio
2.024
2.028
2.080
Molise
2100
2.089
2200
Valle d’A.
2300
2.170
Spesa pro capite del Servizio Sanitario Nazionale per Regione
anno 2009 - euro
1600
Sicilia
Toscana
Piemonte
Emilia-Rom.
Liguria
Trento
Bolzano
1500
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
53
Campania, Lazio e Sicilia determinano
circa i 3/4 del disavanzo sanitario 2002-2008
Poco meno dei tre quarti (72,0%) del deficit cumulato della sanità tra il 2002
e il 2008, e pari a 28.349 milioni di euro, è determinato da tre regioni: Lazio
per il 35,6%, la Campania per il 22,6% e la Sicilia per il 13,7%.
E. Romagna
Marche
Molise
Lombardia
Toscana
Pa Bolzano
Basilicata
Umbria
-529
-504
-432
-417
-397
-297
-157
-150
Friuli
Veneto
-689
-6.251
-6000
-9.051
-8000
-10000
114
Calabria
-800
-3.832
-4000
Pa Trento
Puglia
-801
-2000
-27
Liguria
-995
-1.119
0
V. Aosta
Abruzzo
-1.058
2000
-106
Sardegna
-1.116
Piemonte
Sicilia
Campania
Lazio
Disavanzo del Servizio Sanitario Nazionale per Regione
differenza tra costi e ricavi del SSN, cumulato nel periodo 2002-2008 - valori in Mln di €
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
54
Il paradosso della sanità: più ospedali,
più alto l’esodo di pazienti
Difendere i piccoli ospedali paradossalmente penalizza i cittadini, che devono uscire
dalla regione per farsi curare. Al crescere della diffusione di ospedali il saldo della
mobilità interregionale tende a divenire negativo. In Calabria vi sono 18 ospedali per
milione di abitanti e l'esodo dei pazienti calabresi in altre regioni costa il 6,6% della
spesa regionale del SSN. In Emilia Romagna vi sono 6 ospedali per milione di abitanti
e la regione ha una attrazione netta di pazienti, con un maggior ricavo equivalente al
4,0% del costo del SSN.
saldo mobilità sul totale costi SSN (%)
Numero di ospedali per abitante e saldo della mobilità interregionale
Anno 2006 –strutture ricovero pubbliche ogni 1.000.000 abit. e saldo mobilità in % della spesa per il SSN
6,0
ERO
LOM
4,0
2,0
TOS UMB
VEN
PIE
0,0
LIG
-2,0
BZ
SIC
PUG
-4,0
ABR
LAZ
BZ
FVG
CAM
-MAR
SAR
BAS
-6,0
CAL
-8,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
strutture pubbliche ricovero per 1.000.000 abitanti
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF e Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
55
Tra il 2003 e il 2007 nelle regioni a maggior
deficit gli ospedali non diminuiscono
Ad eccezione della Campania, nelle regioni a maggior deficit non si registra una
razionalizzazione dell’offerta ospedaliera. Nella regioni a maggiore deficit (Lazio) gli
ospedali addirittura aumentano.
Dinamica delle strutture ospedaliere pubbliche
Variazione 2003-2007 del numero delle strutture di ricovero pubbliche
10
Sei regioni con deficit cumulato 20032008 superiore al 3% del PIL
7
5
1
0
0
0
0
0
1
0
-2
-5
-2
-2
0
0
-1
-4
-4
-1
-5
-10
-11
-15
-20
-25
-30
-31
-35
Si
c
Ca il ia
mp
an
ia
uz
zo
Mo
li s
e
Sa
rd
eg
na
Ab
r
La
i
Ba a
si l
i ca
ta
Bo
lz a
no
Um
bri
a
Ca
lab
ri a
Lig
ur
ia
Va
ll e
d'A
.
Fr
iul
i-V
G
To
sc
an
a
Em
il ia
-R
.
Tr
en
to
Ma
rc h
e
Pi
em
on
te
Pu
gli
a
Ve
ne
to
ard
mb
Lo
zi o
-37
-40
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Ministero della Salute
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
56
Forte migrazione dal Sud
in ospedali di altre regioni
Le migrazioni dei pazienti sono determinate sia dalla mancanza di centri di alta
specializzazione sia dall'inadeguata allocazione delle risorse dei presidi diagnosticoterapeutici, dalla bassa fiducia nel livello di servizio, ad inefficienze delle strutture e
alla scarsa informazione.
