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materiali/19.37.40_15 Sist ORGcompl 2012
SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 30 ottobre 2012 Roma 24 settembre- 12 dicembre 2012 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Nuovo Orario: lunedì 12-14 Sani 9 Sani 9 Martedì 11-14 Mercoledì 9-11 Sani magna E-mail: [email protected] Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: 06 49918376- ricevimento mercoledì 11.30-13 1 Identikit burocrazia PROFESSIONALE Struttura complessa controllata dagli stessi operatori Burocratica perché il coordinamento avviene attraverso standard Ambiente stabile e complesso Di moda: lo è ancora nella società della conoscenza Meccanismo Parte fondamen cooordinamento -tale organizz. Tipo decentramento Standardiz. capacità Verticale e orizzontale Nucleo operativo 2 Esempi di burocrazia professionale e caratteristiche di base Scuola, università, società di revisione contabile, imprese artigiane Si fonda sulla standardizzazione delle capacità→ progettazione organizzativa attraverso formazione (universitaria o tecnica) e indottrinamento (formazione sul compito ed esame professionale) I professionisti operano in modo relativamente indipendente dai propri colleghi ma a stretto contatto coi clienti (utenti quando si tratta di servizi pubblici) Il potere dipende dalla competenza più che dalla gerarchia 3 come si diventa professionisti e come funziona il nucleo operativo Formazione universitaria + formazione sul compito + aggiornamenti successivi→ gli esami non finiscono mai! Nella burocrazia professionale gli standard si formano all’esterno dell’organizzazione (in quella meccanica all’interno) nelle associazioni professionali → potere della competenza ≠ quello della posizione gerarchica Impossibilità di formalizzare l’attività professionale o di pianificarla 2 compiti del professionista Diagnosticare i problemi del cliente stabilire un programma di intervento ed applicarlo 4 Come funziona la burocrazia professionale Classificare i problemi facilita l’intervento del professionista Ma la sua soddisfazione deriva dalla capacità di risolvere problemi che richiedono un continuo miglioramento delle sue capacità→ poca attenzione al coordinamento con gli altri professionisti I clienti vengono classificati in termini degli specialisti funzionali di cui hanno bisogno e quindi la distinzione tra raggruppamento funzionale o di mercato non c’è: ad es. ginecologia raggruppa un tipo di medici specialisti e si rivolge a un tipo di pazienti, le donne 5 Oltre al nucleo operativo È sviluppato lo staff di supporto, ma al servizio dei professionisti C’e poca tecnostruttura perché l’attività professionale è poco standardizzabile dall’esterno → nell’università dell’A. ad es. poche strutture tecnocratiche , piccole e poco accettate: Ufficio finanza e budget Ufficio pianificazione centro per lo sviluppo delle attività pedagogiche 6 Nella nostra università ci sono tecnostrutture? 7 Quale direzione? La burocrazia professionale è democratica: i professionisti controllano il proprio lavoro e cercano anche di avere il controllo collettivo delle decisioni amministrative e direzionali Il manager deve essere membro della professione, eletto o nominato con il consenso dei professionisti→ ha meno potere dei dirigenti delle altre strutture, ma ha un notevole potere informale Possibili due gerarchie parallele indipendenti l’una dall’altra: 1 per il nucleo operativo bottom-up 1 per lo staff di tipo top-down 8 Dilemma del professionista che vorrebbe esercitare in pace la sua professione (es. ricerca): delegare le attività di direzione (col rischio che chi prende la direzione non è interessato a sviluppare ad es. la ricerca) o assumere la direzione con lo svantaggio di aver meno tempo per la ricerca? 9 Problemi della burocrazia professionale 2 vantaggi per il professionista: ampia autonomia nel rapportarsi ai clienti Far parte di un’organizzazione abbastanza democratica che gli permette di perfezionare le proprie capacità determinano anche alcuni problemi: 1.Come correggere chi sbaglia? Sanzioni dell’ordine professionale solo in casi estremi: il professionista deve correggersi da solo 2. problemi di coordinamento ↓ 10 problemi di coordinamento e di discrezionalità Con lo staff di supporto, su cui arriva la pressione orizzontale dei professionisti e quella verticale dei dirigenti Tra professionisti, di cui fanno le spese i clienti: es. pazienti che non sanno a quale specialista rivolgersi o peggio non si vedono trattati come persone malate, perché ciascuno specialista considera una parte del loro corpo e non le interrelazioni Come risolvere incompetenza e poca coscienza (attaccamento al denaro, scarso aggiornamento) quando non c’è cooperazione tra professionisti? 11 Problemi di innovazione Il ragionamento deduttivo (dai concetti generali al problema specifico) ≈ costringere i nuovi problemi in vecchi schemi, è preferito dai professionisti Ma l’innovazione è rompere coi vecchi schemi, inferire da esperienze specifiche nuovi concetti→ ragionamento induttivo, che cambia le standardizzazioni correnti, è poco accettato dagli ordini professionali Quando il cambiamento diventa indispensabile, magari perché l’ambiente è diventato dinamico, la struttura cambia da burocrazia professionale a adhocrazia 12 Risposte disfunzionali ai problemi Tentativi di controllo dall’esterno con supervisione diretta, standardizz. dei processi di lavoro di manager non professionali o governi → tentativi di trasformare la burocrazia professionale in meccanica ↓ scoraggiano i professionisti ed ostacolano le relazioni personali con i clienti/utenti 13 Risposte funzionali ai problemi I controlli esterni devono essere fatti solo in casi gravi ↓ Affidandosi in generale all’autocontrollo ( o a un organo di autogoverno, come accade per la magistratura) , altrimenti si mina la responsabilità personale I cambiamenti vanno fatti in modo graduale, cambiando la formazione di chi entra nella professione e facilitando il successivo aggiornamento 14 15 l'evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito www.meetthemediaguru.org con la possibilità di intervenire dalla rete, 16