dieta mediterranea e tutela della salute terni 16-17-23
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dieta mediterranea e tutela della salute terni 16-17-23
DIETA MEDITERRANEA E TUTELA DELLA SALUTE TERNI 16-17-23-24 MAGGIO 2006 U.O.DI MEDICINA DELLO SPORT ASL 4 TERNI D.SSA GIORGINA SCARFICCIA PARLEREMO DELLA DIETA QUALITATIVA QUELLA QUANTITATIVA E’ STRETTAMENTE PERSONALIZZATA E RICHIEDE LA PROFONDA CONOSCENZA DEL DISPENDIO CALORICO DELL’ATLETA SIA NEGLI ATTI DELLA VITA QUOTIDIANA, SIA NELLA ATTIVITA’ SPORTIVA Allestire una dieta CORRETTA per uno sportivo richiede alcune settimane L’apparato muscolare che è deputato alla produzione del movimento, a differenza di tutti i motori meccanici, ha la mirabile prerogativa di servirsi di 3 diversi combustibili (o più propriamente substrati) per effettuare un lavoro, e la scelta del combustibile avviene automaticamente a seconda della tipologia e della durata del lavoro. Sulla base di tale presupposto il lavoro muscolare (e quindi anche sportivo), viene classificato a seconda del metabolismo innescato per utilizzare i substrati energetici a scopo di “carburante” CLASSIFICAZIONE DEL LAVORO MUSCOLARE • LAVORO DI TIPO ANAEROBICO ALATTACIDO * della durata di 10 secondi * utilizza l’energia pronta del CP e del Pool dei fosfati contenuta nelle cellule il cui quantitativo è determinato geneticamente ( un buon velocista deve scegliersi buoni genitori!) * ( ES: corsa veloce 100 mt. Piani; salti; sollevamento pesi; lanci….) • LAVORO DI TIPO ANAEROBICO LATTACIDO * della durata di 3 – 4 minuti * utilizza la glicolisi anaerobia con produzione di acido lattico * (ES: 400 mt. Piani ed ostacoli ;100 mt. Farfalla ; 200 mt. Rana…..) • LAVORO DI TIPO AEROBICO * della durata superiore ai 4 minuti * uilizza la ossidazione dei substrati di deposito attraverso il Ciclo di Krebs ( glicidi) e della beta- Ossidazione ( lipidi) * (ES: tutti i lavori di durata: fondo e mezzofondo) N.B. Le proteine non entrano nel metabolismo energetico TUTTI I METABOLISMI SONO EMBRICATI TRA DI LORO SUBSTRATI ENERGETICI UTILIZZATI DALLE CELLULE MUSCOLARI PROTIDI GLICIDI LIPIDI POOL DEI FOSFATI PROTEINE GLICOGENO TRIGLICERIDI (PATRIMONIO GENETICO) Proteolisi Glucosio Glicogenolisi Lipolisi FOSFOCREATINA + ADP CREATINA + ATP GLUCOSIO – 6 – FOSFATO AMINOACIDI ACIDI GRASSI LIBERI TARANSMETILAZIONE ATP ACIDO LATTICO Glicolisi 2 ATP ACIDO GLUTAMMICO ACIL Co A ACIDO PIRUVICO Carnitina ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MITOCONDRIO Carnitina BETA OSSIDAZIONE ACETIL Co A ACIL Co A AC. OSSALACETICO CICLO DI KREBS Catena respiratoria Nh+++ NAD FAD ATP ATP CO Q ½ O2 Citocromi H2O ATP AC.ALFA-CHETOGLUTARICO NH2 38 ATP / GLUCOSIO////// 130 ATP/ ACIDO PALMITICO Se si esclude il metabolismo anaerobico alattacido che si serve dei legami ad alta energia