Saldo della mobilità sanitaria interregionale per ripartizioni
Euro per abitante - 2008
40
31
30
20
11
10
0
-10
-20
-30
-40
-50
-47
-60
Nord
Centro
Mezzogiorno
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
57
I ¾ dell'IRAP delle piccole imprese meridionali
finanzia i ricoveri in ospedali fuori regione
I tre quarti dell'Irap pagata dalle piccole imprese (ditte individuali e società di
persone) localizzate nelle regioni del Mezzogiorno finanzia i 'viaggi della
speranza' dei cittadini meridionali verso strutture ospedaliere fuori regione.
Irap pagata dalle piccole imprese e saldo mobilità interregionale nel Mezzogiorno
anno 2007 - milioni di euro
4.000
3.545
saldo mobilità
3.500
3.000
Irap pagata da ditte individuali e
società di persone
2.500
2.000
1.252
1.500
1.238
837
1.000
500
123
0
-500
-1.000
-1.500
-960
Mezzogiorno
Nord
Centro
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Istituto Tagliacarne e Istat
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
58
Scheda di ricerca Ispo-Confartigianato
Popolazione
Nota informativa (in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e
diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 153/02/CSP, pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002 e
237/03/CSP del 9/12/2003)
Soggetto realizzatore:
ISPO Ricerche S.r.l.
Committente - Acquirente:
Confartigianato
Tipo e oggetto dell’indagine:
Sondaggio d’opinione a livello nazionale
Metodo di raccolta delle informazioni:
C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview)
Universo di riferimento:
Popolazione italiana maggiorenne
Campione:
Statisticamente rappresentativo dell’universo di riferimento per genere, età, titolo di studio,
condizione occupazionale, area geografica di residenza, ampiezza demografica dei comuni di
residenza
Estensione territoriale:
Nazionale
Consistenza numerica del campione:
800 casi
Rispondenti:
informazione allegata ai risultati dell’indagine (cfr. % non sa)
Elaborazione dati:
SPSS
Margine di approssimazione:
3,5 %
Date di rilevazione:
4-7 maggio 2010
Indirizzo del sito dove sarà disponibile la documentazione completa in caso di diffusione: www.agcom In caso di pubblicazione è
obbligatorio riportare le informazioni della scheda indicata, a pena di gravi sanzioni. Ispo non si assume alcuna responsabilità in caso
di inosservanza.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
59
Scheda di ricerca Ispo-Confartigianato
Imprese
Nota informativa (in ottemperanza al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di pubblicazione e
diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa: delibera 153/02/CSP, pubblicato su G.U. 185 del 8/8/2002 e
237/03/CSP del 9/12/2003)
Soggetto realizzatore:
ISPO Ricerche S.r.l.
Committente - Acquirente:
Confartigianato
Tipo e oggetto dell’indagine:
Sondaggio d’opinione a livello nazionale
Metodo di raccolta delle informazioni:
C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interview)
Universo di riferimento:
Imprese artigiane associate
Campione:
Rappresentativo delle imprese artigiane associate
Estensione territoriale:
Nazionale
Consistenza numerica del campione:
400 casi
Rispondenti:
informazione allegata ai risultati dell’indagine (cfr. % non sa)
Elaborazione dati:
SPSS
Margine di approssimazione:
5%
Date di rilevazione:
3-7 maggio 2010
Indirizzo del sito dove sarà disponibile la documentazione completa in caso di diffusione: www.agcom In caso di pubblicazione è
obbligatorio riportare le informazioni della scheda indicata, a pena di gravi sanzioni. Ispo non si assume alcuna responsabilità in caso
di inosservanza.
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
60
Analisi ed elaborazione dati di
Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi e
Andrea Trevisani Direttore Politiche Fiscali
Verso l’ attuazione del Federalismo fiscale
Ufficio Studi e Direzione Politiche Fiscali Confartigianato
riservato alle Organizzazioni aderenti a Confartigianato
61
Fly UP