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La restaurazione

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La restaurazione
Il Congresso di Vienna e la
Restaurazione
Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia
Classe 3B
a.s. 2011/12
Perla
PerlaFerrari
Ferrari
I trattati di pace
Il congresso di Vienna non è in senso stretto una conferenza di pace. La pace
con le Francia sconfitta viene infatti stipulata con i due trattati :
Primo trattato di Parigi (maggio 1814) : la Francia viene riportata ai confini
del 1792.
Secondo trattato di Parigi (novembre 1815) : la Francia ritorna ai confini
del 1790, deve pagare pagare una cospicua idennità di guerra ed accettare
truppe d’occupazione alleate.
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Dopo la rivoluzione francese
1789 - 1800
Prende il potere
Napoleone Bonaparte
1800 - 1815
Sconfitto a Waterloo da
Austria, Russia, Prussia
che si riuniscono nel
Congresso di Vienna
1814-1815
Restaurazione
Per ristabilire l’ordine con la
Grazie ai principi di
legittimità
equilibrio
Slide 2
Il Congresso di Vienna
Il Congresso di Vienna si tenne tra Ottobre
1814 e Giugno 1815, dopo la sconfitta di
Napoleone.
Le nazioni che vi parteciparono decisero di ristabilire la situazione politica esistente
in Europa prima della Rivoluzione Francese e di Napoleone.
I re tornarono sui loro troni e fu restaurata
la monarchia assoluta, furono cioè abolite
la divisione dei poteri e le riforme.
I rappresentanti di Austria, Russia e
Prussia strinsero un patto, la Santa
Alleanza, con il quale si promettevano
reciproco aiuto in caso di ribellione dei
popoli o di invasione da parte di altri Stati.
Iniziò il periodo della Restaurazione.
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Stati e rappresentanti
• Austria
• Principe von Metternich
• Russia
• Conte Nesslrode (min esteri)
• Gran Bretagna
• Lord Castlereagh(min esteri)
• Prussia
• Principe von Harenberg
• Francia
• Talleyrand (min.)
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Gran Bretagna
La Gran Bretagna : rappresentata da
Castlereagh e da Wellington, mira a creare
un equilibrio stabile nell’Europa
continentale e a consolidare la propria
supremazia coloniale e marittima.
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Prussia
•
Russia
La Prussia : rappresentata dal re
Federico Guglielmo III e dal suo
cancelliere, mira a recuperare i
territori orientali e occidentali
sottrattigli da Napoleone e
all’annessione della Sassonia.
•
La Russia : rappresentata dalla
zar Alessandro I e dal ministro
degli esteri Nesselrode ambisce
ad annettersi i territori polacchi, a
rafforzare le proprie posizioni sul
Baltico e ad espandersi nella
Penisola balcanica ai danni
dell’Impero ottomano.
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Austria
Rappresentata dall’imperatore Francesco I
e dal cancelliere Metternich mira a
garantire all’Europa stabilità e una pace
duratura. Nella sua visione politica,vi era
l’idea di assegnare all’Austria un’influenza
preponderante in Germania e in Italia, non
dare spazio alle rivendicazioni nazionali
dei popoli, in cui vede pericolosi germi di
disgregazione dell’ordine europeo.
Metternich è convinto che la stabilità
internazionale dipenda in larga misura
dalla stabilità interna degli Stati. Per
questo sostiene la necessità di soffocare, i
fermenti rivoluzionari ispirati ai principi
della Rivoluzione francese contrario a
forme di restaurazione troppo rigide.
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Francia
Rappresentata dal ministro Talleyrand, il cui obiettivo è
di sottrarre al più presto la Francia dalla condizione di
Paese sconfitto, per ottenere la reintegrazione tra le
grandi Potenze europee.
Con il principio di legittimità mira a guadagnarsi le
simpatie di tutti i principi spodestati e dei piccoli Stati
minacciati, come urge ad affermare il diritto della
Francia.
.
Per realizzare questo obiettivo egli sfrutta abilmente le
diffidenze e i contrasti tra i vincitori, in particolare tra
Gran Bretagna e Austria da una parte e Prussia e
Russia dall’altra, sostenendo, con un accordo segreto
le prime due, in cambio del loro appoggio.
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I veri protagonisti
Von Metternich: il vero regista..
Molto colto, amava storia e scienze,
parlava inglese, francese, italiano, slavo e
latino, di memoria eccezionale
Talleyrand: il principe del trasformismo.
Zoppo, avido di denaro, avviato dalla
famiglia alla carriera ecclesiastica,
Ministro degli esteri di Napoleone (1807),
fa votare in Senato la sua deposizione
(1814), favorisce poi il ritorno di Luigi XVIII
di cui era ministro degli esteri al
Congresso.