contenuti nel Pool dei fosfati cellulari ( CP, ATP. ADP), il lavoro muscolare prolungato è prevalentemente legato al metabolismo dei “glicidi” e dei “lipidi” Le proteine, non direttamente implicate nella produzione di energia, rivestono comunque un ruolo importante nel mantenimento a lungo della “omeostasi glicemica”. Di tali nozioni deve essere tenuto debito conto nella dieta dello sportivo che deve rispondere a molte esigenze: • DIGERIBILITA’ • APPETIBILITA’ • MANTENIMENTO PESO FORMA • ADATTABILITA’ AI PERIODI DI LAVORO E DI RECUPERO • REINTEGRO DEI SUBSTRATI UTILIZZATI • REINTEGRO DELLE QUOTE DI SALI MINERALI PERSE CON LA SUDORAZIONE N.B. DIETA DELLO SPORTIVO IN RELAZIONE ALLA ATTIVITA’ • DIETA PRE-COMPETITIVA PRIMA DELL’ALLENAMENTO O DELLA GARA • DIETA PER-COMPETITIVA DURANTE L’ATTIVITA’ FISICA (GARA DI LUNGA DURATA) • DIETA POST-COMPETITIVA NELLA FASE DI RECUPERO LA DIETA DELLO SPORTIVO: ARGOMENTO DI RECENTE INTERESSE? • • • • INTERESSE ANTICHISSIMO ( SE NE HA NOTIZIA FIN DAGLI ANTICHI GRECI) ASSOGGETTATO AD ARGOMENTAZIONI MITICHE E NON SCIENTIFICHE BASATO SULL’OSSERVAZIONE EMPIRICA DELLA NATURA * Consumo di carne di capra per i saltatori * Consumo di carne bovina per i lottatori (collo taurino) * Consumo di carne di gazzella per i corridori…. PIU’ RECENTEMENTE ( fino a 20 anni or sono) SCHIAVO DELLA DIETA IPERPROTEICA CON LA DITTATURA DELLA BISTECCA AMERICANA ( modello “Marine delle piste”) • ANCORA PIU’ RECENTEMENTE LUSINGATO DALLA DIETA SQUILIBRATA DELL’ARRICCHIMENTO DEL GLICOGENO MUSCOLARE • ATTUALMENTE SOTTO IL PLACIDO DOMINIO DELLA PASTA AL POMODORO (vedi le Olimpiadi di Montreal, di Nagano, di Seul durante le quali i vari team mondiali si raccomandavano al cuoco italiano per poter accedere alla mensa di “Casa Italia” per un piatto si rigatoni o di spaghetti) • ESISTONO STUDI CHE HANNO DIMOSTRATO LA SUPERIORITA’ DEGLI AMIDI INTRODOTTI CON LA DIETA ANCHE NEL RENDIMENTO SPORTIVO, OLTRE CHE NEL MANTENIMENTO DI UNA BUONA SALUTE PER UN PERIODO PIU’ DURATURO (Dr. Caldarone, Dr. Giampietro) IL MODELLO DI DIETA DELLO SPORTIVO “EQUILIBRATA” E’ STATA UNA DURA CONQUISTA (… e per molti ancora da conquistare) SI BASA SULLA “PIRAMIDE ALIMENTARE” LA PIRAMIDE ALIMENTARE • I NUTRIENTI PIU’ RAPPRESENTATI IN OGNI PASTO SONO I CARBOIDRATI • MENO RAPPRESENTATI SONO LE PROTEINE * di origine animale * di origine vegetale • INFINE I GRASSI IN QUANTITA’ LIMITATA ( ma mai inferiore al 10%) * di origine animale (già contenuti nei cibi di origine animale) * di origine vegetale (in particolare l’olio extravergine di oliva) N.B. Ottimo esempio di pasto equilibrato è il tradizionale piatto unico con Pasta e Legumi PASTA E FAGIOLI: UN PIATTO DI ALTRO VALORE NUTRITIVO, ECONOMICO CHE RISPETTA LA PIRAMIDE ALIMENTARE E CONTIENE ANCHE PROTEINE NOBILI L’ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO IN RAPPORTO ALLO SFORZO ED AL RECUPERO: RICORDI DI FISIOLOGIA • DURANTE L’ATTIVITA’ SPORTIVA IL SANGUE VIENE CONVOGLIATO AI MUSCOLI CHE LAVORANO • IL FLUSSO EMATICO VIENE RIDOTTO NEI DISTRETTI NON IMPEGNATI NELLO SFORZO FISICO (elettivamente il distretto splancnico) • TALE DISTRIBUZIONE ASIMMETRICA DEL FLUSSO PERMANE PER CIRCA 2 ORE DOPO IL TERMINE DELLO SFORZO • PER TALI MOTIVI NON E’ POSSIBILE INGERIRE CIBO SOLIDO NELLE 2-3 ORE ANTECEDENTI L’IMPEGNO FISICO ( tale è il tempo della digestione), E NELLE DUE ORE SUCCESSIVE ( non sarebbe disponibile sangue sufficiente per l’apparato digerente) ALIMENTAZIONE PRE-COMPETITIVA quando l’impegno fisico è dopo 3 ore • IL PASTO PUO’ ESSERE COMPLETO: CIBI SEMPLICI, DIGERIBILI, CON POCHI CONDIMENTI GRASSI (rallentano la digestione) COLAZIONE: LATTE, PANE, PANE TOSTATO, FETTE BISCOTTATE, MARMELLATA, MIELE (Le uova e pancetta del breakfast inglese sono da escludere!!!) PRANZO O CENA: PASTA AL POMODORO, MINESTRA DI VERDURA, CARNE O PESCE, INSALATA O VEDURE LESSE, PANE, FRUTTA, SE POSSIBILE UNA FETTA DI CROSTATA ALLA FRUTTA ALIMENTAZIONE PRE-COMPETITIVA quando l’impegno fisico avviene prima di 3 ore • I CIBI DEBBONO ESSERE RAPIDAMENTE ASSORBIBILI, DEBBONO FORNIRE UN APPORTO CALORICO SUFFICIENTE PER LO SFORZO, IL PASTO DEVE ESSERE DELLE PIU’ PICCOLE DIMENSIONI POSSIBILE MA GARANTIRE L’OMEOSTASI GLICEMICA ( per evitare la “black vision” dell’ipoglicemia soprattutto negli sforzi prolungati) COLAZIONE : THE ZUCCHERATO, PANE PREFERIBILMENTE TOSTATO, MARMELLATA, MIELE ( si evitano i grassi contenuti nel latte) PRANZO O CENA: UN PIATTO DI PASTA AL POMODORO CON L’AGGIUNTA DI UN FILO DI OLIO D’OLIVA ED UNA MACEDONIA DI FRUTTA ( N.B. gli AMIDI iniziano ad essere disponibili già al contatto con la ptialina!!!) DIETA POST- COMPETITIVA ( entro le due ore successive) • L’AFFLUSSO DI SANGUE AI MUSCOLI SI PROTRAE PER DUE ORE DOPO IL TERMINE DELLO SFORZO QUINDI NON SI POSSONO ANCORA INGERIRE CIBI SOLIDI • LA NECESSITA’ PIU’ URGENTE E’ QUELLA DI INGERIRE LIQUIDI PER RIPRISTINARE QUELLI PERSI CON IL SUDORE • ANALOGAMENTE E’ NECESSARIO REINTEGRARE I SALI MINERALI • PER QUANTO DIFFUSO IL COSTUME DI ASSUMERE I PRODOTTI IN COMMERCIO ( non sempre rispondenti ai requisiti indicati sulle confezioni e troppo spesso addizionati di sostanze illecite), E’ PREFERIBILE UN INTEGRATORE ARTIGIANALE DI 500 cc E CON TALE COMPOSIZIONE: * ACQUA NON GASATA * SPREMUTA DI FRUTTA * 1 GR. DI SALE DA CUCINA * 3 GR DI ZUCCHERO • DOPO CIRCA MEZZ’ORA SI PUO’ ASSUMERE LATTE DIETA POST-COMPETITIVA ( dopo 2 ore) • • • • • • IL PASTO HA UNA CONFORMAZIONE NORMALE ED E’ COMPLETO DOPO SFORZI PROLUNGATI IL PASTO DEVE ESSERE IDONEO A COMPENSARE LE PERDITE DEI SUBSTRATI: * GLICIDI E LIPIDI in particolare * PROTIDI ( perché dopo sforzi prolungati subiscono un drastico