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I contrasti
Gli Stati che hanno sconfitto Napoleone intendono aumentare la loro potenza: è
necessario un nuovo ordine internazionale
Gran Bretagna: aspira ad un
equilibrio europeo che le permetta
di estendere il proprio impero
coloniale e di ridimensionare
Francia e Russia
Austria: intende rafforzare i
propri domini in Italia, nei
Balcani e Confederazione
Germanica.
Russia: vuole estendere la propria
influenza verso occidente (Sassonia e
Polonia)
Prussia: lo stato più debole, vuole
espandersi verso il Reno.
Francia: appoggia il progetto inglese,
vuole dare legittima autorità ai Borboni per
difendere la sua integrità territoriale.
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I principi del Congresso di Vienna
• Legittimità
• Equilibrio
afferma il diritto dei sovrani
legittimi a conservare i propri
Stati o a ricostituirli.
La legittimità di un potere si
basa sul diritto divino e sulla
tradizione storica ; non sulla
volontà popolare, secondo i
principi della Rivoluzione
francese.
sostenuto in particolare dalla
Gran Bretagna , intende
garantire un equilibrio di forza
tra le Potenze europee, in modo
tale che nessuna tenti di imporre
la propria egemonia.
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equilibrio
legittimità
ledono
Sentimenti
nazionali
Interessi della
borghesia
Questo crea
Malcontento, risentimento,
pace solo apparente
Per cui nasce la
Santa Alleanza
(Russia, Austria, Francia)
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La nuova carta politica
La Francia perse tutte le
conquiste fatte con la
rivoluzione
Vengono formati stati cuscinetto
per impedire l’espansione
francese.(*)
Olanda e Belgio (austriaco)=
Regno dei Paesi Bassi*
Regno di Sardegna annette la R.
di Genova.*
Confederazione Germanica – 38
stati sovrani, sotto la presidenza
dell’ Austria
Russia: annette tre quarti di
Polonia
G. Bretagna: libera di espandere
i suoi possedimenti coloniali
Prussia: ottenne metà del regno
di Sassonia e la Pomerania
Svedese.*
Austria: ottiene nuovi domini sui
Balcani e il controllo diretto e
indiretto sull’Italia.
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La Restaurazione
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Come furono applicati i principi?
Equilibrio
Legittimità
•
•
da Westfalia (1648), Utrecht e
Rastadt (1713-14); si cercò di
bilanciare la potenza tra gli Stati
perché nessuno di essi
affermasse la propria egemonia in
Europa
•
•
introdotto da Talleyrand per
difendere l’integrità territoriale
francese (era opportuno o meno
smembrare la Francia?).
Secondo questo principio la
sovranità dei Borboni era legittima
in quanto voluta da Dio,
usurpazione era il dominio
napoleonico.
In generale: solo i sovrani che
regnavano prima della
rivoluzione erano legittimi
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Le eccezioni al principio di legittimità
•
La mancata restaurazione del Sacro Romano Impero, di un Regno
indipendente di Polonia, l’unione della Norvegia alla Svezia
•
-
Non vengono ricostruite le Repubbliche:
Province Unite (venne creato il Regno dei Paesi Bassi)
Venezia è annessa all’Austria.
Genova annessa al Regno di Sardegna
Lucca trasformata in Ducato
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L’Italia dopo il Congresso di Vienna
•
•
•
•
•
•
•
Divisa in 7 stati
Scompaiono Repubblica di Venezia, Genova e Lucca.
Il Regno di Sardegna è restituito a Vittorio Emmanuele di Savoia e annette
la Liguria.
Il Regno del Lombardo-Veneto è annesso all’Austria.
Parma, Piacenza, Modena, Reggio, Toscana, Lucca a dinastie parenti degli
Asburgo.
Ferdinando I di Borbone diventa re delle due Sicilie (Regno di Napoli e
Sicilia)
Lo Stato Pontificio é restituito a Pio VII
Slide 19
L’Italia della restaurazione
•
Vengono reimposti sui troni dei vari Stati Italiani quei sovrani che erano
dovuti fuggire per l’arrivo delle truppe napoleoniche.
•
Per molti di coloro che avevano partecipato alle istituzioni pubbliche create
dai francesi la scelta è tra l’affrontare un processo e partire per l’esilio.
•
In generale si può dire che quasi tutte le riforme dell’età napoleonica
(codice civile e penale, organi rappresentativi) vengono abrogate
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L’Italia del 1815
Slide 21
Le idee della rivoluzione francese
rimangono
•
Contrariamente a quello che i sovrani europei hanno pensato al Congresso
di Vienna non è possibile un ritorno alla situazione precedente l’ondata
rivoluzionaria.
•
Molte istituzioni e molte riforme dell’età napoleonica sono ormai divenute
indispensabili: si pensi soltanto che i censimenti fatti fare da Napoleone
durante la dominazione francese in Italia sono per molte città i primi
effettuati da secoli.
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