catabolismo che può perdurare nelle 24 ore successive) ANCHE IN QUESTO CASO VA RISPETTATA LA PIRAMIDE ALIM ENTARE SE SI INTRDUCONO LE PROTEINE ANIMALI LA SCELTA E’ PREFERIBILE VADA A CARNI BIANCHE DEI VOLATILI DI CUI L’ITALIA E’ AUTOSUFFICIENTE NELLA PRODUZIONE CON LA PIU’ ALTA GARANZIA DI CONTROLLO ESISTENTE AL MONDO RECENTEMENTE I DIETOLOGI SPORTIVI CONSIGLIANO UN MAGGIOR CONSUMO DI PESCE PER GLI EFFETTI PROTETIVI DEGLI ACIDI GRASSI OMEGA3 (E.P.A. – D.H.A.) DA TEMPO E’ DIMOSTRATO (Associazione Dietisti Italiani) CHE GLI STESSI ACIDI OMEGA 3 ESTRATTI DAL PESCE E SOMMINISTRATI SEPARATAMENTE NON HANNO EFFETTO ANTIATEROSCLEROTICO ALIMENTAZIONE IN CONDIZIONI DI SFORZI ESTREMI: l’eccezione alla regola SPORTS TIPICI: GRAN FONDO DI NUOTO ; 6 GIORNI DI CICLISMO ; ALPINISMO O SCI NORDICO; REGATE VELICHE; SPORTS CHE ESPONGONO AD ESCURSIONI TERMICHE ALIMENTAZIONE IN CONDIZIONI DI SFORZI ESTREMI: precauzioni • OGNI SITUAZIONE “ESTREMA” HA UNA SUA TIPOLOGIA DI PASTO ADATTO • POICHE’ L’ALIMENTAZIONE AVVIENE PREVALENTEMENTE DURANTE LA COMPETIZIONE I CIBI DEBBONO ESSERE ESTREMAMENTE DIGERIBILI • PER IL MANTENIMENTO DELLA OMEOSTASI GLICEMICA SONO DA PREFERIRE GLICIDI COMPLESSI • A VOLTE IL PASTO SARA’ IN FORMA LIQUIDA (Gran Fondo Di Nuoto) • A VOLTE ESSICCATO O DISIDRATATO : Alpinismo In Alta Quota DOVE E’ PARTICOLARMENTE INDICATA LA FRUTTA SECCA PER IL SUO ELEVATO POTERE CALORICO ( fitosteroidi) • LADDOVE SONO PREVISTE GRANDI ESCURSIONI TERMICHE O BASSE TEMPERATURE DEBBONO ESSERE INGERITE ANCHE PICCOLE E RIPETUTE QUANTITA’ DI GRASSI COME IL BURRO (contenuto nei biscotti secchi, per esempio) • RECENTEMENTE SONO ENTRATI IN USO GLI INTEGRATORI ALIMENTARI (CROCE E DELIZIA DEL DIETOLOGO SPORTIVO) :MOLTO C ‘E’ DA DIRE, MA MOLTO C’E’ ANCHE DA INDAGARE!!! CONCLUSIONI • L’ATLETA E’ UNA PERSONA COMUNE CHE NON NECESSITA DI ALIMENTAZIONE ECCEZIONALE • L’ATLETA HA BISOGNO DI UNA ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA • L’ATLETA HA BISOGNO DI UNA DIETA SODDISFACENTE ED APPETIBILE (lo sport è un grande sacrificio che necessita di gratificazioni) • L’ATLETA HA BISOGNO DI UNA DIETA SANA E DIGERIBILE • L’ATLETA HA BISOGNO DI UNA OPPORTUNA STABILITA’ NEL RAPPORTO MASSA MAGRA/MASSA GRASSA • L’ATLETA HA BISOGNO DI INTRODURRE NELLA DIETA SOPRATTUTTO GLICIDI A CATENA COMPLESSA • L’ATLETA HA BISOGNO DI PROTEINE ANIMALI E VEGETALI IN EGUALE MISURA • L’ATLETA HA BISOGNO DI LIPIDI DIGERIBILI E CHE NON AUMENTINO IL RISCHIO ATEROSCLEROTICO • L’ATLETA HA BISOGNO DI UN COSTANTE RIPRISTINO DI SALI MINERALI (contenuti in concentrazione ideale in frutta e verdura) Ǿ LA DIETA CORRETTA NELLO SPORTIVO, A PARITA’ DI ALLENAMENTO, E’ L’AGO DELLA BILANCIA NEL DETERMINARE L’ECCELLENZA DELLA PRESTAZIONE CONCLUSIONI UNA DIETA CON QUESTE CARATTERSITICHE CHE DIETA E’….. SE NON LA DIETA MEDITERRANEA?